venerdì 30 ottobre 2009


Domenica 1 novembre

IMPARA L'ARTE

Incontri per adulti e bambini al Museo Davia Bargellini e al Museo Medievale



Nell'ambito del ciclo Impara l'Arte, promosso dai Musei Civici d'Arte Antica del Comune di Bologna per avvicinare il

pubblico ai tesori custoditi nei musei, domenica 1 novembre si terranno due percorsi gratuiti, uno la mattina ed uno, riservato ai bambini, il pomeriggio.

Alle ore 10.30 al Museo Davia Bargellini di Bologna Silvia Battistini condurrà una visita guidata ad UNA FEDELE COPIA DA ANNIBALE CARRACCI, la piccola esposizione allestita nell’ambito delle manifestazioni per celebrare il quarto centenario della morte di Annibale Carracci, con l’intento di valorizzare un quadro presente in museo, antica copia del San Sebastiano

che oggi è conservato alla Gemäldegalerie di Dresda.

Alle ore 16.00 al Museo Civico Medievale si svolgerà la visita guidata e il laboratorio “Oggetti che hanno viaggiato. Alla scoperta del museo meraviglioso” con Elena Lorenzini in collaborazione con Medea. L'incontro è rivolto a bambini di età comprese tra gli 8 e i 12 anni (prenotazione obbligatoria).


Domenica 1 novembre 2009

IMPARA L'ARTE


ore 10.30
Museo Davia Bargellini (Strada Maggiore 44 - Bologna)
Una fedele copia da Annibale Carracci
visita guidata con
Silvia Battistini

ore 16.00

Museo Civico Medievale (via Manzoni 5 - Bologna)

Oggetti che hanno viaggiato. Alla scoperta del museo meraviglioso
con
Elena Lorenzini in collaborazione con Medea
Visita guidata e laboratorio per bambini 8-12 anni
Prenotazione obbligatoria al Tel. 051 2193916
(gratuito-con il sostegno del Settore Istruzione)



Sito web:

http://www.comune.bologna.it/iperbole/museicivici


A R T E



sabato 31 ottobre 2009 - ore 10.30


LE PITTURE DEL SECONDO CINQUECENTO

visita guidata di Vera Fortunati



Oratorio di Santa Cecilia

via Zamboni 15

ingresso gratuito



Settimo appuntamento della rassegna “Chiesa di San Giacomo Maggiore e Oratorio di Santa Cecilia. Visite guidate 2009” ideata dall'Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna, in collaborazione con i Padri Agostiniani della Chiesa di San Giacomo Maggiore: nove appuntamenti in compagnia di apprezzati storici dell'arte, per scoprire le complesse vicende costruttive e decorative della Chiesa di San Giacomo.


La visita di sabato 31 ottobre, alle ore 10.30, a cura di Vera

Fortunati, si svolgerà sul tema Le pitture del secondo Cinquecento.


La Chiesa di San Giacomo, consacrata nel 1344 e originariamente costituita da un'unica navata terminante in un abside poligonale, fiancheggiata da due cappelle quadrate, subisce una profonda trasformazione, da edificio d'impostazione romanica a grandioso tempio di gusto rinascimentale, a partire dalla seconda metà del Quattrocento, dopo l'assunzione del governo cittadino da parte della famiglia Bentivoglio. Fu a partire da quel momento che i lavori di rinnovamento della chiesa portarono

alla divisione della navata in tre campate e alla costruzione delle sontuose cappelle, scandite da pilastri.


Attorno alla metà del Cinquecento risale in particolare la Cappella Poggi, voluta dal Cardinale Giovanni Poggi, che ne affidò la progettazione e la decorazione a Pellegrino Tibaldi, che la decorò dei suoi affreschi più noti. Altre pitture furono eseguite da Prospero Fontana, su cartoni dello stesso Tibaldi.


