Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici. IN EVIDENZA giovedì 11 maggio dalle ore 16.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 Nell'ambito di “wunderkammer il museo delle meraviglie”“Musica in cassaforte” Per “Variazioni - le visite che non ti aspetti”, visite “fuoriorario” al museo e al caveau della biblioteca. Come da tradizione, nel giorno del compleanno, il museo rimarrà aperto fino alle 20.30, con le visite “fuoriorario” alle collezioni e con le speciali visite “nascoste” al caveau della biblioteca, aperto al pubblico solo in questa occasione: visite al museo (1 h 15’) alle ore 16.15 / 17.45 / 19.15 e visite al caveau (30’ - max 10 partecipanti a turno) alle ore 17 / 17.45 / 18.30 / 19.15 / 20. Per acquistare in prevendita le visite al museo:https://ticket.midaticket.it/museodellamusica-variazioni/Event/172/Date/20230511/Shift. Per acquistare in prevendita le visite al caveau:https://ticket.midaticket.it/museodellamusica-variazioni/Event/173/Date/20230511/Shift. Ingresso: a pagamento Info: www.museibologna.it/musica PER I BAMBINI sabato 6 maggio ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 In occasione della rassegna The Best of “Mamamusica II” (I incontro) |
Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 26 mesi. Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 19 a 26 mesi. ore 11 e ore 15: Museo Medievale - via Manzoni 4 “Caccia al reperto: scopri le meraviglie dei musei!” WunderBO, il videogioco del Museo Civico Medievale e del Museo di Palazzo Poggi, si è arricchito di 20 nuovi reperti da sbloccare dal vivo. Sabato 28 gennaio, alle ore 11 e alle ore 15, torna la straordinaria caccia al tesoro all'interno |
dei due musei, accompagnati da Davide Scabbia e da tre guide d'eccezione: il naturalista Ulisse Aldrovandi, il collezionista di meraviglie Ferdinando Cospi e il fondatore dell’Istituto delle Scienze Luigi Ferdinando Marsili, impersonati dagli attori di Fantateatro. Punto di ritrovo presso il Museo Civico Medievale, via Manzoni 4. ore 15.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 “Verdi passeggiate | Piccole esplorazioni in Certosa”Un percorso esplorativo rivolto a bambini e ragazzi da 5 a 11 anni per scoprire insieme la Certosa, ora Patrimonio dell'umanità Unesco. Durante la passeggiata verranno proposti piccoli esercizi di osservazione rivolti alla natura, all'arte e alla poesia. Con l'aiuto di una mappa speciale at- traverseremo lo spazio cercando di cogliere le piccole magie del luogo, e al termine dell'attività i bambini comporranno una cartolina personale che ritrae uno scorcio della città. A cura del Museo civico del Risorgimento nell'ambito di "Musei e cultura dell'accessibilità", progetto del Settore Musei Civici Bologna. Ritrovo all'Info Point storico-artistico (ingresso principale - cortile chiesa), via della Certosa 18. Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/risorgimento GLI ALTRI APPUNTAMENTI venerdì 5 maggio ore 14-19: Museo Morandi - via don Minzoni 14 “Laboratorio Aperto al Museo Morandi” |
Matilde Catanese”, uno spazio del Museo Morandi diventa “Laboratorio Aperto”, a cura di Mariella Gnani, dedicato al restauro dell'opera di Giorgio Morandi, “Autoritratto”, 1914 (V.12). L’intervento è stato preceduto da una fase preliminare in cui Laura Baratin e Giovanni Checcucci della Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino hanno effettuato dei rilievi tridimensionali per analizzare la morfologia della superficie nei minimi dettagli sia del recto che del verso. Lo studio dei materiali costitutivi dell'opera, tramite tecniche di Fluorescenza a Raggi X e micro-Raman, è stato condotto da Vincenzo Palleschi, Stefano Legnaioli e Giulia Lorenzetti - IC- COM/CNR di Pisa, mentre l’analisi con tecnica FT-IR è stata eseguita da Patrizia Tomasin e Luca Nodari - ICMATE/CNR di Padova. Il pubblico può assistere alle successive fasi dell’intervento di restauro a cura di Mariella Gnani tutti i venerdì fino al 12 maggio 2023. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi ore 15.30 e ore 17: Palazzo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 “Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta” ore 18: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 Nell'ambito di “La musica che gira intorno” “Il jazz e la guerra. L’incredibile storia dei V-Disc” Narrazione musicale con Stefano Zenni. La seconda guerra mondiale ha segnato una profonda trasformazione del nostro tempo, e il jazz non ne è stato immune. Tutta una serie di forze storiche e sociali hanno plasmato i contenuti della musica: dagli scioperi discografici al razionamento di materie prime, dal reclutamento dei soldati/musicisti alla propaganda. La storia dei V-Disc, che ha interessato soprattutto l’Europa, ne è la sintesi più affascinante e sorprendente e permette di ascoltare splendida musica in tempo di guerra.Per prenotare online l’ingresso: https://www.eventbrite.com/cc/la-musica-che-gira-intorno-2023-1946259Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti |
Info:www.museibologna.it/musica ore 18: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 “Giovanni Mundula. In tempo reale” sabato 6 maggio ore 14: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 “L'Enigma della Sfinge | Simboli arcani in Certosa” ore 14-18: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 “Scopri la Fabbrica del Futuro” |
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale ore 15: Sala della Musica (Biblioteca Salaborsa, II piano) - Piazza del Nettuno 3 Nell'ambito di “La musica che gira intorno”“Legature | La radio a Bologna. Breve storia delle radio libere” Narrazione musicale con Riccardo Negrelli. Non tutti sanno che la radio libera ha emesso le prime frequenze in Italia il 23 novembre 1974, diffuse da una roulotte piazzata sul Colle dell’Osservanza. Ma quasi subito la prima provocazione si trasforma in un laboratorio comunicativo fatto di microfoni, giradischi e mixer che dissolvono i confini, creano confronti, sperimentazioni e sogni. Tra i suoi protagonisti dietro le quinte ci sono tantissimi artisti, con storie inedite, a volte rocambolesche, ma assolutamente da riscoprire, per costruire una storia ampia ed eterogenea degli “intrecci di onde” degli anni 70. Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti Info: www.museibologna.it/musica ore 17.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 Nell'ambito di “wunderkammer il museo delle meraviglie” |
Ingresso: € 12,00 / € 8,00 Info: www.museibologna.it/musica Domenica 7 maggio ore 11: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 “Le marionette vanno in scena ai Musei”Terzo appuntamento del ciclo di attività per famiglie, dedicate alle marionette, organizzato dal Museo della Civiltà Contadina e dai Musei Civici d’Arte Antica. Nelle raccolte d'arte applicata e artigianato del Museo Davia Bargellini è presente un prezioso teatrino con un ricco corredo di marionette abbigliate con i costumi dell'epoca. Le marionette provengono dalla collezione De Courten e sono una raccolta eterogenea, scalabile cronologicamente dalla metà del Settecento in poi. Esse hanno le caratteristiche tecniche di quelle prodotte in ambito veneto o a Venezia, dove, questo genere di spettacolo, ebbe una straordinaria diffusione. Le due visite saranno dedicate rispettivamente al teatrino e alle scenografie teatrali, e alla vasta raccolta di marionette e si svolgeranno nelle splendide sale del Palazzo su Strada Maggiore. Per l'occasione saranno mostrate al pubblico sia scenografie che marionette solitamente custodite nei depositi. Prenotazione obbligatoria allo 051 236708. Ingresso gratuito Info: www.museibologna.it/arteantica ore 15.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 “La Certosa di Bologna | un libro aperto sulla storia”Una passeggiata insieme ad Ilaria Francia dedicata a chi non ha mai visitato il complesso monumentale oppure vuole approfondire come si è sviluppato. Dai chiostri più antichi a quelli più recenti, questa visita sarà l’ABC della nostra Certosa. Dalla necropoli etrusca al monastero, dall’istituzione del “cimitero moderno” ai capolavori più iconici e famosi e tante, tante curiosità. La visita ci porterà davanti alle tombe di Lucio Dalla, Giosue Carducci, Alfieri Maserati, i principi Hercolani e tanti altri. Visita guidata a cura di Mirarte. Ritrovo all'ingresso di San Girolamo della Certosa, via della Certosa 18. Prenotazione obbligatoria al seguente link: https://mirartecoop.it/eventi/. Ingresso: € 13,00 intero / € 8,00 ridotto (bambini 6-12 anni, persone con disabilità) (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa) Info: www.museibologna.it/risorgimento ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6 “Leggiadro Barocco. L'attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone” |
