giovedì 26 agosto 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei
di Bologna 27 agosto – 2 settembre 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Si avvisa che Domenica 5 settembre 2021 le Collezioni Comunali d'Arte rimarranno chiuse al pubblico per consentire operazioni di manutenzione straordinaria all'interno di Palazzo d'Accursio.

Ricordiamo inoltre che il Museo Morandi è chiuso al pubblico per riallestimento della collezione fino al 5 settembre 2021. Durante questo periodo l'ingresso alla collezione permanente MAMbo avrà il costo ridotto di 4 € anzichè 6 €.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

martedì 31 agosto

ore 21: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “(s)Nodi. Festival di musiche
inconsuete” “Bel Canto”

Con Phase duo: Eloisa Manera, violino, composizioni; Stefano Greco, monochord, live electronics.

Un producer milanese con una passione sfrenata per i poliritmi, l’Africa e Mussorgsky e una virtuosa che arriva dalla classica ma che ha suonato con Mario Brunello e Herbie Hancock ed è stata inserita nella shortlist delle “10 donne che stanno cambiando il jazz” fanno incontrare le loro differenti storie e background artistici sotto il segno del bel canto, locuzione magica della tradizione musicale italiana.

Un live remix “inaudito” in cui la cantabilità del violino classico si fonde con il sound elettronico, l’improvvisazione jazz e la minimal music, in un sottile filo che si dipana tra Vivaldi, Steve Reich e i Raga indiani.

L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura

- sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it con una maggiorazione di € 1,00

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

PER I BAMBINI


Estate al Museo. I campi estivi dell’Istituzione

Bologna Musei “Un’estate da favola. C'era una volta... il futuro”

Dal 30 agosto riprendono i campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei, che aspettano i bambini e i ragazzi da 6 a 11 anni nella suggestiva cornice “verde” di Villa delle Rose.

Fino al 10 settembre, dieci settimane dedicate alla sperimentazione di pratiche e attività “sensibili” per allenare la loro immaginazione narrativa nell'“arte di inventare storie”. La fonte di ispirazione di quest’anno è il celebre testo “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari.

Le attività sono articolate in un ricco programma che prevede laboratori dedicati all'arte e al patrimonio culturale, letture animate, proiezioni di film, esplorazioni naturali e gioco libero all'aperto. Inoltre, ogni settimana prevede uscite per attività in luoghi cittadini di interesse storico e culturale.

Le iscrizioni vengono raccolte online sul portale Scuole On-Line del Comune di Bologna. Info: www.museibologna.it

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 27 agosto

ore 17: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento
veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”

Visita animata alla mostra a cura di Angela Lezzi.

I Musei Civici d'Arte Antica, in collaborazione con “Senza titolo”, propongono un ciclo di visite animate dedicate alla mostra “Le plaisir de vivre”. Le attività saranno arricchite da letture goldoniane, trattati di moda e da video volti ad approfondire Il piacere di vivere del Settecento veneziano e bolognese.

Prenotazione obbligatoria entro le ore 13 di venerdì 27 agosto, ore 13.

Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.museibologna.it/arteantica

ore 17 e ore 18: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

"...che mi fa sovvenir del mondo antico".
Archeologia e Divina Commedia

Visita guidata alla mostra a cura di ASTER.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it entro le ore 18.30 del giorno precedente l’attività indicando il numero di persone e un recapito telefonico.

Informazioni: tel. 331 6139089 (giovedì ore 10-12).

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 18.30: Parco di Villa delle Rose - via Saragozza 228/230

“Il popolo del tempo. Esercizi di movimento ritmico del Corso di Ritmo Drammatico 2021”

«La generalità della danza proposta, cioè l’impressione di un’apertura a chiunque voglia approcciarsi a essa, dimostra lo splendore dell’inizio di una impresa che impegna a un patto comune. È la prova di una nuova abitudine, sorta in un periodo di tempo ritmato dallo studio di una tradizione lontana, che attrae sentimenti alieni ma risonanti internamente come stranamente propri. Ciò che avviciniamo, con una danza intuitiva e atteggiamento discreto, è il
canto Znamenny, un antico canto liturgico russo, entrato a far parte della vita concreta delle persone al punto da farsi liturgia. E il movimento, studiato in rapporto al moto del fumo, incita al cambiamento di spazio, verso un’occupazione metafisica dei musei e degli spazi espositivi.»

Esercizi di movimento ritmico programmati nell'ambito del Corso di Alta Formazione dell'Istituto di Ricerca di Arte Applicata Societas, insegnamento di Claudia Castellucci, realizzati a Bologna in collaborazione con MAMbo.

Con Enrico Battarra, Leonardo Bordin, Chiara Boron, Riccardo Bursi, Chiara Cecconello, Daniele Chieppa, Sonia Convertini, Sena Lippi, Alessandra Martino, Lucrezia Mascellino, Serena Mazzei, Sebastian Mckimm, Viktoriia Naidenko, Caterina Nebl, Edoardo Olivucci Vitangeli, Silvia Pallotti, Maria Claudia Pesapane, Michele Petrosino, Leonardo Piana, Lorenzo Tracanna e Maria Vittoria Zinoni.

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti allo 051 6496611 (si potrà prenotare per un massimo di 4 persone).

Il pubblico dovrà presentarsi alla reception di Villa delle Rose per l'accoglienza e la registrazione a partire dalle ore 18. Il pubblico dovrà essere in possesso del green pass (sopra i 12 anni) e indossare la mascherina (sopra i 6 anni).

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

ore 19.30 e ore 21: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Foto: Alice Stella
Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Discesa agli Inferi | Dante 700”

Un attore entra in scena e inizia il racconto di un viaggio tra i gironi dell'Inferno, per dare voce e corpo ai grandi protagonisti della Divina Commedia: da Francesca da Rimini a Pier delle Vigne, da Ulisse al Conte Ugolino. Nell'anniversario della morte di Dante Alighieri, l'omaggio a uno dei padri della lingua e della cultura italiana, le cui parole risuonano ancora con grande forza a 700 anni di distanza. Un percorso alla scoperta dei tesori della Certosa notturna, palcoscenico ideale per evocare le suggestioni dell'aldilà. Una sfida ad attraversare insieme la selva oscura - mai come oggi così attuale - per tornare di nuovo a riveder le stelle.

Un progetto di Alessandro Tampieri, a cura di Rimachèride.

Ritrovo presso l’Ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria a at.teatro@gmail.com - 338 9300148.

Pagamento in contanti a condizione che i soldi siano contati: non è possibile dare alcun resto. L’appuntamento si terrà anche in caso di maltempo.

Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

lunedì 30 agosto

ore 10-13: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Oltre le bende: storia di un antico egiziano”

Il Museo Civico Archeologico e i Musei Civici di Mantova hanno avviato di un’importante iniziativa congiunta di recupero, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale attraverso il progetto “Oltre le bende: storia di un antico egiziano. Progetto per la Collezione egiziana di Giuseppe Acerbi, Museo della Città di Mantova”, realizzato in collaborazione e grazie al finanziamento del Comune di Mantova con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana e Regione Lombardia.

Fino al 3 settembre 2021, presso la Sezione Egiziana del Museo Civico Archeologico di Bologna, è visibile al pubblico il restauro di una mummia umana di adulto conservata nei depositi del museo dal lontano 1994.

La mummia appartiene alla straordinaria collezione di antichità egizie, greche, etrusche e romane che Pelagio Palagi destinò per lascito testamentario al Comune di Bologna.

L’intervento conservativo è affidato a Cinzia Oliva, fra i massimi esperti nel restauro dei tessuti antichi e consulente di importanti istituzioni museali.

