GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 21 A GIOVEDI' 27
FEBBRAIO
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario diappuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed
episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 21 a giovedì 27
febbraio.
IN EVIDENZA
Ultimi giorni per visitare la mostra "Grazia Toderi. Luci per K. 222" al Museo della Musica, che chiude i battenti Domenica 23 febbraio.
L'artista, prendendo spunto da una lettera del 18 dicembre 1776 in cui
Padre Giovanni Battista Martini si complimentava con Wolfgang Amadeus
Mozart, suo allievo, per il buon contrappunto del suo “Misericordias Domini
K. 222”, ha dedicato la sua opera "Luci per K. 222" - una videoproiezione -
al rapporto tra luce, cosmo e suono e, in particolare per questa occasione,
al rapporto tra strumento e scrittura musicale.
PER I BAMBINI
sabato 22 febbraio
ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Mamamusica I” (IV incontro)
Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 24 mesi e genitori.
Ore 10: per bambini 0-18 mesi; ore 11.15: per bambini 19-24 mesi.
Un cerchio di mamme e papà all’interno del quale tanti piccoli esploratori
ai primi passi e provetti gattonatori si muoveranno e vocalizzeranno con la
conduzione esperta di educatori e musicisti.
Prenotazione obbligatoria su www.museomusicabologna.it
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museomusicabologna.it
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 “La fata elettricità”Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno
della “fisica popolare”col quale si mostravano al grande pubblico le
curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e
misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel
contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata
elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il museo ha pensato
di ripercorrere con piccole verifiche e giochi (come “la danza dei
forzati”, “il pendolino elettrico” e “la pila con le mani”) le tappe più
significative delle scoperte legate all'elettricità: dagli esperimenti di
Talete di Mileto sull’elettricità statica, fino alla costruzione delle
prime macchine elettrostatiche in grado di produrre scintille,
all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e agli esperimenti di Faraday
sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 21
febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Per i bambini e le loro famiglie
Laboratorio per bambini da 6 a 10 anni, in occasione della mostra “Ex
tempore. Soffitti e volte”.
Con Ilaria Negretti, “Senza titolo” Associazione culturale.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2193916.
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
Domenica 23 febbraio
ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Per il ciclo Domenica al museo “Sculture in tasca. L'esaltazione
dell'insignificante”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 11 anni, in occasione della mostra
dell'artista Flavia Mastrella.
Le opere dell'artista Flavia Mastrella sono micro-sculture formate da
giocattoli abbandonati, smarriti, consumati, erosi dalle intemperie e
sottratti all'oblio e all'incuria. Oggetti di plastica che un tempo erano
piccole icone del nostro immaginario, ma che ora assumono nuove identità al
fine dello svelamento di una straordinaria visione del quotidiano.
Durante il laboratorio, bambini e ragazzi cercheranno negli spazi del museo
frammenti di oggetti vagabondi, smarriti, persi, rotti, consumati.
Giocattoli di mare da assemblare in modo inedito, in accordo con il proprio
sentire, per creare nuovi oggetti inconsueti, frutto di uno sguardo
rinnovato sulla realtà che ci circonda.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 27 febbraio
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Aspettando Carnevale al MAMbo”
Uno speciale laboratorio per aspettare il Carnevale ispirandosi agli
artisti contemporanei e alle loro opere. Per bambini da 5 a 9 anni.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 22 febbraio
ore 11: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
“Arte Fiera Collezionismi - Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa”
Marco Scotini, curatore della mostra “Il Piedistallo Vuoto” e Giorgio
Verzotti, Direttore Artistico di Arte Fiera incontrano Enea Righi,
collezionista e Walter Guadagnini, Presidente della Commissione UNICREDIT
for ART.
Seguirà visita guidata alla mostra.
