lunedì 29 marzo 2010

ARCHIGINNASIO



Mercoledì 31 marzo alle 17.30, nella Sala dello Stabat Mater della biblioteca dell'Archiginnasio, per il ciclo ARCANGELI e gli ALTRI - La critica d'arte a Bologna nel XX secolo, si svolgerà l'ultimo incontro con Marilena Pasquali sul tema Francesca Alinovi e la provocazione giovane: il dilatarsi degli orizzonti e l'arte degli anni Ottanta. Francesca Alinovi (Parma, 1948 – Bologna, 1983) laureata all'Università di Bologna con Francesco Arcangeli si è poi perfezionata con RenatoBarilli. Come critica d'arte si è occupata della storia delle avanguardie e delle contaminazioni fra le varie arti: pittura, teatro, scultura,musica, ecc. Attenta al panorama artistico contemporaneo è stata una sorta di "talent scout" di giovani artisti italiani e ha organizzato numerose mostre, come: Pittura Ambiente, Milano, Palazzo Reale, 1979; I Nuovi Nuovi, Bologna, Galleria Comunale d'Arte Moderna, 1980; Italian Wave, NewYork, Holly Solomon Gallery, 1980; Gli Anni Trenta (sezione fotografica),Milano, Palazzo Reale, 1982; Registrazione di Frequenze, Bologna, Galleria Comunale di Arte Moderna, 1982; L'informale in Italia, Bologna, 1983; Una generazione post-moderna, Genova e Roma, 1982-1983. Dal 1977 al 1982 ha curato le "Settimane Internazionali della Performance" gestite dall'assessorato alla cultura di Bologna. Ingresso gratuito. Info http://www.archiginnasio.it/ Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio tel. 051 276.813 fax 051 261.160

venerdì 26 marzo 2010


Domenica 28 marzo, con partenza alle 9 dall'Arco del Meloncello, si terrà La collina tra sacro e profano, seconda passeggiata del ciclo Le colline fuori della porta, organizzato dalla Fondazione Villa Ghigi con il sostegno del Comune di Bologna e dei quartieri "collinari", il Club Alpino Italiano,Trekking Italia e altre associazioni escursionistiche bolognesi e con ilcontributo della Fondazione del Monte. L’Arco del Meloncello è la porta che si apre sull’ambiente collinare del Parco di San Pellegrino, ancora ricco di tracce dell’agricoltura di un tempo. Passando per le chiesette di Casaglia e Gaibola, testimoni dell’antica devozione popolare, si raggiungono l’Eremo di Ronzano, di dantesca memoria, poi il grande Parco Villa Ghigi quindi si arriva alla neoclassica Villa Aldini, costruita al tempo di Napoleone. L’itinerario,dopo aver attraversato la stretta valle del rio Meloncello e il bosco di Ingegneria, si conclude a porta Saragozza. Ore 9 - Partenza dall’Arco del Meloncello, in fondo a via Saragozza. Il ritorno è previsto per le 17. Non è necessaria la prenotazione. Info Comune di Bologna Dip. Qualità della Città - Settore Ambiente Tel. 051 219 4702 - Fondazione Villa GhigiTel. 051 3399084

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE


Sabato 27 marzo alle ore 15:30, il Museo del Patrimonio Industriale propone l'attività “Esplorando il Sistema Solare” dedicato ai ragazzi dagli 8 ai 14 anni. Durante l'incontro – con l'aiuto di un moderno tellurio a movimentazione elettronica – sarà possibile spiegare ai ragazzi i moti del Sole, dellaTerra, della Luna e com'è costituito il sitema solare. Potranno anche scegliere quale pianeta o satellite esplorare, quale razzo vettore utilizzare, quali scopi scientifici perseguire, il tutto sfruttando un programma interattivo. Il percorso si concluderà con una simulazione laboratoriale che aiuterà a comprendere le problematiche che un team scientifico deve affrontare per organizzare missioni spaziali. Domenica 28 marzo alle ore 16.00 il museo organizza una visita guidata dedicata alle “Storie di impresa nella Bologna del Novecento”. Si parlerà della Bologna che, tra il XIX e il XX sec., divenne un centro di eccellenza nel settore meccanico, elettromeccanico e meccatronico basato su un sistema di medie e piccole imprese capaci di realizzare prodotti competitivi sul grande mercato internazionale. Uno sviluppo possibile grazie alla presenza di “istituzioni” (modelli d'istruzione tecnica, banche, associazioni di imprenditori e produttori, enti di pianificazione e governo del territorio) e l'opera svolta dall'Istituzione Aldini-Valeriani del Comune di Bologna che, dalla prima metà del secolo XIX fino agli anni1960, ha praticato forme di istruzione tecnica avanzate. I protagonisti di queste vicende verranno ricordati nel corso della visita al Museo: dall'ACMA, azienda capostipite del comparto packaging, alla G.D. di Ariosto Seragnoli; da aziende leader nel settore meccanico come Calzoni e Technofrigo o Maccaferri sino ad arrivare alla Ducati ed alla Maserati. L'ingresso al Museo e la visita guidata sono gratuiti. Per informazioni:Tel. 051.6356611; mail: museopat@comune.bologna.it Il sito internet del Museo è: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA




JAZZ@MUSEUM
una rassegna del Museo della musica tra jazz detto e jazz fatto
dal 13 marzo al 10 aprile 2010

Il Museo della musica presenta la rassegna JAZZ@MUSEUM che si terrà in 4 appuntamenti dal 13 marzo al 10 aprile prossimi.
Nata da un'idea di Luca Bernard, JAZZ@MUSEUM propone un duplice programma di lezioni teoriche, che si avvarranno anche di ascolti e proiezioni, e di momenti di musica live, in una alternanza tra “jazz detto” e “jazz fatto”.

