giovedì 29 giugno 2023

BOLOGNA ESTATE 2023

Gli appuntamenti della settimana dal 30 giugno al 6 luglio 



Tra i numerosi appuntamenti del cartellone di Bologna Estate
2023, segnaliamo alcune iniziative nella settimana dal 30 luglio al 6 luglio, a questo link i dettagli:
https://www.bolognaestate.it/news-bolognaestate-2023/bologna-estate-consiglia

Venerdì 30 giugno, nella corte dei Bentivoglio a Bazzano, la serata musicale “Ricordando Piazza Marino, poeta contadino”, mentre la rassegna Notti di Note propone Two Fol Quartet, concerto di quartetto di clarinetti, nel cortile della Chiesa di Sant’Elena. Per i più piccoli, al Museo della Musica, gli Animali Musicali de La Baracca – Testoni.

Da sabato 1 luglio, sono sei gli appuntamenti (1, 2, 6, 7, 8, 9 luglio) con un Sogno di una notte di mezza estate che fa volare Shakespeare fino alla bassa bolognese a Sementerie Artistiche di Crevalcore.
Sabato 1 luglio all’insegna della musica con Fabri Fibra sul palco di Sequoie Music Park al Parco delle Caserme Rosse, la Bandabardò al festival Di Mondi in piazza Lucio Dalla e il musical Il violinista sul tetto al teatro Duse.

Fino al 2 luglio ai Teatri di Vita Ipotesi d’Amore, una rassegna internazionale di film contemporanei a tematica LGBTQ+ da godersi all’aperto nel Parco dei Pini.

Domenica 2 luglio al parco del Paleotto, i balli popolari dei Giovani Danzatori Bolognesi, mentre Bo-noir dedica il suo secondo appuntamento alla tragica storia di Federico Aldrovandi e alla lotta per far emergere la verità. 

Lunedì 3 luglio, sul palco del Sequoie Music Park, in collaborazione con il Teatro EuropAuditorium, i tre comici Paolo Cevoli, Duilio Pizzocchi e Giuseppe Giacobazzi in uno show tutto da ridere.

Martedì 4 luglio, Concept#1 – di Balletto Teatro Torino, primo appuntamento della rassegna Danzare il Tramonto 2023 - Festival di Danza in Natura: tutti i martedì fino all’8 agosto al Parco dei Gessi. 

Dal 5 al 9 luglio, le Serre, il cinema Odeon e il Mambo ospitano Zed, festival internazionale di videodanza. 
Mercoledì 5 luglio
Selva in Jazz, la piazza del borgo di SelvaMalvezzi, ospita la rassegna musicale diretta da Jimmy Villotti (ogni mercoledì di luglio a ingresso libero), mentre la suite per piano solo di e con Vadim Neselovskyi trasporterà il pubblico in un immaginario tour della città di Odessa, in Odesa. Solo piano, nella rassegna Attorno al Museo per la Memoria di Ustica. 
All’Arena Puccini, La stranezza, David di Donatello 2023 alla miglior sceneggiatura originale, con Toni Servillo, Ficarra e Picone, il film in costume è una commedia ironica che racconta l’incontro di Luigi Pirandello con una coppia di teatranti dilettanti.

Giovedì 6 luglio, concerto de I Ruvidi ai 300 scalini e l’omaggio al chitarrista René Thomas, con ospite speciale Jimmy Villotti, allo ZU.Art il giardino delle arti. 

Tutti gli appuntamenti di Bologna Estate 2023 sono consultabili a questo link:
https://www.bolognaestate.it/

SETTORE MUSEI CIVICI BOLOGNA

 Iniziative, attività e mostre temporanee 30 giugno –
6 luglio 2023


Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

IN EVIDENZA

mercoledì 5 luglio

ore 17: Museo Medievale (Lapidario) - ingresso da via Porta di Castello 3

Nell’ambito di “Bologna Estate”

“Nuove tecnologie della geomatica per l’archeologia”
In occasione della mostra “Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive”, conferenza di Gabriele Bitelli.
Dalla scala territoriale a quella del singolo oggetto, l’archeologia può avvalersi oggi di nuovi metodi di rilevamento e rappresentazione forniti dalle tecnologie della geomatica, per esempio grazie alle tecniche di digitalizzazione tridimensionale. Nella conferenza verranno presentate, avvalendosi di esempi recenti, le caratteristiche e le potenzialità di queste soluzioni e dei prodotti che ne derivano per la documentazione, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

PER I BAMBINI

Estate al Museo 2023. I campi estivi del Settore Musei Civici Bologna “L'ENERGIA”

Anche per l’estate 2023 i campi estivi accolgono le bambine e ai bambini dai 6 agli 11 anni nella suggestiva cornice verde di Villa delle Rose.
Fino al 4 agosto e dal 28 agosto al 15 settembre, undici settimane dedicate, come ogni anno, all’esplorazione di un tema generale, declinato in diversi aspetti e sfumature, analizzato attraverso una molteplicità di discipline e linguaggi,

in accordo con l’attività di ricerca e sperimentazione che caratterizza i servizi educativi del Settore Musei Civici Bologna. L’arte, intesa come strumento necessario ai processi educativi e pretesto per indagare il presente, è perno delle esplorazioni settimanali, volte a sviluppare senso critico e ad aprire nuovi orizzonti di progettazione per il futuro.

Per il 2023 il tema principale è l'ENERGIA. Questa parola sarà esplorata a partire dalla sua etimologia, che fa riferimento all'azione e alla capacità di agire. Ogni settimana sarà quindi dedicata a una differente lettura e interpretazione della parola ENERGIA, che sarà indagata attraverso attività pratiche e laboratoriali progettate e condotte da operatori museali specializzati, ispirate al lavoro degli artisti contemporanei e ai diversi linguaggi artistici. Inoltre, il programma sarà arricchito da letture animate, gioco libero e uscite sul territorio, per scoprire il patrimonio dei Musei Civici e della città di Bologna.

