sabato 27 febbraio 2010

"il cornuto immaginario"...





... IN SCENA QUESTO FINE SETTIMANA AL TEATRO DEHON
Sabato 27 e domenica 28 febbraio alle 21, andrà in scena al Teatro Dehon,
via Libia 59, "Il cornuto immaginario", il secondo spettacolo del festival
internazionale di Commedia dell'Arte L'eredità della maschera.
Il testo e regia sono di Massimo Macchiavelli, le maschere di Tania
Passarini
e Aurelio Quagliano,i canti curati da Mavi Gianni.

Lo spettacolo
In questa storia d’amore intrisa di dramma e comicità si rincorrono in unuso tradizionale ma al tempo stesso moderno gli elementi caratterizzanti la
Commedia dell’arte. Vediamo, infatti, agire maschere tradizionali come
Pantalone (il vecchio avaro, satiro, balbuziente) e il suo servo Predolino,
gli innamorati (Lucio e Isabella), il pedante erudito (Balanzone) qui
chiamato Graziano che hanno in mano la storia commentata dai madrigali che
nella nostra messa in scena accompagnano, sottolineandola, l’azione
scenica, diventando un corpo musicale protagonista all’interno della
storia. I lazzi, le maschere, le acrobazie dei servi, le tirate dei vecchi,
il melò degli amorosi vanno a comporre una storia semplice ma di virtuosa
spettacolarità.
Il Cornuto immaginario ha debuttato il 14 gennaio al Teatro Dehon di
Bologna all’interno della rassegna Contaminazioni-azioni tra teatro emusica, ha partecipato al Beach Mask Festival di Venezia e al Festival
Internazionale Zani et Alichini di Bergamo.



Gli attori
Pantalone - Massimo Macchiavelli
Dott.Graziano - Paolo Busi
Isabella - Tania Passarini
Lucio - Luca Serafini
Capitan Cardone - Matteo Ferrari
Zanni e Grazianino - Jessica Leonello
Pedrolino - Veronica Capozzoli
Sgherro - Massimiliano Bersani
Ortensia - Mavi Gianni
Morte - Leonide Maccagnino
Sbirro - Emanuele Tumolo


Per informazioni rivolgersi a :
Fraternalcompagnia - 0516218151 (ufficio 10-16)
info@fraternalcompagnia.it www.fraternalcompagnia.it
Teatroaperto/Teatro Dehon - Teatro Stabile dell'Emilia-Romagna
Tel. 051 342934 - Fax 051 307488 - teatrodehon@tin.it

MUSEO CIVICO DEL RISORGIMENTO



Domenica 28 febbraio alle 11 al Museo Civico del Risorgimento (Piazza Carducci 5) il dott. Otello Sangiorgi terrà una visita guidata sul tema “L'Italia s'è desta...Bologna nel cammino verso l'Unità”.
L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività promosse dall’Istituzione
Musei di Bologna per incentivare la frequentazione del Centro Storico in
occasione delle “Domeniche a piedi”.

Martedì 2 marzo alle 17, sempre presso il Museo del Risorgimento, il prof.
Francis Démier dell’Université de Paris – X terrà un incontro sul tema
Napoleone III e l’Unificazione Italiana”.
Prosegue così la serie di incontri culturali promossi dall’Istituzione
Musei e dal Quartiere Santo Stefano per ricordare i 150 anni dell’Unità
d’Italia.

L’atteggiamento dell’Imperatore dei Francesi nei confronti del nostro Paese
è stato da sempre oggetto di valutazioni contrastanti: generosità e
calcolo, decisione ed incertezza, volontà di collaborazione e volontà di
supremazia si intrecciano nella sua azione in maniera forse inestricabile.
Napoleone III non fu molto amato dagli Italiani eppure, come scrisse il
garibaldino Giuseppe Sirtori, “senza di lui l’Italia non sarebbe ora
nazione”.

...Cosa fare Domenica...

"IMPARA L'ARTE..." GLI APPUNTAMENTI DEI MUSEI CIVICI D'ARTE ANTICA PER
DOMENICA 28 FEBBRAIO. Domenica 28 febbraio, nell'ambito dell'iniziativa Impara l'arte... La domenica dei Musei Civici d'Arte Antica, alle 10.30, presso il Museo Davia
Bargellini, in Strada Maggiore, 44, Rita Novella Nanni terrà una visita
guidata dal titolo Per chi fu fatta la carrozza? Mentre alle 16.30, pressopresso il Museo Civico Medievale, in via Manzoni, 4, Barbara Corradi accompagnerà i visitatori ad una visita guidata dal titolo Lavori in
corso. La collezione dei tessili.

Impara l'arte... La domenica dei Musei Civici d'Arte Antica
Visite guidate; Ottobre 2009 - Maggio 2010 - I Musei Civici d’Arte Antica di Bologna propongono anche quest’anno percorsi ormai consolidati, che oltre a valorizzare gli oggetti esposti,permettono ai visitatori di conoscere opere solitamente conservate nei
depositi. Con il nuovo ciclo
I musei dietro le quinte ci si propone di
svelare il complesso funzionamento di queste istituzioni e le problematiche
che vanno affrontate quotidianamente per garantire la conservazione e lafruizione delle opere.
Alle consuete visite pomeridiane in lingua inglese, francese, tedesca,
spagnola, russa se ne aggiunge quest’anno una in albanese. Anche
l’attenzione per i dialetti italiani si è accresciuta, proponendo oltre
alla visita in dialetto bolognese quella in lingua sarda.
Ai piccoli visitatori e alle loro famiglie sono riservate le attività
condotte da insegnanti inglesi madrelingua e i numerosi laboratori
didattici. Inoltre, per agevolare la conoscenza dei Musei Civici d’Arte
Antica da parte del pubblico con handicap fisici, sono in programma visite per non udenti e ipovedenti.
Specialisti dei diversi argomenti accompagnano i visitatori attraverso
nuove scoperte nei percorsi delle mostre allestite quest’anno dai nostri
musei.

Il programma delle iniziative è consultabile sul sito internet dei Musei
Civici d’Arte Antica al seguente indirizzo:
http://www.comune.bologna.it/Cultura/MuseiCivici

giovedì 25 febbraio 2010

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE


Doppio appuntamento questo fine settimana al Museo del Patrimonio Industriale (Via della Beverara 123): Sabato 27 febbraio alle 15:30 il Museo propone l'iniziativa "Dalle pietre focaie all'accendino: il fuoco e l'uomo". Si tratta di un laboratorio scientifico interattivo dedicato ai ragazzi tra gli 10 e i 14 anni che consente di rivivere le tappe fondamentali del percorso di dominio del fuoco. Impersonando i primi ominidi alla scoperta del fuoco s'inizierà, quindi, dalle pietre focaie ed il calore sviluppato per attrito fino ad arrivare all´uso degli archi e del trapano da fuoco, ed a capire come funzionano un fiammifero ed un accendino. La partecipazione è su prenotazione. Domenica 28 febbraio alle 16:00 il Museo del Patrimonio Industriale organizza "Gli Zagnoni di Bologna: mercanti di seta in età moderna". L'incontro è dedicato alla figura del mercante di seta a Bologna attraverso le vicende esemplificative della famiglia Zagnoni. Tra XII e XIII secolo Bologna costruì, infatti, un poderoso sistema idraulico artificiale costituito da chiuse e canali che portavano in città una grande quantità d'acqua garantendo l'energia sufficiente a muovere numerosi opifici idraulici, primi fra tutti i mulini da seta. La città raggiunse, così, un certo predominio nella produzione di tessuti, in particolare di veli di seta, e tale l'industria fu sino alla fine del Settecento il motore economico della città. Quella del mercante divenne una figura di spicco tutelata dalla potente corporazione dell'Arte della Seta e tra questi campeggiarono i membri della famiglia Zagnoni che,trasferitisi a Bologna nel corso del Cinquecento, divennero in poco più di un secolo una delle famiglie più importanti della città. All´attività imprenditoriale affiancarono un forte mecenatismo nelle arti, che si spense solo con l'ultimo Zagnoni, il marchese Giuseppe, quando la crisi dell'industria serica era già divenuto crollo irreversibile. L'ingresso al Museo e il laboratorio sono gratuiti. Per informazioni e prenotazioni obbligatorie: telefono 051.6356611; mailmuseopat@comune.bologna.it Il sito internet del Museo è: www.comune.bologna.it/patrimonio industriale



ULTIMO APPUNTAMENTO
RASSEGNA DI TEATRO E MUSICA
“direzione ostinata e contraria...”
LA SCUDERIA (PIAZZA VERDI, 1 - BOLOGNA)
13 GENNAIO 2010 - 10 FEBBRAIO 2010 - 09 MARZO 2010

09 MARZO 2010
Voglio Essere Donna
lettura scenico-teatrale

Una lettura scenico-teatrale con immagini e musica a cura di Visionarie, dedicata al tema della femminilità negata, alla diversità, alla transessualità, ma anche alle violenze che ancora oggi le donne subiscono.
Verranno raccontate storie di ricerca, recupero e riscoperta della propria femminilità articolate in monologhi dai toni grotteschi, ironici e drammatici, in alternanza a momenti scenico-mimici dai toni punk, grotteschi, satirici.

Alcune storie si susseguono, fra cui quella di una donna intrappolata in un corpo da uomo, un transessuale che desidera il pronome lei a tutti i costi; cosa significa guardarsi e non riconoscersi? Sentirsi profondamente donna e non essere riconosciuti tali? Un'altra racconta di una donna il giorno dopo un’intervento al seno. Si sente deturpata e la sensazione più evidente è quella di vuoto, perdita di identità, perdità della propria femminilità. Una donna islamica invece scopre per la prima volta la femminilità. Il piacere di essere donna esclusivamente per sé stessa e non per l’uomo. Altre donne compaiono per un momento nella memoria storica del nostro passato, altre vivono nel nostro presente attuale e quotidiano; tutte hanno una voce, che troppo spesso viene fatta tacere.

Testi originali di Lucia Sedda Voce recitante e regia di Stella SaladinoImmagini ed elaborazione fotografica di Erica Saladino Una produzione Visionarie
www.visionarie.it
A seguire dj set “Lady Rock” di Dj Legoman

MOSTRA...





Venerdì 26 febbraio alle 15.00, sarà inaugurata in Giappone, ad Itabashi, città gemellata con Bologna, la mostra "Ukiyo-e no shikaku - Italia - Bologna hizô ukiyo-e meihin-ten Tesori nascosti dell´ukiyo-e, da Bologna, Italia". L'esposizione, organizzata in occasione del 30° anniversario del Museo d´Arte di Itabashi (Itabashi Kuritsu Bijutsukan), ospita 201 opere che appartengono a due collezioni private: la collezione Bernati che comprende oltre 500 stampe xilografiche giapponesi, quasi tutte del XIX secolo e la collezione Contini, circa 300 stampe xilografiche giapponesi, prodotte trail XVII e il XX secolo. Molte stampe di entrambe le collezioni sono già apparse in varie mostre in Italia, ma mai all´estero. Giuliano Bernati, che risiede nei pressi di Vergato, è l´amministratore del Centro Studi d´Arte Estremo-Orientale di Bologna. Alla sua collezione è stata dedicata una mostra (Dall´ukiyo-e alla shin-hanga - Tre secoli di xilografia giapponese nella collezione Bernati - Catalogo a cura di A.Guidi) nel 2003 presso i Musei Universitari di Palazzo Poggi a Bologna. Carlo Contini ha diretto il Museo Civico di Carpi (dove tuttora risiede) dal 1964 al 1973 e ha creato il Museo delle arti e delle tradizioni popolari di San Martino Piccolo. Alla sua collezione è stata dedicata la mostra tenutasi tra ottobre 2008 e gennaio 2009 al Museo Civico Archeologico di Bologna (Estro e splendore - Stampe giapponesi del XIXsecolo - Mostra della collezione Contini - Catalogo a cura di G.Peternolli, A. Guidi e M. Moscatiello). La mostra al Museo d´Arte di Itabashi ha come sponsor la NHK Promotion (società legata alla NHK, l´ente nazionale radiotelevisivo giapponese). Scrivono gli organizzatori giapponesi nel catalogo della mostra: "L´ukiyo-e è un´arte molto amata in tutto il mondo. La frequenza delle mostre che si alternano qui in Giappone, e che presentano al pubblico collezioni provenienti dai più diversi Paesi, ci dà un´idea di quanto sia capillare la diffusione di tali opere in ogni parte del mondo. Questa volta è il Centro Studi d´Arte Estremo-Orientale a darci notizia che a Bologna, un´antica città italiana, esistono delle collezioni di ukiyo-e sconosciute in Giappone. Il Centro Studi d´Arte Estremo-Orientale fu fondato nel 1987 da un gruppo di cui facevano parte alcuni professori dell´Università di Bologna e la direttrice del Museo Nazionale d´Arte Orientale di Roma, allo scopo di diffondere l´arte e la cultura dell´Asia Orientale. La biblioteca del Centro, con i suoi ventimila volumi sulla cultura estremo-orientale, è la biblioteca più ricca d´Italia in questo settore. Fra i soci del Centro ci sono alcuni dei maggiori collezionisti di ukiyo-e in Italia. Questa mostra offre al pubblico giapponese per la prima volta circa 200 opere selezionate, provenienti dalle collezioni dei signori Giuliano Bernati e Carlo Contini. La mostra offre una completa panoramica dell´arte ukiyo-e: a partire dalle sumizuri-e (stampe monocrome) di Okumura Masanobu del periodo iniziale, passando alle nishiki-e (stampe policrome) di Suzuki Harunobu e ai successivi sviluppi; sarà possibile ammirare le opere di Utagawa Kuniyoshi e Utagawa Kunisada, attivi alla fine del governo shogunale dei Tokugawa, fino a quelle, ormai in età moderna, di Kawase Hasui e Yoshida Hiroshi. La mostra è inoltre arricchita dalla presenza di generi inconsueti, come le zare-e (stampe caricaturali) di Hiroshige e le omocha-e(stampe giocose) di Kuniyoshi, o come le stampe ukiyo-e create nell´area di Kyoto-Osaka: queste ultime, negli ultimi anni, sono state oggetto di particolare attenzione. Siamo certi che avrete modo di apprezzare appieno queste opere, che potranno rivelarsi una sorpresa, sia per la loro rarità, sia per il peculiare punto di vista che ha guidato gli acquisti dei collezionisti italiani. Questa esposizione, che attraversando il tempo porta in patria le collezioni rimaste silenziosamente nell´antica Bologna, non solo è importante per avvicinarsi alla sensibilità italiana, ma offre a noi giapponesi una magnifica occasione per rivalutare il fascino dell´artedell´ukiyo-e. Cogliamo l´occasione per ringraziare i due collezionisti che hanno cortesemente acconsentito ad esporre tali preziose opere, nonché il Centro Studi d´Arte Estremo-Orientale, la Nippon Cargo Airlines e tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento". In occasione della mostra, Il prof. Giovanni Peternolli, Presidente del Centro Studi d´Arte Estremo-Orientale di Bologna, terrà una conferenza al Museo di Itabashi domenica 28 febbraio alle14. Periodo di esposizione: dal 27 febbraio al 28 marzo 2010 Luogo: Museo d´Arte di Itabashi (Tokyo)Organizzatori: Museo d´Arte di Itabashi, NHK, NHK Promotion Patrocinio: Ministero della Cultura, Comune di Bologna e altri in Collaborazione con Centro Studi d´Arte Estremo-Orientale (Bologna) Supervisore: Toshinobu Yasumura (Direttore del Museo d´Arte di Itabashi)Responsabile tecnico: Masako Tanabe (Consigliere Permanente Accademia Internazionale di ukiyo-e) . Info Museo di Itabashi è http://www.itabashiartmuseum.jp/ Centro Studi d'Arte Estremo-Orientale. http://wpop7.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=XNJvrtjdnBR1xAvDBuaOsaIUuVSomLxjAgJ66HYhxPr6hKkTMKNZmaxbjnoHRPZJc02r3BIzGek%3D&Link=http%3A//csaeo.altervista.org

BIOGRAFILM FESTIVAL




Biografilm Festival annuncia il primo evento della prossima edizione (9-14 giugno 2010): Massimo D’Azeglio, commissario a Bologna nel 1859. Il focus sul grande statista ed intellettuale piemontese, inizialmente progettato per l’edizione 2011 e sviluppato in collaborazione con il Comitato per le celebrazioni dell’Unità d’Italia (Italia 150), è volto a riscoprire una grande figura del Risorgimento cui Bologna ha dedicato la sua via più centrale.

Il particolare momento istituzionale che la città sta vivendo, ha dato la spinta al festival delle biografie e dei racconti di vita per anticipare l’omaggio al 2010, anche per riscoprire che la città ebbe già un commissario: Massimo D’Azeglio. Fu quando le guarnigioni pontificie ripiegarono su Forlì (11 giugno 1859), costringendo il Governo di Torino a designare il 14 luglio Massimo D’Azeglio come Commissario Regio.
Il focus dedicato a Massimo D’Azeglio, ne ripercorrerà la vita anche attraverso il suo lavoro autobiografico “I miei ricordi”, avventuroso e modernissimo quaderno di memorie in cui lo statista, scrittore e pittore racconta anni di grande fermento culturale in un’Italia ancora solo sognata.

Bologna ospita fin dalla nascita Biografilm Festival (a giugno festeggerà la sesta edizione) che ogni anno racconta la vita di cinque personaggi che meritano di essere narrati e riscoperti: vite diverse fra loro ma allo stesso modo affascinanti, che hanno segnato la storia. Ogni giornata del Festival è infatti dedicata ad uno dei Focus che propone documenti audiovisivi, incontri, mostre e spettacoli.

Massimo D'Azeglio (Massimo Taparelli D'Azeglio 1798-1866) nasce a Torino ma vive prima a Firenze e poi a Milano dove diventa famoso come autore di romanzi storici e patriottici ("Ettore Fieramosca" nel 1833, "Niccolò de’ Lapi" nel 1841 e l’incompiuto "La lega lombarda" opere animate da spirito patriottico) e dove incontra Manzoni di cui sposa la figlia Giulia. Dal 1845 inizia la sua avventura politica, con la pubblicazione di vari opuscoli polemici e antiaustriaci e partecipa attivamente alle giornate del 1848. Esempio di moderato liberale, legalitario e federalista, espresse le sue idee nello scritto "Gli ultimi casi di Romagna" (1846), in cui denunciò il malgoverno papale, disprezzando i tentativi insurrezionali del 1845 e "I lutti di Lombardia" (1848). Il 7 maggio 1849, per ordine di Vittorio Emanuele II, forma un ministero col compito di porre fine alla guerra con l'Austria, in questo ministero entrò anche Cavour. Il 14 Luglio 1859 giunge a Bologna in veste di Commissario straordinario del re per Bologna e le Romagne. Nel 1860 ricopre la carica di governatore di Milano e, assistito dalle due figlie, dedica i suoi ultimi anni alla sua autobiografia "I miei ricordi".






Ufficio Stampa Biografilm Festival
press@biografilm.it
Press Office 2.0
Alice Boscardin
alice@pressoffice2punto0.it
Giulia Piazza
giulia@pressoffice2punto0.it

lunedì 22 febbraio 2010

A R C H I G I N N A S I O



Mercoledì 24 febbraio alle 17, nella Sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio, Alberto Abruzzese, Renato Barilli, e Marco Senaldi presenteranno il volume di Paolo Granata Arte, Estetica e Nuovi media. "Sei lezioni" sul mondo digitale(Bologna, Fausto Lupetti Editore, 2009)

Il salotto buono della nostra vita culturale, lo Stabat Mater dell´Archiginnasio, accoglie Paolo Granata, brillante e dinamico docente a contratto del nostro Ateneo per presentare il saggio che è il pilastro su la sua multiforme attività, Arte, estetica e nuovi media, edito da FaustoLupetti.

Il saggio dimostra la piena competenza, a un tempo teorica e pratica, che l´autore ha conseguito nell´informatica nel suo applicarsi, come dice il titolo del libro, all´arte, e soprattutto all´estetica, ovvero al pieno dispiegamento della sensorialità, attraverso i suoi tanti canali visivi, sonori, tattili, che costituiscono il volto variegato della nostra
condizione umana, oggi ampiamente saccheggiato dall´elettronica. Per farci
entrare e guidarci in questo universo diffuso ma ancora intinto di mistero,
Granata si serve dell´autorevole esempio di Calvino di cui costeggia le
famose "Sei lezioni", ricalcandone le parole d´ordine, leggerezza,
rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità consistenza. Ma proprio come
succede nell´accedere a un castello incantato, se le entrate sono numerose,
il pubblico alla fine confluisce in un unico salone centrale in cui
l´autore mette in scena un dilemma essenziale dei nostri giorni. Dueinfatti, com´è noto, sono gli accorgimenti attraverso cui l´elettronica si rivolge a catturare il mondo dei sensi, l´analogico e il digitale. Come
considerare queste due vie, come le onde successive di un unico processo
unitario, oppure tra loro corre una spaccatura incolmabile? Avvicinare la
realtà per via analogica significa pur sempre ricavarne qualche immagine o
simulacro, invece l´approccio digitale potrebbe sostituire le cose con
l´astrazione, l´assenza di freddi algoritmi, fino a generare nuove realtà
estranee a quella normale che abbiamo sotto gli occhi. E dunque, ecco il
quesito finale, siamo ancora dentro alla Galassia elettronica, o viviamo
già i territori di una Galassia post-elettronica, magari alleata a una
connessa rivoluzione delle biotecnologie? Questi i problemi su cui, assieme
all´autore, dibatteranno Alberto Abruzzese, Renato Barilli e Marco Senaldi.
L'AUTORE
Paolo Granata (Cosenza, 1976) insegna Informatica applicata alla
catalogazione dei Beni Artistici presso la Scuola di Specializzazione in
Beni Storici Artistici dell´Università di Bologna e Multimedialità per i
Beni Culturali presso l´Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra le sue
pubblicazioni: Arte in Rete (2001), la prima guida ragionata delle risorse
artistiche presenti su Internet, e Arte, estetica e nuovi media (2009). È
membro del progetto di ricerca "Videoart Yearbook. L´annuario della
videoarte italiana", promosso dal Dipartimento delle Arti Visivedell´Università di Bologna. A lui si deve la gestione di alcuni eventi
rilevanti, a partire dal Premio DAMS nelle sue quattro anime, arte, cinema,
musica e teatro, che veniva assegnato negli anni scorsi in luoghi di grande
prestigio, Teatro comunale, Aula magna di S. Lucia, Teatro Manzoni.
Purtroppo al momento quest´operazione molto stimolante è stata sospesa, ma
Granata ha trasferito le sue doti di organizzatore sulle manifestazioni di
arte elettronica che partono dal Dipartimento delle arti visive e
consistono nella rassegna annuale di videoarte, ora anche a contatto con
esperienze musicali, come ha dimostrato l´enorme successo conseguito da
Dratft, nel quadro della recente Artefiera.

Ingresso libero
Info: 051 276811
www.archiginnasio.it

sabato 20 febbraio 2010

MUSEO ARCHEOLOGICO


Questi gli appuntamenti del Museo Civico Archeologico per domenica 21 febbraio.

Alle 11, Scopri il mostro! Alla ricerca di sirene, sfingi e serpenti barbuti.
Carla Arbizzani e Roberto Franchi accompagneranno i ragazzi in un
affascinante percorso alla scoperta di tutte le strane, mitiche e paurose
figure che popolano il museo: dai vasi greci spuntano sirene e minotauri,
dalle stele etrusche serpenti e mostri marini, dalle lapidi romane sfingi e
gorgoni….Una ricerca curiosa e stimolante per le sale del museo dove i
giovani scopritori di mostri, capitanati da Carla Arbizzani e Roberto
Franchi, apprenderanno aspetto, significato e potere di queste creature che
popolavano l’immaginario degli antichi.
Per ragazzi 6-10: prenotazione obbligatoria (0512757244, mar-ven 9-12,30;
gio anche 14,30-17,30).

Alle 11, La collezione greca.
Daniela Castaldo accompagnerà il pubblico alla collezione greca. La visita
offre tantissimi spunti di riflessione per capire meglio il mondo degli
antichi: attraverso vasi, sculture, rilievi, gioielli della collezione è
infatti possibile scoprire la Grecia e le sue colonie con i commerci, i
prodotti, la sensibilità artistica e le idee che si diffusero nel bacino
del mediterraneo e non solo tra il VII secolo a.C. e l’età romana.
Partecipazione libera.

Alle 16, La domus: vivere in una casa romana.
(sostituisce l’appuntamento previsto in calendario)
La vita quotidiana degli antichi romani spiegata dall’archeologa Anna
Gamberini attraverso i materiali del Museo: vasellame, utensili, elementi
architettonici, mosaici, lucerne, monete e un modellino in scala di una
vera domus, residenza agiata per i facoltosi cittadini della romana Bononia
, che dal 189 a.C. diviene uno dei principali insediamenti della regione.
Partecipazione libera.

Il calendario completo degli Appuntamenti al Museo Civico Archeologico per
il 2009/2010 è disponibile presso il Museo in via Archiginnasio 2, oppure
sul sito: http://www.comune.bologna.it/museoarcheologico/
Orari di apertura del Museo: dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle ore
15, sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 18.30. Chiuso tutti i
lunedì feriali, Capodanno, 1° Maggio e Natale. Ingresso gratuito.
Museo Civico Archeologico - Via dell’Archiginnasio 2 - Tel. +39 051
2757211, mca@comune.bologna.it

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE


Questi gli appuntamenti del Museo del Patrimonio Industriale per il fine
settimana.

Sabato 20 febbraio alle 15.30, il museo propone l'attività Come funziona?
dedicata ai ragazzi dai 6 ai 14 anni.

Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano o di leggi fisiche
che trovano applicazione nella vita di tutti i giorni può trasformarsi in
un curioso viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della
meccanica, elettricità, ottica. Attraverso esperimenti semplici ma
significativi, ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il
laboratorio “Come funziona?” si propone di fornire informazioni, curiosità
ed approfondimenti sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la
voglia di conoscere e capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla loro curiosità, i partecipanti
potranno scoprire come funzionavano i meccanismi nascosti nel “Tempio di
Erone”, come far funzionare una pila con le mani, come non ustionarsi
immergendo la mano nell’acqua che bolle, come gonfiare un palloncino senza
toccarlo e come ottenere una “colla magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e scoprire
cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben venute in
un'attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli adulti)
presenti.

Domenica 21 febbraio alle 16.00 visita guidata dedicata alle Storie di
imprese nella Bologna del Novecento

Tra il XIX e il XX secolo Bologna ha conosciuto una lenta e profonda
metamorfosi industriale, divenendo un centro di eccellenza nel settore
meccanico prima, elettromeccanico e meccatronico poi. Il tessuto produttivo
si è a mano a mano configurato come un sistema di medie e piccole imprese
capaci di realizzare prodotti competitivo sul grande mercato
internazionale.
Tale sviluppo si è reso possibile grazie alla presenza di
“Istituzioni” (modelli d'istruzione tecnica, banche, associazioni di
imprenditori e produttori, enti di pianificazione e governo del territorio)
che hanno agito in sinergia per lo sviluppo locale.
Determinante è risultata l'opera svolta dall'Istituzione Aldini-Valeriani
del Comune di Bologna che, dalla prima metà del secolo XIX fino agli anni
1960, ha praticato forme di istruzione tecnica avanzate, sull'esempio di
quelle europee, ad artigiani, maestranze di vario livello, anche a ceti
imprenditoriali, che hanno rilanciato l'economia della città fiaccata dalla
Seconda Guerra Mondiale.
I protagonisti di queste vicende verranno ricordati nel corso della visita
al Museo: dall'ACMA, azienda capostipite del comparto packaging con la
mitica figura di Bruto Carpigiani, capo ufficio tecnico poi – a sua volta –
affermato imprenditore nel settore delle macchine da gelato, alla G.D di
Ariosto Seragnoli; da aziende leader nel settore meccanico come Calzoni e
Technofrigo o Maccaferri sino ad arrivare ai nomi gloriosi di Ducati e
Maserati.

L'ingresso al Museo e il laboratorio sono gratuiti.
Per informazioni: telefono 051.6356611; mail museopat@comune.bologna.it
Il sito internet del Museo è: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5.

PREMIO RE ENZO










Oggi, alle ore 19, si terrà a Palazzo Re Enzo la serata di
gala dedicata alla relazioni tra Italia e Slovacchia, al termine della
quale sarà assegnato il Premio Re Enzo per le Relazioni Italo-Slovacche.
Tra i premiati, due bolognesi per educazione e ricerca.

Il Premio vuole mettere in luce figure che hanno contribuito allo sviluppo
delle relazioni tra la Repubblica Slovacca e l’Italia, nel mondo delle
istituzioni, della cultura, dell’educazione, della ricerca, dell’economia,
dello spettacolo, dello sport. Il Premio intende essere una gratifica per i
vincitori ed uno stimolo a fare sempre di più in questi paesi per la
reciproca conoscenza e cooperazione.

Il Premio, quest’anno al suo debutto, affianca il tradizionale Ballo degli
Slovacchi, serata-evento che è arrivata alla quarta edizione e beneficia dei
più alti patrocini: l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Slovacca, dei Ministeri degli Esteri italiano e slovacco, Comune e
Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna, l’Ufficio per gli Slovacchi
all’estero.
Fanno parte della commissione giudicante del Premio, tra gli altri, Ivano
DIONIGI
, Rettore dell’Università di Bologna, Pavol DUBČEK, figlio dello
statista e Presidente della Società Alexander Dubček, Drahoslav MACHALA,
scrittore, Consigliere del Primo Ministro slovacco, Andrea SASSI, dirigente
responsabile delle Relazioni Internazionali del Comune di Bologna.

Tra i premiati due bolognesi, Guido Gambetta, professore ordinario di
Econometrica, Facoltà di Scienze Politiche dell' Università di Bologna, e
Augusto Lauro, medico chirurgo, UO Trapianti Fegato-Multiorgano
dell'Ospedale S.Orsola-Malpighi Bologna.

La serata è ad invito

Info:
Associazione Allegra

"IMPARA L'ARTE" ...


Prosegue domenica 21 febbraio il ciclo di incontri con Impara l'arte. La
domenica ai Musei Civici di Arte Antica con due appuntamenti:

alle 10,30 presso le Collezioni Comunali d'Arte si terrà una visita
guidata dal titolo Illustri dispersia a cura di Antonella Mampieri

alle 16,00 presso il Museo Davia Bargellini Elona Kaçaku, Barbara
Imbriglio e Lucrezia Pancaldi terranno un laboratorio per bambini da 5
a 10 anni dal titolo Le marionette prendono vita (in collaborazione con
l'Istituto Aldrovandi Rubbiani). La prenotazione è obbligatoria al
051.2193916.

I Musei Civici d’Arte Antica di Bologna propongono anche quest’anno
percorsi ormai consolidati, che oltre a valorizzare gli oggetti esposti,
permettono ai visitatori di conoscere opere solitamente conservate nei
depositi. Con il nuovo ciclo I musei dietro le quinte ci si propone di
svelare il complesso funzionamento di queste istituzioni e le
problematiche che vanno affrontate quotidianamente per garantire la
conservazione e la fruizione delle opere.
Alle consuete visite pomeridiane in lingua inglese, francese, tedesca,
spagnola, russa se ne aggiunge quest’anno una in albanese. Anche
l’attenzione per i dialetti italiani si è accresciuta, proponendo oltre
alla visita in dialetto bolognese quella in lingua sarda.
Ai piccoli visitatori e alle loro famiglie sono riservate le attività
condotte da insegnanti inglesi madrelingua e i numerosi laboratori
didattici. Inoltre, per agevolare la conoscenza dei Musei Civici d’Arte
Antica da parte del pubblico con handicap fisici, sono in programma visite
per non udenti e ipovedenti.
Specialisti dei diversi argomenti accompagnano i visitatori attraverso
nuove scoperte nei percorsi delle mostre allestite quest’anno dai nostri
musei.

venerdì 19 febbraio 2010

"H U M A N A P A S S I O"





Sabato 20 febbraio alle ore 18.00, nella Sala Museale del Complesso Santo
Stefano in via Santo Stefano, 119 a Bologna, si inaugurerà la Mostra d´Arte
Sacra Contemporanea
Humana Passio, curata da Giuseppe Bacci e Carlo Chenis e realizzata dalla Fondazione Staurós Italiana, con il Patrocinio del
Comune di Bologna Quartiere Santo Stefano, in cui sono esposte opere della
Collezione del Museo Staurós d´Arte sacra contemporanea del Santuario di
San Gabriele a Isola del Gran Sasso (Teramo).
Da anni la Fondazione Staurós Italiana Onlus promuove iniziative di dialogo
con il mondo delle arti figurative e, in particolare, le rassegne delle
Biennali d´arte sacra e il Museo Staurós (la cui Collezione annovera oltre
mille opere) che raccoglie l´esperienza di un trentennio nel campo
dell´alleanza auspicata dal Concilio Ecumenico Vaticano II tra Chiesa ed
arte. In questo anno 2010 del Terzo millennio della cristianità le opere della
Collezione Staurós escono dal proprio spazio espositivo del Museo Staurós,
per emigrare al Complesso Santo Stefano di Bologna, ad onorare il
cinquantesimo anno di presenza passionista nella città felsinea, dopo aver
varcato i confini nazionali ed essere state ammirate da migliaia di amanti
dell´arte di nazionalità belga, nella città di Scherpenheuvel, famosa per
il suo Santuario mariano più importante del Belgio.

"
Arte sacra in luogo sacro": questa è la definizione che maggiormente si
predilige per illustrare ai numerosi visitatori il Museo Staurós,
intuizione felice del suo fondatore, padre Adriano Di Bonaventura (1934 -
2008), a cui si rende memoria con questa esposizione nel primo anniversario
della sua scomparsa.
Si celebra, così, il giubileo dei cinquant´anni di presenza dei religiosi
Passionisti nell´Arcidiocesi di Bologna, che vi approdarono nel 1959 con
tanti progetti nel cuore. Questi si concretizzarono definitivamente nella
cooperazione ai ministeri della chiesa locale e, in particolare, nella
Certosa. Vi svolgono ancora questo servizio come irradiazione del loro
compito specifico nella Chiesa, che è di annunciare il senso della vita
cristiana come conformazione al Cristo Crocifisso e Risorto, la cui ultima
fase è la morte.
Qui il Passionista ha potuto vivere quotidianamente condividendo
intensamente con i fedeli la sofferenza e il dolore di fronte alla morte,
ma ha voluto soprattutto annunciare e testimoniare la vita. La sofferenza
dell´uomo è la sofferenza di Dio, la passione dell´uomo è passione per Dio:
HUMANA PASSIO.

HUMANA PASSIO ospita opere di artisti quali: Enrico Accatino; Roberto
Almagno; Paolo Annibali; Ugo Attardi; Manlio Bacosi; Carlo Bertocci;
Floriano Bodini; Lorenzo Bonechi; Bruno Bordoli; Aldo Borgonzoni; Remo
Brindisi; Ennio Calabria; Paola Campidelli; Pedro Cano; Stefano Cantaroni;
Pietro Cascella; Tommaso Cascella; Angelo Casciello; Piero Casentini;
Guglielmo Achille Cavellini; Bruno Ceccobelli; Lorenzo Ceregato; Marco
Cingolani; Giuliano Collina; Primo Conti; Claudio D´Angelo; Lin Delija;
Pasquale Di Fabio; Antonio Di Fabrizio; Stefano Di Stasio; Marcello Ercole;
Angelo Fabbri; Stefania Fabrizi; Gigino Falconi; Giuseppe Fiducia;
Giannetto Fieschi; Lino Frongia; Raul Gabriel; Omar Galliani; Alessandra
Giovannoni; Giuliano Giuliani; Trento Longaretti; Carlo Lorenzetti;
Pompilio Mandelli; Enrico Manfrini; Franco Marrocco; Andrea Martinelli;
Luciano Massari; Umberto Mastroianni; Luigi Enzo Mattei; Marino
Melarangelo; Francesco Messina; Marcello Mondazzi; Gian Marco Montesano;
Mario Nanni; Ottorino Nonfarmale; Achille Pace; Luigi Pagano; Mimmo
Paladino; Nello Palloni; Vito Pancella; Luca Patella; Alessandra Pennini;
Italo Picini; Concetto Pozzati; Carlo Previtali; Pino Procopio; Salvatore
Provino; Paolo Radi; Oliviero Rainaldi; Ascanio Welcome Renda; Nicola
Salvatore; Sandro Sanna; Enrico Savelli; Ruggero Savinio; Jacopo
Scassellati; Loreno Sguanci; Guido Strazza; Alberto Sughi; Oleg Supereco;
Matteo Tenardi; Joe Tilson; Alberto Timossi; Marco Tirelli; Tito; Santo
Tomaino; Ernesto Treccani; Francesco Trovato; Wladimiro Tulli; Barbara
Tutino; Sergio Vacchi; Valentino Vago; Felice Vanelli; Velasco; Vanni
Viviani.

La mostra, che resterà allestita fino al 28 febbraio, è accompagnata da un
Catalogo pubblicato dalle Edizioni Staurós, a cura di Giuseppe Bacci e
Carlo Chenis, con illustrazioni delle opere esposte e saggi di Tito Amodei,
Giuseppe Bacci, Carlo Chenis e Mario Micucci.
HUMANA PASSIO Collezione Museo Staurós d´Arte sacra contemporanea
Sala Museale Quartiere Santo Stefano Via Santo Stefano, 119 Bologna
20 febbraio - 28 marzo 2010, orario: 9.30-12.00 - 15.00-19.00 (lunedì-
venerdì)
9.30-19.00 (sabato e domenica). Ingresso libero
Fondazione Staurós Italiana Onlus - San Gabriele (TE)
A cura di Giuseppe Bacci e Carlo Chenis
Catalogo edito da Edizioni Staurós

Per Informazioni
Chiesa San Girolamo - Via della Certosa, 18 - 40134 Bologna - Tel.
051.6142382 - 051.6150817Convento Passionisti - Via Belvedere, 4 - 40033
Casalecchio di Reno (Bo)
Tel. 051.571215 fax 051.2985445 e-mail: mario.micucci@libero.itFondazione
Staurós Italiana Onlus, Contrada San Gabriele, 187 - 64045 San Gabriele -
Isola del Gran Sasso (Teramo)
Tel. 0861.975727 - sito web: www.stauros.it

giovedì 18 febbraio 2010

MUSEO DELLA MUSICA




Sarà prorogata fino al 28 febbraio, nello spazio mostre temporanee del Museo Internazionale e Biblioteca della Musica (Strada Maggiore 34), "Pittorico" Mostra e installazione di Giuseppe Mestrangelo. Inaugurata il 30 gennaio con una performance live dell'artista – trasmessa in video all'interno della mostra - la mostra installazione Pittorico di Giuseppe Mestrangelo, ha riscosso grande interesse da parte del pubblico, registrando la presenza di oltre 3500 visitatori in soli 18 giorni di apertura. Pittorico si compone di una installazione ricca di suggestioni visive e sonore, elementi fondamentali dell'arte di Mestrangelo, il quale ha voluto interagire ancora più profondamente con il Museo e con il luogo che lo ospita, intervenendo in particolare sulla lanterna di palazzo Sanguinetti, animandola di luci e suoni che accolgono e avvolgono il visitatore nel percorrere lo scalone monumentale che conduce al piano nobile e alle sale espositive del Museo. Sempre fino al 28 febbraio sarà possibile ammirare nel cortile del Museo l'installazione Play di Giuseppe Stampone, una delle tappe cittadine del circuito Bologna Artfirst. LA MOSTRA Pittorico tecnica mista - luce / ferro / alluminio / ottica / elettronica /disegno per taglio laser "...nasce come gesto libero da uno stato emotivo, una sorta di pennellata fotonica gettata nello spazio...non stanziale non fissata su un supporto convenzionale o estetico, lontanoda ogni forma accademica di comporre un'opera......eppure, nell'esecuzionedel gesto, per quanto si cerchi una dimensione libera da convenzioni, inevitabilmente ogni forma si compone in un racconto formale estetico edemotivo... quasi un "enigma o una maledizione"... LA PERFORMANCE Pittorico acustica "...racconto visivo eseguito con pittorico, oggetto d'arte fotonica,composto con materiali tecnologici, con il quale la forma luminosa vieneproiettata nello spazio......racconto sonoro, eseguito con hang lo strumento sonoro piùcontemporaneo al mondo...I due gesti hanno in comune l'improvvisazione esecutiva, dalla qualeprende forma l'armonia percettiva sensoriale, visiva ed uditiva. Tutto viene da dentro, da zone remote della memoria personale, dal non risolto, dal sogno non esternato, dall'amore mancato o dal necessario epersonale desiderio di focalizzare ed esternare visioni, forme e suonilatenti della memoria umana..." DEL GESTO "...La forma del gesto pittorico, scultoreo, sonoro, verbale o corporeo èl'esternazione di ciò che solitamente sta "dentro"......l'artista, essendo un abile percettore di stati sensoriali e visividovrebbe catalizzare e comporre, eliminando tutto il superfluo emotivo,mirando al concetto e al messaggio...Il messaggio dell'artista "fotonico" contemporaneo non dovrebbeappartenere alla tendenza o a "debolezze estetiche"....è ora che l'artista "di luce" componga senza pensare ad estetismi eornamenti... se serviranno verranno da soli nell'esecuzione..."
Giuseppe Mestrangelo - Vive ed esercita la sua professione di lighting designer ed artista a Milano dal 1971. Studia illuminotecnica e fisica della luce applicandola con successo all’illuminazione di opere d’arte, tanto da rendere il suo studio una realtà unica nel suo genere. In parallelo, sviluppa la sua ricerca artistica che dalla grafica alla pittura, lo portano a sperimentare negli anni l’uso della luce, in varie forme di espressione. Studia espressione e gestualità’ corporea con vari artisti della materia tra cui Marcel Marceau.Tra gli anni ottanta e novanta applica la tecnica della luce all’opera d’arte creando una sintesi tra il lighting designer e l’artista. Il suoi lavori contemporanei consistono nella concettualizzazione del gesto con l’uso della luce. Ingresso gratuito Orari da martedì a venerdì h. 9.30>16, sabato, domenica e festivi h.10>18.30. Museo Internazionale e Biblioteca della MusicaBologna, Strada Maggiore 34, tel +39 051.2757711 www.museomusicabologna.it

ART FIRST 2010


Sabato 20 febbraio alle 11 partirà dal Museo Archeologico, Via dell’Archiginnasio 2, una visita itinerante alle installazioni di ART FIRST a cura di Julia Draganovic, curatrice della rassegna. L'evento, promosso dall'Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna, vuole arricchire di parole e commenti le installazioni di BOLOGNA ART FIRST 2010HERE AND NOW” (presenti fino al 28 febbraio), creando un percorso ideale e fisico tra alcune delle principali installazioni del centro storico. La visita partirà dal cortile del Museo Civico Archeologico per continuare con le opere posizionate nel cortile di Palazzo d’Accursio, a Sala Borsa, al Palazzo del Podestà, a Palazzo Re Enzo, fino a raggiungere la imponente e variopinta installazione di Piazza Calderini, passando per il Museo della Sanità e dell’Assistenza e per Galleria Cavour. Un’occasione per conoscere la città in una nuova cornice e scoprire come antico, quotidiano e contemporaneo possono coniugarsi attraverso diverse forme di espressione artistica e culturale. La visita guidata è gratuita e per un masssimo di 50 persone, fino ad esaurimento posti. Non occorre prenotazione, il coupon di partecipazione sarà distribuito presso la biglietteria del Museo Archeologico a partire dal giorno stesso. Info: Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio 2 Tel. +39 051 2757211. Itinerario della visita - MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO Cortile Michael Bevilacqua, Deadwood/Dreadnought and the Magnificent Seven, 2010, The Flat Massimo Carasi, Milano Corte vetrata Rita McBride, Pioneers, 2007, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli.Sala mostre (solo fino al 22 febbraio) Lizbeth Marano, Floe/Flow, 2006, Il Gabbiano, Roma/New York TooMattos (Roxy in the Box e Carlo Rossi), Some Like it Hat, 2010, NOTGallery Contemporary Art Factory, NapoliBarry x Ball, Barry x Ball - Matthew Barney (Yellow - Black) Dual-DualPortrait, 2000-2009, Galleria Michela Rizzo, VeneziaDamir Ocˇko, The Boy with a Magic Horn, 2007, Galleria Tiziana di Caro,Salerno PALAZZO D’ACCURSIO, Cortile Giuseppe Maraniello, Il Gatto Dorme Rotondo, 2009, Galleria Otto, BolognaVedovamazzei, Untitled, 2008, Galleria Umberto di Marino, Napoli. PALAZZO RE ENZO Cappella Tremlet tFabrizio Passarella, Jeratica 2010, The Galery Apart, Roma Facciata Stefano Cagol, W, 2009, Studio d’Arte Raffaelli, Trento SALA BORSA David Lindberg, Senza titolo, 2010, Studio La Città, Verona MUSEO DELLA SANITA’ E DELL’ASSISTENZA, ORATORIO DELLA VITA Luca Pozzi, O.S.O.B.E. Other side of Brane Experiment, 2010, Galleria 42 contemporaneo, Modena/Federico Luger Gallery, Milano. GALLERIA CAVOUR Angela Glajcar, Perforation Schwebend, 2010, Grossetti Arte Contemporanea,Milano. PIAZZA CALDERINI Kaarina Kaikkonen, Networking, 2010, z2o Galleria Sara Zanin, Roma.

I N C O N T R I ...




Venerdì 19 febbraio alle 21, si terrà a Casa Carducci (Piazza Carducci 5) l'incontro con Antonella Anedda, promosso in collaborazione con La Bottega dell'elefante, "La Piccola luce enigmatica dei dettagli: appartenenza e perdita tra arte e poesia". L'autrice, una delle più importanti voci poetiche contemporanee, in occasione dell'uscita del suo volume "La vita dei dettagli. Scomporrequadri, immaginare mondi" (Ed. Donzelli 2009), si interroga insieme a Maria Luisa Vezzali sul senso dell’arte e sull’enigma della sua fruizione. Tanti gli incontri del suo percorso: da Rothko a Bill Viola, ma anche luoghi, oggetti rimasti nascosti nel fondo dei cassetti, pezzi di vecchie fotografie, ritagli di giornali. Un'avventura del pensiero e del linguaggio, in trasgressione al genere del saggio critico, che piuttosto si mette nella scia delle opere di poeti a caccia di immagini, da Baudelaire al Mark Strand che legge i quadri di Edward Hopper. Antonella Anedda, nata a Roma, lavora presso l'Università di Siena-Arezzo dove si occupa di mediazione linguistica. Ha pubblicato le raccolte poetiche Residenze invernali (1992), Notti di pace occidentale (1999), Il catalogo della gioia (2003). È autrice dei saggi Cosa sono gli anni (1993), La luce delle cose (2000) e del libro di traduzioni Nomi distanti (1998). Ha curato nel 2004, per i tipi di Donzelli, La parola Russia di PhilippeJaccottet. Ingresso libero e gratuito Info http://www.casacarducci.it/htm/pag/att10_2.htm

mercoledì 17 febbraio 2010

"IL VIAGGIO DI ARTEMIDORO"...



...Venerdì 19 febbraio, ore 17, alle Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio, si terrà la presentazione del libro di Luciano Canfora"Il Viaggio di Artemidoro" (Milano, Rizzoli, 2010).Si tratta di un saggio incentrato sulla figura di Artemidoro di Efeso, il più grande geografo di età ellenistica la cua vastissima opera, che costituiva la prima descrizione del mondo in ben undici libri, è andata perduta. Luciano Canfora oltre a ricostruire parte della vita del geografo greco, dalla difficile missione diplomatica a Roma al lungo viaggio aOccidente, oltre le Colonne d'Ercole, al ritorno a Oriente fino alla costa etiopica, affronta l'enigma sulla paternità del papiro ritrovato quindici anni fa ed attribuito in tutta fretta ad Artemidoro. Ricompone i pezzi del puzzle e approda in ambienti politico-intellettuali europei dell'Ottocento al centro dei quali si muove il greco Simonidis, uno dei più grandi falsari del suo tempo. E, proprio seguendo le sue tracce, Canfora giunge a svelare la "prova" che pone la parola fine all'affascinante enigma sul misterioso papiro. Alla presentazione interverranno: Guido Avezzù, Silio Bozzi, GiuseppeSassatelli, Vladimiro Valerio. L'AUTORE Luciano Canfora, filologo classico e storico, è professore ordinario all´Università di Bari e collabora abitualmente con il "Corriere della Sera". Tra i suoi numerosi libri, tradotti in tutto il mondo, ricordiamo: Storia della letteratura greca (Laterza 2001), Noi e gli antichi (Rizzoli2002, ora in "BUR"), Il papiro di Dongo (Adelphi 2005), Esportare la libertà.Il mito che ha fallito(Mondadori 2007), Ma come fa a essere unpapiro di Artemidoro? (con Luciano Bossina, Edizioni di Pagina, 2008), Il papiro di Artemidoro (Laterza 2008), La storia falsa (Rizzoli 2008), e i recenti La biblioteca scomparsa (Sellerio, nuova ed., 2009), La natura del potere (Laterza 2009) e La prima marcia su Roma (Laterza 2009). L'ingresso è libero. Per informazioni: 051 276811.

lunedì 15 febbraio 2010

SETTE INCONTRI NEL SEGNO DELL' AMORE...


EDUCAZIONE SENTIMENTALE - II EDIZIONE

Sette incontri nel segno dell’amore

Progetto promosso dall’Associazione Rivivere e a cura di Francesco Campione


PRIMO APPUNTAMENTO: “L’AMORE AI TEMPI DEL RANCORE”

18 febbraio 2010 ore 18.00

MelBookstore, Via Rizzoli, 18 - Bologna




Il 18 Febbraio 2010 alle ore 18.00 si terrà a Bologna, presso la libreria Melbook in Via Rizzoli, il primo appuntamento di Educazione Sentimentale, il ciclo di

incontri dedicato al tema dell’Amore, a cura del Prof. Francesco Campione, promosso da Associazione Rivivere in collaborazione con Unibocultura e Melbookstore.


Il lancio dell’iniziativa, sostenuto dalla stampa locale, ha riscosso grande successo presso il pubblico. Numerose sono state le persone che recandosi in libreria hanno compilato il coupon per la scelta dei temi inserendolo nel simpatico contenitore a forma di cuore.

Lo staff di esperti e psicologi dell’Associazione Rivivere, guidato dal Prof. Campione, ha poi valutato attentamente tutte le proposte pervenute, riscontrando nella maggior parte dei casi l’indicazione di disagi che possono essere riassunti nel tema “L’Amore ai tempi del Rancore”.

Chi prova rancore verso qualcuno che ama o ha amato ferisce innanzitutto se stesso e cade in una spirale di sentimenti che possono arrivare fino all’odio con risultati devastanti sulla serenità e l’equilibrio interiori.

Riconoscere l’Amore come un insieme di sentimenti, di cui il ranco

re può esser parte, è il punto di partenza di questo primo incontro.


L’iniziativa vuole innanzitutto creare uno spazio di dialogo libero tra il pubblico e il Prof. Campione in quanto professionista del settore, offrendo un’analisi psicologica e sociale del tema in oggetto, preferibilmente con riferimento ad esperienze realmente vissute. A questo scopo l’incontro verrà strutturato in maniera tale da mettere a proprio agio i presenti – sarà proposta in apertura la lettura di una breve antologia – invitandoli a parlare di sé e ad esprime le proprie opinioni.


Fin dal giorno successivo all’appuntamento l’Associazione Rivivere aprirà sul sito www.clinicacrisi.it un forum per tutti coloro che vogliano proseguire il dialogo.


La raccolta dei coupon con nuove proposte continuerà durante tutto il ciclo di incontri fino alla conclusione il 27 maggio, momento in cui verranno anche assegnati i buoni libri per le migliori proposte.


I PROSSIMI APPUNTAMENTI

giovedì 4 marzo ore 18.00

giovedì 18 marzo ore 18.00

giovedì 15 aprile ore 18.00

giovedì 29 aprile ore 18.00

giovedì 13 maggio ore 18.00

giovedì 27 maggio ore 18.00



Coordinamento e ufficio stampa

Culturalia di Norma Waltmann

Vicolo Bolognetti 11 - 40125 Bologna


email info@culturaliart.com

web www.culturaliart.com


sabato 13 febbraio 2010

"BOLOGNA:UNA GITA DENTRO PORTA"


PROGRAMMA DOMENICA 14 FEBBRAIO
Domenica 14 febbraio prosegue l'iniziativa del Comune Bologna - una gita
dentro porta; 4 domeniche (31 gennaio, 14 febbraio, 28 febbraio, 21 marzo)
di chiusura al traffico di parte del centro storico con una serie di
iniziative ed eventi d'intrattenimento per bambini ed adulti con l'intento
di valorizzare le attività della tradizione bolognese.

Questo il programma di domenica 14:

Osservanza - Piazza della Mercanzia - Ore 10
Passeggiarte Strong. Sub Urban Trekking Percorso a piedi dall'Osservanza ed
arrivo in piazza della Mercanzia - durata circa 3 ore
Partecipazione gratuita - Prenotazione obbligatoria: 051 6027391 (Vitruvio
ASD)

Piazza del Nettuno - Ore 10
Visita guidata I luoghi innamorati e i loro cantori: dai banchetti degli
dei alla libreria del professore, dalla torre malandrina all'amore "di
sotto in su".
Quota di partecipazione: 9 euro, compresa la consumazione per una "dolce"
sosta lungo il percorso. Prenotazione obbligatoria: 051 9911923 (dalle 10
alle 13)

Museo Civico Medievale - Ore 10.30
Visita guidata Misteri al Museo - Aelia Laelia Crispis

Piazza Galvani - Ore 10.30
Visita guidata Libertino, magico carnevale nella Bologna che fu.
Quota di partecipazione: 8 euro; ridotto +60 anni, studenti, ragazzi fino a
18 anni (gratuità fino a 14 anni): 7 euro. Prenotazione obbligatoria: 051
916563 - 339 4675826

Piazza San Francesco - Ore 10.30
Love Bike: i luoghi della passione. Biciclettata in collaborazione con
Associazione Amici di Piazza Grande.
Quota di partecipazione: 10 euro per adulti e 5 euro per bambini. Per chi
non possiede una bicicletta sarà possibile noleggiarla gratuitamente al
punto di ritrovo. Prenotazione obbligatoria: 348 1431230


Piazza Ravegnana - Ore 10.30
Visita guidata L'Antica Via Emilia e la strada Salara. Storia,
architettura, cronaca fra Strada Maggiore e Via San Vitale.
Ritrovo presso le Due Torri. Quota di partecipazione: 6 euro. Prenotazione
obbligatoria: 346 4233866

Museo Civico del Risorgimento - Ore 11
Visita guidata al Museo Chi per la patria muor... Bologna tra Rivoluzione e
Restaurazione.

Museo Archeologico
Ore 11 - visita guidata La collezione egiziana, Marco Mengoli.
Ore 16 - visita guidata Dall'età della pietra all'alba della città: la
Preistoria nel territorio bolognese.


Via Riva Reno (angolo via Morgagni) - dalle 14.30 partenze ogni 45'
Zorro - Ciocco - Giungla metropolitana versione 'carnevale'. Percorso,
parte in gommone lungo il Canale delle Moline e parte a piedi lungo il
tratto sotterraneo del torrente Aposa. Prenotazione obbligatoria: 051
6027391.
Dopo il tour, presso LA LINEA (piazza Re Enzo) sarà offerta una deliziosa
cioccolata calda a tutti i partecipanti vestiti da...Zorro!!

Basilica di Santo Stefano - Ore 15.30/16.30/17.30
Visita guidata alla Basilica di Santo Stefano. Prenotazione: 051 232124
(Agenzia SUGAR VIAGGI) - 051 6339947 (Segreteria CONFESERCENTI DI BOLOGNA)

Collezioni Comunali d'Arte - Ore 16.30
Visita guidata in lingua inglese Afternoon in Museum

Piazza Roosevelt - Ore 10 - 18
La Buona Bologna - Prodotti alimentari agricoli ed artigianali. A cura di
CNA e Coldiretti

Via Orefici - Ore 10 - 18
Gioca l'Atletica. Presso lo spiazzo vicino al portico del Pavaglione, tante
possibilità di mettersi in gioco e muoversi scoprendo un modo diverso di
fare sport.

Piazza de' Celestini - Ore 11 - 18
Danza e musica Capoeira, percussioni e danze afro.

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO



Domenica 14 febbraio il Museo Civico Archeolgico propone due appuntamenti:

Alle ore 11, la visita guidata "La collezione egiziana" condotta dall'
egittologo Marco Mengoli, farà conoscere al pubblico la storia e la
cultura egiziana attraverso i rilievi, le statuette, le mummie, gli
amuleti e tanti altri oggetti archeologici esposti nel museo.

Alle ore 16 l'appuntamento "Dall´età della pietra all´alba della città: la
preistoria nel territorio bolognese
".
L´archeologa Barbara Faenza, servendosi di chopper, selci scheggiate,
vasellame, asce, pugnali e oggetti di vita quotidiana, ripercorrerà la più
antica storia dell´uomo nella pianura e nell´appennino bolognese. Partendo
infatti dall'età della pietra, attraverso mesolitico e neolitico, fino
alle età del Bronzo, seguirà lo sviluppo del territorio e il costituirsi
delle basi sociali e materiali che sfoceranno nei primi insediamenti e
nelle più remote origini della città.

La partecipazione è libera.

Museo Civico Archeologico, Via dell´Archiginnasio 2, tel. 051 2757211,
mca@comune.bologna.it
Il calendario completo degli appuntamenti al Museo Civico Archeologico per
il 2009/2010 è disponibile presso il Museo in via Archiginnasio 2 (tel.051
2757211) oppure sul sito:
www.comune.bologna.it/museoarcheologico
www.comune.bologna.it/cultura/

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE



GLI APPUNTAMENTI DI SABATO 13 E DOMENICA14 FEBBRAIO
Sabato 13 febbraio alle 15:30, il Museo del Patrimonio Industriale propone
l'attività "Conoscere l'aria" dedicata ai ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Attraverso semplici esperimenti e giochi sulla chimica dell´aria i ragazzi
potranno rispondere a domande quali: "Se l'ossigeno rappresenta il 21%
dell'aria ed è un gas comburente allora perché un incendio non si propaga
all'infinito? Se l'anidride carbonica è un gas tossico come mai è presente
negli estintori? Perché non bisogna sdraiarsi a terra in caso d'incendio?".
Si passerà poi a scoprire gli usi "insoliti" dell'aria: nell'antichità un
meccanismo nascosto consentiva di aprire le porte del Tempio di Alessandria
sfruttando il principio della dilatazione dell´aria calda. Nel XX secolo si
sfrutta la "portanza" dell´aria per far volare aerei pesanti parecchie
tonnellate e quella eolica è una preziosa risorsa e un´importante fonte di
energia alternativa.

Domenica 14 febbraio alle 16, il Museo del Patrimonio Industriale propone
la visita guidata "Sul filo dell´acqua: la Bologna medievale tra chiuse,
canali e chiaviche
".
Sin dalla fine del XII secolo a Bologna l´acqua veniva prevalentemente
utilizzata come fonte di energia per il funzionamento di numerosi opifici e
centinaia di mulini da seta, da qui il ruolo da protagonista della città
nel panorama della proto-industria europea e del commercio internazionale
per oltre quattro secoli, ma anche per trasportare merci e passeggeri.
Attraverso un porto canale costruito nel 1548 nei pressi dell´attuale via
Don Minzioni ed un canale navigabile detto il Navile si poteva infatti
raggiungere il Po ed anche il porto di Venezia.
Questo sistema, perfezionato e gestito nei secoli dal governo cittadino, è
rimasto funzionale ai bisogni della città fino alla fine del XIX secolo.

L'ingresso al Museo e il laboratorio sono gratuiti.

Per informazioni:
tel. 051.6356611; e-mail: museopat@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
www.comune.bologna.it/cultura/

È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5.