Info: www.museibologna.it/arteantica ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 “Visita guidata alla mostra ‘Yuri Ancarani. Atlantide 2017 - 2023’” mercoledì 10 maggio ore 18: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 Nell'ambito di “wunderkammer il museo delle meraviglie”“Singolari ammirazioni. Storie di ossessioni musicali” Per “Variazioni - le visite che non ti aspetti”, visita letta da archiviozeta con Enrico Tabellini e Marco Pedrazzi (pianoforte). La prima variazione alternerà alla visita guidata le letture di storie di ossessioni musicali, interpretate da Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni (in arte archiviozeta). Dalla singolare (e contraccambiata) ammirazione di Padre Martini per Mozart al turbolento rapporto dell’erudito francescano con Tartini, dalla feroce disputa tra Spataro e Gaffurio per un lbro rovinato per finire con il capolavoro definitivo sull’ossessione in musica a 40 anni dalla pubblicazione: “Il Soccombente” di Thomas Bernhard. È possibile acquistare i biglietti in prevendita: presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni e orari di apertura on line (con una maggiorazione di € 1,00) su Mida Ticket: https://ticket.midaticket.it/museodellamusica-variazioni/Events. I biglietti non sono rimborsabili. Per gli aventi diritto, sarà possibile utilizzare i voucher degli eventi annullati telefonando alla biglietteria del museo negli orari di apertura. Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) Info: www.museibologna.it/musica giovedì 11 maggio ore 16-17: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 e in diretta su “Nuovo Forno del Pane On Air”L'esperienza di residenza delle sei artiste e artisti selezionati tramite l'avviso pubblico “Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition” si apre e si racconta al pubblico tramite un nuovo format radiofonico sulla web radio NEU RADIO (www.neuradio.it) aperto anche a spettatori in presenza. “Nuovo Forno del Pane On Air” va in onda all'interno della trasmissione “STARTER - fermenti culturali” che ogni giovedì, dagli studi del MAMbo, diffonde in diretta dalle 15 alle 17 notizie e |
nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, della musica e della cultura, tramite interviste agli operatori del settore. Gli appuntamenti di “Nuovo Forno del Pane On Air” si strutturano come approfondimenti sulle ricerche di ciascun partecipante che è invitato a interagire con la redazione presentando il proprio lavoro e proponendo una serie di materiali inediti su cui sta lavorando. La collaborazione con NEU RADIO si inscrive in un più ampio obiettivo della residenza, mirato a facilitare momenti di condivisione tra artiste/artisti e pubblico, con lo scopo di mostrare le metodologie teoriche e pratiche che stanno alla base del lavoro portato avanti in questi mesi (a partire dall'insediamento negli spazi di lavoro che è avvenuto nel mese di febbraio 2023). Giovedì 11 maggio in studio Valentina Furian e Beatrice Favaretto. Info: www.mambo-bologna.org ore 17: Museo Medievale (Lapidario) - ingresso da via Porta di Castello 3 Nell'ambito del ciclo “Identità e autenticità culturale nelle collezioni museali italiane” Nella raccolta si conservano manufatti provenienti da tre continenti diversi, che insieme rappresentano altrettanti paradigmi differenti attraverso cui sono state concepite idee sulla musealizzazione dei materiali extraeuropei: l’arte funeraria preispanica del Sud America, l’artigianato etnico riservato