Prenotazione consigliata presso:
Laboratorio delle idee - tel. 051 273861 - comunicazione@labidee.it
Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 15: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
“Voci di Guerra. Briciole di storia in Certosa”
Mirtide Gavelli e Roberto Martorelli (Museo del Risorgimento)
accompagneranno i visitatori in un percorso storico - artistico dedicato
alla Grande Guerra, in vista delle celebrazioni per l'imminente centenario
edin occasione della mostra “Voci di guerra in tempo di pace" (Museo del
Risorgimento, fino al 9 marzo 2014).
Ritrovo alle 14.45 presso l'ingresso principale (Cortile Chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Domenica 23 febbraio
ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Grandi maestri al museo
“Francesco Francia orafo”
Visita guidata con Paolo Cova, “Senza titolo” Associazione culturale.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero /€ 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 “Voci di guerra in tempo di pace”
Visita guidata alla mostra.
Otello Sangiorgi, Responsabile del Museo del Risorgimento, attraverso foto
d'epoca e testi ripercorrerà le vicende vissute sul Monte Ermada, per
rinvenire le tracce degli eventi terribili avvenuti durante la Grande
Guerra.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“L'Officina delle Stelle: il Sistema Solare”
Immagini e video suggestivi consentiranno di indagare la storia dei modelli
filosofici e matematici che hanno tentato di rappresentare la complessità
del Sistema Solare.
La storia del pensiero occidentale ha spesso evidenziato il ruolo
privilegiato che il cielo ha occupato nella mente umana fin dagli albori
della civiltà: testimonianza inequivocabile fu, ad esempio, la
divinizzazione degli oggetti celesti riscontrabile in tutte le culture
antiche.
Il pubblico potrà apprezzare l’evoluzione dell’idea del cosmo partendo
dagli antichi osservatori astronomici del centro Europa ed Inghilterra
risalenti ad epoche preistoriche, fino alle più complesse matematizzazioni
della scienza ellenistica riassunte da Tolomeo, riscoprendo poi la
Rivoluzione copernicana perfezionata dalle leggi di Keplero, fino alle più
recenti implicazioni della relatività generale di Einstein.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 21
febbraio)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero /€ 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30: Collezioni Comunali d'Arte - Palazzo d'Accursio, Piazza Maggiore 6
“Capolavori strappati”
Presentazione della mostra "L'incanto dell'affresco. Capolavori strappati
da Pompei a Giotto da Correggio a Tiepolo" in corso al MAR - Museo della
città di Ravenna. Con Luca Ciancabilla.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi”
Una visita guidata al Museo per conoscere alcune delle più celebri opere di
Giorgio Morandi, tra cui l'olio su tela Natura morta del 1956 (V. 985),
icona della collezione bolognese. Un percorso per scoprire i lavori di
alcuni grandi artisti contemporanei che dialogano con le opere di Giorgio
Morandi enfatizzando l'importanza e la straordinaria attualità della sua
ricerca. Tra questi, Wayne Thiebaud, Sean Scully e Tony Cragg.
Un approfondimento speciale sarà dedicato alla mostra “Rachel Whiteread.
Study for Room”.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 per l'ingresso in
mostra)
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 27 febbraio
ore 17: Museo Medievale (Lapidario) - via Porta di Castello 3
“A testa in su: il restauro delle volte, un cantiere complesso”
Incontro con Francesco Geminiani, restauratore, e Paolo Fabbri, Consorzio
Cires, in occasione della mostra “Ex tempore. Soffitti e volte”.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
MOSTRE
Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
"Sergov. Sergio Govoni: un artigiano artista per la sua Bologna", fino al 9
marzo 2014 Nella mostra è esposta parte della produzione ad intarsio di Sergio Govoni,
in arte Sergov (Bologna, 1924-2011), donata dalla sorella Maria Luisa
Govoni al Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei nel 2013.
L'esposizione - a cura di Giancarlo Benevolo e Gabriella Bernardi - non è
solo l'occasione per ammirare una cinquantina di tarsie lignee tra le oltre
cento opere che compongono la donazione, ma è anche il coronamento della
volontà del maestro artigiano.