Alla seconda metà del Cinquecento risalgono la pala “Madonna e i Santi Agostino, Stefano, Giovanni Battista, Antonio

abate e Nicolò con i committenti coniugi Brigola” di Bartolomeo Passarotti (Cappella di Sant'Antonio Abate); le decorazioni della Cappella di Sant'Alessio che la famiglia Orsi volle commissionare a Prospero Fontana; ed infine quelle della Cappella di San Giovanni Evangelista che Minuccia Scardovi vedova Malavolta commissionò a Innocenzo Francucci da Imola.

I prossimi appuntamenti:


sabato 28 novembre

Oreficerie e arredi liturgici

Franco Faranda


sabato 19 dicembre

Novità, restauri e ritrovamenti

Camillo Tarozzi


Per tutti gli appuntamenti il ritrovo è presso l'ingresso dell'Oratorio di Santa Cecilia, via Zamboni 15, alle ore 10.30.


Info:

HYPERLINK "http://www.comune.bologna.it/cultura/"www.comune.bologna.it/cultura/


INCONTRI E CONVEGNI



Sulle orme di Guglielmo Marconi

Sabato 31 ottobre 9.30

Aula Magna dell’IIS Montessori - Da Vinci – Porretta Terme



Sabato 31 ottobre a partire dalle ore 9.30 nell'Aula Magna dell'Istituto dell'Istruzione Superiore Montessori - Da Vinci (via della Repubblica, 3 - Porretta Terme, Bologna) si terrà il convegno Sulle orme di Guglielmo Marconi – Ricerca e innovazione nella Valle del Reno.

L'evento fa parte delle celebrazioni per il Centenario dell’assegnazione del premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi ed è organizzato dall’IIS Montessori – Da Vinci, dal Comune di Porretta Terme, dal Lions Club di Porretta Terme – Alto Reno, dal Gruppo Studi Alta Valle del Reno e dalla Pro Loco di Capugnano.


La giornata avrà con i saluti di Maria Cristina Casali (Dirigente dell’IIS), Francesca Cinti (Assessore alle Politiche Educative e Formative del Comune di Porretta Terme), Fabio Cavicchi (Presidente del Lions Club) e Anna Ardizzoni Magi (Governatore Distretto 108 Tb Italy The International Association of Lions Clubs).


Al termine prenderanno la parola i relatori con i loro contributi:

Barbara Valotti - responsabile Museo Marconi: “Guglielmo Marconi: un genio di origini montanare”.

Renzo Zagnoni: “L’industrializzazione in montagna: due secoli di innovazione”.

Francesco Papi - Filatura Papi Fabio Spa: “Centoventi anni di storia di un’industria montana”.

Giorgia Vitali - Salumificio Vitali Spa: “L’importanza dell’innovazione nelle produzioni alimentari tradizionali”.

Gabriele Pierotti - Metalcastello Spa: “Innovazione tecnica e qualità per essere Leader Mondiale nel settore meccanico”.

Marco Palmieri - Piquadro Spa: “L’utilizzo dell’innovazione per creare un’azienda di successo”.

Fabio Falzea - Microsoft Italia Mobile Communications Business Group: “Gli strumenti informatici a supporto dell’innovazione”.

Moderatore: Marco Tamarri - Dirigente del Settore Cultura del Comune di Porretta Terme


Chiuderà i lavori Gabriele Falciasecca, Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi.


Alle 14.00 è prevista la partenza da piazza Libertà per chi vuole raggiungere a piedi la casa natale della famiglia Marconi a Le Croci di Capugnano presso la quale alle 16.30 si terrà l’inaugurazione del restauro della lapide commemorativa realizzata dal Lions Club Porretta Terme – Alto Reno e dal Gruppo Studi Alta Valle del Reno e finanziata dalla Pro Loco di Capugnano.

