GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 18 A GIOVEDI' 24
GENNAIO
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua: ognisettimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di
appuntamenti, un racconto che prende tante forme, per raggiungere il
pubblico più vasto possibile, naturalmente senza dimenticare i più piccoli,
che sono sempre fra gli ospiti più graditi.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 18 a giovedì 24
gennaio.
Si ricorda che, in occasione di ART CITY Bologna, accanto alle collezioni
permanenti, le sedi dell'Istituzione Bologna Musei accolgono una ricca
proposta artistica in cui progetti appositamente prodotti si integrano al
patrimonio preesistente, generando inattese relazioni tra antico e
contemporaneo. Ne sono un esempio le mostre “Marino Marini: l'arcaico” al
Museo Archeologico - un percorso monografico in cui una selezione di opere
di uno dei massimi scultori del Ventesimo secolo è posta in dialogo con le
collezioni del museo - e "Giorgio De Chirico e i libri" - che accosta una
selezione di dipinti rappresentativi dei temi più cari all'artista con
alcuni tesori della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
IN EVIDENZA
mercoledì 23 gennaio
ore 16: Museo Medievale (Sala del Lapidario) - via Porta di Castello 3
Per il ciclo Finale Emilia, un paese nel terremoto
“Un guasto monumentale e culturale”
Conferenza di Carlo De Angelis (Presidente del “Comitato per Bologna
storica e artistica”), Massimiliano Righini (Assessore alla Cultura del
Comune di Finale Emilia), Alessandro Pisa (architetto) e Galileo Dallolio
(storico).
La conferenza analizzerà gli effetti che il sisma ha avuto sulla comunità e
sul patrimonio storico artistico di Finale, dove grazie all'approccio
multidisciplinare gli studiosi dialogheranno tracciando un profilo attuale
della città e del suo paesaggio in un continuo confronto con la sua storia
e il panorama urbano del passato.
La rassegna “Finale Emilia, un paese nel terremoto” è a cura del Comitato
per Bologna storica e artistica e del Gruppo di studio - Fluttuanti -
Finale - 2012.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
PER I BAMBINI
sabato 19 gennaio

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo The best of 2013
“Costruisci il tuo strumento alieno” (primo incontro)
Laboratorio di circuit bending in tre incontri con Andrea Serrapiglio
Il Circuit Bending è un’arte scoperta per caso, mentre un papà cercava di
aggiustare un giocattolo elettronico del figlio. Non essendo un genio di
elettronica mise le mani dove teoricamente non si dovevano mettere e...
Così nasce l’Anti-Teoria di Reed Ghazala, diventato poi un guru del circuit
bending, che si basa sul riciclo di un gadget o di un giocattolo
elettronico che finirebbe probabilmente nella spazzatura dopo il suo comune
utilizzo, trasformandolo in uno strumento musicale unico e... alieno! E
senza sapere nulla di elettronica...
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757711 oppure a
prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it
Ingresso: € 3,00 a bambino + € 3,00 ad adulto (per i laboratori in più
appuntamenti, il pagamento è anticipato)
Info: www.museomusicabologna.it

“La fata elettricità”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno
della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le
curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e
misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel
contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata
elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il museo ha pensato
di ripercorrere con piccole verifiche e giochi (come “la danza dei
forzati”, “il pendolino elettrico”, “la pila con le mani” e “il fulmine in
bottiglia”) le tappe più significative delle scoperte legate
all'elettricità: dai primi esperimenti di Talete di Mileto sull’elettricità
statica, fino alla costruzione delle prime macchine elettrostatiche in
grado di produrre scintille, all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e
agli esperimenti di Faraday sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 18
gennaio)
Ingresso: € 3,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
Domenica 20 gennaio

ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Per i bambini e le loro famiglie
In occasione della mostra “Invincibili” Ottomani. Armi ed insegne turche
nelle raccolte del Museo Civico Medievale
“Le avventure di Luigi Ferdinando Marsili!”
Laboratorio per bambini da 6 a 10 anni con Angela Lezzi e Ilaria Negretti.
