giovedì 26 maggio 2022

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di
Bologna 27 maggio – 2 giugno 2022

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

IN EVIDENZA

Domenica 29 maggio

dalle ore 9.30: partenza dal Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

Nell’ambito della rassegna “Da Museo a Museo pedalando
lungo il Navile. Percorsi in bicicletta alla scoperta dei luoghi pizzardiani”
“Dal velo al merletto”
Una giornata dedicata all’evoluzione delle produzioni tessili dall’antica produzione del velo di seta ai merletti dell’Aemilia Ars dell’Associazione Antonilla Cantelli.

Programma della giornata:
ore 9.30: Museo del Patrimonio Industriale
Visita guidata dedicata all'antica industria serica cittadina. A partire dal XIII secolo, l’abbondaza delle risorse idriche, controllate attraverso un complesso sistema idraulico artificiale, consente il funzionamento di numerosi opifici idraulici. Tra questi spicca il mulino da seta “alla bolognese” (di cui in Museo è presente un modello in scala 1:2 funzionante) utilizzato per la torcitura del filo di seta e produrre il velo, tessuto che rese celebre Bologna per oltre quattro secoli, ampiamente commercializzato anche grazie al Navile in tutta Europa.
ore 10.45: pedalata guidata sulla Ciclovia del Navile sino al Museo della Civiltà Contadina con noleggio bici da adulto o bambino, con il servizio “AnimaBike”
ore 12:30: pranzo presso la Locanda Smeraldi (non compreso nel biglietto di partecipazione all’iniziativa) o libero, nel suggestivo parco all'inglese di Villa Smeraldi
ore 14:30: Museo della Civiltà Contadina
Visita guidata alla mostra “Merletti e ricami Aemilia Ars” per parlare di una importante manifattura artistica affermatasi nella Bologna di Carlo Alberto Pizzardi, per osservare e distinguere

magnifici pizzi e ricami, e per imparare a riconoscere gli stili, i punti ed i motivi ornamentali utilizzati e tramandati dalla Società Aemilia Ars. A seguire dimostrazione pratica di tessitura su telaio domestico. Il telaio, che ogni famiglia di mezzadri possedeva (verso la fine del XIX secolo si contavano in provincia di Bologna circa 12.000 telai), restava montato tutto l’inverno per produrre biancheria personale, biancheria per la casa e vestiti da lavoro.

ore 16: partenza Navetta Anima
ore 16.30: arrivo al Museo del Patrimonio Industriale
Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 del venerdì precedente) a segreteria.museo@cittametropolitana.bo.it oppure allo 051 891050.
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di Carlo Alberto Pizzardi, il Museo del Patrimonio Industriale e il Museo della Civiltà Contadina con “Da Museo a Museo pedalando lungo il Navile. Percorsi in bicicletta alla scoperta dei luoghi pizzardiani” propongono due appuntamenti domenicali rivolti a cittadini e famiglie, per riscoprire e valorizzare quei luoghi del nostro territorio che sono stati protagonisti dell’operato della famiglia Pizzardi, tra Ottocento e Novecento. Carlo Alberto Pizzardi, nato nel 1850 dall’unione di Luigi Pizzardi – primo sindaco di Bologna dopo l’unificazione al Regno d’Italia – con la marchesa Maria Antonietta Mariscotti Berselli, fu imprenditore ante litteram e generosissimo filantropo, rappresentando l’apice e al tempo stes- so la decadenza di una delle famiglie protagoniste della storia di Bologna nel XIX secolo. I percorsi, quindi, collegano i maggiori punti di interesse della città e della campagna che portano ancora le tracce di quella volontà di aggiornamento tecnico, industriale e agricolo che contraddistinse l’operato dei Pizzardi.
Gli appuntamenti si svolgono come passeggiate in bicicletta lungo il tracciato della ciclovia del Navile, il canale che per secoli è stata la più importante via di comunicazione e di commercio tra città e campagna sino a Malalbergo, passando per Castel Maggiore e Bentivoglio, i principali centri in cui si concentra la diversificata attività imprenditoriale dei Pizzardi.
I percorsi proposti permetteranno di conoscere e approfondire storie, curiosità e vicende intor- no al Navile, godendo della possibilità di trascorrere insieme una giornata all'aria aperta immersi nelle bellezze naturalistiche, storiche e gioielli dell'archeologia industriale del nostro territorio.
Per il percorso in bici si raccomanda abbigliamento sportivo, scarpe comode, borraccia e cappellino e un prodotto repellente per insetti.
Non sarà possibile partecipare al tour senza prenotazione.
In caso di rinuncia si chiede di annullare prontamente la prenotazione, per consentire la partecipazione alle persone in lista d’attesa.
In caso di maltempo l'attività verrà annullata e i partecipanti tempestivamente avvisati.
Costi:
Ingresso Museo del Patrimonio Industriale (ridotto € 3,00; gratuito per i possessori di Card Cul- tura)
Ingresso Museo della Civiltà Contadina (ridotto € 2,00; gratuito per i possessori di Card Cultura) con pagamento solo in contanti
Il noleggio delle biciclette “AnimaBike” e il ritorno in navetta compresi nel biglietto di ingresso ai musei.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale                                                   PER I BAMBINI

“Estate al Museo 2022. I campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei: iscrizioni aperte”


I campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei, rivolti alle
bambine e ai bambini dai 6 agli 11 anni e tenuti all'interno della suggestiva cornice verde di Villa delle Rose, sono dedicati, come ogni anno, all'esplorazione di un tema generale rivolto ai bambini, declinato in diversi aspetti e sfumature, analizzato attraverso una molteplicità di discipline e linguaggi, in accordo con l'attività di ricerca e sperimentazione che caratterizza l'Istituzione. L'arte, intesa come strumento necessario ai processi educativi e pretesto per indagare il presente, è perno delle esplorazioni settimanali, volte a sviluppare senso critico e ad aprire nuovi orizzonti di progettazione per il futuro. Per il 2022 il tema generale è “Specie di spazi”: il testo di George Perec sarà l'ispirazione fondamentale per indagare il concetto di "spazio", inteso e interpretato nelle sue molteplici accezioni.