Al termine di entrambi gli appuntamenti sarà offerto agli intervenuti un aperitivo. Per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria di Lions Club Porretta Terme – Alto Reno 0534/32511 HYPERLINK "mailto:porrettaaltoreno@lions108tb.it"porrettaaltoreno@lions108tb.it


Per info:

ufficiostampa@comune.porrettaterme.bo.it www.comune.porrettaterme.bo.it


PALAZZO MALVEZZI de'MEDICI




Sabato 31 ottobre

l’associazione Voltecupolesoffitti.it in collaborazione con l’associazione G.A.I.A.

organizza una visita guidata a Palazzo Malvezzi dè Medici


Sabato 31 ottobre alle ore 10.30 l'associazione Voltecupolesoffitti in collaborazione con l'associazione GAIA organizza una visita guidata a Palazzo Malvezzi dè Medici in via Zamboni, 13 a Bologna. Durante la visita l'Associazione Lis-Learning garantirà la traduzione in lingua dei segni (LIS). La prenotazione è obbligatoria e, per l’ ingresso in Palazzo Malvezzi dè Medici è necessario un documento d’identità valido.

L'appuntamento fa parte dell'originale ciclo di visite guidate che focalizza l’osservazione sulle volte, le cupole e i soffitti affrescati per attraversare la storia dell’arte con lo sguardo all’insù.

Durante i tour tra le sale degli antichi palazzi bolognesi

chi vorrà, potrà sdraiarsi e usare il binocolo per osservare i dettagli delle raffinate decorazioni.

Un inedito percorso per scoprire la storia di Bologna e dei suoi Signori, il gusto dei mecenati, il legame all’epoca esistente con le istituzioni cittadine, le inclinazioni spirituali e le passioni più terrene.



La partecipazione è riservata agli iscritti dell’Associazione voltecupolesoffitti.it.


L’iscrizione per l’anno 2009 (€ 10 all’anno) è gratuita per gli Associati NOVANTA, Soci Coop, Soci DLF, Cral Poste, Cartagiovani, Carta Argento, Studenti e Dipendenti dell’Università di Bologna, Dipendenti del Comune di Bologna, Dipendenti della Provincia di Bologna, Allievi e Dipendenti ITC San Lazzaro, Soci Circolo Dozza, agli ospiti degli hotel aderenti a Federalberghi Bologna


Costo: visita guidata € 15 con ingresso gratuito nei luoghi di visita. Soci Coop € 13

Sconto 10% Soci Cral Poste, Soci Circolo Dozza, agli Ospiti degli Hotel aderenti a Federalberghi Bologna

L’Associazione Voltecupolesoffitti.it offre l’opportunità ai suoi Associati di donare un contributo economico per condividere i progetti umanitari dell’A.D.S.NOVANTA e della Sua Presidente Dott.sa Rita Zironi Ambasciatrice e Operatrice Internazionale di solidarietà.


Informazioni e prenotazioni:

Cell. 328 3351761 tour@voltecupolesoffitti.it www.voltecupolesoffitti.it

Lunedi venerdi dalle 10 alle 13 Tel. Fax. 051 9911923 info@bolognaeventi.com www.bolognaeventi.com

Traduzione in lingua LIS a cura di www.lis-learning.com

Prenotazione obbligatoria

Per l’ ingresso in Palazzo Malvezzi dè Medici è necessario un documento d’identità valido.



31 ottobre ore 10.30

Palazzo Malvezzi dè Medici

Via Zamboni, 13


C E R T O S A


Sabato 31 ottobre

Artifici e prodigi. L'antica tecnica della scagliola e l'imitazione dei marmi

Con Silla Gardenghi


Sabato 31 ottobre alle ore 10.30 Silla Gardenghi condurrà la visita guidata alla Certosa dal titolo Artifici e prodigi. L'antica tecnica della scagliola e l'imitazione dei marmi.

L'incontro è il secondo della programmazione 2009/2010 delle visite guidate alla Certosa di Bologna, promossa dal Museo del Risorgimento di Bologna in collaborazione con il Settore Cultura e rapporti con l’Università del Comune di Bologna ed Hera Bologna.

Ogni ultimo sabato del mese fino al prossimo luglio si terrà una visita guidata di volta in volta incentrata su un tema diverso. Gli incontri sono tesi a mostrare la ricchezza del cimitero monumentale della Certosa di Bologna e, attraverso questa, ad approfondire la storia della città.