Le iscrizioni si possono effettuare sul portale Scuole On-Line del Comune di Bologna.
Per informazioni: mamboedu@comune.bologna.it oppure tel. 051 6496628 (martedì, ore 10-14) fino all’1 agosto e dal 29 agosto al 15 settembre.

venerdì 30 giugno

ore 15.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario
estivo” e di “Bologna Estate”
“Verdi passeggiate | Piccole esplorazioni in Certosa”
Un percorso esplorativo rivolto a bambini e ragazzi da 5 a 11 anni per scoprire insieme la Certosa, ora Patrimonio dell'umanità UNESCO. Durante la passeggiata verranno proposti piccoli esercizi di osservazione rivolti alla natura, all'arte e alla poesia. Con l'aiuto di una mappa speciale attraverseremo lo spazio cercando di cogliere le piccole magie del luogo, e al termine dell'attività i bambini comporranno una cartolina personale che ritrae uno scorcio della città.
A cura del Museo civico del Risorgimento nell'ambito di "Musei e cultura dell'accessibilità", progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it entro le ore 13 del giovedì precedente. Massimo 20 partecipanti.
Ritrovo all'Info Point storico-artistico (ingresso principale - cortile chiesa), via della Certosa 18. Ingresso: gratuito

Domenica 2 luglio

ore 10.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di “Bologna Estate”
“Verdi passeggiate | Piccole esplorazioni in Certosa”
Un percorso esplorativo rivolto a bambini e ragazzi da 5 a 11 anni per scoprire insieme la Certosa, ora Patrimonio dell'umanità UNESCO. Durante la passeggiata verranno proposti piccoli esercizi di osservazione rivolti alla natura, all'arte e alla poesia. Con l'aiuto di una mappa speciale

attraverseremo lo spazio cercando di cogliere le piccole magie del luogo, e al termine dell'attività i bambini comporranno una cartolina personale che ritrae uno scorcio della città.
A cura del Museo civico del Risorgimento nell'ambito di "Musei e cultura dell'accessibilità", progetto del Settore Musei Civici Bologna.

Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it entro le ore 13 del giovedì precedente. Massimo 20 partecipanti.
Ritrovo all'Info Point storico-artistico (ingresso principale - cortile chiesa), via della Certosa 18. Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 30 giugno

ore 15-19: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Attività speciali di mediazione in mostra”
Il Dipartimento educativo MAMbo, grazie al progetto “Musei e cultura dell'accessibilità”, propone speciali mattine e pomeriggi di mediazione all'interno della mostra di Muna Mussie “Bologna St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna” in corso in Project Room.
Un mediatore sarà presente nello spazio dell'esposizione per dialogare col pubblico e fornire informazioni e approfondimenti sui contenuti.
“Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell’ambito di “Bologna Estate”
“Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive”
Visita guidata alla mostra a cura di Noemi La Cara.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

ore 21: Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell’ambito di “Bologna Estate”
“MALANDRINO&VERONICA in ‘Fenomeni’ dal Medioevo. Il
museo animato’”
Con Raffaella Silva e Maurizio Grano.
Cruento, enigmatico, tra tetraggine e splendore il Medioevo è sicuramente una fonte straordinaria d’ispirazione. Sono tante le Saghe e i kolossal fantasy ambientate in quei tempi ma non ci sono spade, né armature o elmi e scudi che siano autentici e originali. Tutta roba probabilmente 

made in Cina a differenza delle straordinarie collezioni del Museo Civico Medievale.
Ora, volete mettere? Far rivivere quel periodo con oggetti reali, unici testimoni del passato mentre, tra un papa Bonifacio ramato e i sepolcri dei Glossatori, prendono vita personaggi di allora (questi sì meno datati) che raccontano un Medioevo poco conosciuto, molto particolare con una serie di sconcertanti ambivalenze tra quel tempo e il nostro? Già da allora ad esempio la mafia imperava come oggi per non parlare degli episodi di antisemitismo, le tragiche manifestazioni di pandemia, la violenza sulle donne e molto altro ancora... Di sicuro non sarà un Kolossal ma vi garantiamo che potrete vivere quell'atmosfera magica e misteriosa di un’era che ancora oggi ci affascina. Faticherete a crederlo ma tutto ciò che vi verrà raccontato è realmente accaduto ed è pura verità!
I biglietti sono acquistabili:
- sul sito MidaTicket (https://ticket.midaticket.it/museicivicibologna/Event/15/Dates) selezio- nando la data prescelta e poi "Ingresso eventi Malandrino&Veronica" (con una maggiorazione di € 1,50 / € 1,00)
- direttamente alla biglietteria del Museo Civico Medievale, negli orari di apertura del museo o prima dello spettacolo
Ingresso: € 15,00 / € 10,00 possessori Card Cultura / € 5,00 ridotto fino a 12 anni

sabato 1 luglio

ore 10-13: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Attività speciale di mediazione”
I Musei Civici d’Arte Antica, grazie al progetto “Musei e cultura dell'accessibilità”, propongono speciali mattine e pomeriggi di mediazione all'interno del Museo Medievale, delle Collezioni Co- munali d’Arte e del Museo Davia Bargellini.
Un mediatore sarà presente per fornire informazioni e approfondimenti sui contenuti delle collezioni e delle mostre in corso.
Sabato 1 luglio il mediatore sarà disponibile alle Collezioni Comunali d’Arte, dalle 10 alle 13. “Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

ore 10-14: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Attività speciale di mediazione”
I Musei Civici d’Arte Antica, grazie al progetto “Musei e cultura dell'accessibilità”, propongono speciali mattine e pomeriggi di mediazione all'interno delle collezioni permanenti del Museo Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo Davia Bargellini.
Un mediatore sarà presente per fornire informazioni e approfondimenti sui contenuti.
Sabato 1 luglio il mediatore sarà disponibile al Museo Davia Bargellini, dalle 10 alle 14.
“Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 10-14 e 15-19: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Attività speciali di mediazione in mostra”
Il Dipartimento educativo MAMbo, grazie al progetto “Musei e cultura dell'accessibilità”, propone speciali mattine e pomeriggi di mediazione all'interno della mostra di Muna Mussie “Bologna St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna” in corso in Project Room e di Yvonne Rainer “Words, Dances, Films” in corso nella Sala delle Ciminiere.
Un mediatore sarà presente nello spazio dell'esposizione per dialogare col pubblico e fornire informazioni e approfondimenti sui contenuti.
Sabato 1 luglio i mediatori saranno disponibili dalle 10 alle 14 all'interno della mostra di Muna Mussie e dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19 all'interno della mostra di Yvonne Rainer.
“Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: biglietto museo o mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

dalle ore 11.15: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

“Tutti al Museo Archeologico. Visita il museo con una mediatrice”
Fino al 16 luglio acquistando il biglietto del museo è possibile, gratuitamente e senza prenotazione (fino ad esaurimento posti, max 10 persone per turno), fare un’esperienza al museo ac- compagnati da una mediatrice del progetto “Musei e cultura dell’accessibilità”.
Le attività proposte sono:
- “‘Toccare’ la storia della città: la storia antica di Bologna in 39 oggetti”
Esplorando anche con le dita, sarà possibile conoscere la storia di Bologna dall’epoca preistorica a quelle etrusca, gallica e romana grazie a 39 copie di reperti archeologici, un’opera originale e 9 disegni in rilievo che permetteranno di scoprire alcuni aspetti della vita della donna e dell’uomo in quei tempi.
Il percorso è parte del progetto “Musei Speciali per Tutti” promosso e coordinato dall’Istituto Beni Culturali della regione Emilia-Romagna, oggi Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.
- “Sperimentazioni”
A partire dal racconto dei reperti più importanti esposti nelle sezioni dedicate alla storia della città, si offre un percorso speciale che riflette sul concetto di sperimentazione e incontro. Oggetti da tutto il Mediterraneo che viaggiano e portano con sé il racconto di una cultura diversa, sono un esempio di come l'atteggiamento curioso e aperto alla lettura di nuove storie sia la condizione fondamentale per la sperimentazione. A partire da tali spunti, i/le partecipanti creeranno il "passaporto" di un oggetto che racconta qualcosa di un loro viaggio o di un momento in cui sono entrati in contatto con una realtà nuova.
Programma delle attività di sabato 1 luglio:

- ore 11.15: “‘Toccare’ la storia della città” - ore 12.15: “Sperimentazioni”
- ore 15.15: “‘Toccare’ la storia della città”

- ore 16.15: “Sperimentazioni”
“Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Domenica 2 luglio

ore 10-14: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Attività speciali di mediazione in mostra”
Il Dipartimento educativo MAMbo, grazie al progetto “Musei e cultura dell'accessibilità”, propone speciali mattine e pomeriggi di mediazione all'interno della mostra di Yvonne Rainer “Words, Dances, Films” in corso nella Sala delle Ciminiere.
Un mediatore sarà presente nello spazio dell'esposizione per dialogare col pubblico e fornire informazioni e approfondimenti sui contenuti.
“Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

dalle ore 11.15: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

“Tutti al Museo Archeologico. Visita il museo con una
mediatrice”
Fino al 16 luglio acquistando il biglietto del museo è possibile, gratuitamente e senza prenotazione (fino ad esaurimento posti, max 10 persone per turno), fare un’esperienza al museo accompagnati da una mediatrice del progetto “Musei e cultura dell’accessibilità”.
Le attività proposte sono:
- “‘Toccare’ la storia della città: la storia antica di Bologna in 39 oggetti”
Esplorando anche con le dita, sarà possibile conoscere la storia di Bologna dall’epoca preistorica a quelle etrusca, gallica e romana grazie a 39 copie di reperti archeologici, un’opera originale e 9 disegni in rilievo che permetteranno di scoprire alcuni aspetti della vita della donna e dell’uomo in quei tempi.
Il percorso è parte del progetto “Musei Speciali per Tutti” promosso e coordinato dall’Istituto Beni Culturali della regione Emilia-Romagna, oggi Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.
- “Sperimentazioni”
A partire dal racconto dei reperti più importanti esposti nelle sezioni dedicate alla storia della città, si offre un percorso speciale che riflette sul concetto di sperimentazione e incontro. Oggetti da tutto il Mediterraneo che viaggiano e portano con sé il racconto di una cultura diversa, sono un esempio di come l'atteggiamento curioso e aperto alla lettura di nuove storie sia la condizione fondamentale per la sperimentazione. A partire da tali spunti, i/le partecipanti creeranno il "passaporto" di un oggetto che racconta qualcosa di un loro viaggio o di un momento in cui sono entrati in contatto con una realtà nuova.
Programma delle attività di domenica 2 luglio

- ore 11.15: “Sperimentazioni”
- ore 12.15: “‘Toccare’ la storia della città”
- ore 15.15: “Sperimentazioni”
- ore 16.15: “‘Toccare’ la storia della città”
“Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

ore 15-19: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Attività speciale di mediazione”
I Musei Civici d’Arte Antica, grazie al progetto “Musei e cultura dell'accessibilità”, propongono speciali mattine e pomeriggi di mediazione all'interno del Museo Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo Davia Bargellini.
Un mediatore sarà presente per fornire informazioni e approfondimenti sui contenuti delle collezioni e delle mostre in corso.
Domenica 2 luglio il mediatore sarà disponibile al Museo Davia Bargellini, dalle 15 alle 19. “Musei e cultura dell'accessibilità” è un progetto del Settore Musei Civici Bologna.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

mercoledì 5 luglio

ore 20: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22

Nell’ambito della rassegna “Attorno al Museo” e di “Bologna Estate”
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Visita guidata al museo a cura del Dipartimento educativo MAMbo. Apertura straordinaria del museo dalle ore 20 alle ore 23.
Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mamboedu@comune.bologna.it entro le ore 13 del giorno stesso.
A seguire alle ore 21.15, nel Parco della Zucca antistante il museo, si svolgerà lo spettacolo “Odesa. Solo Piano. A Musical Walk Through a Legendary City”, un concerto di e con Vadim Neselovskyi, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Quando il mondo è stato inondato dalle notizie dell’incursione Russa nel paese Ucraino, mentre gli aerei di guerra si preparavano all’attacco, il pianista e compositore Vadim Neselovskyi ha scelto di ricordare la bellezza del suo Paese e la sua eredità culturale, guardando la sua città natale sul Mar Nero e lasciandosi ispirare per la composizione del suo nuovo album “Odesa: A Musical Walk Through a Legendary City”.
Il concerto è una suite per piano solo, in dieci movimenti che trasporterà il pubblico in un immaginario tour della città di Odessa, pieno di ricordi, riferimenti storici, flashback e sogni. Vadim Neselovskyi è nato a Odessa nel 1977 durante gli anni di Brezhnev, periodo della stagnazione, era bambino quando Gorbachev va al potere nel 1984 e aveva solo 14 anni quando

l’Unione Sovietica collassa nel 1991. Un bambino prodigio nell’ambito musicale che frequenta il Conservatorio di Odessa prima di infatuarsi della musica jazz, grazie alle registrazioni ricevute dai marinai di passaggio. Vadim, per alimentare la sua nuova passione e per continuare gli studi, decide di spostarsi prima in Germania e successivamente al Berklee College of Music di Boston. Nell’ultimo decennio Neselovskyi ha continuato la sua ascesa nel mondo del jazz esibendosi al fianco del suo mentore Gary Burton che è diventato uno dei suoi maggiori supporter, registrando e suonando dal vivo nei suoi concerti insieme a Jalian Lage e Antonio Sanchez.

Alle ore 20 spazio alla solidarietà con “La Memoria a tavola”. Cucine Popolari in collaborazione con il Centro Antonio Montanari proporrà alcuni piatti da consumare nel parco della Zucca il cui ricavato andrà a sostenere iniziative benefiche.

Ingresso al museo: gratuito
Ingresso allo spettacolo: offerta libera

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di “Bologna Estate”
Foto: Michele Brusa
“Nel fuoco e nelle fiamme”
Simbolo di un mondo che non può essere toccato il fuoco ci parla di significati occulti e misteriosi. Il fuoco quale realtà divina si esprime come fuoco sacrificale, come rito di purificazione o come rito funerario fino a scendere nella vita quotidiana sotto forma di energia o di fiammiferi! Il percorso con Miriam Forni è accompagnato dalle letture dell’Associazione BibliotechiAmo. L’Associazione Co.Me.Te. propone “Certosa in tutti i sensi”, cinque percorsi al cimitero dedicati alle facoltà umane che ci consentono di vivere e comprendere il mondo.

