venerdì 28 febbraio 2014

"PER NON PERDERE LA VIA MAESTRA"


Domani,  sabato  1  marzo,  alle  10  all' Archivio Storico Comunale di via
Giuseppe  Tartini   1,  inaugura il ciclo di conferenze "Per non perdere la
Via  Maestra!
", nato dalla collaborazione tra l'Archivio Storico Comunale e
il  Dipartimento  di Architettura dell'Università di Bologna, per conoscere
la  storia  di Via Indipendenza dal suo tracciato originario alla conquista
dell'identità della città moderna, incrociando storia, svago e cultura.
Una  passeggiata  ideale  nella  strada  storica di Bologna che racconta la
storia  e  le  trasformazioni  della  città, un percorso ricco di notizie e
pieno di fascino.

Il programma:


sabato 1° marzo, ore 10  Gli esordi
"Il  disegno  del  tracciato",  Matteo  Sintini e gli Studenti del Corso di
Storia di Ingegneria, (Università di Bologna)
"Esercizi  di  stile: forma e identità della città moderna", Maria Beatrice
Bettazzi (Università di Bologna)

sabato 22 marzo, ore 10 Il tratto finale
"Porta  Galliera  e  le  fortezze papali", Giancarlo Benevolo (Musei Civici
d'Arte Antica)
"La  Montagnola  interiore", Massimo Brunelli (Associazione Amici delle vie
d'acqua e dei sotterranei di Bologna / Bologna sotterranea®)

sabato 12 aprile, ore 10 La Broadway de nuèter
"Una strada per il divertimento", Elena Nepoti (Università di Bologna)
"Il Teatro Verdi", Giorgia Predari (Università di Bologna)
"L’Eden Kursaal ieri e oggi", Giuseppina Congedo e Gino Ghedini (Ingegneri)

sabato 10 maggio, ore 10 A volte ritornano
"Due passi in una chiesa che non c’è più", Francesca Sinigaglia, Alessandro
De Angelis, Giuseppe Cannizzo (Università di Bologna)
"Un  prodigio  dell’igiene:  l’edificio  per  i  bagni pubblici", Francisco
Giordano (Architetto e Storico)
"L’edificio della GIL", Monica Roncarati  (Ingegnere)
"Archeologia  di  una biblioteca pubblica", Maurizio Avanzolini (Biblioteca
Comunale dell’Archiginnasio)

Domenica 25 maggio, ore 10 Passeggiata per la Via Maestra
Visita  guidata ai luoghi, a cura dell'Associazione Amici delle vie d'acqua
e dei sotterranei di Bologna / Bologna sotterranea®
Ritrovo a Porta Galliera

I  primi  quattro  incontri si terranno nell'Archivio Storico del Comune di
Bologna, via Giuseppe Tartini 1. La partecipazione è gratuita.

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 28 FEBBRAIO A
GIOVEDI' 6 MARZO
Ogni  settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di
appuntamenti,  per  svelare  le  loro  collezioni  e  raccontare aspetti ed
episodi  inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze,  laboratori,  concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali  "strumenti"  di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di  storia,  dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai  prodotti  dell'attuale  distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme  dell'arte  moderna  e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 28 febbraio a giovedì 6
marzo.

IN EVIDENZA

giovedì 6 marzo

ore 17.30: Museo Archeologico (Sala del Risorgimento) - via de' Musei 8

“Il Museo del Risorgimento di Bologna”

Presentazione  del  nuovo catalogo del Museo del Risorgimento di Bologna, a
130 anni dalla sua fondazione. Il volume è inserito nella collana Cataloghi
IBC ed edito da Bononia University Press.
Intervengono  Angelo  Varni, Presidente IBC - Istituto per i beni artistici
culturali  e  naturali  della  Regione  Emilia-Romagna; Alberto Preti, Alma
Mater Studiorum Università di Bologna.
L'opera,   a  cura  di  Otello  Sangiorgi  e  Mirtide  Gavelli  (Museo  del
Risorgimento  di  Bologna),  presenta  il  lungo  lavoro  di  ricognizione,
riordinamento,  inventariazione e catalogazione delle collezioni del Museo,
e   ripercorre  le  vicende  delle  sue  collezioni  storiche,  artistiche,
archivistiche e documentarie.
In   questo   lavoro,  fondamentale  è  stato  il  rapporto  ventennale  di
collaborazione con l'Istituto Beni Culturali finalizzato, tra l'altro, alla
catalogazione informatizzata del patrimonio.
Dalla   banca   dati   on   line   “Catalogo   del   Patrimonio   culturale
dell'Emilia-Romagna”,  realizzata dall'IBC, provengono infatti le centinaia
di schede che, all'interno del volume, illustrano la ricchezza e la varietà
del patrimonio di uno dei più antichi musei di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

PER I BAMBINI

sabato 1 marzo

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Capoeirinha” (I incontro)
Laboratorio di capoeira in 3 incontri per bambini da 3 a 8 anni e genitori.
Ore 10: bambini 3-5 anni; ore 11.15: bambini 6-8 anni.
La  Capoeira  è una forma di autodifesa che nasce circa cinquecento anni fa
con la deportazione degli schiavi africani in Brasile, in cui le mosse sono
mascherate in forma di danza. I movimenti, i ritmi e i canti della capoeira
verranno  utilizzati per interagire con lo spazio, la musica e gli altri in
maniera giocosa e interessante.
Prenotazione obbligatoria su www.museomusicabologna.it
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museomusicabologna.it

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Il libro delle curiosità: arcobaleni e bolle di sapone”
Atelier per bambini da 3 a 6 anni.
La scienza, i colori e la curiosità sono gli ingredienti di questo incontro
ideato da Tecnoscienza.it per bambini in età prescolare.
Si  tratta  di  un’attività  che unisce scienza e arte, frutto di un lavoro
progettuale   d’équipe   tra  fisici,  matematici,  naturalisti  e  attori.
Attraverso  una  narrazione  appassionante, in cui Bebo -  un piccolo bruco
rosa  -  combina  dei  guai  all’interno  del  Libro  delle  Curiosità,  lo
Scienziato  farà  fare  ai  bambini  dei  veri  e  propri  esperimenti, per
risolvere i pasticci combinati dal piccolo protagonista della storia.
Si  tratta  di  una  metodologia  fortemente  interattiva  in cui i bambini
vengono  stimolati,  attraverso  un pretesto fantastico, a porsi le domande
degli   scienziati,   per  verificarle  con  il  metodo  scientifico  e  la
sperimentazione.
Durante  il laboratorio i bambini eseguiranno esperimenti sulla diffrazione
della  luce, per toccare con un dito un arcobaleno, esploreranno le diverse
combinazioni  dei  colori e potranno, infine, nientemeno che tenere in mano
una bolla di sapone!
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 28
febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

Domenica 2 marzo

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Osservando il cielo di notte”

Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Nella   nuova   sala  dell'Officina  delle  Stelle,  grazie  al  simulatore
“Stellarium”  ed  a   programmi  interattivi,  i  ragazzi  -  guidati da un
operatore  -  potranno  prendere  confidenza  con  il  cielo  notturno, per
“abitarci” e sentirsi come a casa propria.
L’osservazione  del  cielo  inizierà  ad  occhio  nudo e come tutte le cose
importanti,  richiederà  tempo e tanta pazienza. Ma una volta identificate,
le costellazioni si potranno riconoscere in qualsiasi punto del cielo.
Si  vedrà,  inoltre,  come gli uomini antichi per orientarsi meglio fra gli
astri  del  cielo abbiano popolato la volta celeste di personaggi fra i più
popolari  delle  loro  mitiche  storie.  Alla  fine i partecipanti potranno
disegnare e portarsi a casa “la loro costellazione”.
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 28
febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

giovedì 6 marzo

ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Carnevale al MAMbo”
Uno  speciale  laboratorio  dedicato  al Carnevale ispirandosi agli artisti
contemporanei e alle loro opere. Per bambini da 5 a 9 anni.
Prenotazione     obbligatoria     allo     051     6496628     oppure     a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00
Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 1 marzo

