giovedì 28 luglio 2022

SETTORE MUSEI CIVICI BOLOGNA

Iniziative, attività e mostre temporanee 29 luglio – 4
agosto 2022

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

IN EVIDENZA

martedì 2 agosto

ore 21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

Nell'ambito della rassegna “(s)Nodi: festival di musiche
inconsuete” e di Bologna Estate “Quartetto Loco”
Con Oscar Antolì, clarinetto, clarinetto basso, kaval, voce; Simone Bottasso, organetto; Nicolò Bottasso, violino, violino baritono, tromba; Bo Wiget, violoncello, voce.
Costruire ponti tra la musica e gli stili dei loro paesi di provenienza con quelli di altre tradizioni è nel loro DNA. I fratelli Simone e Nicolò Bottasso attingono dalla tradizione popolare piemontese così come dal jazz e dal pop sperimentale. Oscar Antolì contamina la musica catalana con quella di tutto il Mediterraneo. Lo svizzero Bo Wiget ama lo spazio sonoro alpino ma è ugualmente a suo agio nella musica barocca. Il tutto combinato con ulteriori elementi orientali, arabi, indiani, africani, che danno alla loro musica un sapore davvero globale.
L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.
È possibile acquistare i biglietti in prevendita:
- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura
- sul sito www.museibologna.it/musica oppure direttamente sulla piattaforma https://ticket.midaticket.it/rassegnasnodi/Events con una maggiorazione di € 1,00
I biglietti acquistati non sono rimborsabili.
Ingresso: € 10,00 / € 8,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)
Info: www.museibologna.it/musica

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 29 luglio

ore 21.15: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate “Notturno bolognese... un custode, un cantastorie e un umarell”.

Storie, canzoni e strani personaggi in una calda notte bolognese alla Certosa. Un custode, insofferente ai turni notturni, dà inizio allo spettacolo parlando delle vicissitudini del suo lavoro e finisce poi per raccontare curiosità su personaggi storici e artisti legati a Bologna. Un cantastorie, rimasto chiuso nella Certosa con la sua chitarra, si lascia ispirare da questi personaggi e propone al pubblico le sue “cante” in italiano e dialetto bolognese. Un umarell, persosi nella Certosa, ne approfitta per condividere col pubblico problematiche legate alla terza età: dal cantiere alla bocciofila. Con Gian Piero Sterpi, attore comico e cabarettista; Fausto Carpani, cantore della Bologna di ieri e di oggi premiato con il Nettuno d'oro.
A cura di Gruppo teatrale Più o Meno.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria a alessiadepasquale@hotmail.it oppure al 349 3054496.
Ingresso: € 13,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

martedì 2 agosto

ore 20 e ore 21.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario
estivo” e di Bologna Estate
“Bologna - la donna, la saggia, l'artista, la strega”
Artiste, letterate, scienziate, streghe... hanno tutte in comune due cose: sono donne e sono di Bologna! Il percorso teatrale si snoda fra le vite di queste personalità femminili, dalla fondazione di Bologna con la leggenda di Aposa, passando da Properzia de Rossi, Bitisia Gozzadini, “L’enormissima strega” Budrioli, le cere anatomiche della Manzolini, giungendo all'Ottocento. Un viaggio che ripercorre la nascita e il volto di Bologna, tramite le sue Dotte, Sagge, Artiste e Streghe!
Percorso teatrale a cura di Teatro Circolare.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria a teatrocircolare17@gmail.com.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 3 agosto

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate

“Splendido Ottocento: il secolo elegante”.L’Ottocento fu un secolo di raffinatezze: la cultura classica diede vita a sculture di grande bellezza ed eleganza mentre i salotti si riempivano di donne colte, alla moda, animatrici di brillanti conversazioni e protagoniste del nostro Risorgimento. Racconteremo questo secolo tra boccoli inanellati, abiti vaporosi e gossip gustosi passeggiando nel cimitero ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Visita guidata a cura di Mirarte in collaborazione con i figuranti in costume di 8cento APS. Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.
Ingresso: € 13,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

MOSTRE IN CORSO

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022

“La memoria del futuro. Mario Ramous un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta”, fino al 4 settembre 2022.

Poeta, latinista, italianista, critico d’arte e direttore editoriale: sono solo alcune delle forme e attività culturali che hanno contraddistinto la figura intellettuale di Mario Ramous (Milano, 18 maggio 1924 - Bologna, 8 luglio 1999) e che per la prima volta sono mostrate al pubblico nella mostra, organizzata dal Centro Studi Mario Ramous con la collaborazione di Scripta Maneant Editore.