Prenotazione obbligatoria presso la biglietteria del Museo Civico Medievale
(tel. 051 2193916)
Ingresso: € 3,00 a bambino (ingresso gratuito al museo per un
accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Per il ciclo Domenica al museo
"faccia a faccia" di Mario Ceroli
Visita e laboratorio dedicati alla mostra "faccia a faccia” di Mario Ceroli
per bambini da 8 a 12 anni.
In laboratorio, bambini e ragazzi potranno rielaborare l'immaginario
dell'artista costruendo creativi manufatti tridimensionali. A cura del
Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628/611 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a bambino
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 18 gennaio
ore 17.30: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
In occasione di ART CITY Bologna 2013
“Marino Marini: l'arcaico”: inaugurazione della mostra
In esposizione una selezione di opere di Marino Marini (1901-1980), uno dei
massimi scultori del Ventesimo Secolo.
La verità della rappresentazione come elemento fondante della sua scultura
e come tema cardine della grande tradizione della storia dell’arte italiana
del Novecento trova importanti radici in una classicità che vede nell’arte
egizia e in quella etrusca gli appigli più profondi. Su questo presupposto
si danno le ragioni della presenza dell’artista toscano al Museo
Archeologico.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo Rewind live

In occasione della mostra "Rewind. 50 anni di Fender in Italia" concerto di
Giorgio Cavalli Blue Trio: Giorgio Cavalli, chitarre, voce; Ezio Bruzzese,
basso elettrico, contrabbasso; Sergio Picinnini, batteria.
Giorgio Cavalli suona: Fender Stratocaster American Standard97; Fender
Stratocaster89 Made in
Japan; Fender Telecaster Custom62; Fender T-bucket 300 Ce Acustica Folk
Elettrificata.
Ingresso: € 6,00 fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it/rewindeventi.htm
sabato 19 gennaio
ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo Il Museo Nella musica
“Le collezioni del Museo della Musica”
Visita guidata con Enrico Tabellini (Museo della Musica)
Ingresso: € 3,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.museomusicabologna.it
ore 16: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli”
Visita guidata alla mostra con Antonella Mampieri. Apertura straordinaria
del museo dalle ore 15.30 alle 18.30.
La mostra, dedicata al confronto tra le le tradizioni presepiali delle due
città, espone una parte della collezione delle statuette del Sette e
Ottocento appartenenti al museo, sia ambientandole con scenari dipinti
antichi e moderni, sia collocandoli all’interno di “scarabattoli”, vere e
proprie scatole prospettiche dipinte e chiuse da vetri. Accanto ad essi, lo
scarabattolo della chiesa di San Benedetto di Bologna, che contiene un
presepe in terracotta di Giovanni Putti, firmato e datato 1824. Il “pezzo
forte” dell'esposizione è la “scarabattola” con il presepe settecentesco,
di scuola napoletana, solitamente conservato nella celebre collezione del
bolognese Gianfranco Bordoni.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (Sala del
Risorgimento)
Per il ciclo Italia antica, di molte genti
“La storia prima della scrittura: territorio, società, politica e leader a
Roma e nel Lazio antico verso il 1000 a.C.”
Conferenza di Anna Maria Bietti Sestieri (Università di Lecce).
I prossimi appuntamenti del ciclo si terranno sabato 26 gennaio, sabato 2
febbraio, sabato 9 febbraio.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
Domenica 20 gennaio
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Per il ciclo Misurare il tempo
“L’antico orologio di piazza”
Visita guidata con Giovanni Paltrinieri, che illustrerà la storia
dell’antico orologio di Piazza Maggiore, dal suo nascere, alla metà del
Quattrocento, sino ai giorni nostri. Si racconteranno dunque le secolari
vicende di uno strumento che ha battuto il Tempo ufficiale della città
suonandone con la campana i momenti tristi e quelli gioiosi.
La visita guidata sarà accompagnata dalla proiezione di immagini che
mostreranno anche le modificazioni del Quadrante e la presenza degli Automi
che ad ogni ora sfilavano esternamente in carosello, inchinandosi dinnanzi
alle immagini della Vergine e del Bambino.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 15: Cimitero della Certosa - via della Certosa
Per il ciclo Certosa di Bologna. Visite guidate 2012-2013
“La Chiesa di San Girolamo: gloria e splendore del barocco bolognese”
Testimone intatto della ricchezza del monastero soppresso in età
napoleonica, conserva il più importante ciclo di pittura barocca bolognese
ancora nel luogo originario. Tra Cinque e Seicento vennero chiamati ad
operarvi i più importanti pennelli della città: Cesi, Pasinelli, i Sirani,
Gessi, Canuti e molti altri. Nel percorso di visita sarà possibile ammirare
molte opere recentemente restaurate. A cura dell'Associazione Culturale
Didasco.