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Per  il  ciclo  Tra  Oriente e Occidente: l'Italia fra la fine dell'età del
bronzo e l'età orientalizzante (XII-VII sec. a.C.)
“I Fenici in Italia”
Conferenza di Piero Bartoloni, Università di Sassari.
Dopo  i  Micenei  e l'insediamento di Frattesina, per il terzo appuntamento
della  rassegna “Tra Oriente e Occidente: l'Italia tra la fine dell'età del
bronzo  e  l'età orientalizzante (XII - VII sec. a.C.)” sono protagonisti i
Fenici,  che  con  la  loro  espansione  commerciale e insediativa dai lidi
siro-palestinesi verso l'Occidente sono stati uno dei tramiti culturali più
importanti  e  significativi  per  il  bacino  del  Mediterraneo  a partire
dall'VIII sec. a. C.
Il  compito  di  narrare la storia dei Fenici è affidato a Piero Bartoloni,
già professore ordinario di Archeologia fenicio-punica presso la Facoltà di
Lettere  e  Filosofia  dell’Università  di  Sassari e direttore scientifico
degli scavi archeologici a Monte Sirai e a Sant’Antioco (Cagliari) e a Zama
Regia (Siliana-Tunisia).
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16.30: Museo Medievale - via Manzoni 4Per il ciclo Visitando le mostre  “Ex tempore. Soffitti e volte”
In  occasione  della  chiusura  della  mostra,  Paolo  Cova (“Senza titolo”
Associazione culturale) terrà una visita guidata all'esposizione.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero /€ 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

Domenica 2 marzo

ore 10.30: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore6

Per il ciclo Grandi maestri al museo“Pelagio Palagi”
Incontro con Carla Bernardini.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero /€ 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 16.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo La domenica del villaggio globale “Afternoon in Museum
Visita  in  lingua  inglese  con  Rachel  Schumacher  (a  cura  di  Indiana
University-Bologna  Consortial  Studies  Program) e Alexandra Long Negrete.
Coordinamento Paolo Cova.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero /€ 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi”

Una visita guidata al Museo per conoscere alcune delle più celebri opere di
Giorgio  Morandi,  tra  cui  l'olio su tela Natura morta del 1956 (V. 985),
icona  della  collezione  bolognese.  Un  percorso per scoprire i lavori di
alcuni  grandi  artisti contemporanei che dialogano con le opere di Giorgio
Morandi  enfatizzando  l'importanza  e la straordinaria attualità della sua
ricerca.
Un  approfondimento  speciale  sarà dedicato alla mostra “Rachel Whiteread.
Study for Room”.
Prenotazione     obbligatoria     allo     051     6496628     oppure     a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati:  €  3,00  per  la  visita guidata + € 4,00 per l'ingresso in
mostra)
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6

"Sergov. Sergio Govoni: un artigiano artista per la sua Bologna", fino al 9
marzo 2014

Nella mostra è esposta parte della produzione ad intarsio di Sergio Govoni,
in  arte  Sergov  (Bologna,  1924-2011),  donata  dalla sorella Maria Luisa
Govoni al Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei nel 2013.
L'esposizione  -  a cura di Giancarlo Benevolo e Gabriella Bernardi - non è
solo l'occasione per ammirare una cinquantina di tarsie lignee tra le oltre
cento  opere  che  compongono la donazione, ma è anche il coronamento della
volontà del maestro artigiano.
Intarsiatore  cresciuto  in  una  famiglia di artigiani ebanisti bolognesi,
Sergov  non  è  stato un pittore, ma certamente è stato un artigiano che ha
saputo  fare  uso  della  tarsia  con  una  modalità  sapiente ed efficace,
ottenendo ogni volta sorprendenti effetti pittorici. Non si è molto lontani
dal  vero,  infatti,  nell'osservare che in lui convivono il rigore tecnico
dell'artigiano  e  il  genio creatore dell'artista, che ha per tavolozza il
legno e per pittura l'intarsio.
L'opera  di  Sergov  si  inserisce nel filone della tradizione antichissima
della tarsia lignea attraverso l'impiego di una tecnica particolare, da lui
definita  come “pittura in legno”. Essa consiste nell'aggiungere e togliere
legnetti  di  tonalità  diverse (noce, faggio, ciliegio, palissandro), così
come avviene nel caso dei colori col pennello. I pezzi vengono incollati su
pannelli  di  compensato  in  modo da riprodurre il disegno precedentemente
preparato,  sulla  base di una gamma di soggetti. I legnetti sono preparati
in forma di lamelle sottili per rendere al meglio le varietà cromatiche.
Info: www.comune.bologna.it/cultura

Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Arte Fiera Collezionismi - Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa", fino al 16 marzo 2014

Collezioni  italiane  e  artisti internazionali mettono in scena i fantasmi
dell’Est  Europa e i presagi dalla sua storia recente. Dal 24 gennaio al 16
marzo Arte Fiera presenta "Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa",
una   grande   rassegna  sulla  scena  artistica  dell’area  post-sovietica
contemporanea.
«Ma  non  è una mostra sulla nostalgia del passato - sottolinea il curatore
Marco  Scotini  che  da anni segue con interesse i rappresentanti di questa
congiuntura   artistica   con   esposizioni   di   ricerca  e  di  successo
internazionale  -  è invece una mostra che già dal titolo racconta un mondo
ancora  vivente,  una potenzialità». Allo stesso tempo, spiega il curatore,
allude  a un momento di attesa e di passaggio, ai fantasmi che lo popolano,
a qualcosa che ritorna ma ancora non c’è stato.
Così "Il Piedistallo vuoto" riunisce una costellazione di più di 40 artisti
di 20 Paesi dell'Est Europa e dell'ex URSS: a partire dagli anni Settanta e
intorno  a due importanti assi temporali, il 1989 con la caduta del muro di
Berlino,  e  il  1991 quando si dissolsero l'Unione Sovietica e il Patto di
Varsavia.
A   vent’anni   anni   di  distanza,  video,  performances,  installazioni,
fotografie,  disegni  e  lavori  pittorici  di  molti degli artisti che non
avevano  trovato  spazio  all’interno  della  cultura  socialista come Ilya
Kabakov, Vyatscheslav Akhunov, Jiri Kovanda, Julius Koller, Ion Grigorescu,
Nedko  Solakov  e  di  quelli  della giovane generazione che ha riscosso un
ampio  riconoscimento internazionale, tra cui Roman Ondak, Anri Sala, David
Maljkovic,  Pawel  Althamer, Artur Zmijewski, Deimantas Narkevicius, Mircea
Cantor e molti altri, saranno al centro di questo grande evento espositivo.
In  mostra  opere  dalle collezioni pubbliche e private più autorevoli, tra
cui:  Fondazione  Sandretto  Re Rebaudengo, Fondazione Nicola Trussardi, la
Collezione  Enea Righi, Collezione La Gaia di Torino, Collezione Maramotti,
Collezione   UniCredit,  Collezione  Gemma  Testa,  Collezione  Consolandi,
Collezione   Agiverona,   Fondazione   Morra-Greco,   Collezione  Cotroneo,
Collezione  Vittorio  Gaddi,  Fondazione  Videoinsight,  assieme  ad  altre
collezioni che hanno preferito mantenere l’anonimato.
Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo civico del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Voci di guerra in tempo di pace", fino al 9 marzo 2014