Intarsiatore cresciuto in una famiglia di artigiani ebanisti bolognesi,
Sergov non è stato un pittore, ma certamente è stato un artigiano che ha
saputo fare uso della tarsia con una modalità sapiente ed efficace,
ottenendo ogni volta sorprendenti effetti pittorici. Non si è molto lontani
dal vero, infatti, nell'osservare che in lui convivono il rigore tecnico
dell'artigiano e il genio creatore dell'artista, che ha per tavolozza il
legno e per pittura l'intarsio.
L'opera di Sergov si inserisce nel filone della tradizione antichissima
della tarsia lignea attraverso l'impiego di una tecnica particolare, da lui
definita come “pittura in legno”. Essa consiste nell'aggiungere e togliere
legnetti di tonalità diverse (noce, faggio, ciliegio, palissandro), così
come avviene nel caso dei colori col pennello. I pezzi vengono incollati su
pannelli di compensato in modo da riprodurre il disegno precedentemente
preparato, sulla base di una gamma di soggetti. I legnetti sono preparati
in forma di lamelle sottili per rendere al meglio le varietà cromatiche.
Info: www.comune.bologna.it/cultura
Museo della Musica - Strada Maggiore 34 "Grazia Toderi. Luci per K. 222", fino al 23 febbraio 2014
Grazia Toderi presenta il suo nuovo lavoro "Luci per K. 222". L'artista, a
seguito di una visita al Museo internazionale e biblioteca della musica, ha
preso spunto da una lettera del 18 dicembre 1776 in cui Padre Giovanni
Battista Martini - una delle personalità più illustri e complesse del
Settecento musicale europeo, studioso, compositore, collezionista e maestro
di contrappunto - si complimentava con Wolfgang Amadeus Mozart, suo
allievo, per il buon contrappunto del suo “Misericordias Domini K. 222”. A
partire dalle suggestioni ricavate da questo documento, il cui originale è
conservato presso la Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, Grazia
Toderi ha scelto di dedicare la sua opera - una videoproiezione - al
rapporto tra luce, cosmo e suono e, in particolare per questa occasione, al
rapporto tra strumento e scrittura musicale.
In passato l'artista aveva lavorato su quello che lei stessa definisce
essere il più grande degli strumenti musicali: il teatro. Pertanto, il
nuovo lavoro può essere considerato come una naturale prosecuzione della
sua ricerca, che dallo spazio del teatro prosegue verso gli strumenti
musicali incrociandosi con il segno stesso della scrittura, la nota, che si
trasforma, nella proiezione video qui realizzata, in punti di luce che
scandiscono suono e tempo su un pentagramma potenzialmente infinito.
Grazia Toderi, nata a Padova nel 1963, dopo aver studiato all’Accademia di
Belle Arti di Bologna, si trasferisce nel 1992 a Milano. Dal 2005 vive a
Milano e Torino.
Ha partecipato a mostre collettive e a rassegne come la Biennale di Venezia
del 1993, 1999 e 2009, di Istanbul nel 1997, di Sydney nel 1998, di Pusan
nel 2000 e 2002, di Pontevedra nel 2004 e di New Orleans nel 2011. Tra le
mostre personali in spazi pubblici e musei segnaliamo quelle al Frac
Languedoc-Roussillon, Montpellier (1995), Casino Luxembourg, Luxembourg
(1998), Castello di Rivoli, Torino (1998), FRAC Bourgogne, Dijon (1998),
Museum Ludwig, Köln (1999), De Appel Foundation, Amsterdam (1999), Fundació
Joan Miró, Barcelona (2002), Miami Art Museum, Miami (2006), PAC, Milano
(2006), Museu de Serralves, Porto (2010), Hirshhorn Museum and Sculpture
Garden, Smithsonian Institution, Washington D.C. (2011), MAXXI, Roma
(2012), John Curtin Gallery, Perth (2013).