Prenotazione obbligatoria allo 348 1431230 (pomeriggio - sera).
Appuntamento alle ore 14.45 presso l'ingresso principale del Cimitero
(Chiesa).
La visita si terrà anche in caso di maltempo. Iniziativa rivolta
esclusivamente ai soci. Sarà possibile associarsi al momento della visita
guidata; la quota associativa è di 10 euro e la prima visita guidata è in
omaggio.
Ingresso: € 8,00 (due euro verranno devoluti per i restauri del cimitero)
Info: www.didasconline.it – www.museibologna.it/risorgimento

“Sul filo dell’acqua. La Bologna medievale tra chiuse, canali e chiaviche”
Visita guidata.
Fin dal XII secolo Bologna si dotò di un complesso sistema idraulico
artificiale composto da chiuse (sul fiume Reno e sul torrente Savena),
canali (tra cui quello di Reno, di Savena, delle Moline e Navile) e
chiaviche, condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua in molte
zone della città. L’acqua veniva prevalentemente utilizzata come fonte di
energia per il funzionamento di numerosi opifici tra cui i 15 mulini da
grano lungo il canale delle Moline e centinaia di mulini da seta. Sarà
proprio l’abbondanza della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia
raggiunta dai mulini da seta alla bolognese, a permettere ad una città non
dotata di significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare,
di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria
europea e del grande commercio internazionale per oltre quattro secoli. A
valle del sistema infine, un porto canale costruito nel 1548 su disegno del
celebre architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, nei pressi
dell’attuale via Don Minzoni, ed un canale navigabile, detto appunto
Navile, permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e il grande
porto di Venezia.
Questo sistema, perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza
dal governo cittadino è rimasto funzionale ai bisogni della città fino alla
fine del XIX secolo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le 13 di venerdì 18
gennaio)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

Visita guidata al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha
creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica.
Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria.
Ingresso: € 4,00 a persona (max 30 persone)
Info: www.mambo-bologna.org
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Visita guidata alla Collezione Morandi
All'interno delle sale le opere di Giorgio Morandi sono accostate talvolta
a quelle di artisti internazionali, a testimonianza di quanto sia attuale
l’influenza dell'artista bolognese sulla cultura visiva contemporanea.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero - € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l'ingresso al museo)
Info: www.mambo-bologna.org
mercoledì 23 gennaio
ore 18: Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
In occasione di ART CITY Bologna 2013
“Bas Jan Ader. Tra due mondi”: inaugurazione della mostra
"Bas Jan Ader. Tra due mondi" è la prima retrospettiva che viene dedicata a
Bas Jan Ader in Italia, a cura di Javier Hontoria. La mostra costituisce
una straordinaria opportunità per conoscere e approfondire l'opera di una
tra le più carismatiche personalità creative degli anni Sessanta e Settanta
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 24 gennaio
ore 18: Collezioni Comunali d’Arte - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“La fortuna della pittura bolognese del Seicento in Francia. Dalle
Collezioni Reali al Grande Louvre”
Conferenza a cura di Stéphane Loire, conservatore al Dipartimento di
Pittura del Museo del Louvre, promossa da Alliance Francaise di Bologna in
collaborazione con Istituzione Bologna Musei - Musei Civici d'Arte Antica.
Stéphane Loire è autore di numerosissimi studi sulla pittura italiana, e in
particolare del monumentale catalogo ragionato della pittura italiana del
Seicento conservata nel grande museo della capitale francese. L’incontro
rientra nel tema più generale del rapporto fra critica e collezionismo
connesso alla formazione dei grandi musei.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Visita guidata alla mostra "faccia a faccia" di Mario Ceroli
L'ampia rassegna antologica, a cura di Gianfranco Maraniello, ripercorre
l'intera vicenda creativa dell'artista di fama internazionale, configurando
una ricognizione rappresentativa della sua inesauribile vocazione inventiva
nella sperimentazione della materia e nell'esplorazione di un universo
concettuale costantemente riferito alla tradizione della storia dell'arte.