La  mostra  costituisce  il primo atto delle celebrazioni per il Centenario
della   Prima  Guerra  Mondiale  organizzate  dall'Area  Storia  e  Memoria
dell'Istituzione Bologna Musei.
Realizzata  dal  Gruppo Ermada Flavio Vidonis insieme al Gruppo Culturale e
Sportivo  Ajser  2000  di  Duino  Aurisina (Trieste), in collaborazione con
l'Agenzia  Turismo  della  Regione  Friuli  Venezia  Giulia,  l'esposizione
ripercorre,  attraverso foto d'epoca e testi, le vicende vissute nella zona
del Monte Ermada durante il primo conflitto mondiale.
Il  Monte Ermada, con le sue tre cime e 323 metri di altezza, si trova oggi
nella parte nord-occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio del
Comune  di  Duino  Aurisina,  mentre  le  sue  propaggini orientali sono in
territorio sloveno.
Durante  il  primo  conflitto  mondiale  il monte, che si trovava allora in
territorio  austro-ungarico,  costituì  un  insuperabile baluardo contro il
quale  si  infransero  senza  successo  gli  sforzi  dei  soldati italiani.
L'esercito  austro-ungarico lo aveva infatti trasformato in una munitissima
ed agguerrita fortezza, dotata di artiglierie.
Grazie  al  lavoro  infaticabile  di  riqualificazione  delle  trincee e di
raccolta  di  testimonianze svolto dai volontari della Società Alpina delle
Giulie  - sezione di Trieste del C.A.I.-Club Alpino Italiano, fondata quasi
cent'anni  fa  - molte delle strutture realizzate allora sono oggi riemerse
dalla vegetazione e sono state risistemate.
In mostra è documentato proprio tutto quanto è stato fatto per rinvenire le
tracce  di  quegli  eventi  terribili:  le “voci di guerra” di cui oggi, in
“tempo di pace”, è così importante non perdere la memoria.
Dopo essere stata ospitata a Milano, Treviso, Monfalcone e in diverse altre
città  italiane,  a  Bologna la mostra si presenta rinnovata ed aggiornata,
grazie   anche  alla  collaborazione  con  l’Istituto  per  la  Storia  del
Risorgimento  Italiano  - Comitato di Bologna ed alla donazione di Jadranka
Bentini in ricordo della mamma Vinka Kitarovic.
Arricchiscono   l'esposizione   bolognese   documenti  e  cimeli  originali
provenienti  dai  depositi  del Museo civico del Risorgimento e normalmente
non visibili al pubblico.
È   presente   inoltre   un  plastico  interattivo  del  Monte  Ermada  che
ricostruisce  fedelmente  il   rilievo  topografico  del monte, le linee di
trincea  e  i  camminamenti  italiani  ed  austro-ungarici,  così  come  si
presentavano nel 1917.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Medievale - via Manzoni 4
"Ex  tempore. Soffitti e volte". Mostra fotografica di Antonio Cesari, fino
al 2 marzo 2014

La mostra, a cura dei Musei Civici d'Arte Antica, presenta una selezione di
40  opere, realizzate dal fotografo Antonio Cesari tra l'agosto e l'ottobre
2013,  eseguite  a luce naturale, con una macchina digitale, all'interno di
alcune  fra  le  testimonianze  architettoniche più rilevanti dei palazzi e
delle chiese di Bologna.
Le  fotografie  riproducono  in  particolare  i  soffitti  e  le  volte di:
Accademia di Belle Arti, Palazzo Zambeccari, Santuario della Madonna di San
Luca,  Palazzo  Poggi, Chiesa di Santa Caterina di Strada Maggiore, Palazzo
Sanguinetti già Aldini, Chiesa di San Paolo Maggiore, Biblioteca Salaborsa,
Chiesa  di  San  Giacomo  Maggiore,  Palazzo  d’Accursio,   Chiesa  del  SS
Salvatore,  Palazzo  Ghisilardi, Basilica Collegiata dei Santi Bartolomeo e
Gaetano,  Chiesa  di  Santa  Maria  della  Vita,  Basilica di San Domenico,
Basilica di Santa Maria dei Servi, Palazzo Magnani, Chiesa del Sacro Cuore,
Palazzo  Malvezzi  De’  Medici,  Palazzo  Pepoli Campogrande, Chiesa di San
Filippo  Neri,  Convento  di  San  Giovanni  in  Monte,  Palazzo Hercolani,
Basilica  di  San  Francesco, Chiesa di San Girolamo della Certosa, Palazzo
Marescotti,  Basilica  di  San  Petronio,  Chiesa  dei  SS Gregorio e Siro,
Palazzo Bentivoglio, ex Convento degli Agostiniani (Conservatorio di Musica
"G.B.   Martini"),  Chiesa  di  San  Benedetto,  Palazzo  Isolani,  Palazzo
Bianconcini, Basilica di Santo Stefano.
Il  metodo  di  lavoro  utilizzato  da  Antonio  Cesari è stato scandito in
diversi  momenti:  per  prima cosa ha utilizzato i più svariati appoggi per
fissare  la  macchina  (una  "vecchia"  digitale con un buon grandangolo) -
scalini,  panche,  sedie,  basi  di  pilastri  e  colonne; poi ha allineato
macchina   e   soffitti   utilizzando  l’ordine  geometrico  delle  panche,
l’ortogonalità   dei   pavimenti   e   i  gradini  squadrati,  «non  quelli
settecenteschi  che  hanno  posto  diversi  problemi, come pure i pavimenti
“seminati” e privi di geometrie ortogonali». (Antonio Cesari)
Dopodiché  in maniera veloce, «sull’onda dell’emozione data dalla luce, dai
colori, dalle forme», le fotografie sono state scattate con luce naturale e
senza l’ausilio del cavalletto.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio dell'Ordine degli Architetti
di   Bologna   e  con  il  contributo  di  ICA  SpA  Packaging  Machines  e
Coop.Costruzioni.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
"Incanti  di musica. I libri liturgici del Museo Civico Medievale", fino al
30 marzo 2014

Nella  Sala  dei  Codici Miniati viene presentata una selezione della ricca
collezione  di  libri  corali  di  proprietà del museo, provenienti dai più
importanti  conventi cittadini. Gli splendidi volumi sono arricchiti da una
ricca  decorazione eseguita da alcuni dei più importanti miniatori attivi a
Bologna nei secoli XIII-XVI.
La mostra è a cura di Massimo Medica, Paolo Cova e Ilaria Negretti.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Rachel Whiteread. Study for Room", fino al 4 maggio 2014

In  occasione  del  cinquantesimo  anniversario  dalla scomparsa di Giorgio
Morandi,  il MAMbo presenta un progetto espositivo di Rachel Whiteread, con
una  serie  di  lavori  ambientati negli spazi del Museo Morandi. L'artista
britannica dichiara esplicitamente il suo interesse verso Morandi, al quale
è  accomunata  dall'attenzione  per  gli  spazi  intimi  e  gli oggetti del
quotidiano.
Rachel  Whiteread  presenta  una selezione di opere che va dal 1991 al 2010
oltre  a due nuovi lavori di piccolo formato realizzati per l'occasione che
ben  si  inseriscono negli ambienti del Museo Morandi. Durante la mostra il
Museo  modifica  il  proprio percorso anche per consentire l'esposizione di
cinque  nuove  opere  dell'artista  bolognese, collocabili tra il 1950 e il
1957 e concesse in prestito temporaneo da collezionisti privati.
Info: www.mambo-bologna.org
"Flavia  Mastrella.  Sculture in tasca. L'esaltazione dell'insignificante",
fino al 9 marzo 2014
Rapite   da   strade  e  spiagge  per  essere  allestite  negli  spazi  del
Dipartimento  educativo  MAMbo, le opere dell'artista Flavia Mastrella sono
micro-sculture  formate  da  giocattoli  abbandonati,  smarriti, consumati,
erosi  dalle intemperie e sottratti all'oblio e all'incuria. Questi oggetti
di  plastica, un tempo piccole icone del nostro immaginario, assumono nuove
identità per svelarci una straordinaria visione del quotidiano.
In  laboratorio,  bambini  e  ragazzi  andranno alla ricerca di frammenti e
altre  piccole  cose,  inusuali  ritrovamenti  da  scoprire negli spazi del
museo.  Vagabondi, smarriti, persi, rotti, consumati, giocattoli di mare da
assemblare  in  modo inedito, in accordo con il proprio sentire, per creare
nuovi  oggetti inconsueti, frutto di uno sguardo rinnovato sulla realtà che
ci circonda.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Giordani:  costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961", fino al 31 maggio 2014

