venerdì 7 febbraio 2014

Eventi LUMIERE


"E LA VOLPE DISSE AL CORVO. CORSO DI LINGUISTICA GENERALE": DOMANI
CASTELLUCCI AL LUMIÈRE PER IL PRIMO APPUNTAMENTO DELLA RETROSPETTIVA
"L'ATTO DI VEDERE CON I PROPRI OCCHI"
Romeo  Castellucci
  e il cinema: una retrospettiva alla Cineteca di Bologna
per  attraversare,  da  un  lato,  il  suo  teatro (con rarissimi materiali
d’archivio)  e,  dall’altro  lato,  percorrere  un  cammino cinematografico
accompagnati dalle scelte dello stesso Castellucci.

E  sarà  proprio  Romeo  Castellucci  a inaugurare la retrospettiva domani,
sabato 8 febbraio al Cinema Lumière, in Piazzetta Pasolini, 2/b, al termine
della proiezione delle ore 20.15 della prima rarissima selezione dei lavori
teatrali degli anni Ottanta, realizzati dalla Socìetas Raffaello Sanzio.
La  retrospettiva  "L’atto di vedere con i propri occhi" si compone di nove
programmi  in  due  sedi  della  Cineteca,  il  Cinema  Lumière  (Piazzetta
Pasolini,  2/b)  e  la  Sala  Cervi  (via  Riva di Reno, 72) e si inserisce
nell’ambito  del  Progetto  speciale  2014 del Comune di Bologna e Socìetas
Raffaello  Sanzio e la volpe disse al corvo. Corso di linguistica generale.
Il teatro di Romeo Castellucci nella città di Bologna, a cura di Piersandra
Di Matteo.

http://elavolpedissealcorvo.it/home

"L’atto  di  vedere  con  i propri occhi" presenterà in esclusiva materiali
rarissimi  degli  esordi  della Socìetas Raffaello Sanzio – video dei primi
anni  Ottanta  e Novanta: Santa Sofia - Teatro Khmer (1985), Oratoria n. 4:
Tohû wâ Bohû (1986), Oratoria n. 5: sono consapevole dell'odio che tu nutri
per  me  (1987),  La  cripta degli adolescenti (1988), La discesa di Inanna
(1989),  Ahura  Mazda  (1991),  questo  il  programma  di  domani, sabato 8
febbraio  –  fino  alla  produzione  più  recente, con la visione dei cicli
integrali legati agli ultimi spettacoli teatrali.

Sabato 15 febbraio dalle 18, al Cinema Lumière
Per   la  prima  volta  saranno  visibili  estratti  inediti  tratti  dalle
documentazioni  filmiche  degli spettacoli storici della Socìetas Raffaello
Sanzio:  Amleto,  Lucifero. Quanto più una parola è vecchia, tanto più va a
fondo,  Orestea, Giulio Cesare, Genesi. From the Museum of Sleep, Voyage au
bout de la nuit, Il Combattimento di Tancredi e Clorinda.

Venerdì 21 febbraio dalle 20, al Cinema Lumière
Poi  lo  sguardo  della  rassegna  si  sposta  sulle  ultime  creazioni  di
Castellucci,  e  in  particolare  su alcuni suoi progetti site-specific mai
visti in Italia: dall’inedito montaggio dello spettacolo Hey Girl! (2006) a
momenti  tratti  da  Sul  concetto  di  volto  nel  figlio  di  Dio (2010),
performance  ispirata al Salvator Mundi di Antonello da Messina, presentati
al festival Theater der Welt 2010; inoltre (in esclusiva) lo shock estetico
dell’installazione  Io  penso, realizzata al Taipei Arts Festival nel 2010;
lo  spettacolo The Phenomenon Called I (2011), ispirato al poeta giapponese
Kenji  Miyazawa  e accolto nel Multipurpose Colosseum di Yumenoshima, isola
artificiale  formata  da  rifiuti;  e infine la performance Folk presentata
alla Ruhr Triennale nel 2011

Martedì 11 e 18 febbraio dalle ore 20 in Sala Cervi
Una maratona di due serate per gli undici film che ripercorrono la Tragedia
Endogonidia,  ciclo  drammatico  in  divenire dedicato a un’idea di tragico
contemporaneo  che  la Socìetas Raffaello Sanzio ha sviluppato nell’arco di
tre  anni  (2001-2004)  coinvolgendo  10  capitali  europee.  Realizzati da
Cristiano   Carloni   e   Stefano   Franceschetti  (eccetto  il  primo,  di
Castellucci) con le musiche originali del compositore Scott Gibbons, create
in collaborazione con Chiara Guidi, questa lunga memoria filmica ripercorre
la  vita biologica e morfologica attraverso la visione degli undici Episodi
presentati  nelle  varie  città: C.#01 Cesena, A.#02 Avignon, B.#03 Berlin,
BR.#04 Bruxelles, BN.#05 Bergen, P.#06 Paris, R.#07 Roma, S.#08 Strasbourg,
L.#09 London, M.#10 Marseille, C.#11 Cesena