Lunedì 30 agosto, negli orari di apertura del museo (ore 10-13) e nel rispetto delle misure di sicurezza finalizzate al contenimento del rischio di contagio da Covid-19, i visitatori potranno osservare dal vivo quali siano le operazioni necessarie al complesso restauro tessile di una mummia egiziana dalla storia millenaria, in parte ancora inedita.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 20 e ore 21.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Armonie dantesche | impressioni musicali dall’Inferno al Paradiso”

Cosa unisce l’amore di Paolo e Francesca e le musiche di Nino Rota? Per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta il Trio Muse
(Claudia di Corcia violino, Isabella Zannoni pianoforte, Caterina Soricaro flauto) propone un appuntamento di musica da camera in cui i versi di Dante vengono messi in relazione con brani di musica d’arte del repertorio cameristico degli ultimi 4 secoli, svelando legami concettuali inediti.

A cura dell’Associazione Dolci Accenti - Educazione e Divulgazione Musicale, in collaborazione con AICS.

Ritrovo presso l’ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria a info@dolciaccenti.com; telefono e WhatsApp: 392 7809101 / 328 3320115.

Per evitare l’uso dei contanti i visitatori sono invitati a pagare il biglietto con bonifico (almeno 2 giorni prima dell’appuntamento) all’ Associazione Dolci Accenti, IBAN: IT14U0538702402000003010408. Il pagamento in contanti sarà possibile a condizione che i soldi siano contati: non è possibile dare alcun resto.

È consigliato portare un cuscino o un plaid.

L'appuntamento si terrà anche in caso di maltempo.

Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 1 settembre

ore 10-13: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Oltre le bende: storia di un antico egiziano”

Il Museo Civico Archeologico e i Musei Civici di Mantova hanno avviato di un’importante iniziativa congiunta di recupero, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale attraverso il progetto “Oltre le bende: storia di un antico egiziano. Progetto per la Collezione egiziana di Giuseppe Acerbi, Museo della Città di Mantova”, realizzato in collaborazione e grazie al finanziamento del Comune di Mantova con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana e Regione Lombardia.

Fino al 3 settembre 2021, presso la Sezione Egiziana del Museo Civico Archeologico di Bologna, è visibile al pubblico il restauro di una mummia umana di adulto conservata nei depositi del museo dal lontano 1994.

La mummia appartiene alla straordinaria collezione di antichità egizie, greche, etrusche e romane che Pelagio Palagi destinò per lascito testamentario al Comune di Bologna.

L’intervento conservativo è affidato a Cinzia Oliva, fra i massimi esperti nel restauro dei tessuti antichi e consulente di importanti istituzioni museali.

Mercoledì 1 settembre, negli orari di apertura del museo (ore 10-13) e nel rispetto delle misure di sicurezza finalizzate al contenimento del rischio di contagio da Covid-19, i visitatori potranno osservare dal vivo quali siano le operazioni necessarie al complesso restauro tessile di una mummia egiziana dalla storia millenaria, in parte ancora inedita.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

giovedì 2 settembre

ore 15-19: Museo Archeologico – via
dell’Archiginnasio 2

“Oltre le bende: storia di un antico egiziano”

Il Museo Civico Archeologico e i Musei Civici di Mantova hanno avviato di un’importante iniziati- va congiunta di recupero, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale attraverso il progetto “Oltre le bende: storia di un antico egiziano. Progetto per la Collezione egiziana di Giuseppe Acerbi, Museo della Città di Mantova”, realizzato in collaborazione e grazie al finanziamento del Comune di Mantova con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana e Regione Lombardia.

Fino al 3 settembre 2021, presso la Sezione Egiziana del Museo Civico Archeologico di Bologna, è visibile al pubblico il restauro di una mummia umana di adulto conservata nei depositi del museo dal lontano 1994.

La mummia appartiene alla straordinaria collezione di antichità egizie, greche, etrusche e romane che Pelagio Palagi destinò per lascito testamentario al Comune di Bologna.

L’intervento conservativo è affidato a Cinzia Oliva, fra i massimi esperti nel restauro dei tessuti antichi e consulente di importanti istituzioni museali.

Giovedì 2 settembre, negli orari di apertura del museo (ore 15-19) e nel rispetto delle misure di sicurezza finalizzate al contenimento del rischio di contagio da Covid-19, i visitatori potranno osservare dal vivo quali siano le operazioni necessarie al complesso restauro tessile di una mummia egiziana dalla storia millenaria, in parte ancora inedita.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Uno specchio per Napoleone: la patera cospiana”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/71/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 20.30 e ore 21: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Il lato oscuro di Bologna | storie di delitti e di
passioni”

Una passeggiata nel cimitero di Bologna consente di ricordare eventi e persone legate a crimini, truffe, tradimenti. Anche la Certosa stessa fu teatro di eventi e frequentazioni a dir poco bizzarre. Le lapidi del cimitero, poi, sembrano ricordare solo esempi di virtù ed onestà, ma invece noi sappiamo che qualcuno ha qualcosa da nascondere... Lungo il percorso, infine, le guide da- ranno voce ai personaggi della storia che potranno così raccontare le proprie vicende.

Visita guidata a cura di MirArte.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).

La visita si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

MOSTRE IN CORSO

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Aldo Giannotti. Safe and Sound”, fino al 5
settembre 2021

“Safe and Sound” di Aldo Giannotti, ideata per il MAMbo, è la prima mostra antologica dell’artista in un’istituzione italiana, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sa- brina Samorì.

Il progetto, vincitore della VIII edizione del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse prospettive.

Spaziando dall'aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale, fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha in questi campi, la mostra invita a riflettere sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a tali concetti. Regolamenti, leggi e codici di comportamento, applicati nei diversi ambiti sociali, sono i temi che Giannotti osserva per una personale riflessione sulla sicurezza.

Il visitatore viene accolto in uno spazio in cui è libero di esercitare potenziali alternative com- portamentali: l’invito è di sfidare e piegare il proprio senso delle regole e il proprio comporta- mento per favorire nuovi processi decisionali all'interno di strutture, come può essere quella museale, in cui i concetti di sicurezza e protezione sono profondamente radicati.

Sebbene il disegno sia al centro della pratica artistica di Giannotti, l’attivazione o la realizzazione delle azioni abbozzate nei disegni prendono spesso altre forme: installazioni, performance, opere video o riadattamenti di strutture spaziali.

“Safe and Sound” si configura, in parte, come intervento sulla struttura architettonica capace di ripensare lo spazio museale e il modo in cui i visitatori interagiscono con esso. I percorsi creati dagli interventi strutturali di Giannotti all'interno del museo tengono conto della specificità dell'edificio pur producendo un adattamento completamente personalizzato, che ha costretto la stessa istituzione a partecipare al rimodellamento delle norme, sia concettualmente che in pratica. La mostra non è dunque solo un intervento sulla struttura spaziale ma anche un modo per esplorare la rete di relazioni che definiscono un'esperienza museale in quanto tale.

La mostra lascia emergere una serie di interrogativi relativi a come può essere vissuto un museo e a quali interazioni si sviluppano al suo interno, in un’esperienza che non è mai “oggettivamente determinata”, ma viene sperimentata soggettivamente e influenzata in modo inevitabile dal ruolo ricoperto di volta in volta dai singoli attori: centrali in questo senso per Aldo Giannotti sono i guardasala, incarnazione del concetto di sicurezza, protagonisti della relazione più im- mediata con il pubblico, portavoce del “si può” e del “non si può” fare. Il personale di sala e un “manuale” di istruzioni su come rapportarsi ai visitatori ideato dal Aldo Giannotti, sono gli elementi costitutivi di “The Museum Score”, l’opera-performance premiata da Italian Council e destinata al MACRO di Roma.