Info: www.museomusicabologna.it
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Arte Fiera Collezionismi - Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa", fino al 16 marzo 2014
Collezioni italiane e artisti internazionali mettono in scena i fantasmi
dell’Est Europa e i presagi dalla sua storia recente. Dal 24 gennaio al 16
marzo Arte Fiera presenta "Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa",
una grande rassegna sulla scena artistica dell’area post-sovietica
contemporanea.
«Ma non è una mostra sulla nostalgia del passato - sottolinea il curatore
Marco Scotini che da anni segue con interesse i rappresentanti di questa
congiuntura artistica con esposizioni di ricerca e di successo
internazionale - è invece una mostra che già dal titolo racconta un mondo
ancora vivente, una potenzialità». Allo stesso tempo, spiega il curatore,
allude a un momento di attesa e di passaggio, ai fantasmi che lo popolano,
a qualcosa che ritorna ma ancora non c’è stato.
Così "Il Piedistallo vuoto" riunisce una costellazione di più di 40 artisti
di 20 Paesi dell'Est Europa e dell'ex URSS: a partire dagli anni Settanta e
intorno a due importanti assi temporali, il 1989 con la caduta del muro di
Berlino, e il 1991 quando si dissolsero l'Unione Sovietica e il Patto di
Varsavia.
A vent’anni anni di distanza, video, performances, installazioni,
fotografie, disegni e lavori pittorici di molti degli artisti che non
avevano trovato spazio all’interno della cultura socialista come Ilya
Kabakov, Vyatscheslav Akhunov, Jiri Kovanda, Julius Koller, Ion Grigorescu,
Nedko Solakov e di quelli della giovane generazione che ha riscosso un
ampio riconoscimento internazionale, tra cui Roman Ondak, Anri Sala, David
Maljkovic, Pawel Althamer, Artur Zmijewski, Deimantas Narkevicius, Mircea
Cantor e molti altri, saranno al centro di questo grande evento espositivo.
In mostra opere dalle collezioni pubbliche e private più autorevoli, tra
cui: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Nicola Trussardi, la
Collezione Enea Righi, Collezione La Gaia di Torino, Collezione Maramotti,
Collezione UniCredit, Collezione Gemma Testa, Collezione Consolandi,
Collezione Agiverona, Fondazione Morra-Greco, Collezione Cotroneo,
Collezione Vittorio Gaddi, Fondazione Videoinsight, assieme ad altre
collezioni che hanno preferito mantenere l’anonimato.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Museo civico del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Voci di guerra in tempo di pace", fino al 9 marzo 2014
La mostra costituisce il primo atto delle celebrazioni per il Centenario
della Prima Guerra Mondiale organizzate dall'Area Storia e Memoria
dell'Istituzione Bologna Musei.
Realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis insieme al Gruppo Culturale e
Sportivo Ajser 2000 di Duino Aurisina (Trieste), in collaborazione con
l'Agenzia Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, l'esposizione
ripercorre, attraverso foto d'epoca e testi, le vicende vissute nella zona
del Monte Ermada durante il primo conflitto mondiale.
Il Monte Ermada, con le sue tre cime e 323 metri di altezza, si trova oggi
nella parte nord-occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio del
Comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in
territorio sloveno.
Durante il primo conflitto mondiale il monte, che si trovava allora in
territorio austro-ungarico, costituì un insuperabile baluardo contro il
quale si infransero senza successo gli sforzi dei soldati italiani.
L'esercito austro-ungarico lo aveva infatti trasformato in una munitissima
ed agguerrita fortezza, dotata di artiglierie.
Grazie al lavoro infaticabile di riqualificazione delle trincee e di
raccolta di testimonianze svolto dai volontari della Società Alpina delle
Giulie - sezione di Trieste del C.A.I.-Club Alpino Italiano, fondata quasi
cent'anni fa - molte delle strutture realizzate allora sono oggi riemerse
dalla vegetazione e sono state risistemate.