L'obiettivo è di offrire anche ad un pubblico profano, oltre che agli appassionati del genere, la possibilità di acquisire una maggiore consapevolezza musicale, approfondendo negli incontri teorici aspetti fondamentali del jazz, che permetteranno di godere appieno e in modo più consapevole della pratica, ovvero della musica suonata dal vivo.

Il relatore Stefano Zenni – musicologo autore di numerosi volumi storici, presidente della SidMA (Società italiana di musicologia afroamericana), insegnante di Storia del jazz nei corsi di Siena Jazz, nei conservatori di Pesaro e Bologna e alla New York University, oltreché ideatore e conduttore di programmi radiofonici per RaiStereo3 – delineerà le tracce che collegano gli elementi caratteristici del patrimonio musicale jazzistico alle sue attuali elaborazioni, con riferimenti alle figure storiche del genere e al più generale panorama musicale del Novecento.

Nelle serate dedicate alla musica si offrirà un valido contraltare alle lezioni: il concerto porta direttamente all’ascolto, e rende perciò apprezzabili le caratteristiche musicali, tecniche e di organizzazione del materiale sonoro, che fanno di queste musiche un vivo terreno di ricerca nel solco dei grandi maestri della musica nera.

La rassegna, non a caso, presenterà versioni attuali e interpretazioni personali di questa musica, nelle vesti del piano solo con Fabrizio Puglisi e del sestetto con Orange Room, ad opera di artisti che spiccano nel panorama nazionale come veri e propri fuoriclasse (vantano tutti diverse citazioni nelle Top Ten di fine anno pubblicate dalle riviste specializzate e numerosissime collaborazioni con artisti internazionali), capaci di attingere alla tradizione afro-americana in un costante tentativo di rinnovamento, sia in ambito compositivo che in sede di performance.



Programma:

sabato 13 marzo ore 16.30
L’approccio allo strumento: il pianoforte
con Stefano Zenni

sabato 20 marzo ore 21.00
Solo for piano & toys
con Fabrizio Puglisi > piano, oggetti, giocattoli

sabato 27 marzo ore 16.30
Strutture e improvvisazione nel jazz
con Stefano Zenni

sabato 10 Aprile ore 21.00
Orange Room
con Beppe Scardino > sax baritono, clarinetto basso, composizioni
Francesco Bigoni > sax tenore, clarinetto
Piero Bittolo Bon > sax alto, flauto, clarinetto contralto
Pasquale Mirra > vibrafono
Antonio Borghini > contrabbasso
Federico Scettri > batteria

Le attività del Museo della Musica sono realizzate anche grazie al contributo della Fondazione CARISBO.
L'ingresso è gratuito e consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Si prega, prima di accedere all'area eventi, di ritirare il biglietto presso il bookshop del Museo.


Info
Museo internazionale e biblioteca della musica
Palazzo Sanguinetti
Strada Maggiore, 34
40125 Bologna
tel. 051 2757711
fax 051 2757728
museomusica@comune.bologna.it
http://www.museomusicabologna.it/

ARCHIGINNASIO


Sabato 27 marzo 2010, alle ore 11.00, visita guidata gratuita alla mostra "Donne nell’arte: Le vrai et le faux chic nella Belle Époque". Immagini femminili da album e periodici illustrati dell’Archiginnasio condotta dalle curatrici Valeria Roncuzzi e Sandra Saccone. L’evoluzione dell’immagine della donna, quale viene delineandosi fra il Secondo Impero e la Prima Guerra Mondiale, si rispecchia nelle illustrazioni proposte sia dalle riviste femminili sia da quelle di carattere più generale, di informazione, letterarie, artistiche, satiriche. Dai figurini di moda, rigorosamente parigina, ai periodici italiani, inizialmente di imitazione francese, dedicati alla donna sotto i due aspetti della tradizionale vita domestica e della nuova dimensione sociale, è un fiorire di rappresentazioni solo apparentemente frivole e oleografiche, ma spesso ironiche, opera di artisti e illustratori di vaglia: Eugenio Colmo (Golia), Duilio Cambellotti, Luigi Bompard, Aleandro Terzi, Alfredo Baruffi (Barfredo), Augusto Majani (Nasìca), Marcello Dudovich, Rafael Kirchner ... Chiave di volta, ‘il buon gusto’ che il francese Georges Goursat (alias Sem) rivendica nel proprio album Le vrai et le faux Chic (1914). La mostra, organizzata dalla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, ha il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Biblioteca dell’Archiginnasio, Quadriloggiato superiore, 1° marzo- 10 aprile 2010 - Per prenotare, telefonare al n° 051 276802, ore 9-13,30 - INGRESSO LIBERO - APERTURA: Lunedì-venerdì 9-19; sabato e prefestivi 9-14; chiuso domenica e festivi - info: 051 276811. Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio - Piazza Galvani 1, 40124 Bologna - tel. 051 276813