Il percorso espositivo, curato da Maura Pozzati e Michele Ramous Fabj e allestito in sei sale delle Collezioni Comunali d’Arte, si snoda in una continua scoperta di inediti, interessi poliedrici e instancabile ricerca di “perfezione” di Mario Ramous.
La mostra espone alcune opere d’arte di pregio appartenenti alla collezione personale di Mario Ramous, tra cui un disegno di Giorgio Morandi del 1915 dal titolo “Piatti”, segno dell’amore che il poeta e scrittore d’arte aveva per il pittore bolognese, tanto da dedicargli uno dei suoi testi d’arte più bello e intenso, il saggio “I disegni di Giorgio Morandi” (1949); il grande olio “Omaggio a Carpaccio” di Concetto Pozzati (1964); una tecnica mista di Rodolfo Aricò del 1965, “Forma e campionario”, quale testimonianza del loro sodalizio intellettuale e del comune «amore nei confronti della grande tradizione classica che si ribalta poi nel contemporaneo»; un olio su tela di Sergio Romiti del 1949, altra opera simbolo del «rapporto profondo tra due uomini di acuta sensibilità»; un mobile bar con disegno di Pirro Cuniberti a testimoniare la loro amicizia; le lastre di stampa originali delle opere di Giorgio Morandi e Marino Marini, pubblicate rispettivamente in “I disegni di Giorgio Morandi” (1949) e “La memoria, il messaggio” (1951). Manoscritti di poesie e traduzioni, poesie visive, disegni pubblicitari inediti, spartiti musicali, articoli di critica e rari volumi degli anni Sessanta e Settanta documentano i molteplici i lin
guaggi, le contaminazioni e gli incontri amicali che Ramous intrattenne con grandi nomi del ’900, tra cui Pietro Bonfiglioli, Pirro Cuniberti, Francesco Flora, Marino Marini, Giorgio Morandi, Concetto Pozzati, Sergio Romiti, Gianni Scalia, Emilio Scanavino, Mario Sironi, Adriano Spatola. La mostra è promossa da Centro Studi Mario Ramous in collaborazione con Archivio Concetto Pozzati, Casa Carducci | Biblioteche di Bologna, Musei Civici d’Arte Antica e Scripta Maneant. Media partner la Repubblica.

Info: www.museibologna.it/arteantica www.artcity.bologna.it

Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“Jacopo Valentini. Concerning Dante - Autonomous cell”, fino
al 18 settembre 2022

La mostra, a cura di Carlo Sala, è un progetto fotografico legato all’immaginario dantesco che ripercorre lungo l’Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere dell’autore sono esposte lungo i tre piani della collezione permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici fiorentini che provocarono l’esilio del poeta.

La ricerca si snoda attorno a tre luoghi simbolici, che sono interpretati come i varchi che conducono rispettivamente a Inferno, Purgatorio e Paradiso, dei veri e propri punti di contatto tra la narrazione della Commedia e la realtà del territorio italiano.
Il primo, le bocche vulcaniche dei Campi Flegrei, era per gli antichi romani l’antro di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti al di là del fiume dell’Ade, e Virgilio nell’Eneide vi colloca la discesa agli inferi. La Pietra di Bismantova è ritratta dall’artista a simboleggiare il Purgatorio, seguendo un esplicito richiamo del testo nel IV Canto. Il delta del Po è invece la figurazione del Paradiso: un luogo che non presenta un legame filologico con il libro, ma è stato adottato come un pretesto visivo capace di evocare le suggestioni del poema mediante il suo caratteristico paesaggio sospeso e atemporale.

Uno degli aspetti preminenti che la ricerca di Valentini vuole far emergere sul rapporto tra testo letterario e paesaggio è come l’influenza del primo verso quest’ultimo sia stata tale da condizionare la percezione dei luoghi. A contribuire a questo processo è stata l’ampia mole di figurazioni del testo che si sono succedute nei secoli, a cui il fotografo si è approcciato ritraendo con la tecnica dello still life alcuni lavori di Federico Zuccari, Alberto Martini e Robert Rauschenberg. Ogni opera autoriale fotografata da Valentini è una ‘cellula’ di quel complesso universo visivo in perenne mutazione, che forma l’immaginario dantesco e che appare come una cartina tornasole dell’evoluzione della società e del suo rapporto con aspetti cruciali quali la morale, la religione e il potere.

La prima opera riletta visivamente da Valentini nella sua ricerca è il “Dante Istoriato” di Federico Zuccari (1539-1609), che nella seconda metà del Cinquecento realizzò una sorta di libro d’artista, dove le immagini diventano il centro della narrazione. La gamma cromatica adottata dal pittore in ogni cantica ne accentua il pathos visivo, come emerge nelle tavole dell’Inferno realizzate a matita. Nella sequenza iconografica del libro, Valentini colloca i disegni dell’artista urbinate tra le vedute laviche di Lanzarote e i fumi delle solfatare dei Campi Flegrei, creando una analogia visiva tra finzione e realtà.

Il secondo contributo è quello di Alberto Martini (1876-1954), artista che ha sempre mantenuto un rapporto molto intenso con la Commedia. L’occasione fu il celebre concorso del 1900 per l’edizione Alinari, snodo cruciale per la figurazione del poema dantesco perché aprì a una pluralità di declinazioni autoriali moderne con il solo vincolo della riproducibilità tecnica (non a caso era promosso dalla ditta della celebre dinastia di fotografi), agendo così da elemento capace di proiettare ulteriormente il testo nella cultura di massa. Valentini ha lavorato alla Pinacoteca Martini di Oderzo, dove è conservato un corpus di 298 opere a tema dantesco realizzate dall’artista, la cui cifra stilistica si colloca tra simbolismo e surrealismo.