Per  cinque  generazioni,  dal  1875  al 1984, la famiglia Giordani ha dato
vita, con impegno e passione, ad una ditta che, dall’originaria lavorazione
del  ferro,  si  è  specializzata nella produzione di giocattoli sportivi e
carrozzine.  Questa  “fabbrica della felicità” al servizio delle famiglie e
dei  bambini  ha  lasciato  un segno indelebile nel loro immaginario ed una
fama   che   ancora  sopravvive,  tanto  da  rendere  oggi  quegli  oggetti
particolarmente  ambiti  nel  mercato del modernariato e del collezionismo.
Gli  anni  compresi  tra  la  stampa  del  primo  catalogo, nel 1915, ed il
trasferimento  dell’Azienda da Bologna al nuovo stabilimento di Casalecchio
di   Reno,  nel  1961,  dove  regnerà  la  produzione  in  plastica,  hanno
rappresentato l’epoca pionieristica del giocattolo, costruito all’inizio in
ferro  e  legno  e  poi  in  lamiera  stampata, durante la quale il marchio
Giordani   si   è   accreditato   dapprima  in  Italia,  quindi  in  ambito
internazionale.
L’apporto  dei  collezionisti del settore ha reso disponibili 37 giocattoli
tra  i più rappresentativi della produzione Giordani, alcuni dei quali rari
o  particolari,  costruiti  in  ferro,  legno e lamiera stampata: tricicli,
biciclette  con  e  senza  ruotine,  ciclo  side-car,  automobili a pedali,
automobile  elettrica,  reattore,  autoareoplano, ciclopattino, carrettino,
carrozzine per bambino e per bambola.
Oltre 400 immagini di Cataloghi e foto d’epoca sono visibili in 5 visori ed
una videoproiezione.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale


L'Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell'inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppo
culturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

SAN GIACOMO FESTIVAL


CONCERTI 1-2 MARZO

Sabato 1 Marzo 2014 ore 18.00

Oratorio Santa Cecilia

Via Zamboni, 15 – Bologna

MUSICA ITALIANA E TEDESCA,

TRA PASSATO E PRESENTE

A cura di Piero Bonaguri

Flauto: ANTONELLA BINI

Pianoforte: ART-OLIVER SIMON

Musiche di R. Schumann, M. Reghezza, P. Hindemith, Art-Oliver Simon, Federico II di Prussia

Domenica 2 Marzo 2014 ore 18.00

Oratorio Santa Cecilia

Via Zamboni, 15 – Bologna

DUO RINALDI-MENICONI

Violino: LUCA RINALDI

Pianoforte: FLAVIO MENICONI

Musiche di W.A. Mozart, L.v. Beethoven, J. Brahms

Ingresso ad offerta fino ad esaurimento posti. Si può prenotare cliccando sulla homepage del sito del San Giacomo Festival (www.sangiacomofestival.it). NB: se 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo non saranno stati ritirati i biglietti gli stessi verranno assegnati ad altri spettatori.
A concerto iniziato, non saranno più ammessi spettatori nell’Oratorio.
Admission by offer, subject to availability. You can book by clicking on the homepage of San Giacomo Festival website (www.sangiacomofestival.it). NB: if the tickets have not been withdrawn 15 minutes before the start of the show, they will be assigned to other viewers.
As soon as the concert begins, viewers will no longer be allowed to enter the Oratory.


WWW.SANGIACOMOFESTIVAL.IT

Marzo a CA'SHIN



sabato 1 marzo
ore 15.30 facciamo la maschera di Carnevale!
E’ Carnevale e ogni scherzo vale…laboratorio per bambini
Ci divertiamo a costruire le maschere di Carnevale Vegetale.. impariamo a conoscere le verdure, un po’ le mangiamo e un po’ ci giochiamo!
Costo del labotatorio (comprensivo di materiali): 8 euro
su prenotazione: 051 589419

Domenica 2 marzo
ore 15.30 Caccia al Tesoro di CARNEvale…Vegetale!!
Aspettiamo tutti i bimbi vestiti da Carnevale usando la creatività, il tema è VEGETALE… Vedremo tanti frutti, buffi ortaggi, piante e fiori correre per il bosco!
Ritrovo e formazione delle squadre: ore 15,30
Inizio Caccia al Tesoro ore 16,00
per bambini dai 5 anni
costo 15 euro su prenotazione (compresa la merenda)

sabato 8 marzo
Festa della donna!
Una giornata speciale a tutto relax: chiacchiere,  massaggi, passeggiate, degustazioni, profumi, creme naturali, un pensiero tutto per te. 
Cà Shin si trasforma nella tuo centro benessere a km zero!
Immersi nella natura, a pochi km dal centro della città potrai scoprire  un'oasi di relax dove trascorrere tranquillamente tutta la giornata
dalle 8.30 alle 23.30 (su prenotazione)
Possibilità di pranzo, cena, aperitivo, merenda
paccchetto completo con pranzo o cena (piatto unico vegetarariano, dolce, 1 bicchiere di vino) e tutte le attività del pomeriggio 35 euro
(le attività del pomeriggio sono ad offerta libera)

sabato 22 marzo
giornata dell'acqua 
L’acqua è l’elemento costitutivo della vita, è anche un diritto fondamentale dell’uomo e, in quanto tale un bene collettivo, patrimonio dell’umanità. Per questo motivo le Nazioni Unite a partire dal 1992 hanno istituito la Giornata Mondiale dell’Acqua, che cade ogni anno il giorno 22 del mese di marzo.
L’acqua è un bene esauribile e la conservazione e l’uso razionale di questa risorsa sono divenute oggi una priorità. Risparmiare acqua è possibile, grazie alle nuove tecnologie e a modi di agire più consapevoli. 
A Cà Shin troverete sui tavoli, come sempre gratuitamente, l'acqua della nostra fonte, consigli su come risparmiarla e per i bimbi il pomeriggio un laboratorio dedicato.

Domenica 23 marzo 
ore 15.30 “La ragazza che lucida i sogni” lettura del libro e laboratorio di riciclo creativo Ispirandoci al libro “La ragazza che lucida i sogni” con vecchie carte, pezzi di stoffa, fili d'erba, colle, matite e pastelli colorati trasformeremo i nostri sogni in realtà.
“La ragazza che lucida i sogni” (Carthusia edizioni) è la storia vera di un sogno diventato realtà: Cà Shin. Un Volume illustrato per ragazzi e adulti
(5 euro su prenotazione)
Lunedì 24 marzo 
dalle ore 16.00 alle ore 20.00 Corso vegan: i piatti di primavera
Susanna Eduini – coach e cuoca vegan – propone le ricette per salutare la primavera, armonie di sapori nuovi e freschi nei piatti Vegani nel corso di cucina vegan naturale
Prelibatezze crude e cotte 
Costo: 40 euro corso più cena 20 euro solo cena (su prenotazione)

sabato 29 marzo
ore 15.00 Presentazione di infovisione
Nella nostra vita quotidiana utilizziamo solo i 5 sensi ma sappiamo che la mente umana ha ampie possibilità non ancora utilizzate. Mark Komissarov ha studiato un metodo che permette di accedere a quella nostra parte intuitiva, normalmente anche denominata “terzo occhio”, per far sì che le nostre percezioni oltre la realtà dei sensi possano essere richiamate a nostro piacimento.
Mark Kommisarov ha chiamato questa pratica “Infovisione”: la visione che va al di là della realtà conosciuta attraverso i 5 sensi. 
A giugno sarà poi realizzato il corso

Tutti i lunedì: 
PensioNATI riNATI*
Rivolta a tutti gli over...
Giornata a Cà Shin, tra passeggiate nel bosco alla scoperta della vegetazione locale, ginnastica dolce all’interno della palestra, pranzo, torneo di briscola….
e si ritorna a casa!
ore 11,00: si parte da Piazza Cavour Autobus 52
ore 11,30: arrivo a Cà Shin 
ore 12,45: Pranzo
ore 15,20: Rientro a Bologna con l’autobus
*previa prenotazione, siamo disponibili per quest'iniziativa, dal lunedì al venerdì.
costo della giornata: 15 euro (pranzo compreso) 