Le iscrizioni si possono effettuare sul portale Scuole On-Line del Comune di Bologna. Quando: dal 6 giugno al 29 luglio e dal 29 agosto al 9 settembre 2022.
Per informazioni:
Segreteria: lunedì ore 14-16 e giovedì ore 10-12

tel. 051 6496652 (fino al 30 maggio) - cell. 371 4111113 (dal 6 giugno al 29 luglio e dal 29 agosto al 9 settembre) - mamboedu@comune.bologna.it
Info: www.museibologna.it

sabato 28 maggio

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

In occasione della rassegna The Best of
“Mamamusica II” (IV e ultimo incontro)
Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 36 mesi.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 25 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica a cura di Luca Bernard (voce, contrabbasso) e Linda Tesauro (voce), con la partecipazione di Serena Pecoraro (voce, ukulele), Tommy Ruggiero (voce, percussioni).
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l'incanto di esprimersi attraverso la musica.
La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori:
- presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni e orari di apertura
- online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it/eventi/rassegna-best-of-museo-della-musica.


Prima di procedere, si consiglia di controllare bene l'età per partecipare al laboratorio.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio allo 051 2757711 oppure a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 27 maggio

ore 16: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

Nell’ambito del ciclo “Conversazioni di Athena Musica”
“Reinterpretazione, rifacimento, riscrittura, adattamento... Cos'è una cover?”
Conferenza di Stefano Lombardi Vallauri.
Il ciclo 2022 delle “Conversazioni di Athena Musica”, ospitate al Museo della Musica, ha come tema il fenomeno degli adattamenti, analizzato da una duplice prospettiva:
- in chiave teorica, nel senso di una riflessione sui processi semiotici di generazione di uno o più metatesti a partire da un prototesto;
- in chiave storica, come ricostruzione e documentazione filologica di effettive pratiche di adattamento situate in specifici segmenti temporali e concernenti peculiari tipologie di testi e media.
Info e prenotazioni: www.athenamusica.org.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

sabato 28 maggio

ore 10: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario
estivo” e di Bologna Estate
“La Gida la Lina e le altre”
Da figura simbolica nei monumenti funerari delle varie epoche a protagonista di diversi fenomeni di emancipazione. L’evoluzione sociale della figura femminile, in conseguenza di grandi eventi storici e fatti privati.
Visita guidata a cura di Associazione Co.Me.Te.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria al 339 7783437.
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)
ore 14.30: Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate

“I Pizzardi e Bologna | arte politica e società nel Lungo Ottocento”
Una passeggiata in Certosa insieme alla musicologa Maria Chiara Mazzi e allo storico dell'arte Roberto Martorelli. La famiglia Pizzardi è rappresentativa dell'evoluzione della città di Bologna dall'età napoleonica alla Grande Guerra. Protagonisti dell'evoluzione economica e politica locale, furono attivi anche nell'ambito sociale e culturale: insieme ai Salinas nel 1879 fondano la società del quartetto a Bologna, uno dei momenti che qualificano Bologna nel panorama europeo e ne caratterizzano l'originalità musicale.Passeggiata a cura di Museo civico del Risorgimento.

Ritrovo 15 minuti prima presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18. Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 intero / € 3,00 ridotto
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 10-13: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Lo sapevi che...?”
Una visita al museo per scoprire l’abbigliamento dei primi dell’Ottocento.
Dalle 10 alle 13 una mediatrice o un mediatore culturale di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglierà i visitatori nel focus “Nei panni delle patriote, un percorso sulla moda del secondo Ottocento”.
L'abbigliamento femminile dopo la trasformazione in un'ottica di praticità dell'età napoleonica torna ad esibire un gusto neobarocco, chiudendo la donna dentro un rigido involucro. Sarà solo verso la fine del secolo che i corpi torneranno a liberarsi, in parallelo con il percorso di emancipazione femminile.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri le moto bolognesi degli anni Cinquanta”
Gli operatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960” per scoprire le motociclette dei più importanti marchi del decennio: da F.B Mondial a Moto Morini, da DEMM a Ducati.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingres- so gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#wunderkammer il museo delle
meraviglie”
“Nova Ars Cantandi”
Presentazione del “Progetto Legrenzi (Naxos)” con Giovanni Acciai e Ivana Vallotti.
Giovanni Legrenzi (1626-1690) è uno dei massimi rappresentanti della musica italiana del Seicento, fra i più degni di occupare un posto di rilievo nella storia musicale universale, sebbene

