lunedì 29 marzo 2010
ARCHIGINNASIO
venerdì 26 marzo 2010
MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE
MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA
una rassegna del Museo della musica tra jazz detto e jazz fatto
dal 13 marzo al 10 aprile 2010
Il Museo della musica presenta la rassegna JAZZ@MUSEUM che si terrà in 4 appuntamenti dal 13 marzo al 10 aprile prossimi.
Nata da un'idea di Luca Bernard, JAZZ@MUSEUM propone un duplice programma di lezioni teoriche, che si avvarranno anche di ascolti e proiezioni, e di momenti di musica live, in una alternanza tra “jazz detto” e “jazz fatto”.
L'obiettivo è di offrire anche ad un pubblico profano, oltre che agli appassionati del genere, la possibilità di acquisire una maggiore consapevolezza musicale, approfondendo negli incontri teorici aspetti fondamentali del jazz, che permetteranno di godere appieno e in modo più consapevole della pratica, ovvero della musica suonata dal vivo.
Il relatore Stefano Zenni – musicologo autore di numerosi volumi storici, presidente della SidMA (Società italiana di musicologia afroamericana), insegnante di Storia del jazz nei corsi di Siena Jazz, nei conservatori di Pesaro e Bologna e alla New York University, oltreché ideatore e conduttore di programmi radiofonici per RaiStereo3 – delineerà le tracce che collegano gli elementi caratteristici del patrimonio musicale jazzistico alle sue attuali elaborazioni, con riferimenti alle figure storiche del genere e al più generale panorama musicale del Novecento.
Nelle serate dedicate alla musica si offrirà un valido contraltare alle lezioni: il concerto porta direttamente all’ascolto, e rende perciò apprezzabili le caratteristiche musicali, tecniche e di organizzazione del materiale sonoro, che fanno di queste musiche un vivo terreno di ricerca nel solco dei grandi maestri della musica nera.
La rassegna, non a caso, presenterà versioni attuali e interpretazioni personali di questa musica, nelle vesti del piano solo con Fabrizio Puglisi e del sestetto con Orange Room, ad opera di artisti che spiccano nel panorama nazionale come veri e propri fuoriclasse (vantano tutti diverse citazioni nelle Top Ten di fine anno pubblicate dalle riviste specializzate e numerosissime collaborazioni con artisti internazionali), capaci di attingere alla tradizione afro-americana in un costante tentativo di rinnovamento, sia in ambito compositivo che in sede di performance.
Programma:
sabato 13 marzo ore 16.30
L’approccio allo strumento: il pianoforte
con Stefano Zenni
sabato 20 marzo ore 21.00
Solo for piano & toys
con Fabrizio Puglisi > piano, oggetti, giocattoli
sabato 27 marzo ore 16.30
Strutture e improvvisazione nel jazz
con Stefano Zenni
sabato 10 Aprile ore 21.00
Orange Room
con Beppe Scardino > sax baritono, clarinetto basso, composizioni
Francesco Bigoni > sax tenore, clarinetto
Piero Bittolo Bon > sax alto, flauto, clarinetto contralto
Pasquale Mirra > vibrafono
Antonio Borghini > contrabbasso
Federico Scettri > batteria
Le attività del Museo della Musica sono realizzate anche grazie al contributo della Fondazione CARISBO.
L'ingresso è gratuito e consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Si prega, prima di accedere all'area eventi, di ritirare il biglietto presso il bookshop del Museo.
Info
Museo internazionale e biblioteca della musica
Palazzo Sanguinetti
Strada Maggiore, 34
40125 Bologna
tel. 051 2757711
fax 051 2757728
museomusica@comune.bologna.it
http://www.museomusicabologna.it/
ARCHIGINNASIO
giovedì 25 marzo 2010
CERTOSA DI BOLOGNA
E V E N T I...
La Rassegna si è composta di eventi di teatro musicale, musica/cantautorato ed infine letture scenico-teatrali, presso la Scuderia, in Piazza Verdi 1, Bologna, nella zona più centrale della città, fulcro spesso di polemiche e problematiche, proprio per questo secondo noi più adatta alla centralità delle tematiche che attraversano la rassegna.