Lunedì Verde con cucina Veg
Avrai la possibilità di provare la degustazione di una cucina vegetariana creativa: 20 euro dall’antipasto al dolce (Le bevande sono escluse)
Il nostro lunedì vegetariano con orientamento al vegano nasce dall’intento di esprimere fantasia, qualità e creatività senza rinunciare al gusto o al piacere della buona tavola: lo scopo principale è fare scoprire o confermare il mangiare bene e in modo salutare.
Le verdure utilizzate vengono scelte secondo la disponibilità stagionale.
Servizio take away: puoi anche scegliere di portare via il menù della settimana e consumarlo a casa. Il prezzo è di 16 euro 
e un lunedì al mese ci sarà il corso di cucina VEGANA con Susanna Eduini (corso + cena 40 euro)

Tutti i mercoledì 
Mercoledì internazionALI
Tutto il mondo è Cà Shin!
Scopri l’Italia e Bologna partendo dalla cucina e …facci conoscere il tuo Paese!
Il mercoledì a Cà Shin, serata in lingua: inglese, francese, tedesco, cinese, russo, arabo, greco…
Organizza da noi una cena il MERCOLEDì con un gruppo di persone, noi ti facciamo assaggiare l’Italia e i piatti simbolo della nostra cucina.
Tu ci farai conoscere la tua lingua e il tuo paese d’origine.
Piatto della tradizione locale+ bevanda + dolce: 15 euro

Tutti i giovedì 
Cena del Pellegrino  e decidi tu quanto pagare!
Questa è la sera che più rappresenta la filosofia di questa casa, che non vuole essere un ristorante, ma un po’ la casa di tutti, un luogo dove prendersi un po’ di tempo, all’insegna dell’antico “Ristoro”.
Alle 20,00 si va a tavola, il menù è uguale per tutti e alla fine si paga quello che si ritiene giusto e appropriato. La cena sarà una degustazione di sapori dell’orto e piatti scelti da noi …

Tutti i venerdì: 
Cena a lume di Candela, risparmio energetico ad alto impatto emotivo!
Dal 17 febbraio 2012 (giornata di M’illumino di meno) Cà Shin ha istituito il venerdì come giornata dedicata al risparmio energetico proponendo tutte le settimane la cena a lume di candela.
Per tutta la sera le luci della struttura saranno spente e i contatori fermi: il riscaldamento a pavimento è infatti alimentato a legna e non c’è bisogno dell’energia per scaldare l’edificio così tutto avverrà a lume di candela: si mangerà e si chiacchiererà nella luce soffusa di tante candele.

Tutti i sabati
dalle 10.00 alle 12.00 Mattinate con i pattini  (tempo permettendo)
con Federico Ermolli - Istruttore
La lezione prevede l’introduzione al pattinaggio in linea (evoluzione su strada del pattinaggio su ghiaccio) unendo l’apprendimento al divertimento!!
Per chi non ha il materiale (pattini + protezioni) sarà fornito da noi (compreso nel costo)
lezione singola: 15 euro e fratello/sorella: 8 euro
ore 12.00 - 15.30 Il Tavolo dei Piccoli   NOVITA'
Genitori tranquilli e bimbi felici in casetta! 
Pranzeranno e giocheranno tutti insieme con i nostri educatori 
(pranzo ore 12,15 su prenotazione: 22 euro) ore 13,30-15,30 Solo intrattenimento e giochi con educatore: 15 euro

Tutte le domeniche
ore 12.00 - 15.30 Il Tavolo dei Piccoli   NOVITA'
Genitori tranquilli e bimbi felici in casetta! 
Pranzeranno e giocheranno tutti insieme con i nostri educatori 
(pranzo ore 12,15 su prenotazione: 22 euro) ore 13,30-15,30 Solo intrattenimento e giochi con educatore: 15 euro

Cà Shin
via Cavaioni 1 Bologna
info@le-ali.com
www.ca-shin.it

mercoledì 26 febbraio 2014

Eventi a PALAZZO PEPOLI


Giovedì  27  febbraio  alle 17.30, al Museo della Storia di Bologna Palazzo
Pepoli
  -  Sala  della Cultura,  in via Castiglione 8,  La Fondazione Lucio
Saffaro
  promuove l’anteprima del documentario “Lucio Saffaro. Le forme del
pensiero
”  per  la  regia  di  Giosuè  Boetto  Cohen, da un'idea di Gisella
Vismara
  con  la collaborazione del CINECA. Il documentario della durata di
52 minuti è prodotto da RAI Educational-Magazzini Einstein.

Lucio  Saffaro  (Trieste, 1929 – Bologna, 1998), pittore e matematico, si è
laureato  in  Fisica  all’Università  di  Bologna. Attratto dai segreti dei
numeri   e   delle   formule   geometriche   almeno   quanto   dalla   loro
rappresentazione visiva, è stato anche poeta, scrittore e musicologo. Ci ha
lasciato  una  imponente raccolta di opere letterarie, pensieri e trattati,
editi ed inediti, la cui stesura ha occupato tutto il tempo della sua vita.
La  sua  figura,  dagli  anni  Sessanta,  si è affermata come una delle più
originali   e  inconsuete  della  cultura  italiana  ed  ha  ricevuto  ampi
riconoscimenti  in ciascuno dei campi in cui ha operato. Allo stesso tempo,
l’uomo Lucio Saffaro, con il suo stile e la sua modestia, sembra aver fatto
di  tutto,  nel  corso  della sua vita, per passare inosservato. Per questo
merita oggi di essere conosciuto più da vicino.
L’anteprima  del documentario sarà un’ occasione preziosa per avvicinarsi a
questo  artista,  tanto  affascinante  quanto  poliedrico.  All’interno del
documentario  –  che  andrà  in  onda  nel  mese  di marzo su RAI STORIA e,
successivamente,  sulle  reti generaliste RAI – oltre ad inediti filmati di
famiglia, compaiono: Maddalena Arone di Bertolino, Maurizio Calvesi, Flavio
Caroli,  Federico  Carpi, Claudio Cerritelli, Bruno D’Amore, Michele Emmer,
Piergiorgio  Odifreddi,  Riccardo  Sanchini,  Luigi  Ferdinando Tagliavini,
Walter Tega
e Gisella Vismara. Alcuni inediti estratti dai film di famiglia
completano il ritratto.
IL DOCUMENTARIO
Nell’estate  del 2013, è cominciato il lavoro di scrittura e ricerca per il
documentario di RAI Educational, “Lucio Saffaro. Le forme del pensiero”. Il
tutto  mosso da uno sforzo divulgativo e animato da uno sguardo che potesse
inquadrare  la storia affascinante di Lucio Saffaro non soltanto ad uso dei
conoscitori  dell’arte  contemporanea,  ma  anche,  e  soprattutto,  di  un
pubblico televisivo più ampio
ed eterogeneo.
Oltre  al  confronto  con  i narratori e gli amici – come Maurizio Calvesi,
Flavio  Caroli,  Federico Carpi, Claudio Cerritelli, Bruno D’Amore, Michele
Emmer,   Piergiorgio   Odifreddi,   Riccardo   Sanchini,  Luigi  Ferdinando
Tagliavini, Walter Tega
e Gisella Vismara – la scoperta
di   alcuni  film  di  famiglia  ha  permesso  di  aggiungere  ai  numerosi
contributi-interviste  presenti  nel documentario dei significativi momenti
di introspezione.
L’ARTISTA
Lucio  Saffaro,  nato  a  Trieste  nel  1929,  si  laurea  in  Fisica  pura