La terza presenza autoriale è quella dell’artista statunitense Robert Rauschenberg (1925-2008) che sul finire degli anni Cinquanta perfezionò la tecnica del “transfer a solvente” lavorando sulle immagini fotografiche delle riviste del tempo, poi riprese a matita e acquerello. Nella tavola “Malebolge”, “transfer drawing” dedicato all’ottavo cerchio dell’Inferno, gli atleti che campeggiavano sulle pagine di “Sports Illustrated” diventano personaggi della Commedia: Virgilio ha le fattezze di un tennista, mentre i giganti sono tre lottatori sul podio. Illustrando la Commedia, Rauschenberg coglie il pretesto per parlare dell’attualità e, innestando sul poema temi di natura politica e sociale (tra i suoi personaggi figurano anche John Kennedy e Richard Nixon), sottolinea l’universalità del poema dantesco.

Tra le varie nature morte realizzate da Valentini spicca anche la fotografia che ritrae la prima edizione de “La Divina Mimesis” di Pasolini, un tentativo incompiuto di riscrittura della Commedia uscito postumo nel 1975, che all’interno della mostra è una sorta di omaggio al grande scrittore di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.

La mostra è promossa in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica, FMAV Fondazione Modena Arti Visive, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura con il supporto di Galleria Antonio Verolino (Modena), Podbielski Contemporary (Milano).

Info: www.museibologna.it/arteantica www.artcity.bologna.it


“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli
Serretti per i Musei Civici d’Arte

Antica di Bologna”, fino al 25 settembre 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.

Viene così assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.
Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.
La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lat- timo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colora- ta produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“Davide D'Elia. FRESCO”, fino al 25 settembre 2022

NOS Visual Arts Production presenta “FRESCO”, la prima
mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, a cura di Elisa Del Prete e in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica.
L’intervento è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è situato.

La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo “FRESCO” realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche nel Senato cittadino.

Da tempo l’artista indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e arte contemporanea, pittura accademica e “gesto” pittorico, in un percorso che mette al centro un ripensamento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il ciclo “FRESCO” a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas appositamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di pittura “iris blue” celando talvolta gli elementi organici del paesaggio, talvolta le architetture nell'intento di far emergere la costruzione dei dipinti degli affreschi sottostanti. Una volta rimossi dagli affreschi, gli otto quadri sono diventati pitture astratte - o "assolute", come le definisce l'artista - su cui si è conservata la traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra "pittura assente" e "pittura presente".

La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, “Zero” e “Zero1”, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo “Paesaggio con figure” di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposte nella Sala 1. “Zero” e “Zero1”, nel momento in cui lasceranno il luogo originario del museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario.

‘Atti’ dello stesso componimento poetico, le opere di “FRESCO” costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti tramite un’azione di sovrapposizione in cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo.
Proprio in tale ottica la visita propone un’esperienza di Realtà Virtuale (realizzata da Filippo Pagotto/EL CA BO), tramite cui il visitatore si fa testimone della simultaneità dell’opera ricon- giungendo il ciclo alla sua fonte originaria.

Info: www.museibologna.it/arteantica www.artcity.bologna.it

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“NO, NEON, NO CRY”, fino al 4 ottobre 2022

La Project Room del MAMbo torna a giocare il suo ruolo di
contenitore tematico che accoglie, ricostruisce, racconta e valorizza le esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano- romagnolo.
La mostra “NO, NEON, NO CRY”, a cura di Gino Gianuizzi, tenta una narrazione della complessa, sfaccettata, “disordinata” storia della galleria neon.

Nata nel 1981 senza un programma, senza strategia, senza budget e senza obiettivi predeterminati, neon è stata un laboratorio permanente, una comunità per artisti, critici e curatori e un luogo di formazione per tutte le persone che vi hanno collaborato. Dal suo archivio risultano oltre trecento mostre all’attivo, alle quali si sono aggiunte nel tempo numerosissime attività collaterali, collaborazioni e iniziative esterne.

Questa immensa mole di materiali ha posto una sfida al curatore, da sempre anima della galleria: come approcciarsi alla magmatica attività ultra quarantennale di neon per raccontarla attraverso una mostra, senza limitarsi al progetto strettamente documentale o, all’opposto, tentare un impossibile “best of” degli artisti e delle opere che vi hanno trovato accoglienza.

La risposta di Gino Gianuizzi è il ricorso alla formula della wunderkammer: lo spazio della Project Room viene abitato da opere in proliferazione, da un accumulo visivo in cui inoltrarsi con circospezione tentando di decifrare i singoli lavori e di ricondurli agli artisti. Una sorta di organismo complesso, una comunità che continua a dialogare, discutere, mettere in dubbio e a rafforzarsi nella contaminazione.

