venerdì 30 novembre 2012

SAN GIACOMO FESTIVAL



CONCERTI / CONCERTO EXTRA 1-2-3 DICEMBRE


Sabato 1 dicembre 2012 ore 18.00 *

Oratorio Santa Cecilia

Via Zamboni, 15 – Bologna


LA CHITARRA ATTRAVERSO I SECOLI


Chitarra: TOMMASO ROSSI



Musiche di A. Mudarra, L. Narvaez, Anonimo, J.S. Bach, F. Sor, M. Giuliani, F. Tarréga, I. Albeniz, H. Villa-Lobos, M. Escudero


Domenica 2 dicembre 2012 ore 18.00 *

Oratorio Santa Cecilia

Via Zamboni, 15 – Bologna



MUSICA PER CLARINETTO E CHITARRA

ATTRAVERSO I SECOLI

DUO CLARINETTO & CHITARRA

Clarinetto: LORENZO MARCOLONGO

Chitarra: MATTEO RIGOTTI



Musiche di L.v. Beethoven/F. Rebay, F. Rebay, N. Paganini, M. Castelnuovo-Tedesco, L. Battaglia, R. di Marino


Lunedì 3 dicembre 2012 ore 18.00 *

Oratorio Santa Cecilia

Via Zamboni, 15 – Bologna


GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 2012
Concerto e visita guidata coordinata da non vedenti

“Un giorno all’anno tutto l’anno” è il motto che contraddistingue l’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali a favore dei cittadini con diverse abilità. L’Oratorio di santa Cecilia, in san Giacomo Maggiore a Bologna, è tutto l’anno accessibile ai non vedenti che possono usufruire di pannelli posti sotto ogni affresco dell’Oratorio, sui quali è disegnata a rilievo la rappresentazione. Un testo in braille e nero descrive la scena e interagisce con il disegno a rilievo in modo da consentire al non vedente una lettura della rappresentazione in autonomia.
Il Progetto fa parte di un programma di inclusione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, che ha per obiettivo “l’integrazione delle disabilità attraverso la Cultura” ed è stato reso possibile dal finanziamento della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e realizzato in accordo con la Prefettura di Bologna cui appartiene l’Oratorio.
Il prossimo 3 dicembre in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2012 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e San Giacomo festival alle 18 presentano un intermezzo musicale per pianoforte intercalato dalla lettura tattile di alcune delle scene condotta da non vedenti.

PROGRAMMA

CESAR FRANCK
Preludio, Corale e Fuga

Presentazione della prima scena dipinta:
il matrimonio di Cecilia e Valeriano, affresco di Francesco Francia

FRYDERYK CHOPIN
Notturno in Fa minore, Op. 55 n. 1

Presentazione della X scena dipinta:
la sepoltura di Cecilia, affresco di Francesco Francia

CLAUDE DEBUSSY
Da Preludi, Libro I:
Danseuses de Delphes

Pianoforte: GABRIELE GIUNCHI
Lettura tattile: LAURA IUVONE


Ingresso ad offerta fino ad esaurimento posti.
* Si può prenotare via e-mail seguendo le indicazioni sotto riportate:
1. Iscriversi alla newsletter (per coloro i quali non sono già iscritti)
2. Rispondere alla newsletter ricevuta relativa al concerto che si vuole prenotare indicando: nome e cognome, residenza, data e ora del concerto
NB: se 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo non saranno stati ritirati i biglietti gli stessi verranno assegnati ad altri spettatori


WWW.SANGIACOMOFESTIVAL.IT

“LE ACQUE A BOLOGNA”


Riscoprire i corsi d'acqua che attraversano la città all'interno delle mura
e  negli immediati dintorni, renderli evidenti e farli conoscere attraverso
l'installazione  di  targhe  segnaletiche in alcuni punti significativi del
territorio.  Questi  gli  obiettivi del progetto “Le acque a Bologna”, nato
alla  luce  del  rinnovato  interesse per il sistema storico delle acque di
Bologna,   alimentato,  dopo  alcuni  anni  di  oblio,  da  diversi  studi,
pubblicazioni, mostre e iniziative di vario genere.
Saranno  15  i  cartigli  distribuiti nel centro storico, lungo i corsi del
canale  di  Reno, del canale delle Moline, del canale Navile, del canale di
Savena, e del torrente Aposa.
Come  i  cartigli già installati sugli edifici storici, si tratta di targhe
segnaletiche  di  forma  ellittica  con grafica stampata in bianco su fondo
blu.  A  differenza  degli  altri cartigli, quelli che indicano “Le acque a
Bologna
”  sono  per  la  maggior  parte  installati  su  palo  e  non posti
sull'edificio,  proprio perché non si tratta di descrivere palazzi storici,
ma un sistema infrastrutturale che “vive” al di sotto della strada.
Ogni  targa  racconta  le  principali  informazioni storiche di quel luogo,
presenta  una  mappa  del centro storico che indica la rete complessiva dei
canali  e  il  posizionamento  della  targa  stessa.  Il lettore potrà così
orientarsi  facilmente nella complessità di un sistema che, in larga parte,
è “invisibile”.
Cittadini  e  visitatori  potranno  dunque  percorrere  dei  veri  e propri
“itinerari delle acque” e capire come dei manufatti edilizi si leghino a un
complesso  sistema  di  infrastrutturazione  che  tanta importanza ha avuto
nello sviluppo della città.

"In  passato  le  vie  d'acqua  hanno  dato un contributo fondamentale allo
sviluppo  delle  attività  produttive  della  città  -
commenta soddisfatta
l'assessore  al  Turismo,  Nadia  Monti  -  Oggi grazie a questo importante
progetto,  il  primo  in  campo  per  la  valorizzazione dei nostri canali,
possiamo  riscoprire  la  nostra storia e fare sempre più delle vie d'acqua
uno strumento di attrazione turistica".

"E'  importante  ricordare la storia d'acqua della nostra città, dai canali
per  la  lavorazione  della  seta  alle terme cittadine che dall'imperatore
Augusto  arrivano  fino  ai  giorni  nostri.  Per  questo siamo stati molto
contenti  di  collaborare  a questa iniziativa, interessante per il turismo
bolognese  - 
spiega  Antonio Monti, direttore scientifico del Mare Termale
Bolognese - Mi auguro che con i cartigli sia possibile valorizzare percorsi
e  passeggiate, a piedi o in bici, per far scoprire le acque di Bologna non
solo  ai  turisti,  ma  anche alle scolaresche e anche agli stessi abitanti
della città".

Le targhe si trovano:

   per  il  canale  di  Reno:  viale  Vicini  / via Calari presso l'accesso
   secondario alla parrocchia, via San Felice incrocio con via della Grada,
   via  Riva  Reno  presso civico 57 e presso intersezione con via Marconi,
   via  A.  Righi  in prossimità del civico 1/a (rampa dell’ex-guazzatoio),
   via Piella presso civico 16/a e 18 (affaccio sul canale), via G. Oberdan
   presso civico 30 (affaccio sul canale);
   per il canale delle Moline: in via Capo di Lucca presso civico 2/4;
   per  il  canale  Navile:  incrocio  via  Riva  Reno  – via Marconi, area
   portuale  di  via  Don Minzoni fronte civico 17 (una targa collocata nel
   parco del Cavaticcio);
   per  il  canale  di  Savena:  presso  la  Chiesa  di  Santa  Maria della
   Misericordia  piazza di porta Castiglione presso civico 5/12, via Rialto
   presso civico 13 angolo con via Castellana;
   per  il  torrente  Aposa:  viale  Panzacchi / Rubbiani in prossimità del
   civico 10 , piazza Minghetti (in corrispondenza dell’accesso “botola” al
   torrente  Aposa),  via  Rizzoli  presso  civico  34,  piazza San Martino
   presso civico 4.