ULTIMO APPUNTAMENTO
"VOGLIO ESSERE DONNA"
La Rassegna è organizzata dalle Associazioni Culturali
VISIONARIE e CHE TORNI BABELE
in collaborazione con SOUNDGAP Produzioni Musicali
Associazione Cult. Visionarie
Stella Saladino
Associazione Cult. Che Torni Babele
Sofia Palermo
ufficiostampa@chetornibabele.com
Office: +39 051/19980422
mercoledì 24 marzo 2010
M A M b o
Fellini. Dall'Italia alla luna MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna Cineteca di Bologna 25 marzo – 2
5 luglio 2010.
Fellini. Dall’Italia alla luna, progetto di coproduzione di MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Cineteca di Bologna, riperco
rre la quarantennale carriera cinematografica di un genio assoluto del cinema con una grande mostra negli spazi del museo e una retrospettiva sugli schermi del cinema Lumière e di Piazza Maggiore.
Fellini. Dall’Italia alla luna, curata da Sam Stourdzé, analizza la nascita e lo sviluppo del mito felliniano liberandosi dall'approccio cronologico per avvicinarsi al regista attraverso le sue ossessioni: la cronaca popolare che lo ha ispirato, il suo immaginario onirico, le scene, le location e i backstage dei film, l'iperproduzione iconografica della cultura contemporanea.
L'esposizione mette in relazione estratti di film, documenti fotografici, resoconti giornalistici, immagini televisive, disegni, documenti e materiali legati al lavoro del regista e arriva negli spazi del MAMbo nell'anno in cui ricorre il 50° anniversario dell'uscita de “La Dolce Vita” con un allestimento completamente rivisto. Dal Jeu de Paume di Parigi - dove è rimasta allestita con grande successo di pubblico fino al gennaio scorso con il titolo Fellini, la Grande Parade – l'esposizione approda a Bologna con un diverso titolo, una sezione del tutto nuova - Magie del fuori sink, curata da Tatti Sanguineti e Roberto Chiesi e dedicata a “Fellini e la voce”, con numerosi materiali audiovideo - e una serie di manifesti originali dei principali film del maestro riminese, provenienti da una collezione privata ed ora acquisiti dalla Cineteca di Bologna.
Cultura popolare, Fellini al lavoro, La città delle donne e Invenzione biografica sono le principali aree tematiche del percorso espositivo, che si caratterizza per il coinvolgente impatto multimediale. All'interno sono visibili oltre 200 fotografie, 50 disegni autografi, 30 postazioni audio-video di cui 12 videoproiezioni, centinaia di documenti, estratti da riviste, locandine, manifesti, diapositive, copertine. Attraversando le sale, i visitatori avranno modo di prendere confidenza con i temi che hanno dato forma al lavoro del Fellini regista e che hanno affascinato il Fellini uomo: il circo, le caricature, i fotoromanzi, le donne, la ri-creazione della realtà a Cinecittà, l'ambivalenza del sentimento religioso, l'immaginazione che sfida la realtà, la psicanalisi e il sogno, la relazione con i media, la fascinazione per le riviste illustrate, il rifiuto per la televisione, l'invenzione delle parole.
Particolare spazio è riservato alle immagini in movimento messe in rapporto dialettico con le immagini fisse: una serie di schermi e proiezioni presentano estratti e montaggi di lavori di Fellini, accanto a nastri di prova, scene tagliate, filmati e cinegiornali dell'epoca.
Un fil rouge attraversa le diverse sezioni espositive apportando suggestioni sulla vita onirica e sulla vena fantastica di Fellini: brani e disegni autografi tratti da Il Libro dei Sogni , peculiare diario in cui il regista ha registrato, dagli anni Sessanta fino all'agosto 1990, i propri sogni e incubi notturni, su consiglio dello psicoanalista Ernst Bernhard. La profonda applicazione di Fellini nel riempire di disegni e appunti due grandi libri mastro della produzione riservati alla contabilità, la ricchezza dei colori e l'uso degli acquerelli dimostrano come non si trattasse di un esercizio realizzato rapidamente al
risveglio o in momenti di insonnia, ma di una ricerca che lo impegnava lungamente seppur in maniera discontinua. Il Libro dei Sogni si presenta anche come un repertorio di forme, di motivi e di storie, un esercizio di stile a cui Fellini si dedicava per alimentare il proprio immaginario. Un volume che raccoglie questa peculiare produzione felliniana è stato pubblicatonel 2008 a cura della Fondazione Federico Fellini di Rimini.