giovedì 25 marzo 2010

CERTOSA DI BOLOGNA




In occasione di TANEXPO 2010, il salone dell'arredo funerario e cimiteriale, alla Certosa di Bologna si terrà la terza edizione dei "Fiori del silenzio": un affascinante percorso nei chiostri monumentali, dove ammirare diverse installazioni floreali che si integreranno armoniosamente, interpretandole, alcune tra le più significative sepolture del cimitero. Le installazioni realizzate dal visual designer Mario Claudio Bertuccio e dal suo staff, saranno visibili, a partire dal 26 marzo. Altri appuntamenti alla Certosa di Bologna: Venerdì 26 marzo, alle ore 21 prenderà avvio dalla Chiesa di S. Girolamo della Certosa una "Via Crucis notturna", accompagnata dal Coro da camera di Bologna. Ingresso gratuito, non è richiesta la prenotazione. Sabato 27 marzo, alle ore12, presso lo stand dell'Ordine degli Architetti nel Salone del Restauro di Ferrara, si terrà un incontro con lo studio di restauro Cavarocchi dal tema "Tomba Caruso di De Angeli a Bologna: un caso di restauro e di riadattamento". Sabato 27 marzo, alle ore 21, nella chiesa di S. Girolamo della Certosa si terrà il concerto "Le sette parole di Cristo dalla croce". Il Coro daCamera di Bologna, diretto da Pier Paolo Scattolin, eseguirà brani di H.Schutz e J. S. Bach. Ingresso gratuito, non è richiesta la prenotazione. Info http://www.tanexpo.com/http://www.certosadibologna.it/

E V E N T I...

BOLIBRI': SABATO 27 E DOMENICA 28 MARZO A BOLOGNA GIOVANI CANTANTI,DANZATORI E TAMBURISTI DI ITABASHI . Un'altra forte stretta di mano tra Bologna ed Itabashi, il distretto di Tokyo gemellato con il capoluogo emiliano: sono attesi per sabato 27 marzo i cantanti del Coro della scuola elementare Tokiwadai (Itabashi) e i tamburisti e danzatori Kandaryū Shinmei-Bayashi del santuario shintoista Tenso. Questi giovani artisti ricambiano la visita fatta dal bolognese CoroVerdianeum esibitosi lo scorso anno a Tokyo durante una mini tournèe. Dopo i saluti istituzionali a Palazzo d'Accursio, la prima iniziativa vedrà come protagonisti i 18 componenti del gruppo Kandaryū Shinmei-Bayashi che daranno vita allo spettacolo tradizionale giapponese “Tamburi e Leoni”, inscena alle 15.00 al Museo della Musica in Strada Maggiore 34. Attraverso la musica e le danze saranno evocate le feste shintoiste che ogni primavera ed ogni autunno si svolgono attorno ai templi. Domenica 28 marzo l'incontro tra i due giovani cori sarà il fulcro dell'appuntamento dal titolo “Cuori Incantati” in programma alle ore 17.30 in Cappella Farnese: il Coro di Itabashi, formato da 33 bambini tra gli 11 e i 12 anni, interpreterà canzoni che evocano le fiabe giapponesi, per poi lasciare la scena all'esibizione del Coro Verdianeum che sul finale, farà spazio ai giovani ospiti per concludere assieme il concerto.Va ricordato che il Coro Verdianeum ha cantato la colonna sonora de “L'uomo che verrà”, l'ultimo film di Giorgio Diritti vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival del cinema di Roma. Alle ore 19.30 la piazzetta antistante la chiesa di Santa Maria della Vita accoglierà la replica dello spettacolo del Kandaryū Shinmei-Bayashi. Per un primo avvicinamento del pubblico italiano alla musica tradizionale giapponese Alessandro Guidi terrà una conferenza sul tema sabato 27 marzo alle ore 19.00 in Cappella Farnese: durante l'incontro verranno fatti ascoltare brani volti a svelare il particolare codice espressivo che si cela dietro questa forma d'arte poco conosciuta e spesso mal “digerita” in Occidente.Tutti gli incontri fanno parte del vasto programma di Bolibrì, il cartellone promosso da BolognaFiere in collaborazione con il Comune di Bologna in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi. La visita dei giovani artisti di Itabashi non è l'unico segno del gemellaggio tra le due città: al Museo Itabashi Kuritsu Bijutsukan, in occasione dei trent'anni dalla fondazione, è infatti in corso l'esposizione di 200 opere selezionate dalle collezioni private emiliane Bernati, Fusco eContini. Il museo, che raccoglie importanti opere d’arte estremo-orientali degli ultimi trecento anni, ha ritenuto di estremo valore artistico per la critica giapponese stessa queste opere che costituiscono il più ricco patrimonio di stampe giapponesi in Italia, dopo quello del Museo Chiossone di Genova. Il pubblico bolognese ha già avuto occasione di ammirare alcune opere delle collezioni Bernati, Fusco e Contini, grazie a quattro importanti mostre organizzate dal Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale e dall'Università diBologna: Riflessi del Sol Levante (1998, Pinacoteca Nazionale di Bologna),Protagonisti del palcoscenico di Osaka (2001, Pinacoteca Nazionale di Bologna), Dall’ukiyo-e alla shin-hanga (2003, Palazzo Poggi) ed Estro eSplendore - Stampe giapponesi del XIX secolo �C Mostra della collezioneContini (2008-2009, Museo Civico Archeologico).Programma27 marzo 2010h 15 Museo internazionale della Musica“Tamburi e leoni”, spettacolo del gruppo Kandaryu Shinmei-bayashih 19 Cappella FarneseConferenza di Alessandro Guidi “La musica tradizionale giapponese”28 marzo 2010h 17:30 Cappella Farnese“Cuori Incantati”, concerto del Coro della scuola elementare Tokiwadai diItabashi e del Coro Verdianeum19:30 Piazzetta antistante Santa Maria della Vita“Tamburi e leoni”, spettacolo del gruppo Kandaryu Shinmei-bayashi - Infohttp://www.bolibri.it/
per maggiori informazioni : www.france-bologna.it