Il  progetto  è  stato sviluppato dal Comune di Bologna e la collaborazione
del  Consorzio  dei  Canali  Reno e Savena in Bologna. Le targhe sono state
realizzate  e  verranno  installate  grazie  al contributo di “Mare Termale
Bolognese
”. Le opere sono state eseguite dalla ditta ACIS.

"NARRAZIONI DA MANGIARE"



Sabato  1
  dicembre  a  partire  dalle  14,30,   il  Centro  Interculturale
Zonarelli 
in  via  Sacco  14  accoglie,  in  un pomeriggio di incontro tra
culture, "Narrazioni da mangiare", presentazione finale del progetto “Con i
miei   occhi,   con  le  mie  mani,  con  le  mie  parole
”,  realizzato  in
collaborazione  con l'associazione Annassim – Donne native e migranti delle
due sponde del Mediterraneo, l'associazione Sopra i ponti e con il sostegno
di Volabo– Centro servizi per il volontariato della Provincia di Bologna.
Il progetto parte dall'assunzione che ogni persona è un universo che  trova
la  sua  narrazione  attraverso strumenti diversi. Due diversi gruppi hanno
lavorato  sul  disegno  a  fumetti e sulla cucina e il cibo.  Immigrati/e e
nativi/e  narrano  le  loro  storie con fumetti, parole, immagini e cibi da
assaporare   insieme.   La   narrazione  avverrà  attraverso  la  voce  dei
protagonisti  che la legheranno alla storia del proprio paese, alla tecnica
di preparazione non industrializzata, alla cucina materna degli affetti.

Programma
Ore  14,30 Laboratori di  piatti tipici di cucina egiziana con Hend Hamed e
cucina marocchina con Hajiba Radouane (iscrizione obbligatoria).

Ore 15,45 Accoglienza
Degustazione  the  alla menta a cura delle associazioni Annassim e  Sopra i
Ponti.

Ore  16  "Il  Centro Zonarelli, laboratorio permanente di intercultura". Ne
parlano  Amelia  Frascaroli,assessore all'Associazionismo e Partecipazione;
Giancarlo Funaioli, presidente VOLABO e Fausto Amelii,Centro Interculturale
Zonarelli.

Ore 16,30 Fumetti migranti
Presentazione  e letture animate dal libro a fumetti "Il mio viaggio fino a
te,  storie  migranti  a Bologna" a cura delle associazioni Sopra i ponti e
ExprÏs Comics, edizioni il Girovago.
ExprÏs  Comic, associazione di giovani disegnatori, ha condotto il percorso
laboratoriale  di  fumetto  attraverso  un  intenso  scambio tra tecniche e
racconti con migranti e non, fino ad arrivare al libro "Il mio viaggio fino
a  te,  storie  di  migranti  a  Bologna"  (ed.  Il girovago, Bologna 2012)
disegnate  a fumetto.
Nel  2011,  in  collaborazione  con l'associazione Sopra i ponti, il Centro
Interculturale  Zonarelli  di  Bologna e Volabo, ha realizzato il volumetto
"Voli  interrotti.  Storie  abbozzate di migranti", partecipando al BIL BOL
BUL (edizione 2011).

Ore 16,50 Saperi Sapori Culture nel web
Vincenza  Perilli,  instancabile  ascoltatrice  di  racconti,  ha  raccolto
interviste e materiali sul blog http://saperisaporiculture.blogspot.it/ .

Ore 17 "Narrazioni da mangiare: memoria, cibo e migrazione"
Un  gruppo  di  cuoche  e cuochi provenienti da tutto il mondo, guidati con
sapienza e ironia da Lella Di Marco (associazione Annassim, Donne delle due
sponde  del  Mediterraneo),  racconta  in  un  inedito  corso di cucina, il
viaggio della migrazione tra la memoria e le trasformazioni, dai ricordi di
ricette  delle  famiglie  di  origine,  alla ricerca a Bologna dei prodotti
originali.
Matilde   Callari   Galli,  dell'Istituzione  per  l'Inclusione  Sociale  e
Comunitaria  don Paolo Serra Zanetti coordina gli interventi di Hend Hamed,
Egitto; Hajiba Radouane,Marocco; Lyubov Sandulovych, Ukraina; Leo de Jesus,
Filippine;  Nilanthy  Tennakoon,Sry  Lanka; Carmela Vega Overti,Perù; Maria
Luigia   Di  Stefano,Grecia  e  mediterraneo;  Nada  Karaivanova,Slow  Food
Macedonia; Fausto Amelii, Centro  Zonarelli.

Ore  18,30   "Mani  in pasta" di Koinè teatro sostenibile, corso accelerato
di tagliatelle alla bolognese con degustazione finale.
Non  poteva  mancare un segno identitario della città in cui tutti viviamo,
approdo  di  tutti noi, Bologna, testimoniata dalla performance teatrale di
Koinè teatro sostenibile.

Per info: Centro Zonarelli tel 051 4222072
www.zonagidue.it

giovedì 29 novembre 2012

Eventi MUSEO DELLA MUSICA



Venerdì  30  novembre alle 21, in occasione della mostra "Rewind 50 anni di
Fender in Italia", al Museo della Musica in Strada Maggiore 34,  avrà luogo
il concerto di “Roberto Formignani Trio”.
Si tratta del primo concerto di "Rewind -Live",  tre appuntamenti dal vivo
per  poter  apprezzare il suono delle chitarre Fender, abilmente manipolate
da tre virtuosi dello strumento.

Roberto  Formignani  è  un  autodidatta  e  vanta  una  lunga e prestigiosa
carriera nell'ambito del rock-blues.
Fondatore  insieme  ad  Antonio  D'Adamo negli anni '80 della Mannish Blues
Band, Formignani raggiunge la notorietà nazionale partecipando al programma
di Renzo Arbore “Quelli della Notte”.
Dal  1993  è  voce e chitarra solista di The Bluesmen, gruppo in cui milita
ancora  oggi  con cui ha pubblicato 3 cd e con cui, dal 2005, è iniziata la
collaborazione  con  il  cantante e compositore statunitense Dirk Hamilton.
Vero  e  proprio maestro nel campo chitarristico, strumento che insegna con
successo alla Scuola di Musica Moderna di Ferrara.

Roberto Formignani trio
Roberto Formignani: chitarre, voce;
Roberto Poltronieri: basso elettrico;
Roberto Morsiani: batteria
Roberto  Formignani  suona:  Fender 40th Anniversary Telecaster Custom Shop
202of300; Fender Telecaster Vintage52 (1984)

Ingresso: € 6,00 (fino ad esaurimento posti disponibili)

Prossimi appuntamenti Rewind-Live:

Venerdì 14 Dicembre ore 21
Dendy e le Bestie
Dendy Bestia: chitarra, voce;
Massimo Magnani: basso elettrico;
Gianluca Schiavon: batteria
Dendy Bestia suona: Fender Stratocaster Eric Clapton

Venerdì 18 gennaio ore 21
Giorgio Cavalli Blue Trio
Giorgio   Cavalli:   chitarre,   voce;   Ezio  Bruzzese:  basso  elettrico,
contrabbasso; Sergio Picinnini: batteria
Giorgio  Cavalli  suona:  Fender  Stratocaster  American Standard97; Fender
Stratocaster89  Made  in Japan; Fender Telecaster Custom62; Fender T-bucket
300 Ce Acustica Folk Elettrificata.


La mostra "Rewind. 50 anni di Fender in Italia"
Tre  anni  fa  il  Museo  della  Musica di Bologna ospitò "Love Me Fender",
mostra-omaggio al mito di questa fantastica chitarra attraverso le opere di
diversi artisti contemporanei chiamati a dialogare con la musica rock. Ecco
oggi  la  seconda tappa di un viaggio che, ancora una volta, unisce suoni e
visioni,  musica e immagini: "Rewind. 50 anni di Fender in Italia" - a cura
di  Luca  Beatrice  -  analizza l’ultimo mezzo secolo di cultura musicale e
visiva  italiana.  Uno  sguardo in retrospettiva, come quando si avvolge il
nastro  delle  vecchie  audiocassette  che  fino  a  non  troppo  tempo  fa
costituivano  il  supporto ideale della musica in viaggio, che si tuffa nel
presente e ipotizza scenari futuri.
Al Mueo della Musica fino al 3 febbraio 2013
orari: dal martedì al venerdì: 9.30-16; sabato e domenica: 10-18.30
chiuso: lunedì (se non festivo), 25 dicembre,1 gennaio.