Info: www.mambo-bologna.org Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“RE-COLLECTING. Contenere lo spazio”, fino al 19 settembre 2021

Prosegue con il secondo appuntamento, dedicato alla collezione permanente del MAMbo, “RE- COLLECTING”, ciclo di focus espositivi che approfondiscono temi legati alle collezioni permanenti di MAMbo e del Museo Morandi.

“Contenere lo spazio”, a cura di Sabrina Samorì, è una narrazione tridimensionale costruita attorno ai concetti di spazio vuoto e spazio pieno, spazio intimo e spazio pubblico.

In un gioco continuo di specchi, rimandi e confronti tra le opere della collezione permanente MAMbo, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo internazionale e biblioteca della musica, e attraverso il loro intreccio relazionale, si è voluto dare spazio a differenti piani di lettura per generare riflessioni.

Se da un lato il focus espositivo indaga lo spazio che ognuno di noi occupa nella quotidianità - come vuoto tra i corpi, ma anche come luogo dove i corpi possono esistere - dall’altro il termine “contenere” ha un forte rimando sia all’attuale concetto di contenimento (sociale e culturale) sia a quello di contenitore (casa, museo, supporto dell’opera).

La mostra è concepita come un album della memoria che mette insieme opere e pensieri, al fine di ricostruire visivamente la storia attuale: quella che stiamo vivendo e che ha profonda- mente segnato il nostro modo di vivere lo spazio, il tempo e le relazioni.

Info: www.mambo-bologna.org

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Risonanze”, fino al 12 settembre 2021

Per la settima edizione di “Opentour”, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, le Collezioni Comunali d'Arte accolgono la mostra collettiva “Risonanze” con interventi di Elham M. Aghili, Khorshid Pouyan, Rui Wang, Kun Zhao e Yanxi Zhou.

Il progetto è uno dei tre momenti espositivi di “Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea”, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea in dialogo con l’architettura e i suoi contesti, che vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l’architettura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. “Risonanze” costituisce l'esito progettuale realizzativo del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell'anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura in una prospettiva di continuità concettuale e visiva che vede il segno nelle sue diverse declinazioni linguistiche intimamente connesso al contesto ambientale/architettonico. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, i cinque studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.

Nella Cappella Farnese, con l’opera “La ferita dell’epoca”, Yanxi Zhou riflette sul ruolo del patrimonio culturale, materiale e immateriale, analizzandolo in relazione allo sviluppo della tecnologia e delle sue trasformazioni che hanno cambiato in maniera profonda la nostra vita e la percezione che abbiamo di noi stessi. Partendo da una serie di scatti fotografici, fatti in successione in quello stesso spazio, Zhou costruisce un’animazione video, in cui entra in dialogo con la dimensione simbolica delle opere presenti in Cappella relazionandole al tema affrontato.

Nella Sala 3 del museo, con l’intervento “L’amore ha bisogno di distanza”, Rui Wang pone una delimitazione spaziale, una linea di luce di colore rosso e blu, tra lo spettatore e le opere della collezione, un dispositivo di sicurezza che sottolinea una partizione di spazio eletta a simbolo tra noi e il mondo, capace di generare assonanze con la dimensione di confinamento a cui siamo stati costretti.

Nella Sala 20, con l’opera “Carpe Diem”, anche Kun Zhao sceglie di inibire la libera percorribilità dello spazio espositivo, negando al pubblico la possibilità di avvicinarsi alle opere della collezione permanente. Con questo intervento l’artista invita i visitatori ad una riflessione sui concetti di protezione/proibizione in riferimento all’accessibilità del patrimonio culturale, che ci viene proposta negli spazi pubblici e privati.

Infine, nella Sala Boschereccia, l’intervento site specific “Hybrids” di Elham M. Aghili e Khorshid Pouyan ci introduce in un ambiente multisensoriale, in cui il suggestivo tappeto sonoro di Pouyan, rilevato nell’Orto Botanico di Bologna con uno strumento capace di tradurre in suoni le vibrazioni delle piante, si unisce ad un immersivo intreccio tessile, costruito da Aghili con fili di ferro e lane colorate, che restituisce all’osservatore un immaginario futuro tra il selvatico e l’addomesticato, abitato da una nuova generazione vegetale.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento
veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”, fino al 12 settembre 2021

Promosso dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina costituisce l'apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario del Museo Davia Bargellini e l’omaggio al suo fondatore, Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini.

Affascinato dalle grandi raccolte museali di arti applicate e industriali che si andavano moltiplicando in Europa, Malaguzzi Valeri concepì l’idea di istituire un museo autonomo dedicato alle arti decorative, in cui fossero riunite, per scopi didattici e divulgativi, le più alte espressioni della locale tradizione artigianale di pregio.

Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo.

Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle collezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia. Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature,copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in fatto di moda nel XVIII secolo.

Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola. La presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon gusto e divertimento, specchio dei tempi di una società illuminata dagli ultimi splendori albicanti appena prima del definitivo tramonto.

La mostra si configura come occasione ideale per presentare in anteprima al pubblico 8 pregevoli manufatti, di varia tipologia e funzione, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli- Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna con la finalità di incrementare le collezioni del Museo Davia Bargellini e del Museo Civico Medievale. Realizzati da fornaci veneziane e muranesi, essi documentano in gran parte la diffusione nella prima metà del Settecento del cosiddetto cristallo “ad uso di Boemia”, un tipo di vetro con notevoli percentuali di ossido di piombo in aggiunta all’ossido di potassio, lavorabile a caldo secondo la tradizione muranese, da cui si ottiene una maggiore brillantezza.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Maurizio Donzelli. In nuce”, fino al 19 settembre 2021

La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), promossa in collaborazione con Galleria Massimo Minini di Brescia, e curata da Ilaria Bignotti e Massimo Medica, si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli “Arazzi” ai “Mirrors”, dai “Disegni del Quasi” ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica dei “Notturni”, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ancora inediti.

Il titolo della mostra, “In nuce”, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.

Lasciandosi trasportare dalle suggestioni e dalle meraviglie dei tesori del museo bolognese e dai racconti che essi restituiscono sala dopo sala, Donzelli traccia ipotesi di un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le forme, gli ornamenti, le iconografie stratificate, nascoste e latenti, dall’antichità alla contemporaneità.

Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo, che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratificata del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 3 ottobre 2021

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Vimercati – Morandi. Ripetizioni differenti”, fino al 26 settembre 2021

Nella riscoperta critica che negli ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è stata ricorrentemente avvicinata all'opera pittorica e incisoria di Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio espressivo.

L'analogo procedimento di interrogazione seriale di oggetti comuni prelevati dal dato di realtà e una condizione di schiva solitudine, ancorata ai margini del sistema dell'arte, ha suggerito un parallelismo nella postura, estetica e di ethos, di due artisti diversamente inattuali per riluttanza di adesione alle convenzioni del proprio tempo storico, e per questo profondamente con- temporanei.

Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di accostamento, unica e speciale per capacità di risonanza interiore, nella mostra “Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti” allestita a Casa Morandi.

Il progetto espositivo è curato da Lorenzo Balbi e promosso con la preziosa collaborazione di Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese.

Le 23 fotografie di Franco Vimercati esposte – 3 dalla serie “Senza titolo (Fiori)”, 6 dalla serie “Senza titolo (Vaso)” e la serie completa di 14 immagini del corpus “Senza titolo (Brocca)” – sono state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei sog- getti prediletti da Morandi nella sua indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni esemplari originali.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“’...che mi fa sovvenir del mondo antico’. Archeologia e Divina Commedia”, fino al 1 novembre 2021

Il primo progetto espositivo di “Agorà Archeologia”, a cura di Marinella Marchesi, è dedicato a Dante Alighieri nell'anno in cui ricorre la celebrazione dei 700 anni dalla morte.