all’Università di Bologna, città nella quale ha vissuto, dal 1945, e dove è
morto,  nel  1998.  Dopo  una prima fase giovanile, in cui si dedica a tele
informali  (poi distrutte dallo stesso artista) ne segue un’altra, alquanto
singolare,  che  si  potrebbe definire “pseudo-metafisica”. Successivamente
prevalgono   le  ricerche  sulla  determinazione  di  nuovi  poliedri,  che
divengono  anche  oggetto  di  numerosi saggi e conferenze, tenute da Lucio
Saffaro  in  Italia  e all’estero. Tali ricerche verranno poi commentate da
studiosi    qualificati    e    più    volte    appariranno   sull’Annuario
dell’Enciclopedia  della Scienza e della Tecnica di Mondadori, oltre che in
riviste scientifiche.
Nel  1966  realizza le tavole del “Tractatus Logicus Prospecticus”. Attorno
al  1985,  con  l’ausilio  di  potenti  calcolatori  e  di alcuni ingegneri
dell’ENEA  di  Bologna,  Saffaro elabora la rappresentazione di poliedri di
grado elevato e altri complessi studi.
Pubblica una cinquantina di opere letterarie, edite da Lerici, Scheiwiller,
La Nuova Foglio, l’Almanacco dello Specchio
di Mondadori e dalle Edizioni di Paradoxos, da lui stesso ideate.
Nel  1986  pubblica  a  Parigi  “Teoria  dell’inseguimento”,  con un saggio
introduttivo di Paul Ricoeur.
Espone alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e in molte altre
importanti rassegne in Italia e all’estero.
La  prima mostra personale, presentata da Francesco Arcangeli, si tiene nel
1962 alla Galleria dell’Obelisco di Roma.
Ne  seguiranno  altre quaranta, allestite in qualificate gallerie private e
pubbliche. Tra queste ultime, le antologiche al Museo
di  Castelvecchio  a Verona (1979), alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna
(1986), al Museo Civico di Bassano del Grappa (1991).
Sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private.
Tra  i  premi,  si ricordano quelli ricevuti alla Biennale di San Paolo del
Brasile  (1969)  e  alle  Biennali  di  grafica di Rijeka (1970) e Cracovia
(1972).
La  bibliografia  su  Saffaro  è amplissima; tra gli altri hanno scritto di
lui:  Accame,  Anceschi,  Arcangeli,  Argan,  Barilli, Calvesi, Carandente,
Caroli,  Cerritelli, D’Amore, Emiliani, Emmer, Marchiori, Menna, Odifreddi,
Quintavalle, Raimondi, Ramat, Ricoeur, Russoli, Tega, Zevi…
Nel 2000, a cura del Dipartimento di Matematica dell’Università di Bologna,
è    stata   allestita,   all’interno   della   Biblioteca   Universitaria,
un’esposizione con opere di Escher e Saffaro.
Del 2004 è la mostra antologica “Saffaro. Le forme del pensiero”, a cura di
G.  M.  Accame  –  tenutasi  al  Museo  di Palazzo Poggi dell’Università di
Bologna,  dove  attualmente  tutte le opere dell’artista sono conservate ma
non   esposte.   Segue   nel   2009   l’esposizione  presso  la  Biblioteca
dell’Accademia  di  Brera,  a  Milano,  e,  tra  il 2011 e il 2012, a Villa
Franceschi, Galleria d’Arte Moderna
e  Contemporanea di Riccione, l’antologica “Lucio Saffaro. I luoghi segreti
dell’essere e del tempo”, curata da Gisella Vismara.
IL REGISTA
Giosuè  Boetto  Cohen (Milano, 1961) è un giornalista, regista e conduttore
televisivo italiano.
Ha  iniziato  a  collaborare  nel 1977 a “il Giornale” di Indro Montanelli,
sotto la guida di Gastone Geron.
È  entrato  alla RAI nel 1987, come autore e conduttore di “Intorno a noi”.
Da  allora  ha  scritto, realizzato e condotto numerosi programmi culturali
per  il servizio pubblico. Tra i più recenti “La storia siamo noi”, “Dixit”
e “Magazzini Einstein”.
La  Mediateca per le scuole di “Mosaico” (RAI, 1997) resta uno dei progetti
più  interessanti e innovativi a cui ha dato il proprio contributo. Tra gli
altri,  si  ricordano  il  programma  “L’Italia  tra le stelle”, il primo a
riportare  l’astronomia  e  la  ricerca  spaziale  al  grande  pubblico, la
maratona  televisiva  sui  temi  della  Shoah,  “Una giornata particolare”,
“Cento anni di Fiat”, “Volava l’anno”.
Per  musei  e  mostre  internazionali,  in collaborazione con il CINECA, ha
realizzato allestimenti digitali, documentari, ricostruzioni
e cartoni animati 3D: “High Tech Pompei” (RAIDUE, 2000), “Big Bang” (2009),
Nel 2011 ha scritto e diretto il documentario per l’inaugurazione del nuovo
Museo  dell’Automobile  di Torino. Per CINECA ha scritto e diretto il primo
cartone  animato  3D pensato per un museo europeo. Il film, dal titolo “Apa
alla  scoperta  di  Bologna”,  da  gennaio 2012 viene proiettato nel teatro
virtuale  del  Museo  della  Storia  di Bologna e la produzione ha vinto il
primo premio Unesco al Festival Internazionale del cinema di Montreal 2012,
nella categoria mediometraggi per la cultura.
Dal  2003  al  2006  è  stato  responsabile comunicazione all’Accademia del
Teatro alla Scala. Dal 2007 al 2009 è stato responsabile
dei progetti di comunicazione dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana).
Per  Rizzoli  ha  scritto  la  prefazione al volume di Oriana Fallaci “Quel
giorno sulla Luna” e “Intervista con Oriana”.
È opinionista del TG3 e del Corriere della Sera.
LE ANIMAZIONI, a cura del CINECA
Lucio  Saffaro stesso, prima di trasformare i poliedri in opere pittoriche,
per meglio percepire le ombre, ne ricreò fisicamente alcuni.
Allo  stesso  modo,  per  comprendere  meglio  la  natura  delle  complesse
geometrie  rappresentata  da Saffaro, CINECA (Consorzio interuniversitario)
ha  ricreato  in  computer  grafica  una  serie  di  opere.  L’elaborazione
tridimensionale dei poliedri, realizzata mediante il software open Blender,
è stata utilizzata nella sigla e all’interno del documentario.
Si   è   posta  particolare  attenzione  al  contesto  globale  dell’opera,
riproducendo il più fedelmente possibile il punto di vista,
i colori ed i giochi di luce utilizzati dall’artista nelle opere originali.
I poliedri elaborati tridimensionalmente sono stati animati
ed  inquadrati  attraverso  una  camera  virtuale  per  evocare  la visione
dell’artista
LA FONDAZIONE LUCIO SAFFARO
La  Fondazione, nata per volontà dell’artista nel 1999, un anno dopo la sua
scomparsa, oltre alla conservazione
e  catalogazione  delle opere artistiche e letterarie, si prefigge una loro
ulteriore   valorizzazione   culturale,   promuovendo  mostre,  convegni  e
pubblicazioni relative ai diversi lavori di Saffaro. Oltre ad iniziative di
carattere  monografico,  riletture  critiche  e  libri,  la  Fondazione sta
lavorando  alla  redazione del Catalogo generale delle 260 opere pittoriche
dell’artista;  inoltre,  nell’ampio  studio  di catalogazione degli scritti
letterari  e  dei  disegni  lasciati  dal  pittore,  sono  stati  rinvenuti
moltissimi   inediti,   che   saranno   prossimamente   oggetto   di  nuove
pubblicazioni.
Attualmente  il  Consiglio  è  composto  dal  Prof.  Avv.  Federico  Carpi,
Presidente,  dal  Prof.  Fabio  Roversi  Monaco,  in  qualità di Presidente
onorario,  dal  Dott. Mauro Felicori, rappresentante del Sindaco del Comune
di Bologna, dalla Dott.ssa Gisella Vismara,
dal   Prof.  Claudio  Cerritelli,  consiglieri.  L’Avv.  Astrid  Merlini  è
segretario generale.
Dopo  la scomparsa del Prof. Giovanni Maria Accame (2011), Presidente della
Fondazione dal 1999 al 2011,
il Consiglio ha deliberato la sua nomina a Presidente onorario.