30 marzo 2010
Rassegna di Teatro e Musica:
"direzione ostinata e contraria, viaggio alla scoperta della diversità"

La Rassegna si è composta di eventi di teatro musicale, musica/cantautorato ed infine letture scenico-teatrali, presso la Scuderia, in Piazza Verdi 1, Bologna, nella zona più centrale della città, fulcro spesso di polemiche e problematiche, proprio per questo secondo noi più adatta alla centralità delle tematiche che attraversano la rassegna.

ULTIMO APPUNTAMENTO

"VOGLIO ESSERE DONNA"

La femminilità negata; la transessualità;
viaggio fra le voci silenziose di femminilità diverse
una produzione VISION-ARIE
ore 21 e 30
presso La Scuderia
Piazza Verdi 2, Bologna
ingresso 5 euro
Voce recitante e regia Stella Saladino
Testi originali Lucia Sedda
Immagini ed elaborazione fotografica Erica Saladino
a seguire
Dj -set LadyRock
a cura di Dj Legoman

La Rassegna è organizzata dalle Associazioni Culturali

VISIONARIE e CHE TORNI BABELE

in collaborazione con SOUNDGAP Produzioni Musicali


Associazione Cult. Visionarie

Stella Saladino

stella.saladino@gmail.com


Associazione Cult. Che Torni Babele

Sofia Palermo

ufficiostampa@chetornibabele.com


Office: +39 051/19980422

mercoledì 24 marzo 2010

M A M b o






Fellini. Dall'Italia alla luna MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna Cineteca di Bologna 25 marzo – 2

5 luglio 2010.

Fellini. Dall’Italia alla luna, progetto di coproduzione di MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Cineteca di Bologna, riperco

rre la quarantennale carriera cinematografica di un genio assoluto del cinema con una grande mostra negli spazi del museo e una retrospettiva sugli schermi del cinema Lumière e di Piazza Maggiore.


Fellini. Dall’Italia alla luna, curata da Sam Stourdzé, analizza la nascita e lo sviluppo del mito felliniano liberandosi dall'approccio cronologico per avvicinarsi al regista attraverso le sue ossessioni: la cronaca popolare che lo ha ispirato, il suo immaginario onirico, le scene, le location e i backstage dei film, l'iperproduzione iconografica della cultura contemporanea.

L'esposizione mette in relazione estratti di film, documenti fotografici, resoconti giornalistici, immagini televisive, disegni, documenti e materiali legati al lavoro del regista e arriva negli spazi del MAMbo nell'anno in cui ricorre il 50° anniversario dell'uscita de “La Dolce Vita” con un allestimento completamente rivisto. Dal Jeu de Paume di Parigi - dove è rimasta allestita con grande successo di pubblico fino al gennaio scorso con il titolo Fellini, la Grande Parade – l'esposizione approda a Bologna con un diverso titolo, una sezione del tutto nuova - Magie del fuori sink, curata da Tatti Sanguineti e Roberto Chiesi e dedicata a “Fellini e la voce”, con numerosi materiali audiovideo - e una serie di manifesti originali dei principali film del maestro riminese, provenienti da una collezione privata ed ora acquisiti dalla Cineteca di Bologna.

Cultura popolare, Fellini al lavoro, La città delle donne e Invenzione biografica sono le principali aree tematiche del percorso espositivo, che si caratterizza per il coinvolgente impatto multimediale. All'interno sono visibili oltre 200 fotografie, 50 disegni autografi, 30 postazioni audio-video di cui 12 videoproiezioni, centinaia di documenti, estratti da riviste, locandine, manifesti, diapositive, copertine. Attraversando le sale, i visitatori avranno modo di prendere confidenza con i temi che hanno dato forma al lavoro del Fellini regista e che hanno affascinato il Fellini uomo: il circo, le caricature, i fotoromanzi, le donne, la ri-creazione della realtà a Cinecittà, l'ambivalenza del sentimento religioso, l'immaginazione che sfida la realtà, la psicanalisi e il sogno, la relazione con i media, la fascinazione per le riviste illustrate, il rifiuto per la televisione, l'invenzione delle parole.

Particolare spazio è riservato alle immagini in movimento messe in rapporto dialettico con le immagini fisse: una serie di schermi e proiezioni presentano estratti e montaggi di lavori di Fellini, accanto a nastri di prova, scene tagliate, filmati e cinegiornali dell'epoca.

Un fil rouge attraversa le diverse sezioni espositive apportando suggestioni sulla vita onirica e sulla vena fantastica di Fellini: brani e disegni autografi tratti da Il Libro dei Sogni , peculiare diario in cui il regista ha registrato, dagli anni Sessanta fino all'agosto 1990, i propri sogni e incubi notturni, su consiglio dello psicoanalista Ernst Bernhard. La profonda applicazione di Fellini nel riempire di disegni e appunti due grandi libri mastro della produzione riservati alla contabilità, la ricchezza dei colori e l'uso degli acquerelli dimostrano come non si trattasse di un esercizio realizzato rapidamente al

risveglio o in momenti di insonnia, ma di una ricerca che lo impegnava lungamente seppur in maniera discontinua. Il Libro dei Sogni si presenta anche come un repertorio di forme, di motivi e di storie, un esercizio di stile a cui Fellini si dedicava per alimentare il proprio immaginario. Un volume che raccoglie questa peculiare produzione felliniana è stato pubblicato

nel 2008 a cura della Fondazione Federico Fellini di Rimini.