all’uso domestico delle popolazioni berbere della Cabilia (Algeria) e l’arte tradizionale e religiosa cinese e giapponese prodotta in maniera massificata per l’esportazione verso l’Europa. I relatori sono chiamati a confrontarsi su alcuni dei temi che caratterizzano le riflessioni contemporanee sulla musealizzazione di oggetti extraeuropei, in ragione delle loro esperienze professionali e sulla base degli indirizzi che oggi caratterizzano le scelte espositive e le relazioni con i musei nei paesi d’origine dei manufatti conservati in Italia e in Europa. Una particolare attenzione sarà dedicata a ripercorrere il viaggio dei manufatti all’interno dei musei, compiuto attraverso lo studio delle collezioni e le catalogazioni effettuate da pionieri della disciplina, come Laura Laurencich e Eiko Kondo, cartina di tornasole dello stato attuale delle conoscenze riguardo al patrimonio culturale di origine extraeuropea. Ingresso: gratuito |
ore 18: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 Nell’ambito di “MORE Public LESS Program”“Presentazione del volume ‘Roma Subway Art’” Presentazione del volume “Roma Subway Art”, Whole Train Press, Roma 2020 a cura di Mathieu Romeo e Lorenzo D’Ambra. “MORE Public LESS Program” è il ciclo di incontri a cura di Fabiola Naldi che, a partire dalla presentazione di alcune importanti pubblicazioni indipendenti, intendono intervenire nel dibattito sul ruolo dello spazio, sia pubblico che privato, e sulla disciplina del Writing. Durante gli incontri la curatrice Fabiola Naldi si confronterà con gli autori e altri ospiti, con l’intento di amplificare un discorso quanto mai complesso a partire dalle voci dei suoi attivi protagonisti che spesso svolgono il doppio ruolo di operatore e fruitore critico dello spazio pubblico. Allo stesso tempo, e rivendicando il plus valore di queste discipline così controverse, il ciclo di appuntamenti vuole dare spazio a importanti pubblicazioni che raccontano e supportano una nuova “idea” di città. La necessità di continuare a conoscere le varie espressioni artistiche che supportano lo spazio urbano si affianca alla possibilità di restituire a pubblico partecipante agli incontri un’occasione importante per continuare a indagare le più recenti pratiche urbane e, allo stesso tempo, affermare l’evidenza storica di una pratica visuale indiscutibile e anche necessaria al linguaggio collettivo. Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti Info: www.mambo-bologna.org MOSTRE IN CORSO Il MAMbo trasforma ancora una volta lo spazio della Sala delle In un'atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico può seguire una extra-narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra. |
quali condividono un’intensa vita di svago, che si esprime nella religione del barchino: un culto incentrato sulla elaborazione di motori sempre più potenti, che trasformano i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Anche Daniele sogna un barchino da record, che lo porti in testa alla classifica. Ma tutto ciò che fa per realizzare il suo sogno e guadagnarsi il rispetto degli altri finisce per rivoltarglisi contro, tragicamente. Il degrado che intacca le relazio- ni, l’ambiente e le pratiche di una generazione alla deriva viene osservato attraverso gli occhi del paesaggio senza tempo di Venezia. Il punto di non ritorno è una balorda, residuale storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento, che esplode trascinando la città fantasma in un trip di naufragio psichedelico. Nel film, sebbene la narrazione ruoti intorno a Daniele e agli altri ragazzi, emerge come grande protagonista l’unicità della città lagunare. Così anche al MAMbo il fulcro è la Venezia-Atlantide ricreata dall’artista. Una città difficilmente definibile, soffocata dallo sfruttamento turistico, costantemente sotto minacce ambientali che interessano tutto il pianeta ma qui diventano particolarmente pregnanti. Un luogo i cui abitanti, ormai ridotti a meno di 50.000, vivono in bilico tra la necessità di lottare per non essere sommersi dalle acque lagunari e dalle ondate turistiche inarrestabili