Info:
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
051/2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museomusicabologna.it/rewind.htm
www.thebluesmen.it

"THE SCHOENBERG EXPERIENCE"



Venerdì  30  novembre,  alle  ore  20.30,  al  Teatro Manzoni, il Direttore
principale   del  Teatro  Comunale  Michele  Mariotti  chiude  la  Stagione
Sinfonica  2012
  dirigendo  l’Orchestra  del Teatro nell’ultimo concerto in
programma.  Il  concerto  rientra  negli  appuntamenti  del  The Schoenberg
Experience
,  un  progetto  interdisciplinare dedicato al compositore Arnold
Schoenberg,  promosso  dal  Comune  di  Bologna  e  dalla Fondazione Teatro
Comunale 
di  Bologna  con  il  determinante apporto dell’Arnold Schoenberg
Center
di Vienna e di numerose istituzioni culturali bolognesi.
Reduce  dal  debutto lo scorso 28 settembre al Metropolitan di New York con
la  Carmen di Bizet, e a pochi giorni dall’inaugurazione della stagione del
San  Carlo  di  Napoli  con  La  traviata  di  Verdi con la regia di Ferzan
Ozpetek,  Michele  Mariotti  torna al Teatro Comunale di Bologna – di cui è
Direttore Principale – per il concerto di chiusura della Stagione Sinfonica
2012.
In programma:
Leonore ouverture n. 3 op. 72b di Ludwig van Beethoven;
Concerto  per  quartetto d’archi  e orchestra in si bemolle maggiore basato
sul  Concerto  grosso  op.  6  n. 7 di Georg Friedrich Händel, nella libera
trascrizione di Arnold Schoenberg
Solisti:  Quartetto  Verdi (Francesco De Angelis, Lorenzo Gentili-Tedeschi,
violini; Roberto Tarenzi, viola; Claudia Ravetto, violoncello)
Sinfonia n.1 in do minore op. 68 di Johannes Brahms.

Il  libretto  del  primo allestimento del Singspiel fu redatto nel 1805 da
Joseph  von  Sonnleithner  che  lo  trasse  da Léonore, ou l’amour conjugal
(1798)  di  Jean-Nicolas  Bouilly.  Fidelio,  unico Singspiel di Ludwig van
Beethoven  (1770-1827), ebbe la première il 20 novembre del 1805 al Theater
an  der  Wien,  con  l’ouverture che oggi è chiamata Leonore n. 2, op. 72a.
L’opera  in  tre  atti  ebbe  solo  due  repliche  le sere seguenti, per un
pubblico  composto principalmente dalle truppe francesi che avevano da poco
occupato  Vienna.  Il  libretto  venne migliorato drammaturgicamente l’anno
seguente  da  Stephan von Breuning, che lo ridusse a due atti. Beethoven ne
rivide  le  musiche,  componendo  l’ouverture Leonore n. 3, op. 72b, simile
alla  precedente  ma più breve ed efficace. Una terza ouverture (Leonore n.
1, numero d’opus 138 di attribuzione postuma), in passato creduta la prima,
fu  in  realtà  composta  nel  1807  per  adattarla  al teatro di Praga. Il
libretto  del  Fidelio  fu  infine  rivisto  nel  1814  da  Georg Friedrich
Treitschke  che  spostò  il  finale dai sotterranei alla luce del sole, nel
cortile  della  prigione.  Le  modifiche operate da Beethoven sulle musiche
furono  più  sostanziali  delle precedenti, specialmente nell’ultima parte.
Compose  inoltre  un’ulteriore  ouverture,  chiamata Fidelio, diversa dalle
prime  tre  perché  introduce  l’azione  senza  anticipare  i temi musicali
dell’opera.  In  seguito,  con  risultati  drammaturgicamente  discutibili,
l’ouverture  Leonore  n. 3, op. 72b, tratta dal secondo allestimento, venne
comunque  utilizzata  da  Otto  Nicolai  come  interludio tra i due atti di
Fidelio, da Hans von Bülow come epilogo, da Felix Mottl e Gustav Mahler per
colmare  il  cambio scena prima del finale. Il rimaneggiamento di musiche e
libretto  manifesta il complesso rapporto di Beethoven con il Singspiel, ed
è  nel  contempo  specchio  dei mutamenti politici e sociali dell’Europa di
inizio  Ottocento.  Le condizioni in cui nacque la versione del Fidelio del
1814  erano  profondamente  cambiate  rispetto a quelle filo-bonapartiste e
illuministiche  che  soggiacevano ai primi due allestimenti: la campagna di
Russia del 1812 aveva avuto un esito disastroso per le truppe di Napoleone,
il  quale  aveva  subìto  una  pesante  sconfitta perpetratagli dal Duca di
Wellington  a Vitoria, in Spagna, il 21 giugno 1813, celebrata da Beethoven
stesso  con  l’op.  91 Wellington’s Victory. Con il Congresso di Vienna del
1814 iniziava, infatti, la Restaurazione.
Su  richiesta dell’editore londinese John Walsh e in vista dei concerti che
si  tenevano  nel Lincoln’s Inn Fields, celebre parco nel centro di Londra,
Georg  Friederich Händel (1685-1759) compose i Dodici concerti grossi op. 6
tra  la  fine  di  settembre e l’inizio di ottobre del 1739. Numero d’opus,
quantità  di  pezzi  e  organico,  composto  dal  concertino (due violini e
violoncello  soli)  più il ripieno (orchestra d’archi e basso continuo), si
ispirano   direttamente   ai   12  concerti  grossi  di  Arcangelo  Corelli
(1653-1713),  editi  postumi  ad  Amsterdam nel 1714, la cui riedizione del
1715  curata  dallo  stesso  Walsh  aveva  riscosso  un  notevole  successo
economico.   Secondo  un  procedimento  consueto  nel  proprio  artigianato
compositivo,  Händel attinse liberamente a pezzi tratti dagli Essercizi per
Gravicembalo di Domenico Scarlatti (1685-1757), pubblicati a Londra proprio
tra  il  1738  e  il  1739,  e  ai Componimenti musicali di Gottlieb Muffat
(1690-1770),  anch’essi  editi  in edizione lussuosa nel 1739 e definiti da
Muffat stesso come “il prodotto migliore che si potesse trovare in tutta la
Germania”.  Il  Settimo concerto grosso dell’op. 6 è il più corto tra tutti
ed  è  l’unico in cui Händel fece sempre uso dell’orchestra completa, senza
l’alternanza tra concertino e ripieno.
Per   Schönberg   il   1933   fu   un   anno  reso  difficile  dall’acuirsi
dell’antisemitismo  in  Germania:  Adolf  Hitler,  divenuto  cancelliere in
gennaio, continuò l’accentramento del potere attorno al proprio partito; il
primo  marzo  il  senato annunciò l’intenzione di rimuovere tutti gli ebrei
dalle posizioni pubbliche. Schönberg, che insegnava all’Akademie der Künste
di  Berlino  dal  gennaio  del  1926,  diede  le dimissioni. Il compositore
completò  i  primi  due  movimenti  del  Concerto  per  quartetto d’archi e
orchestra  il 10 e il 12 maggio del 1933, e cinque giorni dopo si rifugiò a
Parigi; il 24 luglio si riconvertì alla fede ebraica che aveva abiurato nel
1898  in  favore  del  luteranesimo;  completò la composizione del Concerto
datandone  l’ultimo  movimento  16  agosto;  il  25  ottobre  emigrò con la
famiglia alla volta di Boston, negli Stati Uniti. Schönberg riteneva Händel
“molto  inferiore  se  paragonato  a  Bach” e non apprezzava il suo modo di
sviluppare  le idee tematiche che “diventavano sempre più noiose e triviali
nel  corso del pezzo”. Non nascose dunque l’intenzione di migliorare con il
proprio  operato l’originale di Händel, dichiarando in una lettera ad Alban
Berg  che  “alla fine ne sarebbe risultato comunque un ottimo pezzo, ma non
per merito di Händel”.
La  rielaborazione schönberghiana intacca in primis la forma dell’originale
trasformandola  da  Concerto grosso (anomalo, in quanto Händel, come detto,
utilizzò  sempre  l’organico  completo),  a quella concertante-sinfonica di
matrice   tardo-romantica.   L’orchestrazione   è   realizzata  utilizzando
l’orchestra  novecentesca  nel pieno delle sue forze, percussioni comprese.
La   commistione   di  componenti  contrastanti  dà  vita  all’eterogeneità
stilistica  che  caratterizza  tutto  il pezzo, in un costante, sofferto, e
talvolta parossistico rapporto dialettico tra tradizione e innovazione.
Robert  Schumann  e la moglie Clara riconobbero il genio di Johannes Brahms
(1833-1897)  non  appena  lo  incontrarono.  Il  primo ottobre del 1853, il
giorno dopo l’arrivo in casa Schumann dell’allora ventenne Brahms, la donna
annotò  nel  proprio diario: «Davanti a lui c’è un futuro: se si deciderà a
scrivere  per  orchestra,  allora  avrà  trovato  il  vero mezzo per la sua
immaginazione».  Sulla  rivista  «Neue Zeitschrift für Musik» il 28 ottobre
venne  stampato  l’articolo  di  Robert  Schumann  intitolNeue  Bahnen (Vie
nuove),  in  cui,  riferendosi  all’appena  ventenne Brahms, il compositore
preannunciava:  «Se  egli calerà la sua bacchetta magica là dove la potenza
della  musica  infonde  la  sua forza, nel coro e nell’orchestra, allora ci
verranno  dischiuse  prospettive  ancora  più  magnifiche dei segreti dello
spirito».  Anche  per via di queste alte aspettative, la composizione della
Prima   sinfonia  occupò  Brahms  per  almeno  14  anni,  sebbene  in  modo
discontinuo.