Trovano ampio spazio in mostra l'universo femminile e la donna nelle sue polimorfe incarnazioni: le dive che hanno preso parte ai film di Fellini o hanno avuto un ruolo importante nella sua vita - Giulietta Masina, Anita Ekberg, Anouk Aimée – ma anche le variegate tipologie di personaggi femminili che il regista ha voluto immortalare – la “Tabaccaia”, le prostitute, la “Volpina” - o quelle che partecipavano ai suoi casting.

Fellini. Dall'Italia alla luna si inserisce in un anno di programmazione del MAMbo che valorizza il nuovo distretto culturale della Manifattura delle Arti,un'ampia area di Bologna in cui sono insediate diverse realtà dedicate alla ricerca e alla sperimentazione, come il Museo d'Arte Moderna di Bologna, la Cineteca, gli spazi laboratorio dei Dipartimenti Universitari del DMS, la Facoltà di Scienze della Comunicazione e numerose associazioni. Per tutto il 2010 - a partire proprio da questa mostra - le attività del museo guarderanno alla contaminazione tra arti visive, cinema, design, musica e arti performative.

Con Fellini. Dall'Italia alla Luna il MAMbo e la Cineteca di Bologna uniscono le reciproche forze e competenze in un progetto interdisciplinare innovativo che ha visto partecipi le due istituzioni sin dalla sua ideazione e le annovera fra i coproduttori insieme a NBC Photographie, in collaborazione con Jeu de Paume Parigi, Pavillon Populaire Montpellier, Fundaciò La Caixa Barcellona.

Strettamente correlata all’esposizione al MAMbo, la rassegna cinematografica curata dalla Cineteca di Bologna proporrà oltre ai film sceneggiati e diretti dal maestro riminese, anche pellicole di registi che si sono ispirati al suo lavoro. Tutto sugli schermi del Cinema Lumière per approdare al gran finale nel mese di luglio sul grande schermo tradizionalmente allestito in Piazza Maggiore.

Una serie di incontri con personaggi del mondo della cultura e del cinema che con Fellini hanno lavorato o sono stati influenzati dalla sua opera animerà i quattro mesi della manifestazione: tenuto a battesimo per la preview ad inviti del 24 marzo da Emir Kusturica e Sergio Zavoli, il ciclo continua il 27 marzo con la presenza di Sergio Rubini al MAMbo e successivamente al Cinema Lumière, con la proiezione di Intervista (Italia, 1987). Sono previsti ulteriori appuntamenti per tutta la durata della rassegna.

Dal 25 marzo al 25 luglio 2010 MAMbo e Cineteca propongono le seguenti agevolazioni: Il biglietto d’ingresso alla mostra al MAMbo esibito alla cassa del Cinema Lumière, dà diritto alla riduzione del prezzo di ingresso alle proiezioni della rassegna cinematografica dedicata a Fellini (5,00 € anziché 6,00 €). Questa modalità è valida anche per la serata del 24/03 al Cinema Arlecchino.

Il biglietto d’ingresso ad uno degli spettacoli della rassegna cinematografica dedicata a Fellini, esibito alla cassa di MAMbo, dà diritto alla riduzione sul prezzo d’ingresso alla mostra (4,00 € anziché 6,00 €).

www.mambo-bologna.org

Press:

ufficiostampamambo@comune.bologna.it

Tel. 050 6496653 – 608 - 602 - Ufficio stampa Cineteca

cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it Tel. 051 219 4831 - 4833

M A M b o

Dal 25 marzo al 25 luglio 2010 il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna apre i suoi spazi espositivi a Matej Krén, che è intervenuto nella Sala delle Ciminiere con un'opera appartenente alla serie più rappresentativa e spettacolare dei suoi lavori: la creazione di ambienti architettonici costruiti con decine di migliaia di libri.
Scanner è l'installazione appositamente ideata per il MAMbo, la più imponente finora realizzata dall'artista, che a partire dagli anni Novanta ha proposto questa tipologia d'intervento in vari Paesi, muovendo dalla volontà di indagare l'impossibilità di una conquista umana che possa considerarsi definitiva o conclusa, proponendo invece un'esperienza individuale destabilizzante. Con un'altezza di 11 metri, raggiunta con l'accumulo di circa 90.000 volumi, l'imponente costruzione modifica consistentemente lo spazio del museo e, obbligando i visitatori ad entrare uno alla volta al suo interno, li spiazza con una spettacolare vertigine sensoriale.
La presenza al MAMbo, prima volta per Krén in Italia, è resa possibile grazie alla collaborazione con il LIC, Literárne informačné centrum di Bratislava (Centro di informazione letteraria), Associazione culturale che fa capo al Ministero della Cultura della Repubblica Slovacca e si pone come ideale coronamento della serie di eventi della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, di cui quest'anno la Slovacchia è ospite d'onore.
La mostra si inserisce inoltre a pieno titolo nella programmazione 2010 del museo, che celebra la multidisciplinarietà del distretto culturale della Manifattura delle Arti attraverso appuntamenti che indagano campi extra-artistici che vanno dal mondo del cinema, con la mostra su Federico Fellini, in collaborazione con la Cineteca, al design, con la mostra su Dino Gavina che il MAMbo ospiterà a settembre.