Attraverso materiali di varie provenienze, tutti appartenenti al patrimonio del museo, il percorso analizza personaggi e tradizioni miti-storiche del mondo antico, riprese e rielaborate in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà della Divina Commedia.

La narrazione del viaggio che Dante intraprende il 25 marzo del 1300 attraverso i tre regni oltremondani è infatti un insieme perfetto di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e letterari che provengono non solo dal mondo classico - quelli sicuramente più evidenti - ma anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.

La mostra si apre, perciò, con un rapido sguardo al complesso sistema dell’Aldilà egizio, nelle cui regioni si svolgeva il cammino dell’anima e al contempo il viaggio notturno del sole, molto probabilmente noto a Dante solo per via indiretta, forse anche attraverso le cosiddette “Visioni dell’Aldilà”, ben diffuse nel Medioevo.

Seguono le immagini e le storie di coloro che precedettero Dante nel viaggio oltremondano: i protagonisti di catabasi, cioè di discese agli Inferi, e di incontri con le anime dei defunti che popolano la letteratura greca e latina e sulle cui tracce si incammina anche il sommo poeta, ricordandoli tutti nel corso della sua narrazione, secondo diverse modalità.

Strettamente connessi a questi, vi sono poi i custodi e i giudici infernali, le cui raffigurazioni, a partire dal mondo antico, hanno attraversato le espressioni artistiche di tutte le epoche. In prevalenza esseri ibridi e mostruosi tratti dalla mitologia classica, già presenti nell’Aldilà greco- romano, subiscono nell’Inferno dantesco una trasformazione in chiave demoniaca e simbolica. Una panoramica conclusiva è infine dedicata alle numerose divinità pagane che Dante reinterpreta attraverso lo sguardo del Cristianesimo, nella profonda convinzione che dietro ai miti classici si celassero verità interpretabili cristianamente: sono quelle divinità cui si appella affinché ispirino la stesura del suo poema - le Muse ed Apollo - e quelle che danno il nome ai pianeti associati a sette dei nove cieli in cui si articola il Paradiso.

Info: www.museibologna.it/archeologico

“Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”, fino
al 31 dicembre 2023

Un'ospite di eccezionale rilievo ha trovato dimora presso il Museo Archeologico grazie al progetto espositivo “Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”.

L'iniziativa è resa possibile dalla generosa collaborazione con cui il Museo Egizio di Torino ha concesso in prestito uno dei suoi capolavori più rappresentativi: una statua colossale di Sekhmet, materializzazione terrestre della temibile divinità egizia con testa di leonessa e corpo di donna.

Divinità dalla natura ambivalente, al contempo di potenza devastatrice e dispensatrice di prosperità, Sekhmet, ovvero “la Potente”, venne raffigurata in varie centinaia di statue per volere di Amenhotep III, uno dei faraoni più noti della XVIII dinastia (1388-1351 a.C.), allo scopo di adornare il recinto del suo “Tempio dei Milioni di Anni” a Tebe Ovest.

Alcuni studiosi ipotizzano che il gigantesco gruppo scultoreo fosse composto da due gruppi di 365 statue, una in posizione stante e una assisa per ogni giorno dell’anno, così da creare una vera e propria “litania di pietra”, con la quale il faraone voleva pacificare Sekhmet tramite un rituale quotidiano.

Nella collezione egizia del Museo Archeologico di Bologna è presente il busto di una di queste sculture che - grazie al confronto con la Sekhmet seduta in trono proveniente dal Museo Egizio di Torino - può così riacquistare, almeno idealmente, la propria integrità creando una proficua occasione di confronto e ricerca scientifica.

Dall’alto dei suoi 2,13 metri di altezza, Sekhmet accoglie il pubblico e lo introduce alla visita della collezione egizia, continuando a svolgere quella funzione protettrice per la quale era stata commissionata da Amenhotep III.

La colossale statua di Sekhmet, collocata nell’atrio, è visibile negli orari di apertura del museo. Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 28 novembre 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area me- tropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che per accedere ai musei, alle biblioteche, ai concerti e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass. Queste prescrizioni sono valide anche per assistere a manifestazioni culturali, incluse quelle all'aperto.

La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass in formato digitale o cartaceo insieme a un documento di riconoscimento valido. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l'app nazionale VerificaC19, ma non registrati.

Il green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.

Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it. INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 15-20; venerdì ore 15-21; sabato, domenica e festivi ore 10-21

chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato, domenica e festivi ore 16-20

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto venerdì, sabato, domenica ore 17-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 10-13; giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123 tel. 051 6356611

fino al 15 settembre 2021:

aperto solo per gruppi su prenotazione (almeno 4 persone) telefonando allo 051 6356611

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e fino al 9 settembre 2021

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

mercoledì 25 agosto 2021

EVENTO MUSICALE


Lunedì 13 settembre 
alle 18:30 presso la Fattoria Belvedere - Castel dei Britti - via Piombarola 1/a, un viaggio musicale che attraversa tutto il Vecchio Continente

Un viaggio musicale che inizia dal Nord dell’Europa e tocca i vari stati dell’Est, del Centro per poi terminare nell’area mediterranea e all’Italia.

Verranno eseguite musiche di Grieg, Mozart, musiche balcaniche e klezmer, brani famosi come la Czarda di Monti, il Carnevale di Venezia o il Concerto De Aranjuez.

Luca Troiani - clarinetto    Claudia D’Ippolito - pianoforte

Al termine sarà offerta ai partecipanti la ciambella alla lavanda accompagnata dall’infuso alla cedrina.

Gratuito ma con prenotazione obbligatoria al numero 3404867821.

In caso di pioggia il concerto si terrà in un locale dell’azienda al chiuso e non verrà annullato.

Per accedere allo spettacolo sarà necessario esibire la Certificazione verde COVID-19 (green pass).

mercoledì 18 agosto 2021

EVENTI ARCHIVIO ZETA



IL VOLTO

DI FËDOR DOSTOEVSKIJ

liberamente ispirato a L’idiota (1869)

Dal 19 al 22 agosto (tutti i giorni) ore 18 a Villa Aldini (BO)

posti limitati, prenotazioni obbligatoria qui

Lo spettacolo torna a casa per quattro repliche straordinarie a Villa Aldini, nell'ambito di inosservanza - Bologna Estate

ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

 

Vi ricordiamo che l’accesso agli spettacoli è consentito unicamente alle persone munite di una delle certificazioni verdi Covid-19 (greenpass) richiesto a partire dai 12 anni. 

domenica 8 agosto 2021

41° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI USTICA - Attorno al Museo 25 giugno - 10 agosto 2021

LA NOTTE DI SAN LORENZO

LASCIA CHE SIA IL VENTO A COMPLETAR LE PAROLE

Martedì 10 agosto 2021 h 21.15  

Parco della Zucca, via di Saliceto 3/22 Bologna

progetto artistico di Anna Amadori e Francesca Mazza

con Anna Amadori, Francesca Mazza

e Flavia Bakiu, Alice Gera,

e Bruno Stori (voce fuori scena)

e Ensemble "La Flora"

diretto da Alida Oliva

con Elena Bassi, Alessandra Fiori, Alida Oliva, Teresa Parigi, Bianca Simone (voci)

un ringraziamento particolare a Alberto Sarti

Ma io non ho davvero che la poesia come preghiera - ma come posso offrirla? E quando mai la sentirò così vera… da poterla deporre a quell'altare - di cui non vedrò e forse non vedrò mai i gradini - come un cesto di pigne verdi, una conchiglia, un grappolo?