Nonostante  la  giovane età, Michele Mariotti si è affermato nei principali
teatri italiani ed esteri.
Direttore  Principale  dell’Orchestra  del  Teatro  Comunale di Bologna, ha
diretto L’Italiana in Algeri, Idomeneo, Simon Boccanegra, La Cenerentola, I
Puritani,  Carmen, La Traviata, Risorgimento! e Il Prigioniero, Le nozze di
Figaro  oltre  a  diversi concerti. Con il teatro è stato ospite della Fuji
Television a Tokio dirigendo Carmen e I Puritani.
Tra i suoi successi Nabucco al Festival Verdi, Don Pasquale al Teatro Regio
di  Torino,  Il  barbiere  di  Siviglia  all’Opera  Royal de Wallonie, alla
National Opera di Washington, al Teatro Massimo di Palermo, a Los Angeles e
alla Scala di Milano.
Tra i prossimi impegni: Norma e Nabucco oltre a diversi concerti a Bologna;
Rigoletto  al Liceu di Barcelona; Guillaume Tell al Rossini Opera Festival;
I  Puritani  all’Opera  di  Parigi;  al  Metropolitan di New York Carmen, I
Puritani,  Rigoletto,  Il  barbiere  di  Siviglia  e  La donna del lago; Il
barbiere  di  Siviglia  a  Chicago;  La  donna del lago al Covent Garden di
Londra e tornerà alla Scala con I Puritani.

Il  Quartetto  Verdi  -  Francesco  De Angelis, Lorenzo Gentili-Tedeschi ai
violini, Roberto Tarenzi alla viola, Claudia Ravetto al violoncello - nasce
nel  2009  dall’incontro inusuale di musicisti che provengono da esperienze
artistiche  diverse.  Le  loro  distinte  attività, dal ruolo di Violino di
Spalla  del  Teatro  alla  Scala,  all’attività  solistica,  dal  camerismo
ventennale   nel  Quartetto  Borciani  ,  alle  docenze  di  prestigioanche
internazionali,  si  sono trovate a convergere nel comune desiderio di “far
quartetto”,  coinvolgendo  un  giovane  che ha già fatto tesoro, nonostante
l’età,  di  una  solida  esperienza  cameristica.  Il  Quartetto  Verdi nel
settembre   2011  ha  tenuto  il  concerto  di  inaugurazione  della  Fiera
Mondomusica di Cremona.
Molti  e prestigiosi gli artisti che hanno collaborato con i componenti del
Quartetto  Verdi:  Lang Lang, Daniel Barenboim, Bruno Canino, Enrico Dindo,
Fabrizio   Meloni,   Massimo  Quarta,  Monica  Bacelli,  Antonio  Ballista,
Alessandro Solbiati, Fabio Vacchi.
Nel  marzo  2013  il  Quartetto  sarà  negli  Stati Uniti per rappresentare
l’Italia alla fiera Mondomusica di New York, con l’esecuzione del Quartetto
in  mi  minore  di  Giuseppe  Verdi e di alcuni quartetti di altri operisti
italiani.

Il progetto “The Schoenberg Experience” è sostenuto grazie al contributo di
Hera.

  www.comunalebologna.it


ISTITUZIONE MUSEI CIVICI


GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 30 NOVEMBRE A
GIOVEDI' 6 DICEMBRE
Conferenze,  laboratori,  concerti,  visite guidate, visite in lingua: ogni
settimana  i  Musei  Civici  di  Bologna  propongono un ricco calendario di
appuntamenti,  un  racconto  che  prende  tante  forme,  per raggiungere il
pubblico più vasto possibile, naturalmente senza dimenticare i più piccoli,
che sono sempre fra gli ospiti più graditi.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 30 novembre a giovedì 6
dicembre
.
Ultimi  giorni  per visitare le mostre “I corali benedettini di San Sisto a
Piacenza”  al  Museo  Medievale  e  “Il  vero  e  il  falso - la moneta, la
banconota,  la  moneta elettronica, 2500 anni di storia del falso monetale”
presso  il  Museo Archeologico: entrambe le esposizioni chiudono i battenti
domenica 2 dicembre.

IN EVIDENZA

venerdì 30 novembre
ore 21, Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo Rewind live: i grandi concerti Fender al Museo della Musica
“Roberto Formignani trio in concerto”
Con   Roberto   Formignani:  chitarre,  voce;  Roberto  Poltronieri:  basso
elettrico; Roberto Morsiani: batteria.
Roberto  Formignani  suona:  Fender 40th Anniversary Telecaster Custom Shop
202of300; Fender
Telecaster Vintage52 (1984).
Ingresso: € 6,00 fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it/rewindeventi.htm

sabato 1 dicembre
ore 18  Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli”
Inaugurazione della mostra
La mostra è dedicata al confronto tra la tradizione del presepe bolognese e
quello napoletano.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

martedì 4 dicembre
ore 17 Museo Medievale (Lapidario) - via Porta di Castello 3
Nell'ambito del ciclo Le arti a Bologna tra Medioevo e Rinascimento
“Simone dei Crocifissi un pittore bolognese nel Secondo Trecento”
Conferenza di Gianluca Del Monaco
Lo  studioso,  dottore di ricerca in Storia dell'arte, attualmente borsista
della  Fondazione  Roberto Longhi, ha pubblicato numerosi studi sul pittore
bolognese  Simone  dei  Crocifissi,  artista   documentato  come  pittore a
Bologna  dal  1354  al  1399,  ancora  attivo  nel  solco  delle precedenti
esperienze   vitalesche,  che  restituisce  in  una  versione  robustamente
dialettale;  figlio  del calzolaio Filippo di Benvenuto, viene ribattezzato
Simone  “dei  Crocifissi” in epoca seicentesca, per l’abilità nel dipingere
“immagini   grandi   del   Redentore,   per   amor   nostro   confitto   in
croce” (Malvasia).
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici


PER I BAMBINI

sabato 1 dicembre
ore 15.30 Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Dal chicco al pane”
Laboratorio per ragazzi da 3 a 6 anni.
L’acqua  è uno dei beni più preziosi: senza di essa non esisterebbe la vita
sulla  Terra. Ma non solo! Per moltissimi secoli l’uomo ha sfruttato questa
sostanza   come   energia   per   muovere   macchine   in  legno  e  pietra
tecnologicamente  complesse.  Il  laboratorio  prende  il  via mostrando ai
bambini  -  con  giochi e animazioni interattive - le fasi principali della
coltivazione  del  grano  (dalla semina al raccolto) e quelle relative alla
sua successiva trasformazione in farina.
Con   l’ausilio   di   modellini   e   oggetti   storici  della  collezione
Aldini-Valeriani  viene  mostrato  il  funzionamento  del  mulino da grano,
macchina  antichissima  già  nota ai Greci e ai Romani, in cui grandi ruote
mosse dall’energia dell’acqua azionano pesanti macine in pietra.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore  13 di venerdì 30
novembre)
Ingresso: € 3,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

ore 16.30 Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo The best of 2012
“Sapere ascoltare. Musica per gli occhi”
Terzo  ed  ultimo appuntamento delle lezioni concerto per bambini da 8 a 11
anni (e genitori).
Con Ensemble vocale del Collegium Musicum Almae Matris.
“Sapere   ascoltare”   è   un  progetto  promosso  da  SagGEM  (Gruppo  per
l’Educazione   musicale   dell’Ass.   Cult.   Il   Saggiatore  musicale)  e
dall’Associazione  Le  Muse  e  il  Tempo.  Centro di formazione, ricerca e
didattica  della  musica,  con  il  patrocinio del Dipartimento di Musica e
Spettacolo dell’Università di Bologna.
Una rassegna di lezioni-concerto che, grazie alla partecipazione attiva dei
bambini,  offre  l’opportunità  di  ascoltare  e  comprendere alcune pagine
musicali strettamente connesse alle collezioni del Museo della musica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757711
oppure a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it
Ingresso: € 3,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museomusicabologna.it/bambini.htm#bestof


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 30 novembre
ore 14-18 Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
“Uno Mille, Centomila... I volontari di Garibaldi”
Seminario  di  studio  in  collaborazione  con l'Istituto per la Storia del
Risorgimento Italiano
Aperto a tutti gli appassionati di storia, il seminario vuole fare un primo
punto  sugli  studi che si stanno facendo un po’ in tutta Italia intorno al
fenomeno   più   originale   del  Risorgimento  italiano:  il  volontarismo
garibaldino.
Intervengono:  Fiorenza  Tarozzi  e  Mirtide  Gavelli  per Bologna, Roberto
Spocci  per  Parma,  Daniela  Morsia  per  Piacenza,  Alberto Malfitano per
Ravenna,  Alessandro Breccia per Carrara, Michele Finelli per la Lunigiana,
Franca Cosmai per il Veneto. Eva Cecchinato trarrà le prime conclusioni.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

sabato 1 dicembre
ore 10-12 sede dell'Ordine Provinciale dei Medici - via Zaccherini Alvisi 4
“Patrioti  infermiere  e medici ai tempi di Garibaldi. La cura delle ferite
da arma da fuoco negli anni del Risorgimento”
L'incontro  è promosso dall'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri di Bologna e dal Museo Civico del Risorgimento a 150 anni dalla
ferita di Garibaldi in Aspromonte.
Intervengono:  Mirtide  Gavelli,  Museo civico del Risorgimento di Bologna;
Fiorenza  Tarozzi,  Università  degli  Studi  di  Bologna  e presidente del
Comitato  di Bologna dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano;
Sergio      Sabbatani,     U.O.     Malattie     infettive,     Policlinico
Sant'Orsola-Malpighi;  Giandomenico Belvederi, Presidente dell’Associazione
Amici del Museo Archeologico di Bologna – Esagono.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore  17 Museo Archeologico (Sala del Risorgimento) - via dell'Archiginnasio
2
Per il ciclo Restaurare l’antico Egitto
“I sarcofagi di XXV dinastia tra Bologna e Leida”
Conferenza di Christian Greco (Rijksmuseum van Oudheden, Leiden). Alla fine
della  conferenza saranno mostrati al pubblico il sarcofago e il cartonnage
in corso di restauro.
La  conferenza  conclude il ciclo di incontri "Restaurare l’antico Egitto",
realizzato  nell’ambito  della  XVI  edizione  di “Restituzioni”, programma
biennale  di restauri di opere d’arte nazionali curato e promosso da Intesa
Sanpaolo.
Dall'11  al  14  dicembre  sarà  inoltre  possibile vedere le restauratrici
all'opera, durante gli orari di apertura del museo.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

domenica 2 dicembre
ore 10.30 Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Testimoni dell’arte sacra
“I corali di San Sisto: liturgia e canto gregoriano”
Visita guidata con Stefania Roncroffi, accompagnata dal coro Mediae Aetatis
Sodalicium.
A  conclusione della mostra “I corali benedettini di San Sisto a Piacenza”,
Stefania  Roncroffi  condurrà  una  visita  guidata per illustrare gli otto
preziosi  corali  miniati  esposti,  realizzati  in area padana nell’ultimo
quarantennio del Quattrocento. La partecipazione del  Coro Gregoriano Mediæ
Ætatis  Sodalicium,  diretto per l’occasione da Bruna Caruso, consentirà ai
visitatori  di  ascoltare  e  confrontare  stilisticamente brani tratti dai
corali stessi e dal repertorio gregoriano classico.
Il Coro Gregoriano Mediae Aetatis Sodalicium,  fondato nel 1991 da studiose
di  discipline  musicali  e  umanistiche  dell'Università  degli  Studi  di
Bologna,  nasce  contemporaneamente all’associazione “MAES / Mediae Aetatis
Sodalicium  -  Associazione  per  lo  studio  e la diffusione della cultura
medievale”  a  Bologna  e  svolge sin dalla sua fondazione una ininterrotta
attività  concertistica  in Italia e all'estero, qui in Portogallo, Spagna,
Lussemburgo,  Francia,  Belgio,  Germania,  Ungheria, Polonia, Slovacchia e
Giappone.
Ingresso: biglietto museo
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Museo della Musica - Strada Maggiore 34
ore 11 Per il ciclo Insoliti solisti
“L'Ottocento”
Concerto  di  Camerata Polifonica “G. B. Martini”. Bruno Zagni (direttore).
Musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 - 1847)
I   componenti  del  gruppo  vocale  bolognese  Camerata  Polifonica  "G.B.
Martini",  sospinti  da  un  grande  amore per la musica polifonica vocale,
italiana  ed  estera, si sono riuniti nel 1983 come antichi cantori attorno
ad  un tavolo, sia per appagare la propria passione che per approfondire lo
studio  della  polifonia  classica e contemporanea. Infine, dopo un lungo e
faticoso  studio,  il debutto avvenuto nel 1985, presso il Conservatorio di
Bologna  che ha segnalato al pubblico e alla critica la presenza del gruppo
nel  panorama  musicale  italiano.  Da allora ha partecipato a Festival e a
Stagioni  Concertistiche,  in  territorio  nazionale  ed  estero, ottenendo
notevoli successi di pubblico e di critica.
Bruno  Zagni, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio "G. B.
Martini"  di Bologna, diplomandosi in pianoforte, musica corale e direzione
di  coro,  composizione,  direzione  d'orchestra.  Docente presso lo stesso
Istituto,  ha  svolto  e  svolge  attività  nel  mondo  delle coralità come
compositore,  direttore e didatta. Sue composizioni sono edite da Ricordi e
da  Suvini-Zerboni.  È  stato  componente  di  giuria  in numerosi concorsi
nazionali  ed  internazionali.  Ha  diretto  concerti sinfonici, oratori ed
opere   sia   in  Italia  che  all'estero  (Lugano,  Saliburgo,  Montreaux,
Strasburgo,  Bruxelles,  Ulm,  Tübingen,  Lione, Mosca, Madrid, Barcellona,
Stoccarda,  Malaga,  Granada,  Siviglia,  ecc.).  Dal  1984 al 2001 è stato
direttore  artistico e maestro del coro dell'Associazione Polifonica "Adone
Zecchi" di Ravenna.
Ingresso: € 10,00 intero / € 7 ridotto
Info: www.museomusicabologna.it/concerti.htm#insolitisolisti