Le visite si svolgeranno per lo più alla Certosa, ma alcuni incontri coinvolgeranno anche famose istituzioni museali cittadine, come le Collezioni Comunali d'Arte e la galleria d'Arte Moderna “Raccolta Lercaro”.

Gli appuntamenti sono gratuiti.



Informazioni

Non è richiesta la prenotazione, ingresso gratuito

tel. 051 225583 e-mail: museorisorgimento@comune.bologna.it

www.certosadibologna.it


Visite in Certosa

Ritrovo alle ore 10.30 presso l’ingresso principale del Cimitero (Chiesa), in via della Certosa, 18.


Visite ai musei

Ritrovo alle ore 10.30 presso l’ingresso del museo.


Collezioni Comunali d'Arte

Piazza Maggiore 6


Galleria d'Arte Moderna “Raccolta Lercaro”

via Riva Reno 57



Il Comune di Bologna offre un servizio di visite guidate, gratuite, su prenotazione, per gruppi e associazioni.

Info: 051.225583

museorisorgimento@comune.bologna.it



CERTOSA DI BOLOGNA

PROGRAMMA VISITE GUIDATE 2009 | 2010


26 settembre

I bolognesi raccontano

Cronache, ricordi, poesie ed aneddoti ottocenteschi

Con Roberto Martorelli


31 ottobre

Artifici e prodigi

L'antica tecnica della scagliola e l'imitazione dei marmi

Con Silla Gardenghi


28 novembre

Dalla Certosa al Museo

Visita guidata alle Collezioni Comunali d'Arte

Con Antonella Mampieri


19 dicembre

La Regina di quante nella cristiana repubblica s'ammirano

La Chiesa di S. Girolamo della Certosa

Con Roberto Martorelli


30 gennaio

Dalla Certosa al Museo

Visita guidata alla Raccolta Lercaro

Con Francesca Passerini


27 febbraio

L'uom passa la virtù rimane

Artisti che celebrano artisti

Con Ilaria Francia


27 marzo

Lavoro dunque sono

Monumenti funebri e orgoglio di classe

Con Mirtide Gavelli


24 aprile

Sulle ali della velocità

Piloti e protagonisti del mondo motoristico bolognese

Con Giampiero Menarini


29 maggio

Pasquale Rizzoli scultore

Il Liberty a Bologna

Con Giuliana Lo Faro


26 giugno

Gli Antichi in Certosa

Immagini e citazioni archeologiche nei monumenti funebri

Con Michela Cavina


31 luglio

Materia e tecnica, forme e immagini

Affreschi e tombe dipinte della Certosa

Con Roberta Zucchini




giovedì 29 ottobre 2009

Venerdì 30 ottobre

“Bodytracing: la traccia del femminile nel corpo della metropoli”

porta a Bologna la scrittrice Taguchi Randy



“Bodytracing: la traccia del femminile nel corpo della metropoli”, un viaggio nella letteratura giapponese contemporanea organizzato dalla libreria Serendipità e dalla Biblioteca Amilcar Cabral, a cura di Paola Scrolavezza, prosegue venerdi 30 ottobre alle ore 18,30 in Cappella Farnese, con un incontro dedicato a Mosaico (Fazi Editore, 2008). Fulcro della serata il dibattito con l’autrice Taguchi Randy, che sarà a Bologna dal 30 al 31 ottobre.

L'incontro è una bella occasione per conoscere l'autrice, che, sebbene invitata con insistenza a conferenze e festival letterari, viaggia raramente in Europa.


Taguchi Randy, una vera e propria pioniera di Internet con un web magazine che già nel 1996 era letto da più di centomila persone, ha esordito nel 2000 con Presa elettrica (Lain, 2006), best-seller da un milione di copie, seguito nello stesso anno da Antenna (Fazi, 2007) – da cui è stato tratto anche un film per la regia di Kazuyoshi Kumakiri – e nel 2001 da Mosaico (Fazi, 2008), a formare una trilogia su spiritualità, sesso e tecnologia. Oggi ha all’attivo circa 40 titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi.