Sebbene sia volutamente escluso l’approccio sistematico e ancor di più il percorso cronologico, in mostra sono rintracciabili testimonianze dei diversi momenti che neon ha vissuto nel tempo, dagli inizi della sua attività - nel clima della Bologna post ’77 – ad oggi.

2NO, NEON, NO CRY” include lavori di 52 artiste e artisti, a testimoniare la ricchezza di relazio- ni costruite nel tempo da neon.

Info: www.mambo-bologna.org www.artcity.bologna.it  

Nell’ambito di Bologna Estate

“Sean Scully. A Wound in a Dance with Love”, fino al 9 ottobre 2022

L’esposizione, a cura di Lorenzo Balbi con main partner la Kerlin Gallery di Dublino, è basata sulla mostra “Sean Scully: Passenger – A Retrospective”, curata da Dávid Fehér e organizzata dal Museum of Fine Arts – Hungarian National Gallery di Budapest (14 ottobre 2020 – 30 maggio 2021), successivamente ospitata al Benaki Museum di Atene, e arriva a Bologna in una versione rinnovata e pensata per il MAMbo. L’artista è nuovamente protagonista di una personale a Bolo- gna dopo 26 anni: nel 1996 fu proprio la Galleria d’Arte Moderna, da cui discende il MAMbo,a dedicargli una mostra nella sede di Villa delle Rose.

Nell’arte di Scully confluiscono in eguale misura tanto un'estesa conoscenza delle opere di maestri antichi e contemporanei quanto una singolare sensibilità nel trarre suggestioni visive ed emozionali da dati di realtà. La mostra bolognese, con 68 lavori esposti (dipinti a olio, acrilici, acquerelli, disegni e una scultura monumentale), intende evidenziare la dialettica costante fra queste due componenti fondamentali del lavoro dell’artista, ripercorrendo una vicenda creativa lunga oltre cinquant’anni.

Dalle prime sperimentazioni figurative degli anni ’60 e le opere minimaliste degli anni ’70 fino al lavoro attuale, “A Wound in a Dance with Love” documenta i più importanti sviluppi di una pratica sempre coerente con i propri presupposti eppure capace di variare significativamente nel corso del tempo, in relazione a esperienze emotive ed evoluzioni esistenziali come ad affetti e lutti.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta
incontra l’automobile”, fino al 16 otto- bre 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna presenta all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico-industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 23 ottobre 2022

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.
Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi www.artcity.bologna.it

Fanno parte del Settore Musei Civici Bologna: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36
tel. 051 6496611
fino al 23 ottobre 2022:
aperto sabato e domenica: ore 16-20
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
fino al 25 settembre 2022:
aperto venerdì, sabato e domenica ore 17-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì


Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
chiusura estiva fino al 14 settembre 2022; è possibile accedere al museo il venerdì mattina pre- notando l'accesso entro le ore 13 del mercoledì precedente

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto giovedì ore 10-14; venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-18 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
chiusura estiva dal 1° agosto al 7 settembre 2022

Contatti
Settore Musei Civici Bologna - 
www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

mercoledì 27 luglio 2022

EVENTI ARCHIVIOZETA



LA MONTAGNA INCANTATA

29 - 30 - 31 luglio e dal 5 al 21 agosto ore 18

al Cimitero militare germanico del passo della Futa FI

liberamente ispirato al romanzo di

Thomas Mann

 

drammaturgia e regia 

Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

 

partitura musicale 

Patrizio Barontini

 

con 

Diana Dardi, Gianluca Guidotti, Pouria Jashn Tirgan, Giuseppe Losacco,

Andrea Maffetti, Enrica Sangiovanni, Giacomo Tamburini

 

e con la partecipazione di Antonia, Elio e Ida Guidotti

 

violoncello Francesco Canfailla

 

costumi les libellules Studio in collaborazione con Elena Fregni

 

tecnica Andrea Sangiovanni

 

foto di scena Franco Guardascione

 

venerdì 29 luglio alle 18 debutta il nuovo spettacolo di archiviozeta

un appassionato viaggio in uno dei più importanti romanzi del '900

una storia che continua a parlarci, dall’inizio del secolo scorso, con dolorosa ironia,

di malattia e guerra.