Cristina Campo, Lettere a Mita (Adelphi, 1999)

Come da tradizione, sarà la parola della poesia a segnare martedì 10 agosto 2021, nella notte delle stelle cadenti, l'approdo finale della rassegna di iniziative culturali "Attorno al Museo", voluta dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica per trasmettere la memoria viva e rinnovare la richiesta di verità e giustizia attraverso i differenti linguaggi dell'arte.

Francesca Mazza
Anna Amadori
Questo momento di alto ed emozionante impegno
civile si declina nel progetto artistico Lascia che sia il vento a completar le parole, di e con Anna Amadori e Francesca Mazza, con la partecipazione
di Flavia Bakiu, Alice Gera e Bruno Stori (voce fuori scena), e l'Ensemble "La Flora" diretto da Alida Oliva con le voci di Elena Bassi, Alessandra Fiori, Alida Oliva, Teresa Parigi, Bianca Simone.

Nella serata che conclude le iniziative organizzate in occasione del quarantunesimo anniversario della strage, porterà un saluto l’Arcivescovo di Bologna Cardinale Matteo Maria Zuppi.

Affidiamo la nostra notte di San Lorenzo alle parole di poetesse accomunate dalla religio della scrittura, dalle loro vite appartate, quasi clandestine e dal destino della loro opera spesso dimenticata o solo tardivamente rivalutata e amata.  È una comunanza che si ritrova nei temi: il rapporto intimo e viscerale con la Natura e il continuo dialogo con Dio o con l'elemento spirituale dell'esistenza umana, fucina di senso e contraddizione dell'agire sulla terra. Sono Cristina Campo, Margherita Guidacci, Antonia Pozzi le cui vite si schiudono e  si intrecciano, a volte reciprocamente, attraverso le lettere che svelano i processi del loro sentire, le fonti del loro scrivere. Così, nel dare voce al loro mondo, attingiamo alla loro opera poetica e ai loro epistolari e diari. Creiamo una costellazione delle loro parole a disegnare una volta celeste dove la poesia - atto di conoscenza e compassione - ha dimensione di cura, è alternativa al dolore e alla morte, preannuncio di rinascita nel rapporto con la Natura; dove risuona, insieme alle parole, il canto, armonia sublime di suono e senso e liberazione dalla parola stessa, sua radice.

Ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria sul sito web www.vivaticket.com.

In caso di impossibilità a partecipare allo spettacolo, dopo aver prenotato il posto, si prega di scrivere una email di disdetta a info@museomemoriaustica.it.

In seguito all'entrata in vigore del Decreto Legge 23 luglio 2021 n. 105, per accedere allo spettacolo sarà obbligatorio mostrare all'ingresso il proprio Green Pass, insieme a un documento di riconoscimento valido.

In continuità con quanto proposto negli ultimi anni, la proposta artistica di Attorno al Museo parte da opere prime originali che sappiano rivolgere il proprio sguardo al futuro e alle nuove generazioni nella consapevolezza che solo interrogandosi e mantenendo viva l'attenzione sul passato e sulla storia sia possibile dare risposte ai continui mutamenti a cui siamo sottoposti quotidianamente.

I sette appuntamenti in programma, con la consueta versatilità ormai diventata tratto distintivo, scelgono di creare dialoghi peculiari tra gli accadimenti del giugno 1980, l'installazione di Christian Boltanski al Museo per la Memoria di Ustica, il presente e il futuro, spaziando tra installazioni artistiche, teatro, jazz, danza e poesia.

La rassegna  è promossa da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Comune di Bologna - Quartiere Navile, Bologna Città della Musica UNESCO e fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.

Main media partner RAI Radio 3, main sponsor Gruppo Unipol.

Si ringraziano T-per, Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0.

I progetti sono realizzati in collaborazione con Cronopios, Officina Immagine, Bologna Jazz Festival, Danza Urbana e Tra un atto e l'altro.

Nelle serate di spettacolo (1, 8, 15, 19, 29 luglio, 10 agosto 2021) il Museo per la Memoria di Ustica rimane aperto dalle h 20.00 alle 23.00.

Il Dipartimento educativo MAMbo propone una visita guidata gratuita alle h 20.00 con prenotazione obbligatoria alla mail mamboedu@comune.bologna.it entro le h 13.00 del giorno stesso.

L'ingresso al museo è sempre gratuito.



Maggiori informazioni:

www.attornoalmuseo.it 

www.associazioneparentiustica.it 

www.mambo-bologna.org/museoustica 


Ufficio Stampa / Press Office Istituzione Bologna Musei

Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna

Tel. +39 051 6496653 / 6496620

ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it

www.museibologna.it

Instagram: @bolognamusei



venerdì 6 agosto 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei
di Bologna 13 - 26 agosto 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

Il Museo Morandi rimarrà chiuso al pubblico per riallestimento della collezione dal 26 agosto al 5 settembre 2021.

Durante questo periodo l'ingresso alla collezione permanente MAMbo avrà il costo ridotto di € 4,00 anziché € 6,00.

Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 13 agosto

ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Scrivere per cambiare | Gualberta, la donna”

La Certosa si fa palcoscenico della Storia con Gloria Gulino di Istantanea Teatro. La vita di Gualberta Alaide Beccari (1842-1906), una mente brillante al servizio di ideali moderni, ardente mazziniana, promotrice del movimento emancipazionista femminile, scrittrice e fondatrice del periodico “La Donna”. Una penna coraggiosa che non smette di raccontare qualcosa anche oggi. A cura di Istantanea Teatro.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria al 351 5714158 (solo messaggi) - istantanea.teatro@gmail.com. Pagamento il giorno dell’appuntamento esclusivamente con soldi contati, non verranno dati resti.

È consigliato portare un cuscino o un plaid.

L’appuntamento si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa) + € 1,00 di tessera associativa

Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 15 agosto

ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Doppio Quartetto - dalla musica di Respighi alla poesia di Dalla”

Una serata magica alla scoperta dell'anima della musica in Certosa, in tre emozionanti momenti: la visita guidata con Mirarte vi porterà alla scoperta del grande museo a cielo aperto della Certosa, che racconta le vicende dei nostri antenati a chi le sa ascoltare; Se io fossi un angelo, elaborazione drammaturgica dell'attore e regista Alessandro Tampieri: un omaggio alla poesia di Lucio Dalla, che trova sepoltura nel Cimitero Monumentale della Certosa proprio accanto ad Ottorino Respighi; musiche dal vivo di Ottorino Respighi, eseguite dall’Orchestra del Baraccano, direttore Giambattista Giocoli: ascolteremo il Doppio Quartetto in re min., opera giovanile del grande compositore bolognese.

Visita guidata con musica dal vivo e drammaturgia a cura di MirArte e Teatro del Baraccano in collaborazione con Alessandro Tampieri.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

I biglietti si possono acquistare su https://www.teatrodelbaraccano.com/doppioquartetto oppure presso la biglietteria del Teatro del Baraccano https://www.teatrodelbaraccano.com/contatti o direttamente in Certosa la sera dell’evento per i posti ancora disponibili. L’appuntamento si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso € 20,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa). Per i possessori di Card Cultura € 15,00

Info: www.museibologna.it/risorgimento

martedì 17 agosto

ore 21: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “(s)Nodi. Festival di musiche inconsuete”

“Karşılama”

Incontro ad Est: Ashti Abdo, saz, voce, percussioni, duduk, marranzano, clarinetto; Manuel Buda, chitarra classica, chitarra preparata, voce; Fabio Marconi, violhao de choro
a 7 corde, voce.