A cura di Associazione Co.Me.Te.
Ritrovo 10 minuti prima all'ingresso del cimitero (cortile chiesa), via della Certosa 18. Prenotazione obbligatoria a comete.ass@gmail.com oppure al 366 7174987.
Ingresso: € 20,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

ore 21: Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell’ambito di “Bologna Estate”
“MALANDRINO&VERONICA in ‘Fenomeni’ dal Medioevo. Il museo animato’”
Con Raffaella Silva e Maurizio Grano.
Cruento, enigmatico, tra tetraggine e splendore il Medioevo è sicuramente una fonte straordinaria d’ispirazione. Sono tante le Saghe e i kolossal fantasy ambientate in quei tempi ma non ci sono spade, né armature o elmi e scudi che siano autentici e originali. Tutta roba probabilmente made in Cina a differenza delle straordinarie collezioni del Museo Civico Medievale.
Ora, volete mettere? Far rivivere quel periodo con oggetti reali, unici testimoni del passato mentre, tra un papa Bonifacio ramato e i sepolcri dei Glossatori, prendono vita personaggi di allora (questi sì meno datati) che raccontano un Medioevo poco conosciuto, molto particolare con una serie di sconcertanti ambivalenze tra quel tempo e il nostro? Già da allora ad esempio la mafia imperava come oggi per non 

parlare degli episodi di antisemitismo, le tragiche manifestazioni di pandemia, la violenza sulle donne e molto altro ancora... Di sicuro non sarà un Kolossal ma vi garantiamo che potrete vivere quell'atmosfera magica e misteriosa di un’era che ancora oggi ci affascina. Faticherete a crederlo ma tutto ciò che vi verrà raccontato è realmente accaduto ed è pura verità!

I biglietti sono acquistabili:
- sul sito MidaTicket (https://ticket.midaticket.it/museicivicibologna/Event/15/Dates) selezio- nando la data prescelta e poi "Ingresso eventi Malandrino&Veronica" (con una maggiorazione di € 1,50 / € 1,00)
- direttamente alla biglietteria del Museo Civico Medievale, negli orari di apertura del museo o prima dello spettacolo
Ingresso: € 15,00 / € 10,00 possessori Card Cultura / € 5,00 ridotto fino a 12 anni

giovedì 6 luglio

ore 14-20: Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“Laboratorio Aperto al Museo Morandi”
A seguito della conclusione della mostra “Giorgio Morandi. Opere dalla collezione Antonio e Ma- tilde Catanese”, uno spazio del Museo Morandi è diventato Laboratorio Aperto, a cura di Mariel- la Gnani.
Dopo l'”Autoritratto” appartenente alla collezione Catanese, il laboratorio prende in esame due nuovi dipinti di Giorgio Morandi, appartenenti alle raccolte del museo, che presentano sul verso uno strato di ridipintura: “Paesaggio”, 1934 (V. 180) e “Natura morta”, 1936 (V. 209).
Il pubblico può assistere all’intervento di restauro a cura di Mariella Gnani tutti i giovedì, dalle 14 alle 20.
Hanno collaborato a Laboratorio Aperto, in fase preliminare: Laura Baratin e Giovanni Checcucci della Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino. Le analisi tramite tecniche di Fluorescenza a Raggi X e micro-Raman, sono state condotte da Vincenzo Palleschi, Stefano Legnaioli e Giulia Lorenzetti - ICCOM/CNR di Pisa, mentre l’analisi con tecnica FT-IR è stata eseguita da Patrizia Tomasin e Luca Nodari - ICMATE/CNR di Padova.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

ore 16-20: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di “ZED Festival Internazionale Videodanza”
“SELEZIONE ZED 2023, Film VR a 360°”
“Materia” di María Ganzaráin Pina, Yeinner Chicas (ESP)
“Five Stages of drowning” di Ed Talavera, Konstantia Kontaxis, Dennis Scholl, Rosie Herrera (USA)

“Tidal Traces” di Nancy Lee e Emmalena Fredriksson (CAN)
“ZED Festival” rinnova il dialogo tra danza e realtà virtuale con una proposta di tre film di danza VR a 360° di produzione

internazionale, frutto della selezione operata dalla direzione artisti- ca. Dalla Spagna con “Materia” di María Ganzaráin Pina e Yeinner Chicas, agli USA con “Five Stages of drowning” di Ed Talavera, Konstantia Kontaxis, Dennis Scholl e Rosie Herrera, fino al Canada con “Tidal Traces” di Nancy Lee e Emmalena Fredriksson.

I film VR 360° saranno ospitati e visibili con 4 visori Oculus Quest 2, nella cornice del foyer del MAMbo dal 6 al 9 luglio.
Ingresso: gratuito

ore 17.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Leggiadro Barocco. L'attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone”
Visita guidata alla mostra a cura di Giulio Frontalini.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

ore 18.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario
estivo” e di “Bologna Estate” “Angeli e demoni: simboli ed enigmi alla Certosa”
La visita guidata per appassionati di significati nascosti! I monumenti ci parlano, ma noi non li sappiamo ascoltare. Quelle che spesso consideriamo decorazioni, nelle sculture e nelle lapidi che ornano il cimitero, hanno invece dei precisi significati. Leoni, farfalle, pigne, colonne, lucerne... persino il teschio non è mero richiamo alla morte e anche il “Daimon”, dal nome terrificante che riecheggia della Divina Commedia di Dante, non è in realtà una figura negativa. Delicate statue alate, allegorie vigorose e simboli arcani, ma non solo. La Certosa è stata teatro per storie fantastiche immaginate dai nostri avi, tra cui amabili conversazioni con fantasmi e voli di pipistrelli al chiar di luna. Lasciatevi condurre alla scoperta della Certosa più misteriosa. A cura di Mirarte.
Ritrovo all'ingresso di San Girolamo della Certosa, via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria al seguente link: https://mirartecoop.it/eventi/.
Ingresso: € 13,00 intero / € 8,00 ridotto (bambini 6-12 anni, persone con disabilità) (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario
estivo” e di “Bologna Estate” “Certosa Criminale - storie di delitti e passioni – nuovo percorso”
La Certosa è uno dei luoghi più suggestivi di Bologna. Non solo un cimitero: le storie dei grandi bolognesi del passato si intrecciano al verde che circonda le opere d’arte costruite per mantenere vivo il loro ricordo. Un luogo così particolare non può che prestarsi a racconti conturbanti... Una visita guidata notturna: l’oscurità del cimitero ci avvolgerà nel racconto di omicidi, vicende criminose e delitti sanguinari da riscoprire. Un nuovo percorso tematico tra le gallerie ed i chiostri della Certosa – ora Patrimonio dell’umanità UNESCO – tra seducenti statue di marmo e bronzo,