 

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BOLOGNA BIBLIOTECHE

Gli appuntamenti da giovedì 28 luglio a mercoledì 31 agosto


Tutte le aperture e giorni di chiusura delle biblioteche comunali nei mesi di luglio e agosto.
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APPUNTAMENTI

Giovedì 28 luglio 

ore 17: Biblioteca dell’Archiginnasio - Quadriloggiato 

Da Poeta a poeta. Carteggio Pier Paolo Pasolini - Roberto Roversi. Visita guidata gratuita alla mostra condotta dal curatore Antonio Bagnoli. La mostra ripercorre il rapporto tra i due grandi intellettuali negli anni in cui collaborarono nella redazione della rivista «Officina». L’appuntamento è al primo piano del palazzo dell'Archiginnasio, all'inizio del percorso espositivo. Non occorre prenotare. 
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 Venerdì 29 luglio

ore 21.30: Le Serre dei Giardini Margherita, via


Castiglione 134 
Live Anna Bassy. Anna Bassy è una cantautrice italo-nigeriana, nata e cresciuta a Verona. Si appassiona fin da giovanissima alla musica e al canto: reggae, soul, R&B, gospel, sono i generi di cui si innamora che la stimolano ad esplorare il suono della sua voce. Scrive i primi pezzi inediti nel 2016 e li raccoglie nel Demo EP Part of me. Nei brani risuonano vari mondi: affondano le radici nel soul, hanno venature pop, ma richiamano a tratti il folk, a tratti esplorano le sue origini africane. L'evento fa parte di Plurali Femminili ed è organizzato da Kilowatt, Biblioteca Amilcar Cabral e La confraternita dell'uva - Libreria Indipendente. 
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Martedì 2 agosto 
ore 17: Salaborsa Lab Roberto Ruffilli 
Maker Space. Un Maker Space aperto alla cittadinanza in cui si potranno utilizzare gratuitamente gli strumenti tipici della fabbricazione digitale come stampanti e scanner 3D, vinyl cutter e schede per la prototipazione elettronica: tutto il necessario per poter realizzare oggetti interattivi, grafiche personalizzate, componenti di ricambio semplici e complessi. 
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 Giovedì 4 agosto

ore 17: Salaborsa Lab Roberto Ruffilli 
Maker Space. Un Maker Space aperto alla cittadinanza in cui si potranno utilizzare gratuitamente gli strumenti tipici della fabbricazione digitale come stampanti e scanner 3D, vinyl cutter e schede per la prototipazione elettronica: tutto il necessario per poter realizzare oggetti interattivi, grafiche personalizzate, componenti di ricambio semplici e complessi. 
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 EVENTI PER BAMBINI E RAGAZZI

Giovedì 28 luglio 

ore 14.30: Salaborsa Lab Roberto Ruffilli 
Meteo Lab. Costruiamo una stazione meteo con Arduino! Per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni. 
Percorso di progettazione e realizzazione di una stazione meteo: utilizzando la scheda Arduino con sensori di umidità e temperatura si potrà costruire una piccola stazione meteo che, collegata in cloud con un'interfaccia grafica (per esempio Blynk), potrà fornire dati sull’ambiente esterno. La struttura della stazione sarà modellata da ragazze e ragazzi e successivamente stampata in 3D; si potranno utilizzare eventualmente anche materiali di recupero da integrare nella struttura. 
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ore 14.30: Salaborsa Lab Roberto Ruffilli 
Realtà virtuale e architettura con Minecraft. Attività per ragazze e ragazzi da 11 a 16 anni. Minecraft è un luogo in cui si scava (mine) e costruisce (craft) con diversi tipi di blocchi 3D, all’interno di un mondo digitale fatto da diversi tipi di terreni e habitat da esplorare. Nel mondo virtuale e colorato di questo gioco il sole sorge e tramonta, si raccolgono materiali e si costruiscono ambientazioni e congegni. 
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ore 18: Parco di Villa Spada, via di Casaglia, 3 
La Regina Carciofona. Lettura animata dal libro di Sandra Bertuzzi. All’interno della rassegna di Fantateatro Il Mistero delle Case dei Libri, un’indagine poliziesco-letteraria in lungo e in largo tra i quartieri della città. 
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Martedì 2 agosto

ore 14.30: Salaborsa Lab Roberto Ruffilli 


Meteo Lab. Costruiamo una stazione meteo con Arduino! Per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni. 
Percorso di progettazione e realizzazione di una stazione meteo: utilizzando la scheda Arduino con sensori di umidità e temperatura si potrà costruire una piccola stazione meteo che, collegata in cloud con un'interfaccia grafica (per esempio Blynk), potrà fornire dati sull’ambiente esterno. 
La struttura della stazione sarà modellata da ragazze e ragazzi e successivamente stampata in 3D; si potranno utilizzare eventualmente anche materiali di recupero da integrare nella struttura. 
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Mercoledì 3 agosto

ore 9.30: Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti 
Cucciolibri. Spazio bebè riservato a bimbe e bimbi da 0 a 24 mesi con mamme e papà. Per informazioni e prenotazioni chiama il numero 0512194301 o scrivi a bibliotecascandellara@comune.bologna.it
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ore 14.30: Salaborsa Lab Roberto Ruffilli 
Meteo Lab. Costruiamo una stazione meteo con Arduino! Per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni. Percorso di progettazione e realizzazione di una stazione meteo: utilizzando la scheda Arduino con sensori di umidità e temperatura si potrà costruire una piccola stazione meteo che, collegata in cloud con un'interfaccia grafica (per esempio Blynk), potrà fornire dati sull’ambiente esterno. La struttura della stazione sarà modellata da ragazze e ragazzi e successivamente stampata in 3D; si potranno utilizzare eventualmente anche materiali di recupero da integrare nella struttura. 
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Giovedì 4 agosto