ancor oggi poco conosciuto tra esecutori e musicologi.
Fu musicista capace di riassumere in sé i tratti caratteristici di un’epoca (quella barocca) e di compendiarli tutti con la sua arte creativa, tanto che un suo contemporaneo non esitò a definirlo «virtuosissimo, et ammirabile compositore, avvezzo a cose studiate e sode».
La sua fama durò a lungo anche dopo la sua morte: Bach e Hândel utilizzarono a più riprese temi tratti dalle sue musiche, a conferma del valore del suo magistero compositivo.
Al Museo della Musica vengono presentati al pubblico in anteprima assoluta i CD Naxos “Harmonia d’affetti devoti, opera III” e “Compiete opera VII”, recentemente registrati dal collegium vocale et instrumentale Nova Ars Cantandi diretto da Giovanni Acciai. In essi colpisce soprattutto la vaghezza espressiva e la plastica vivacità ritmica, rilevabile nell’abile trama contrappuntistica dei disegni melodici, nei temi incisivi impiegati in vari schemi formali mai ripetitivi e nel gusto armonico, d’una sensibilità tonale ormai ben definita.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

martedì 31 maggio

ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Mirtide Gavelli”
Con Mirtide Gavelli (storica e curatrice del Museo civico del Risorgimento), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna:www.facebook.com/museorisorgimentobologna con un
intervento su “Il Cimitero militare germanico della Futa”.
Il Cimitero militare tedesco del Passo della Futa, progettato dall’architetto tedesco Dieter Oe- sterlen, venne inaugurato nel giugno del 1969. Vi vennero traslate le salme di oltre 30.000 soldati tedeschi caduti in territorio italiano durante la Seconda Guerra mondiale, provenienti dall'area circostante alla Linea Gotica, in particolare da Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Appuntamento in occasione del ciclo “Percorsi della memoria” promosso dall'Associazione Amici della Certosa, passeggiate di interesse storico animate da esperti/e del settore nei cimiteri del territorio bolognese ed oltre.
“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.
Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.
Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 1 giugno

ore 18: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna

“Workshop Treccani. Incontri sull'arte contemporanea”

L'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani rinnova il proprio impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura con Treccani Arte, il nuovo ramo dell'Istituto interamente dedicato all'arte contemporanea.

Centro di ricerca e di sperimentazione, Treccani Arte si propone di costruire un nuovo universo enciclopedico dedicato alla creatività contemporanea, promuovendo il confronto fra studiosi e fra istituzioni nazionali e internazionali.

All’interno di questo importante progetto l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, in collaborazione con il MAMbo ha organizzato un workshop di 4 incontri per raccontare l’arte contemporanea. L’incontro di apertura del 1° giugno sarà tenuto proprio dai protagonisti di questa iniziativa, il Direttore Generale di Treccani Massimo Bray e il Direttore del MAMbo Lorenzo Balbi.

Il punto di partenza sarà proprio l’Enciclopedia dell’arte contemporanea, ultimo sforzo di Treccani, che si propone di restituire un’architettura possibile della materia, una raccolta ragionata e un racconto corale delle maggiori esperienze artistiche della nostra epoca in tutto il mondo, per individuare spazi e momenti di riflessione sulle grandi questioni del nostro tempo. Il tema sarà approfondito per arrivare ad evidenziare l’importante eredità artistica di Giorgio Morandi, eredità che il MAMbo e il Museo Morandi conservano con la più ampia e rilevante collezione pubblica dedicata al maestro. Importanti esperti e autori parteciperanno ai 4 momenti di questo workshop sull’arte contemporanea, aperto al pubblico gratuitamente sia in presenza presso il MAMbo (fino a esaurimento disponibilità) sia in streaming.

Per aderire e ricevere le istruzioni per partecipare compilare il form al seguente link:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSegzr_N8as3gonA-pRCGfgVojdugA6lcRp5MRMP5Hp3i2hE_w/viewform.

Un quota di posti sarà riservata ai possessori di Card Cultura, iscrizioni sul form dedicato:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeXCoegW-CLa1EmGL0AQYM3KlD7_Af3eGMWTTpKB5VTDxwJuQ/viewform.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo.bologna.org

ore 18.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate “Capolavori nascosti in Certosa, tra arte, storia e misteri”
Un percorso nella luce calda del tramonto, alla scoperta dei capolavori del cimitero monumentale ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Dai monumenti più famosi a quelli più insoliti e nascosti tra chiostri e cipressi, alla scoperta non solo dell’arte, ma anche della storia e, perché no, dei misteri della Certosa.
Visita guidata a cura di Mirarte.
L’appuntamento si svolge nell'ambito della Settimana alla scoperta dei cimiteri europei promossa dall'ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.
Ingresso: € 13,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della

Certosa)
ore 20.30: Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate

“Viva la Repubblica! Dal Risorgimento alla Costituzione”
Una visita guidata in Certosa, ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO. È dedicata alla nascita della Repubblica, alla scoperta delle sue radici che affondano nel Risorgimento bolognese: lo sai che il Tricolore compare per la prima volta nei moti del 1794? Anche la Costituzione Italiana presenta analogie con quella della Repubblica Cispadana del 1796 e grandi bolognesi, come i sindaci Zanardi e Dozza, furono Padri della Costituzione.
Visita guidata a cura di Mirarte.
L’appuntamento si svolge nell'ambito della Settimana alla scoperta dei cimiteri europei promossa dall'ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.
Ingresso: € 13,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 2 giugno

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it
“STARTER - Fermenti Culturali”
Giovedì 2 giugno dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.
Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.
Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.
In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“La memoria del futuro. Mario Ramous un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta”
Visita guidata alla mostra a cura di Michele Ramous Fabj, co-curatore.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

MOSTRE IN CORSO

Padiglione de l’Esprit Nouveau - Piazza della Costituzione 11

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“Perché lo faccio perché. La vita poetica di Giulia Niccolai”, fino al 5 giugno 2022

“Perché lo faccio perché. La vita poetica di Giulia Niccolai”, a
cura di Allison Grimaldi Donahue e Caterina Molteni, racconta la storia artistica della poetessa, traduttrice e artista Giulia Niccolai (1934-2021) ripercorrendo le tappe salienti della sua vita professionale tramite documenti, fotografie, testi, registrazioni e opere provenienti dall’archivio Maurizio Spatola, dalla Fondazione Echaurren-Salaris, dalla Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna e da archivi privati.

