sabato 26 febbraio 2011

MUSEO DAVIA BARGELLINI

Inaugura martedì 1 marzo alle 17.30 nella sede del Museo, in Strada Maggiore 44, la mostra Note e Cimeli del Rinascimento al Davia Bargellini, organizzata dai Musei Civici d'Arte Antica in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia. La mostra che resterà allestita fino al 31 marzo,
raccoglie preziosi cimeli provenienti dalla celebre collezione bolognese di
Aldo Dente, gli oggetti esposti costituiscono un significativo quanto
rappresentativo esempio sia del sentimento risorgimentale italiano sia del
caratteristico gusto decorativo della seconda metà dell’Ottocento.
In particolare vengono messi in mostra raffinati oggetti d’uso, ornati con
scene che commemoravano gli episodi più significativi delle guerre di
Indipendenza ed i loro eroici protagonisti, come il piattino della
manifattura Richard-Barona, con la rappresentazione della battaglia di
Montebello del 1859, o il coperchio di scatola in ceramica con l’incontro
di Garibaldi e Vittorio Emanuele II a Teano.
Lo spirito di patriottica esaltazione per l’Italia unita è documentato in
mostra dalla prima edizione a stampa del Canto degli Italiani (poesia del
conte Mammelli, musica del maestro M. Novaro), poi noto come Inno di
Mameli, pubblicato nel 1847 in una collana di edizioni musicali dal titolo
Inni al re Carlo Alberto posti in musica in occasione delle saggie riforme.
Ad una litografia a colori, pubblicata a Bologna nel 1870 da Francesco
Casanova, è affidato il compito di narrare tutte le vicende belliche delle
tre guerre di Indipendenza e di celebrarne la vittoriosa conclusione:
l’allegoria dell’Italia, Umberto I e Garibaldi incoronano il monumento ai
caduti di Porta Pia, mentre i nomi dei caduti e l’elenco delle battaglie
combattute dal 1848 al 1870 sono riportate in cartigli ai margini.
La celebrazione della dinastia dei Savoia è affidata ad un pregevolissimo
ventaglio nuziale, straordinario oggetto realizzato da una manifattura
parigina nel 1868 in occasione delle nozze del futuro re Umberto I con la
cugina Margherita: al centro della pagina, in merletto ad ago (point de
gaze), spiccano gli stemmi dei due sposi, la cui felicità matrimoniale è
simboleggiata da una scena amorosa intagliata nelle stecche di madreperla.
L’affezione degli italiani per la casa regnante è attestata anche dalla
grande diffusione delle fotografie che ritraevano la prima regina d’Italia,
Margherita, alla quale vennero dedicati luoghi pubblici ed istituzioni
produttive e culturali in tutta la penisola; la foto in mostra, contenuta
all’interno di una coeva cornice in cuoio bulinato, la ritrae qualche anno
dopo il matrimonio, intorno alla prima metà degli anni ottanta.
Il valore storico e artistico di queste opere sarà occasione di una
conversazione tenuta da Aldo Dente il 16 marzo alle ore 21.00, durante la
Notte Bianca dei musei per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia.

Titolo mostra:
Note e cimeli del Risorgimento al Museo Davia Bargellini,a cura di Silvia
Battistini e Aldo Dente

Periodo:
2 marzo – 31 marzo 2011
Inaugurazione:
La mostra sarà inaugurata martedì 1° marzo, alle ore 17.30
Orario d’apertura:
martedì-sabato: 9.00-14.00;
domenica e festivi: 9.00-13.00
Chiuso lunedì non festivo
Apertura straordinaria mercoledì 16 marzo dalle ore 20.00 alle 24.00

Visite per le scuole:
Sezione didattica dei Musei Civici d’Arte Antica, tel. 051.2193933
Responsabile Giancarlo Benevolo: mcaadidattica@comune.bologna.it
Visite guidate per gruppi di adulti a pagamento

Comunicazione, Promozione e Relazioni Esterne Musei Civici d’Arte Antica:
Mark Gregory D’Apuzzo: MarkGregory.D’Apuzzo@comune.bologna.it

Ingresso gratutito


Info
Museo Davia Bargellini
Strada Maggiore 44, Bologna
Tel. 051.236708 o 051.228821
museodaviabargellini@iperbole.bologna.it
www.comune.bologna.it/iperbole/museicivici
museiarteantica@comune.bologna.it

IL COMUNE RICEVE IN DONO 50 CILIEGI GIAPPONESI

Lunedì 28 febbraio, alle 12, ai Giardini Margherita, nei pressi di Piazzale
Jacchia, il commissario straordinario Annamaria Cancellieri presenzierà
alla cerimonia di inaugurazione della targa in ricordo della donazione al
Comune di Bologna di 50 alberelli di ciliegio giapponese da ornamento da parte dell’ "Associazione dei ciliegi italo-giapponese". La donazione, che ha coinvolto diversi comuni italiani, avviene nell'ambito degli scambi inter-culturali fra Italia e Giappone, allo scopo di diffondere la bellezza di questa pianta che più di ogni altra rappresenta la cultura giapponese nel mondo.
I ciliegi donati al Comune di Bologna, destinati in parte ai Giardini
Margherita e in parte al Parco dei Cedri, appartengono alla varietà Prunus
yedoensis, il ciliegio da fiore più diffuso in Giappone. Questa pianta a
Tōkyō è numericamente al terzo posto tra tutte le specie arboree presenti.
La sua origine spontanea (si presume un incrocio tra P. speciosae P.
subhirtella) è riconducibile ai boschi collinari del Giappone e la specie
è stata introdotta in Europa solo nel 1902.
Si tratta di un albero di medie dimensioni che può raggiungere gli otto
metri e mezzo di altezza, molto espanso, con chioma larga, globosa e rami
arcuati. Le foglie, verde tenue all'emissione, divengono poi verde scuro e
infine rosso porpora intenso in autunno. I fiori, profumati di mandorla,
sono rosa in boccio e poi bianchi, in una nuvola di delicate
infiorescenze. La fioritura è breve, dura circa una settimana, e si
verifica a fine marzo-inizio aprile.
Nella cultura giapponese nessun fiore è così ricco di simboli quanto il
fiore di ciliegio (Sakura) che incarna e simboleggia le qualità del
samurai: purezza, lealtà, onestà, coraggio. Ma la fioritura dei ciliegi è
da sempre vista anche come segno premonitore della ricchezza della raccolta
del riso, come auspicio di prosperità. La breve fioritura, dopo un lungo
inverno, simboleggia la rinascita della natura nella nuova stagione.
L'Hanami. L'ammirazione della bellezza della fioritura dei ciliegi quale
simbolo della gioia di vivere, ha fatto nascere in Giappone la tradizione
di andare a godersi la piena fioritura insieme alla propria famiglia, agli
amici, nonché ai colleghi d'ufficio. A partire dal periodo Heian (794-1185)
ogni anno, nella settimana in cui si concentra la fioritura dei ciliegi,
milioni di giapponesi si spostano nei parchi e nelle zone collinari per
ammirare questo spettacolo e celebrare quello che è un vero e proprio rito
nazionale,"l’Hanami", letteralmente “ammirare i fiori “. Questo
tradizionale costume giapponese di contemplazione della natura rappresenta
un’esperienza intima, di profondo godimento interiore e nello stesso tempo
è un fenomeno collettivo che coinvolge moltitudini di persone nei punti di
osservazione migliori, contesi come da noi allo stadio.

BCLA-Délégation Culturelle - Alliance Française di Bologna

venerdì 25 febbraio 2011

SAN GIACOMO FESTIVAL


Oratorio S. Cecilia
Ottobre 2010-Febbraio 2011
Via Zamboni 15 - Bologna

Cantantibus…

in collaborazione con il Conservatorio “G.B. Martini” – Martiniana

SABATO 26 FEBBRAIO 2011
ORE 18,00
CONCERTO DEGLI ALLIEVI DEL CORSO DI FORTEPIANO
DEL CONSERVATORIO “G.B. MARTINI” DI BOLOGNA
PROF. CARLO MAZZOLI



Carl Philip Emanuel Bach
Sonata VI
dai Probenstücke dal “Saggio sulla vera arte del suonare strumenti a tastiera”
.Allegro di molto / Adagio affettuoso e sostenuto / Fantasia: Allegro moderato

Joseph Haydn
Sonata Hob. XVI/32 in si min.
Allegro moderato / Menuet / Finale: Presto

Felix Mendelssohn-Bartholdy
Due Romanze senza parole:
Op. 30 n. 6 in fa# min. “Barcarola veneziana“
Op. 53 n. 2 in mi bem magg.