Considerato uno dei maggiori artisti slovacchi contemporanei, Matej Krén, nel corso della sua quasi trentennale carriera, si è particolarmente concentrato sui mezzi di elaborazione e di trasmissione del sapere, creando suggestive associazioni fra la loro relatività storica e ideologica e la sperimentazione di varie forme di illusionismo ottico e percettivo.
Lo spazio angusto dell'interno, moltiplicato e complicato da una serie di specchi, provoca una sensazione di sublime atterrimento, di alterazione che rimanda ad un infinito disorientante creato per destabilizzare le consuetudini spaziali tradizionalmente adottate. Lo specchio diventa lo strumento per creare l'illusione e, al contempo, per svelarla. Dal momento che lo spettatore può agilmente vedersi riflesso in un falso infinito e scoprirne l'illusione, il problema diventa la stabilità della percezione.
Centrale è il portato simbolico legato al concetto di libro, come oggetto o veicolo di significato, dove lo slittamento continuo tra il ruolo di contenitore e contenuto del sapere è piegato alla funzione-base di materia da scolpire, ammassata e stipata e quindi inaccessibile. Scelto in quanto luogo di conoscenza e simbolo di un pensiero libero legato ad un ambito prettamente umano, il libro viene “usato” come materiale grezzo per un processo artistico che recupera diversi livelli di interpretazione e di esistenza. Le dimensioni della costruzione impediscono la decifrazione dei titoli e dei nomi degli autori, mentre la massiccia accumulazione dei libri-mattone li priva del concetto che li definisce, impedendo la loro fruizione e ammutolendone il senso.
Gli interventi di Krén manipolano testimonianze significative della cultura accademica provocando uno sconfinamento tra realtà e illusione.
La parabola della Torre di Babele, come brillantemente intuito da Leonor Nazarè per Book Cell, altra rappresentativa opera dell'artista, viene alterata fino ad assumere il ruolo di “Biblioteca di Babele” in cui l'impossibilità di leggere e quindi catturare, trattenere la conoscenza diventa la metafora della “Caduta” constestuale alla presa di coscienza rispetto alla realtà.
Posto al centro dell'opera l'osservatore diventa artefice a sua volta, catturato dalla vibrazione di immagini e riflessi in bilico tra reale e immaginario, dove l'andamento dialettico architettura/opera, scultura/materiale, esterno/interno fonda sia il lavoro che la sua fruizione e pone lo spettatore come soggetto che agisce tra spirito e sostanza, tra pensiero e sensi.

Dopo il successo delle edizioni dedicate a Giuseppe Penone e Gilberto Zorio, in occasione dell'apertura della mostra sarà disponibile la terza uscita della collana INSTANT BOOK, edita da Edizioni MAMbo: in questo caso, l'intervista del curatore all'artista si trasforma in espediente per riflettere sia sull'opera di Matej Krén che sulla figura del critico e del curatore, dato che Egon Alter è Krén, nei panni inediti del suo stesso esegeta.

UfficioStampaMAMbo@comune.bologna.it - Tel. 051 6496653 – 608 - 602

Mercoledì 24 marzo, alle 17.30, nella Sala dello Stabat Mater

si terrà la terza conversazione del ciclo sull’arte bolognese:

ARCANGELI e gli ALTRI - La critica d’arte a Bologna nel XX secolo. Quattro incontri con Marilena Pasquali

dedicata a: Franco Solmi e la nuova figurazione: dall’arte di denuncia agli esordi della Galleria d’Arte Moderna (1965-1978)
Marilena Pasquali parlerà dell’attività critica di Franco Solmi e del suo impegno per la conoscenza e la diffusione dell’arte moderna e contemporanea, azione che si svolge per più di un ventennio, dai primi anni Sessanta agli anni Ottanta, in un periodo di grande crescita per Bologna.
Nel clima di partecipazione politico-sociale che vede particolarmente presenti e attivi in città coloro che si occupano di cultura, Franco Solmi opera in posizione emergente per serietà di proposta e ruolo istituzionale, contribuendo a creare quella stagione memorabile che nel mondo ha fatto conoscere ed apprezzare Bologna come un’invidiabile «isola felice».

FRANCO SOLMI, laureatosi in Estetica con Luciano Anceschi, fu uno dei maggiori esperti italiani di Morandi. Dopo essere stato segretario del Circolo di cultura a Bologna, dal 1959 entrò a far parte dell’Assessorato alla Cultura guidato da Renato Zangheri.
Dal 1975 al 1987 diresse la nuova sede della Galleria comunale d’arte moderna, costruita da Leone Pancaldi nel quartiere Fiera, di cui arricchì le raccolte con acquisizioni di rara intelligenza critica e storica, cercando di fare dell’istituto una presenza attiva nella vita artistica cittadina.
Fu autore di numerosissimi studi su artisti moderni e contemporanei e curò alcune grandi mostre di rilievo nazionale, comeTra rivolta e rivoluzione (1972), La metafisica del quotidiano (1978) e Morandi e il suo tempo (1985).

Il prossimo incontro:

Mercoledì 31 marzo, ore 17.30
Francesca Alinovi e la provocazione giovane: il dilatarsi degli orizzonti e l’arte degli anni Ottanta - Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio
tel. 051 276.813 fax 051 261.160

lunedì 22 marzo 2010

MUSICA...