ascoltando le più efferate storie di delitti bolognesi, alla scoperta del lato oscuro della città!
A cura di Mirarte.
Ritrovo all'ingresso di San Girolamo della Certosa, via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria al seguente link: https://mirartecoop.it/eventi/.
Ingresso: € 13,00 intero / € 8,00 ridotto (bambini 6-12 anni, persone con disabilità) (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

ore 21: Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell’ambito di “Bologna Estate”
“MALANDRINO&VERONICA in ‘Fenomeni’ dal Medioevo. Il museo animato’”
Con Raffaella Silva e Maurizio Grano.
Cruento, enigmatico, tra tetraggine e splendore il Medioevo è sicuramente una fonte straordi- naria d’ispirazione. Sono tante le Saghe e i kolossal fantasy ambientate in quei tempi ma non ci sono spade, né armature o elmi e scudi che siano autentici e originali. Tutta roba probabilmente made in Cina a differenza delle straordinarie collezioni del Museo Civico Medievale.
Ora, volete mettere? Far rivivere quel periodo con oggetti reali, unici testimoni del passato mentre, tra un papa Bonifacio ramato e i sepolcri dei Glossatori, prendono vita personaggi di allora (questi sì meno datati) che raccontano un Medioevo poco conosciuto, molto particolare con una serie di sconcertanti ambivalenze tra quel tempo e il nostro? Già da allora ad esempio la mafia imperava come oggi per non parlare degli episodi di antisemitismo, le tragiche manifestazioni di pandemia, la violenza sulle donne e molto altro ancora... Di sicuro non sarà un Kolossal ma vi garantiamo che potrete vivere quell'atmosfera magica e misteriosa di un’era che ancora oggi ci affascina. Faticherete a crederlo ma tutto ciò che vi verrà raccontato è realmente accaduto ed è pura verità!
I biglietti sono acquistabili:
- sul sito MidaTicket (https://ticket.midaticket.it/museicivicibologna/Event/15/Dates) selezio- nando la data prescelta e poi "Ingresso eventi Malandrino&Veronica" (con una maggiorazione di € 1,50 / € 1,00)
- direttamente alla biglietteria del Museo Civico Medievale, negli orari di apertura del museo o prima dello spettacolo
Ingresso: € 15,00 / € 10,00 possessori Card Cultura / € 5,00 ridotto fino a 12 anni

MOSTRE IN CORSO

MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Yvonne Rainer: Words, Dances, Films” 30 giugno - 10
settembre 2023

Il MAMbo presenta la prima retrospettiva mai dedicata in Italia alla danzatrice, coreografa, regista, teorica e poeta Yvonne Rainer (San Francisco, 1934), a cura di Caterina Molteni.
La mostra esplora le relazioni tra la produzione coreografica, filmica e teorica dell’autrice a partire da una ricostruzione storica della sua transizione dalla danza al cinema.

Nota internazionalmente per aver rivoluzionato il mondo della danza promuovendo negli anni Sessanta un approccio minimalista che trovava ispirazione nel naturale movimento cinetico del corpo e nella gestualità quotidiana, Rainer inizia la sua carriera da regista nel 1972, anno di uscita del primo film “Lives of Performers”.

Questo passaggio è tracciato nel percorso espositivo cercando le sue radici nell’impostazione intermediale delle performance degli anni Sessanta e Settanta dove parlato, proiezioni di fotografie, testi e immagini in movimento ricoprivano un ruolo centrale. Già dalle prime coreografie, Rainer include versi e brevi frasi che sviluppa, successivamente, in veri e propri dialoghi o monologhi registrati.

Nella seconda metà degli anni Sessanta inizia a produrre una serie di video sperimentali, alcuni dei quali trovano spazio nelle coreografie come oggetti di scena, spesso pensati per essere in dialogo con i corpi dei performer.
L’esposizione si presenta quindi come un percorso a ritroso che, a partire dall’analisi della produzione filmica, riporta in luce gli elementi formali ricorrenti nella struttura della sua danza e nelle tematiche di impronta socio-politica che, dallo scoppio della guerra in Vietnam sino all’avvicinamento al movimento femminista, si impongono come caratteri distintivi della sua attività cinematografica.

Se nella performance il corpo assume un ruolo politico perché presentato nella sua inderogabile materialità al di là di qualsiasi finzione narrativa, nei film è l’interiorità umana a trovare spazio nella sua complessità psicologica. È l'attenzione alle emozioni come “fatti” (“Feelings are facts” è il titolo del suo memoir del 2006) a segnare la decisione di dedicarsi alla sceneggiatura e alla regia, trovando nel racconto e nella sua capacità di coinvolgere e immedesimare il pubblico, lo strumento attraverso il quale trasformare una storia personale in una questione politica. Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“NO CRASH museum”, fino al 30 giugno 2023

Il Museo del Patrimonio Industriale ospita la prima presentazione dell’installazione “NO CRASH museum”, un nuovo format ideato per portare nei musei i temi del mondo del lavoro attraverso l’arte, la performance e i nuovi media e coinvolgere i visitatori nel dibattito intorno alla prevenzione degli infortuni e delle malattie nei luoghi di lavoro, la cui importanza è riconosciuta

dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
L’installazione, prodotta dall’impresa creativa Imagem srl, è frutto di un progetto internazionale di video–danza nato nel 2020 e sviluppatosi con tre cortometraggi realizzati nell’ambito della campagna di sensibilizzazione Arte e/è Lavoro, una questione di accenti sui valori irrinunciabili di dignità e sicurezza, sulle morti bianche e sulla mancanza di diritti e di civiltà che queste vit time ci ricordano ogni giorno. Già presentati singolarmente, in occasione di eventi nazionali ed internazionali, i tre cortometraggi sono ora raccolti per la prima volta in un suggestivo ambiente immersivo all’interno del museo che resterà allestito fino al 30 giugno 2023.
Evento realizzato in collaborazione con: Fondazione Aldini Valeriani, BCC EmilBanca, Praxis Consulting, ManagerItalia Emilia-Romagna, Emilia Romagna Festival, Associazione Nazionale Italiana Cantanti, Art-Er Attratività Ricerca Territorio, Neu Radio.
Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Unesco City of Music, ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro, Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale, SIMC (Società Italiana Musica Contemporanea).

“Antologia della moto bolognese, 1920-1970”, fino al 29 ottobre 2023

Il Museo del Patrimonio Industriale aggiunge un nuovo momento espositivo al filone “Moto bolognesi”, che ha costituito uno dei principali interessi della sua attività di ricerca, con la mostra “Antologia della moto bolognese, 1920-1970” realizzata con il contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, in cui sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il nuovo focus tematico è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino agli anni Sessanta, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

L'impegno nell'indagine condotta su fonti composite – documenti, memoria orale, immagini fotografiche e filmate, giornali e riviste specializzate del tempo – ha consentito la ricostruzione di un centinaio di biografie di aziende, la schedatura tecnica di modelli e pezzi analizzati e la formazione di un ricchissimo archivio fotografico realizzato grazie all'aiuto del mondo del collezionismo.