Serena Perego fortepiano


Giuseppe Sarti
Sonata in do maggiore
Preludio / Allegro / Allegretto

Joseph Haydn
Sonata Hob. XVI/22 in mi magg
Allegro moderato / Andante / Finale: Tempo di Menuet

Franz Schubert
Due Improvvisi dall’Op. 142:
n. 2 in la bem magg. , Allegretto
n. 3 in si bem magg. , Andante

Chiara Cattani fortepiano


Johann Christian Bach
Sonata in la magg. Op. 17 n. 5
Allegro / Presto

Joseph Haydn
Sonata Hob. XVI/50 in do magg.
Allegro / Adagio / Allegro molto

Mensi Manka fortepiano


Fortepiano autentico costruito da Mathias Jakesch (Vienna, circa 1823)
gemello dello strumento acquistato da Beethoven per la sua casa di Bonn




DOMENICA 27 FEBBRAIO 2011
ORE 18,00
CARLO MAZZOLI – SILVIA RAMBALDI**
Fortepiano a 4 mani


sul Fortepiano a tavolo autentico di Anonimo Italiano (inizi sec. XIX)
restaurato da Mauro Pasquini (Bologna, 2008):

Johann Wilhelm Häßler
Sonata VI da „Sechs leichte Sonaten“ (1787)
Adagio, mesto e sostenuto - Allegro di molto

Luigi Malerbi
Romanzo con un Rondò in do magg.
Vals
Rondò allegretto
Allegro moderato

Michel Pfeiffer
Sonata “La Conversation” (1784)
Andante sostenuto, espressivo - Minuetto- Rondò Allegretto,La Dispute,Rondò


sul Fortepiano autentico costruito da Mathias Jakesch (Vienna, circa 1823)
gemello dello strumento acquistato da Beethoven per la sua casa di Bonn:

Johann Christian Bach
Sonata in la magg.
Allegretto - Tempo di Menuetto

Wolfgang Amadeus Mozart
Andante con variazioni in sol magg. KV 501 (1786)

Sonata in si bem magg. KV 358 (1774)
Allegro - Adagio - Molto Presto




Carlo Mazzoli si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti nel 1974, sotto la guida di Luigi Mostacci, presso il Conservatorio "G.B.Martini" di Bologna dove oggi insegna. Dopo la laurea in Ingegneria meccanica si è dedicato completamente alla musica, perfezionandosi con Rodolfo Caporali e con Franco Scala, e partecipando ai corsi dell'Associazione "Incontri col Maestro" di Imola (ora Accademia). Premiato in diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali (I premio a Caltanissetta nel 1976 ed al "Premio Rendano" a Cosenza nel 1977), ha tenuto concerti per importanti istituzioni musicali in Italia e all'estero come solista ed in diverse formazioni da camera. Dedicatosi allo studio del pianoforte storico, ha fondato il "Fortepiano Ensemble di Bologna"; ha inciso per RCA, Nuova Era, Videoradio, Tactus. E’ titolare di Pianoforte principale presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, dove attualmente ricopre anche il ruolo di Vice Direttore.

Silvia Rambaldi è docente di clavicembalo, clavicordo e basso continuo presso il Conservatorio di Musica “G.B. Martini” di Bologna, dove si è diplomata col massimo dei voti e la lode con Annaberta Conti. Si è perfezionata nella prassi della realizzazione del basso continuo con Jesper Christensen. Ha tenuto corsi perfezionamento e seminari presso l’Università degli Studi di Ferrara, i Conservatori di Pesaro, di Benevento, di Campobasso e di Ferrara e per Enti, e Associazioni. Svolge attività concertistica come solista e con varie formazioni cameristiche ed orchestrali, partecipando ad importanti rassegne musicali in Italia e all’estero (Turchia, Spagna, Svezia, Giappone). Ha effettuato registrazioni per la RAI, la NHK giapponese e per la casa discografica. In duo con Andreina Di Girolamo ha inciso le “Sonate per clavicembalo a quattro mani” di W. A. Mozart. Ha realizzato per duo clavicembalistico tutte le sonate con basso numerato di Domenico Scarlatti.

MUSEI CIVICI D'ARTE ANTICA


Questi gli appuntamenti dei Musei Civici d'Arte Antica per Domenica 27 febbraio

Mattino, alle 10.30
Impara l'Arte in Museo. Dal Tardoantico al Tardogotico.
Museo Civico Medievale, via Manzoni, 4.
Paolo Cova, dottore di ricerca in Storia dell'Arte Medievale presso
l'Università di Bologna, inaugura il primo dei tre appuntamenti che i Musei
Civici d'Arte Antica dedicano allo studio e alla conoscenza della storia
dell'arte, dal tardoantico al tardogotico. Lo studioso, prendendo spunto da
alcuni manufatti presenti in museo, illustrerà, anche attraverso l'utilizzo
di proiezione di immagini, l' arco cronologico della storia dell'arte
bolognese che abbraccia il Duecento fino a tutto il Trecento.

Pomeriggio, alle 16.30
L'Après-midi au Musée. Visita in lingua francese.
Collezioni Comunali d'Arte, piazza Maggiore, 6.
Paola Bracke, collaboratrice dell'Aula Didattica dei Musei Civici d'Arte
Antica, accompagnerà i visitatori alla scoperta di alcuni capolavori
conservati presso le Collezioni Comunali d'Arte. La visita si svolge in
lingua francese.

Ingresso gratuito
Il programma delle iniziative è consultabile nel sito dei musei:
www.bologna.it@iperboli/MuseiCivici/

CONCORSO DI SCRITTURA PREMIO SAN VITALE



Domenica 27 febbraio alle 15.30 presso la Sala Silentium del Quartiere San
Vitale, in Vicolo Bolognetti 2, avrà luogo la presentazione dell’antologia
Una Donna Da Ricordare,opere vincitrici e segnalate al Concorso di
scrittura ed arti visive Premio San Vitale - XII edizione.

Si conclude con la presentazione dell’antologia Una donna da ricordare
l’impegno del Gruppo di Lettura per il Premio San Vitale nato a Bologna
città dei saperi, sede del più antico ateneo del mondo. Non tutte le città
hanno il numero dei nostri teatri, delle nostre biblioteche, delle tante
iniziative culturali prodotte e frequentate, tutti indicatori di un buon
livello culturale nella vita di una comunità. A questo contribuisce anche
questo concorso che, negli anni passati, ha interrogato le scrittrici sul
lavoro, sulla violenza, sulla maternità, sui diritti; “Una donna da
ricordare” ha invitato a mandare pensieri sul tema del ‘ricordo’.
Con la presentazione di questa Antologia, condivideremo con il pubblico le
tante storie che ci sono arrivate di donne, mamme, insegnanti, nonne che
abbiamo bisogno di ricordare per impedire che ogni nuova generazione
riparta da un ipotetico punto zero come se alle spalle altre donne non
avessero già lottato per quelle conquiste.

Programma:

Ore 15:30: Si parla di Scrittrici, editoria e Concorsi. Intervengono:
Maria Grazia Accorsi docente di Letteratura Italiana Università di Bologna
Simona Lembi, esperta di Politiche delle Pari Opportunità e Studi di Genere
Loredana Magazzeni, poeta e scrittrice
Gabriella Montera, assessora Pari Opportunità Provincia di Bologna

Ore 16: Presentazione dell’antologia e consegna copie della stessa alle
autrici dei testi vincitori e segnalati. Seguirà la lettura di una sintesi
dei testi premiati
Leggono: Elisabetta Balìa e Stefano Cutaia. Commento musicale di Roberto
Sacco Secchi

Ore 17: Saluto con bollicine e due parole sul tema del Concorso del
prossimo anno.

UN WEEK END AL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO


Sabato 26 febbraio alle 15.30 Qua la zampa! Gli animali al Museo
Per bambini dai 4 ai 6 anni.

Attraverso i reperti contenenti immagini di animali da cortile, del bosco o
esotici, si propone ai piccoli visitatori un primo approccio al Museo, agli
oggetti degli antichi e alle loro storie. La visita sarà arricchita da una
serie di giochi per memorizzare in modo divertente le informazioni apprese.
Alla fine del percorso sarà lasciato ai piccoli del materiale didattico con
dei giochi da fare a casa.
L’incontro, a cura di Gabo, è a pagamento, 8€ a bambino (gioco+materiale
didattico).
Prenotazione obbligatoria: 3393296605 h 17-20. Numero minimo dei
partecipanti 15, massimo 20.

domenica 27 febbraio alle 11 La Gipsoteca, di Cristina Servadei

La ricca collezione di gessi del Museo offre ai visitatori più curiosi la
possibilità di viaggiare nel tempo e nello spazio alla scoperta delle
principali opere della statuaria greca e romana.
L’incontro, a cura di GABO, è a pagamento (4 euro a persona). Ingresso fino
a esaurimento posti disponibili.

-alle 15.30 Chi ha rubato la barba di Usai, per ragazzi 8-11 anni

Giallo in sala egizia: qualcuno, durante la notte, ha rubato la barba in
legno del sarcofago della mummia di Usai. I partecipanti, divisi in
squadre, dovranno scoprire attraverso una serie di indizi chi è il
colpevole di questo furto. Ad ogni partecipante sarà lasciato del materiale
a ricordo del gioco fatto insieme.
L’incontro, a cura di Gabo, è a pagamento, 10€ a bambino (gioco+materiale
didattico).
Prenotazione obbligatoria: 3393296605 h 17 - 20. Numero minimo dei
partecipanti 20, massimo 40.

-alle 16 I Romani a teatro, di Marco Mengoli

Cosa significava per gli antichi Romani andare a teatro? Quali soggetti
erano i più amati e quali sentimenti suscitavano? La parola all’archeologo
Marco Mengoli che con letture e materiale multimediale ci trasporterà
indietro nel tempo a rivivere le emozioni suscitate dal teatro antico.
L’incontro, a cura di GABO, è a pagamento (4 euro a persona). Ingresso fino
a esaurimento posti disponibili.


Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2
Tel. +39 051 2757211, mca@comune.bologna.it

Orari di apertura:
dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 15
sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 18.30.
Chiuso tutti i lunedì feriali, Capodanno, 1° Maggio e Natale.