Già fotografa negli anni Cinquanta, Giulia Niccolai si afferma come poetessa concreta, visiva e sonora tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Ottanta partecipando in modo attivo a esperienze chiave del rinnovamento del linguaggio poetico del tempo come il Gruppo 63, la rivista “TAM TAM” di cui è co-direttrice insieme ad Adriano Spatola, la casa editrice Geiger e il Dolce Stil Suono, prendendo parte a diverse mostre e manifestazioni tra cui “Materializzazione del linguaggio”, 1978, a cura di Mirella Bentivoglio, in occasione della XXXVIII Biennale di Venezia.

La sua ricerca poetica, visiva e sonora di questi anni si distingueva per un particolare utilizzo del nonsense, innescato da sperimentazioni di concretismo morfologico che ironicamente aprivano il linguaggio a nuovi nessi semantici e soluzioni verbo-visive. Il concretismo lessicale era spesso associato all’impiego di oggetti semplici assemblati sotto forma di collage insieme a brevi formule lessicali. I giochi linguistici diventavano così strumenti per riabilitare oggetti e attività considerate femminili - rocchetti da cucito, il ricamo, la macchina da scrivere, bottoni, spilli - trasformandoli in veri e propri ‘poemi’. Traduttrice e intermediaria per numerosi poeti e poetesse straniere, oltreché redattrice in riviste di settore, Niccolai si è distinta per una posizione partecipante ma spesso tenuta ai margini della storia ufficiale, diventando una figura essenziale ma non adeguatamente riconosciuta nei circuiti di arte e poesia.

In mostra, l’archivio è diventato esso stesso oggetto d’esame trasformandosi da “custode di tracce del passato” a un dispositivo di creazione di memoria alimentato da diverse voci: dalle testimonianze scritte e visive (documenti, testi, fotografia) e quelle orali raccolte durante il periodo di ricerca sul campo, fino alle possibili attivazioni in ambito artistico.

La mostra è promossa dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Info: www.artcity.bologna.it

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa”, fino al 17 luglio 2022

Il Museo Archeologico ospita la prima grande mostra dedicata a Lucio Dalla, prima tappa di un

importante percorso nazionale che la vedrà realizzata a Roma e, successivamente a Napoli e a Milano.
Promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, l’esposizione è ideata e organizzata dalla società C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Roma e curata da Alessandro Nicosia di C.O.R. con la Fondazione Lucio Dalla.

La mostra è il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura.

Un percorso attraverso il quale, partendo dall’infanzia, viene evidenziato come il rapporto con la musica di Lucio Dalla è sempre centrale ed è un elemento continuativo che lo seguirà per tutta la vita.
Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: “Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali”, “Dalla ci racconta”, “Il clarinetto”, “Il museo Dalla”, “Dalla e la sua musica”, “Dalla e il cinema”, “Dalla e il teatro”, “Dalla e la televisione”, “Universo Dalla”, “Dalla e Roversi”, “Dalla e la sua Bologna”.

Insieme ai documenti, tante foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti che ci raccontano la sua vita, l’arte e le sue passioni. Si evidenzia in particolare la sezione “Universo Dalla”, con decine di foto del Maestro insieme a tanti personaggi della cultura, i più importanti cantanti, i tantissimi collaboratori che lo accompagnarono puntualmente nel suo lavoro e, ancora, un’interessante enciclopedia di oltre 250 nomi di persone di ogni genere sociale, con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia che lo hanno seguito per tutta la vita con gioia e con il massimo della considerazione.

Info: www.museibologna.it/archeologico www.mostraluciodalla.it

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022

“La memoria del futuro. Mario Ramous un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni No- vanta”, fino al 4 settembre 2022

Poeta, latinista, italianista, critico d’arte e direttore editoriale: sono solo alcune delle forme e attività culturali che hanno contraddistinto la figura intellettuale di Mario Ramous (Milano, 18 maggio 1924 - Bologna, 8 luglio 1999) e che per la prima volta sono mostrate al pubblico nella mostra, organizzata dal Centro Studi Mario Ramous con la collaborazione di Scripta Maneant Editore.