In mostra è documentato proprio tutto quanto è stato fatto per rinvenire le
tracce di quegli eventi terribili: le “voci di guerra” di cui oggi, in
“tempo di pace”, è così importante non perdere la memoria.
Dopo essere stata ospitata a Milano, Treviso, Monfalcone e in diverse altre
città italiane, a Bologna la mostra si presenta rinnovata ed aggiornata,
grazie anche alla collaborazione con l’Istituto per la Storia del
Risorgimento Italiano - Comitato di Bologna ed alla donazione di Jadranka
Bentini in ricordo della mamma Vinka Kitarovic.
Arricchiscono l'esposizione bolognese documenti e cimeli originali
provenienti dai depositi del Museo civico del Risorgimento e normalmente
non visibili al pubblico.
È presente inoltre un plastico interattivo del Monte Ermada che
ricostruisce fedelmente il rilievo topografico del monte, le linee di
trincea e i camminamenti italiani ed austro-ungarici, così come si
presentavano nel 1917.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Medievale - via Manzoni 4
"Ex tempore. Soffitti e volte". Mostra fotografica di Antonio Cesari, fino
al 2 marzo 2014
La mostra, a cura dei Musei Civici d'Arte Antica, presenta una selezione di
40 opere, realizzate dal fotografo Antonio Cesari tra l'agosto e l'ottobre
2013, eseguite a luce naturale, con una macchina digitale, all'interno di
alcune fra le testimonianze architettoniche più rilevanti dei palazzi e
delle chiese di Bologna.
Le fotografie riproducono in particolare i soffitti e le volte di:
Accademia di Belle Arti, Palazzo Zambeccari, Santuario della Madonna di San
Luca, Palazzo Poggi, Chiesa di Santa Caterina di Strada Maggiore, Palazzo
Sanguinetti già Aldini, Chiesa di San Paolo Maggiore, Biblioteca Salaborsa,
Chiesa di San Giacomo Maggiore, Palazzo d’Accursio, Chiesa del SS
Salvatore, Palazzo Ghisilardi, Basilica Collegiata dei Santi Bartolomeo e
Gaetano, Chiesa di Santa Maria della Vita, Basilica di San Domenico,
Basilica di Santa Maria dei Servi, Palazzo Magnani, Chiesa del Sacro Cuore,
Palazzo Malvezzi De’ Medici, Palazzo Pepoli Campogrande, Chiesa di San
Filippo Neri, Convento di San Giovanni in Monte, Palazzo Hercolani,
Basilica di San Francesco, Chiesa di San Girolamo della Certosa, Palazzo
Marescotti, Basilica di San Petronio, Chiesa dei SS Gregorio e Siro,
Palazzo Bentivoglio, ex Convento degli Agostiniani (Conservatorio di Musica
"G.B. Martini"), Chiesa di San Benedetto, Palazzo Isolani, Palazzo
Bianconcini, Basilica di Santo Stefano.
Il metodo di lavoro utilizzato da Antonio Cesari è stato scandito in
diversi momenti: per prima cosa ha utilizzato i più svariati appoggi per
fissare la macchina (una "vecchia" digitale con un buon grandangolo) -
scalini, panche, sedie, basi di pilastri e colonne; poi ha allineato
macchina e soffitti utilizzando l’ordine geometrico delle panche,
l’ortogonalità dei pavimenti e i gradini squadrati, «non quelli
settecenteschi che hanno posto diversi problemi, come pure i pavimenti
“seminati” e privi di geometrie ortogonali». (Antonio Cesari)
Dopodiché in maniera veloce, «sull’onda dell’emozione data dalla luce, dai
colori, dalle forme», le fotografie sono state scattate con luce naturale e
senza l’ausilio del cavalletto.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio dell'Ordine degli Architetti
di Bologna e con il contributo di ICA SpA Packaging Machines e
Coop.Costruzioni.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
"Incanti di musica. I libri liturgici del Museo Civico Medievale", fino al
30 marzo 2014
Nella Sala dei Codici Miniati viene presentata una selezione della ricca
collezione di libri corali di proprietà del museo, provenienti dai più
importanti conventi cittadini. Gli splendidi volumi sono arricchiti da una
ricca decorazione eseguita da alcuni dei più importanti miniatori attivi a
Bologna nei secoli XIII-XVI.