Ingresso a pagamento dal 1° marzo 2011.
Intero €4; ridotto €2.
Per info sulle tariffe: www.comune.bologna.it/museoarcheologico

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE


Gli appuntamenti del fine settimana al Museo del Patrimonio Industriale, in
via della Beverara 123:

Sabato 26 febbraio alle ore 15.30 attività “Come funziona?” per ragazzi
dai 6 ai 10 anni.

Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano o di leggi fisiche
che trovano applicazione nella vita di tutti i giorni può trasformarsi in
un viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della meccanica,
elettricità, ottica. Attraverso esperimenti semplici ma significativi,
ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il laboratorio “Come
funziona?” si propone di fornire informazioni, curiosità ed approfondimenti
sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la voglia di conoscere e
capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla loro curiosità, i partecipanti
potranno scoprire come funzionavano i meccanismi nascosti nel “Tempio di
Erone”, come far funzionare una pila con le mani, come non ustionarsi
immergendo la mano nell’acqua che bolle, come gonfiare un palloncino senza
toccarlo e come ottenere una “colla magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e scoprire
cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben venute in
un'attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli adulti)
presenti.


Domenica 27 febbraio alle ore 16 incontro dedicato a Il mercante di seta
a Bologna in età moderna.

Tra XV e XVIII secolo Bologna, grazie al suo poderoso sistema di
canalizzazione e all'alta tecnologia del mulino da seta, raggiunse un certo
predominio nella produzione di tessuti e in particolare di veli di seta.
Tale industria fu sino alla fine del Settecento il motore economico della
città; i veli – celebri in tutta Europa – attraverso il Canale Navile, il
Po e l’Adriatico, raggiungevano le maggiori piazze europee: Amsterdam,
Sanpietroburgo, Londra e Parigi.
All'interno del complesso sistema produttivo il ruolo imprenditoriale e
organizzativo principale era svolto dal mercante, figura tutelata dalla
potente corporazione dell'Arte della Seta.
I suoi compiti erano diversi e si svolgevano su molteplici piani:
l’acquisto dei bozzoli al mercato del Pavaglione, il controllo della
qualità, l’organizzazione della manifattura (con l’affidamento ad
artigiani e lavoratori indipendenti delle diverse fasi del ciclo
produttivo) e il collocamento dei prodotti finiti sul mercato
internazionale.
Nel XVIII secolo alcune di queste famiglie mercantili divennero tra le più
importanti della città ottenendo prestigiosi riconoscimenti sociali e
titoli nobiliari.

Ingresso al Museo, laboratorio e incontro sono gratuiti.

Informazioni:
telefono 051.6356611
museopat@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

"I CORI DELL' ITALIA UNITA

I CONCERTI DEL 25, 26 E 27 FEBBRAIO NEL
CORTILE D'ONORE DI PALAZZO D'ACCURSIO
Continua I cori dell’Italia unita, la rassegna di canti risorgimentali nel
Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio che intratterrà i cittadini bolognesi
fino al 16 marzo, quando in tutt’Italia la “Notte Tricolore” indetta dal
Parlamento, celebrerà il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
La rassegna, promossa dal Comune di Bologna e coordinata dal Maestro
Scattolin del Coro Euridice, vedrà alternarsi ogni fine settimana, alle ore
18, cori bolognesi sempre diversi che eseguiranno brani tratti dal
repertorio risorgimentale.
Le esibizioni, della durata di 20-30 minuti, vogliono diventare
un’occasione per evocare attraverso la musica le vicende che hanno portato
alla nascita dello Stato italiano.
L’obiettivo del Comune di Bologna è quello di rendere quest’iniziativa
un’abitudine per i bolognesi che nei fine settimana passeggiano per le vie
del centro storico: è bello pensare che nel tempo libero, accanto alle
attività culturali e allo shopping, ci sia un momento di riflessione sulla
Storia del nostro paese.

Venerdì 25 febbraio ore 18.00
Mikrokosmos - Coro Multietnico di Bologna
Direttore Michele Napolitano

Sabato 26 febbraio ore 18.00
Coro ANA di Vergato (BO)
Direttore Cristian Gentilini

Domenica 27 febbraio ore 18.00
Collegium Musicum Almae Matris - Coro dell’Università di Bologna
Diretto da David Winton

Mikrokosmos - Coro Multietnico di Bologna nasce su iniziativa del M°
Michele Napolitano con l’obiettivo di promuovere l’integrazione dei
cittadini stranieri e contribuire ai processi d’interazione e comunicazione
tra persone di culture differenti. Fondato nel settembre 2004 ha preso
parte a numerosi concerti, festival, rassegne ed eventi culturali.
Mikrokosmos ha inoltre dato il suo apporto musicale e umano ad iniziative
legate all’immigrazione e all’intercultura, partecipando a serate di
solidarietà e di raccolta fondi, e proponendosi sempre come luogo di
cooperazione, rispetto reciproco e buona convivenza sociale, per favorire
l’arricchimento e l’incontro tra culture diverse, con l’obiettivo di
realizzare, seppur in piccolo, l’idea della pace. Attraverso la musica
popolare di varie parti del mondo, Mikrokosmos ha avvicinato e riunito
coristi con provenienze culturali, linguistiche e religiose differenti.
Formato da oltre cinquanta voci tra i 16 e i 60 anni, ha raccolto fino ad
oggi persone provenienti da oltre 30 paesi diversi. Dall’aprile del 2005 è
stata fondata l’Associazione Culturale “Mikrokosmos”, con lo scopo di
promuovere progetti che favoriscano, attraverso il canto e la musica, la
formazione e la crescita civile, oltre alla diffusione di un messaggio di
interazione e scambio possibile tra cittadini italiani e stranieri. Dal
gennaio 2007 l’Ass. Culturale “Mikrokosmos” - in collaborazione con il
Quartiere S. Donato di Bologna - ha fondato "Mikrokosmos dei Piccoli",
laboratorio corale per i bambini delle scuole elementari di Bologna. A
luglio 2007 il progetto “Mikrokosmos - Coro Multietnico” di Bologna ha
ricevuto il Premio Interculture map. Premio nazionale per le migliori
pratiche interculturali - Sezione Arti e comunicazione, promosso
dall'associazione Africa e Mediterraneo. Ad oggi il coro conta oltre
novanta concerti.

Il coro A.N.A. di Vergato è nato nel marzo 1997 all’interno del Gruppo
A.N.A. di Vergato, come momento di aggregazione e socializzazione per i
tanti amanti del canto di montagna, ed ha l’intento di tenere vivo e
valorizzare quel grande patrimonio che è il canto popolare, ed in
particolare il repertorio alpino. Il coro ha partecipato a diverse
occasioni celebrative organizzate dalla Associazione Nazionale Alpini
sezione Bolognese-Romagnola. Si è esibito durante le adunate nazionali di
Padova (1997), Brescia (2000) e Parma (2005), ed in molte altre occasioni
ufficiali fra cui la cerimonia commemorativa tenutasi a Bologna nella
Chiesa dei Servi in ricordo della Regina Maria Josè. Nel 2004, 2005 e 2006
ha partecipato all’International Choir Festival Alta Pusteria riscuotendo
un caloroso successo. Dal 2006 il coro organizza in collaborazione con i
comuni di Castel d’Aiano e Vergato la rassegna di canto popolare “Come
canta la Montagna” che vede ogni anno l’esibizione di gruppi folkloristici
provenienti da tutta Italia. Attualmente il coro è costituito da 30
coristi ed è diretto dal M° Cristian Gentilini.

Il Collegium Musicum Almae Matris è il Coro e Orchestra dell’Università di
Bologna. I diversi organici – Orchestra, Coro, Coro da Camera e Coro
Femminile – coinvolgono complessivamente oltre duecento partecipanti, per
la maggior parte studenti universitari. Nel corso dell’anno accademico il
Collegium Musicum tiene diversi concerti a Bologna, alcuni dei quali sono
diventati dei veri e propri appuntamenti per l’Ateneo e per la città:
accanto al Concerto per l’inaugurazione dell’Anno Accademico,
particolarmente significativa è la rassegna MusicAteneo, che ospita ogni
anno diverse orchestre e cori universitari provenienti da tutta Europa e
che esprime l’impegno del Collegium Musicum nel promuovere e diffondere la
conoscenza musicale e culturale di Paesi e tradizioni anche molto lontani
da noi. Negli ultimi anni il Collegium Musicum si è esibito in vari Paesi
europei tra cui Francia, Gran Bretagna, Spagna, Finlandia, Turchia, Svezia,
Repubblica Ceca, Polonia, Norvegia, Germania.
I cori del Collegium Musicum sono diretti da David Winton.

La Società Corale Euridice è la più antica istituzione corale laica di
Bologna. Nacque come coro orfeonico intorno al 1880 e si è trasformato
nella prima metà del Novecento in coro polifonico. Presso la sede di Villa
Smeraldi è conservato un importante archivio di musiche corali a partire
dagli ultimi anni dell'Ottocento.
Ha svolto la propria attività musicale presso la Fondazione “Franco e
Cecilia Busi” nel quartiere Borgo Panigale di Bologna negli ultimi sei
anni. Il Coro Euridice svolge concerti per importanti associazioni musicali
in stagioni di musica da camera, festivals internazionali e in
programmazioni di Enti teatrali e Università; ha effettuato tournées
all'estero (Francia, Belgio, Galles, Slovenia, Spagna, Norvegia, Ungheria,
Germania, Finlandia, Svezia e Polonia) vincendo importanti concorsi. Dal
1998 il Coro Euridice organizza, con cadenza biennale, il Festival Corale
Internazionale “Città di Bologna”. Ha partecipato al Festival della
Creatività di Firenze e nell’ultima edizione dell’ottobre 2008 si è esibito
con il celebre Quartetto Kronos. Nella discografia più recente si segnalano
Per non dimenticare, un'antologia di musica polifonica dal Rinascimen-to
alla musica contemporanea, la Messa pro defunctis di M.E. Bossi e Alleluja
Nativitas (editi da Tactus). Sono in fase di registrazione le Messe di
Cortellini e di Lupacchino.
Un gruppo vocale più ristretto ha approfondito il repertorio polifonico
rinascimentale e in genere il repertorio a carattere madrigalistico.
Dal 1976 il Coro Euridice è diretto da Pier Paolo Scattolin.