Martedì 25 febbraio dalle ore 20 in Sala Cervi
C’è  infine  la ripresa teatrale integrale di Inferno, Purgatorio, Paradiso
trilogia  liberamente  ispirata  alla  Divina  Commedia  di Dante Alighieri
realizzata   nel   2008,  quando  Castellucci  è  stato  nominato  “Artista
associato” del Festival d’Avignon .

Domenica 9 febbraio dalle 18 al Cinema Lumière
Completano  la  rassegna  opere  attinte  dall’intero arco della storia del
cinema  –  con  accostamenti  tra  titoli di periodo e natura diversa – per
condurre  lo  spettatore  in  un  viaggio  che  svela il bacino filmico del
regista  teatrale  più visionario degli ultimi decenni:  saranno proiettati
Burning  Car  di  Superflex  (2008),  Pagine  dal  libro  di Satana - primo
episodio  di  Carl  Theodor Dreyer (Blade af Satans Bog, 1921), Elephant di
Alan Clarke (1989) e Shadow Cuts di Arnold Martin (2010);

Venerdì 14 febbraio dalle 20, al Cinema Lumière Romeo Castellucci introduce
The  Act  of  Seeing  With  One's Own Eyes di Stan Brakhage (1971) e To the
Wonder  di  Terrence Malick (2012); sabato 22 febbraio dalle 18 In Absentia
dei  Brothers  Quay (2000), Valse Triste e Take the 5:10 Dreamland di Bruce
Conner, e Pièce touchée di Arnold Martin (1989).

Programma nel dettaglio

Sabato 8 febbraio, ore 20.15, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
IL TEATRO DI ROMEO CASTELLUCCI / 1
Santa  Sofia  -  Teatro  Khmer  /  Oratoria  n.  4: Tohû wâ Bohû. Apparenze
pre-mondiali  /  Oratoria n. 5: sono consapevole dell’odio che tu nutri per
me / La cripta degli adolescenti / La discesa di Inanna / Ahura Mazda (60’)
La  rassegna  dedicata  al  teatro di Romeo Castellucci apre con la visione
esclusiva  di  materiali  rarissimi  degli  esordi della Socìetas Raffaello
Sanzio. Agli estratti inediti da uno dei primi lavori segnati da un’istanza
iconoclasta,  Santa  Sofia  -  Teatro  Khmer (1985), seguono momenti tratti
dalla  serie  delle  ‘oratorie’:  Oratoria  n.  4:  Tohû wâ Bohû. Apparenze
pre-mondiali  (1986)  e  Oratoria  n.  5: sono consapevole dell’odio che tu
nutri  per  me  (1987),  e  il  primo  atto  della  trilogia  Il gran reame
dell’adolescenza  dal  titolo  La  cripta  degli adolescenti (1988, tutti i
testi di questi spettacoli sono di Claudia Castellucci), per inaugurare uno
sguardo  sull’affondo  mitico  di La discesa di Inanna (1989) e Ahura Mazda
(1991).
Al termine incontro con Romeo Castellucci

Domenica 9 febbraio, ore 18, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
BURNING CAR (Vietnam-Olanda/2008) di Superflex (11’)
PAGINE  DAL  LIBRO  DI SATANA (Blade af Satans bog, Danimarca/1920) di Carl
Th. Dreyer (primo episodio) Versione originale con traduzione in oversound
ELEPHANT (Irlanda del Nord/1989) di Alan Clarke (39’)
SHADOW CUTS (Austria/2010) di Martin Arnold (5’)
Immagini  di  disfacimento, corruzione, annientamento – materiale e morale.
Un’automobile distrutta dalle fiamme (Burning Car); il tradimento di Giuda,
prima  manifestazione  di  Satana  nella storia dell’umanità secondo Dreyer
(Pagine  dal  libro  di  Satana);  diciotto omicidi ispirati ad altrettanti
fatti  di cronaca nel film della BBC che ha ispirato l’omonimo Gus Van Sant
della strage di Columbine (Elephant); la decostruzione dell’happy end di un
cartoon  Disney  operata  dal  cineasta  sperimentale Martin Arnold (Shadow
Cuts).