ore 16.30 Per il ciclo Il Museo Nella musica
“Il  salotto  musicale.  Patriottismo,  musica  e  passione  nella  Bologna
Napoleonica di Maria Brizzi Giorgi”
Spettacolo  di  musica e parole con Laura Marzadori (violino), Chiara Amarù
(soprano),  Maria  Pia  Jacoboni  Neri  (clavicembalo), Fernando Zampieri -
William  Bignami  (violini),  Giuliano  Alessandri  (viola),  Sorayya Russo
(violoncello), Luigi Verdi, direttore.
Testi e letture di Maria Chiara Mazzi, Loris Rabiti, Stefano Rossi
Dal  ritrovamento  di  una  Marcia da lei composta per la Guardia nazionale
bolognese  nel 1797  all'identificazione del suo ritratto conservato presso
il  Museo  della  musica e per l'occasione esposto in sala eventi, nasce un
racconto  inedito  di Maria Brizzi Giorgi, un'artista internazionale tra le
più  belle ed ammirate della sua epoca.
Ingresso: € 3,00 fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it/visiteguidate.htm#guidate20122013

ore 16 Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
In  occasione della Giornata internazionale e dei diritti delle persone con
disabilità
“Alla scoperta dell’altro”
Percorso sperimentale in collaborazione con Associazione Accaparlante.
Un  percorso alla scoperta dell’altro, del diverso, attraverso le ceramiche
greche  delle collezioni del museo, ricche di soggetti e scene figurate che
portano in primo piano il tema della diversità e dell’alterità, secondo gli
occhi e la sensibilità degli antichi.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti (max. 40)
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16 Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Il velo di seta da Bologna all’Europa”: visita guidata
Bologna  si  è  distinta  per circa quattro secoli (dalla fine del XIV sino
alla fine del XVIII secolo) come capitale europea della produzione del velo
di  seta:  prodotto  di lusso ampiamente commercializzato in tutta Europa e
spesso  riprodotto  nell’iconografia  occidentale.  Il  primato della città
derivava   dall’elevata   qualità   tecnologica  del  processo  produttivo,
raggiunta  grazie  ad  una  straordinaria macchina, denominata filatoglio o
mulino  da  seta  alla  bolognese (di cui in museo è presente un modello in
scala  1:2  funzionante),  che  rappresentò  la  tecnologia più avanzata in
Occidente fino all’avvento della Prima Rivoluzione Industriale.
Tale  macchina  era  utilizzata per la torcitura del filo di seta dalla cui
lavorazione  si otteneva il velo. La storia di questo prodotto sarà il filo
conduttore  per  ricostruire  le vicende di una Bologna ormai scomparsa, in
cui  l’acqua costituiva l’elemento dominante come fonte di energia e via di
comunicazione.
Prenotazione  obbligatoria  allo  051  6356611  (entro  le 13 di venerdì 30
novembre)
Ingresso: biglietto museo
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

ore  16.30 Collezioni Comunali d’Arte - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore
6
Per il ciclo Impara l’arte in museo
“Scrivere l’arte”
Workshop di scrittura creativa con Ilaria Negretti.
Prendendo   spunto   da   brani   tratti   dalla   letteratura  classica  e
contemporanea,  messi  a  confronto  con i dipinti esposti nelle sale delle
Collezioni   Comunali  d'Arte,  i  partecipanti  dovranno  elaborare  brevi
racconti da sottoporre all'attenzione di tutti i presenti.
Prenotazione obbligatoria presso la biglietteria del Museo Civico Medievale
(tel. 051 2193916).
Ingresso: € 3,00 + biglietto museo
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

giovedì 6 dicembre

ore 21 Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
Per il ciclo L'anima musicale del Risorgimento
In occasione dell'800 MusicaFestival
“Piccolo   viaggio  nell'arte  dei  suoni  in  compagnia  di...  Mazzini  e
Garibaldi”
Concerto-lezione di Marco Battaglia, con la chitarra appartenuta a Giuseppe
Mazzini.
Il  programma  prevede  l'esecuzione di brani di musicisti della prima metà
del  XIX secolo: Mauro Giuliani, Antonio Nava, Luigi Moretti. Si tratta dei
compositori per chitarra preferiti da Giuseppe Mazzini che, oltre ad essere
profondamente sensibile al linguaggio musicale e appassionato spettatore di
concerti  e  opere  liriche,  era  un  buon  dilettante  del  canto e della
chitarra.   Come  pensatore,  inoltre,  Mazzini  vedeva  nella  musica  uno
strumento fondamentale per risvegliare la coscienza civile dei popoli.
Il  celebre  Inno  di Garibaldi che chiuderà il concerto, uno dei brani più
trascinanti  ed efficaci del Risorgimento, evidenzia in modo emblematico il
nesso che unisce la nostra epopea nazionale e la musica.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento


MOSTRE

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
1 dicembre 2012 – 20 gennaio 2013
“Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli”

A  cura di Silvia Battistini, Mark Gregory D'Apuzzo e Antonella Mampieri in
collaborazione con il Centro studi per la cultura popolare
La mostra è dedicata al confronto tra la tradizione del presepe bolognese e
di quello napoletano.
In  esposizione  una  parte  della  collezione  delle statuette del Sette e
Ottocento  appartenenti  al  museo,  che  sono  sia  ambientate con scenari
dipinti  antichi  e  moderni,  sia collocate all’interno di “scarabattoli”,
vere  e  proprie scatole prospettiche dipinte e chiuse da vetri. Accanto ad
essi è presentato lo scarabattolo della chiesa di San Benedetto di Bologna,
che  contiene  un presepe in terracotta di Giovanni Putti, firmato e datato
1824.
Questa  tipologia  di  contenitore  era  utilizzata  in  tutta  Italia  per
l’ambientazione   di   scene   e   immagini   sacre  (dalla  Natività  alla
Resurrezione,  dal  Compianto ad episodi delle Vite dei santi) e proprio in
uno scarabattolo dell’Ottocento è esposto un magnifico gruppo presepiale di
scuola  napoletana del XVIII secolo, appartenente alla prestigiosa raccolta
bolognese  di  Gianfranco Bordoni, una delle più importanti e significative
dedicate a questo specifico genere artistico, esistenti “lontano dall’ombra
del Vesuvio”.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Museo della Musica- Strada Maggiore 34
“Rewind. 50 anni di Fender in Italia” fino al 3 febbraio 2013
A cura di Luca Beatrice