Ingresso gratuito

www.comune.bologna.it/cultura/

giovedì 24 febbraio 2011

LOCOMOTIVCLUB

Via Sebastiano Serlio 25/2 Bologna

Per accedere al locale è necessaria la tessera AICS

Programmazione della settimana:

Gio 24 e Ven 25 Febbraio
VERDENA live - DOPPIA DATA!
Ven 25 a seguire GOLDMINE djset
Apertura porte ore 20.00, entrambi i live (24 e 25) sono sold out, all’entrata NON saranno disponibili ulteriori biglietti.
Tessera AICS obbligatoria, valida fino al 31/08/2011.

Sab 26 Febbraio
100 GIGS PARTY: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR RUBIK + LE-LI live
a seguire GGT e BUDDY MORROW djset

Apertura porte ore 21.30, ingresso euro 5.
Tessera AICS obbligatoria, valida fino al 31/08/2011.


24 - 25 febbraio 2011
VERDENA live - DOPPIA DATA!
Ven 25 a seguire GOLDMINE djset

Dopo il lungo e fortunato tour di “Requiem”, un album maturo che delineava un suono e uno stile unico, i Verdena hanno spento i riflettori chiudendosi in quell’ isolamento che da sempre li ha contraddistinti. Da allora sono passati quasi tre anni; nessuna notizia, nessuna apparizione. Tre anni trascorsi in sala di registrazione, ai piedi del monte Misma, nel loro Henhouse Studio e un silenzio che ha creato molta attesa. Una lunga e sofferta gestazione che si chiude con l’uscita di ‘”WOW” un imponente doppio album composto da 27 tracce che vedrà la luce il 18 Gennaio 2011 per Universal.


Suonano insieme da sempre, Alberto (chitarra, voce), Luca (batteria), Roberta (basso). Hanno esordito nel 1999 con “Verdena”. Feedback? Un sacco di copie vendute… Pubblico che apprezza. Poi via, sulla strada, a suonare in giro per l’Italia. Poi di nuovo in studio, alle Officine Meccaniche, a registrare “Solo un grande sasso”, uscito nei negozi nel 2001. Passano tre anni tra il secondo è il terzo album. Tre anni di decine e decine di concerti (il live è dove tutta la potenza della band viene fuori al meglio), uno studio di registrazione che hanno costruito i Verdena stessi…. Tutto per loro (è l’Henhouse, pieno di “macchine” strettamente analogiche, assolutamente “vintage”).
Nello studio nuovo, sotto casa, registrano “Il suicidio”. Il disco, a gennaio 2004, entra in classifica (sia con il primo singolo “Luna” che con l’album). L’anno dopo, nel 2005, il terzo lavoro dei Verdena viene pubblicato anche all’estero. Più volte il gruppo parte in tour per l’estero. Prima in Germania, poi in Austria e Svizzera. Infine, nell’estate del 2006, dopo la pubblicazione dell’album in Francia, suona a Parigi e in un festival organizzato da Noir Desir (che li vogliono nel cast).
Finito il tour all’estero e dopo un’apparizione unica in Italia ad Arezzo Wave, la band si inabissa nel pollaio. Dopo diversi mesi di recording sessions, finalmente, a marzo 2007, esce “Requiem”. Dopo il lungo e fortunato tour di “Requiem”, un album maturo che delineava un suono e uno stile unico, Verdena spengono i riflettori chiudendosi in quell’isolamento che da sempre li contraddistingue. Da allora sono passati quasi tre anni; nessuna notizia, nessuna apparizione. Tre anni trascorsi in sala di registrazione, ai piedi del monte Misma, nel loro Henhouse Studio e un silenzio che ha creato molta attesa. Una lunga e sofferta gestazione che si chiude con l’uscita di ”WOW”, un imponente doppio album composto da 27 tracce.

More info:
http://www.verdena.com/
http://www.myspace.com/verdena


26 febbraio 2011
100 GIGS PARTY: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR RUBIK + LE-LI live
a seguire GGT e BUDDY MORROW djset

Da febbraio, ovvero il mese d’uscita di “Are You Crazy Or Crazy Crazy?”, loro prima fatica prodotta dalla Locomotiv Records – braccio discografico dell’omonimo locale bolognese – hanno messo a ferro e fuoco esattamente novantanove venues in tutta la penisola. I The Crazy Crazy World of Mr. Rubik festeggiano al Locomotiv Club il loro 100° concerto nell’arco di un anno. Una complessa miscela esplosiva che tanto li ha fatti apprezzare nel corso del 2010, un magma sonoro in cui la Warp incontra Cochi e Renato scegliendo Devo e Battles come sottofondo musicale. Ci si vede là con le orecchie incollate agli ampli. In apertura Leli ci porta in un viaggio attraverso il suo mondo fatato. A seguire GGT e Buddy Morrow djset!


The Crazy Crazy World of Mr. Rubik: sono in tre, stanno a Bologna e hanno come casa base il Locomotiv, locale che in tre anni ha conquistato il podio dei club indie e che ora, tramite loro, lancia una label nuova di zecca, la Locomotiv Records.
Di follia ce n’è tanta in questo disco, ma di quella lucida, la più pericolosa e, insieme, la più affascinante. Power post punk? Post energy rock? Funk psichedelico con incursioni drone? Si accettano consigli, perchè dentro c’è di tutto. Quel che più colpisce, fin dalle prime battute, è la totale malleabilità di ogni singola traccia, a partire dalle voci: violente, sussurrate, ironiche, da front man o da coro gregoriano, da giovane incazzato che ne ha le palle piene di sentirsi dire che non ha fatto il ’68. Così come la musica che le accompagna: tastiere allegre o terribilmente minori, batterie in loop, chitarrine blues che si perdono in scorribande post-qualcosa, cenni math rock, passaggi che ricordano gli anni ’90 dei Massimo Volume o i primissimi anni zero dei Giardini di Mirò.
Si parte con un intro che promette sudore e scintille, “1st step: the crazy crazy lesson”. Una gym lesson vera e propria, destra-sinistra, per il corpo e per la mente: la temperatura sale, more energy please!, il banditore scende dal palco e lascia spazio a una mattonata di chitarre che fuggono via. Poi compare “Tic tic tac”, destinata ad essere la hit della primavera bolognese, e sarebbe anche lecito pensare a qualcosa come i !!!, o i Go!Team (dite che non fanno un video con orologi giganti da schivare al posto dei fantasmi di PacMan?). L’ascolto prosegue, questi pensieri vengono spazzati via in fretta: qualche spianata desert, e non si scherza più. Risatine sarcastiche e lestofanti da mercato nero, si corre a mille lacerando l’aria e, poi, ci si ferma di nuovo. Con “My mama told me”, che fa il verso a Elvis e infila dei riff blues che fanno riprendere il fiato. Si ricade nelle atmosfere già segnate da Emidio Clementi & co, con un brano che sembra nichilista fin dal titolo (“Tum tum pa tu – tum tum tum pa”), ma che in realtà è sfogo in versi più o meno criptici, con le casse e i tom del titolo, appunto, a fare da base incessante e lancinante. Si conclude poi con altri tre pezzi da flusso di coscienza, che incasinano ancor di più il panorama: cattivi, buoni, giocosi, pure sensuali verso la fine.
Matti-matti, dunque, e bravi-bravi, ma anche parecchio casinisti, in un sincretismo che vuol tenere davvero tutto assieme, e che fa fatica a dettare una linea precisa. Forse, perchè la linea non c’è, nemmeno quella a cui essere fedeli. Da una parte ci presentano dei personaggi che sembrano usciti da un videogioco dell’Atari, dall’altra ci colpiscono la freddezza con cui guardano a “questo enorme magma di escrementi”, a tratti robotica e decisamente non analogica. La summa, direi, è qualcosa di esplosivo e, volenti o nolenti, ne sentiremo parlare, perciò preparatevi.

More info:
http://www.myspace.com/tccwomr

LE-LI
“My Life on a Pear Tree”, disco di debutto, è un viaggio nel mondo fatato di Leli, raccontato e descritto in tredici canzoni dal tono fiabesco, talvolta trasognato, talvolta giocoso. Leli vive in bilico tra l’essere una bambina cresciuta troppo in fretta e l’essere una giovane donna che vuole rimanere bambina. Leli, forse per autodifesa, spesso si rifugia tra i rami di un pero dove ha creato il suo mondo alternativo e a ben poco servono i continui richiami della mamma che le grida di “scendere dal pero” perché su quell’albero la aspettano il suo contrabbasso, la sua chitarra, il suo glockenspiel ed il suo sitar. Proprio da questi pochi strumenti sono nate le canzoni di questo primo album del duo composto da Leli e John, il compagno di giochi che ha aggiunto qualche percussione, qualche chitarra, una diamonica ed una tastiera qua e là alle sue canzoncine.
Il disco rappresenta un ponte tra la musica dell’infanzia, fatto di strumenti giocattolo ed un certo pop antico, fatto di arrangiamenti ben scritti e ripartiti tra fiati, archi e strumenti canonici. Importantissimo in tal senso è stato l’apporto di Alessandro Grazian all’arrangiamento di quattro brani, con il suo inconfondibile gusto per i dettagli e la sua scrittura fantasiosa, e l’accurata produzione artisica di Matteo Romagnoli (4fioriperzoe).