ore 14.30: Salaborsa Lab Roberto Ruffilli 
Meteo Lab. Costruiamo una stazione meteo con Arduino! Per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni. Percorso di progettazione e realizzazione di una stazione meteo: utilizzando la scheda Arduino con sensori di umidità e temperatura si potrà costruire una piccola stazione meteo che, collegata in cloud con un'interfaccia grafica (per esempio Blynk), potrà fornire dati sull’ambiente esterno. La struttura della stazione sarà modellata da ragazze e ragazzi e successivamente stampata in 3D; si potranno utilizzare eventualmente anche materiali di recupero da integrare nella struttura. 
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ore 17: Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti 
All'ombra della magnolia. Letture ad alta voce e piccole avventure per bambine e bambini dai 2 anni. Per informazioni e iscrizioni chiama il numero 0512194301 o scrivi a bibliotecascandellara@comune.bologna.it
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 Mercoledì 24 agosto

ore 9.30: Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti 
Cucciolibri. Spazio bebè riservato a bimbe e bimbi da 0 a 24 mesi con mamme e papà. Per informazioni e prenotazioni chiama il numero 0512194301 o scrivi a bibliotecascandellara@comune.bologna.it
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Giovedì 25 agosto

ore 17: Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti 
All'ombra della magnolia. Letture ad alta voce e piccole avventure per bambine e bambini dai 2 anni. Per informazioni e iscrizioni chiama il numero 0512194301 o scrivi a bibliotecascandellara@comune.bologna.it
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MOSTRE

Fino al 27 agosto: Biblioteca dell’Archiginnasio -

Ambulacro dei Legisti 
Da poeta a poeta. Carteggio Pier Paolo Pasolini - Roberto Roversi 
Ingresso: gratuito senza prenotazione 
Orari: lunedì-venerdì 9-19; sabato 9-18; domenica chiusa. Agosto: lunedì-venerdì 9-18; sabato 10-18; domenica chiuso; 15 agosto: 10-14 
Mostra, a cura di Antonio Bagnoli, dedicata al rapporto epistolare tra i due grandi intellettuali negli anni in cui collaborarono nella redazione della rivista «Officina». In mostra ci saranno lettere e cartoline originali spedite da Pasolini a Roversi e diversi appunti manoscritti per lettere che Roversi spedì a Pasolini, oltre a bozze tipografiche che documentano la nascita della rivista, anche dal punto di vista grafico. 
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Fino al 3 settembre: Biblioteca Salaborsa - Piazza
coperta 
Renato Casaro. L'ultimo protagonista della scuola italiana dei pittori del cinema. 
Ingresso: gratuito senza prenotazione 
Orari: lunedì 14.30-20; martedì-venerdì 10-20; sabato 10-19; domenica chiusa. Agosto: lunedì-venerdì 14-19; sabato e domenica chiusa 
Si rinnova l’appuntamento estivo con l’esposizione legata al Festival del Cinema Ritrovato dei manifesti originali che hanno fatto la storia del cinema. Quest’anno l’omaggio è dedicato a Renato Casaro (Treviso, 1935), ultimo protagonista della più grande stagione dei cartellonisti del cinema. Un artista geniale conosciuto per il talento, l’autentica passione e l’alta professionalità, che in maniera innovativa e man mano sempre più essenziale ha saputo trasporre in immagine iconica numerosi capolavori del cinema nazionale e internazionale, catturando l’attenzione dei più grandi registi italiani e stranieri. Fra gli originali esposti, estratti dalle collezioni della Cineteca di Bologna, alcuni manifesti della collezione privata di Maurizio Baroni, a cui si deve il grande merito di aver ritrovato e riportato alla luce la storia e la carriera artistica dei grandi pittori del cinema italiano.
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 Fino al 12 novembre: Biblioteca Salaborsa - Sala della Musica


Jazz in Bo - Bologna Jazz Photo Exhibition
Ingresso: gratuito senza prenotazione
Orari: lunedì 14.30-20; martedì-venerdì 10-20; sabato 10-19; domenica chiusa. Agosto: lunedì-venerdì 14-19; sabato e domenica chiusa
Quaranta musicisti jazz ritratti in luoghi iconici e suggestivi della città di Bologna. A cura di Associazione TerzoTropico-APS e Associazione NuFlava. Con la collaborazione di: Comune di Bologna, Bologna Unesco City of Music, Sala della Musica, Biblioteca Salaborsa, Giuliana DI Gioia Copywriter & Media relations, Wetrust Communication stories.
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 INDIRIZZI E RECAPITI