Un progetto di Casale Bauer in collaborazione con il Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna
La  mostra  analizza  l’ultimo  mezzo  secolo  di cultura musicale e visiva
italiana,  attraverso  il  confronto  fra il mondo dell’arte e quello della
musica.   Il  punto  di  partenza  consiste  nelle  Fender  customizzate  e
reinterpretate  da  ventidue  artisti  italiani e internazionali chiamati a
dare  una loro lettura del mito attraverso stili e linguaggi molto diversi,
dalla     pittura    figurativa    all’arte    concettuale,    dall’oggetto
all’installazione, dalla street painting alla sound art.
Nelle  sale  storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore
dialogano,  in  un allestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi
visivi  e  scenografici di una microstoria della musica italiana, a partire
dall’inizio  degli  anni  ’60  fino  ad  arriva a oggi, ma senza seguire un
ordine  cronologico  bensì  stilistico: abbiamo così il Rock degli inizi di
Adriano  Celentano e dei seguaci di Elvis e quello contemporaneo di Vasco e
Ligabue,  dei  Litfiba e degli Afterhours, ma anche il rock che si incontra
con  il pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare Cremonini; le “voci” dei
grandi  interpreti  italiani,  da Gianni Morandi a Tiziano Ferro, da Mina a
Laura  Pausini;  la  lunga tradizione del pop melodico che parte da Claudio
Baglioni   e  giunge  fino  a  Biagio  Antonacci;  una  serie  di  fenomeni
alternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia
e  il pop sinfonico, l’indie rock e la canzone d’autore, dalla prima scuola
di  Genova  (Paoli, Tenco, Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da
Roma  alla  "via  Emilia"  di  Guccini, Dalla, Carboni, Ron fino ai giovani
Dente  e  Vasco  Brondi  e  le culture giovanili, capaci di trasformarsi in
fenomeni  di  moda  e  di  massa,  come  la  dance,  l’electropop, il rap e
l’hip-hop.
La  storia  degli  ultimi  cinquanta anni è infine ripercorsa attraverso la
fotografia,  con  una  serie  di  scatti  di  Guido Harari, Efrem Raimondi,
Caterina  Farassino e Paolo Proserpio, a disegnare una sorta di time line a
partire dal 1962, debutto di Fender in Italia.
Info: www.museomusicabologna.it/rewind.htm
www.museomusicabologna.it/rewinddownload.htm (press area)


Museo Medievale - via Manzoni 4
fino al 2 dicembre 2012
“I corali benedettini di San Sisto a Piacenza”

Per la rassegna Artelibro 2012.A cura di Milvia Bollati
In collaborazione con Artelibro
In  mostra  otto preziosi corali benedettini riccamente miniati, realizzati
in   area   padana   nell’ultimo   quarantennio   del   Quattrocento,   che
originariamente   erano  parte  integrante  di  un  gruppo  di  quattordici
antifonari in uso nel Monastero benedettino di San Sisto a Piacenza.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

fino al 3 febbraio 2013
“’Invincibili’  Ottomani.  Armi  ed insegne turche nelle raccolte del Museo
Civico Medievale”

In  occasione  delle  celebrazioni per il terzo centenario della fondazione
dell'Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi Ferdinando
Marsili (1658-1730)
In  esposizione  importanti  pezzi  ancora  sconosciuti  al pubblico, quali
scimitarre, pugnali, pistole e moschetti, anche preziosamente decorati.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

fino al 3 marzo 2013
In  mostra  due  preziose tavole raffiguranti la "Madonna con Bambino" e la
"Crocifissione"
, rispettivamente di Jacopo di Paolo e di Simone di Filippo,
detto dei Crocefissi. Le due opere sono esposte insieme ad altri dipinti su
tavola ed a miniature provenienti da musei e collezioni private.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Museo del Patrimonio Industriale, - via della Beverara 123
fino al 30 giugno 2013
"Giordani:  costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961"

In  esposizione  37  giocattoli  tra i più rappresentativi della produzione
Giordani,  alcuni dei quali rari o particolari, costruiti in ferro, legno e
lamiera stampata: tricicli, biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car,
automobili   a   pedali,  automobile  elettrica,  reattore,  autoareoplano,
ciclopattino, carrettino, carrozzine per bambino e per bambola.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

Museo Archeologico,  - via dell'Archiginnasio 2
fino al 2 dicembre “Il vero e il falso - la moneta, la banconota, la moneta
elettronica, 2500 anni di storia del falso monetale”

Promossa  da  Comando  Generale della Guardia di Finanza, Museo Storico del
Corpo,  Comando  Provinciale  della  Guardia  di finanza di Bologna, con la
collaborazione del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, della Banca d’Italia
La  mostra  ripercorre la storia del falso monetale dall’antichità ad oggi,
anche  con  lo  scopo  “didattico” di aiutare il pubblico ad apprendere gli
elementi  essenziali per non rimanere vittima di falsari o di criminali che
clonano carte di credito e bancomat.
La  mostra  è  strutturata  per  aree  tematiche, all’interno delle quali i
principali  e  più  rappresentativi  casi  di falso possono essere ammirati
attraverso   il   raffronto,  per  ciascun  pezzo  esposto,  dell’esemplare
originale con il suo corrispondente contraffatto.
Info: www.museibologna.it/archeologico

Collezioni Comunali d’Arte,  - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
fino  al  20  gennaio  2013  “La  tipografia  di  Colle Ameno: libri da una
collezione privata”

A cura di Piero Paci, Antonella Mampieri e Carla Bernardini
In collaborazione con Artelibro
Da  una  collezione  privata vengono esposti oltre una ventina tra volumi e
pubblicazioni  d’occasione  stampati  presso la settecentesca tipografia di
Colle  Ameno  -  vicino  a  Bologna  -, che studi recenti hanno permesso di
collocare a pieno titolo nella più generale storia della stampa.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Museo del Risorgimento,- Piazza Carducci 5
fino  al  9 dicembre  "Garibaldi fu ferito.... A 150 anni dallo scontro in
Aspromonte"

La  mostra ripercorre le vicende “chirurgiche”, sempre coronate da un esito
felice,  che videro coinvolto Giuseppe Garibaldi e, in parallelo, la storia
dell’evolversi della chirurgia, specie militare, nel corso del XIX secolo.
In esposizione diversi “cimeli” originali: i ferri chirurgici appartenuti a
Ferdinando  Zannetti,  il  medico  che  estrasse il proiettile dal piede di
Garibaldi,  prestati  dalla Fondazione “Giovanni Spadolini” di Firenze; uno
stivale  che  fu  portato  da  Garibaldi  durante  il  lungo  periodo della
convalescenza  e  i  ferri  che vennero utilizzati invece dopo la ferita di
Monte  Suello nel 1866,  di proprietà del Museo del Risorgimento, oltre che
diversi  strumenti  chirurgici  d’epoca  prestati  dal  Museo della Clinica
Chirurgica della Facoltà di Medicina di Bologna.
Arricchiscono  il  percorso  le edizioni originali delle memorie pubblicate
dai tre medici garibaldini che curarono la ferita di Aspromonte e ne resero
possibile  la guarigione e una serie di fotografie all’albumina – ritraenti
Garibaldi  infermo,  il  suo  stivale,  la  palla  di  piombo che gli venne
estratta...  – che divennero all’epoca veri e propri oggetti di collezione,
se non di culto.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

L'Istituzione  Musei  Civici  è lo strumento per la gestione coordinata, la
valorizzazione  e  la  promozione  di  sette istituti museali del Comune di
Bologna:  il Museo Civico Archeologico, i Musei Civici d’Arte Antica (Museo
Civico   Medievale,   Collezioni   Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte
Industriale   e   Galleria  Davia  Bargellini),  il  Museo  del  Patrimonio
Industriale,   il   Museo   e   Biblioteca  del  Risorgimento  e  il  Museo
Internazionale e Biblioteca della Musica.