More info:
http://www.myspace.com/theworldofleli


Coming soon:

10/03

ELECTRIC WIZARD


12/03

ANDREW WEATHERALL + BANJO OR FREAKOUT + GOING PLACES

17/03

BURN, BABY, BURN TOUR featuring: JULEE CRUISE, KID CONGO POWERS, KHAN and Hitman`s Heel: ALEXANDER HACKE, CHRIS HUGHES, DANIELLE DE PICCIOTTO


18/03

THE DEATH OF ANNA KARINA

25/03
CURRENT 93 - UNICA DATA ITALIANA!

03/04
THE TWILIGHT SINGERS

07/04

DEERHUNTER + LOWER DENS

09/04

ANNA CALVI



Per il pubblico:
More info su http://www.locomotivclub.it/  
Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it

Giovanni Gandolfi
Ufficio stampa Locomotiv Club
http://www.locomotivclub.it/
info@locomotivclub.it

BCLA-Délégation Culturelle - Alliance Française di Bologna

mercoledì 23 febbraio 2011

ARCHIGINNASIO

Mercoledì 23 febbraio 2011, alle ore 17.30, nella Sala dello Stabat Mater per il ciclo "L'Altra Arte. Bologna 1880-1980 ... e oltre". Tre incontri a cura di Marilena Pasquali si terrà la terza e ultima conferenza: Da Adolfo De Carolis a Luciano De Vita.
La grafica d’autore La serie di incontri di quest’anno viene conclusa dalla storica dell’arte con una panoramica sulla grafica bolognese del Novecento. La grafica d’autore infatti partecipa pienamente ai due mondi, quello dell’arte pura e quello dell’arte applicata, presentandosi così di artista in artista, di stagione in stagione, ora come immediata espressione visiva di un pensiero, ora come sua applicazione nel mondo della comunicazione. I due estremi sono emblematicamente assunti in Adolfo De Carolis (Montefiore dell'Aso, 1874 - Roma, 1928) e Luciano De Vita (Ancona, 1929 - Bologna, 1992). Il primo, lo “straniero” che a Bologna si fa notare per aver vinto nel 1908 il concorso per la decorazione del Salone del Podestà, apre il “secolo breve” da protagonista dell'”arte nuova” italiana idealista e simbolista - non a caso è stato un collaboratore di D’Annunzio -, influendo in modo determinante negli sviluppi formativi del gusto floreale e operando con pari impegno nei campi dell'illustrazione, della pittura e della fotografia.
Il secondo, un artista che si è dedicato con passione e vitalità alla pittura, soprattutto nella piena maturità, è però soprattutto un grande incisore, fin da quando era venuto a Bologna per seguirvi il corso di Tecniche dell’Incisione tenuto all’Accademia di Belle Arti da Giorgio Morandi, e spesso ha scelto di porre la propria grafica, nella quale si distingue in particolare per la realizzazione di 'uomini-mostri' trattati in varie serie, al fecondo servizio di attività esterne al mondo dell’arte pura, collaborando persino con il teatro d’opera, ad esempio come autore nel 1969 per il Teatro Comunale bolognese delle scene e dei costumi della pucciniana Turandot e, nel 1971, dell'Otello verdiano, fino all'Aida del 1981, della quale sarà addirittura regista. L'incontro sarà accompagnato dalla proiezione di immagini
Ingresso libero - INFO: 051 276811
Giovedì 24 febbraio, alle 17.30, la biblioteca dell'Archiginnasio, inPiazza Galvani 1 presenta due diversi appuntamenti culturali.
Nella Sala dello Stabat MaterJadranka Bentini, Andrea Emiliani, Gabriella Zarri presentano il volume, curato da Raffaella Gherardi, Le donne, la Maddalena, le Madonne. Scritti sull'arte moderna di Marco Minghetti (Bologna, Clueb, 2010, 158 p., ill., €15,00;
Collana: Protagonisti e Cultura dell’Italia unita
Presiede l’incontro Luisa Marchini.
Lo statista bolognese Marco Minghetti ( 1818-1886) - di cui la Biblioteca dell’Archiginnasio custodisce per lascito testamentario lalibreria e l'archivio col ricchissimo carteggio - è uno dei principali protagonisti del processo di unificazione nazionale e della costruzione dello Stato unitario nell'Italia liberale.
Più volte ministro e due volte Presidente del Consiglio, per molti anni capo riconosciuto della Destra storica, egli rappresenta uno dei fari di riferimento del liberalismo contemporaneo anche dal punto di vista del pensiero politico; alcune sueopere, tradotte nelle principali lingue europee, divennero presto oggettodel dibattito politico in Italia e in Europa. Molto noti fra i contemporanei furono anche i suoi studi sulla storia dell'arte italiana nell’età del Rinascimento, epoca alla quale egli guarda con particolare interesse anche sotto il profilo storico- politico. Con grande attenzione egli indaga sia il ruolo svolto in prima persona dalle donne nella cultura italiana della prima età moderna sia il tema della rappresentazione delladonna (in particolare nelle figure della Maddalena e della Madonna) da parte dei pittori del periodo aureo dell' arte italiana. Gli scritti qui riproposti sono estremamente significativi e innovativi sull'uno e sull'altro versante; essi testimoniano inoltre della preoccupazione di Minghetti di trasmettere, anche attraverso l'esame della grande arte rinascimentale, un messaggio educativo e politico che può ancora parlare alle donne e agli uomini del suo tempo.Raffaella Gherardi è professore ordinario di Storia delle dottrinepolitiche presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna. Fra i suoi principali interessi di ricerca è il tema del liberalismo italiano post-unitario, al quale ha dedicato numerosi studi. Di Marco Minghetti ha curato inoltre l’edizione degli Scritti politici (Roma,Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1986) e, sempre per la sua cura, sono in uscita:
Il cittadino e lo stato e altri scritti (Brescia,Morcelliana, marzo 2011).
L’evento è stato organizzato con La Società di Lettura Info 051 331976; 051 276811 Ingresso libero.
Nell'ambulacro dei Legisti si svolgerà una visita guidata alla mostra"Libri. Fogli che bruciano".
Le edizioni della libreria antiquaria Palmaverde di Roberto Roversi 1948-2005 condotta dai curatori Antonio Bagnoli e Marcello Fini. Roberto Roversi è stato uno dei più importanti intellettuali italiani della seconda metà del Novecento: un personaggio poliedrico discrittore e poeta, editore e libraio. Fondatore con Leonetti e Pasolini della rivista "Officina" (1955), ha dato vita nel 1961 alla rivista"Rendiconti". Drammaturgo e librettista di opere contemporanee, ha scrittoi testi per tre dischi di Lucio Dalla.
La mostra ne ripercorre in particolare l’intera attività editoriale esercitata sotto il marchio della Libreria Antiquaria Palmaverde, dagli anni immediatamente successivi alla fine della Seconda Guerra mondiale fino[Image]al 2005, quando ha cessato l'attività, sia editoriale sia di commercioantiquario. Tutti i libri sono stati acquistati da Coop Adriatica, che hadonato a biblioteche quelli di maggiore interesse.Accanto alle pubblicazioni della Libreria (oltre un centinaio tramonografie e riviste, di poesia, saggistica, narrativa, arte, tra cuisplendidi e preziosi i volumi realizzati con la collaborazione di artisti), trova spazio nella mostra anche la coeva produzione letteraria (poetica,narrativa e saggistica) di Roversi. Accompagnano i libri e gli opuscolianche alcune lettere di altri importanti letterati italiani del secolo scorso (Pasolini, Vittorini, Bassani) provenienti dall’archivio personale dello scrittore. In occasione di questa mostra, le Edizioni Pendragon hanno fatto dono alla Biblioteca dell'Archiginnasio di numerosi volumi a marchio Palmaverde e delle opere di Roberto Roversi che hanno pubblicato negli ultimi anni.
Nel 2010 hanno edito il Catalogo editoriale della libreria antiquaria Palmaverde, comprendente la descrizione di tutte le opere pubblicate con il marchio Palmaverde, che costituisce una sorta di catalogo dell'esposizione.
La mostra ( Biblioteca dell'Archiginnasio, quadriloggiato superiore, 2febbraio - 19 marzo 2011 ) è organizzata dalla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio in collaborazione con le Edizioni Pendragon di Bologna econ il contributo di Coop Adriatica.
Info tel. 051 276811
Ingresso libero -
Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna tel. 051 276.813 fax 051 261.160; e-mail: archinews@comune.bologna.it