Mosaico introduce un tema particolare, la crisi, vissuta nel silenzio e nel rifiuto del mondo esterno, quasi una sorta di implosione, degli adolescenti ossessionati dagli aidoru. Si tratta di un disturbo psicologico di cui molti giovani giapponesi soffrono, che tocca prima di tutto la sfera della comunicazione e che è diventato una vera piaga sociale, comunemente definito hikikomori, stare in disparte, isolarsi. I giovani vittime di questa patologia, poco versati nelle relazioni interpersonali, manifestano una forte tendenza a concentrarsi sui propri processi psicologici e percorsi interiori. Si rinchiudono nelle proprie stanze e rifiutano di avere qualsiasi contatto: sono gli otaku, vivono al contrario, dormono durante il giorno e rimangono svegli tutta la notte a guardare programmi televisivi o a giocare con i videogames. Quasi tutti posseggono computer e cellulare, pochissimi di loro hanno amici. Questo stato può durare per mesi, anche anni nei casi più estremi. Nelle sue manifestazioni più gravi, il disturbo spinge a una ricerca ossessiva dell’anonimato e dell’isolamento, che conduce quasi inevitabilmente all’apatia nella quale un crescente numero di giovani giapponesi sembrano sprofondare, e talvolta alla depressione, e

al suicidio.

Il fenomeno dell’hikikomori viene di norma interpretato come una conseguenza della trasformazione del Giappone da società fondata su valori culturali a società basata sulla comunicazione e sull’informazione, trasformazione determinata dall’eccezionale crescita economica e dall’impressionante progresso tecnologico durante la seconda metà del ventesimo secolo, che avrebbe però causato gravi stress e disagi ai suoi membri più deboli, i giovanissimi. La società

giapponese si ritrova così incastrata in un paradosso: si preoccupa dell’isolamento sociale degli adolescenti e allo stesso tempo continua a produrre una tecnologia che consente di vivere senza mai dover uscire di casa.




Venerdì 30 ottobre 2009 Cappella Farnese, piazza Maggiore 6, ore 18.30

«MOSAICO» di TAGUCHI RANDY

incontro con Taguchi Randy; conducono Paola Scrolavezza e Gianluca Coci, interviene Tommaso Pincio

Info: Centro Amilcar Cabral

via San Mamolo, 24

Tel 051 581464

www.centrocabral.com - www.comune.bologna.it/cultura/





RECENSIONI




“Una prospettiva diretta per comprendere la follia


Sankei shinbun 03.06.2001





Pubblicato il nuovo romanzo di Taguchi Randy, la scrittrice che ha raccolto le attenzioni del mondo letterario con l’esordio Presa elettrica.

Mosaico è il capitolo finale della trilogia inaugurata da Presa elettrica e proseguita con Antenna. Va tuttavia precisato che ciascuno dei romanzi presenta una storia a se stante che può essere letta e apprezzata indipendentemente dalle altre. È però innegabile che soltanto leggendo la trilogia completa è possibile comprendere appieno il disegno profondo dell’autrice.

In Presa elettrica si raccontava la storia di una ragazza il cui fratello si era lasciato morire per hikikomori. Antenna ripercorreva la vicenda della misteriosa sparizione di una bambina e il dramma della sua famiglia. In Mosaico la protagonista è invece una donna, ex soldatessa dell’esercito di autodifesa, che accompagna giovani pazienti in ospedali psichiatrici. Un giorno, un ragazzino sfugge alla sua custodia pronunciando una frase a mo’ di enigma: «Il fondo di Shibuya sta per staccarsi!». Qual è il vero significato di queste parole? E dove è finito il ragazzino che le ha pronunciate?

In questo romanzo, più che nei due precedenti, è possibile intravedere il tentativo diretto da parte dell’autrice di spiegare la follia. Un tentativo che sembra essere enfatizzato dall’indole stessa della protagonista che, non a caso, può contare sulla grande forza fisica e spirituale derivata dalla conoscenza delle arti marziali. Questa conoscenza può essere addirittura interpretata come una possibile “cura” proposta dall’autrice per sanare la follia.