Il percorso espositivo, curato da Maura Pozzati e Michele Ramous Fabj e allestito in sei sale del- le Collezioni Comunali d’Arte, si snoda in una continua scoperta di inediti, interessi poliedrici e instancabile ricerca di “perfezione” di Mario Ramous.
La mostra espone alcune opere d’arte di pregio appartenenti alla collezione personale di Mario Ramous, tra cui un disegno di Giorgio Morandi del 1915 dal titolo “Piatti”, segno dell’amore che il poeta e scrittore d’arte aveva per il pittore bolognese, tanto da dedicargli uno dei suoi testi

d’arte più bello e intenso, il saggio “I disegni di Giorgio Morandi” (1949); il grande olio “Omaggio a Carpaccio” di Concetto Pozzati (1964); una tecnica mista di Rodolfo Aricò del 1965, “Forma e campionario”, quale testimonianza del loro sodalizio intellettuale e del comune «amore nei confronti della grande tradizione classica che si ribalta poi nel contemporaneo»; un olio su tela di Sergio Romiti del 1949, altra opera simbolo del «rapporto profondo tra due uomini di acuta sensibilità»; un mobile bar con disegno di Pirro Cuniberti a testimoniare la loro amicizia; le lastre di stampa originali delle opere di Giorgio Morandi e Marino Marini, pubblicate rispettivamente in “I disegni di Giorgio Morandi” (1949) e “La memoria, il messaggio” (1951). Manoscritti di poesie e traduzioni, poesie visive, disegni pubblicitari inediti, spartiti musicali, articoli di critica e rari volumi degli anni Sessanta e Settanta documentano i molteplici i linguaggi, le contaminazioni e gli incontri amicali che Ramous intrattenne con grandi nomi del ’900, tra cui Pietro Bonfiglioli, Pirro Cuniberti, Francesco Flora, Marino Marini, Giorgio Morandi, Concetto Pozzati, Sergio Romiti, Gianni Scalia, Emilio Scanavino, Mario Sironi, Adriano Spatola. La mostra è promossa da Centro Studi Mario Ramous in collaborazione con Archivio Concetto Pozzati, Casa Carducci | Biblioteche di Bologna, Musei Civici d’Arte Antica e Scripta Maneant. Media partner la Repubblica.

Info: www.museibologna.it/arteantica www.artcity.bologna.it

Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“Jacopo Valentini. Concerning Dante - Autonomous cell”, fino al 18 settembre 2022

La mostra, a cura di Carlo Sala, è un progetto fotografico
legato all’immaginario dantesco che ripercorre lungo l’Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere dell’autore sono esposte lungo i tre piani della collezione permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici fiorentini che provocarono l’esilio del poeta.

La ricerca si snoda attorno a tre luoghi simbolici, che sono interpretati come i varchi che conducono rispettivamente a Inferno, Purgatorio e Paradiso, dei veri e propri punti di contatto tra la narrazione della Commedia e la realtà del territorio italiano.
Il primo, le bocche vulcaniche dei Campi Flegrei, era per gli antichi romani l’antro di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti al di là del fiume dell’Ade, e Virgilio nell’Eneide vi colloca la discesa agli inferi. La Pietra di Bismantova è ritratta dall’artista a simboleggiare il Purgatorio, seguendo un esplicito richiamo del testo nel IV Canto. Il delta del Po è invece la figurazione del Paradiso: un luogo che non presenta un legame filologico con il libro, ma è stato adottato come un pretesto visivo capace di evocare le suggestioni del poema mediante il suo caratteristico paesaggio sospeso e atemporale.

Uno degli aspetti preminenti che la ricerca di Valentini vuole far emergere sul rapporto tra testo letterario e paesaggio è come l’influenza del primo verso quest’ultimo sia stata tale da condizionare

la percezione dei luoghi. A contribuire a questo processo è stata l’ampia mole di figurazioni del testo che si sono succedute nei secoli, a cui il fotografo si è approcciato ritraendo con la tecnica dello still life alcuni lavori di Federico Zuccari, Alberto Martini e Robert Rauschenberg. Ogni opera autoriale fotografata da Valentini è una ‘cellula’ di quel complesso universo visivo in perenne mutazione, che forma l’immaginario dantesco e che appare come una cartina tornasole dell’evoluzione della società e del suo rapporto con aspetti cruciali quali la morale, la religione e il potere.

La prima opera riletta visivamente da Valentini nella sua ricerca è il “Dante Istoriato” di Federico Zuccari (1539-1609), che nella seconda metà del Cinquecento realizzò una sorta di libro d’artista, dove le immagini diventano il centro della narrazione. La gamma cromatica adottata dal pittore in ogni cantica ne accentua il pathos visivo, come emerge nelle tavole dell’Inferno realizzate a matita. Nella sequenza iconografica del libro, Valentini colloca i disegni dell’artista urbinate tra le vedute laviche di Lanzarote e i fumi delle solfatare dei Campi Flegrei, creando una analogia visiva tra finzione e realtà.

Il secondo contributo è quello di Alberto Martini (1876-1954), artista che ha sempre mantenuto un rapporto molto intenso con la Commedia. L’occasione fu il celebre concorso del 1900 per l’edizione Alinari, snodo cruciale per la figurazione del poema dantesco perché aprì a una pluralità di declinazioni autoriali moderne con il solo vincolo della riproducibilità tecnica (non a caso era promosso dalla ditta della celebre dinastia di fotografi), agendo così da elemento ca- pace di proiettare ulteriormente il testo nella cultura di massa. Valentini ha lavorato alla Pinacoteca Martini di Oderzo, dove è conservato un corpus di 298 opere a tema dantesco realizzate dall’artista, la cui cifra stilistica si colloca tra simbolismo e surrealismo.

La terza presenza autoriale è quella dell’artista statunitense Robert Rauschenberg (1925-2008) che sul finire degli anni Cinquanta perfezionò la tecnica del “transfer a solvente” lavorando sulle immagini fotografiche delle riviste del tempo, poi riprese a matita e acquerello. Nella tavola “Malebolge”, “transfer drawing” dedicato all’ottavo cerchio dell’Inferno, gli atleti che campeggiavano sulle pagine di “Sports Illustrated” diventano personaggi della Commedia: Virgilio ha le fattezze di un tennista, mentre i giganti sono tre lottatori sul podio. Illustrando la Commedia, Rauschenberg coglie il pretesto per parlare dell’attualità e, innestando sul poema temi di natu- ra politica e sociale (tra i suoi personaggi figurano anche John Kennedy e Richard Nixon), sottolinea l’universalità del poema dantesco.