Archiginnasio

Giovedì 24 febbraio, alle 17.30, la biblioteca dell'Archiginnasio, inPiazza Galvani 1 presenta due diversi appuntamenti culturali. Di seguito idettagli.Nella Sala dello Stabat MaterJadranka Bentini, Andrea Emiliani, Gabriella Zarri presentano il volume,curato da Raffaella Gherardi, Le donne, la Maddalena, le Madonne. Scrittisull'arte moderna di Marco Minghetti (Bologna, Clueb, 2010, 158 p., ill., €15,00; Collana: Protagonisti e Cultura dell’Italia unita) Presiede l’incontro Luisa MarchiniIl volume. Lo statista bolognese Marco Minghetti ( 1818-1886) - di cui laBiblioteca dell’Archiginnasio custodisce per lascito testamentario lalibreria e l'archivio col ricchissimo carteggio - è uno dei principaliprotagonisti del processo di unificazione nazionale e della costruzionedello Stato unitario nell'Italia liberale.
Più volte ministro e due voltePresidente del Consiglio, per molti anni capo riconosciuto della Destrastorica, egli rappresenta uno dei fari di riferimento del liberalismocontemporaneo anche dal punto di vista del pensiero politico; alcune sueopere, tradotte nelle principali lingue europee, divennero presto oggettodel dibattito politico in Italia e in Europa. Molto noti fra icontemporanei furono anche i suoi studi sulla storia dell'arte italiananell’età del Rinascimento, epoca alla quale egli guarda con particolareinteresse anche sotto il profilo storico- politico.
Con grande attenzioneegli indaga sia il ruolo svolto in prima persona dalle donne nella culturaitaliana della prima età moderna sia il tema della rappresentazione delladonna (in particolare nelle figure della Maddalena e della Madonna) daparte dei pittori del periodo aureo dell'arte italiana. Gli scritti quiriproposti sono estremamente significativi e innovativi sull'uno esull'altro versante; essi testimoniano inoltre della preoccupazione diMinghetti di trasmettere, anche attraverso l'esame della grande arterinascimentale, un messaggio educativo e politico che può ancora parlarealle donne e agli uomini del suo tempo.
Raffaella Gherardi è professore ordinario di Storia delle dottrinepolitiche presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università diBologna. Fra i suoi principali interessi di ricerca è il tema delliberalismo italiano post-unitario, al quale ha dedicato numerosi studi. DiMarco Minghetti ha curato inoltre l’edizione degli Scritti politici (Roma,Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1986) e, sempre per la sua cura,sono in uscita: Il cittadino e lo stato e altri scritti(Brescia,Morcelliana, marzo 2011).L’evento è stato organizzato con La Società di LetturaInfo051 331976; 051 276811Ingresso liberoNell'ambulacro dei Legisti si svolgerà una visita guidata alla mostra"Libri. Fogli che bruciano".
Le edizioni della libreria antiquariaPalmaverde di Roberto Roversi 1948-2005 condotta dai curatori AntonioBagnoli e Marcello FiniLa mostra. Roberto Roversi è stato uno dei più importanti intellettualiitaliani della seconda metà del Novecento: un personaggio poliedrico discrittore e poeta, editore e libraio. Fondatore con Leonetti e Pasolinidella rivista "Officina" (1955), ha dato vita nel 1961 alla rivista"Rendiconti". Drammaturgo e librettista di opere contemporanee, ha scrittoi testi per tre dischi di Lucio Dalla.La mostra ne ripercorre in particolare l’intera attività editorialeesercitata sotto il marchio della Libreria Antiquaria Palmaverde, daglianni immediatamente successivi alla fine della Seconda Guerra mondiale finoal 2005, quando ha cessato l'attività, sia editoriale sia di commercioantiquario. Tutti i libri sono stati acquistati da Coop Adriatica, che hadonato a biblioteche quelli di maggiore interesse.Accanto alle pubblicazioni della Libreria (oltre un centinaio tramonografie e riviste, di poesia, saggistica, narrativa, arte, tra cuisplendidi e preziosi i volumi realizzati con la collaborazione di artisti),trova spazio nella mostra anche la coeva produzione letteraria (poetica,narrativa e saggistica) di Roversi. Accompagnano i libri e gli opuscolianche alcune lettere di altri importanti letterati italiani del secoloscorso (Pasolini, Vittorini, Bassani) provenienti dall’archivio personaledello scrittore.
In occasione di questa mostra, le Edizioni Pendragon hanno fatto dono allaBiblioteca dell'Archiginnasio di numerosi volumi a marchio Palmaverde edelle opere di Roberto Roversi che hanno pubblicato negli ultimi anni. Nel2010 hanno edito il Catalogo editoriale della libreria antiquariaPalmaverde, comprendente la descrizione di tutte le opere pubblicate con ilmarchio Palmaverde, che costituisce una sorta di catalogo dell'esposizione.La mostra (Biblioteca dell'Archiginnasio, quadriloggiato superiore, 2febbraio - 19 marzo 2011) è organizzata dalla Biblioteca comunaledell’Archiginnasio in collaborazione con le Edizioni Pendragon di Bologna econ il contributo di Coop Adriatica
Info tel. 051 276811
Ingresso libero

lunedì 21 febbraio 2011

BIBLIOTECA MULTIMEDIALE RUFFILLI: GLI APPUNTAMENTI CON IL CINEMA

Martedì' 22 febbraio 18 nella sala multimediale della biblioteca Roberto
Ruffilli, in vicolo Bolognetti 2, proiezione del film The Lady Vanishes
di Alfred Hitchcock (Gran Bretagna, 1938)

La proiezione si svolge nell'ambito della rassegna Hitchcock dalle
origini: il periodo inglese, curata dall' associazione Psicologia Umanistica
e delle Narrazioni. Psicanalisi, Arte e Scienze Umane per affrontare la
"terza estetica", quella del puro rinvio, dell'allusività,
dell'interpretazione.
La trama. Una giovane inglese fa amicizia in treno con una simpatica
vecchietta che improvvisamente scompare. Aiutata da un musicologo e
osteggiata dagli altri passeggeri che la fanno passare per una mitomane, la
ragazza indaga e scopre il mistero. Quello di Hitchcock è un cinema
d'intrigo ma anche di riflessione e di intelligenza e ne è la prova questa
deliziosa mystery-comedy. È uno dei suoi rari film situati in un preciso
contesto storico e politico: l'immediato anteguerra pieno di minacce e
ambiguità. Più evidente del solito la sua vena moralistica: gli ostacoli
che l'eroina incontra e che felicemente nutrono la suspense del film sono
altrettanti motivi per denunciare l'indifferenza, l'egoismo, l'ottusità di
spirito, la stolida ostinazione della natura umana.

L'associazione chiede un contributo di 5 euro per l'organizzazione.

A seguire alle 20.30 sempre nella saletta multimediale della biblioteca
Roberto Ruffilli continua, con la proiezione del film L'imbalsamatore di
Matteo Garrone (Italia, 2002) a cura di Vito Contento, la rassegna
cinematografica In un mondo ambiguo: un percorso nel cinema giallo e noir,
promossa dal corso di Filosofia della Storia del Prof. Manlio Iofrida
dell’Università degli Studi di Bologna, in collaborazione con la biblioteca
multimediale Roberto Ruffilli.

La trama. Valerio, un ragazzo alto e bello, conosce allo zoo Peppino
Profeta, nano imbalsamatore, e diventa prima suo amico e poi suo
assistente. Guadagna bene e con lui si concede notti di lussuria in
compagnia di "amiche" disinvolte e disponibili, che Peppino può permettersi
grazie a una filiazione alla camorra di non chiara natura. Proprio durante
uno dei "servizi" di Peppino alla malavita, in trasferta a Cremona, Valerio
conosce Debora, se ne innamora e la porta con sé a vivere per qualche
giorno da Peppino dove anche lui si appoggia temporaneamente. Peppino
diventa geloso della ragazza che mina il legame tra lui e Valerio, legame
che è ormai andato oltre la semplice amicizia.
Dall'area partenopea arrivano in questo inizio di millennio le più
promettenti nuove voci del cinema italiano. Garrone è dello stesso bacino
culturale di Sorrentino, col quale condivide un approccio mediterraneo alla
tradizione noir del cinema di genere. Visione che si traduce in una
fotografia densa e contrastata, in musiche vibranti d'atmosfera, in
personaggi ammantati di grande fascino eppure possibili. Come è il Peppino
Profeta interpretato da uno straordinario Ernesto Mahieux, demonietto di
surreale cattiveria e follia. Un esordio non perfetto e pieno di punti
oscuri, ma senz'altro importante e meritorio.

Per informazioni tel. 051/276112.

Ingresso libero

domenica 20 febbraio 2011

. . . J A Z Z & B L U E S . . .

&
Take Five Genuine Music Club
Via Cartoleria, 15 - Bologna

Martedì 22 febbraio 2011
1° set 19.30 – 2° set 22.00

BLUE TRIO

Giorgio Cavalli, chitarra e voce – Ezio Bruzzese, contrabbasso – Sergio Piccinini, batteria

Martedì 22 febbraio, sul palco del Take Five un doppio appuntamento (alle 19.30 e alle 22.00) con il trio capitanato da Giorgio Cavalli.
Mr. Blue” ci accompagnerà in un lungo viaggio nel blues: dalle radici del country blues al jazz blues di Wes Montgomery, fino ad approdare ai blues di Miles Davis. Un repertorio che unisce, alle composizioni dei grandi maestri, composizioni originali eseguite con la tecnica del finger picking.
Giorgio Cavalli, conosciuto anche come “Mr.Blue”, purista del blues e bolognese doc, ha collaborato con moltissimi nomi dello spettacolo italiano, da Freak Antony a Patrizio Roversi e Susy Blady, da Alan Sorrenti a Paolo Rossi. Nel 1991 Cavalli entra a far parte della formazione di Vinicio Capossela per la tournée teatrale. Ha collaborato anche con Paolo Rossi: componendo parte delle musiche di scena (insieme al Blue Trio) dell'operetta teatrale Pop e Rebelot e registrando il disco Canzonacce.
Cavalli ha anche collaborato con Faso e Christian Mayer del gruppo Elio e le Storie Tese, Joe Amoruso e Dom Um Romano (percussionista dei Weather Report).