Naturalmente questa è solo un mia personale chiave di lettura di Mosaico, che può essere letto anche senza dare particolare importanza alla tematica della follia.

Particolarmente suggestivi sono l’episodio del trasporto fallito del ragazzino all’ospedale psichiatrico e i vari incontri della protagonista nel corso del suo lavoro. Inoltre, davvero degno di nota è il finale, che chiude a perfezione la trilogia di Taguchi Randy.




Mosaico descrive magnificamente le angosce dell’uomo moderno”


Yomiuri shinbun 03.06.2001



La prima columnist partorita dalla rete è riuscita, nel corso di questo ultimo anno, a fare il suo ingresso nel mondo dei circoli letterari del Paese. Il suo romanzo d’esordio, Presa elettrica, dopo aver superato in breve il tetto delle centomila copie, è stato infatti inserito nella cinquina finale per il prossimo premio Naoki. Dopo questo romanzo, l’autrice ha già pubblicato altri otto libri – saggi e raccolte di racconti compresi –, attirando sempre l’attenzione dei lettori e della critica.

«Scrivere mi riesce molto naturale, è come un flusso inarrestabile» racconta Taguchi a proposito della sua straordinaria prolificità.

Mosaico, che descrive noi uomini di questa epoca afflitta dalla carenza cronica di capacità comunicativa, costituisce il capitolo finale della trilogia cominciata con Presa elettrica e Antenna.

Un ragazzino hikikomori di quattordici anni sfugge alla custodia della protagonista Mimi mentre viene trasportato in un ospedale psichiatrico. Mimi si mette allora sulle tracce dello scomparso, partendo, tra l’altro, da un misterioso messaggio trovato su Internet: «Shibuya si sta microondizzando».

Nella protagonista di questo romanzo – che possiede un tocco mistery e al contempo un chiaro realismo nella rappresentazione delle problematiche dei nostri giorni, vedi la diffusione del telefono cellulare nella società odierna – è impossibile non intravedere tracce della stessa autrice. Mimi, come Taguchi, possiede un’indole limpida e cristallina che le permette di comunicare con chiunque, ed è inoltre particolarmente sensibile ai problemi altrui. Mimi è capace, come la sua creatrice, di ascoltare la voce del corpo degli altri ed è in grado di captare le grida della natura. Incarna, in poche parole, la nostra “età dell’ascolto”.

In questo romanzo non c’è spazio per espressioni ambigue del tipo “il lato oscuro della mente”, perché in esso si punta dritto al sodo, cercando di “tradurre” al meglio, in concreto, le angosce dell’uomo odierno.

Taguchi racconta: «Negli ultimi tempi mi occupo dell’educazione di mia figlia – che ha quattro anni –, incontro molte persone, bevo con gli amici, viaggio e faccio immersioni subacquee… E naturalmente scrivo. Ovvio che non mi resta nemmeno il tempo per mettere i futon all’aria sul balcone. Sono in una fase di grande produzione, una fase estremamente attiva. Meno male che ho convinto mio marito a lasciare il lavoro e a occuparsi della casa…».

Taguchi continua a trasferire meravigliosamente su carta ciò che ha ascoltato nel corso delle tante esperienze di lavoro precedenti: distribuzione di giornali, redattrice, casalinga e chi più ne ha più ne metta.




...ADORATE LE STELLE CHE NON PASSANO MAI...



Venerdì 30 ottobre 2009

al Pantheon della Certosa

l'Alba del violoncello



Venerdì 30 ottobre alle ore 18.00 il concerto dal titolo l'Alba del violoncello chiuderà Adorate le stelle che non passano mai, la rassegna di musica, riflessioni, letture e visite guidate per scoprire alcuni dei luoghi più significativi della Certosa di Bologna


L'ultimo appuntamento si svolgerà nel luogo più emblematico del lungo percorso di rinascita dell'antico complesso monumentale: la sala del Pantheon, spazio destinato ai riti laici, recentemente arricchito dell'allestimento “Sala d’attesa” dell'artista Flavio Favelli da un'idea di Francesco Amante (il concerto era originariamente previsto nel sacrario della Grande Guerra ma si è preferito spostarlo in uno spazio coperto).