Martedì 11 febbraio, ore 20, Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)
TRAGEDIA ENDOGONIDIA
(prima parte, 180')
Maratona  di due pomeriggi per gli undici film che ripercorrono la Tragedia
Endogonidia,  ciclo  drammatico  in  divenire dedicato a un’idea di tragico
contemporaneo  che  la Socìetas Raffaello Sanzio ha sviluppato nell’arco di
tre  anni  (2001-2004)  coinvolgendo  dieci capitali europee. Realizzati da
Cristiano  Carloni  e  Stefano  Franceschetti  (eccetto il primo, creato da
Romeo  Castellucci) con le musiche originali del compositore Scott Gibbons,
create  in  collaborazione  con  Chiara Guidi, questa lunga memoria filmica
ripercorre  la  vita  biologica  e  morfologica attraverso la visione degli
undici  episodi  presentati nelle varie città: C.#01 Cesena, A.#02 Avignon,
B.#03  Berlin,  BR.#04  Bruxelles,  BN.#05 Bergen, P.#06 Paris, R.#07 Roma,
S.#08 Strasbourg, L.#09 London, M.#10 Marseille, C.#11 Cesena.

Venerdì 14 febbraio, ore 19.30, Cinema Lumière  (Piazzetta Pasolini, 2/b)
THE ACT OF SEEING WITH ONE’S OWN EYES
(USA/1971) di Stan Brakhage (32’)
“Il  titolo  di  questa  raccolta  riprende  di  pari  passo quello di Stan
Brakhage  The Act of Seeing With One’s Own Eyes che etimologicamente spiega
una  parola  greca  il  cui  significato non sfugge: autopsia. Vedere con i
propri  occhi  a  mio  avviso  significa esercitare il potere dello sguardo
sulle  cose  e  ricomporle  in  un  quadro  umano  più  ampio che comprenda
l’osservatore”  (Romeo Castellucci). Girato nell’obitorio di Pittsburgh, il
documentario  di Brakhage è “uno dei confronti più diretti con la morte che
sia mai stato impresso su pellicola” (Jonathan Rosenbaum).
TO THE WONDER
(USA/2012) di Terrence Malick (112’)
“To  the  Wonder  continua  –  e  anzi  estremizza – l’idea di cinema ormai
abbacinante  di  Malick. Considerare i suoi film ‘non narrativi’ equivale a
prendere  un  granchio  colossale.  Caso mai, è il modo che Malick ha ormai
scelto per narrare che spiazza e intriga. Non i momenti essenziali, i nessi
di  causa ed effetto, le spiegazioni e i nodi scorsoi dell’esistenza, bensì
gli  istanti casuali, i momenti di passaggio, i segmenti intimi di una vita
altrimenti  fatta  di  incombenze  e atti pratici. [...] Qui, in uno strano
universo  cinematografico  dove  il melodramma alla Delmer Daves incontra i
documentari  di  Frederick  Wiseman,  nasce un cinema contemporaneo nuovo e
imprevedibile,  molecolare  e  disincarnato,  fallibile  ma  irresistibile,
insomma un cinema di poesia”. (Roy Menarini)
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Romeo Castellucci

Sabato 15 febbraio, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
IL TEATRO DI ROMEO CASTELLUCCI / 2
Amleto,  la  veemente  esteriorità  della  morte di un mollusco / Lucifero.
Quanto  più  una  parola  è  vecchia,  tanto  più va a fondo / Orestea (una
commedia  organica?)  /  Giulio Cesare / Genesi. From the museum of sleep /
Voyage au bout de la nuit / Il Combattimento di Tancredi e Clorinda (90’)
Per  la  prima  volta  sono  visibili estratti dalle documentazioni filmate
degli spettacoli della Socìetas
Raffaello   Sanzio   che  scandiscono  la  fase  di  Epopea  della  Polvere
(1991-1999),   momento   di   ripensamento   della  tradizione  del  dramma
occidentale:  Amleto,  la  veemente  esteriorità della morte di un mollusco
(1992),  Orestea  (una  commedia  organica?)  (1995), Giulio Cesare (1997),
Genesi.  From  the museum of sleep (1999). L’esemplare “discesa agli inferi
del  linguaggio”  continua  con lo spettacolo-oratoria Lucifero. Quanto più
una  parola  è  vecchia,  tanto  più va a fondo (1993) e con la performance
polivocale dal romanzo omonimo di Louis-Ferdinand Céline, Voyage au bout de
la  nuit  (1999). In coda qualche momento da Il Combattimento di Tancredi e
Clorinda  di  Claudio  Monteverdi (2000), prima regia di teatro musicale di
Romeo Castellucci.