INDIRIZZI E RECAPITI

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

Rotonda della Madonna del Monte di Villa Aldini
via dell’Osservanza 35/a
tel. 051 2193930 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Eventi "CINEMATIC BOLOGNA"


"LA PASSIONE DI PAOLA. NON DI SOLI CARRACCI VIVE L'UOMO": VENERDI' 30
NOVEMBRE INCONTRO CON PAOLA PALLOTTINO IN OCCASIONE DI "CINEMATIC BOLOGNA"
Venerdì 30 novembre  alle 18,  alle Librerie Coop Zanichelli, in Piazza
Galvani, 1/h, si svolgerà un incontro con con Paola Pallottino  dal titolo
"La Passione di Paola. Non di soli Carracci vive l’uomo"  . Durante
l'incontro che si svolge in occasione della mostra "Cinematic Bologna.
L’immagine della città nei film amatoriali girati tra il 1950 e il
1980
" (Urban Center Bologna e Biblioteca Salaborsa, fino al12 gennaio
2013), verranno proiettati  film di famiglia e un estratto dal documentario
"La passione di Paola" di Elisa Satta e Michele Pompei, realizzato con Home
Movies
e Kinè.
Il documentario "La Passione di Paola" di Elisa Satta e Michele Pompei
nasce dal desiderio di lasciare una testimonianza diretta della storia
umana e professionale di Paola Pallottino. storica dell’arte e docente
universitaria, con un passato di illustratrice ed una breve, ma
intensissima carriera come autrice di canzonette, Paola Pallottino (classe
1939, figlia dell’etruscologo Massimo Pallottino) ha fondato, quasi da
zero, una disciplina che ha posto al centro del suo interesse la storia e
lo studio dell’immagine riprodotta. L’illustrazione a stampa,
contemporaneamente medium di massa e strumento di espressione artistica,
grazie al lavoro della Pallottino (guidato da un innovativo e coraggioso
approccio interdisciplinare), ha conquistato uno status che, sicuramente in
Italia, la storiografia, la critica, i mercati e finanche gli stessi
artisti, avevano sempre faticato a riconoscerle. Esemplare riproducibile
all’infinito, l’immagine riprodotta aveva un’inquietante natura per chi la
confrontava (scorrettamente) a quella pregutenberghiana, dell’esemplare
unico e irripetibile.
Rendendo giustizia all’illustrazione, Paola Pallottino ha restituito
contemporaneamente spazio, ruolo e riconoscimento a quella galassia di
artisti (per esempio Sergio Tofano, Duilio Cambellotti, Mario Pompei,
Antonio Rubino
) che la distrazione della critica e la disattenzione del
mondo accademico-scientifico, avevano rischiato di condannare all’oblio
insieme a tutte le loro stupefacenti opere. A lei va dato il grande merito
di aver letteralmente tolto un velo dagli occhi dei molti studiosi (storici
dell’arte e massmediologi in primis), risvelando al pubblico un tesoro di
immagini (compendio e companatico della parola e della sua traduzione in
scrittura) che hanno accompagnato gli ultimi cinquecento anni della nostra
storia e della nostra cultura, forgiando in profondità l’immaginario
collettivo, attraverso un vibrante linguaggio fatto di segni, figure e
colori.
Il documentario racconta il percorso di studi e ricerche compiuto dalla
Pallottino, dalla metà degli anni settanta ad oggi, gettando però uno
sguardo più ampio sulla sua avventura biografica e personale. "La passione
di Paola
" è dunque la storia di una donna, del suo spirito libero e
anticonformista, della sua particolare formazione, delle molteplici
attività (inclusa la cofondazione di Nova SF, diretta concorrente della
collana di fantascienza Urania), degli incontri e degli amori, dei successi
improvvisi ed imprevisti (suo il testo di 4 Marzo ‘43, la canzone musicata
e cantata da Lucio Dalla), delle conquiste pazienti e progressive e infine,
delle sue passioni, non una, ma tante, che l’hanno accompagnata per tutta
la vita. La passione dominante e divorante, quella per le illustrazioni, ha
saputo renderla contagiosa grazie al rigoroso e brillante lavoro di
divulgatrice (come docente, giornalista, saggista, curatrice di mostre e
direttrice dell’unico museo italiano dell’illustrazione) e al talento
affabulatorio che rende la sua esposizione particolarmente suggestiva e
coinvolgente. Il film è interamente girato nello studio e nell’abitazione
di Paola Pallottino, a Bologna, in via Capo di Lucca. Centrale è l’uso di
un consistente apparato di immagini composto da repertori iconografici
(illustrazioni), fotografie (pubbliche e di famiglia) e materiale video
tratto dall’Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Home Movies.

"La Passione di Paola" (ITA 2013, 56 min.), documentario di Elisa Satta e
Michele Pompei, in collaborazione con Home Movies e Kiné.


info
informa.comune.bologna.it/iperbole/cultura/rassegne/52362/id/53726

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Eventi CA'SHIN


A Cà Shin weekend dolce e un po' salato
sabato 1 e domenica 2 dicembre
protagonisti il sale integrale e il cacao


Dopo “la settimana Sarda”, il “Prosciutto Triestino” e “Il tempo delle mele”, continuano i fine settimana speciali di Cà Shin, dedicati alla conoscenza di alcuni prodotti locali e non. Protagonisti di questa settimana saranno il sale integrale e il cacao. Un viaggio alla scoperta di due antichissimi prodotti: dal Messico all'Europa per arrivare ad assaporare il cioccolato, e dal mare alla tavola per scoprire con la dottoressa Eck l'importanza nell'alimentazione di un ingrediente allo stesso tempo semplice e complesso come il sale.
Anche la cucina sabato e domenica sarà a tema: si potrà gustare un menù dedicato al sale di Cervia, con piatti che faranno consocere diversi tipi di sale e un'offerta di dolci tutti al cioccolato (menù completo escluse bevande 28 euro).
Nel pomeriggio Cà Shin si trasformerà in cioccolateria con tante torte fatte in casa, cioccolata fumante in tazza....e tanta panna montata da gustare, per un dolce pomeriggio di chiacchiere in compagnia. Chi vorrà potrà anche partecipare alla preparazione dei pon pon colorati che abbelliranno l'albero di Natale di Cà Shin, sui tavoli ci sarà infatti il kit per la preparazione.
Si inzia venerdì 30 novembre con una serata tutta dolce: cena a lume di candela e atmosfera calda e avvolgente con la la musica di Tatiana Tarsia 3Soul e l'atelier di abiti colorati delle stiliste sarde MAE. Si prosegue sabato 1 dicembre con l'incontro di Sabine Eck dedicato al sale marino e Domenica 2 dicembre appuntamento con “i due mondi del cioccolato” un incontro, curato da Acqua calda per il tè, dedicato alle mille sfacettature del cacao.
Tatiana Tarsia 3Soul
VEN 30 novembre
dalle ore 20.30
Musica dal vivo e cena a lume di candela.
Alto impatto emotivo a basso consumo energetico.
Tatiana Tarsia 3Soul
Uno straordinario viaggio musicale in chiave acustica e un tributo alle migliori voci Soul di tutti i tempi come Amy Winehouse, Stevie Wonder, Adele, Etta James … Uno spettacolo emozionante con le hits più belle che hanno fatto la storia del Soul interpretate da Tatiana.
Tatiana Tarsia (voce) - Antonio Tuccino (basso) - Giacomo Fantoni (chitarra)
cena e chiacchierata con le stilista sarde del MAE
VEN 30 e SAB 1 dicembre
ven dalle 16.00 alle 22.00 e sab dalle ore 11.00 alle 22.00
Bottega MAE a Cà Shin 
della stilista sarda Margherita Lilliu 
tornano a trovarci a grande richiesta, le stiliste sarde con i loro tessuti naturali che prendono morbide forme … da vedere, toccare e indossare in un divertente e coloratissimo atelier. Per grandi e bambini
SAB 1 dicembre
ore 12.00 presentazione del libro: 
“IL SALE FA BENE”
SALute – SApere – SAggezze
Storia e Storie sul vero Sale Marino Naturale
di e con Sabine Eck 
Ovunque siamo, si parla male del sale, mentre il consumo emozionale di cibi industriali salati è in continuo e preoccupante aumento. Quale segreto sta dietro questo fenomeno?
… segue pranzo alla carta e pizzichi di sale!

DOM 2 dicembre
ore 17.00 I due mondi del cioccolato a cura di Acqua Calda per il Tè
Storia, usi, proprietà, e degustazioni.
Seguiamo il Cioccolato nel suo viaggio dal Messico all’Europa, da cibo degli dei a raffinata golosità. (gratuito)

Cà Shin
via Cavaioni 1 Bologna
051 589419
info@le-ali.com
www.ca-shin.com