Prenotazione consigliata (effettuabile via mail scrivendo all’indirizzo info@takefivebologna.it o telefonando al numero 051.2290039).

Take Five Genuine Music Club
Via Cartoleria, 15 Bologna 
Uff.stampa: Rugiada Cogotti - rugiada.cogotti@festivaljazzbologna.it

venerdì 18 febbraio 2011

M E I

IL MEI – Meeting degli Indipendenti
Presenta
Incontro su “La Rete dei Festival: Riflessioni, Rilancio e Futuro”
In collaborazione con La Rete dei Festival



Sabato 19 Febbraio dalle ore 14 a Bologna all’Osteria dell’Estragon Zona Parco Nord di Bologna in via Romita 12/4 (indicazioni Camping Città di Bologna) si terrà l’incontro “Rete dei Festival: Riflessioni, Rilancio e Futuro”, per approfondire e rilanciare insieme l’orientamento e il futuro di questa realtà presentata al MEI 2008 e nata dall’esigenza di una vera e propria rete di cooperazione a sostegno della musica indipendente in Italia. “La Rete dei Festival” è nata quindi come un’associazione che riunisce molti dei principali festival italiani con lo scopo di contribuire a tutelare e favorire lo sviluppo dei Festival per Musica emergente in Italia e questo sarà il tema principale affrontato dall’incontro organizzato dal Mei. Durante la riunione ci sarà un intervento di Giordano Sangiorgi del Mei Meeting degli Indipendenti di Faenza e dei principali operatori del settore della musica dal vivo e dei festival italiani, in particolare Giuseppe Casa di MarteLive, Alessandro Formenti della Doc Servizi, Alessandra Biti in rappresentanza di Vrban per la Rete dei Festival ecosostenibili, Erik Calvo di Miscela Rock Festival, Giancarlo Palermo del Progetto Brinca, Michele Lionello e Carla Martelli per Voci per la Liberta’, Danilo Tomasetta di Musical Box, Andrea Ricci di Sonic Waft Festival, Alessandra D’ Amico di 45giri F@stival, Flavia Arone del Festival Internazionale di Santo Stefano, Massimilaino Patella dell’ Associazione Cantiere Sonoro e del Festival MonAmour, Alessandro Armosino del Festival delle Periferie, Sergio Garrone per Musicacontroccorrente e Fiofa, Franco Benni per Imola in Musica e tanti altri operatori. Interverranno inoltre alcuni rappresentanti del Circuito Keepon, ArciReal, La Poderosa, Mediterranea Sound Festival, il gruppo musicale Khorakhanè e tanti altri che hanno aderito all’appello del Mei per riflettere sulle future prospettive dei festival in Italia.



Per info:
Cinzia Magnani
MEI - Meeting degli Indipendenti
0546.646012
cinzia@materialimusicali.it
www.meiweb.it
www.retedeifestival.it

"I CORI DELL'ITALIA UNITA"


Continua “I cori dell’Italia unita”, la rassegna di canti risorgimentali
nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio che intratterrà i cittadini
bolognesi fino al 16 marzo, quando in tutt’Italia la “Notte Tricolore
indetta dal Parlamento, celebrerà il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
La rassegna, promossa dal Comune di Bologna e coordinata dal Maestro
Scattolin del Coro Euridice, vedrà alternarsi ogni fine settimana, alle 18,
cori bolognesi sempre diversi che eseguiranno brani tratti dal repertorio
risorgimentale.
Le esibizioni, della durata di 20-30 minuti, vogliono diventare
un’occasione per evocare attraverso la musica le vicende che hanno portato
alla nascita dello Stato italiano.
L’obiettivo del Comune di Bologna è quello di rendere quest’iniziativa
un’abitudine per i bolognesi che nei fine settimana passeggiano per le vie
del centro storico: è bello pensare che nel tempo libero, accanto alle
attività culturali e allo shopping, ci sia un momento di riflessione sulla
Storia del nostro paese.

Sabato 19 febbraio alle 18.00
Accademia Corale “Reno di Casalecchio di Reno (BO)
Direttore Raoul Ostorero

Domenica 20 febbraio alle 18.00
Sarah Sheppard Ensemble di Bologna
Diretto da Oreste Palamara e Sergio Turra


L’Accademia Corale Reno, che si accinge a festeggiare i 28 anni di
attività, persegue finalità di aggregazione e di approfondimento culturale
attraverso il recupero e la diffusione di canti popolari, in particolare
della tradizione emiliano-romagnola, della Resistenza e partigiani.
Attraverso il canto corale l’Associazione intende valorizzare il contenuto
storico, ambientale e sociale della musica popolare.
L’Accademia Corale “Reno”, per l’impegno dimostrato nella riscoperta dei
canti partigiani e della Resistenza e l’attiva partecipazione alle
iniziative di commemorazione dei tragici episodi della lotta di
liberazione, è stata riconosciuta "Coro Regionale della Resistenza".
Da alcuni anni il repertorio si è ampliato spaziando dal bel canto. alla
musica operettistica e lirica. Molti brani sono eseguiti con
accompagnamento di pianoforte, oboe, chitarra e fisarmonica.
Il Coro è diretto fin dal suo esordio da Raoul Ostorero.

Il gruppo vocale e strumentale dei Sarah Sheppard si è formato a Bologna
nel 1995. In quindici anni di attività i Sarah Sheppard hanno eseguito più
di 140 concerti in Italia e due in Inghilterra, a Londra. Il loro
repertorio, formato tradizionalmente da brani Spiritual e Gospel, è stato
di recente ampliato con brani di Bach, Mozart, Bernstein, Gershwin e altri
autori classici. Quasi tutti i brani Spiritual e Gospel sono coreografati
con una sottolineatura ritmica e gestuale, e talvolta con dei veri e propri
balletti, come nella tradizione afro americana e di gran parte della
cultura anglosassone. I Sarah Sheppard hanno prodotto e pubblicato due CD,
due videocassette e una audiocassetta e stanno lavorando alla produzione di
un terzo CD che uscirà prossimamente. Le musiche dei Sarah Sheppard si
possono scaricare on line dal loro sito web ufficiale
(www.sarahsheppard.com).
Dalla loro nascita fino a ora i Sarah Sheppard hanno avuto tra i loro
membri persone di 39 diverse nazionalità e culture provenienti da tutti i
continenti.
L’ensemble è diretto da Oreste Palamara e Sergio Turra.


La Società Corale Euridice è la più antica istituzione corale laica di
Bologna. Nacque come coro orfeonico intorno al 1880 e si è trasformato
nella prima metà del Novecento in coro polifonico. Presso la sede di Villa
Smeraldi è conservato un importante archivio di musiche corali a partire
dagli ultimi anni dell'Ottocento.
Ha svolto la propria attività musicale presso la Fondazione “Franco e
Cecilia Busi” nel quartiere Borgo Panigale di Bologna negli ultimi sei
anni. Il Coro Euridice svolge concerti per importanti associazioni musicali
in stagioni di musica da camera, festivals internazionali e in
programmazioni di Enti teatrali e Università; ha effettuato tournées
all'estero (Francia, Belgio, Galles, Slovenia, Spagna, Norvegia, Ungheria,
Germania, Finlandia, Svezia e Polonia) vincendo importanti concorsi. Dal
1998 il Coro Euridice organizza, con cadenza biennale, il Festival Corale
Internazionale “Città di Bologna”. Ha partecipato al Festival della
Creatività di Firenze e nell’ultima edizione dell’ottobre 2008 si è esibito
con il celebre Quartetto Kronos. Nella discografia più recente si segnalano
Per non dimenticare, un'antologia di musica polifonica dal Rinascimen-to
alla musica contemporanea, la Messa pro defunctis di M.E. Bossi e Alleluja
Nativitas (editi da Tactus). Sono in fase di registrazione le Messe di
Cortellini e di Lupacchino.
Un gruppo vocale più ristretto ha approfondito il repertorio polifonico
rinascimentale e in genere il repertorio a carattere madrigalistico.
Dal 1976 il Coro Euridice è diretto da Pier Paolo Scattolin.

Ingresso gratuito

mercoledì 16 febbraio 2011

LOCOMOTIVCLUB

Via Sebastiano Serlio 25/2 Bologna
Per accedere al locale è necessaria la tessera AICS

Programmazione della settimana:

Ven 18 Febbraio
A TOYS ORCHESTRA
a seguire dalla Betty post live! Dopo, più tardi, arrivo.
Apertura porte ore 22.00, ingresso euro 8, ingresso dopo il live euro 5.
Tessera AICS obbligatoria, valida fino al 31/08/2011.

Sab 19 Febbraio
GARAGE PARADISE replay party w/ RICCIO + NOX + FEDE GRASSO
Apertura porte ore 22.00, ingresso euro 8, ingresso in lista euro 5.

Tessera AICS obbligatoria, valida fino al 31/08/2011.

