lunedì 12 gennaio 2015

Eventi ARCHIGINNASIO

Martedì 13 gennaio 
ore 17.30 
Sala dello Stabat Mater

Incontro con Anna Maria Matteucci sul tema “Architetti bolognesi del Settecento nelle Corti d'Europa” 
Introduce Vincenzo Vandelli 

Professore di storia dell’arte medievale e moderna e docente di storia dell’architettura alla scuola di specializzazione dell’Università di Bologna, Anna Maria Matteucci ha rivolto i suoi studi ad ambedue i periodi storici. L’obiettivo di mettere in luce importanti personalità, non ancora adeguatamente studiate, ha portato alle monografie dedicate a Carlo Francesco Dotti e a Cosimo Morelli e l’architettura delle Legazioni pontificie. L’interesse per la varietà dei linguaggi è il tema dominante nel volume sull’Architettura del Settecento, della collana L’arte in Italia edita da Utet. 
Si è soffermata più volte sullo studio dei portici bolognesi, cogliendone l’incidenza anche in complessi architettonici stranieri. Il seguire le tracce e le realizzazioni di artisti italiani impegnati in trasferte talvolta molto lontane è sempre stato uno dei principali filoni della sua ricerca. Nel 2002 è uscito il volume da lei diretto sui Decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento da Mauro Tesi ad Antonio Basoli (Electa). 
Consapevole dell’interdipendenza dei generi artistici affini ne ha colto ed approfondito la complementarietà sottolineando, in diversi saggi, convegni internazionali e cataloghi di mostre, l’incidenza della pittura di “quadratura” sull’architettura costruita. Suoi studi sui teatri e sulle decorazioni delle dimore imperiali a San Pietroburgo sono apparsi nei volumi dedicati al mito dell’antico in Russia nella seconda metà del Settecento, pubblicati dall’Archivio del Moderno di Mendrisio. 
Un attento lavoro di aggiornamento dei suoi scritti riguardanti il periodo dal Gotico al Rinascimento ha dato recentemente vita al volume Originalità dell’architettura bolognese ed emiliana(Bononia University Press, 2009), mentre è in preparazione un secondo volume dedicato alle età Barocca e Neoclassica. 
Per l’ampia produzione e per l’originalità degli argomenti trattati le è stato conferito il Premio Internazionale Quarenghi 2014, la cui Lectio Magistralis, tenuta nell’occasione, sarà un valido riferimento per i temi che si andranno a trattare in questo incontro. 

Vincenzo Vandelli è architetto, responsabile culturale FAI - Emilia Romagna, incaricato del restauro di palazzi e castelli storici. 
L'evento è organizzato dalla Biblioteca dell'Archiginnasio in collaborazione con il Cenacolo Bolognese di Cultura e Società. Ingresso libero. Info evento 
Mercoledì 14 gennaio 
ore 17.30 
Sala dello Stabat Mater
Marco Antonio Bazzocchi e Alberto Bertoni presentano il volume
Giorgio Bassani. Racconti, diari, cronache (1935-1956), curato da Piero Pieri (Feltrinelli 2014) 
Intervengono Alberto Rollo, Roberto Rizzo. Sarà presente Paola Bassani

Giorgio Bassani non nasce con le Cinque storie ferraresi che lo vede imporsi nel 1956 come uno scrittore maturo, sicuro dei propri mezzi e dei propri obiettivi. C’è un Bassani ricchissimo che precede il suo esordio e che in questo volume è finalmente testimoniato nella sua completezza. Come dice Piero Pieri, che ha curato l’edizione di questa Cometa: «Quando dovrà ricordare la collaborazione al ‘Corriere padano’, ne parlerà con un riserbo quasi risentito, affermando di non avere più letto i suoi racconti. Gli sembrano lontane, quasi estranee, le prime prove, esploranti stili diversi di narrazione. Solo nel ’56, con le Cinque storie ferraresi, Bassani conquista la sua scrittura e giunge alla piena maturità: nasce Il romanzo di Ferrara. Eppure – e questo è uno dei tratti distintivi dell’avventura di Bassani – il romanzo è stato preceduto da ventun anni di testi proteiformi, spesso legati alla crescita affettiva e psicologica di chi scrive o alle sue diverse identità storiche, come quella del discriminato razziale e del perseguitato politico. Questo Bassani, tormentato da segreti fiotti di sangue, ricco di tonalità fantastiche o polemiche, a volte riflessivo, altre volte in tumulto, è riunito in questo libro: sono racconti, lettere, diari, cronache politiche, riflessioni sociologiche e abbozzi che prepareranno le opere maggiori». 

Piero Pieri insegna Letteratura italiana contemporanea presso la Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Università di Bologna. Studioso di Palazzeschi e di Michelstaedter, del classicismo europeo e dell’avanguardia futurista, nel 2007 ha curato un convegno sulle Cinque storie ferraresi. Nel 2008 ha pubblicato la monografia Memoria e giustizia. Le Cinque storie ferraresi di Giorgio Bassani (ETS, Pisa), con la quale ha vinto la prima edizione del Premio nazionale Renato Serra per la critica letteraria (Cesena 2008). Nel 2012 ha dedicato a Bassani la raccolta di studi Un poeta è sempre in esilio (Giorgio Pozzi Editore, Ravenna).   

Ingresso libero. 


MOSTRE in ARCHIGINNASIO 
Apertura: lunedì-sabato 9-19, Domenica e giorni festivi 10-14 

"La progettazione e la costruzione della ferrovia Porrettana nei documenti dell'Archiginnasio" a cura di Aniceto Antilopi, Paola Foschi, Andrea Ottanelli e Renzo Zagnoni 
La Biblioteca dell’Archiginnasio, in collaborazione con il Gruppo di Studi Alta Valle del Reno, attraverso l'esposizione di disegni, libri e fotografie provenienti in gran parte dall’archivio del suo progettista Jean Louis Protche (1818-1886), propone una riflessione sulla storia e l’importanza di questa ferrovia nel centocinquantesimo anniversario della sua apertura, avvenuta il 2 novembre 1864. 
Ultimo appuntamento: mercoledì 14 gennaio ore 17, visita condotta da Paola Foschi
Altre visite a richiesta, per gruppi o scolaresche possono essere concordate, chiamando il n. 051 276802 dalle ore 8.30 alle 14 dal lunedì al venerdì. 
Ingresso libero. Apertura fino al 15 gennaio

"Roberto Roversi. Il libro con le figure" a cura di Marcello Fini e da Antonio Bagnoli, organizzata dalla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio. 
L'esposizione presenta una raccolta di ventotto opere in varie tecniche artistiche e in formati diversi; si tratta di disegni realizzati in un breve lasso di tempo (1976-1979), dove Roberto Roversi (Bologna, 1923- 2012) sperimentò la cosiddetta poesia verbovisuale. Questi lavori vengono esposti al pubblico in questa occasione per la prima volta. 
L'iniziativa fa parte della rassegna “Il futuro si apre ogni giorno” dedicata a Roberto Roversi dall’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna per l’anno 2014. 
Ingresso libero. Apertura fino al 18 gennaio. 

www.archiginnasio.it
Biblioteca dell’Archiginnasio, piazza Galvani 1 - Bologna 
Redazione di "Archinews" -  Promozione delle attività culturali dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna 
tel. 051 276.813; fax 051 261.160; email: archinews@comune.bologna.it

Nessun commento:

Posta un commento