Federico Ferri al violoncello e Daniele Proni al clavicembalo proporranno un originale tributo a quattro autori che hanno dedicato al violoncello alcune immortali pagine della loro opera: i bolognesi Giovanni Battista Martini e Domenico Gabrielli, che per primo compose musica per violoncello solo, e i veneziani Antonio Vivaldi e Benedetto Marcello.

Il concerto è ideato dall'Associazione Culturale Kaleidos che ha recentemente ricevuto la prestigiosa Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana per il progetto Musica per la Salute 2009 giunto quest'anno alla sua VI edizione con la direzione artistica di Federico Ferri e Daniele Proni.


Alla fine del concerto Roberto Martorelli condurrà una visita guidata.


La rassegna Adorate le stelle che non passano mai è promossa dal settore Cultura e rapporti con l'Università del Comune di Bologna in collaborazione con il Museo del Risorgimento ed Hera Bologna, ed è sostenuta dalla Fondazione Carisbo, nell'ambito del contributo per il progetto di rinascita della Certosa.


Ingresso gratuito, non è richiesta prenotazione. L'accesso sarà consentito fino ad esaurimento posti. Ritrovo 15 minuti prima degli eventi presso l'ingresso principale, via della Certosa 18 (Chiesa). Gli eventi si svolgeranno anche in caso di maltempo. Info: Museo Civico del Risorgimento dal martedi alla domenica 9.00 / 13.00 tel. 051.347592 museorisorgimento@comune.bologna.it



Venerdì 30 ottobre

ore 18 | Pantheon della Certosa

L'alba del violoncello

Federico Ferri, violoncello

Daniele Proni, clavicembalo

Programma

Domenico Gabrielli

(Bologna 1659 – 1690)

Sonata in sol maggiore per violoncello e basso continuo

Grave – Allegro – Largo – Presto

Antonio Vivaldi

(Venezia 1678 - Vienna 1741)

Sonata in mi minore per violoncello e basso continuo

Largo – Allegro – Largo – Allegro

Benedetto Marcello

(Venezia 1686 – Brescia 1739)

Sonata IV in sol minore per violoncello e basso continuo

Adagio – Allegro – Largo – Allegro

Giovanni Battista Martini

(Bologna 1706 - 1784)

Sonata in la maggiore con violoncello e cembalo obbligati

Andante – Allegro – Vivace

Antonio Vivaldi

Sonata in la minore per violoncello e basso continuo

Largo – Allegro – Largo – Allegro


A seguire visita guidata con Roberto Martorelli

Service Associazione Persephone



FEDERICO FERRI

Direttore d’orchestra e violoncellista, Federico Ferri è direttore musicale dell'Ensemble Respighi e dell’Accademia degli Astrusi, orchestre da camera con cui sviluppa progetti e percorsi artistici dal repertorio barocco a quello contemporaneo con celebri solisti come B. Canino, S. Mingardo, F.M. Ormezowsky, D. Nordio, P. Berman, D. Rossi, S. Montanari, M. Gatti, M. Valli, E. Segre ed attori quali A. Foà, N. Gazzolo, U. Pagliai, P. Gassman e S. Lombardi esibendosi in prestigiosi contesti quali il Ravenna Festival, Grand Theatre de l’Opera National di Bordeaux, Palazzo Reale di Lisbona, Teatro Comunale di Bologna e Teatro dal Verme di Milano.

Assistente di G. Noseda al Festival Internazionale delle Settimane Musicali di Stresa per “La Cenerentola” di Rossini e “Rake’s progress” di Stravinsky, ha diretto prime esecuzione assolute, riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica, tra cui “Stagioni” di A. Guarnieri inciso per Tactus in collaborazione con Rai Trade. Particolarmente significativo anche il lavoro di riscoperta e valorizzazione del repertorio dimenticato, così come avvenuto ad esempio per inedite partiture di F. Margola eseguite e registrate in prima assoluta o per le nuove opere di L. Simoni.