Raddoppia la data del live dei VERDENA! Al 25 febbraio (data per la quale i biglietti sono soldout) si aggiunge la data del 24 febbraio! Aperte le prevendite sul circuito Vivaticket http://www.vivaticket.it/evento.php?id_evento=636581



18 febbraio 2011
A TOYS ORCHESTRA
a seguire dalla Betty post live! Dopo, più tardi, arrivo.


Ormai i toys hanno ben poco da dover dimostrare. Il loro live é una macchina rodata fatta apposta per colpire al cuore il suo pubblico,numeroso ed appassionato. Un concentrato di energia potenza e romanticismo che ha mietuto decine di migliaia di “vittime” dall’uscita del nuovo album ad oggi. Quattro album all’attivo, l’ultimo, “Midnight Talks,” li ha definitivamente consacrati. Un disco che probabilmente diventa una delle metriche con cui confrontarsi oggi per aspirare all’oltre confine senza complessi di inferiorità. Quattordici canzoni che distillano goccia a goccia i fine sessanta e gli anni settanta tutti, celebrando il rock romantico in quel luogo immaginario in cui si incontrano pop,rock,glam, psichedelia, hard e prog. Una vera indagine enciclopedica al servizio di una scrittura di gran classe. Sul palco con loro Paolo Iocca (Franklin Delano/Blake e/e/e), special guest in qualità di 5° elemento aggiunto ai Toys al synth,basso e chitarra. Dopo il live seguirà il party a cura di Betty&Books con dj NiNa (LeFRau), Robert eno e MizZ Pravda.

Il primo nucleo degli A Toys Orchestra, formato da EnzoMoretto (voce, chitarre, piano, synth), IlariaD’Angelis (voce, synth, piano, chitarra, basso), Raffaele Benevento (basso, chitarre), Andrea Perillo (Batteria), nasce nell’estate del 1998; nel giugno del 2001 pubblicano il loro primo album dal titolo “JOB” (Fridge).
Nel 2003 partecipano e vincono MusicalBox-notturno musicale, festival ospitato nell’ambito della famosa rassegna Frequenze Disturbate di Urbino, venendo subito notati dai più attenti e lungimiranti addetti ai lavori in campo musicale. Nell’autunno del 2003 la band lascia la Fridge per passare alla Urtovox, iniziando a lavorare concretamente all’album successivo dal titolo Cuckoo Boohoo che viene pubblicato da Urtovox a metà Ottobre del 2004 e viene acclamato all’unanimità come uno dei dischi più belli della stagione 2005/2006 ottenendo una assai lusinghiera rassegna stampa grazie anche al fortunato clip relativo al brano “Peter Pan Syndrome”, scritto e diretto da Fabio Luongo, che oltre a rientrare nella programmazione di Tutte le emittenti televisive viene selezionato dalla giuria del prestigioso Premio Fandango aggiudicandosi ben due premi come:
- Miglior videoclip originale (premio speciale Musica! di Repubblica)
- Migliore fotografia (premio Fandango: “Video Clipped the radio star)
Inoltre II clip viene inserito tra i primi 10 clip del 2004 nella classifica di fine anno stilata da Musica di Repubblica, vince il premio MEI clip estate 2005 assegnato nell’ambito del prestigioso Capalbio film festival, e viene selezionato alla Mostra internazionale di cortometraggio di Montecatini ed alla rassegna di cortometraggi O’curt indetta dalla mediateca di S.Sofia di Napoli.
Una fitta serie di recensioni, interviste, passaggi televisivi e radiofonici sostenuta da una incessante e qualificata attività concertistica nei migliori rock club e festival italiani (oltre 160 date nella stagione 2005/2006) fanno degli …A Toys Orchestra una speranza indiscussa dell’attuale panorama musicale italiano ,pronti a sostenere il confronto con il mercato europeo ed internazionale.
Il nuovo album, uscito il 19/03/2007, dal titolo “Technicolor Dreams”, realizzato in collaborazione con Dustin O’Halloran (Devics) alla produzione artistica rappresenta un ulteriore crescita per la giovane band campana che li porta a vincere il premio PIMI assegnato a Faenza in occasione del meeting degli indipendenti quale migliore album del 2007 a seguito anche dell’unanime accoglienza da parte di tutta la stampa che non si risparmia a tesserne le lodi con ampi articoli anche sui maggiori quotidiani nazionali e sulla stampa non specializzata.
Nel settembre del 2007 la band riceve il prestigioso invito a partecipare al più grosso evento live organizzato da Rai Radio 1 che insieme alla programmazione del singolo “powder on the words” su tutte reti RAI ed alla programmazione del clip ad esso dedicato sulle emittenti specializzate, anticipa la distribuzione e la promozione europea ed inglese (by Cargo) dell’album,accolto con il medesimo entusiasmo dalla stampa estera al punto che ben due brani tratti da technicolor dreams vengono selezionati a distanza di poche settimane come singoli della settimana sulla BBC radio 2 in UK. Tantissimi i loro live (oltre 150 nell’arco del 2007 e 2008 che sfociano in un tour europeo di ben 15 date) sempre più affollati da un pubblico adorante ed appassionato destinato a crescere concerto dopo concerto grazie ad un passaparola costante supportato dai principali social network musicali. Non è quindi un caso che gli Afterhours vogliano che la band partecipi al progetto/compilation “Il Paese è Reale” con il brano inedito “What You said”, che porterà i toys nuovamente negli studi rai per un concerto che li vedrà insieme agli afterhours, alla collega d’etichetta Beatrice Antolini ed ad altri illustri musicisti quali Paolo Benvegnù e Roberto Angelini nuovamente sul palco degli studi rai di via Asiago Roma. Degno di nota l’inserimento di ben tre brani tratti da “Technicolor Dreams” nella colonna sonora del nuovo film di Jess Manafort dal titolo “The Beautiful Ordinary” uscito in tutte le sale cinematografiche americane nel 2008 ,di altri due brani nella fiction televisiva “I Liceali” prodotta e trasmessa da RTI//Canale 5 in prima serata nel novembre di quest’anno e di un ulteriore brano (invisibile) nel film d’esordio di Edoardo Leo “18 anni dopo” di prossima distribuzione cinematografica. Il 2010 ha visto l’uscita di “Midnight Talks” per Urtovox.

More info:
http://www.atoysorchestra.it/
http://www.myspace.com/atoysorchestra


19 febbraio 2011
GARAGE PARADISE replay party w/ RICCIO + NOX + FEDE GRASSO

Garage Paradise Nasce a Verona dall’ idea di due amici e colleghi di lavoro Max Menegazzi e Matteo Vicentini rispettivamente Comunication Manager eStilista di Franklin & Marshall. Stanchi delle solite serate hanno deciso insieme ai loro amici dj di creare una serata itinerante tra Verona,Bologna e Milano che musicalmente si ispira al periodo disco funk anni 70, alla scena boogie anni 80, alla prima house di Chicago e del New Jersey, senza dimenticare le nuove produzioni. Stasera in consolle si alterneranno Riccio, Nox e Fede Grasso.

Garage Paradise nasce nel 2005, a Verona, dall’idea di due amici e colleghi di lavoro Max Menegazzi e Matteo Vicentini, rispettivamente Comunication Manager e Stilista di Franklin & Marshall.
Stanchi delle solite serate hanno deciso, insieme ai loro amici dj, di creare una serata, che da piccola e intima reunion di music lovers è diventata, ormai da anni, un evento itinerante che ha coinvolto dj provenienti da diverse città e ospitato guest internazionali come Sadar Bahar e Phil Asher; passando per l’extra-evento al CapCreus con il live di Donna McGhee.
Il giocoso riferimento al Paradise Garage di Larry Levan è molto esplicito,al fine di dare immediatamente l’idea della musica e del feeling che viene creato durante le serate. Fulcro di tutto è il ballo, e il potere trascendente che esso regala.
I 7 dj che fanno parte del progetto (Volcov, Riccio, Paolo Ldsq, Nox, Luca Trevisi, Gino Grasso e Fede Grasso) sono uniti dal sottotitolo che accompagna tutte le loro serate “underground disco & boogie in the basement”.
Grazie ad un condiviso rispetto per la musica e per gli uomini che l’hanno ideata e messa in atto (per la maggior parte produttori, autori e musicisti afro-americani attivi nel periodo che va dagli inizi degli anni Settanta fino ai giorni nostri), il collettivo, nelle sue diverse espressioni e combinazioni, è in grado di educare le orecchie degli ascoltatori più acerbi e allo stesso tempo soddisfare quelle dei più esigenti.

mettete da parte un po’ di energia per sabato…

get up…and boogie…!!!

More info:
http://www.myspace.com/garageparadise


Coming soon:

24-25/2
VERDENA

26/02

THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR RUBIK + LE-LI

10/03

ELECTRIC WIZARD + CARONTE


12/03

ANDREW WEATHERALL + BANJO OR FREAKOUT + GOING PLACES


17/03

BURN, BABY, BURN TOUR featuring: JULEE CRUISE, KID CONGO POWERS, KHAN and Hitman`s Heel: ALEXANDER HACKE, CHRIS HUGHES, DANIELLE DE PICCIOTTO


18/03

THE DEATH OF ANNA KARINA

25/03
CURRENT 93 - UNICA DATA ITALIANA!

03/04
THE TWILIGHT SINGERS

07/04

DEERHUNTER + LOWER DENS

09/04

ANNA CALVI


Per il pubblico:
More info su http://www.locomotivclub.it/
Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it

Giovanni Gandolfi
Ufficio stampa Locomotiv Club
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