Tra le varie nature morte realizzate da Valentini spicca anche la fotografia che ritrae la prima edizione de “La Divina Mimesis” di Pasolini, un tentativo incompiuto di riscrittura della Commedia uscito postumo nel 1975, che all’interno della mostra è una sorta di omaggio al grande scrittore di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.

La mostra è promossa in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica, FMAV Fondazione Modena Arti Visive, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura con il supporto di Galleria Antonio Verolino (Modena), Podbielski Contemporary (Milano).

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli
Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”, fino al 25 settembre 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.

Con la destinazione all'Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.

Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.

La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022


“Davide D'Elia. FRESCO”, fino al 25 settembre 2022

NOS Visual Arts Production presenta “FRESCO”, la prima mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, a cura di Elisa Del Prete e in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica.
L’intervento è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è situato.

La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo “FRESCO” realizzati nel corso di un

precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche nel Senato cittadino.

Da tempo l’artista indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e arte contemporanea, pittura accademica e “gesto” pittorico, in un percorso che mette al centro un ripensamento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il ciclo “FRESCO” a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas appositamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di pittura “iris blue” celando talvolta gli elementi organici del paesaggio, talvolta le architetture nell'intento di far emergere la costruzione dei dipinti degli affreschi sottostanti. Una volta rimossi dagli affreschi, gli otto quadri sono diventati pitture astratte - o "assolute", come le definisce l'artista - su cui si è conservata la traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra "pittura assente" e "pittura presente".

La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, “Zero” e “Zero1”, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo “Paesaggio con figure” di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposte nella Sala 1. “Zero” e “Zero1”, nel momento in cui lasceranno il luogo originario del museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario.

‘Atti’ dello stesso componimento poetico, le opere di “FRESCO” costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti tramite un’azione di sovrapposizione in cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo.
Proprio in tale ottica la visita propone un’esperienza di Realtà Virtuale (realizzata da Filippo Pagotto/EL CA BO), tramite cui il visitatore si fa testimone della simultaneità dell’opera ricongiungendo il ciclo alla sua fonte originaria.

Info: www.museibologna.it/arteantica www.artcity.bologna.it

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“NO, NEON, NO CRY”, fino al 4 ottobre 2022

La Project Room del MAMbo torna a giocare il suo ruolo di contenitore tematico che accoglie, ricostruisce, racconta e valorizza le esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano- romagnolo.
La mostra “NO, NEON, NO CRY”, a cura di Gino Gianuizzi, tenta una narrazione della complessa, sfaccettata, “disordinata” storia della galleria neon.

Nata nel 1981 senza un programma, senza strategia, senza budget e senza obiettivi predeterminati, neon è stata un laboratorio permanente, una comunità per artisti, critici e curatori e un luogo di formazione per tutte le persone che vi hanno collaborato. Dal suo archivio risultano oltre trecento mostre all’attivo, alle quali si sono aggiunte nel tempo numerosissime attività collaterali, collaborazioni e iniziative esterne.

Questa immensa mole di materiali ha posto una sfida al curatore, da sempre anima della galleria: come approcciarsi alla magmatica attività ultra quarantennale di neon per raccontarla attraverso una mostra, senza limitarsi al progetto strettamente documentale o, all’opposto, tentare un impossibile “best of” degli artisti e delle opere che vi hanno trovato accoglienza.

La risposta di Gino Gianuizzi è il ricorso alla formula della wunderkammer: lo spazio della Project Room viene abitato da opere in proliferazione, da un accumulo visivo in cui inoltrarsi con circospezione tentando di decifrare i singoli lavori e di ricondurli agli artisti. Una sorta di organismo complesso, una comunità che continua a dialogare, discutere, mettere in dubbio e a rafforzarsi nella contaminazione.

Sebbene sia volutamente escluso l’approccio sistematico e ancor di più il percorso cronologico, in mostra sono rintracciabili testimonianze dei diversi momenti che neon ha vissuto nel tempo, dagli inizi della sua attività - nel clima della Bologna post ’77 – ad oggi.
2NO, NEON, NO CRY” include lavori di 52 artiste e artisti, a testimoniare la ricchezza di relazioni costruite nel tempo da neon.

Info: www.mambo-bologna.org www.artcity.bologna.it

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta
incontra l’automobile”, fino al 16 ottobre 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna presenta all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

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Museo Morandi - via Don Minzoni 14                                                            Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 23 ottobre 2022

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.
Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi www.artcity.bologna.it

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 10-19

Casa Morandi

via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): chiuso

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 9-13

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 10-19

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 10-19

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 10-18.30

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 10-19

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): chiuso

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto giovedì ore 10-14; venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-18 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica): aperto ore 10-18

Contatti
Istituzione Bologna Musei 
www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

mercoledì 25 maggio 2022

Istituzione Bologna Musei | Museo civico del Risorgimento

Certosa di Bologna. Calendario estivo  

26 maggio - 2 novembre 2022 

Cimitero Monumentale della Certosa
Via della Certosa 18, Bologna

www.museibologna.it/risorgimento
www.certosadibologna.it     

Bologna, Cimitero Monumentale della Certosa | Evento Soundand Silence 2, estate 2019. Foto Alberto Alvisi 

Arte, storia, teatro, musica per immergersi nella città della memoria e scoprirne le bellezze e i segreti. Torna dal 26 maggio al 2 novembre 2022 il Calendario estivo della Certosa, la rassegna di eventi culturali curata dal Museo civico del Risorgimento di Bologna, con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali, per valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico, artistico e architettonico racchiuso nel Cimitero Monumentale, considerato tra i più belli e importanti in Europa.