La mostra ripercorre cinquant’anni di produzione motociclistica bolognese che si è distinta, fin dagli esordi, per l’inventiva e le capacità di numerosi tecnici che si sono cimentati, con diversa fortuna, nella realizzazione di veicoli sempre molto curati, non solo dal punto di vista costruttivo, ma anche estetico, imponendosi inoltre ai più alti livelli, con le versioni da competizione, in ambito nazionale ed estero.

Attraversando stagioni diverse e spesso difficoltose – la fase pionieristica, le ristrettezze e le di- struzioni del periodo bellico, la ripresa ed il miracolo economico – le piccole e medie case costruttrici della città e del territorio circostante hanno sempre esposto nelle “vetrine” delle fiere del settore, e quindi offerto sul mercato, una gamma di motocicli unica per quantità, varietà

e bellezza. Solo pochi marchi sono riusciti a tradurre l’apprezzamento della critica e dei singoli appassionati in un vero e proprio successo commerciale, tuttavia l’industria bolognese delle due ruote, anche con l’apporto del settore della componentistica, ha lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo italiano.

Il percorso espositivo della mostra presenta 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del cinquantennio ed è arricchito da una serie di materiali multimediali: sette contributi filmati provenienti dall’Istituto Luce, l’intera serie delle moto esposte nelle precedenti esposizioni e il filmato, prodotto dal museo, “Italiani in motocicletta”, basato sui cinegiornali dell’Istituto Luce (1930-1940).

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo civico del Risorgimento – Piazza Carducci 5

“Arriva Vittorio Emanuele! Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888”, fino al 16 luglio 2023

Il Museo civico del Risorgimento dedica un progetto espositivo a due pagine fortemente significative della storia della città, legate alla figura di Vittorio Emanuele II: la visita del Re alla città di Bologna (1860) e l'inaugurazione del monumento a lui dedicato (1888).
La mostra è curata da Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi e promossa in collaborazione con Associazione 8cento APS e con Comitato di Bologna dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.

Il 1860 fu un anno decisivo per l’Unità d’Italia: vennero annesse al Regno di Sardegna prima l’Emilia, le Romagne e la Toscana, poi le Marche, l’Umbria e, in seguito alla Spedizione dei Mille, tutta l’Italia meridionale. Ma ancor più dei Plebisciti per l’Annessione e delle imprese di Garibaldi, rimase impressa nella memoria collettiva cittadina la visita di Re Vittorio Emanuele II a Bologna, che si svolse nell’arco di quattro giorni dall'1 al 4 maggio 1860.

I diversi momenti che scandirono la fitta agenda di impegni vennero organizzati accuratamente, secondo un cliché che si andava consolidando, in modo che ciascuno dei diversi - e a volte contrapposti - segmenti sociali in cui Bologna era suddivisa potesse essere raggiunto, coinvolto, indotto a manifestare il proprio consenso e a riconoscersi così, insieme agli altri, parte di una stessa comunità politica, quella nata dalle lotte per l'Indipendenza: l'Italia di Vittorio Emanuele. L'ingresso trionfale in città insieme al Ministro dell’Interno Luigi Carlo Farini, accolti dal sindaco Luigi Pizzardi e da un vero bagno di folla in una città addobbata a festa, l'incontro con le autorità, il ricevimento dei notabili alla festa da ballo nel Teatro Comunale, la parata militare, l'incontro con i poveri, largamente beneficati per l'occasione, la visita "turistica", a San Luca e, ovviamente, alla Certosa, un evento specifico dedicato alle donne... a tutti questi eventi venne dato ampio risalto sulla stampa, e, nel tempo, vennero ricordati in incisioni, litografie, dipinti, tesi a perpetuare la memoria delle giornate reali.

Anche i grandi eventi del 1888 - VIII Centenario dell'Università ed Esposizione Emiliana - si svolsero nel segno di Vittorio Emanuele II, morto esattamente dieci anni prima: l'11 giugno fu inaugurato nella piazza principale della città (dedicata a lui fin dal 1859) un grandioso monumento equestre in bronzo eseguito da Giulio Monteverdi, mentre per le solenni celebrazioni universitarie

venne scelto il 12 giugno, giorno in cui Bologna veniva liberata dalle truppe austriache e dal dominio papale.
Attraverso oggetti e documenti conservati al Museo del Risorgimento, la mostra ripercorre que- sti momenti fondamentali per la storia della città che, anche grazie alla presenza e alla memoria di Vittorio Emanuele II, in quei giorni si collocò al centro della scena nazionale.

Tra gli oggetti esposti si segnala la bardatura da cavallo appartenuta a Vittorio Emanuele II, che venne spedita alla Marchesa Brigida Fava Ghisilieri Tanari dalle Regie Scuderie di Torino. La gualdrappa, in tessuto ricamato con fili d'argento, reca la figura di un leone con elmo alato, una catena spezzata al collo, e stemma Savoia schiacciante una serpe: si tratta di uno dei simboli più noti della Casa Reale.

Sono esposti inoltre componimenti poetici (spesso scritti in dialetto bolognese) e caricature relative alla visita pubblicate nei giornali satirici locali nonché le fatture e altri documenti relativi alla Grande Festa che si svolse al Teatro Comunale il 2 maggio 1860: un evento grandioso, allietato da un abbondante buffet allestito dalla già nota pasticceria Majani, che si protrasse fino alle cinque del mattino e alla quale parteciparono circa 5.000 persone.

Sono inoltre esposte le fotografie e le stampe originali dell’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II svoltasi l’11 giugno 1888, e della celebrazione ufficiale dell’VIII Centenario dell’Università, svoltasi il giorno successivo in Archiginnasio, col discorso tenuto da Giosue Carducci, e i biglietti di invito alla cerimonia.

Grazie a codici QR, è inoltre possibile accedere al portale www.storiaememoriadibologna.it, con notizie e approfondimenti sugli oggetti esposti e le vicende narrate.

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Leggiadro Barocco. L'attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone”, fino al 2 settembre 2023

Le Collezioni Comunali d'Arte presentano la prima mostra monografica dedicata al pittore Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771), promossa dai Musei Civici d’Arte Antica e curata da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, per riscoprire una figura artistica significativa che operò sul versante classicista della scuola bolognese del Settecento.