Il percorso espositivo comprende alcune delle più celebri installazioni
ambientali di grandi dimensioni, oltre a nuovi lavori, presentati
appositamente in questa occasione, in un confronto dialettico che sfugge a
criteri cronologici e storiografici.
A cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso: € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero - € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l'ingresso in mostra)
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE

dell'Archiginnasio 2
“Marino Marini: l'arcaico”
A cura di Gianfranco Maraniello e Alberto Salvadori
In esposizione una selezione di opere di Marino Marini (1901-1980), uno dei
massimi scultori del Ventesimo Secolo.
La verità della rappresentazione come elemento fondante della scultura di
Marino Marini e come tema cardine della grande tradizione della storia
dell’arte italiana del Novecento trova importanti radici in una classicità
che vede nell’arte egizia e in quella etrusca gli appigli più profondi. Su
questo presupposto si danno le ragioni della presenza dell’artista toscano
al Museo Archeologico di Bologna: le opere non alterano la disposizione
della collezione permanente, ma in essa trovano il proprio teatro ideale.
In questa prospettiva si possono così osservare la “Venere” del 1942 con i
suoi tratti delineati dalla elegante figura che esprime tutta la sua
evocazione mitologica nelle morbide fattezze, la “Pomona” del 1945 con la
grazia di un antica divinità che incede nel tempo presente, arrivando poi
al “Cavaliere” del 1949 che ci immette nella fase più matura della serie
dei famosi cavalli e cavalieri. Marino Marini non mancava di frequentare
gli artisti a lui coevi e in molti casi - com’è successo per Kokoscha, Mies
van der Rohe e altri grandi del ‘900 - ne realizzò splendidi ritratti. Tra
questi uno dei più importanti e precoci è quello dello scultore Fausto
Melotti del 1937, presente in mostra, elegantemente plasmato e dagli
evidenti richiami a quell’idea di classicità che affonda nella grande
cultura figurativa italiana dal XV secolo, con riferimenti a Francesco
Laurana e alla statuaria rinascimentale tanto amata dall’artista toscano.
Infine le forme geometriche di “Composizione” (1956) paiono muovere verso
una primitiva astrazione, quasi un geroglifico tridimensionale
nell'immaginazione di un cavallo che, nell'arte di Marino Marini, di lì a
poco si disgregherà per sempre assumendo la più nota plastica di
composizioni di elementi e figure astratte.
Info: www.museibologna.it/archeologico

“Bas Jan Ader. Tra due mondi”
A cura di Javier Hontoria
“Bas Jan Ader. Tra due mondi” è la prima retrospettiva che viene dedicata a
Bas Jan Ader in Italia. La mostra costituisce una straordinaria opportunità
per conoscere e approfondire l'opera di una tra le più carismatiche
personalità creative degli anni Sessanta e Settanta e di evidenziarne la
forte influenza sugli artisti delle generazioni successive, grazie
all'attualità della sua ricerca.
Il titolo allude alla condizione di costante movimento che l'artista stesso
sperimentò vivendo tra Europa e Stati Uniti, tra il Vecchio e il Nuovo
mondo.
Nato nel 1942 vicino a Groninga, nei Paesi Bassi, Bas Jan Ader è stato uno
dei più singolari artisti attivi negli anni '60 e '70. Il carattere
leggendario che distingue la sua vita e la sua opera e la valenza
emblematica di molti suoi lavori lo hanno reso, ad oggi, una figura chiave
nello scenario dell'arte contemporanea. Ader è morto annegato nel 1975,
mentre stava tentando di raggiungere l'Irlanda a bordo di una piccola
imbarcazione di 4 metri di lunghezza. Era partito dalle coste del
Massachussets per un viaggio che doveva fare parte del suo progetto “In
search of the miraculous”, mai portato a termine. La relazione dell’uomo
con la natura, interpretata in una prospettiva romantica, la revisione
personale del concetto di melanconia, che affonda le sue radici nel
pensiero rinascimentale europeo, nella figura di Dürer e nel pensiero
umanista fiorentino del Quattrocento, caratterizzano costantemente l'opera
dell'artista olandese così come i numerosi riferimenti al suo maestro e
compatriota Mondrian o la ricorrente materializzazione di una visione
esistenzialista. Da questa prospettiva nascono le sue famose “cadute” che
traggono origine dalla letteratura di Camus, dal Teatro dell’Assurdo di
Beckett e dalla commedia cinematografica statunitense degli anni '20. Ader
è, inoltre, una delle figure che con maggior originalità ha rielaborato le
linee essenziali dell'arte concettuale, rifuggendo dalla sua
caratteristica aridità formale in favore di un linguaggio più personale ed
evocativo.