FONDAZIONE LUCIO SAFFARO
via S. Stefano, 30 • 40125 Bologna •
www.fondazioneluciosaffaro.it

martedì 25 febbraio 2014

Eventi BRAVO CAFFE'

MERCOLEDI 26 FEBBRAIO - ORE 22.15

ALESSIA OBINO / CORdas

ALESSIA OBINO - voce
DIMITRI SILLATO - violino
DOMENICO CALIRI - chitarre
ENRICO TERRAGNOLI - chitarre

Voci stralunate, violino, banjo, chitarre acustiche ed elettriche danno una forte connotazione timbrica a questo quartetto che unisce quattro noti musicisti del panorama jazzistico italiano. CORdas si muove nel territorio della tradizione che va dal Dixieland ai classici di Hoagy Carmichael, ai brani di Charles Mingus, Kurt Weill e Duke Ellington senza disdegnare incursioni nell’ambito delle composizioni originali. La musica segue dunque una rotta non lineare riproponendo differenti stili fatti di melodie cantabili, influenze e citazioni del passato.
Il gruppo è guidato da Alessia Obino, cantante, compositrice e versatile improvvisatrice (collaborazioni con musicisti del panorama jazz italiano ed internazionale tra cui Elliott Sharp, Markus Stockhausen, Javier Girotto, Peter Churchill, Gilad Atzmon
GIOVEDI 27 FEBBRAIO - ORE 22.15

PETRINA
DEBORA PETRINA - voce, tastiere, chitarra
MIRKO DI CATALDO - chitarra, basso, percussioni 

Gettonatissima in quel vero e proprio indicatore di talenti che è la web-radio di David Byrne, la cantante, pianista, tastierista e compositrice Petrina è una delle rivelazioni odierne nella scena musicale italiana, e sintetizza con classe visionaria un obliquo e sensuale cantautorato con le sperimentazioni del jazz-rock d’avanguardia e dell’elettronica.
Il suo terzo album, "Petrina" (AlaBianca/Warner), uscito nell'aprile 2013, sta ancora ricevendo entusiastiche recensioni da radio e giornali nazionali e specializzati. Tantissimi sono i musicisti che vi hanno partecipato, delle aree più disparate, dal rock, al jazz alla classica, fino ad ospiti speciali come John Parish e David Byrne, che hanno sostenuto ed apprezzato il lavoro di Petrina negli ultimi anni.
Vincitrice di numerosi premi nazionali in qualità di cantautrice (primo fra tutti il Premio Ciampi 2007), e altresì affermata pianista di repertorio classico-contemporaneo, Petrina ha suonato a New York, San Francisco, Londra, Avana, Tokio, Strasburgo, Madrid, Berlino e Colonia, calcando i palchi di club, teatri e festival.
VENERDI 28 FEBBRAIO - ORE 22.45

ONESTI SONS
DARIO DI TERLIZZI - voce 
NICOLA FERRARI - batteria
TIZ DE SIATI - basso
ALESSANDRO BETTI - chitarra
MAX SCARCIA - chitarra

I singoli elementi, provenienti da settori ed ambienti musicali diversi, hanno battuto i terreni del jazz, calcato i palchi rock, maneggiato il funk, masticato il soul, accarezzato il pop.
Questa formazione non ha confini nè schemi: gli Onesti Sons sono un mix di energia contagiosa e si propongono di offrire uno show divertente, con una selezione di brani che strizzeranno l'occhio al soul, al funk e alla black music.
SABATO 01 MARZO - ORE 22.45

FUNKY BROTHERS
ROBERTA MORDINI - voce
DAVIDE VILLA - sax
GIUSEPPE EMILIANI - tromba
PIERO TARLAZZI - basso
FABIO POLETTI - chitarra
LUCIANO GENOVESE - chitarra
PAOLO MINARINI - batteria

Da Fred Wesley a Maceo Parker, da Stevie Wonder agli Incognito, dagli Averege White Band a Dee Dee Bridgewater...
DOMENICA 02 MARZO - ORE 19.30
UNA DOMENICA DA BRAVO
APERITIVO "ALL YOU CAN EAT"
Pappardelle al cinghiale, tortellini in crema di Parmigiano, rotoli di verdura, polpettine morbide di carne, affettati, formaggi, crescentine, torte salate, gateau di patate, conciglioni alla ricotta, sformati di verdura, verdure saltate, arancini di riso, tortelloni ripieni, mozzarella in carrozza, mini-tartar di manzo...e tanto altro ancora potete trovare nel buffet domenicale del Bravo (ore 19.30). Con 10 euro mangiate quello che volete e ascoltate buona musica dal vivo. 
Il costo di aperitivi, vini e coctail è a parte.
Alle 21.45 circa jazz-jam fino alle 24.00. Questa domenica CHIARA PANCALDI TRIO.
Art Director Diego Frabetti                               Fonte:newsletter@bravocaffe.it
© Concept & Design by Gianni Rossi Studio   © Engineering Development by dott. Mauro Gravili

Eventi ARCHIGINNASIO

Mercoledì 26 febbraio, ore 17.30 
Sala dello Stabat Mater
Presentazione del volume 
Mattias de' Medici "serenissimo, mecenate dei virtuosi". Notizie di spettacolo nei carteggi medicei. Carteggio di Mattias de' Medici (1629-1667) 
di Sara Mamone

Interverranno, insieme con l'autrice, Lorenzo Bianconi (Università di Bologna), Tomaso Montanari (Università di Napoli Federico II), Amedeo Quondam (“Sapienza” Università di Roma). Letture di Sandro Lombardi. 

Mattias de’ Medici (1613-1667), figlio terzogenito del granduca di Toscana Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria, è personaggio di assoluto rilievo nella vita culturale, artistica e spettacolare della corte fiorentina tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del Seicento. 
Pur impegnato nella carriera militare, fu infatti appassionato collezionista d'arte, incline alle arti minori e alla scelta di pezzi rari e curiosi che raccolse con gusto eclettico nella sua villa di Lappeggi, spesso luogo di feste mascherate e battute di caccia. Ma, soprattutto, si distinse come perno dell’organizzazione spettacolare della corte granducale, in particolare attraverso l’accorta gestione di una scuderia di cantanti che saranno i protagonisti di un teatro musicale sempre più in voga, e che – lungi dal relegare Firenze, nelle vicende successive alla nascita del “recitar cantando”, al ruolo di «pallida provincia delle più scintillanti Venezia, Roma e poi Parigi» –, si rivela una pratica profondamente amata dalla città e dal suo governo, offrendo infiniti spunti di riflessione per ciò che riguarda sia la storia dello spettacolo dell’epoca sia la storia della musica nello specifico del suo offrirsi sperimentale e innovativo. 
La figura del principe come governatore di Siena, protettore dei virtuosi e autorevole gestore nel nascente mercato impresariale, che seppe gestire con l’intuizione e la visione moderna di una società in trasformazione, brilla con vivace affabilità attraverso una selezione delle notizie del suo ricchissimo carteggio. Questo è ordinato cronologicamente e corredato di accuratissimi indici che danno conto dell’estensione delle relazioni internazionali del principe. 
Il volume prosegue l’indagine avviata con “Serenissimi fratelli principi impresari. Notizie di spettacolo nei carteggi medicei. Carteggi di Giovan Carlo de’ Medici e di Desiderio Montemagni suo segretario”, sempre a cura di Sara Mamone, pubblicata nel 2003. 

Sara Mamone è professore ordinario di Storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Firenze. Specialista della civiltà teatrale fiorentina d’antico regime, sull’argomento ha pubblicato “Il teatro nella Firenze Medicea” (1981), “Firenze e Parigi, due capitali dello spettacolo per una regina: Maria de’ Medici” (1988, ed. francese: 1990), “Dèi, semidei, uomini” (2003). Scrive regolarmente di critica teatrale su quotidiani e riviste. 
Ingresso libero. Info: http://www.bibliotechebologna.it/eventi/51430/id/70315
Giovedì 27 febbraio, ore 18 

Sala dello Stabat Mater
Presentazione del volume 
Cravatta a farfalla. La piacevole vita di Eugenio Riccòmini fra bombe, quadri, libri e chiacchiere 
di Eleonora Renda
Interverranno Giuliano Berti Arnoaldi e Alessandro Castellari. Sarà presente Eugenio Riccòmini 

Una lunga intervista al grande storico dell'arte ne compone l'avvincente biografia. L'infanzia sotto i bombardamenti, l'incontro con la pittura, gli amori, la carriera, le amicizie, la politica, i numerosi viaggi, fino alle affollatissime conferenze in cui ha insegnato ai bolognesi a "leggere" i capolavori di ogni tempo. 