...Il concerto di giovedì 25 marzo 2010 alle ore 21,00 é il secondo appuntamento con il quale l'Associazione "Conoscere la Musica - Mario Pellegrini" prosegue in Sala Bossi a Bologna (Piazza Rossini, 2) la Stagione Concertistica di Primavera 2010. Si esibirà in un concerto di preziose musiche barocche il Duo Mereu - Fasano. Luca Mereu, unanimemente considerato uno dei più grandi mandolinisti italiani, è attivo in diverse formazioni cameristiche da lui costituite, con le quali si esibisce in Italia ed all'Estero proponendo sempre esecuzioni di musiche tratte dalla letteratura originale dello strumento. In questo concerto è accompagnato dal noto chitarrista Fabio Fasano, che ha al suo attivo oltre vent'anni di attività concertistica in svariati campi musicali, anche come solista.
L'Associazione "Conoscere la Musica" prosegue nel suo cammino storico di presentazione di Artisti Italiani, che propongono al Pubblico bolognese le interpretazioni di musiche di: F.Gragnani (Tre Notturni), J.B.Loeillet de Gant (Sonata in La minore), G. Leone (Sonata n. 3 in Do maggiore) nella prima parte e di: J.S.Bach (Preludio e fuga dalla Suite B.W.V. 997 per chitarra sola), Abbate Ranieri Capponi (Sonata da camera n.12), D.Scarlatti (Sonata in Re minore K.89) nella seconda parte.
Informazioni e prenotazioni :051/580795 pomeriggio (15,00 ./. 17,30 - sabato escluso).

Associazione Musicale "Conoscere la Musica-Mario Pellegrini"
Via Frassinago, 49 - Bologna - 051 580795

EVENTI ALL'ARCHIGINNASIO




Domani, martedi 23 marzo alle 17,30, nella Sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio, sarà presentato il volume di Wanda Bergamini Scritti d'arte (BUP - Bononia University Press, Bologna, 2009) a cura di Deanna Lenzi, Anna Maria Matteucci, Vincenza Riccardi Scassellati. Intervengono: Massimo Ferretti, Eugenio Riccòmini, Luigi FerdinandoTagliavini. Secondo un ampio arco cronologico, dal Trecento all'inizio del Novecento, si susseguono in questo volume scritti di Wanda Bergamini, scelti fra isuoi interventi più significativi. Vi figurano saggi sulla pittura bolognese del XIV secolo, su Pellegrino Tibaldi, su Nicolò dell'Abate, suMauro Tesi: quanto all'architettura, in più occasioni, con sempre nuovi apporti sono seguite le vicende del teatro Comunale di Bologna. Lo sguardo curioso della storica dell'arte si volge pure ad altri ambiti, come accade nell'intervento sul territorio comacchiese tra Otto e Novecentoo in quello dedicato alla poetessa Maria Maiocchi Plattis. Dalle pagine emerge lo spessore culturale della studiosa, l'acutezza del suo occhio, l'amore per la ricerca. Costante è l'eleganza della scrittura, sempre calzante con le opere prese in esame. Wanda Bergamini nasce nel 1925 a Bologna, città dove trascorre tutta la sua vita di studiosa e di docente. Dopo la laurea in Lettere moderne, con una tesi affidatale da Roberto Longhi, frequenta assiduamente l'Istituto di Storia dell'arte dell'Università come assistente volontaria, dedicandosi contemporaneamente all'insegnamento, prima nell'Istituto d'Arte, poi presso il Liceo classico Galvani. La morte la coglie ancora operosa nel 2006. _________________ Giovedì 25 marzo, ore 17.00, Sala dello Stabat Mater, presentazione del volume di Raffaele Milani I volti della grazia. Filosofia, arte e natura (Il Mulino - 2009). Intesa da Omero e dai lirici greci come potere d'incanto della poesia, la grazia predomina nel medioevo nell'accezione religiosa del termine, per poi divenire nella stagione rinascimentale e, ancor di più, nel Settecento l'oggetto di una riflessione molto più ampia. Con la svolta del modernismo e del postmodernismo la nozione di grazia perde rilevanza, pur restando uno dei fondamenti del nostro modo di sentire e di conoscere. Alla grazia si può pensare lungo la storia come a un sorprendente congegno dell'immaginazione e dell'arte, un insieme di dispositivi retorici, compositivi, concettuali, mentali, sentimentali, emozionali, un apparato di iconologie e di atteggiamenti culturali. Muovendosi tra mito, filosofia e genio delle arti, questo libro illustra una fra le più importanti categorie estetiche ricomponendone i molteplici volti in un disegno grande e armonioso.
Raffaele Milani insegna Estetica nell'Università di Bologna. Tra i suoi libri ricordiamo "Il pittoresco" (Laterza, 1996) e "Il paesaggio è un'avventura" (Feltrinelli, 2005). Con il Mulino ha già pubblicato "L'arte del paesaggio" (2001), tradotto in inglese, francese e spagnolo. http://www.mulino.it/edizioni/volumi/scheda_volume.php?vista=scheda&ISBNART=13318 - Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio tel. 051 276.813 fax 051 261.160

sabato 20 marzo 2010

GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA




In occasione della giornata mondiale dell'acqua che ricorre lunedì 22 marzo prossimo, il Comune di Bologna promuove una serie di eventi di
sensibilizzazione e informazione sul tema del risparmio idrico.