Il percorso espositivo a Villa delle Rose comprende una selezione delle
opere più significative di Bas Jan Ader e si articola in sei aree che
riprendono i temi ricorrenti della sua ricerca.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, fino al 1° aprile 2013 - via Don
Minzoni 14
“faccia a faccia” di Mario Ceroli
A cura di Gianfranco Maraniello
Il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna presenta la mostra “faccia a
faccia “ di Mario Ceroli, rendendo omaggio all'artista di fama
internazionale, protagonista di primo piano di quella nuova generazione di
autori che a partire dai primi anni Sessanta ha avviato sulla scena
italiana una stagione irripetibile di rinnovamento negli indirizzi del
linguaggio artistico.
Le 47 opere presentate comprendono alcune delle più celebri installazioni
ambientali di grandi dimensioni, oltre a nuovi lavori presentati
appositamente in questa occasione.
L'artista ha pensato la mostra come un unico progetto, scultoreo e
architettonico al contempo. Capovolgendo il principio ideativo della sua
celebre opera-ambiente del 1966 Cassa Sistina, Mario Ceroli ha fatto propri
gli straordinari volumi della Sala delle Ciminiere del museo e a partire da
quella condensata introflessione di elementi architettonici ha proiettato
la sua arte nello spazio estroflesso, esaltandone l'impatto visivo e la
forza espressiva.
La mostra di Bologna diventa così un solo corpo in cui attraverso un
attento gioco di rimandi e connessioni le opere costituiscono la versione
“esplosa” di uno spazio inventato dall’artista: nel percorso espositivo i
lavori storici dialogano e si confrontano dialetticamente con i più recenti
sfuggendo a criteri cronologici e storiografici.
Il titolo “faccia a faccia” fa riferimento al confronto tra l'umano e il
divino che proprio il grande salone centrale del MAMbo, così simile a una
cattedrale, ha ispirato.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Davia Bargellini, fino al 20 gennaio 2013 - Strada Maggiore 44
“Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli”
A cura di Silvia Battistini, Mark Gregory D'Apuzzo e Antonella Mampieri in
collaborazione con il Centro studi per la cultura popolare
La mostra è dedicata al confronto tra la tradizione del presepe bolognese e
di quello napoletano.
In esposizione una parte della collezione delle statuette del Sette e
Ottocento appartenenti al museo, che sono sia ambientate con scenari
dipinti antichi e moderni, sia collocate all’interno di “scarabattoli”,
vere e proprie scatole prospettiche dipinte e chiuse da vetri. Accanto ad
essi è presentato lo scarabattolo della chiesa di San Benedetto di Bologna,
che contiene un presepe in terracotta di Giovanni Putti, firmato e datato
1824.
Questa tipologia di contenitore era utilizzata in tutta Italia per
l’ambientazione di scene e immagini sacre (dalla Natività alla
Resurrezione, dal Compianto ad episodi delle Vite dei santi) e proprio in
uno scarabattolo dell’Ottocento è esposto un magnifico gruppo presepiale di
scuola napoletana del XVIII secolo, appartenente alla prestigiosa raccolta
bolognese di Gianfranco Bordoni, una delle più importanti e significative
dedicate a questo specifico genere artistico, esistenti “lontano dall’ombra
del Vesuvio”.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
Museo della Musica, fino al 3 febbraio 2013 - Strada Maggiore 34
“Rewind. 50 anni di Fender in Italia”
A cura di Luca Beatrice
Un progetto di Casale Bauer in collaborazione con il Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna
La mostra analizza l’ultimo mezzo secolo di cultura musicale e visiva
italiana, attraverso il confronto fra il mondo dell’arte e quello della
musica. Il punto di partenza consiste nelle Fender customizzate e
reinterpretate da ventidue artisti italiani e internazionali chiamati a
dare una loro lettura del mito attraverso stili e linguaggi molto diversi,
dalla pittura figurativa all’arte concettuale, dall’oggetto
all’installazione, dalla street painting alla sound art.