e la tentazione di abbandonare la lotta e lasciare la città al suo destino. Al contempo, in un’ottica più ampia, la Venezia di Ancarani perde la sua connotazione geografica e urbana, diventa un simbolo, una rappresentazione ideale della decadenza del capitalismo, un luogo esemplare per raffigurare un problema globale. Alla fine del percorso ci si rende conto di come questi problemi, queste tematiche, non riguardino solo Venezia o i veneziani, ma ci coinvolgano tutti da vicino. “Atlantide 2017 – 2023” si realizza con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea, grazie al main sponsor Gruppo Hera, in partnership con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e IWONDERFULL, in collaborazione con I Wonder Pictures, Dugong Films e Rai Cinema. Info: www.mambo-bologna.org La programmazione della Project Room del MAMbo conferma la propria vocazione alla ricostruzione, al racconto e alla valorizzazione delle esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano-romagnolo con “Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani”, il nuovo progetto espositivo a cura di Sara De Chiara. La mostra offre l’occasione di approfondire per la prima volta il rapporto di Pablo Echaurren (Roma, 1951) con il contesto bolognese, attraverso una selezione di opere realizzate tra il 1977 e il 1978, di pagine di Lotta Continua, di collage, fanzine e illustrazioni ispirate agli avvenimenti e alla poetica del Settantasette. Il percorso espositivo include un gruppo di “quadratini”, realizzati nella prima metà degli anni Settanta, la cui produzione è stata abbandonata proprio dopo gli avvenimenti di quell’anno così cruciale per Bologna. Oltre a questi, esulano dal biennio ’77-78 alcuni assemblage raccolti all’interno di scatole, appartenenti a una produzione recente (2020-22), incentrata sulle scoperte scientifiche legate all’uomo di Neanderthal, ma che tornano anche a riflettere sull’esperienza degli anni Settanta |
(quasi un passaggio di testimone tra indiani metropolitani e neanderthaliani metropolitani). Tutti i lavori proposti provengono dall’archivio dell’artista a Roma e alcuni sono esposti per la prima volta. Museo Medievale - via Manzoni 4 “Non siamo mai stati oggetti. Una ricerca visiva di Federico Landi”, fino al 14 maggio 2023 “Non siamo mai stati oggetti” è una ricerca visiva condotta dal fotografo Federico Landi a seguito della digitalizzazione di 127 manufatti che compongono la collezione Palagi del Museo Civico Medievale. La ricerca si articola in tre azioni: l’esposizione di cinque oggetti della collezione all’interno di un allestimento ideato apposta per la mostra; per ognuno di questi, la creazione di un’immagine bicromatica ottenuta attraverso la postproduzione della corrispondente fotografia di still life prodotta durante la digitalizzazione; la raccolta di una serie di fotografie istantanee che ritraggono i vari luoghi che gli oggetti della collezione abitano. Queste tre azioni, assieme, vogliono indagare il rapporto fra oggetto, contesto ed identità, proponendosi come un gioco di associazioni visive tra le diverse modalità di esistenza di questi manufatti. Per essere digitalizzato, ogni manufatto, in solitudine, è stato prelevato dalla teca che abita e posto dentro ad un box ad illuminazione controllata, su di un telo bianco, per mostrarsi nell’inquadratura della macchina fotografica in un luogo infinitamente bianco, senza confini né orizzonti. Un artificio visivo, questa è la posizione considerata favorevole per lo studio e l’identificazione dei beni della collezione. Ma ognuno di questi oggetti proviene da luoghi distanti, da tempi diversi, dall’America precolombiana fino alla Cina dell’800. Ritrarli tutti quanti nelle medesime condizioni, in un “non-contesto”, non è sembrato sufficiente per la loro conoscenza, e così il fotografo ha deciso di seguire le tracce che gli oggetti hanno lasciato nel percorso per arrivare al lightbox e li ha ritrovati all’interno di vetrine, schedari, monitor, uffici disseminati per il territorio, database, scrivanie, sotterranei, su supporti fotografici, pellicole negative e bit di dati. Queste tracce, raccolte in una serie di fotografie istantanee, viste assieme e lette globalmente, danno forma al contesto odierno di questi oggetti. Il leone delle nevi cinese, la ciotola in terracotta, la sfera bruciaprofumi veneto-saracena, il vaso berbero, il vaso zoomorfo chimù, non abitano soltanto le vetrine espositive del museo. Sono in realtà in pellegrinaggio fin dal giorno |