Trovano ampio spazio in mostra l'universo femminile e la donna nelle sue polimorfe incarnazioni: le dive che hanno preso parte ai film di Fellini o hanno avuto un ruolo importante nella sua vita - Giulietta Masina, Anita Ekberg, Anouk Aimée – ma anche le variegate tipologie di personaggi femminili che il regista ha voluto immortalare – la “Tabaccaia”, le prostitute, la “Volpina” - o quelle che partecipavano ai suoi casting.
Fellini. Dall'Italia alla luna si inserisce in un anno di programmazione del MAMbo che valorizza il nuovo distretto culturale della Manifattura delle Arti,un'ampia area di Bologna in cui sono insediate diverse realtà dedicate alla ricerca e alla sperimentazione, come il Museo d'Arte Moderna di Bologna, la Cineteca, gli spazi laboratorio dei Dipartimenti Universitari del DMS, la Facoltà di Scienze della Comunicazione e numerose associazioni. Per tutto il 2010 - a partire proprio da questa mostra - le attività del museo guarderanno alla contaminazione tra arti visive, cinema, design, musica e arti performative.
Con Fellini. Dall'Italia alla Luna il MAMbo e la Cineteca di Bologna uniscono le reciproche forze e competenze in un progetto interdisciplinare innovativo che ha visto partecipi le due istituzioni sin dalla sua ideazione e le annovera fra i coproduttori insieme a NBC Photographie, in collaborazione con Jeu de Paume Parigi, Pavillon Populaire Montpellier, Fundaciò La Caixa Barcellona.
Strettamente correlata all’esposizione al MAMbo, la rassegna cinematografica curata dalla Cineteca di Bologna proporrà oltre ai film sceneggiati e diretti dal maestro riminese, anche pellicole di registi che si sono ispirati al suo lavoro. Tutto sugli schermi del Cinema Lumière per approdare al gran finale nel mese di luglio sul grande schermo tradizionalmente allestito in Piazza Maggiore.
Una serie di incontri con personaggi del mondo della cultura e del cinema che con Fellini hanno lavorato o sono stati influenzati dalla sua opera animerà i quattro mesi della manifestazione: tenuto a battesimo per la preview ad inviti del 24 marzo da Emir Kusturica e Sergio Zavoli, il ciclo continua il 27 marzo con la presenza di Sergio Rubini al MAMbo e successivamente al Cinema Lumière, con la proiezione di Intervista (Italia, 1987). Sono previsti ulteriori appuntamenti per tutta la durata della rassegna.
Dal 25 marzo al 25 luglio 2010 MAMbo e Cineteca propongono le seguenti agevolazioni: Il biglietto d’ingresso alla mostra al MAMbo esibito alla cassa del Cinema Lumière, dà diritto alla riduzione del prezzo di ingresso alle proiezioni della rassegna cinematografica dedicata a Fellini (5,00 € anziché 6,00 €). Questa modalità è valida anche per la serata del 24/03 al Cinema Arlecchino.
Il biglietto d’ingresso ad uno degli spettacoli della rassegna cinematografica dedicata a Fellini, esibito alla cassa di MAMbo, dà diritto alla riduzione sul prezzo d’ingresso alla mostra (4,00 € anziché 6,00 €).
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Press:
ufficiostampamambo@comune.bologna.it
Tel. 050 6496653 – 608 - 602 - Ufficio stampa Cineteca
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it Tel. 051 219 4831 - 4833M A M b o
Scanner è l'installazione appositamente ideata per il MAMbo, la più imponente finora realizzata dall'artista, che a partire dagli anni Novanta ha proposto questa tipologia d'intervento in vari Paesi, muovendo dalla volontà di indagare l'impossibilità di una conquista umana che possa considerarsi definitiva o conclusa, proponendo invece un'esperienza individuale destabilizzante. Con un'altezza di 11 metri, raggiunta con l'accumulo di circa 90.000 volumi, l'imponente costruzione modifica consistentemente lo spazio del museo e, obbligando i visitatori ad entrare uno alla volta al suo interno, li spiazza con una spettacolare vertigine sensoriale.