Nelle sale storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore
dialogano, in un allestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi
visivi e scenografici di una microstoria della musica italiana, a partire
dall’inizio degli anni ’60 fino ad arriva a oggi, ma senza seguire un
ordine cronologico bensì stilistico: abbiamo così il Rock degli inizi di
Adriano Celentano e dei seguaci di Elvis e quello contemporaneo di Vasco e
Ligabue, dei Litfiba e degli Afterhours, ma anche il rock che si incontra
con il pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare Cremonini; le “voci” dei
grandi interpreti italiani, da Gianni Morandi a Tiziano Ferro, da Mina a
Laura Pausini; la lunga tradizione del pop melodico che parte da Claudio
Baglioni e giunge fino a Biagio Antonacci; una serie di fenomeni
alternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia
e il pop sinfonico, l’indie rock e la canzone d’autore, dalla prima scuola
di Genova (Paoli, Tenco, Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da
Roma alla "via Emilia" di Guccini, Dalla, Carboni, Ron fino ai giovani
Dente e Vasco Brondi e le culture giovanili, capaci di trasformarsi in
fenomeni di moda e di massa, come la dance, l’electropop, il rap e
l’hip-hop.
La storia degli ultimi cinquanta anni è infine ripercorsa attraverso la
fotografia, con una serie di scatti di Guido Harari, Efrem Raimondi,
Caterina Farassino e Paolo Proserpio, a disegnare una sorta di time line a
partire dal 1962, debutto di Fender in Italia.
Info: www.museomusicabologna.it/rewind.htm
www.museomusicabologna.it/rewinddownload.htm (press area)
Museo Medievale - via Manzoni 4
fino al 3 febbraio 2013
“’Invincibili’ Ottomani. Armi ed insegne turche nelle raccolte del Museo
Civico Medievale”
Realizzata in occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della
fondazione dell'Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi
Ferdinando Marsili (1658-1730), la mostra espone importanti pezzi ancora
sconosciuti al pubblico, quali scimitarre, pugnali, pistole e moschetti,
anche preziosamente decorati.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
fino al 3 marzo 2013
“Simone e Jacopo: due pittori bolognesi al tramonto del Medioevo”
In mostra due preziose tavole raffiguranti la "Madonna con Bambino" e la
"Crocifissione", rispettivamente di Jacopo di Paolo e di Simone di Filippo,
detto dei Crocefissi. Le due opere sono esposte insieme ad altri dipinti su
tavola ed a miniature provenienti da musei e collezioni private.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
Museo del Patrimonio Industriale, fino al 30 giugno 2013 - via della
Beverara 123
"Giordani: costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961"
In esposizione 37 giocattoli tra i più rappresentativi della produzione
Giordani, alcuni dei quali rari o particolari, costruiti in ferro, legno e
lamiera stampata: tricicli, biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car,
automobili a pedali, automobile elettrica, reattore, autoareoplano,
ciclopattino, carrettino, carrozzine per bambino e per bambola.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
Collezioni Comunali d’Arte, fino al 27 gennaio 2013 - Palazzo d’Accursio,
Piazza Maggiore 6
“La tipografia di Colle Ameno: libri da una collezione privata”
A cura di Piero Paci, Antonella Mampieri e Carla Bernardini
In collaborazione con Artelibro
Da una collezione privata vengono esposti oltre una ventina tra volumi e
pubblicazioni d’occasione stampati presso la settecentesca tipografia di
Colle Ameno - vicino a Bologna -, che studi recenti hanno permesso di
collocare a pieno titolo nella più generale storia della stampa.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (ingresso
gratuito)
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592aperto: martedì - domenica: ore 9-13
Rotonda della Madonna del Monte di Villa Aldini
via dell’Osservanza 35/a
tel. 051 2193930 (biglietteria Museo Civico Medievale)
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