Biblioteca dell’Archiginnasio, piazza Galvani, 1 
telefono: 051276811 – email: archiginnasio@comune.bologna.it – http://www.archiginnasio.it/
Biblioteca Salaborsa, piazza del Nettuno, 3 
telefono: 0512194400 – email: bibliotecasalaborsa@comune.bologna.it – https://www.bibliotecasalaborsa.it/
Biblioteca Salaborsa Ragazzi, piazza del Nettuno, 3 
telefono: 0512194411 – email: ragazzisalaborsa@comune.bologna.it – https://www.bibliotecasalaborsa.it/ragazzi/
Biblioteca Salaborsa Lab Roberto Ruffilli, vicolo Bolognetti, 2 
telefono: 0512197122 – email: salaborsalab@comune.bologna.it
Biblioteca di Casa Carducci, piazza Carducci, 5 
telefono: 0512196520 – email: casacarducci@comune.bologna.it – http://www.casacarducci.it/
Biblioteca Amilcar Cabral, via San Mamolo, 24
telefono: 051581464 – email: amicabr@comune.bologna.it – http://www.centrocabral.com/
Biblioteca Jorge Luis Borges, via dello Scalo, 21/2 
telefono: 0512197770 – email: bibliotecaborges@comune.bologna.it
Biblioteca Oriano Tassinari Clò, via di Casaglia, 7 
telefono: 051434383 – email: bibliotecavillaspada@comune.bologna.it
Biblioteca Orlando Pezzoli, via Battindarno, 123 
telefono: 0512197544 – email: bibliotecapezzoli@comune.bologna.it
Biblioteca di Borgo Panigale, via Legnano, 2 
telefono: 051404930 - email: bibliotecaborgopanigale@comune.bologna.it
Biblioteca Lame/Cesare Malservisi, via Marco Polo, 21/13
telefono: 0516350948 – email: bibliotecalame@comune.bologna.it
Biblioteca Casa di Khaoula, via di Corticella, 104
telefono: 0516312721 – email: bibliotecacasakhaoula@comune.bologna.it
Biblioteca Corticella/Luigi Fabbri, via Gorki, 14
telefono: 0512195530 – email: bibliotecacorticella@comune.bologna.it
Biblioteca Luigi Spina, via Casini, 5
telefono: 0512195341 – email: bibliotecalspina@comune.bologna.it
Biblioteca Scandellara/Mirella Bartolotti, via Scandellara, 50 
telefono: 0512194301 – email: bibliotecascandellara@comune.bologna.it
Biblioteca Natalia Ginzburg, via Genova, 10
telefono: 051466307 – email: bibliotecaginzburg@comune.bologna.it
Biblioteca Italiana delle Donne, via del Piombo, 5
telefono: 0514299411 – email: bibliotecadelledonne@women.it
https://bibliotecadelledonne.women.it/
Biblioteca dell’Istituto Storico Parri, via Sant'Isaia, 18
telefono: 0513397211 – email: istituto@istitutoparri.it – http://www.istitutoparri.eu/

martedì 26 luglio 2022

42° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI USTICA

 Attorno al Museo

Spettacoli, concerti, performance ed eventi 

Parco della Zucca,  spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica
 
Via di Saliceto 3/22 Bologna 
27 giugno - 10 agosto 2022
attornoalmuseo.it 

Mercoledì 27 luglio 2022 h 21.15 
STANCA DI GUERRA
Lella Costa-Foto:Lorenzo Piano
 
reading tratto dall'omonimo spettacolo del 1996 
con Lella Costa 
regia di Gabriele Vacis 

Ingresso a offerta libera
 

Prosegue domani,mercoledì 27 luglio 2022 alle h 21.15la rassegna di spettacoli, concerti, performance ed eventi Attorno al Museo, organizzata dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica
Dettaglio del relitto
 in occasione del 42° anniversario del tragico evento.
A salire sul palco del Parco della Zucca, nello spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica, in via di Saliceto 3/22 a Bologna, sarà Lella Costa, tra le attrici più apprezzate della scena teatrale italiana, con il reading Stanca di guerra riproposto, nell'urgenza del tempo presente, a distanza di oltre 25 anni dall'omonimo spettacolo del 1996 scritto insieme a Alessandro Baricco, Sergio Ferrentino, Massimo Cirri, Piergiorgio Paterlini e Bruno Agostani, con la regia di Gabriele Vacis. 

Che faccia si deve fare quando si prova ad affrontare un argomento così grande e terribile come la guerra? Che poi non si sa neanche bene dove, come, quando, perché sia cominciata. Forse all'inizio è stata anche una faccenda relativamente semplice, una roba tipo: "Tu hai la caverna più calda, la donna più pelosa, la ruota più rotonda. Io ho la clava più grossa: te la spacco sulla testa, così mi prendo quello che mi piace". Rozzo, ma mica poi tanto. Sembra sempre che ci sia qualcosa per cui è indispensabile farla, la guerra, che sia la libertà, la giustizia, l’onore, le proprie idee. 
Ma cosa c’è dentro la guerra, che la rende così terribile, invincibile e insieme imprescindibile? 
Qua e là nel mondo qualcuno ha cominciato a rendersi conto che non si poteva andare avanti così, perché gli orrori della guerra diventavano sempre più orrori, non se ne veniva a capo e bisognava smettere; e allora è cominciata la denuncia contro la guerra fatta più che altro di dati, di cifre, di elenchi: gli elenchi delle vittime, dei deportati, degli internati, dei torturati, delle nefandezze della guerra, elenchi che andavano continuamente aggiornati con notizie di prima mano. Interviste sui campi di battaglia, diari dei soldati in trincea, fotografie della guerra, telecamere sulla guerra, cineprese sulla guerra, la fiction sulla guerra... 
Però niente di tutto questo è servito a farla finire la guerra.