Si comincerà alle ore 9.30 in Piazza Maggiore, dove verrà allestita una
mostra che spiegherà perché il tema dell’acqua sta diventando un problema e
come fare per risparmiarla nelle nostre case. Perché, come recita lo slogan
della giornata, “ogni goccia conta” e anche piccoli accorgimenti individuali possono fare la differenza.

In piazza ci saranno anche i “water manager” delle scuole di Bologna, ragazzi di alcune scuole secondarie di I grado della città che hanno
seguito un apposito percorso di formazione per gestire il risparmio idrico nei propri edifici scolastici e che da quest’anno esporteranno le loro competenze “adottando” un altro edificio pubblico in prossimità della scuola. I water manager in piazza distribuiranno ai passanti kit per il risparmio idrico e forniranno consigli su come risparmiare acqua.

A conclusione della giornata, alle ore 20.30 nella Sala Cervi della
Cineteca di via Riva di Reno 72, il Comune, in collaborazione con WWF e
Legambiente, invita tutti i cittadini alla proiezione gratuita di “The age
of stupid” di Franny Amstrong. Un film documentario britannico del 2009 che
riflette sui cambiamenti climatici e sulle chances più o meno mancate per
arrestarlo. Il film sarà preceduto dagli spot sul risparmio idrico
realizzati dai ragazzi coinvolti nel progetto AcquaBo, che da lunedì
verranno trasmessi anche sui monitor degli autobus ATC: un decalogo di
brevi consigli per risparmiare acqua e denaro. L’ingresso è libero fino ad
esaurimento posti e a tutti gli spettatori verranno regalati kit per il
risparmio idrico domestico.

Le iniziative della giornata mondiale dell’acqua si inseriscono nel
progetto AcquaBo, promosso dal Comune e coordinato dal Centro Antartide,
pensato per monitorare i consumi, individuare gli sprechi e mettere in atto
le possibili soluzioni per risparmiare acqua negli edifici pubblici e nei
luoghi comunitari come alberghi, scuole e università.

I cambiamenti climatici, infatti, diminuiranno la disponibilità di acqua,
rendendola una risorsa sempre più scarsa. Per questo è fondamentale
sviluppare una nuova cultura dell’acqua che porti ciascuno di noi ad
attivarsi per risparmiare questa risorsa preziosa.

venerdì 19 marzo 2010

MUSEI CIVICI D'ARTE ANTICA


Per il ciclo "Impara l'arte. La domenica dei Musei Civici d'Arte Antica"
continuano le visite guidate organizzate dai Musei Civici di Arte Antica
che, oltre a valorizzare gli oggetti esposti, permettono ai visitatori di
conoscere opere solitamente conservate nei depositi.
Ecco gli appuntamenti di domenica 21 marzo:

La mattina, alle 10.30, nel Museo Davia Bargellini, Alessandro Zacchi
terrà una visita guidata dal titolo: "Copie d'autore in una quadreria
barocca
";

Il pomeriggio, alle 16.30, al Museo Civico Medievale, Loretta Secchi terrà
una "Visita per non vedenti e ipovedenti" (in collaborazione con
l'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza ed il Museo tattile Anteros)

L'ingresso è gratuito.
Info: tel. 051/2193916
museiarteantica@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ARCHIGINNASIO




Sabato 20 marzo alle 11 all'Archiginnasio, visita guidata gratuita alla
mostra
Donne nell’arte: Le vrai et le faux chic nella Belle Époque, immagini femminili da album e periodici illustrati dell’Archiginnasio. La visita è condotta da Sandra Saccone, l'appuntamento con il pubblico è nel Quadriloggiato superiore dell'Archiginnasio, l'ingresso è libero, la
prenotazione consigliata.

Ingresso libero
Per prenotare, telefonare al n° 051 276802, ore 9-13,30

La mostra, organizzata dalla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, ha il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
L'esposizione tratta l’evoluzione dell’immagine della donna, quale viene delineandosi fra il Secondo Impero e la Prima Guerra Mondiale, si
rispecchia nelle illustrazioni proposte sia dalle riviste femminili sia da
quelle di carattere più generale, di informazione, letterarie, artistiche,
satiriche.
Dai figurini di moda, rigorosamente parigina, ai periodici italiani,
inizialmente di imitazione francese, dedicati alla donna sotto i due
aspetti della tradizionale vita domestica e della nuova dimensione sociale,
è un fiorire di rappresentazioni solo apparentemente frivole e
oleografiche, ma spesso ironiche, opera di artisti e illustratori di
vaglia: Eugenio Colmo (Golia), Duilio Cambellotti, Luigi Bompard, Aleandro
Terzi, Alfredo Baruffi (Barfredo), Augusto Majani (Nasìca), Marcello
Dudovich, Rafael Kirchner ... Chiave di volta, ‘il buon gusto’ che il
francese Georges Goursat (alias Sem) rivendica nel proprio album Le vrai et
le faux Chic (1914).

Biblioteca dell’Archiginnasio, Quadriloggiato superiore, 1° marzo- 10
aprile 2010 - INGRESSO LIBERO
APERTURA: Lunedì-venerdì 9-19; sabato e prefestivi 9-14; chiuso domenica e
festivi - info: 051 276811


Calendario delle prossime visite guidate:
Sabato 27 marzo 2010, ore 11
Sabato 10 aprile 2010, ore 11omozione delle attività culturali della
Biblioteca dell’Archiginnasio