La presenza al MAMbo, prima volta per Krén in Italia, è resa possibile grazie alla collaborazione con il LIC, Literárne informačné centrum di Bratislava (Centro di informazione letteraria), Associazione culturale che fa capo al Ministero della Cultura della Repubblica Slovacca e si pone come ideale coronamento della serie di eventi della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, di cui quest'anno la Slovacchia è ospite d'onore.
La mostra si inserisce inoltre a pieno titolo nella programmazione 2010 del museo, che celebra la multidisciplinarietà del distretto culturale della Manifattura delle Arti attraverso appuntamenti che indagano campi extra-artistici che vanno dal mondo del cinema, con la mostra su Federico Fellini, in collaborazione con la Cineteca, al design, con la mostra su Dino Gavina che il MAMbo ospiterà a settembre.
Considerato uno dei maggiori artisti slovacchi contemporanei, Matej Krén, nel corso della sua quasi trentennale carriera, si è particolarmente concentrato sui mezzi di elaborazione e di trasmissione del sapere, creando suggestive associazioni fra la loro relatività storica e ideologica e la sperimentazione di varie forme di illusionismo ottico e percettivo.
Lo spazio angusto dell'interno, moltiplicato e complicato da una serie di specchi, provoca una sensazione di sublime atterrimento, di alterazione che rimanda ad un infinito disorientante creato per destabilizzare le consuetudini spaziali tradizionalmente adottate. Lo specchio diventa lo strumento per creare l'illusione e, al contempo, per svelarla. Dal momento che lo spettatore può agilmente vedersi riflesso in un falso infinito e scoprirne l'illusione, il problema diventa la stabilità della percezione.
Centrale è il portato simbolico legato al concetto di libro, come oggetto o veicolo di significato, dove lo slittamento continuo tra il ruolo di contenitore e contenuto del sapere è piegato alla funzione-base di materia da scolpire, ammassata e stipata e quindi inaccessibile. Scelto in quanto luogo di conoscenza e simbolo di un pensiero libero legato ad un ambito prettamente umano, il libro viene “usato” come materiale grezzo per un processo artistico che recupera diversi livelli di interpretazione e di esistenza. Le dimensioni della costruzione impediscono la decifrazione dei titoli e dei nomi degli autori, mentre la massiccia accumulazione dei libri-mattone li priva del concetto che li definisce, impedendo la loro fruizione e ammutolendone il senso.
Gli interventi di Krén manipolano testimonianze significative della cultura accademica provocando uno sconfinamento tra realtà e illusione.
La parabola della Torre di Babele, come brillantemente intuito da Leonor Nazarè per Book Cell, altra rappresentativa opera dell'artista, viene alterata fino ad assumere il ruolo di “Biblioteca di Babele” in cui l'impossibilità di leggere e quindi catturare, trattenere la conoscenza diventa la metafora della “Caduta” constestuale alla presa di coscienza rispetto alla realtà.
Posto al centro dell'opera l'osservatore diventa artefice a sua volta, catturato dalla vibrazione di immagini e riflessi in bilico tra reale e immaginario, dove l'andamento dialettico architettura/opera, scultura/materiale, esterno/interno fonda sia il lavoro che la sua fruizione e pone lo spettatore come soggetto che agisce tra spirito e sostanza, tra pensiero e sensi.
Dopo il successo delle edizioni dedicate a Giuseppe Penone e Gilberto Zorio, in occasione dell'apertura della mostra sarà disponibile la terza uscita della collana INSTANT BOOK, edita da Edizioni MAMbo: in questo caso, l'intervista del curatore all'artista si trasforma in espediente per riflettere sia sull'opera di Matej Krén che sulla figura del critico e del curatore, dato che Egon Alter è Krén, nei panni inediti del suo stesso esegeta.