“Karşılama” in turco significa “incontro, benvenuto”. E dall’incontro tra un ebreo milanese con origini assai miste, un famelico ricercatore e interprete di musiche popolari e un musicista del Kurdistan siriano, testimone di una storia e di una cultura che ancora oggi lottano per esistere, nasce un itinerario musicale che da Vienna arriva fino al Caspio: terre da sempre abitate, attraversate, invase da greci, ebrei, zingari, kurdi, turchi, armeni, arabi, la cui vitalità ha prodotto capolavori e orrori, in un crogiuolo culturale, artistico e umano che fermenta tuttora.

L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura

- sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it con una maggiorazione di € 1,00

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

mercoledì 18 agosto

ore 20: pagine Facebook Museo civico del Risorgimento, 8cento APS, Amici della Certosa di Bologna e Instagram

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Cronache dei Sepolcri | vita e misteri della
Grande Certosa di Bologna”

Il Cimitero Monumentale di Bologna avrà il suo primo fumetto. A partire dal 18 agosto, alle ore 20 di ogni mercoledì e sabato fino al 2 novembre verrà pubblicato a puntate sui canali Facebook del Museo civico del Risorgimento (www.facebook.com/museorisorgimentobologna), 8cento APS (www.facebook.com/8cento), Amici della Certosa di Bologna (www.facebook.com/AmiciCertosaBologna) e su Instagram @Certosadibolognaofficial.

Una cronaca ottocentesca, un'epopea di vite e misteri. L'autrice di questo esperimento massmediatico è Martina Rignanese, una volontaria di 8cento APS. Rivolto a lettori giovani e adulti, il prezioso microcosmo della Certosa si schiuderà con un viaggio nei diari dei suoi custodi: le famiglie Brasa e Sibaud, le quali si dedicarono rispettivamente alle attività funebri ed alla cura dei monumenti. Le loro vite si incroceranno con le vicende di grandi artisti attivi nel cimitero e la storia avrà le sue solide radici storiche: grazie alla mole di documenti e cronache rintracciate nel tempo dal Museo civico del Risorgimento. Martina ha così selezionato alcuni episodi significativi avvenuti in Certosa, partendo dal tempestoso periodo giacobino di fine Settecento, fino alla fine dell'Ottocento. Vita quotidiana, vicende straordinarie, amori tragici, misfatti e guerre patriottiche... Dai marmi e dai chiostri emergono le varie anime di una necropoli che non cessa di parlare tramite emozioni, miserie umane e virtù. La nona arte avrà il compito di immortalare una variopinta avventura storica all'interno di uno dei recinti funebri più antichi d'Europa.

Un progetto di Martina Rignanese per 8cento APS, insieme al Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con Associazione Amici della Certosa di Bologna.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 19 agosto

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Hai degli spiccioli? Il portamonete di un soldato romano”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia
racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/69/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 18.30: tour virtuale live dal Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Il teschio e la farfalla”

Non tutti possono venire in Certosa, perché non possono spostarsi o perché abitano troppo lontano. Per loro MirArte ha pensato una visita guidata virtuale live, per visitare il Cimitero Monumentale più antico d’Europa restando comodamente a casa. Una guida turistica professionista si aggirerà tra i chiostri spiegando monumenti e illustrando le storie dei cittadini bolognesi mentre un operatore video riprenderà i monumenti.

Nulla è casuale in Certosa: anche i più piccoli dettagli di un monumento o di una statua hanno un significato. Delicate statue alate, allegorie vigorose e simboli arcani ci parlano delle virtù e del carattere delle persone a cui i monumenti sono dedicati. Anche le nostre guide si faranno evanescenti per parlavi “da un altro tempo e da un altro luogo” di misteriosi significati. Seguiteci tra chiostri, logge e sale, alla scoperta di teschi, leoni, grifoni, sfingi e serpenti attorciglia- ti in percorso notturno tra arte, letteratura e mistero.

Tour virtuale live a cura di MirArte.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

Biglietto: € 10,00

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 20.30 e ore 21: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Il teschio e la farfalla | simboli e misteri in Certosa”

Nulla è casuale in Certosa: anche i più piccoli dettagli di un monumento o di una statua hanno un significato. Delicate statue alate, allegorie vigorose e simboli arcani ci parlano delle virtù e del carattere delle persone a cui i monumenti sono dedicati. Anche le guide si faranno evanescenti per parlavi "da un altro tempo e da un altro luogo" di misteriosi significati. Seguiteci tra chiostri, logge e sale, alla scoperta di teschi, leoni, grifoni, sfingi e serpenti attorcigliati in percorso notturno tra arte, letteratura e mistero.

Visita guidata a cura di MirArte.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).

La visita si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

lunedì 23 agosto

ore 18 e ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Buonasera Signor Sindaco!”

Da Luigi Pizzardi a Guido Fanti, viaggio nella storia di Bologna attraverso le figure più significative che hanno assunto il ruolo di primo cittadino dall'unità d'Italia in poi e i monumenti funerari che in Certosa ne fanno memoria.

Visita guidata a cura di Patrizia Gorzanelli per Co.Me.Te.

Prenotazione obbligatoria con WhatsApp o tel. al 339 7783437.

Ritrovo all'ingresso del Cimitero, via della Certosa 18 (cortile chiesa).

Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

martedì 24 agosto

ore 21: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “(s)Nodi. Festival di musiche inconsuete”

“Mescarìa”

Con Mescarìa: Modestino Music, fisarmonica; Elena Mirandola, violino; Gabriele Pozzolino, percussioni; Arianna Romanella, voce, chitarra.

Il nome del gruppo nasce dalla fusione tra il termine mmesca (miscuglio in napoletano) e (canto ad) aria, che nella tradizione della musica popolare di tutto il sud Italia identifica uno stile vocale dall’andamento melodico e cantilenante. Con Arianna Romanella, giovane e talentuosa cantante lucana, attraverseremo l’anima del meridione, passando dalla Campania alla Puglia e facendo sosta in Basilicata alla riscoperta delle radici musicali del sud d’Europa, tra sonorità mediterranee, canti in lingua romanè e tarantelle urbane.

L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura

- sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it con una maggiorazione di € 1,00

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

giovedì 26 agosto

ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Risonanze”

Visita animata alla mostra a cura di Angela Lezzi.

I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con “Senza titolo”, propongono un ciclo di visite animate dedicate alla mostra “Risonanze” per raccontare al pubblico le installazioni in relazione con le opere nell'allestimento permanente del museo.

Prenotazione obbligatoria entro le ore 13 del giovedì a info@senzatitolo.net.

Ingresso: € 6,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Guerra e pace: le legioni di Roma ai confini del mondo”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/70/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“Visita guidata alla collezione permanente
MAMbo e introduzione alla mostra ‘Aldo Giannotti. Safe and Sound’”

Una visita guidata alla collezione permanente a cura del Dipartimento educativo MAMbo, per avvicinarsi alla storia dell'arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l'attività dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo, e un'introduzione alla mostra “Safe and Sound” di Aldo Giannotti.

Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). Max 10 persone.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)

Info: www.mambo-bologna.org

ore 20.30 e ore 21: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Novecento che passione! | capolavori in Certosa”

Dopo un inizio di secolo caratterizzato dalle dolcezze ed eleganze del Liberty, l'arte del Novecento cambiò profondamente. Gli anni tra le due Guerre Mondiali, infatti, la resero monumentale, struggente e severa. Dall'elegante Decò di Borghesani alla potente scultura di Farpi Vignoli, dalle linee essenziali di Minguzzi all'espressività di Amerigo Toth. Un viaggio attraverso l'arte del XX secolo. In questo percorso insolito in Certosa vi mostreremo capolavori, di marmo e bronzo, che brilleranno di luce propria sotto la volta delle stelle.

