sabato 24 novembre 2007

"Angeli Distratti" e l'orrore della guerra

E’ stato proiettato al cinema Lumiére il "docu-film" Angeli Distratti,finanziato da un pool di produttori,tra i quali Andrea Occhipinti. A presentare il film, di fronte a una platea un po’ disertata, il regista Gianluca Arcopinto e Simona Torretta, che ha collaborato come responsabile dell’associazione Un Ponte Per. La pellicola dal nome poetico è un ulteriore atto d’accusa contro il conflitto in Iraq. Punta il dito verso la più imponente operazione militare condotta dalle forze multinazionali, che a Fallujha ha provocato la morte di centinaia di civili e contaminato l’ambiente con l’utilizzo di armi non convenzionali. La vicenda raccontata, basata su fatti realmente accaduti e' "miscelata" con materiale di repertorio,interviste alla stessa Simona Torretta, ad un reduce americano pentito, ad un medico arabo che prestava servizio nell’ ospedale di Fallujha in quei giorni e a una donna irachena a cui la guerra ha ucciso i due figli. Motore trainante del film è paradossalmente l’ unica vicenda non veritiera: “l'invenzione” del regista che alterna reali filmati di repertorio a un confronto mai avvenuto tra un militare americano e una donna non vedente di Fallujha.I due si parlano, si minacciano, piangono, si confessano, si raccontano, si feriscono. Quando tutto sembra finito e il soldato crede di tornare da dove è venuto,la macchina criminale della Guerra stravolgerà invece le sue aspettative: non risparmiera’ nessuno dei due. Intento principale di questo “docu-film” è ancora una volta quello di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana contro la guerra, perchè non venga ignorata la tragedia irachena. Con le stesse intenzioni si è deciso di promuovere una produzione cinematografica su Fallujha, finalizzata a riconsegnare un po’di verità storica, necessaria a garantire la sua sopravvivenza nel futuro, ma anche a raccogliere fondi per realizzare un intervento di ricostruzione nella citta',praticamente rasa al suolo. Unica nota negativa della serata, la presenza in sala di poche decine di persone, a causa di una insufficente promozione dell'evento, fatto subito confermato anche dal regista stesso al termine della proiezione durante l’incontro col pubblico.Paolo Loconte