UfficioStampaMAMbo@comune.bologna.it - Tel. 051 6496653 – 608 - 602
Mercoledì 24 marzo, alle 17.30, nella Sala dello Stabat Mater
si terrà la terza conversazione del ciclo sull’arte bolognese:
ARCANGELI e gli ALTRI - La critica d’arte a Bologna nel XX secolo. Quattro incontri con Marilena Pasquali
dedicata a: Franco Solmi e la nuova figurazione: dall’arte di denuncia agli esordi della Galleria d’Arte Moderna (1965-1978)
Marilena Pasquali parlerà dell’attività critica di Franco Solmi e del suo impegno per la conoscenza e la diffusione dell’arte moderna e contemporanea, azione che si svolge per più di un ventennio, dai primi anni Sessanta agli anni Ottanta, in un periodo di grande crescita per Bologna.
Nel clima di partecipazione politico-sociale che vede particolarmente presenti e attivi in città coloro che si occupano di cultura, Franco Solmi opera in posizione emergente per serietà di proposta e ruolo istituzionale, contribuendo a creare quella stagione memorabile che nel mondo ha fatto conoscere ed apprezzare Bologna come un’invidiabile «isola felice».
FRANCO SOLMI, laureatosi in Estetica con Luciano Anceschi, fu uno dei maggiori esperti italiani di Morandi. Dopo essere stato segretario del Circolo di cultura a Bologna, dal 1959 entrò a far parte dell’Assessorato alla Cultura guidato da Renato Zangheri.
Dal 1975 al 1987 diresse la nuova sede della Galleria comunale d’arte moderna, costruita da Leone Pancaldi nel quartiere Fiera, di cui arricchì le raccolte con acquisizioni di rara intelligenza critica e storica, cercando di fare dell’istituto una presenza attiva nella vita artistica cittadina.
Fu autore di numerosissimi studi su artisti moderni e contemporanei e curò alcune grandi mostre di rilievo nazionale, comeTra rivolta e rivoluzione (1972), La metafisica del quotidiano (1978) e Morandi e il suo tempo (1985).
Il prossimo incontro:
Mercoledì 31 marzo, ore 17.30
Francesca Alinovi e la provocazione giovane: il dilatarsi degli orizzonti e l’arte degli anni Ottanta - Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio
tel. 051 276.813 fax 051 261.160
lunedì 22 marzo 2010
MUSICA...
Via Frassinago, 49 - Bologna - 051 580795
EVENTI ALL'ARCHIGINNASIO
Raffaele Milani insegna Estetica nell'Università di Bologna. Tra i suoi libri ricordiamo "Il pittoresco" (Laterza, 1996) e "Il paesaggio è un'avventura" (Feltrinelli, 2005). Con il Mulino ha già pubblicato "L'arte del paesaggio" (2001), tradotto in inglese, francese e spagnolo. http://www.mulino.it/edizioni/volumi/scheda_volume.php?vista=scheda&ISBNART=13318 - Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio tel. 051 276.813 fax 051 261.160
sabato 20 marzo 2010
GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA
In occasione della giornata mondiale dell'acqua che ricorre lunedì 22 marzo prossimo, il Comune di Bologna promuove una serie di eventi di
sensibilizzazione e informazione sul tema del risparmio idrico.
Si comincerà alle ore 9.30 in Piazza Maggiore, dove verrà allestita una
mostra che spiegherà perché il tema dell’acqua sta diventando un problema e
come fare per risparmiarla nelle nostre case. Perché, come recita lo slogan
della giornata, “ogni goccia conta” e anche piccoli accorgimenti individuali possono fare la differenza.
In piazza ci saranno anche i “water manager” delle scuole di Bologna, ragazzi di alcune scuole secondarie di I grado della città che hanno
seguito un apposito percorso di formazione per gestire il risparmio idrico nei propri edifici scolastici e che da quest’anno esporteranno le loro competenze “adottando” un altro edificio pubblico in prossimità della scuola. I water manager in piazza distribuiranno ai passanti kit per il risparmio idrico e forniranno consigli su come risparmiare acqua.
A conclusione della giornata, alle ore 20.30 nella Sala Cervi della
Cineteca di via Riva di Reno 72, il Comune, in collaborazione con WWF e
Legambiente, invita tutti i cittadini alla proiezione gratuita di “The age
of stupid” di Franny Amstrong. Un film documentario britannico del 2009 che
riflette sui cambiamenti climatici e sulle chances più o meno mancate per
arrestarlo. Il film sarà preceduto dagli spot sul risparmio idrico
realizzati dai ragazzi coinvolti nel progetto AcquaBo, che da lunedì
verranno trasmessi anche sui monitor degli autobus ATC: un decalogo di
brevi consigli per risparmiare acqua e denaro. L’ingresso è libero fino ad
esaurimento posti e a tutti gli spettatori verranno regalati kit per il
risparmio idrico domestico.