Visita guidata a cura di MirArte.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).

La visita si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

MOSTRE IN CORSO

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Aldo Giannotti. Safe and Sound”, fino al 5 settembre 2021

“Safe and Sound” di Aldo Giannotti, ideata per il MAMbo, è la prima mostra antologica dell’artista in un’istituzione italiana, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì.

Il progetto, vincitore della VIII edizione del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse prospettive.

Spaziando dall'aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale, fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha in questi campi, la mostra invita a riflettere sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a tali concetti. Regolamenti, leggi e codici di comportamento, applicati nei diversi ambiti sociali, sono i temi che Giannotti osserva per una personale riflessione sulla sicurezza.

Il visitatore viene accolto in uno spazio in cui è libero di esercitare potenziali alternative com- portamentali: l’invito è di sfidare e piegare il proprio senso delle regole e il proprio comporta- mento per favorire nuovi processi decisionali all'interno di strutture, come può essere quella museale, in cui i concetti di sicurezza e protezione sono profondamente radicati.

Sebbene il disegno sia al centro della pratica artistica di Giannotti, l’attivazione o la realizzazione delle azioni abbozzate nei disegni prendono spesso altre forme: installazioni, performance, opere video o riadattamenti di strutture spaziali.

“Safe and Sound” si configura, in parte, come intervento sulla struttura architettonica capace di ripensare lo spazio museale e il modo in cui i visitatori interagiscono con esso. I percorsi creati dagli interventi strutturali di Giannotti all'interno del museo tengono conto della specificità dell'edificio pur producendo un adattamento completamente personalizzato, che ha costretto la stessa istituzione a partecipare al rimodellamento delle norme, sia concettualmente che in pratica. La mostra non è dunque solo un intervento sulla struttura spaziale ma anche un modo per esplorare la rete di relazioni che definiscono un'esperienza museale in quanto tale.

La mostra lascia emergere una serie di interrogativi relativi a come può essere vissuto un museo e a quali interazioni si sviluppano al suo interno, in un’esperienza che non è mai “oggettivamente determinata”, ma viene sperimentata soggettivamente e influenzata in modo inevitabile dal ruolo ricoperto di volta in volta dai singoli attori: centrali in questo senso per Aldo Giannotti sono i guardasala, incarnazione del concetto di sicurezza, protagonisti della relazione più immediata con il pubblico, portavoce del “si può” e del “non si può” fare. Il personale di sala e un “manuale” di istruzioni su come rapportarsi ai visitatori ideato dal Aldo Giannotti, sono gli elementi costitutivi di “The Museum Score”, l’opera-performance premiata da Italian Council e destinata al MACRO di Roma.

Info: www.mambo-bologna.org Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“RE-COLLECTING. Contenere lo spazio”, fino al 19 settembre 2021

Prosegue con il secondo appuntamento, dedicato alla collezione permanente del MAMbo, “RE- COLLECTING”, ciclo di focus espositivi che approfondiscono temi legati alle collezioni permanenti di MAMbo e del Museo Morandi.

“Contenere lo spazio”, a cura di Sabrina Samorì, è una narrazione tridimensionale costruita attorno ai concetti di spazio vuoto e spazio pieno, spazio intimo e spazio pubblico.

In un gioco continuo di specchi, rimandi e confronti tra le opere della collezione permanente MAMbo, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo internazionale e biblioteca della musica, e attraverso il loro intreccio relazionale, si è voluto dare spazio a differenti piani di lettura per generare riflessioni.

Se da un lato il focus espositivo indaga lo spazio che ognuno di noi occupa nella quotidianità - come vuoto tra i corpi, ma anche come luogo dove i corpi possono esistere - dall’altro il termine “contenere” ha un forte rimando sia all’attuale concetto di contenimento (sociale e culturale) sia a quello di contenitore (casa, museo, supporto dell’opera).

La mostra è concepita come un album della memoria che mette insieme opere e pensieri, al fine di ricostruire visivamente la storia attuale: quella che stiamo vivendo e che ha profonda- mente segnato il nostro modo di vivere lo spazio, il tempo e le relazioni.

Info: www.mambo-bologna.org

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Risonanze”, fino al 12 settembre 2021

Per la settima edizione di “Opentour”, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, le Collezioni Comunali d'Arte accolgono la mostra collettiva “Risonanze” con interventi di Elham M. Aghili, Khorshid Pouyan, Rui Wang, Kun Zhao e Yanxi Zhou.

Il progetto è uno dei tre momenti espositivi di “Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea”, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea in dialogo con l’architettura e i suoi contesti, che vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l’architettura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. “Risonanze” costituisce l'esito progettuale realizzativo del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell'anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura in una prospettiva di continuità concettuale e visiva che vede il segno nelle sue diverse declinazioni linguistiche intimamente connesso al contesto ambientale/architettonico. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, i cinque studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.

Nella Cappella Farnese, con l’opera “La ferita dell’epoca”, Yanxi Zhou riflette sul ruolo del patrimonio culturale, materiale e immateriale, analizzandolo in relazione allo sviluppo della tecnologia e delle sue trasformazioni che hanno cambiato in maniera profonda la nostra vita e la percezione che abbiamo di noi stessi. Partendo da una serie di scatti fotografici, fatti in successione in quello stesso spazio, Zhou costruisce un’animazione video, in cui entra in dialogo con la dimensione simbolica delle opere presenti in Cappella relazionandole al tema affrontato.

Nella Sala 3 del museo, con l’intervento “L’amore ha bisogno di distanza”, Rui Wang pone una delimitazione spaziale, una linea di luce di colore rosso e blu, tra lo spettatore e le opere della collezione, un dispositivo di sicurezza che sottolinea una partizione di spazio eletta a simbolo tra noi e il mondo, capace di generare assonanze con la dimensione di confinamento a cui siamo stati costretti.

Nella Sala 20, con l’opera “Carpe Diem”, anche Kun Zhao sceglie di inibire la libera percorribilità dello spazio espositivo, negando al pubblico la possibilità di avvicinarsi alle opere della collezione permanente. Con questo intervento l’artista invita i visitatori ad una riflessione sui concetti di protezione/proibizione in riferimento all’accessibilità del patrimonio culturale, che ci viene proposta negli spazi pubblici e privati.

Infine, nella Sala Boschereccia, l’intervento site specific “Hybrids” di Elham M. Aghili e Khorshid Pouyan ci introduce in un ambiente multisensoriale, in cui il suggestivo tappeto sonoro di Pouyan, rilevato nell’Orto Botanico di Bologna con uno strumento capace di tradurre in suoni le vibrazioni delle piante, si unisce ad un immersivo intreccio tessile, costruito da Aghili con fili di ferro e lane colorate, che restituisce all’osservatore un immaginario futuro tra il selvatico e l’addomesticato, abitato da una nuova generazione vegetale.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento
veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”, fino al 12 settembre 2021

Promosso dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina costituisce l'apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario del Museo Davia Bargellini e l’omaggio al suo fondatore, Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini.

Affascinato dalle grandi raccolte museali di arti applicate e industriali che si andavano moltiplicando in Europa, Malaguzzi Valeri concepì l’idea di istituire un museo autonomo dedicato alle arti decorative, in cui fossero riunite, per scopi didattici e divulgativi, le più alte espressioni della locale tradizione artigianale di pregio.

Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo.

Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle col- lezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia. Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature, copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in fatto di moda nel XVIII secolo.

Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola. La presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon gusto e divertimento, specchio dei tempi di una società illuminata dagli ultimi splendori albicanti appena prima del definitivo tramonto.