La mostra è a cura di Massimo Medica, Paolo Cova e Ilaria Negretti.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Rachel Whiteread. Study for Room", fino al 4 maggio 2014
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Giorgio
Morandi, il MAMbo presenta un progetto espositivo di Rachel Whiteread, con
una serie di lavori ambientati negli spazi del Museo Morandi. L'artista
britannica dichiara esplicitamente il suo interesse verso Morandi, al quale
è accomunata dall'attenzione per gli spazi intimi e gli oggetti del
quotidiano.
Rachel Whiteread presenta una selezione di opere che va dal 1991 al 2010
oltre a due nuovi lavori di piccolo formato realizzati per l'occasione che
ben si inseriscono negli ambienti del Museo Morandi. Durante la mostra il
Museo modifica il proprio percorso anche per consentire l'esposizione di
cinque nuove opere dell'artista bolognese, collocabili tra il 1950 e il
1957 e concesse in prestito temporaneo da collezionisti privati.
Info: www.mambo-bologna.org
"Flavia Mastrella. Sculture in tasca. L'esaltazione dell'insignificante",
fino al 9 marzo 2014
Rapite da strade e spiagge per essere allestite negli spazi del
Dipartimento educativo MAMbo, le opere dell'artista Flavia Mastrella sono
micro-sculture formate da giocattoli abbandonati, smarriti, consumati,
erosi dalle intemperie e sottratti all'oblio e all'incuria. Questi oggetti
di plastica, un tempo piccole icone del nostro immaginario, assumono nuove
identità per svelarci una straordinaria visione del quotidiano.
In laboratorio, bambini e ragazzi andranno alla ricerca di frammenti e
altre piccole cose, inusuali ritrovamenti da scoprire negli spazi del
museo. Vagabondi, smarriti, persi, rotti, consumati, giocattoli di mare da
assemblare in modo inedito, in accordo con il proprio sentire, per creare
nuovi oggetti inconsueti, frutto di uno sguardo rinnovato sulla realtà che
ci circonda.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Giordani: costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961", fino al 31 maggio 2014
Per cinque generazioni, dal 1875 al 1984, la famiglia Giordani ha dato
vita, con impegno e passione, ad una ditta che, dall’originaria lavorazione
del ferro, si è specializzata nella produzione di giocattoli sportivi e
carrozzine. Questa “fabbrica della felicità” al servizio delle famiglie e
dei bambini ha lasciato un segno indelebile nel loro immaginario ed una
fama che ancora sopravvive, tanto da rendere oggi quegli oggetti
particolarmente ambiti nel mercato del modernariato e del collezionismo.
Gli anni compresi tra la stampa del primo catalogo, nel 1915, ed il
trasferimento dell’Azienda da Bologna al nuovo stabilimento di Casalecchio
di Reno, nel 1961, dove regnerà la produzione in plastica, hanno
rappresentato l’epoca pionieristica del giocattolo, costruito all’inizio in
ferro e legno e poi in lamiera stampata, durante la quale il marchio
Giordani si è accreditato dapprima in Italia, quindi in ambito
internazionale.
L’apporto dei collezionisti del settore ha reso disponibili 37 giocattoli
tra i più rappresentativi della produzione Giordani, alcuni dei quali rari
o particolari, costruiti in ferro, legno e lamiera stampata: tricicli,
biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car, automobili a pedali,
automobile elettrica, reattore, autoareoplano, ciclopattino, carrettino,
carrozzine per bambino e per bambola.
Oltre 400 immagini di Cataloghi e foto d’epoca sono visibili in 5 visori ed
una videoproiezione.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
Nessun commento:
Posta un commento