Nella cosmopolita Bologna del XVIII secolo, la scena artistica si presentava quanto mai vivace. Tra i pittori più fecondi si distinse Giuseppe Marchesi, di temperamento irrequieto e di corporatura imponente, alla quale dovette il soprannome di Sansone. Allievo di artisti di spicco della generazione precedente, come Aureliano Milani e Marcantonio Franceschini, Marchesi si inserì nel solco della tradizione pittorica locale che trova nei Carracci e nei loro allievi – in particolare Guido Reni, Francesco Albani e Domenico Zampieri detto il Domenichino - il modello imprescindibile.

La mostra dossier pensata per le Collezioni Comunali d’Arte, che conservano nella raccolta per- manente il dipinto di soggetto storico “Clemente VIII restituisce agli Anziani di Bologna le chiavi della città”, si incentra sul periodo iniziale della sua vicenda, elegante ed aggraziato: dall’emancipazione del suo rapporto con Marco Antonio Franceschini, che gli trasmise il suo moderato

gusto arcadico, fino al 1725, punto di avvio convenzionale della carriera autonoma dell’artista.
Attorno a due freschi idilli pendant, ritrovati recentemente sul mercato antiquario ed esposti per la prima volta al pubblico da collezione privata - “Mosé e le figlie di Jethro” e “Salomone incensa gli idoli”, il cui successo è dimostrato dalla presenza di copie presso il Museo Diocesano di Imola - vengono riuniti altri esempi di pittura da “stanza” di tema sacro e profano, che documentano al meglio lo stile giovanile dell’artista nei primi venti anni di attività. Tra questi le “Quattro Stagioni” provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e l’”Ebbrezza di Noè”, oggi in collezione privata. Completano l’esposizione un ritratto in miniatura con “Ritratto di fanciulla” conservato al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini e due vivaci disegni dalle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il “Ratto delle Sabine” e il “Ratto di Elena”, progetti preparatori per un grande dipinto da realizzare nella sala d’onore della casa poi appartenuta ai mercanti Buratti, promotori delle arti e di vari artisti bolognesi. Solo il secondo, datato 1725, venne poi realizzato dal pittore e, come detto, apre la sua carriera documentata.

Info: www.museibologna.it/arteantica

MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Muna Mussie. Bologna St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna”, fino al 10 settembre 2023

La Project Room del MAMbo conferma la propria vocazione alla ricostruzione, al racconto e alla valorizzazione delle esperienze culturali e artistiche che hanno avuto luogo a Bologna e in Emilia-Romagna accogliendo la mostra di Muna Mussie (Eritrea, 1978).
Il progetto, a cura di Francesca Verga con Archive Ensemble, riattiva la memoria personale dell’artista e l’archivio storico e iconografico dei Congressi e Festival Eritrei che si sono tenuti a Bologna ininterrottamente dal 1972 al 1991. Frequentati dalle comunità diasporiche eritree provenienti da tutto il mondo, i Festival si sono collocati in prima linea per supportare la lotta armata inaugurata nel 1961 per l’Indipendenza dell’Eritrea dall’Etiopia.

A sottolineare l’importanza che queste occasioni di incontro hanno avuto, al termine della guerra, il neo governo eritreo, proclamato nel 1993 dal presidente Isaias Afewerki, ha voluto dedicare ad Asmara - la capitale dell’Eritrea - una strada intitolata Bologna St., come riconosci- mento permanente del ruolo fondamentale che la città di Bologna ha avuto nel raggiungimento dell’indipendenza dell’Eritrea.

A partire dal legame che unisce l'Eritrea, il paese nativo dell’artista, e Bologna, la sua città adottiva, Muna Mussie consegna una narrazione e una mappatura tracciata dai Congressi e Festival eritrei, attraverso la consultazione di archivi pubblici e privati raccolti nel territorio bolognese. I materiali di archivio vengono messi in dialogo dall’artista con alcune opere che hanno accompagnato le tappe precedenti della ricerca e altre inedite.

La mostra si realizza grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contempora- nea del Ministero della Cultura. Nell’ambito del programma è prevista la donazione al MAMbo di

un’opera che verrà completata alla fine del processo di ricerca di Muna Mussie.
L’esposizione al museo bolognese nasce inoltre dal dialogo e dal confronto con Archive Kabinett e fa seguito alla mostra personale di Muna Mussie, intitolata “Bologna St. 173. Il sole d’agosto, in alto nel cielo, batte forte” (Milano 2021), curata da Zasha Colah e Chiara Figone.
Per la realizzazione della mostra sono stati coinvolti: l’Archivio storico del Comune di Bologna; la Biblioteca Amilcar Cabral; Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia - Fondo Giorgio Lolli; l’Archivio storico de il Resto del Carlino; l’Archivio storico Paolo Pedrelli CdLM Bologna; la Comunità Eritrea in Italia; gli Archivi fotografici dei fotoreporter Mario Rebeschini, Massimo Sciacca e Luciano Nadalini.

Museo della Musica – Strada Maggiore 34

“It’s (NOT) Only Rock’n’Roll. Le foto di Mark Allan”, fino al 10
settembre 2023

Il Museo della Musica ospita “It’s (NOT) Only Rock’n’Roll. Le foto di Mark Allan”, prima mostra a presentare in Italia il lavoro di Mark Allan, decano della fotografia musicale e fotografo ufficiale del Barbican Centre di Londra, uno degli spazi internazionali più importanti per la musica, la danza e il teatro, per il quale ha ritratto, in 30 anni di carriera, tutti i grandi protagonisti della musica classica e sinfonica internazionale.

Dopo il successo riscosso dalla personale di Allan allestita alla Barbican Library nel 2019, nel Museo della Musica di Bologna sono visibili, in un’ampia retrospettiva a cura di Pierfrancesco Pacoda, 48 degli scatti più iconici realizzati dal fotografo britannico tra gli anni Ottanta e Duemila, che svelano la sua grande passione per la musica rock. Un interesse coltivato sin da quando era un giovane studente di arte al Goldsmiths College, che lo ha portato a fotografare i nomi più rappresentativi della nuova musica - dal rock al soul, dal pop al rap - ed essere presente a tutti gli appuntamenti che negli ultimi decenni hanno fatto la storia di questi suoni.

Le sue fotografie documentano e raccontano linguaggi diversi e personaggi straordinari, narrati attraverso immagini fuori dalle convenzioni del ritratto, riuscendo, in molti casi, a trasformare relazioni professionali in rapporti di amicizia. Come accadde con David Bowie, che trovandosi a Roskilde, in Danimarca, per partecipare al celebre festival rock, lo invitò a raggiungerlo per scattare alcune foto. Nacque così un ritratto che ci restituisce un Bowie mai visto, seduto in spiaggia su una sedia a sdraio che gioca con secchiello, paletta e sabbia. Una dimensione opposta a quella voluta, ad esempio, da Grace Jones che chiese al fotografo di esaltare il suo aspetto da inavvicinabile femme fatale. Il risultato sono alcuni scatti che amplificano il versante sensuale dell’artista, che si diverte a offrire all’obiettivo il suo lato più seducente. E poi ancora, tra le altre, le fotografie che un giovanissimo Allan fece a Freddie Mercury durante le registrazioni di Live Aid, gli scatti agli U2 negli studi di Radio Times, i concerti di Madonna, Metallica, Paul McCartney, Sex Pistols, Lou Reed, The Rolling Stones, Britney Spears, Bruce Springsteen, Tina Turner, The Who e gli incontri unici come quello con Amy Winehouse, colta durante una pausa nella registrazione di un concerto per BBC One Session.