Martedì 18 febbraio, ore 20, Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)
TRAGEDIA ENDOGONIDIA
(seconda parte, 180')

Venerdì 21 febbraio, ore 20, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
IL TEATRO DI ROMEO CASTELLUCCI / 3
Hey  girl!  /  The  Phenomenon called I / Io penso / Folk / Sul concetto di
volto nel Figlio di Dio (90’)
È  uno  sguardo sulle ultime creazioni di Romeo Castellucci, su alcuni suoi
progetti  site-specific  mai  visti  in Italia. Questo programma raccoglie,
oltre  all’inedito  montaggio dello spettacolo Hey girl! (2006) e a momenti
tratti  da  Sul  concetto  di  volto  nel Figlio di Dio (2010), performance
ispirata  al  Salvator  mundi di Antonello da Messina presentata al Theater
der   Welt   2010,   anche,   in   esclusiva,  il  sublime  shock  estetico
dell’installazione  Io  penso, realizzata al Taipei Arts Festival nel 2010,
lo  spettacolo  The Phenomenon called I (2011) ispirato al poeta giapponese
Kenji  Miyazawa,  accolto  nel Multipurpose Colosseum di Yumenoshima, isola
artificiale  nella baia di Tokyo formata da rifiuti, e la performance Folk,
battesimo  collettivo  senza  insegne  confessionali  ideata  per  la  Ruhr
Triennale nel 2011.

Sabato 22 febbraio, ore 18.30, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
FILM ESOGENI
In absentia (GB/2000) di Brothers Quay (20’)
Valse Triste (USA/1978) di Bruce Conner (5’)
Take the 5:10 to Dreamland (USA/1977) di Bruce Conner (6’)
Pièce touchée (Austria/1989) di Martin Arnold (16’)
Sperimentare percorsi figurativi con le immagini in movimento. Bruce Conner
rielabora   nostalgicamente  l’immaginario  cinematografico  della  propria
infanzia  in Valse Triste e Take the 5:10 to Dreamland, brevi film di found
footage  onirici  e  visionari.  Immaginifico e a tratti orrorifico è anche
l’universo  animato in stop motion dei due fratelli Stephen e Timothy Quay,
che realizzano In absentia avvalendosi della collaborazione del compositore
Karlheinz  Stockhausen.  Martin  Arnold  fa  esplodere lo spazio e il tempo
cinematografico,  mandando  in  cortocircuito,  distendendo e contraendo un
fotogramma del film del 1954 di Joseph M. Newman Giungla umana.

Martedì 25 febbraio, ore 20, Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)INFERNO, PURGATORIO, PARADISO (90')
Nel  2008,  nominato  Artista associato del Festival d’Avignon, uno dei più
rilevanti  festival  di  teatro  europei,  Romeo Castellucci mette in scena
Inferno,  Purgatorio,  Paradiso,  trilogia liberamente ispirata alla Divina
Commedia. Estratti dalle riprese teatrali ripercorrono i tre spettacoli: la
Cour  d’Honneur  del  Palazzo dei Papi accoglie l’Inferno in cui l’artista,
scegliendo di “essere Dante”, assume lo smarrimento di essere all’inizio di
un   viaggio   nell’umano;   Purgatorio,   ambientato   negli   interni  di
un’abitazione  alto-borghese,  ritrae  un ristretto nucleo familiare la cui
routine si dilata in quadri dalle risonanze psichiche; e infine due visioni
di   Paradiso,   quella  nell’Église  des  Célestins  di  Avignone  in  cui
l’irrappresentabilità  della Visio Dei è fissata nel battito dell’occhio di
fronte a un collasso gravitazionale, e quella della Chiesa di Santo Spirito
di  Cesena, in cui lo spettatore è sospinto in una regione d’inacessibilità
dell’occhio umano.

L’atto di vedere con i propri occhi
Cineteca di Bologna
8 – 25 febbraio
nell’ambito  di  "e la volpe disse al corvo. Corso di linguistica generale.
Il teatro di Romeo Castellucci nella città di Bologna."
a cura di Piersandra Di Matteo.
Progetto speciale 2014 del Comune di Bologna e Socìetas Raffaello Sanzio.


Prossima tappa di  e la volpe disse al corvo. Corso di Linguistica Generale
Il teatro di Romeo Castellucci nella città di Bologna
Venerdì 14, sabato 15, domenica 16 febbraio
Uso  umano  di  esseri umani. Un esercizio in Lingua Generalissima di Romeo
Castellucci
http://elavolpedissealcorvo.it/home

Nessun commento:

Posta un commento