La mostra si configura come occasione ideale per presentare in anteprima al pubblico 8 pregevoli manufatti, di varia tipologia e funzione, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli-Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna con la finalità di incrementare le collezioni del Museo Davia Bargellini e del Museo Civico Medievale. Realizzati da fornaci veneziane e muranesi, essi documentano in gran parte la diffusione nella prima metà del Settecento del cosiddetto cristallo “ad uso di Boemia”, un tipo di vetro con notevoli percentuali di ossido di piombo in aggiunta all’ossido di potassio, lavorabile a caldo secondo la tradizione muranese, da cui si ottiene una maggiore brillantezza.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Maurizio Donzelli. In nuce”, fino al 19 settembre 2021

La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), promossa in collaborazione con Galleria Massimo Minini di Brescia, e curata da Ilaria Bignotti e Massimo Medica, si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli “Arazzi” ai “Mirrors”, dai “Disegni del Quasi” ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica dei “Notturni”, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ancora inediti.

Il titolo della mostra, “In nuce”, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.

Lasciandosi trasportare dalle suggestioni e dalle meraviglie dei tesori del museo bolognese e dai racconti che essi restituiscono sala dopo sala, Donzelli traccia ipotesi di un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le forme, gli ornamenti, le iconografie stratificate, nascoste e latenti, dall’antichità alla contemporaneità.

Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo, che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratificata del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 3

ottobre 2021

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte
del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Vimercati – Morandi. Ripetizioni differenti”, fino al 26 settembre 2021

Nella riscoperta critica che negli ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è stata ricorrentemente avvicinata all'opera pittorica e incisoria di Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio espressivo.

L'analogo procedimento di interrogazione seriale di oggetti comuni prelevati dal dato di realtà e una condizione di schiva solitudine, ancorata ai margini del sistema dell'arte, ha suggerito un parallelismo nella postura, estetica e di ethos, di due artisti diversamente inattuali per riluttanza di adesione alle convenzioni del proprio tempo storico, e per questo profondamente contemporanei.

Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di accostamento, unica e speciale per capacità di risonanza interiore, nella mostra “Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti” allestita a Casa Morandi.

Il progetto espositivo è curato da Lorenzo Balbi e promosso con la preziosa collaborazione di Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese.

Le 23 fotografie di Franco Vimercati esposte – 3 dalla serie “Senza titolo (Fiori)”, 6 dalla serie “Senza titolo (Vaso)” e la serie completa di 14 immagini del corpus “Senza titolo (Brocca)” – sono state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei soggetti prediletti da Morandi nella sua indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni esemplari originali.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“’...che mi fa sovvenir del mondo antico’. Archeologia e Divina Commedia”, fino al 1 novembre 2021

Il primo progetto espositivo di “Agorà Archeologia”, a cura di Marinella Marchesi, è dedicato a Dante Alighieri nell'anno in cui ricorre la celebrazione dei 700 anni dalla morte.

Attraverso materiali di varie provenienze, tutti appartenenti al patrimonio del museo, il percorso analizza personaggi e tradizioni miti-storiche del mondo antico, riprese e rielaborate in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà della Divina Commedia.

La narrazione del viaggio che Dante intraprende il 25 marzo del 1300 attraverso i tre regni oltremondani è infatti un insieme perfetto di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e letterari che provengono non solo dal mondo classico - quelli sicuramente più evidenti - ma anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.

La mostra si apre, perciò, con un rapido sguardo al complesso sistema dell’Aldilà egizio, nelle cui regioni si svolgeva il cammino dell’anima e al contempo il viaggio notturno del sole, molto probabilmente noto a Dante solo per via indiretta, forse anche attraverso le cosiddette “Visioni dell’Aldilà”, ben diffuse nel Medioevo.

Seguono le immagini e le storie di coloro che precedettero Dante nel viaggio oltremondano: i protagonisti di catabasi, cioè di discese agli Inferi, e di incontri con le anime dei defunti che popolano la letteratura greca e latina e sulle cui tracce si incammina anche il sommo poeta, ricordandoli tutti nel corso della sua narrazione, secondo diverse modalità.

Strettamente connessi a questi, vi sono poi i custodi e i giudici infernali, le cui raffigurazioni, a partire dal mondo antico, hanno attraversato le espressioni artistiche di tutte le epoche. In prevalenza esseri ibridi e mostruosi tratti dalla mitologia classica, già presenti nell’Aldilà greco- romano, subiscono nell’Inferno dantesco una trasformazione in chiave demoniaca e simbolica. Una panoramica conclusiva è infine dedicata alle numerose divinità pagane che Dante reinterpreta attraverso lo sguardo del Cristianesimo, nella profonda convinzione che dietro ai miti classici si celassero verità interpretabili cristianamente: sono quelle divinità cui si appella affinché ispirino la stesura del suo poema - le Muse ed Apollo - e quelle che danno il nome ai pianeti associati a sette dei nove cieli in cui si articola il Paradiso.

Info: www.museibologna.it/archeologico

“Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”, fino
al 31 dicembre 2023

Un'ospite di eccezionale rilievo ha trovato dimora presso il Museo Archeologico grazie al progetto espositivo “Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”.

L'iniziativa è resa possibile dalla generosa collaborazione con cui il Museo Egizio di Torino ha concesso in prestito uno dei suoi capolavori più rappresentativi: una statua colossale di Sekhmet, materializzazione terrestre della temibile divinità egizia con testa di leonessa e corpo di donna.

Divinità dalla natura ambivalente, al contempo di potenza devastatrice e dispensatrice di prosperità, Sekhmet, ovvero “la Potente”, venne raffigurata in varie centinaia di statue per volere di Amenhotep III, uno dei faraoni più noti della XVIII dinastia (1388-1351 a.C.), allo scopo di adornare il recinto del suo “Tempio dei Milioni di Anni” a Tebe Ovest.

Alcuni studiosi ipotizzano che il gigantesco gruppo scultoreo fosse composto da due gruppi di 365 statue, una in posizione stante e una assisa per ogni giorno dell’anno, così da creare una vera e propria “litania di pietra”, con la quale il faraone voleva pacificare Sekhmet tramite un rituale quotidiano.

Nella collezione egizia del Museo Archeologico di Bologna è presente il busto di una di queste sculture che - grazie al confronto con la Sekhmet seduta in trono proveniente dal Museo Egizio di Torino - può così riacquistare, almeno idealmente, la propria integrità creando una proficua occasione di confronto e ricerca scientifica.

Dall’alto dei suoi 2,13 metri di altezza, Sekhmet accoglie il pubblico e lo introduce alla visita della collezione egizia, continuando a svolgere quella funzione protettrice per la quale era stata commissionata da Amenhotep III.

La colossale statua di Sekhmet, collocata nell’atrio, è visibile negli orari di apertura del museo. Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 28 novembre 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambobologna.org/museomorandi

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che per accedere ai musei, alle biblioteche, ai concerti e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass. Queste prescrizioni sono valide anche per assistere a manifestazioni culturali, incluse quelle all'aperto.

La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass in formato digitale o cartaceo insieme a un documento di riconoscimento valido. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l'app nazionale VerificaC19, ma non registrati.

Il green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.

Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 15-20; venerdì ore 15-21; sabato, domenica e festivi ore 10-21

chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato, domenica e festivi ore 16-20

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto venerdì, sabato, domenica ore 17-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 10-13; giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi

ore 10-19 chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

fino al 15 settembre 2021:

aperto solo per gruppi su prenotazione (almeno 4 persone) telefonando allo 051 6356611

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e fino al 9 settembre 2021

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it