L’esperienza artistica di Federico Ferri si è ulteriormente arricchita grazie alla ricerca filologica nell’ambito del repertorio del Sei-Settecento italiano con la realizzazione di prestigiosi progetti eseguiti con strumenti originali, in particolare con la riscoperta dell’opera strumentale di Padre Giovanni Battista Martini che continuerà nei prossimi anni a riportare alla luce dimenticate composizioni di alto valore del celebre maestro di W.A Mozart, della quali sta realizzando con D. Proni l’edizione critica per Suvini-Zerboni.

In questi anni ha inoltre inciso per Velut Luna e Tactus musiche di Vivaldi, Boccherini e inediti di Geminiani, Giordani, Bellinzani, Haym, Bitti e Tartini. Per la rivista Cd Classics ha registrato l’integrale dei concerti per violino e la sinfonia concertante per violino, viola e orchestra di Mozart con D. Nordio e D. Rossi. Molte le sue registrazioni trasmesse da emittenti radiofoniche quali Radio Vaticana, SBS, Radio Svizzera Italiana e Rai Radio 3 che hanno riscosso conferme molto positive da parte della critica musicale.

In particolari occasioni si dedica alla composizione, negli anni passati ha svolto anche un’intesa attività cameristica ed ha suonato frequentemente in importanti orchestre tra cui il Teatro Comunale di Bologna sotto la direzione artisti quali Riccardo Muti, Georges Prêtre, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Charles Dutoit, James Colon e Eliahu Inbal.

Presidente di Kaleidos è stato direttore artistico di varie rassegne tra cui “Caleidoscopio Musicale” festival nel quale si sono realizzati concerti e progetti sperimentali in cui si fondevano differenti linguaggi artistici e dove sono anche nati percorsi dedicati a luoghi di cura, d’arte e natura premiati con la Targa d’Argento e la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana.


DANIELE PRONI

Pianista, clavicembalista, direttore di coro. La sua carriera artistica lo ha visto protagonista al fianco di cantanti quali Josè Carreras, Raina Kabaiwanska, Gianni Raimondi, Simone Alberghini, Patrizia Pace, Sara Mingardo, solisti come Emanuele Segre, Massimo Mercelli, Paolo Grazia, Roberto Giaccaglia, Domenico Nordio, Stefano Montanari e Giampaolo Bandini ed attori tra cui Arnoldo Foà, Ugo Pagliai e Paola Gasmann, Lucia Poli.

E’ stato ospite di orchestre quali la Filarmonica di Arad, la Camerata de France e la Philharmonische Camerata Berlin.

Con l’Ensemble Respighi di Bologna ha inciso numerosi CD per Tactus con musiche di Vivaldi, Bononcini, Haim, Bellinzani, Tartini e Guarnieri ed alcune registrazioni sono state trasmesse da Radio 3 Rai, Radio Vaticana e Radio Televisione Svizzera Italiana.

Tiene stage di musica corale ed è chiamato in giuria in concorsi nazionali ed internazionali; autore di numerosi scritti è in particolare curatore di edizioni critiche musicali e di atti di convegni. Insieme a Federico Ferri è direttore artistico di “Caleidoscopio Musicale” rassegna di concerti che si svolge in Emilia-Romagna. Nel 2001 ha ideato il Concorso Internazionale per Direttori di Coro “Mariele Ventre” del quale è tuttora direttore artistico.

Ha tenuto seminari e concerti con la “Società Corale Euridice”, è stato direttore della Cappella Musicale dei Servi di Bologna e del Coro Gaudeamus.

Nel 2007-2008 è stato docente di “Esercitazioni corali” presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Nel 2006 ha iniziato un progetto di revisione critica delle opere strumentali di Padre Martini, che lo vede anche impegnato in veste di solista al fianco dell’Accademia degli Astrusi negli inediti concerti per clavicembalo.


Associazione Culturale Kaleidos

via A. Costa 57 – 40134 Bologna.

www.kaleidosmusica.it

info@kaleidosmusica.it