mercoledì 18 settembre 2024

Settore Musei Civici Bologna | Museo del Patrimonio Industriale

Il Museo del Patrimonio Industriale riapre da giovedì 19 settembre 2024 con alcune novità: gli interventi conservativi del forno Hoffmann edificato nel 1886 e l’adesione con la propria Biblioteca al Polo Bibliotecario Bolognese.

www.museibologna.it/patrimonioindustriale




sopra: Bologna, Museo del Patrimonio Industriale. Veduta di allestimento del forno Hoffmann. Foto Roberto Serra.

sotto: Bologna, Museo del Patrimonio Industriale. Veduta della Biblioteca

Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Museo del Patrimonio Industriale


Dopo la chiusura per la pausa estiva, da giovedì 19 settembre 2024 il Museo del Patrimonio Industriale del Settore Musei Civici Bologna riapre al pubblico con gli orari ordinari: giovedì e venerdì ore 9.00 - 13.00, sabato e Domenica ore 10.00 - 18.30.

La ripresa avviene all’insegna di alcune novità. Nelle scorse settimane si sono conclusi gli interventi di conservazione programmata per la manutenzione e deumidificazione delle pareti interne ed esterne del forno Hoffmann, unica parte della Fornace Galotti “Battiferro”, dove ha sede il museo, ad avere mantenuto la struttura preesistente dopo l’intervento di restauro e rifunzionalizzazione che negli anni Ottanta ha interessato gli edifici originari costruiti nel 1886 per la produzione di laterizi. Situato al piano terra del museo, con il suo circuito ad anello di circa 700 metri quadrati, il forno Hoffmann è oggi una suggestiva galleria in cui sono esposte le collezioni storiche delle Scuole Aldini Valeriani, con strumenti scientifici, modelli e macchine che documentano l’evoluzione tecnologica, scientifica e industriale di Bologna tra XIX e XX secolo.

Inoltre, a partire da domani, tutti gli utenti del Polo Bibliotecario Bolognese potranno accedere al servizio di prestito dei volumi (con edizione successiva al 1970) della Biblioteca Moderna del Museo del Patrimonio Industriale, previa iscrizione.

La Biblioteca e l’Archivio del Museo del Patrimonio Industriale sono una testimonianza unica della cultura e della formazione tecnica e scientifica nella Bologna dell’Ottocento.

Dopo il tramonto dell’industria serica locale, in un contesto economico e sociale ancora fortemente agricolo, fondato su tecniche e fonti energetiche ormai desuete, la scelta di investire nella formazione e fondare una scuola tecnica fece da volano per un nuovo sviluppo economico.

Nasceva così, nel 1878 e dopo decenni di sperimentazioni, l’Istituto Aldini Valeriani per le Arti e i Mestieri, in cui i metodi di insegnamento basati sulla scuola officina fecero nascere nuove figure di operai e tecnici specializzati, capaci di recepire le grandi innovazioni europee e adattarle ai bisogni locali.

Formatasi a partire dal 1980, con la nascita del Museo, la sezione moderna della Biblioteca è incentrata sulla storia dell’economia, dell’industria e delle tecniche, sulle esperienze museografiche italiane e internazionali in ambito tecnico-scientifico e sulla valorizzazione del patrimonio industriale.

Sono presenti cataloghi di aziende produttive, manuali donati da aziende o privati, materiale proveniente dagli uffici comunali dei lavori pubblici, libri di testo e documentazione pervenuti dall’Istituto Aldini Valeriani e dalle donazioni di diversi insegnanti e studiosi.

Negli ultimi anni la Biblioteca ha acquisito le più importanti novità editoriali nei settori di interesse specifici del museo, diventando un centro di raccolta dedicato non solo a studenti e docenti ma anche a chi si occupa di imprese, tecnologie, processi produttivi e istruzione tecnica.

La Biblioteca, il cui ricco catalogo è disponibile nell'OPAC (Online Public Access Catalogue) del Polo Bibliotecario Bolognese, è aperta al pubblico su prenotazione nei seguenti giorni e orari: martedì - venerdì ore 9.00 - 13.00; giovedì ore 9.00 - 13.00 / 14.00 - 17.00.

Sono, inoltre, attivi i servizi di reference in sede e online, aiuto e informazione bibliografica, ricerche iconografiche e fotoriproduzioni.

Info e prenotazioni: +39 051 6356612 / +39 051 6356603 / museopatbiblioteca@comune.bologna.it.


Il Museo del Patrimonio Industriale

Il Museo del Patrimonio Industriale - collocato nella suggestiva sede di una fornace da laterizi del XIX secolo - studia e racconta la storia economico produttiva di Bologna e del suo territorio dal tardo Medioevo ai giorni nostri.

Il percorso espositivo si apre con la ricostruzione dell’organizzazione produttiva dell’antica "Città dell’acqua e della seta" che ha visto Bologna - tra i secoli XV e XVIII - esportare filati e veli di seta in tutto il mondo occidentale. Questa supremazia produttiva entra in crisi alla fine del secolo XVIII quando la Rivoluzione Industriale costringe ad aggiornare saperi e organizzazione del lavoro.

La città è costretta a riprogettare il proprio futuro, puntando sulla formazione tecnica come elemento strategico di rinnovamento: nel corso del XIX secolo si afferma, così, l’Istituto Tecnico Aldini Valeriani. Da questa scelta, oltre che dall’esistenza di fattori economici, organizzativi, logistici e amministrativi favorevoli, scaturisce la ripresa produttiva della città nella seconda metà dell’Ottocento che porterà un secolo dopo all’affermazione dell’attuale distretto industriale.

Bologna si configura oggi come una vera e propria capitale dell'industria meccanica ed elettromeccanica. La ricchezza e la complessità del distretto viene ricostruita attraverso le sue principali articolazioni produttive: le macchine da pasta, la motoristica e l'automazione meccanica, settore, quest’ultimo, nel quale la città compete a livello mondiale.


Informazioni

Museo del Patrimonio Industriale

Via della Beverara 123 | 40131 Bologna

Tel. +39 051 6356611

museopat@comune.bologna.it

www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Facebook: Museo del Patrimonio Industriale

Instagram: @museopat

YouTube: Museo del Patrimonio Industriale

Orari di apertura

Giovedì, venerdì 9.00 - 13.00

Sabato, domenica 10.00 - 18.30


Ingresso

Intero € 5 | ridotto € 3 | ridotto speciale giovani > 19 anni e ≤ 25 € 2 | gratuito possessori Card Cultura


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