Giunta alla quattordicesima edizione, l'iniziativa avviata a Bologna si colloca tra le esperienze nazionali e internazionali più precoci nell'affrontare la complessa sfida di trasformare la percezione dei cimiteri da luoghi deputati alla sepoltura dei defunti a siti di rilevante interesse culturale dove è conservato un patrimonio in cui si riflette la storia della città. Grazie ad una sensibilità sempre più diffusa, prendersi cura dei cimiteri oggi significa anche riappropriarsi della dimensione culturale che questi luoghi, veri e propri musei-giardino a cielo aperto, possono offrire come ambienti educativi permanenti per pubblici differenti, dai cittadini ai turisti, dagli adulti ai più giovani.

Tra visite guidatepasseggiate tematichetrekkinglezioni animateconcerti e spettacoli teatrali sono circa sessanta gli appuntamenti proposti quest'anno, di cui una quarantina fruibili nelle ore serali. Ma non mancheranno attività in altri orari della giornata - al mattino, di pomeriggio, al tramonto - capaci di offrire spunti di stupore, bellezza e meditazione grazie alla spettacolarità della preziosa cornice monumentale e l'unicità delle scenografiche ambientazioni racchiuse al suo interno. 

Con il Calendario estivo della Certosa, il Museo civico del Risorgimento rinnova ogni anno un patto di collaborazione interdisciplinare con il mondo dell'associazionismo culturale, del terzo settore e delle guide turistiche professionalidella città, per una divulgazione ampia e sfaccettata negli approcci di conoscenza al complesso monumentale. 
Tre le tematiche principali che nel 2022 il museo ha proposto tramite l'avviso pubblico per la selezione delle proposte progettuali da includere nel programma: la storia di Bologna nel "Lungo Ottocento" (1796-1915); Giovine Italia, giovine Europa: Idee, lotte, emancipazione; il decennale della scomparsa di Lucio Dalla
Accanto a questi tre filoni si affiancano altre trame narrative, ricche di fascino e di suggestione, ispirate alle testimonianze del passato offerte dal luogo: dalla ritualità funebre come elemento dell'identità religiosa e civile alle vicende biografiche di donne vissute in epoche diverse ma accomunate dal coraggio dell'emancipazione sociale ispirata dagli ideali mazziniani e partigiani; dalla storia della famiglia Pizzardi, protagonista dell'evoluzione economica e politica di Bologna, ripercorsa in occasione del centenario della morte del marchese Carlo Alberti Pizzardi all'opera dello scultore e medaglista Renaud Martelli, autore di capolavori di arte funeraria realizzati in Certosa negli anni '40 e '60 del Novecento. E ancora i Trekking dell'Altro Mondo con una maratona insolita e dinamica per sperimentare la Certosa nello spirito della playable city; le visite guidate dedicate a grandi bolognesi come Ottorino RespighiGiorgio Morandi, Pier Paolo PasoliniRoberto Roversi; il viaggio condotto dallo scultore Marco Marchesini per scoprire, nel giorni del Solstizio d'estate, le coincidenze astronomiche e astrologiche in cui ci si può imbattere dentro e fuori il Cimitero; la quarta edizione della performance multisensoriale Sound and Silence; la Messa di Requiem tra Marco Enrico Bossi e Ildebrando Pizzetti. Riproposte, in alcuni casi con percorsi rinnovati, le visite guidate tematiche alla scoperta di delitti e passioni, simboli arcani e misteriosi, sempre seguite con grande partecipazione di pubblico.

Accanto alla programmazione, c’è poi un nuovo elemento che contribuisce a rendere particolare questa quattordicesima edizione. Il palcoscenico costituito da un armonioso susseguirsi di chiostri, sale, gallerie, edicole e cappelle con esempi di arte funeraria di grande pregio, espressione dei principali stili e correnti artistiche tra XIX e XX secolo, offre infatti un riscoperto punto di attrattività nell'area porticata inclusa tra le 12 componenti selezionate come espressione rappresentativa dell'identità urbana di Bologna e del suo sistema di percorsi coperti, che nel 2021 hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità UNESCO
Dopo lo Skogskyrkogården a Stoccolma, in italiano noto come "Cimitero del Bosco", iscritto dal 1994 nell'elenco dei siti tutelati, la Certosa di Bologna è il secondo cimitero nel mondo - in contemporanea al complesso Žale di Plečnik - Giardino di Tutti i Santi, situato nel cimitero di Žale nella città di Lubiana (conosciuta oggi come Lubiana di Plečnik) - ad essere stato aggiunto nell'elenco del patrimonio culturale e naturale mondiale come sito di eccezionale valore universale. 