Special guest della mostra è l'opera di Francesco De Molfetta “The greatest Rock'n'Roll Panda in the world!”, esposta per gentile concessione di Patrizia Casale Bauer.

Con la mostra “It’s (NOT) Only Rock’n’Roll. Le foto di Mark Allan” prende avvio anche la nuova collaborazione tra il Settore Musei Civici Bologna e l’Istituzione Concertistica Orchestrale Magna Grecia di Taranto, siglata da una convenzione di durata pluriennale per la promozione di attività culturali, l’ideazione e realizzazione di progetti speciali e percorsi comuni, oltre che per la programmazione coordinata di mostre, convegni, concerti ed eventi vari a carattere musicale e artistico, scientifico e didattico in generale.

La mostra segna inoltre l’inizio operativo delle azioni del protocollo di intesa sottoscritto tra i Comuni di Bologna e di Taranto per lo sviluppo di progettualità condivise anche in ambito culturale.
È proprio la fotografia di Mark Allan a creare un contrappunto ideale tra Bologna e Taranto grazie alla sezione satellite “It’s (NOT) only Rock’n’Roll” che, sempre fino al 10 settembre, presso la Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” espone sei immagini di Mark Allan connotate dallo stesso timbro visivo rock presentato al Museo della Musica, nell’ambito della terza edizione di MAP Festival – Musica Architettura Parallelismi, la rassegna ideata e organizzata dall’Istituzione Concertistica Orchestrale Magna Grecia che unisce la musica all'architettura.

Info: www.museibologna.it/musica

Museo Medievale - via Manzoni 4

“Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive”, fino al 17 settembre 2023

La mostra, a cura di Nicolò Marchetti, ospitata nella Sala del Lapidario, è promossa da Musei Civici d’Arte Antica, King Abdulaziz Chair for Islamic Studies | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive in occasione della restituzione all’Iraq di un oggetto mesopotamico sequestrato in Italia da parte del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Si tratta di un mattone cotto del re assiro Salmanassar III (858-824 a.C.) con un’iscrizione cuneiforme che ne rivela la sicura provenienza dalla ziggurat (tempio-torre a gradoni) dell’antica Kalkhu (moderna Nimrud), la prima capitale dell’impero neoassiro, distrutta nel 2016 dall’iconoclastia dell’ISIS. La mostra è posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica dell’Iraq, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Ambasciata dell’Iraq in Italia, Ambasciata d’Italia in Iraq e Iraqi State Board of Antiquities and Heritage.

Il progetto è stato concepito con una nuova formula di mostra sostenibile con l’obiettivo di comunicare al pubblico contenuti storici relativi all’impero neoassiro (Mesopotamia, IX-VII secolo a.C.), attraverso modelli digitali stampati in 3D, raccontando alcune specificità e sfide della collaborazione scientifica e cooperazione italiane con la Repubblica dell’Iraq e con la città di Mosul in particolare.

Dopo la liberazione della metropoli, nel giugno 2017, dall’occupazione da parte dell’ISIS che durava sin dal 2014, la Missione Archeologica Iracheno-Italiana è stata chiamata a dare un con- tributo all’esplorazione e alla protezione del settore orientale corrispondente all’antica Ninive, leggendaria capitale dell’Assiria ormai gravemente minacciata dall’espansione urbana, tanto

che oggi oltre un terzo del sito può dirsi pressoché perduto per l’esplorazione archeologica. Tra il 2019 e il 2022 sono state condotte quattro campagne annuali congiunte tra Università di Bologna e Iraqi State Board of Antiquities and Heritage, dirette da Nicolò Marchetti, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, oltre che della Volkswagen Foundation, con il progetto KALAM, e del J. M. Kaplan Fund nell’ambito di progetti di restauro e formazione di personale locale.

36 repliche al vero di sigilli e cretule neoassiri e di testi cuneiformi provenienti dal progetto di scavo nel mega-sito di Ninive, che si estende su 750 ettari con 12 km di mura, sono state scelte per raccontare storie antiche e moderne.
Tra queste è presente la riproduzione del mattone del re assiro Salmanassar III proveniente dalla ziggurat dell’antica Kalkhu sequestrato dai Carabinieri. Esso apparteneva a un monumento distrutto nel 2016 dai bulldozer dell’ISIS, pertanto il ritorno all’Iraq di un elemento architettonico di una struttura andata perduta rappresenta un elemento importante anche sul piano simbolico.

Sono inoltre esposti anche due frammenti di rilievi palatini della metà del VII sec. a.C. scoperti dalla missione italiana nel 2022 nel Palazzo Nord di Assurbanipal e un ulteriore frammento dalle collezioni del Museo Archeologico di Venezia, pressoché identico agli altri due e anch’esso proveniente dall’acropoli di Ninive.

Il percorso espositivo si completa con l’allestimento nella Sala delle Arche, all’interno della collezione permanente del museo, di tre sculture realizzate dagli artisti contemporanei di origine irachena Baldin Ahmad, Resmi Al Kafaji e Qassim Alsaedy, che da oltre quarant’anni vivono in esilio in Europa e hanno unito le loro ricerche e comuni vicende biografiche nel progetto espositivo itinerante Two Shores (Due Sponde).

Info: www.museibologna.it/arteantica

Fanno parte del Settore Musei Civici Bologna: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36
tel. 051 6496611
fino al 30 giugno:
aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dal 1 luglio al 29 ottobre:

aperto sabato e domenica ore 16-20
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
fino al 29 giugno:
aperto giovedì e venerdì ore 9.30-13.30; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì e mercoledì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2 tel. 051 2757211

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

dal 30 giugno al 24 settembre:

aperto venerdì, sabato e domenica ore 17-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì e giovedì

fino al 30 settembre:

lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-19 chiuso: martedì

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Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 10-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123
tel. 051 6356611
fino al 30 giugno:
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto martedì e giovedì ore 9-13; venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18 chiuso: lunedì, mercoledì dal 1 luglio al 15 settembre: chiusura estiva

È possibile accedere il venerdì mattina dalle ore 9 alle 13 su prenotazione (entro il mercoledì precedente) allo 051 6356611 oppure a museopat@comune.bologna.it

Contatti

Settore Musei Civici Bologna - www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it