L'ingresso è a offerta libera.

Lella Costa 
Dopo gli studi in lettere e il diploma all'Accademia dei Filodrammatici, Lella Costa esordisce a teatro nel 1980 con il monologo Repertorio, cioè l'orfana e il reggicalze. È l'inizio di un percorso che la porta a frequentare autori contemporanei, a lavorare in radio, ad avvicinarsi al teatro-cabaret e a divenire una delle più rinomate attrici italiane. Nel 1987 debutta con Adlib, monologo che segna anche l'inizio della sua attività di autrice. Seguiranno Coincidenze,MalsottileMagoni (con le musiche originali di Ivano Fossati), La daga nel LodenStanca di guerra (scritto in collaborazione con Alessandro Baricco), Un'altra storia (con la regia di Gabriele Vacis), Precise parole e Traviata, sempre con la regia di Vacis. 
Negli anni Duemila, Lella Costa torna a calcare il palcoscenico dei grandi teatri italiani con Alice. Una meraviglia di paeseAmleto Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori, spettacoli che si avvalgono della regia di Giorgio Gallione e delle musiche di Stefano Bollani. Nella pièce Arie (2011) conferma la sua predilezione per il monologo, mentre nel 2014 recita insieme a Paolo Calabresi nella commedia per quattro personaggi Nuda proprietà, scritta da Lidia Ravera e diretta da Emanuela Giordano. Insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione è co-autrice di molti degli spettacoli da lei interpretati. Negli ultimi anni, è stata tra le protagoniste di Ferite a morte, spettacolo pluripremiato sulla questione attualissima della violenza di genere e sul femminicidio. 
All'attività teatrale affianca da anni anche diverse e significative partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive; nello stesso tempo porta avanti un costante impegno civile. È del 2015 il sodalizio artistico con Marco Baliani con il quale ha scritto e interpretato HUMAN, spettacolo teatrale nato dall’urgenza di interrogarsi sul senso profondo del migrare. 
Nel 2017 ha condotto lo speciale tv Mariangela! (Rai Cultura), dedicato alla vita e alla carriera di Mariangela Melato. 
Recentemente Lella Costa è tornata a confrontarsi con l'opera teatrale-musicale Traviata l'Intelligenza del cuore scritta con Gabriele Vacis, che rende omaggio a tutte le “traviate” del mondo, dalla Signora delle Camelie alle ragazze di strada, indagando con grazia e ironia la tematica femminile, che torna anche nello spettacolo Questioni di cuore in cui la Costa dà voce alle “lettere del cuore” di Natalia Aspesi. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent'anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l'evoluzione del costume. 
Debutta nel 2019 con La parola giusta con la regia di Gabriele Vacis, nel gennaio 2020 con Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione con la regia di Serena Sinigaglia, ispirato a Il Catalogo delle donne valorose di Serena Dandini e nel 2020 con La vedova Socrate di Franca Valeri, regia di Stefania Bonfadelli e a giugno 2021 con Intelletto d'amore. Dante e le donne, con la regia di Gabriele Vacis. 
È componente del CdA dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. 

In occasione dell'evento, il Museo per la Memoria di Ustica osserva un'apertura straordinaria dalle h  20.00 alle 23.00, con una visita guidata gratuita alle h 20.00 a cura del Dipartimento educativo MAMbo (info e prenotazioni: mamboedu@comune.bologna.it). 
L'ingresso al museo è sempre gratuito. 


La rassegna Attorno al Museo Ã¨ promossa da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Settore Musei Civici Bologna | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Comune di Bologna - Quartiere Navile, Bologna Città della Musica UNESCO e fa parte di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena. 
Main media partner Rai Radio 3 
Patrocinio Rai 
Main sponsor Gruppo Unipol 
Si ringraziano Tper, Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0. 
I progetti sono realizzati in collaborazione con Cronopios, Officina Immagine, Bologna Jazz Festival, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Le Belle Bandiere, La Baracca Testoni Ragazzi, Centro Sociale "Antonio Montanari".

Il programma completo degli appuntamenti di Attorno al Museo Ã¨ disponibile sul sito www.attornoalmuseo.it.

Maggiori informazioni: 
www.attornoalmuseo.it 
www.associazioneparentiustica.it 
www.mambo-bologna.org/museoustica

Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna 
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna 
Tel. +39 051 6496653 / 6496620 
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it 
elisamaria.cerra@comune.bologna.it 
silvia.tonelli@comune.bologna.it
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei