venerdì 28 agosto 2020

EVENTO "MUSICHE IN SCENA" - RASSEGNA PER CAMPI E PER ORTI, SAN LAZZARO (BO)

GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2020 DALLE ORE

20:30 ALLE 23:00

Per Campi e per Orti - Corte dell'Abbadessa

Agriturismo Corte dell'Abbadessa

Evento organizzato da Comune di San Lazzaro di Savena

Gratis

www.eventbrite.it/e/118339491605

Un ricco programma di presentazioni di libri, concerti ed eventi tra campi, vigne e frutteti, per tutto il mese di settembre.

Si tratta di "Per campi e per orti" la rassegna organizzata dalle aziende agricole e dagli agriturismi di San Lazzaro, con il sostegno del Comune, per far conoscere e valorizzare il patrimonio agricolo e ricettivo del territorio.

Giovedì 3 settembre, dalle ore 20:30, all’Agriturismo La corte dell’Abbadessa di via Croara 7/1 degustazione dei prodotti dell'agriturismo e un concerto intitolato “Musiche in scena”: fantasie di opera, musical, operette e colonne sonore con Luca Troiani al clarinetto, e Claudia D’Ippolito al pianoforte.

Il concerto sarà preceduto da una breve presentazione dell’azienda e dalla degustazione di assaggi di bruschette all’olio dell’Abbadessa con aglio e pomodorini bio del suo orto, tortino della casa con miele e mele cotogne, e tisana fresca di melissa, zenzero e limone.

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:

https://www.eventbrite.it/e/118339491605/

NOTA BENE:

Selezionando più di un posto (biglietto multiplo) si dichiara di far parte dello stesso nucleo familiare o comunque di rispettare il corretto distanziamento sociale.

Fino al raggiungimento del proprio posto è obbligatoria la mascherina.

Per cenare all'agriturismo (in uno spazio diverso da quello del concerto) prenotare al tel. 324 588 9880 http://cortedellabbadessa.it


A San Lazzaro la #campagna non è contrapposta alla #città, ma parte integrante del contesto urbano. A pochi chilometri dalla centralissima via Emilia, San Lazzaro offre infatti panorami provenzali, campi coltivati, ma soprattutto eccellenze del bio e dell’enogastronomia conosciute in tutta Italia. #Olio, #vino, prodotti ortofrutticoli, ma anche #fiori e #piante aromatiche, come la lavanda che questa estate ha riempito anche le dolci colline sanlazzaresi, con paesaggi provenzali a due passi da Bologna.

I panorami bucolici delle tante realtà agricole e ricettive del territorio faranno dunque da prezioso sfondo a un ricco programma di serate a base di #cultura, tra #letture, concerti e presentazioni che si dipaneranno per tutto il mese di settembre.

(s)NODI - EVENTI MUSEO DELLA MUSICA

(s)Nodi - festival di musiche inconsuete

IX edizione

28 luglio - 15 settembre 2020

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34, Bologna

Martedì 1 settembre 2020 h 21.00

Concerto di BagaMojo


La nona edizione di (s)Nodi - festival di musiche

inconsuete organizzata dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna prosegue con il sesto appuntamento, martedì 1 settembre alle ore 21.00, con il blues afro-americano del trio BagaMojo. Il loro progetto artistico è definito dal nome stesso formato dall'unione tra Baga, città della Tanzania da cui partivano gli schiavi per il Nord Africa e mojo, la magica pozione che i vecchi bluesman afroamericani ereditavano dalla medicina tradizionale yoruba. Allo stesso modo, dall’incontro tra i due talentuosi bluesmen italiani Paul Venturi e Max Sbaragli con lo straordinario percussionista senegalese Mohamadou “Doudou” Kouate nasce questo concerto che aggancia la tradizione blues/downhome USA a sonorità africane e l’onda trance degli strumenti arcaici a quella dei loop delle pedaliere elettroniche.


Formazione

Paul Venturi, chitarra e voce

Max Sbaragli basso

Mohamadou “Doudou” Kouate, percussioni, xalam e voce.


Paul Venturi è considerato un talento del blues made in Italy. Nel corso della sua carriera ha collaborato con diversi artisti d'oltreoceano portando la sua arte sui palchi dei maggiori festival di settore, come il New Orleans Jazz Festival, ed ha rappresentato l'Italia sia all'European Blues Challenge 2015 che all'International Blues Challenge 2017 di Memphis.

Max Sbaragli viene definito la figura più rigorosa del blues italiano, sia per la tecnica musicale, sia per lo stile di vita veramente bluesy, al limite della filosofia cajun. I più prestigiosi festival internazionali sono le sue tappe professionali a fianco di nomi incredibili: suona con Carey Bell (che iniziò la sua carriera come bassista di Muddy Waters), in tour con Luther Allison e si incontra sul palco in Jam a Dresda con il figlio Bernard Allison. Prosegue con Sugar Blue (armonicista dei Rolling Stones e di Frank Zappa) per un tour in Italia, che tocca anche Sanremo Festival, e poi ancora con Jin Carrol (ha cantato nella Big Band di Duke Ellington) in Germania, Karen Carrol, Lovie Lee (Muddy Waters), Sherley King in Italia e Francia, Zora Yang, Steve Clayton, Bernard Gray, Andy Forest (con il quale registra un album nel 1989), Cheryl Porter, James Thompson.

Mohamadou “Doudou” Kouate è un griot e figlio di griot, custode ed erede di una tradizione millenaria che ha portato in Italia, musicista dalle doti eccezionali, membro stabile dal 2017 dello storico Art Ensemble of Chicago, con cui ha inciso un disco e suonato in tutto il mondo. Dudu racconta, soffia, canta, percuote e suona i suoi mille strumenti con i quali ci conduce in un viaggio alla radice dei suoni degli elementi della terra. Ha suonato a Santiago a Praia per Atlantic Music Expo di Capo Verde e quasi in ogni angolo del pianeta: dal prestigioso Kennedy Center di Washington (USA) al Festival di Assilah in Marocco, passando per Australia, Sud America, Giappone e Russia.

martedì 25 agosto 2020

EVENTI FEMINOLOGICA 3 - PARCO DI VILLA SPADA, BOLOGNA

GIOVEDÌ DALLE ORE 21:00 ALLE 22:30

Feminologica 3

Parco di Villa Spada

giovedì dalle ore 21:00 alle 22:30

Parco di Villa Spada

Biglietti

www.youkali.it/wordpress

FEMINOLOGICA 3

- teatro civile al femminile -

Parco di Villa Spada

Via di Casaglia 3 - Anfiteatro

27 agosto - 4/9/13/15 settembre


Spettacoli e incontri a cura di Associazione Culturale Youkali

Prenotazione: 3334774139- info@youkali.it

PROGRAMMA

27 AGOSTO ORE 21:00 spettacolo: “Medea e Clitennestra

da Dario Fo e Marguerite Yourcenar. Medea e Clitennestra, figure che la mitologia greca ha fissato nel tempo, alimentando la storia e le varie epoche di sempre nuove interpretazioni, analogie e confronti; questa volta rilette da grandi autori del’900.

Con Angela Malfitano – a cura di Tra un atto e l'altro

(in caso di pioggia l’evento sarà rimandato al 29 agosto)

04 SETTEMBRE ORE 19:00 incontro: “La memoria della resistenza al femminile

A cura di ANPI Sezione Saragozza "Ferruccio Magnani" (in caso di pioggia l’evento sarà rimandato al 5 settembre)

04 SETTEMBRE ORE 21:00 spettacolo: “Per la pace, il pane e la libertà

Dedicato alle straordinarie azioni quotidianamente svolte durante la guerra di #liberazione dai nazifascisti, dalle #partigiane di Bologna così come dalle donne partigiane di tante altre città dell’Italia occupata.

Di e con Simona Sagone e Sara Graci, musiche: Mirco Mungari – a cura di Ass. Youkali APS

(in caso di pioggia l’evento sarà rimandato al 5 settembre)

09 SETTEMBRE ORE 21:00 spettacolo teatrale e musicale: “Lamento di Luisa Brancaccio sulla morte di sua figlia Isabella di Morra

Luisa Brancaccio è una Madre costretta ad assistere attorno al 1545 al barbaro omicidio, oggi diremmo #femminicidio, della figlia Isabella di Morra, partecipe del destino di generazioni di mogli, sorelle e madri annichilite dalla storia scritta, col sangue delle donne, dai maschi.

Drammaturgia: Mirco Mungari, Voci recitanti: Simona Sagone e Luisa Vitali; chitarre, mandolino, percussioni: Mirco Mungari e Guido Sodo; Voce: Gaia d’Elia-

A cura delle Associazioni Youkali APS, Medinsud, e Rimacheride Teatro

(in caso di pioggia l’evento sarà rimandato all‘ 11 settembre)

13 SETTEMBRE ORE 21:00 reading: “Le eredità di Vittoria Giunti

La storia di una donna, di un paese e di quello che il suo seme ha prodotto cambiando tanti destini personali, nella semplice profondità del “ciò che è” di cui parlava #Brecht.

Voce: Luisa Vitali; musiche: Eleonora Beltramello - a cura di Ass. Rimacheride

(in caso di pioggia l’evento sarà rimandato al 17 settembre)

15 SETTEMBRE ORE 19:00 incontro: “Scrittura in carcere – l’esperienza di UDI a la Dozza

a cura di UDI Bologna - Unione Donne in Italia con Katia Graziosi e Alba Piolanti

(in caso di pioggia l’evento sarà rimandato al 16 settembre)

15 SETTEMBRE ORE 21:00 spettacolo: “Bologna ‘15- 18 Il fronte delle donne

Il protagonismo femminile nella vita #politica e #sociale del Paese, “imprenditrici morali” del conflitto coinvolte in opere assistenziali o instancabili ricercatrici di notizie sulle sorti dei soldati con cui le famiglie avevano perso i contatti. Un viaggio lungo il fronte interno delle donne nella #Bologna del ’15- ’18 attraverso tutte le classi sociali.

Di e con Simona Sagone e Mirco Mungari, con la partecipazione di Sara G

raci - A cura di Ass. Youkali APS

(in caso di pioggia l’evento sarà rimandato al 16 settembre)

Dalle ore 20:00 sarà allestito un PUNTO RISTORO a cura del Circolo Arci Guernelli e il tavolo dei libri al femminile in collaborazione con Trame Libreria Bookshop. 📚

VARIAZIONI METEO

In caso di pioggia lo spettacolo verrà spostato al 29 agosto senza variazione di orario.

La decisione della sospensione verrà segnalata dalle ore 18:00 sulla pagina facebook Feminologica.

Le prenotazioni effettuate, salvo disdette, verranno automaticamente spostate alla data alternativa.

PREZZI

Ingresso spettacoli/reading ore 21:00: €10,00

PRENOTAZIONE

📞 Prenotazione obbligatoria: 3334774139, info@youkali.it

MODALITA' PAGAMENTO

💳 BONIFICO bancario sul conto dell’Associazione Culturale Youkali (Emil Banca: IT96N0707202409032000131803- almeno 2 gg prima dell'evento);

💳 PAYPAL (il link per il pagamento verrà inviato dopo la prenotazione);

💶 CONTANTI

⚠ Ricorda: Indossa una mascherina 😷 e mantieni le distanze! In caso di febbre superiore a 37,5 non è possibile accedere.

🧣 Puoi portare un plaid o un cuscino per comodità!

⏲ Arriva almeno 20 m prima dello spettacolo!

Consulta l'intero calendario eventi e le modalità di accesso alla rassegna Feminologica 3 anche su www.youkali.it

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lunedì 24 agosto 2020

EVENTI BOLOGNA ESTATE 2020

"Ciclocinema: pedala e goditi il film!", dal

25 agosto le proiezioni sostenibili del circolo La Fattoria

Cinque film di qualità per la rassegna che coniuga cultura e sostenibilità ambientale

Da martedì 25 agosto a sabato 29 agosto, al circolo La Fattoria, in via Luigi Pirandello 6, arriva "Ciclocinema: pedala e goditi il film!", il ciclo di 5 proiezioni di film di qualità, alimentate in modo totalmente sostenibile dall'energia prodotta dagli spettatori, programmate sempre alle ore 22 e organizzate nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio da coronavirus.

L' iniziativa, realizzata in collaborazione con Emilbanca e con il Comune di Bologna nell'ambito di Bologna Estate 2020, prevede infatti la partecipazione attiva di alcuni membri pubblico che, pedalando le biciclette messe a disposizione dall'organizzazione, produrranno l'energia necessaria ad alimentare la proiezione. Agli spettatori che pedaleranno per 15 minuti sarà offerto da bere al circolo.

Tiziano Ubbiali, presidente Coop La Formica e Simone Spataro, presidente del circolo La Fattoria spiegano all'unisono gli obiettivi della rassegna "Ciclocinema": "Stiamo realizzando un’estate a dimensione della nostra comunità, con un programma che oltre a far divertire faccia pensare e riflettere su cosa sono le periferie e su come si possono far ri-vivere. Una delle iniziative che abbiamo pensato è quindi il cinema “sostenibile” e di vicinato presso il Circolo La Fattoria".

"In questa estate di caseggiato - sottolinea l'assessore alla cultura Matteo Lepore - il cinema ha avuto un compito importante: quello di tenerci insieme nei nostri quartieri. Ora il grande schermo sbarca al Pilastro grazie alla collaborazione tra il circolo La Fattoria, la Cooperativa Sociale La Formica, il Comune di Bologna e Emilbanca. Continueremo a creare occasioni di incontro in piena sicurezza per prenderci cura della nostra comunità".

"Una grande opportunità per il rione Pilastro - aggiunge il presidente del Quartiere San Donato - San Vitale Simone Borsari. - In questo anno difficile per tutti si aggiunge un’altra iniziativa tra le tante organizzate all’interno del Quartiere. Voglio ringraziare tutte le realtà associative che in questo periodo complicato hanno cercato di animare il nostro territorio".

Il programma

Martedì 25 agosto, ore 22

I CENTO PASSI regia di Marco Tullio Giordana, 200o

Mercoledì 26 agosto, ore 22

COME UN GATTO IN TANGENZIALE regia di Riccardo Milani, 2017

Giovedì 27 agosto, ore 22

L'UOMO CHE COMPRÒ LA LUNA regia di Paolo Zucca, 2018

Venerdì 28 agosto, ore 22

VELOCE COME IL VENTO regia di Matteo Rovere, 2016

Sabato 29 agosto, ore

BANGLA, regia di Phaim Bhuiyan, 2019


L'ingresso è gratuito fino al raggiungimento dei posti disponibili e consentito solo con la mascherina

E' consigliata la prenotazione al numero di telefono 051 4128885

(s)NODI - EVENTI MUSEO DELLA MUSICA

(s)Nodi - festival di musiche inconsuete
IX edizione
28 luglio - 15 settembre 2020
Museo internazionale e biblioteca della
musica

Strada Maggiore 34, Bologna

Martedì 25 agosto 2020 h 21.00

Concerto di Domo Emigrantes

La nona edizione di (s)Nodi - festival di musiche inconsuete organizzata dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna prosegue con il quinto appuntamento domani, martedì 25 agosto, alle ore 21.00 facendo rotta verso il Mediterraneo con il concerto di Domo Emigrantes, in un itinerario cantato e suonato attraverso le tradizioni musicali del Sud Italia arricchite con elementi etnici, arrangiamenti originali e la ricerca di nuovi e sorprendenti colori strumentali.

Nel programma si alternano brani propri e della tradizione siciliana, salentina e partenopea, mescolati con sonorità e ritmi di tutto il bacino del Mediterraneo, in un continuo confronto e scambio tra l’humus tradizionale di partenza e la sensibilità contemporanea del gruppo.

Formazione

Stefano Torre, voce, chitarra, bouzuki, friscalettu

Filippo Renna, voce, tamburi a cornice, percussioni

Andrea Dall’Olio, violino

Antonio Disabato, fisarmonica


I Domo Emigrantes nascono nel 2009 con l’intento di promuovere le tradizioni popolari del sud Italia e del Mediterraneo, arricchendole grazie alla continua ricerca con elementi etnici, arrangiamenti originali e nuovi colori strumentali (tembûr curdo, flauti e percussioni etniche, zampogna, bouzuki, violino, violoncello), evolvendo negli anni verso una maggior complessità strutturale e formale, senza mai perdere il forte impatto ritmico originario.

Il gruppo ha tenuto numerosi concerti in teatri, locali e Festival in Italia e all’estero (Francia, Lituania, Moldavia, Russia, Svizzera, Croazia, Spagna, Turchia, USA e al prestigiosissimo Concertgebouw di Amsterdam), riscuotendo sempre un notevole successo grazie all’impatto emotivo della loro musica, che coinvolge il pubblico di ogni genere e affascina i cultori di musica popolare.

Nel 2011 esce il primo album Domo Emigrantes.

Nel 2015 il secondo CD Kolymbetra premiato come Best CD of the year, categoria World Music, agli Indie Acoustic Project Awards. Nel 2016 partecipano a Suonare@Folkest, fanno un tour di due concerti in California ai Warner Bros Studios e vincono ben tre riconoscimenti (premio della critica, premio per miglior musica e miglior arrangiamento) al prestigioso Premio Andrea Parodi.

Nel dicembre 2017 pubblicano il nuovo album AQUAI (progetto premiato al Bando SIAE per la categoria Nuove Opere), Best CD del 2017, categoria World Music.

Della fine del 2019 l'ultimo album TEN YEARS - LIVE registrato in concerto nell’estate, che celebra i dieci anni di attività del gruppo.

Nel 2019 hanno suonato ai Festival del Mandorlo in fiore di Agrigento, del Matrimonio Mauritano in Sardegna, Meraviglie a portata di mano a L’Aquila, ItaliArt Festival della cultura italiana a Digione, e in numerosi festival e concerti in Italia, Francia, Svizzera, Olanda e Lituania.

www.domoemigrantes.com


Dopo la lunga quarantena imposta dall'emergenza sanitaria, il Museo della Musica di Bologna ha riaperto al suo pubblico e può riproporre anche quest'anno, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19, i suoi appuntamenti estivi con la musica DOC dedicati a tutti coloro che restano in città e vogliono vivere l'estate ascoltando musica dal vivo.

Dal 28 luglio al 15 settembre 2020, ogni martedì sera alle ore 21.00, (s)Nodi - festival di musiche inconsuete offre l'opportunità di compiere un giro musicale intorno al mondo compiendo otto viaggi sonori per esplorare le affascinanti contaminazioni tra culture lontane e per scoprire le tradizioni legate all'uso e al suono degli strumenti.

Il festival (s)Nodi - festival delle musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Destinazione Turistica.


Biglietto

intero € 10 | ridotto € 8 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.

Si ricorda che a causa delle nuove disposizioni relative all'emergenza Covid-19 i posti disponibili sono 48.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a venerdì h 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30 | sabato, domenica, festivi h 10.00 - 18.30)

- sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it con una maggiorazione di € 1

I biglietti non sono rimborsabili.

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna

tel. +39 051 2757711

museomusica@comune.bologna.it

www.museibologna.it/musica

Facebook: Museo internazionale e biblioteca della musica

venerdì 14 agosto 2020

VARIAZIONE EVENTI TEATRO DEGLI ANGELI-BOLOGNA

Nel mese di agosto lo spettacolo Raccontami di Bologna ci sarà nei giorni di martedì e mercoledì sempre alle ore 21.15.

Aggiunto alla nostra programmazione estiva lo spettacolo di un’amica del Teatro degli AngeliArianna Porcelli Safanov: Domenica 23 agosto alle ore 21.15.

Inoltre per promuovere la Cultura, in questo difficile momento,  e' stato ridotto il costo del biglietto d’ingresso a €7 ed e' stata aperta una convenzione  con la Card Cultura del Comune di Bologna che permette ai possessori di entrare ad un  prezzo ulteriormente ridotto a €5.


TEATRO DEGLI ANGELI

Via Massa Carrara, 3 - Bologna

www.teatrodegliangeli.it


giovedì 13 agosto 2020

EVENTI ARCHIVIO ZETA



REQUIEM ANTIGONE

Il 16 agosto, nella Feria di passaggio di questo anno anomalo, all’alba come Antigone, ci recheremo al Cimitero di Borgo Panigale per una azione teatrale e musicale con il violoncello di Francesco Canfailla: REQUIEM ANTIGONE una marcia desolata, una processione addolorata, un rito culturale catartico per dare simbolicamente sepoltura ai morti di Coronavirus che i camion dell’Esercito Italiano hanno portato da Bergamo fino al Crematorio di Borgo Panigale nel marzo di quest’anno.

Evento inserito nel cartellone di iniziative promosse da Bologna Estate 2020, Comune di Bologna in collaborazione con il Quartiere Borgo Panigale-Reno.

Durata spettacolo 1h30


Grazie a

Vincenzo Naldi, Silena Mingozzi, Roberto Diolaiti

Parrocchia di Santa Maria Assunta

Servizi Cimiteriali di Bologna

Informazioni:

biglietto unico: 10 € (NON RIMBORSABILE)

prenotazione obbligatoria qui (prenotazione e pagamento solo on-line)

ritrovo: alle ore 5 del mattino del 16 agosto davanti alla Chiesa di Santa Maria Assunta, Via Marco Emilio Lepido, 58 – Bologna

L'evento si svolgerà nel rispetto assoluto del luogo. Prenotazione obbligatoria e numero limitato di partecipanti che si svolgerà nel rispetto di tutte le normative anti-contagio Covid19

lunedì 10 agosto 2020

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Musei aperti per ferie. Anche quest'anno

l'Istituzione Bologna Musei offre molteplici proposte, fruibili in sicurezza, per un'estate all'insegna dell'arte e della cultura:

le collezioni permanenti, le mostre temporanee, gli eventi, le attività e i nuovi contenuti dell'app MuseOn, scaricabili gratuitamente, per creare un'esperienza di visita più coinvolgente  attraverso percorsi ricchi di informazioni e curiosità.

I musei civici aperti a Ferragosto

Con l'avvicinarsi della festività di Ferragosto, vi ricordiamo le sedi che saranno regolarmente aperte nella giornata di sabato 15 agosto 2020:

• Museo Civico Archeologico (via dell'Archiginnasio 2) h 10.00-20.00

• Museo Civico Medievale (via Manzoni 4) h 10.00-18.30

• Collezioni Comunali d'Arte (Palazzo d'Accursio | Piazza Maggiore 6) h 10.00-18.30

• Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) h 10.00-18.30

• MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi (via Don Minzoni 14) h 11.00-18.30

• Casa Morandi (via Fondazza 36) h 15.30-18.30

• Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22) h 16.00-20.00

• Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) h 10.00-18.30

• Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123) aperto solo su prenotazione per gruppi di 4 persone; la prenotazione va effettuata via email con almeno 3 giorni di anticipo a museopat@comune.bologna.it

Si ricorda che Villa delle Rose non è aperta al pubblico in quanto sede di svolgimento dei campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei mentre il Museo civico del Risorgimento è chiuso fino al 17 settembre 2020 per la consueta pausa estiva.

Per poter garantire la miglior tutela dei visitatori ed evitare al massimo il rischio di contagio, l'Istituzione Bologna Musei ha attivato le necessarie misure di sicurezza per il contenimento del Covid-19. Tutte le informazioni utili per la visita sono sono consultabili sul sito www.museibologna.it 

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App MuseOn: una guida multimediale per scoprire i tesori delle collezioni permanenti dei musei civici di Bologna

Per arricchire l'esperienza di visita nelle proprie sedi, l'Istituzione Bologna Musei nei mesi scorsi ha continuato ad implementare la app MuseOn, disponibile in versione iOS e Android, con nuovi percorsi che ad oggi consentono di andare alla scoperta delle collezioni permanenti di numerosi musei: Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Museo civico del Risorgimento, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale e Museo della Musica.

I contenuti di questa guida multimediale possono costituire una valido supporto sia in preparazione che in approfondimento alla visita stessa. Ogni oggetto è infatti corredato da una didascalia, da un testo descrittivo, da immagini - anche storiche - e da informazioni e curiosità.

I contenuti, oltre che letti sui propri dispositivi mobili, possono anche essere ascoltati grazie al sistema di lettura vocale interno al dispositivo stesso.

I percorsi sono scaricabili gratuitamente su App Store e Google Play.

Il percorso sul Museo Civico Archeologico, di cui era già presente nella app la collezione egiziana, è stato ampliato con nuovi contenuti relativi al lapidario, alla Sezione preistorica e a quella di Bologna Romana. Del lapidario è possibile scoprire i documenti più significativi, fra i circa 400 che compongono la collezione, fra statue, stele e lastre iscritte. Tra di essi figura anche il celebre torso dell'imperatore Nerone. Per la Sezione preistorica è presente una decina di schede, per tracciare le diverse fasi della storia del territorio bolognese a partire dalle più antiche testimonianze risalenti al Paleolitico Inferiore (800.000 anni fa) cui si riferiscono i semplici manufatti in pietra denominati chopper (ciottoli di selce). Per la sezione dedicata a Bologna romana infine sono presentati oggetti che permettono di ricostruire sia la vita pubblica (come le antefisse della prima basilica civile) che quella privata (come il pavimento a mosaico da via Testoni) degli antichi abitanti di Bononia.

Il percorso sul Museo Civico Medievale permette di conoscere molti oggetti di tutte le sezioni della collezione permanente, che si snoda nelle sue 22 sale. Si segnalano l'Arca di Giovanni da Legnano, il celebre e prezioso acquamanile duecentesco appartenuto a Pelagio Palagi, la statua di papa Bonifacio VIII e ancora le sculture del Nettuno e del Mercurio di Giambologna o le fiasche dei Bentivoglio.

Il percorso sul Museo civico del Risorgimento presenta l'intero percorso espositivo del museo, articolato in cinque sezioni che ripercorrono gli eventi dal 1796 alla fine della Prima Guerra Mondiale. Sono 27 le schede presentano gli oggetti più significativi: dall'uniforme della Guardia Nazionale di Bologna alla scimitarra di Gioacchino Murat, dal ritratto di Ugo Bassi a quello di Giuseppe Garibaldi e un'ulteriore scheda relativa alla speciale sezione di filatelia e storia postale.

Il percorso sulle Collezioni Comunali d'Arte attira l'attenzione del visitatore sulle opere più significative delle sue 25 sale. Si segnalano le schede sulle tavole di Vitale da Bologna, sul Ritratto di Gonfaloniere di Artemisia Gentileschi, sugli automi dell'orologio di Piazza Maggiore, sulla Galleria Vidoniana e sulla Sala Boschereccia, sull'Apollino di Canova e sui dipinti di Amico Aspertini, Francesco Francia, Ludovico Carracci e Donato Creti.

Il percorso sul Museo Davia Bargellini è una guida particolarmente ricca di approfondimenti sulle opere più significative presenti nelle 7 sale del percorso espositivo. Vengono segnalati in particolare i dipinti di Vitale da Bologna, di Innocenzo da Imola, dei Vivarini, di Prospero Fontana, di Alessandro Tiarini, di Giuseppe Maria e Luigi Crespi e inoltre la berlina di gala e il teatro delle marionette veneziane.

Il percorso del Museo del Patrimonio Industriale è dedicato alla sezione relativa alla Bologna dell'acqua e della seta dei secoli XIV-XVIII, con cui si apre il percorso espositivo del museo: una fase che ha visto Bologna esportare filati e veli di seta in tutto il mondo occidentale. La ricostruzione dell'organizzazione produttiva che ha sancito la supremazia economica della città fino alla fine del XVIII secolo è affidata a 10 schede, dalla mappa di Bologna della seconda metà del XVI secolo al plastico del sistema idraulico della città, dal modello in ferro della ruota idraulica a cassette al mulino da seta alla bolognese.

Il Museo della Musica infine permette di scoprire sei secoli di storia della musica europea attraverso circa 50 schede che, oltre a descrivere le sale stupendamente affrescate i cui si articola il percorso espositivo, ne propongono gli oggetti più significativi: dal ritratto di Padre Giambattista Martini e dal primo volume della sua Storia della Musica ai celebri Sportelli di libreria musicale di Giuseppe Maria Crespi, dal ritratto e dal compito di Mozart al Clavemusicum omnitonum di Vito Trasuntino, dall’Harmonice Musices Odhecaton A (il primo spartito stampato della storia) all'Armonia di flauti, per arrivare infine al ritratto di Farinelli e alla partitura autografa de Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.

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Non solo collezioni permanenti: le mostre temporanee dall'archeologia all'arte contemporanea, dall'arte antica alla cultura tecnica-industriale

Vi segnaliamo inoltre le mostre temporanee che, oltre alle collezioni permanenti, potranno essere visitate dai cittadini e dai turisti che sceglieranno di trascorrere la giornata in città:

Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna

Museo Civico Archeologico | via dell'Archiginnasio 2

Progetto scientifico a cura di: Laura Bentini, Anna Dore, Paola Giovetti, Federica Guidi, Marinella Marchesi, Laura Minarini (Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico) e Elisabetta Govi, Giuseppe Sassatelli (Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche Alma Mater Studiorum - Università di Bologna)

Periodo di apertura: prorogata fino al 29 novembre 2020

Orari di apertura mostra: lunedì, mercoledì, giovedì h 10.00-19.00; venerdì h 14.00-22.00; sabato, domenica e festivi h 10.00-20.00; martedì (non festivi) chiuso

Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura

Ingresso (comprensivo di accesso alla Sezione etrusca del museo): intero € 14 | ridotto € 12 | ridotto € 7 possessori di Card Cultura, ragazzi dai 6 ai 17 anni compiuti non in gruppo scolastico

Tel. info e prenotazioni 051 7168807

Sito mostra: www.etruschibologna.it



Veduta di allestimento della mostra Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna presso il Museo Civico Archeologico di Bologna

Foto ©  Electa / Roberto Serra

A distanza di 20 anni dalle grandi mostre di Bologna e Venezia, il Museo Civico Archeologico di Bologna presenta un ambizioso progetto espositivo dedicato alla civiltà etrusca, in cui sono riuniti circa 1400 oggetti provenienti da 60 musei ed enti italiani e internazionali. Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna vuole essere un affascinante viaggio tra archeologia e paesaggi sorprendenti nelle terre degli Etruschi, in una mostra che punta sulle novità di scavo e di ricerca e sulla storia di uno dei più importanti popoli dell'Italia antica.

La metafora del viaggio dà forma e struttura all'esposizione, divisa in due grandi sezioni. La prima offre un momento di preparazione al viaggio, facendo conoscere al visitatore i lineamenti principali della cultura e della storia del popolo etrusco. Così preparato, il visitatore può affrontare la seconda sezione, dove si compie il viaggio vero e proprio nelle terre dei Rasna, come gli Etruschi chiamavano se stessi.

Un itinerario attraverso quei territori e centri di Lazio, Umbria e Toscana che già furono oggetto di attenzione, meraviglia e descrizione da parte dei viaggiatori del passato, come il diplomatico inglese George Dennis, che nel XIX secolo con il suo The Cities and Cemeteries of Etruria (1848) diede conto di cinque anni di viaggi che toccarono i siti archeologici allora conosciuti, in paesaggi profondamente diversi da come sono oggi.

Il viaggio continua nei territori etruschi della valle Padana e della Campania, forse meno noti al grande pubblico ma importanti teatri di nuove scoperte archeologiche.

La mostra infine dialoga naturalmente con la ricchissima sezione etrusca del museo, che testimonia il ruolo di primo piano di Bologna etrusca.

Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna è una mostra promossa e progettata da Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico, in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche di Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, realizzata da Electa e posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Il progetto di allestimento è a cura di Paolo Capponcelli, PANSTUDIO architetti associati.

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Imago splendida. Capolavori di scultura lignea a Bologna dal Romanico al Duecento

Museo Civico Medievale | via Manzoni 4

A cura di Massimo Medica e Luca Mor

Periodo di apertura: prorogata fino al 6 settembre 2020

Orari di apertura estivi: martedì, giovedì, sabato, domenica h 10.00-18.30

Ingresso (comprensivo di accesso alla collezione permanente): intero € 6 | ridotto € 3 | ridotto € 2 giovani 18-25 anni | gratuito possessori di Card Cultura

Telefono: 051 2193916 - 2193930

Sito: www.museibologna.it/arteantica

Veduta di allestimento della mostra Imago splendida. Capolavori di scultura lignea a Bologna dal Romanico al Duecento presso il Museo Civico Medievale di Bologna

Foto Giorgio Bianchi | Comune di Bologna


Promossa dai Musei Civici d'Arte Antica | Istituzione Bologna Musei, l'esposizione curata da Massimo Medica e Luca Mor approfondisce l'affascinante e ancora poco studiata produzione scultorea lignea a Bologna tra XII e XIII secolo, restituendone una rilettura aggiornata a distanza di quasi vent'anni dalla grande esposizione Duecento. Forme e colori del Medioevo a Bologna organizzata nell'ambito di “Bologna2000 Città Europea della Cultura". Grazie alla collaborazione della Curia Arcivescovile di Bologna e della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, e con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Dipartimento delle Arti, il progetto si configura come esito espositivo di una sedimentata ricerca filologica e documentaria, che consente di fissare una nuova tappa verso la comprensione dei modelli di riferimento nel contesto figurativo della Bologna altomedievale.

Il nucleo principale della mostra, allestita nella Sala del Lapidario, si compone delle testimonianze più rappresentative della produzione plastica superstite nella città: tre croci intagliate di proporzioni monumentali appartenenti alla variante iconografica del Christus Triumphans che vince la morte, per la prima volta eccezionalmente riunite insieme.

La comparazione ravvicinata dei manufatti offre in visione tangenze e analogie, sul piano della sintassi formale e tecnica, che rendono congetturabile l'ipotesi di un'inedita attribuzione a un'unica bottega, credibilmente di area alpina sudtirolese – il cosiddetto Maestro del Crocefisso Cini – in una fase temporale compresa tra il 1270 e il 1280.

Si tratta del Crocefisso conservato nelle Collezioni Comunali d'Arte di Bologna, riallestito nel corso del XIV secolo su una croce duecentesca dipinta da Simone dei Crocifissi, dell'ancora poco conosciuto Crocefisso proveniente dalla basilica di Santa Maria Maggiore a Bologna e, infine, del Crocefisso pervenuto alla raccolta d'arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

Ad integrazione esterna della mostra, in un ideale percorso diffuso in città, va inoltre considerata la maestosa Crocefissione scolpita situata nella Cattedrale di San Pietro, di cui in mostra viene elaborata la ricostruzione sull'antico pontile attraverso un video in 3D a cura di Fabio Massaccesi e Cineca, in collaborazione con SAME Architecture.

Il percorso espositivo consente inoltre di misurare in dettaglio gli originalissimi effetti della rinascenza gotica sul genere della plastica lignea in rapporto alle arti preziose, che in città conobbero una straordinaria intensità di circolazione. Il dialogo fra le tecniche viene testimoniato dalla presenza di preziosi codici miniati e raffinati oggetti liturgici.

La mostra si avvale della sponsorizzazione tecnica di Cineca, Oasi Allestimenti, Radio Sata, SAME architecture.

Un ringraziamento speciale a Silvana Editoriale per la sponsorizzazione tecnica del catalogo, composto da un ricco apparato iconografico, le schede delle opere e i contributi critici di Luca Mor, Massimo Medica, Fabio Massaccesi, Silvia Battistini e Manlio Leo Mezzacasa.  

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Il Camino dei Fenicotteri. I disegni dei Casanova dall'Æmilia Ars alla Rocchetta Mattei

Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Strada Maggiore 44

A cura di Paolo Cova, Mark Gregory D'Apuzzo, Ilaria Negretti in collaborazione con Renzo Zagnoni e Gruppo di Studi Alta Valle del Reno

Periodo di apertura: fino al 6 settembre 2020

Orari di apertura estivi: martedì, venerdì h 9.00-14.00; sabato, domenica ore 10.00-18.30

Ingresso: gratuito

Tel. 051 236708

Sito: www.museibologna.it/arteantica

Giulio Casanova, Mostra di camino con fenicotteri, pesci e motivi fitomorfi, ante 1902, penna, inchiostro e acquerello su carta incollata su cartone, cm 493 x 690

Bologna, Museo Davia Bargellini

Courtesy Archivio Fotografico Musei Civici d'Arte Antica | Istituzione Bologna Musei

La brillante stagione dell'Æmilia Ars torna a risplendere grazie al progetto espositivo Il Camino dei Fenicotteri. I disegni dei Casanova dall’Æmilia Ars alla Rocchetta Mattei a cura di Paolo Cova, Mark Gregory D'Apuzzo e Ilaria Negretti, in collaborazione con Renzo Zagnoni e Gruppo di Studi Alta Valle del Reno, promosso da Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica, con il patrocinio di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Comune di Grizzana Morandi, Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese, Città Metropolitana di Bologna.

Raccolta nelle dimensioni quanto preziosa per la raffinata qualità esecutiva di ogni singolo pezzo esposto, la mostra è stata concepita in un'ottica di tutela e valorizzazione congiunta dei patrimoni appartenenti all'Istituzione Bologna Musei e alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, nei quali si trova depositata la memoria di quella straordinaria impresa culturale e industriale irradiatasi dalla città felsinea che fu l'Aemilia Ars. In particolare, l'iniziativa si propone di stimolare una riconsiderazione critica e un aggiornamento degli studi evidenziando il ruolo primario che il disegno di progetto svolse come linguaggio in cui si andavano a sovrapporre organicamente tutti i momenti del processo di definizione dell'idea, unendo una moderna funzionalità a un raffinatissimo decoro, in stretto collegamento con celebri botteghe artigiane locali responsabili della dimensione operativa.

Il percorso della mostra si compone di un nucleo di 17 disegni di grande pregio e rara esposizione, realizzati da tre degli artisti che si distinsero per maggiore talento nel cenacolo di Alfonso Rubbiani da cui nacque la vicenda dell'Aemilia Ars - i fratelli Achille e Giulio Casanova e Giuseppe De Col – ai quali si accompagnano 11 ferri battuti prodotti dalle officine di Pietro Maccaferri e Sante Mingazzi, appartenenti alla collezione permanente del Museo Davia Bargellini. Tutti i documenti grafici, ad eccezione di un pezzo proveniente da collezione privata qui visibile per la prima volta al pubblico, appartengono al fondo di oltre 500 disegni eseguiti a matita, china e acquerello, su carta bianca o da lucido, provenienti dalla Società Æmilia Ars e acquisiti dal Comune di Bologna nel 1936 per arricchire le civiche collezioni dopo la messa in liquidazione del campionario da parte della “Patronessa Direttrice”, la contessa Lina Bianconcini Cavazza, al termine di una delicata trattativa durata quasi due anni.

Il fulcro centrale dell'esposizione consente di apprezzare uno dei manufatti più raffinati, e allo stesso tempo poco noto al pubblico, che testimonia la migliore produzione creativa di Æmilia Ars. Si tratta del magnifico camino in terracotta maiolicata noto come “Camino dei Fenicotteri” che orna una piccola sala della Rocchetta Mattei a Riola, situata in un'ala non ancora sottoposta a restauro conservativo, e pertanto non accessibile al pubblico, dell'edificio costruito per volontà del conte Cesare Mattei come propria fantasmagorica residenza.

Oltre all'indiscutibile pregio artistico, il camino costituisce un rilevante caso di studio proprio in quanto integralmente ricostruibile nella sua autorialità progettuale grazie alla presenza di supporti documentali. In questa occasione espositiva, per la prima volta il manufatto viene infatti presentato in una riproduzione fotografica contemporanea affiancata allo splendido disegno preparatorio firmato dal decoratore-architetto e pittore Giulio Casanova (Minerbio, 1875 – Torino, 1961), eseguito a penna e inchiostro, e rifinito in acquerello su carta incollata su cartone tra il 1898 e il 1900.

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La Galleria de’ Foscherari 1962 - 2018

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | via Don Minzoni 14

Periodo di apertura: prorogata fino al 20 settembre 2020

Orari di apertura estivi: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 14.00-18.30; sabato, domenica ore 11.00-18.30

Ingresso (comprensivo di accesso alle collezioni permanenti MAMbo e Museo Morandi): intero € 6 | ridotto € 4 | ridotto € 2 giovani 18-25 anni | gratuito possessori di Card Cultura

Telefono: 051 6496611

Sito: www.mambo-bologna.org

Veduta di allestimento della mostra La Galleria

de' Foscherari 1962 - 2018 presso il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna

Foto Giorgio Bianchi | Comune di Bologna


Allestita nella Project Room del MAMbo, spazio che il museo dedica principalmente alla riscoperta di alcuni degli episodi culturali più stimolanti e innovativi in ambito bolognese e regionale, la mostra La Galleria de’ Foscherari 1962 – 2018 ricostruisce la nascita e lo sviluppo di un punto di riferimento per l'arte contemporanea a Bologna e non solo.

La Galleria de' Foscherari, fondata da Enzo Torricelli, al quale si uniscono in seguito Franco Bartoli e Pasquale Ribuffo, nasce nei primi anni Sessanta e fin dall'inizio articola il proprio programma di attività su due filoni d'indagine strettamente connessi: l'attenzione alla tradizione criticamente consolidata e l'interesse per la ricerca e la sperimentazione.

Accanto a un fitto calendario di mostre che si sono sviluppate in queste due direzioni, segnando la vita culturale della città, la galleria ha portato avanti un'attività editoriale rappresentata non solo da cataloghi e monografie, ma anche da una collana di quaderni su temi specifici curata storicamente da Pietro Bonfiglioli, oggi selezionati e ristampati nella pubblicazione antologica Il Notiziario della Galleria de’ Foscherari (1965-1989), che viene pubblicato in occasione della mostra per la cura di Vittorio Boarini.

L'esposizione al MAMbo vuole essere un riconoscimento, un ulteriore contributo alla lunga e ricca storia della galleria e un omaggio alla figura di Pasquale Ribuffo, scomparso nel 2018. L'allestimento accosta un'ampia scelta di materiali storici – fotografie, documenti, cataloghi, locandine, inviti – a una selezione di opere di artisti che hanno segnato i momenti chiave nell'attività della de’ Foscherari: Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli, Pirro Cuniberti, Luciano De Vita, Marcello Jori, Sophie Ko, Luigi Mainolfi, Piero Manai, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Claudio Parmiggiani, Concetto Pozzati, Germano Sartelli, Mario Schifano, Vedovamazzei, Gilberto Zorio.

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ULTRABANDIERE

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | via Don Minzoni 14

A cura di Guerrilla Spam e Mattia Branca in collaborazione con CHEAP Street Poster Art

Periodo di apertura: fino al 6 settembre 2020

Orari di apertura: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 14.00-18.30; sabato, domenica ore 11.00-18.30

Ingresso: gratuito (foyer del museo)

Telefono: 051 6496611

Sito: www.mambo-bologna.org


ULTRABANDIERE, a cura di Guerrilla Spam e Mattia Branca in collaborazione con CHEAP Street Poster Art, è visibile nel foyer del MAMbo fino al 6 settembre 2020.

Il progetto nasce nel novembre 2017 a Torino all'interno dello Spazio Popolare Neruda, un'occupazione abitativa atipica. Insieme agli abitanti sono state immaginate, disegnate e poi cucite quattordici bandiere in stoffa che raccontano storie, pensieri, sogni e ricordi dei loro autori. Questi manufatti non sono più “solo” bandiere, ma “ultra”-bandiere. Si trasformano in a altro, stratificando significati: sono arazzi, tappeti, lenzuola o tovaglie... Non più vessilli identitari ma narrazioni aperte.

Il progetto si è concluso nel 2019 con l'installazione delle bandiere all'interno del luogo in cui sono state create e a seguire l'installazione è uscita dal suo contesto naturale per essere esposta in musei e fondazioni d'arte contemporanea fino ad approdare al MAMbo a febbraio 2020.

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Francesca Ferreri. Gaussiana

Casa Morandi | via Fondazza 36  

A cura di Lorenzo Balbi

Periodo di apertura: prorogata fino al 12 settembre 2020

Orari di apertura: sabato h 15.30-18.30

Ingresso: gratuito

Tel. 051 6496611

Sito: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Veduta di allestimento della mostra di Francesca

Ferreri Gaussiana presso Casa Morandi

Foto Giorgio Bianchi | Comune di Bologna


Gaussiana è il titolo di un'opera di Francesca Ferreri, che si colloca nella sala centrale di Casa Morandi, e dà il nome all'intera mostra promossa da Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi con la sponsorship di Banca di Bologna.

Il lavoro si inserisce nel solco di una ricerca più ampia, che rintraccia nell'intreccio tra restauro e algoritmi matematici spunti poetici per un approccio scultoreo che si pone, sullo sfondo, il problema dell'incognita.

I tre elementi della scultura, che prendono vita lungo un asse longitudinale, nonostante la linearità e la struttura modulare mostrano evidenti sconfinamenti nell'organico: la leggera carta che essi sorreggono - punteggiata di scritture asemiche, a metà fra espressioni matematiche e notazioni coreografiche - suggerisce, pur nella sua esilità, il senso dell'opera.

La curva gaussiana, largamente usata nelle scienze naturali e sociali per rappresentare graficamente la distribuzione di una popolazione su di una qualunque variabile, tende, come noto, all'infinito. L'opera qui presentata raggiunge invece da entrambe le parti un ‘punto zero’, ed è la sua immediata ripartenza a rispondere in qualche modo al bisogno di infinito.

La mostra, a cura di Lorenzo Balbi, si è aperta il 23 gennaio scorso come Main project di ART CITY Bologna 2020, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera.

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Nino Migliori. Stragedia

Ex Chiesa di San Mattia | via Sant’Isaia 14/a

A cura di Lorenzo Balbi

Periodo di apertura: fino al 7 febbraio 2021

Orari di apertura: venerdì, sabato h 20.00-22.00; domenica h 18.00-20.00

Ingresso: gratuito

Prenotazione: tel. 051 6496611 - https://ticket.midaticket.it/museicivicibologna/Event/36/Dates

Tel. 051 6496611 (centralino MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna)

Sito: www.mambo-bologna.org

Nino Migliori Stragedia, 2007-2020 ©

Fondazione Nino Migliori

Stragedia è un'installazione immersiva che nasce da una rielaborazione delle immagini scattate dal fotografo Nino Migliori nel 2007, durante l'allestimento dei resti del velivolo negli spazi del Museo per la Memoria di Ustica. Gli 81 scatti, corrispondenti al numero di vittime della Strage di Ustica, sono eseguiti a “lume di candela” tecnica utilizzata da Migliori dal 2006 per la serie Lumen. Stragedia interpreta l'evento tramite immagini che sconfinano nell'astratto, in cui dettagli e frammenti permettono una perdita di scala, la stessa che inevitabilmente entra in gioco quando si tratta di dare voce ad una tragedia storica.

Il progetto - ideato da Nino Migliori con Aurelio Zarrelli, Elide Blind, Simone Tacconelli, audiovisual design di Paolo Barbieri, a cura di Lorenzo Balbi - viene presentato fino al 7 febbraio 2021 nella sede della Ex Chiesa di San Mattia, a ingresso libero con prenotazione.

La mostra si è aperta sabato 27 giugno 2020, nel giorno della ricorrenza del quarantesimo anniversario della Strage di Ustica ed è promossa da Comune di Bologna, Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Museo per la Memoria di Ustica, Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, in collaborazione con Fondazione Nino Migliori, MiBACT – Direzione Regionale Musei Emilia Romagna, Cronopios e con il sostegno di Fondazione MAST.

In occasione della mostra, Edizioni MAMbo pubblica un catalogo a cura di Lorenzo Balbi, che contiene la riproduzione della serie completa delle 81 immagini.

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Noi siamo la Minganti. Bologna e il lavoro industriale tra fotografia e memoria (1919-2019)

Museo del Patrimonio Industriale | via della Beverara 123

Periodo di apertura: prorogata fino al 15 novembre 2020

Orari di apertura: fino al 15 settembre 2020 il museo è aperto solo su prenotazione per gruppi di 4 persone

Prenotazione: museopat@comune.bologna.it (scrivere con almeno 3 giorni di anticipo)

Ingresso (comprensivo di accesso della collezione permanente): intero € 5 | ridotto € 3 | ridotto € 2 giovani 18-25 anni | gratuito possessori di Card Cultura

Tel. 051 6356611

Sito: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

La mostra, realizzata in occasione del centenario

delle Officine Minganti, racconta la storia della fabbrica bolognese come luogo del lavoro e della produzione accostando un'ampia selezione di fotografie d'epoca e una raccolta di materiali documentali.

Il percorso espositivo è caratterizzato da una selezione di fotografie provenienti sia dagli archivi della Camera del Lavoro di Bologna, della Fiom-Cgil Bologna e del Museo del Patrimonio Industriale che da donazioni di ex dipendenti. La scelta delle immagini si dipana intrecciando volutamente la memoria visiva strettamente legata alla realtà produttiva e lavorativa quotidiana, nella sua materialità e varietà all'interno dello spazio industriale, ma anche il suo svilupparsi all'esterno delle officine, nelle forme di espressione legate alle manifestazioni sindacali.

Le immagini documentano, in un arco temporale che va dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta del Novecento, gli ambienti interni ed esterni della fabbrica, il lavoro nell'officina e negli uffici tecnico-amministrativi e la lunga lotta contro la chiusura (il declino inizia dagli anni Settanta, prosegue con l'amministrazione controllata degli anni Ottanta e arriverà alla fine con una lunga e complessa procedura fallimentare conclusasi solo nel 1997). Un ulteriore nucleo di fotografie mostra gli spazi abbandonati nei primi anni Duemila e l'odierna rifunzionalizzazione dell'area come centro commerciale.

Completano l'esposizione due spazi tematici: il primo è legato alla produzione Minganti con cataloghi e oggetti donati da ex lavoratrici ed ex lavoratori.

Il secondo è dedicato alla Virtus Minganti pallacanestro: le Officine Minganti sono state infatti il primo sponsor in assoluto della società sportiva tra il 1953 e il 1958, anni in cui furono conquistati due Campionati italiani, nel 1954-’55 e nel 1955-’56. In mostra sono visibili fotografie dell'Archivio Storico Virtus, una maglia e riviste sportive dell'epoca provenienti da collezioni private. Arricchiscono il percorso una video-installazione e alcune video-interviste a ex dipendenti, che restituiscono memoria all'aspetto umano della produzione industriale.

Noi siamo la Minganti. Bologna e il lavoro industriale tra fotografia e memoria (1919-2019) fa parte del più ampio progetto Il lavoro e la Minganti, lanciato in occasione del centenario della fondazione delle Officine in sinergia con il progetto Bologna metalmeccanic@, co-promosso dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna, dal Museo del Patrimonio Industriale, da associazioni di ricerca storica e promozione culturale come Clionet e da Fiom-Cgil Bologna.

Significativa ed importante è stata l'attivazione di un gruppo di ex-lavoratori ed ex-lavoratrici delle Officine Minganti, costituitosi nel Comitato Minganti Storica, interessati a non disperdere l'importante memoria e cultura del lavoro che ha trovato espressione nello stabilimento metalmeccanico nel corso del Novecento.

L'esposizione è realizzata da Istituzione Bologna Musei | Museo del Patrimonio Industriale e Associazione Clionet, con il sostegno di Lavoro Più.


sabato 8 agosto 2020

40° anniversario della strage di Ustica Rassegna "Attorno al Museo" 7 luglio - 10 agosto 2020 Parco della Zucca, Bologna

Lunedì 10 agosto 2020 h 21.15

La Notte di San Lorenzo

Dispersi. Un ponte di poesia tra Bologna e Palermo

Serata di poesia e teatro a cura di Niva Lorenzini

Diretta video tra Bologna e Palermo realizzata con il contributo delle Sedi Regionali RAI.

L'evento è realizzato grazie al sostegno del Comune di Bologna e del Comune di Palermo.


Ore 21.15

Bologna | Parco della Zucca, via di Saliceto 3/22

Cantieri Meticci

Regia di Pietro Floridia

Con la partecipazione di

Virginio Merola, Sindaco di Bologna

Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna

Daria Bonfietti, Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica


Ore 22.00

Palermo | Loggiato di San Bartolomeo, Via Vittorio Emanuele 25

Serena Barone, Ester Cucinotti, Maria Cucinotti, Rosario Palazzolo, Sabrina Petyx, Stefano Randisi, Enzo Vetrano

Regia di Stefano Randisi e Enzo Vetrano

Con la partecipazione di

Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo

Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo


Ma Tifone, mentre andava a caccia di notte,

scoprì la bara per caso, illuminata dalla luna; riconosciuto il corpo di Osiride, lo fece in quattordici pezzi e lo disperse. Quando lo venne a sapere, Iside si mise di nuovo a cercare qua e là, attraversando le paludi su una zattera di papiro                                                                                            (Plutarco, Iside e Osiride)       

Come da tradizione, sarà la parola della poesia a segnare lunedì 10 agosto 2020, nella notte delle stelle cadenti, l'approdo finale della rassegna di eventi culturali “Attorno al Museo”, voluta dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica per trasmettere la memoria viva e rinnovare la richiesta di verità e giustizia attraverso i differenti linguaggi dell'arte.

In occasione del quarantesimo anniversario della strage, questo momento di alto ed emozionante impegno civile si declina in un'inedita veste scenica con l'evento di teatro e poesia Dispersi. Un ponte di poesia tra Bologna e Palermo, a cura di Niva Lorenzini, che unirà idealmente in'unica trama lirica le due città che il volo dell'aereo DC-9 Itavia, decollato da Bologna il 27 giugno 1980 alla volta di Palermo e precipitato al largo di Ustica con a bordo 81 passeggeri, avrebbe dovuto collegare.

La serata vuole essere nello stesso tempo, simbolicamente, un omaggio ai tanti Dispersi nel Mar Mediterraneo.

Accanto ai contributi artistici elaborati, a Bologna, da Cantieri Meticci con la regia di Pietro Floridia e, a Palermo, da vari attori guidati da Stefano Randisi e Enzo Vetrano, il comune sentimento di solidarietà e fratellanza sarà sottolineato dall'eccezionale partecipazione all'evento delle più alte autorità civili e religiose delle due città - Virginio Merola (Sindaco di Bologna), Matteo Maria Zuppi (S. Em. Cardinale Arcivescovo di Bologna), Leoluca Orlando (Sindaco di Palermo), Corrado Lorefice (S.E.R. Monsignore Arcivescovo di Palermo) - che affiancheranno Daria Bonfietti, Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica nel dovere della memoria.

Il programma della serata è organizzato con il contributo del Comune di Bologna e del Comune di Palermo.

Nell'ambito della main media partnership con la RAI, il canale all-news RaiNews24 dedicherà ampi spazi informativi all'evento trasmettendone in diretta alcuni momenti salienti.

Grazie al sostegno delle Sedi Regionali RAI, il pubblico bolognese e quello palermitano potranno seguire in diretta video i due momenti distinti in cui si articola la serata, attraverso gli schermi allestiti accanto ai palcoscenici nelle due città.

Si inizierà alle ore 21.15 a Bologna, nel Parco della Zucca di Bologna antistante il Museo per la Memoria di Ustica, con il prologo di un intervento registrato del Sindaco di Bologna Virginio Merola che legge un brando tratto dal racconto Unreported Inbound Palermo dalla raccolta Staccando l’ombra da terra di Daniele del Giudice.

Seguirà, con la regia di Pietro Floridia, l'intervento performativo di Cantieri Meticci, collettivo di artisti di base a Bologna impegnato nella ideazione e realizzazione di spettacoli, laboratori di teatro di comunità e progetti di riqualificazione urbana che coinvolgono cittadini, migranti, richiedenti asilo e rifugiati. In contrappunto alle loro azioni, S. Em. Cardinale Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e Daria Bonfietti leggeranno rispettivamente, il primo, il Salmo 17, splendido carme sul destino di Davide, re modello e fedele servo del Signore in un canto di festa che esprime l'ammirazione, la riconoscenza e la gloria di Dio e due brani di Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano tedesco che fu una figura centrale nella lotta contro il regime nazista, morto impiccato il 9 aprile 1945 per ordine di Hitler, e la seconda, un brano tratto dalla sceneggiatura scritta da Andrea Purgatori, Stefano Rulli e Sandro Petraglia per il film Il muro di gomma di Marco Risi.

I testi poetici scelti per la notte di San Lorenzo abbracceranno le tradizioni culturali più disparate e, sullo sfondo del mito di Iside e Osiride narrato da Plutarco, si incastoneranno in 4 movimenti/azioni sceniche dai seguenti titoli: dispersione, ricerca, ricucitura, rinascita.

Sulla scena, attori anch'essi “dispersi diasporici”, ovvero originari delle più disparate provenienze, si muoveranno in una scenografia fatta di grandi reti da pescatori, simbolo quanto mai mediterraneo di interrelazioni e trame, che attraverso laboratori partecipati guidati dagli artigiani e scenografi di Cantieri Meticci, i cittadini hanno trasformato in grandi mappe tessili: testimonianze della bellezza dell'intreccio tra sensibilità ed esperienze di vita molto eterogenee.

Nei Cantieri Meticci la parola “dispersi” fa risuonare qualcosa di molto antico: il gesto di una sorella instancabile nell'andare alla ricerca dei pezzi del fratello dispersi, la sua determinazione nel ritrovarli, ricomporli insieme fino a ridonargli almeno per un attimo la vita. È il mito di Iside e Osiride. È la capacità tutta femminile di rigenerare la vita a partire dalla morte. È la spinta al congiungere che si contrappone a quella dello smembrare. Nasce nell'antico Egitto, mondo in cui Tifone, dio della siccità, sgretola, ma Iside, terra, si ricongiunge a Osiride, Nilo, e nuovamente la vita si rinnova.

Oggi, a maggior ragione se pensato in connessione con il quarantesimo anniversario della Strage di Ustica, tale mito riverbera onde di significato a livelli molto diversi: dalla sfera intima a quella sociale, dal farsi metafora della capacità della memoria di tenere in vita il perduto fecondando il presente, al rappresentare un modello al femminile, capace di tenere testa e battere un maschile sempre più soltanto disgregante. Ma è altresì importante per Cantieri Meticci perché racconta che la nostra identità non è qualcosa di fisso e immutabile e puro bensì un movimento di trasformazione: Iside infatti giunge dall'Africa ma in quel grande grembo di mescolamento che era il mare di mezzo - oggi al contrario muro e tomba - ha incontrato la civiltà greca e quella cristiana divenendo anche da noi, nella sponda nord del Mediterraneo, la dea protettrice di chi si mette in mare.

Alle ore 22.00 il filo del ricordo passerà a Palermo dove, nel Loggiato di San Bartolomeo, il Sindaco Leoluca Orlando leggerà X agosto di Giovanni Pascoli, la più celebre poesia sulla notte di San Lorenzo, i cui dolenti versi dall'afflato cosmico, scritti dall'autore in seguito all'uccisione del padre, suggellano ogni anno la conclusione della manifestazione simboleggiando il ricordo delle vittime della strage.

Il viaggio della memoria attraverso le voci della poesia proseguirà con gli interventi in scena degli attori Serena Barone, Ester Cucinotti, Maria Cucinotti, Rosario Palazzolo, Sabrina Petyx, Stefano Randisi, Enzo Vetrano che, con la regia di questi ultimi due, leggeranno brani originali scritti per l'occasione.

Il momento finale della serata è affidato a S.E.R. Monsignore Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice con la lettura di un salmo dedicato alla memoria di tutti i dispersi nel Mar Mediterraneo e alle vittime della Strage di Ustica.

In occasione dell'evento, il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l'installazione permanente A proposito di Ustica concepita dall'artista Christian Boltanski in ricordo delle 81 vittime, osserva un'apertura straordinaria dalle ore 20.00 alle 23.00, con una visita guidata gratuita alle ore 20.00 a cura del Dipartimento educativo MAMbo.

La prenotazione è obbligatoria: tel. 051 6496611 oppure e-mail mamboedu@comune.bologna.it .

Numero max partecipanti: 7 persone.

Inoltre, fino al 10 agosto 2020, presso il museo è visibile il video ancora… Polvere, con la regia di Daniela Micioni e la consulenza artistica di Bruno Cappagli, realizzato da La Baracca - Testoni Ragazzi e l'Associazione Arte e Salute Onlus, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna.

ancora… Polvere coinvolge gli attori di Arte e Salute Ragazzi, affiancati da alcuni studenti e studentesse del Liceo Copernico di Bologna e dell'Istituto Galilei di Palermo, e vuole essere una testimonianza artistica, un omaggio per il 40° anniversario della Strage di Ustica, che parte dal materiale raccolto negli anni scorsi per la produzione di attività laboratoriali e performative programmate con l'Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.

Un video che, ancora, parla di polvere. Di polvere che ha avvolto il corpo dello Stato e delle istituzioni. Di polvere nera, che toglie il respiro. Ma anche di una cittadinanza che non si ferma, e chiede verità e giustizia, rivolgendosi a chi dovrebbe garantirle.

Polvere che si trasforma e da 40 anni entra nell'ingranaggio di chi per tutto questo tempo ha coperto, insabbiato e depistato, per bloccare, smontare, e cercare di far emergere una verità per troppi anni nascosta.

L'ingresso alla serata è a offerta libera.

La prenotazione è obbligatoria sul sito www.attornoalmuseo.it o telefonando nei due giorni precedenti lo spettacolo, dalle ore 15.00 alle 18.00, e il giorno dello spettacolo, dalle ore 18.00 alle 20.00, al numero telefonico 348 4021862.

La rassegna “Attorno al Museo” è promossa dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica con Regione Emilia-Romagna, Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | Museo per la Memoria di Ustica, Comune di Bologna-Quartiere Navile e fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna - Destinazione Turistica.

Main media partner RAI, media partner RAI Radio 3, main sponsor Gruppo Unipol.

Si ringrazia T-per, Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0.

I progetti sono realizzati in collaborazione con Cronopios, Officina Immagine, Bologna Jazz Festival.

Il programma completo degli appuntamenti di "Attorno al Museo" è disponibile sul sito www.attornoalmuseo.it.


Biografie

Pietro Floridia

Regista, drammaturgo, scenografo, attore e direttore artistico di Cantieri Meticci.

Scrive e dirige numerosi spettacoli di cui vanno ricordati almeno Cronache da un mondo perfetto, Un giardino per Ofelia, testo tradotto in una decina di lingue e Il balcone di Giulietta (menzione speciale al Premio Scenario). Con lo spettacolo Il violino del Titanic vince il premio Teresa Pomodoro.

Negli anni della formazione lavora con B. Jerkovic, S. Cardone, V. Mikheenko, S. Farrell.

Ha fondato nel 1994 il Teatro dell'Argine di Bologna, di cui è dall'inizio presidente e direttore.

Dal 1998 al 2013 è condirettore artistico dell'ITC Teatro Comunale di San Lazzaro.

A partire dal 2005, realizza con il Teatro dell’Argine una serie di spettacoli e progetti legati al tema dell'intercultura: nasce la Compagnia dei Rifugiati, che sarà protagonista negli anni di laboratori, spettacoli e conferenze spettacolo.

Nutrono questa esperienza i suoi numerosi viaggi, dalla Palestina al Nicaragua, dalla Bolivia all'Africa: qui acquisisce e consolida una preziosa esperienza nelle pratiche di teatro comunitario. Nel 2009 conduce attività di laboratorio teatrale con i bambini di strada a Manágua in Nicaragua, e nel 2010 è in Bolivia, dove scrive e dirige lo spettacolo Arca di Noè all'interno del carcere minorile di Fortaleza. In Palestina collabora con Al-Harah Theatre, e lavora attivamente nei campi profughi della West Bank. In seguito, il viaggio realizzato dall'Italia al Senegal sulle tracce dei migranti che dal Nord Africa arrivano in Italia, dà vita a un libro e a uno spettacolo.

Nel 2014, la Compagnia dei Rifugiati diventa autonoma e prende il nome di Cantieri Meticci, di cui Pietro Floridia è tuttora regista e direttore artistico.

Cantieri Meticci

Cantieri Meticci è un collettivo di artisti, un po' compagnia teatrale e un po' officina, che lavora a Bologna, in Italia e nel mondo, ideando spettacoli, laboratori di teatro di comunità e progetti di riqualificazione urbana che coinvolgono cittadini, migranti, richiedenti asilo e rifugiati.

Sono molti i Paesi di provenienza degli artisti della compagnia, che pratica linguaggi diversi: teatro, musica, danza, videoarte, illustrazioni, opere di artigianato.

Dal centro alla periferia, Cantieri Meticci vuole trasformare i luoghi in cui agisce (scuole, centri di accoglienza, parrocchie, moschee, circoli, biblioteche, piazze) in altrettante fucine di meticciato sociale e di accesso alla cultura, gettando i primi semi di una progettualità nuova.

Cantieri Meticci realizza spettacoli di complesso che aprono i temi della contemporaneità a una pluralità di prospettive e di letture differenti.

Fra le produzioni più recenti: Il Violino del Titanic (2013); Gli Acrobati (2015), replicato in festival internazionali a Varsavia e Berlino; Lost Generation (2017); Autostrada del Sud (2018), tratto dal racconto di Julio Cortàzar, e Il Negro del Narciso (2019), una riscrittura contemporanea del romanzo di Joseph Conrad accompagnata da un’installazione artistica.

La produzione teatrale è affiancata anche da diversi progetti per imparare e condividere abilità ed esperienze: Quartieri Teatrali, laboratori di teatro nella città per acquisire gli strumenti di base della recitazione, della creazione di testi, del teatro fisico; Officina delle Arti e dei Mestieri, cicli di workshop per apprendere arti pratiche tra artigianato e tecnologia; L’InContrario, un ciclo di appuntamenti dedicati ai bambini per portare loro storie di tutto il mondo, divertendosi con letture animate e laboratori artistici.

www.cantierimeticci.it


Enzo Vetrano e Stefano Randisi

Attori, autori e registi teatrali, Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorano insieme dal 1976.

Nel settembre del 2011 hanno vinto il premio Le Maschere del Teatro Italiano con lo spettacolo I Giganti della Montagna per la categoria Miglior spettacolo di prosa e nel 2010 hanno ricevuto il premio Hystrio-Anct per il loro lavoro tra ricerca e tradizione. Del 2007 è il premio ETI – Gli Olimpici del Teatro come miglior spettacolo per Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, realizzato insieme a Elena Bucci e Marco Sgrosso.

Nel 1988 Vetrano e Randisi hanno ricevuto dal Sindaco Leoluca Orlando il premio Palermo per il Teatro e vent'anni dopo, nel luglio 2007, è stato loro consegnato il premio Imola per il Teatro, come riconoscimento alla loro carriera.

Con il Teatro Daggide di Palermo, loro città d'origine, Vetrano e Randisi hanno condiviso l’esperienza formativa del teatro di gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d'attore, l'improvvisazione e la drammaturgia collettiva.

Dal 1983 al 1992 hanno formato una compagnia all'interno della Cooperativa Nuova Scena di Bologna, per la quale hanno scritto, diretto e interpretato numerosi spettacoli fra cui una trilogia dedicata alla Sicilia, e hanno partecipato a diversi lavori con Leo de Berardinis.

Nel 1995 hanno fondato l'Associazione Culturale Diablogues, che spazia da produzioni di spettacoli di ricerca teatrale e musicale alla didattica, da collaborazioni e consulenze artistiche alla progettazione e realizzazione di eventi teatrali unici in luoghi di particolare interesse artistico e culturale.

Dal 2001 al 2012 Vetrano e Randisi sono stati fondatori e direttori artistici del Festival Acqua di terra / Terra di luna il più importante avvenimento culturale della Vallata del Santerno. Dal 2015 il progetto Acqua di terra / Terra di luna è rinato come rassegna estiva dedicata a laboratori e spettacoli diretti dagli stessi Vetrano e Randisi.

Dal 1999 al 2003 una creativa e fruttuosa collaborazione con Le Belle Bandiere ha avviato uno studio su testi classici che ha fatto conoscere e apprezzare il lavoro di Vetrano e Randisi anche in circuiti di teatro più tradizionale, distinguendosi per la prospettiva originale che apre squarci su differenti visioni e dimensioni dei testi e degli autori affrontati: Il berretto a sonagli di Pirandello (1999), Anfitrione da Plauto, Molière, Kleist e Giraudoux (2000), Il mercante di Venezia (2001) e Le smanie per la villeggiatura di Goldoni (2003).

Successivamente hanno creato una nuova compagnia che ha realizzato un repertorio pirandelliano: L'uomo, la bestia e la virtù (2005), Pensaci, Giacomino! (2007), I Giganti della Montagna (2009),  Fantasmi (2010), Trovarsi (2011).

Nel 2015 hanno realizzato la messinscena di un testo teatrale di Leonardo Sciascia scritto nel 1965 ma di scottante attualità: L’onorevole.

Recentemente hanno affrontato con risultati emozionanti anche la drammaturgia di Franco Scaldati realizzando Totò e Vicé (2011), Assassina (gennaio 2017) finalista come Miglior spettacolo ai premi UBU 2017 e Hystrio Twister 2017, Ombre folli (novembre 2017).

Dal 2015 la Compagnia Vetrano - Randisi / Diablogues è una firma della Cooperativa Le Tre Corde, attività teatrale di interesse regionale dell'Emilia-Romagna.

www.diablogues.it