Le iniziative della giornata mondiale dell’acqua si inseriscono nel
progetto AcquaBo, promosso dal Comune e coordinato dal Centro Antartide,
pensato per monitorare i consumi, individuare gli sprechi e mettere in atto
le possibili soluzioni per risparmiare acqua negli edifici pubblici e nei
luoghi comunitari come alberghi, scuole e università.
I cambiamenti climatici, infatti, diminuiranno la disponibilità di acqua,
rendendola una risorsa sempre più scarsa. Per questo è fondamentale
sviluppare una nuova cultura dell’acqua che porti ciascuno di noi ad
attivarsi per risparmiare questa risorsa preziosa.
venerdì 19 marzo 2010
MUSEI CIVICI D'ARTE ANTICA
Per il ciclo "Impara l'arte. La domenica dei Musei Civici d'Arte Antica"
continuano le visite guidate organizzate dai Musei Civici di Arte Antica
che, oltre a valorizzare gli oggetti esposti, permettono ai visitatori di
conoscere opere solitamente conservate nei depositi.
Ecco gli appuntamenti di domenica 21 marzo:
La mattina, alle 10.30, nel Museo Davia Bargellini, Alessandro Zacchi
terrà una visita guidata dal titolo: "Copie d'autore in una quadreria
barocca";
Il pomeriggio, alle 16.30, al Museo Civico Medievale, Loretta Secchi terrà
una "Visita per non vedenti e ipovedenti" (in collaborazione con
l'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza ed il Museo tattile Anteros)
L'ingresso è gratuito.
Info: tel. 051/2193916
museiarteantica@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
ARCHIGINNASIO
Sabato 20 marzo alle 11 all'Archiginnasio, visita guidata gratuita alla
mostra Donne nell’arte: Le vrai et le faux chic nella Belle Époque, immagini femminili da album e periodici illustrati dell’Archiginnasio. La visita è condotta da Sandra Saccone, l'appuntamento con il pubblico è nel Quadriloggiato superiore dell'Archiginnasio, l'ingresso è libero, la
prenotazione consigliata.
Ingresso libero
Per prenotare, telefonare al n° 051 276802, ore 9-13,30
La mostra, organizzata dalla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, ha il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
L'esposizione tratta l’evoluzione dell’immagine della donna, quale viene delineandosi fra il Secondo Impero e la Prima Guerra Mondiale, si
rispecchia nelle illustrazioni proposte sia dalle riviste femminili sia da
quelle di carattere più generale, di informazione, letterarie, artistiche,
satiriche.
Dai figurini di moda, rigorosamente parigina, ai periodici italiani,
inizialmente di imitazione francese, dedicati alla donna sotto i due
aspetti della tradizionale vita domestica e della nuova dimensione sociale,
è un fiorire di rappresentazioni solo apparentemente frivole e
oleografiche, ma spesso ironiche, opera di artisti e illustratori di
vaglia: Eugenio Colmo (Golia), Duilio Cambellotti, Luigi Bompard, Aleandro
Terzi, Alfredo Baruffi (Barfredo), Augusto Majani (Nasìca), Marcello
Dudovich, Rafael Kirchner ... Chiave di volta, ‘il buon gusto’ che il
francese Georges Goursat (alias Sem) rivendica nel proprio album Le vrai et
le faux Chic (1914).
Biblioteca dell’Archiginnasio, Quadriloggiato superiore, 1° marzo- 10
aprile 2010 - INGRESSO LIBERO
APERTURA: Lunedì-venerdì 9-19; sabato e prefestivi 9-14; chiuso domenica e
festivi - info: 051 276811
Calendario delle prossime visite guidate:
Sabato 27 marzo 2010, ore 11
Sabato 10 aprile 2010, ore 11omozione delle attività culturali della
Biblioteca dell’Archiginnasio