in cui sono stati ideati. Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 “Antologia della moto bolognese, 1920-1970”, fino al 28 maggio 2023 Il Museo del Patrimonio Industriale aggiunge un nuovo momento espositivo al filone “Moto bolognesi”, che ha costituito uno dei principali interessi della sua attività di ricerca, con la mostra “Antologia della moto bolognese, 1920-1970” realizzata con il contributo dell’Associazione Ami- ci del Museo del Patrimonio Industriale. A partire dalle collezioni permanenti del museo, in cui sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il nuovo focus tematico è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino agli anni Sessanta, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale. L'impegno nell'indagine condotta su fonti composite – documenti, memoria orale, immagini fotografiche e filmate, giornali e riviste specializzate del tempo – ha consentito la ricostruzione di un centinaio di biografie di aziende, la schedatura tecnica di modelli e pezzi analizzati e la formazione di un ricchissimo archivio fotografico realizzato grazie all'aiuto del mondo del collezionismo. La mostra ripercorre cinquant’anni di produzione motociclistica bolognese che si è distinta, fin dagli esordi, per l’inventiva e le capacità di numerosi tecnici che si sono cimentati, con diversa fortuna, nella realizzazione di veicoli sempre molto curati, non solo dal punto di vista costruttivo, ma anche estetico, imponendosi inoltre ai più alti livelli, con le versioni da competizione, in ambito nazionale ed estero. Attraversando stagioni diverse e spesso difficoltose – la fase pionieristica, le ristrettezze e le distruzioni del periodo bellico, la ripresa ed il miracolo economico – le piccole e medie case costruttrici della città e del territorio circostante hanno sempre esposto nelle “vetrine” delle fiere del settore, e quindi offerto sul mercato, una gamma di motocicli unica per quantità, varietà |
e bellezza. Solo pochi marchi sono riusciti a tradurre l’apprezzamento della critica e dei singoli appassionati in un vero e proprio successo commerciale, tuttavia l’industria bolognese delle due ruote, anche con l’apporto del settore della componentistica, ha lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo italiano. Il percorso espositivo della mostra presenta 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del cinquantennio ed è arricchito da una serie di materiali multimediali: sette contributi filmati provenienti dall’Istituto Luce, l’intera serie delle moto esposte nelle precedenti esposizioni e il filmato, prodotto dal museo, “Italiani in motocicletta”, basato sui cinegiornali dell’Istituto Luce (1930-1940). Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale “NO CRASH museum”, fino al 30 giugno 2023 Il Museo del Patrimonio Industriale ospita la prima presentazione dell’installazione “NO CRASH museum”, un nuovo format ideato per portare nei musei i temi del mondo del lavoro attraverso l’arte, la performance e i nuovi media e coinvolgere i visitatori nel dibattito intorno alla prevenzione degli infortuni e delle malattie nei luoghi di lavoro, la cui importanza è riconosciuta dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’installazione, prodotta dall’impresa creativa Imagem srl, è frutto di un progetto internazionale di video–danza nato nel 2020 e sviluppatosi con tre cortometraggi realizzati nell’ambito della campagna di sensibilizzazione Arte e/è Lavoro, una questione di accenti sui valori irrinunciabili di dignità e sicurezza, sulle morti bianche e sulla mancanza di diritti e di civiltà che queste vittime ci ricordano ogni giorno. Già presentati singolarmente, in occasione di eventi nazionali ed internazionali, i tre cortometraggi sono ora raccolti per la prima volta in un suggestivo ambiente immersivo all’interno del museo che resterà allestito fino al 30 giugno 2023. Evento realizzato in collaborazione con: Fondazione Aldini Valeriani, BCC EmilBanca, Praxis Consulting, ManagerItalia Emilia-Romagna, Emilia Romagna Festival, Associazione Nazionale Italiana Cantanti, Art-Er Attratività Ricerca Territorio, Neu Radio. Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6 “Leggiadro Barocco. L'attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone”, fino al 2 settembre 2023 Le Collezioni Comunali d'Arte presentano la prima mostra monografica dedicata al pittore Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771), promossa dai Musei Civici d’Arte Antica e curata da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, per riscoprire una figura artistica significativa che operò sul versante classicista della scuola bolognese del Settecento. |
Nella cosmopolita Bologna del XVIII secolo, la scena artistica si presentava quanto mai vivace. Tra i pittori più fecondi si distinse Giuseppe Marchesi, di temperamento irrequieto e di corporatura imponente, alla quale dovette il soprannome di Sansone. Allievo di artisti di spicco della generazione precedente, come Aureliano Milani e Marcantonio Franceschini, Marchesi si inserì nel solco della tradizione pittorica locale che trova nei Carracci e nei loro allievi – in particolare Guido Reni, Francesco Albani e Domenico Zampieri detto il Domenichino - il modello imprescindibile. La mostra dossier pensata per le Collezioni Comunali d’Arte, che conservano nella raccolta permanente il dipinto di soggetto storico “Clemente VIII restituisce agli Anziani di Bologna le chiavi della città”, si incentra sul periodo iniziale della sua vicenda, elegante ed aggraziato: dall’emancipazione del suo rapporto con Marco Antonio Franceschini, che gli trasmise il suo moderato gusto arcadico, fino al 1725, punto di avvio convenzionale della carriera autonoma dell’artista. Attorno a due freschi idilli pendant, ritrovati recentemente sul mercato antiquario ed esposti per la prima volta al pubblico da collezione privata - “Mosé e le figlie di Jethro” e “Salomone incensa gli idoli”, il cui successo è dimostrato dalla presenza di copie presso il Museo Diocesano di Imola - vengono riuniti altri esempi di pittura da “stanza” di tema sacro e profano, che documentano al meglio lo stile giovanile dell’artista nei primi venti anni di attività. Tra questi le “Quattro Stagioni” provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e l’”Ebbrezza di Noè”, oggi in collezione privata. Completano l’esposizione un ritratto in miniatura con “Ritratto di fanciulla” conservato al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini e due vivaci disegni dalle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il “Ratto delle Sabine” e il “Ratto di Elena”, progetti preparatori per un grande dipinto da realizzare nella sala d’onore della casa poi appartenuta ai mercanti Buratti, promotori delle arti e di vari artisti bolognesi. Solo il secondo, datato 1725, venne poi realizzato dal pittore e, come detto, apre la sua carriera documentata. INDIRIZZI E RECAPITI MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi via Don Minzoni 14 |
ore 10-19 chiuso: lunedì Casa Morandi via Fondazza 36 Villa delle Rose via Saragozza 228/230 Museo per la Memoria di Ustica via di Saliceto 3/22 Museo Civico Archeologico via dell’Archiginnasio 2 Museo Civico Medievale via Manzoni 4 Collezioni Comunali d’Arte Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini Strada Maggiore 44 |
tel. 051 236708 |
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 10-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto martedì e giovedì ore 9-13; venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18 chiuso: lunedì, mercoledì
Contatti
Settore Musei Civici Bologna-www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei
Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
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