«L'Estate delle iniziative dei musei civici apre con la ricca programmazione della Certosa. È una architettura di eventi che propone, nelle notti da maggio a novembre, i viali, i monumenti, le lapidi della Certosa come occasioni per narrare attraverso i linguaggi di tutte le arti il rapporto tra le biografie di chi ha vissuto a Bologna dall'Ottocento a oggi e la storia del nostro territorio - sottolinea Elena Di Gioia, delegata del sindaco alla cultura di Bologna e Città metropolitana -. È anche l'occasione per affiancare ai racconti sui personaggi più noti, narrazioni che illustrano le vite sorprendenti e fino a oggi ignorate di chi, soprattutto donne, ha attraversato questi duecento anni, lasciando un segno significativo da recuperare. Questa preziosa possibilità di allargare la narrazione della nostra città è resa possibile dalla ricerca continua del Museo civico del Risorgimento che si riflette nel portale Storia e Memoria di Bologna. Così come il Portico della Certosa è stato inserito in dialogo con gli altri portici della città riconosciuti Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, anche le iniziative sulla narrazione della memoria attraverso i linguaggi delle arti che si tengono alla Certosa saranno sempre più in dialogo con le iniziative che avverranno nel Polo della Memoria, uno dei progetti più ambiziosi di questa amministrazione». 

Dell'importanza strategica di cospicui investimenti economici finalizzati a opere di manutenzione strutturale e messa in sicurezza per promuovere il Cimitero Monumentale come meta di visita culturale è da sempre convinta Bologna Servizi Cimiteriali, la società che coordina l'intero complesso pubblico delle attività funerarie del territorio e contribuisce alla realizzazione del calendario estivo. «La valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Certosa è fin dalla sua istituzione nel 2013 tra le principali finalità di Bologna Servizi Cimiteriali, che ha stanziato anche per il quinquennio in corso ulteriori 8 milioni di euro per la preservazione e il restauro delle opere e dei beni in concessione - dichiara il presidente Simone Spataro -. Non può quindi che essere un onore e un piacere per noi ospitare all'interno del Cimitero monumentale il programma di eventi promosso dal Museo civico del Risorgimento. Le iniziative in calendario, che ci accompagneranno fino al 2 novembre 2022, rappresentano un'occasione importante per far scoprire (e riscoprire) i tesori del museo a cielo aperto della città, un tesoro che la stessa BSC tiene in particolar modo a promuovere nei confronti di cittadini e turisti. Ancora di più da quando i portici di Bologna, inclusi quelli della Certosa, sono entrati ufficialmente a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO». 

A sottolineare l'integrazione in un network internazionale di valorizzazione dei cimiteri storici, la manifestazione bolognese prende avvio in occasione dell'annuale Settimana alla scoperta dei cimiteri europei organizzata da ASCE - Association of Significant Cemeteries in Europe per sensibilizzare i cittadini europei sull'importanza dei cimiteri e presentarli in una prospettiva diversa a tutti i loro visitatori. L'iniziativa di quest'anno si svolge dal 30 maggio al 5 giugnoe ha scelto come tema centrale "Scuole sui cimiteri", con l'obiettivo di mettere in luce la ricchezza storica, artistica, architettonica e didattica di questi spazi e coinvolgere le giovani generazioni nella loro conservazione. 
Come di consueto, il calendario si prolungherà oltre la stagione estiva per concludersi simbolicamente nel segno del ricordo il 2 novembre 2022, giorno in cui si celebra la Festività dei Defunti. 

Il Museo civico del Risorgimento partecipa al Tavolo Tecnico SE.F.IT. istituito per la valorizzazione storico-artistica dei cimiteri monumentali italiani, composto da un gruppo ristretto di associati a UTILITALIA - SE.F.IT. (Servizi Funerari Italiani), fra i quali si annoverano i cimiteri di Genova, Torino, Roma, Ferrara, Milano, Trento, Bolzano, Mantova, Parma e Modena. 
In occasione del 150° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, giovedì 26 maggio Bologna, con il suo meraviglioso Cimitero della Certosa, sarà la città pilota da cui prenderà avvio il progetto nazionale "GIOVINE ITALIA. GIOVINE EUROPA - idee, lotte, emancipazione - Rievocazione Storica 2022" proposto da 8cento APS, cui il Tavolo Tecnico ha aderito. Nuovi percorsi culturali, animati da scene con figuranti in costumi ottocenteschi, si raccorderanno trasversalmente in tutta Italia per celebrare la memoria di personaggi femminili che hanno partecipato o attivamente contribuito a scrivere la storia mazziniana.

Il calendario estivo 2022 della Certosa di Bologna è realizzato da Istituzione Bologna Musei | Museo civico del Risorgimento con: Associazione Co.Me.Te., Coro Euridice, Associazione Dolci Accenti - Educazione e Divulgazione Musicale, Istantanea Teatro, Associazione culturale Jaya, Associazione culturale Memori, Cooperativa sociale Mirarte, Gruppo teatrale Più o Meno, Associazione culturale Rimachèride, Teatro Circolare.Con la collaborazione di: 8cento APS, ASCE - Association of Significant Cemeteries in Europe, Associazione Amici della Certosa, MIA - Musei Inclusivi e Aperti, Padri Passionisti, Teatro del Baraccano. 
Nell'ambito di: Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena. 
Con il contributo di: Bologna Servizi Cimiteriali. 

Informazioni 
Museo civico del Risorgimento 
Piazza Carducci 5 | 40125 Bologna 
Tel. + 39 051 347592 / 225583 
www.museibologna.it/risorgimento | www.certosadibologna.it     
museorisorgimento@comune.bologna.it 
Facebook: Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna 
YouTube: Storia e Memoria di Bologna 
Instagram: @certosadibolognaofficial

Istituzione Bologna Musei
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