Giovedì 16 maggio
ore 17.30
Sala dello Stabat Mater
Presentazione del volume di Alfredo Buccaro
Leonardo da Vinci. Il codice Corazza nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Prefazione di Carlo Pedretti (CB Edizioni 2011)
Intervengono, insieme con l'autore, Paolo Galluzzi, Mauro Giancaspro, Carlo Pedretti, Carlo Vecce
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CB Edizioni Grandi Opere - Edizioni Scientifiche Italiane dicembre 2011, vol. 2, ill., € 360 In copertina, dipinto di Bernardino Luini «Puttino che mostra un suo trastullo» |
Adriano Maestri, Direttore Regionale Intesa Sanpaolo
Luigi Vinci, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli e Provincia
Il volume presenta, per la prima volta, la vicenda e il significato storico-documentario del Codice Corazza: preziosa ‘antologia’ vinciana conservata presso la Sezione Manoscritti e Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli (ms XII D 79), che prende il nome dal suo redattore, l'abate Vincenzo Corazza, un colto umanista bolognese (1722-1799), appassionato collezionista di manoscritti di Leonardo e attento studioso settecentesco delle sue teorie. Il Codice non è mai stato oggetto di una pubblicazione integrale, né di uno studio atto ad approfondirne la vicenda storica e il significato in relazione alla vasta eco e al ruolo che la lezione di Leonardo ha avuto nel Mezzogiorno moderno e contemporaneo.
La storia del Codice, analizzata da Alfredo Buccaro, docente di storia dell'architettura presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II di Napoli, s'inserisce a pieno titolo nella più ampia e complessa vicenda dei manoscritti e apografi vinciani, in particolare di quelli promossi dal cardinale Francesco Barberini ed eseguiti tra il 1637 e il 1640 da Cassiano dal Pozzo, intellettuale raffinato, nonché collezionista d’arte. Lo scopo era quello di riprodurre in stampa anastatica a Roma i fogli originali di Leonardo – all'epoca archiviati presso l'Ambrosiana a Milano – per comporre un'attenta selezione antologica dei pensieri del grande artista-scienziato, che spaziavano su temi dell'architettura e dell'ingegneria, con significativi approfondimenti sulla «anatomia» delle macchine e sul «gioco» della luce e dell'ombra nelle rappresentazioni prospettiche. Ma il progetto andò a monte. Il manoscritto finì poi nel 1766 nelle mani del Corazza, che lo recò con sé a Napoli nel 1784, quando si trasferì come «istruttore» presso la corte borbonica. Nonostante il vivace clima cosmopolita e l'elevato livello culturale di quella che nel Settecento rappresentava una delle capitali europee del pensiero illuminista, il progetto di pubblicare l'apografo leonardesco rimase di nuovo lettera morta per carenza di risorse finanziarie.
Il codice Corazza è prezioso quindi per due ragioni: perché recupera testi di Leonardo andati perduti nell'originale ambrosiano a seguito della deportazione napoleonica delle carte a Parigi, e perché mette a fuoco la personalità di un tipico uomo dei Lumi, affascinato dal sapere enciclopedico leonardesco, nel tempo in cui nasceva l' Enciclopedia di Diderot e d' Alambert.
L'edizione attuale si compone di due volumi: il primo reca il testo critico di Alfredo Buccaro e la trascrizione del codice; il secondo la pubblicazione integrale e a colori del codice Corazza.
http://www.cbedizioni.com/it/news/12-pubblicazioni/145
Venerdì 17 maggio
ore 16
Sala dello Stabat Mater
Argomenti giuridici contro il pregiudizio: presentazione della rivista on line “articolo29.it”.
Promossa dall'Avvocatura per i Diritti LGBTI - Rete Lenford
Ore 15.30 Registrazione partecipanti
Introduce
Anna Maria Tonioni, avvocato del Foro di Bologna, socia dello Studio Mazzucato Matassa & Tonioni e socia di Avvocatura per i Diritti LGBTI - Rete Lenford
Intervengono:
Barbara Pezzini, ordinaria di Diritto costituzionale e di Analisi di genere e diritto antidiscriminatorio, Università di Bergamo
Marco Balboni, professore associato di Diritto dell'Unione europea, Università di Bologna
Francesco Bilotta, professore aggregato di Diritto privato, Università di Udine, avvocato e co-fondatore di Avvocatura per i Diritti LGBTI - Rete Lenford
Sergio Lo Giudice, Senatore della Repubblica, presidente onorario arcigay, primo firmatario del disegno di legge n. 15/2013 "Norme contro la discriminazione matrimoniale"
Giacinto Bisogni, Consigliere della Corte di Cassazione, prima sezione civile
Marco Gattuso, Giudice del Tribunale di Bologna
Modera: Beppe Ramina, giornalista.
Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, porterà un indirizzo di saluto in occasione dell’apertura dei lavori
La partecipazione alla tavola rotonda è gratuita. http://www.retelenford.it/
Prosegue fino al 22 giugno Quadriloggiato superiore la MOSTRA
Laura Bassi e le carte di famiglia nelle raccolte dell’Archiginnasio
a cura di Patrizia Busi e Anna Manfron; con la collaborazione di Paola Giovetti
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Diploma rilasciato a Laura Bassi dall'Università degli Apatisti di Firenze, 3 maggio 1732 |
A conclusione del progetto internazionale di digitalizzazione e messa in rete dell’intero fondo documentario "Laura Bassi e famiglia Veratti" custodito dall’Archiginnasio, la mostra riunisce per la prima volta i pezzi più importanti per la ricostruzione dell’ambiente familiare, cittadino, universitario e della ricerca scientifica nel quale Laura Bassi visse e raggiunse fama e celebrità immense.
Il progetto, che ha reso consultabile on line un patrimonio di documenti e materiali di ricerca di notevole interesse per gli storici della scienza in Italia e all’estero, è stato realizzato grazie alla stretta collaborazione fra l’Archiginnasio, Stanford University Libraries e Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna: http://bassiveratti.stanford.edu
Info: http://www.archiginnasio.it/stampa/laurabassi2013/Cartella%20stampa%20LAURA%20BASSI%2020%20marzo%202013.pdf
Quadriloggiato superiore - Ambulacro dei legisti; orario: lun. - ven. 9-19; sab. 9-14; chiuso domenica e festivi. Ingresso libero
www.archiginnasio.it
Biblioteca dell’Archiginnasio, piazza Galvani 1 - Bologna
Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna
tel. 051 276.813; fax 051 261.160; email: archinews@comune.bologna.it
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