Eleonora Renda, nata nel 1989, vive e studia a Bologna; è laureata in Lettere moderne e laureanda in Italianistica. Nel 2007 conosce Eugenio Riccòmini in occasione di un viaggio nell'Est Europa, seguito poi da molti altri. Dall'amicizia che ne nasce, prende corpo l'idea del libro "Cravatta a farfalla" 

Eugenio Riccòmini è nato in Sardegna (Nuoro, 1936), per caso, il giorno della conquista di Addis Abeba. Si è laureato a Bologna con una tesi di argomento seicentesco. Per più di vent’anni ha lavorato nell’amministrazione statale: a Venezia, a Bologna, a Ferrara e poi, come soprintendente, a Parma. Si è occupato di restauri (ad esempio quello della facciata di San Petronio a Bologna e delle due cupole del Correggio a Parma), di musei (ha diretto per alcuni anni la Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti a Ferrara e si è occupato del rinnovamento museale della Galleria Nazionale di Parma) e di mostre (esemplare la grande mostra sul Settecento emiliano che nel 1979 viene ospitata in diverse sedi a Bologna, Parma e Faenza). In seguito ha insegnato la storia dell’arte ai suoi allievi nelle Università di Messina e di Milano. Dal 1970 al 1995 fu consigliere comunale di Bologna, dove fu inoltre assessore alla cultura e due volte vicesindaco (nel 1985-1986 e nel 1989-1990). 
Ha scritto libri su temi rinascimentali e barocchi, tra i quali si possono segnalare i volumi sulla pittura ferrarese del Seicento (1969) e del Settecento (1970), i due volumi sulla scultura emiliana del Seicento (Ordine e Vaghezza, 1972) e del Settecento (Vaghezza e Furore, 1977), e il volume sull’arte a Parma nel secolo dei lumi (I fasti, i lumi, le grazie. Pittori del settecento parmense, 1979; La più bella di tutte. La cupola del Correggio nel Duomo di Parma, 1983), per arrivare al 1789 e dintorni. L'arte negli anni della Rivoluzione francese (2014), mentre, frutto della grande capacità didattica e della convinzione che ogni linguaggio artistico debba essere, in buona misura, accessibile e perfino familiare, A caccia di farfalle. Manuale semplice e breve per guardar quadri e sculture senza complessi di inferiorità (1994; 2a ed. 2005). Infine, una storia dedicata alla città di elezione: L'arte a Bologna. Dalle origini ai giorni nostri (2011). 

Ingresso libero. Info: http://www.bibliotechebologna.it/eventi/51430/date/2014-02-27/date_from/2014-02-27/id/70352

INCREMENTI della Biblioteca digitale dell'Archiginnasio
Augusta Victoria Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg 
 (1858-1921) Imperatrice di Germania 

È stato incrementato l’archivio digitale di ritratti FACIES 
Questo archivio ha per oggetto le due maggiori raccolte di ritratti conservati sciolti al Gabinetto disegni e stampe, provenienti da varie donazioni e da acquisti. 
La Collezione dei ritratti (chiusa) contiene 10.032 ritratti riferentesi a 5.428 persone e fu costituita da Albano Sorbelli fra il 1913 e il 1914; i ritratti sono suddivisi in 59 cartoni in ordine alfabetico. Dal 2004 essa ha costituito l'archivio digitale FACIES
La Raccolta di ritratti, composta alla fine degli anni Settanta del Novecento e aperta a nuove accessioni, comprende 1.518 ritratti riferentisi a 418 persone, acquisiti entro il 2008 e sistemati in cartelle ordinate alfabeticamente. Dal 24 febbraio 2014 è anch'essa confluita in FACIES, portando il numero di personaggi da 5.428 a 5.846. 
Le due raccolte sono eterogenee sia riguardo ai personaggi effigiati (talvolta presenti in entrambe) sia riguardo alle tecniche di esecuzione: in misura preponderante si tratta di incisioni e litografie, seguono fotografie, poi disegni e stampe tipografiche, tutti di epoca compresa tra il secolo XV e i giorni nostri. 
Entrambe le raccolte sono indicizzate, insieme con altre non riprodotte in FACIES, in Le raccolte di ritratti della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, a cura di Paola Ceccarelli, Roberta Micheletti, Giancarlo Tassinari, "L'Archiginnasio", LXXXV, 1990. 
http://badigit.comune.bologna.it/facies_new/index.asp
La raccolta della Rivista del Comune di Bologna è stata integrata con la digitalizzazione completa delle annate dal 1915 al 1923 

La base dati, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, è la versione digitale della rivista municipale. Nata come strumento di informazione civica gestito direttamente dall'Amministrazione comunale, la pubblicazione, in un primo periodo essenzialmente dedicata alla statistica e alla demografia, col passare degli anni assume sempre più evidenti ambizioni editoriali. Interrotta nel 1939 riprenderà solo nel dopoguerra, a partire dal 1948 e fino al 1994, quando cesserà definitivamente la storia della rivista. 
La versione on line della rivista per il momento si ferma al 1939. Si tratta di annate particolarmente significative sia per il contenuto culturale degli articoli pubblicati in questo periodo, sia perché documentano le strategie comunicative messe in atto dal Regime per acquisire il consenso. La rivista comprende articoli oltre ad informare i cittadini dell'attività dell'Amministrazione contiene articoli di argomento vario, ma soprattutto culturale, brevi rubriche e una ricca parte di tabelle e diagrammi demografici e statistici. Nel corso degli anni queste parti andranno strutturandosi in maniera sempre più definita.Gli articoli sono in genere accompagnati da una ricca e preziosa componente illustrativa, nella quale si fa largo impiego dell'immagine fotografica. 
La base dati contiene tutte le pagine della rivista per gli anni 1915 - 1939 ed inoltre sono state "ritagliate" tutte le illustrazioni (15.135) e trascritte le relative didascalie; per agevolare la ricerca, sono stati infine trascritti gli indici. 

http://badigit.comune.bologna.it/codibo/index.asp
MOSTRE IN ARCHIGINNASIO - Quadriloggiato superiore
Ultimi giorni per visitare la mostra
Libretto di iscrizione alla Facoltà di Medicina 
di uno studente di origini polacche, nell'a.a. 1937-38 
 

che chiude il 28 febbraio
Mostra  DIASPORE. 1938, l'Università di Bologna davanti alle leggi razziali

Organizzata dall'Archivio storico - Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Bologna e la collaborazione del Museo Ebraico di Bologna, in occasione della ricorrenza internazionale del “Giorno della Memoria 2014”. 
L’esposizione, ideata e curata da Gian Paolo Brizzi, Responsabile Scientifico dell’Archivio storico dell’Università di Bologna, ripercorre in sette tappe gli effetti delle leggi razziali sulla comunità universitaria bolognese, nella quale pure erano confluiti centinaia di studenti ebrei stranieri che avevano scelto Bologna per sottrarsi alle misure antisemite già applicate nei loro Paesi (Ungheria, Polonia, Romania, Russia …). 
Orario: dal lunedì al venerdì ore 9-19; sabato ore 9-14; chiuso Domenica e festivi. 
L'impianto dell'esposizione ha una finalità didattica, orientata in particolare al mondo della scuola. 
Per informazioni e richieste di visite guidate: tel. 051 2088502, 051 2088500 (Daniela Negrini e Paola Dessì); tel. 051 6569003 (Patrizia Panigali e Vincenza Maugeri) 
Ingresso libero. Info: www.bibliotechebologna.it/eventi/51430/luogo/51660/date/2014-01-14/date_from/2014-01-14/id/59820
  
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