mercoledì 29 febbraio 2012

Eventi Bravo Caffe'

GIOVEDI 01 MARZO - ore 22.15
FABRIZIO BOSSO QUARTET
FABRIZIO BOSSO - tromba
LUCA MANNUTZA - piano
LUCA BULGARELLI - contrabbasso
LORENZO TUCCI - batteria

Da anni insediato nella tradizione del bop ma, allo stesso tempo alla ricerca di nuovi linguaggi e cosciente della sua capacità melodica prettamente italiana, Fabrizio Bosso è uno strumentista lirico e melodico dal suono caldo e ricco. Con il suo quartetto è in grado di esplorare ambiti sonori differenti, dal bop più tradizionale alla canzone italiana, la musica da film e le sponde brasiliane della musica, dai grandi compositori ai suoni moderni. Un concentrato di musica ad alto tasso emotivo, nel quale le asperità del bop più ortodosso vengono levigate a favore di una rivalutazione della melodia e del lirismo, doti che Fabrizio ha ormai fatto proprie nella voce della sua tromba, sicuramente una delle prime in Italia.
VENERDI 02 MARZO - ore 23.00
NEW WAFERS
GABRIELE GARDINI - voce
DIAMANTE - voce
LUCIO MORELLI - tastiere
COSIMO MAURO - basso
MAURO RINALDI - chitarra
PECOS - batteria

I New Wafers - cosi venivano chiamati ironicamente i seguaci della new wave a Bologna negli anni 80 - sono la prima "new wave" cover band italiana. Nata nel 2003, propone ciò che di buono e ancora attuale i primi anni 80 hanno lasciato in eredità: Joy Division, Billy Idol, Duran Duran, Talking Heads, Cure, Bauhaus, Tears for Fears, Simple Minds, Spandau Ballet, Soft Cell, Madonna....Super!
SABATO 03 MARZO - ore 22.45
BAREND MIDDELHOFF
FEAT. ELLADE BANDINI
BAREND MIDDELHOFF - sax
MARCO BOVI - chitarra
EMILIANO PINTORI - organo Hammond
ELLADE BANDINI - batteria

THE EDDIE HARRIS TRIBUTE
Progetto creato per il Bravo Caffè dal sassofonista olandese Barend Middelhoff. "Listen Here...The Eddie Harris Tribute" rende omaggio al grande sassofonista jazz americano, scomparso negli anni '90. Jazz dinamico e grande groove sostenuto dal drumming del super guest Ellade Bandini, storico batterista di Francesco Guccini e turnista d'eccezione, ex membro dei The Pleasure Machine.
DOMENICA 04 MARZO - ore 21.30
STEFANO BITTELLI
Come un erore, Bittelli cerca nelle sue serate di riprodurre quell'atmosfera "da osteria di una volta", humus di tutti i grandi cantautori assurti a fama nazionale dagli anni 60 in poi.
Stefano Bittelli, cantautore bolognese “esordiente” alla bella età di 49 anni, dopo una vita passata dietro le quinte della grande musica italiana come autore (soprattutto per Vasco Rossi), compositore, musicista, realizza un progetto covato da tempo: "Giovanna in India", un album all'insegna della canzone d’autore con sette composizioni originali e tre cover di alcuni tra gli Artisti italiani più amati: Gaber, Jannacci e Guccini.
Al Bravo presenterà originali ed evergreen degli autori sopracitati.

Fonte:newsletter@bravocaffe.it

© Concept & Design by Gianni Rossi Studio © Engineering Development by dott. Mauro Gravili

Anteprima per Road to Biografilm

Gli Sfiorati


Giovedì 1 marzo alle 20.10 presso la Sala Bio del Cinema Odeon, Biografilm Festival - International Celebration Of Lives in collaborazione con Multisala Odeon e Fandango Distribuzione presenta l’anteprima de Gli Sfiorati, di Matteo Rovere, in uscita in tutte le sale il 2 marzo.

Tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, che lo ha consacrato fra i più importanti scrittori del suo tempo, Gli Sfiorati mette in campo gli sbandati fratelli minori degli anni duemila, fissandone il carattere liquido e accelerandone il destino in una Roma, che è “madre” e cuore del film. Con la giovanissima Miriam Giovanelli nel ruolo di Belinda, nel cast anche Asia Argento (Beatrice Plana, pr dei salotti romani) e Claudio Santamaria (Bruno, amico del protagonista Mète).

Un padre in comune: è questa l'unica cosa che unisce Méte e Belinda. Lui giovane ed esperto grafologo, innamorato del carattere di ogni essere umano nascosto dietro la scrittura. Lei adolescente inafferrabile, in bilico tra consapevolezza e scoperta di sé. Non si sono praticamente mai visti, ma se adesso sono costretti a passare sotto lo stesso tetto la settimana che precede il matrimonio dei propri genitori, allora è forse arrivato il tempo di incontrarsi, o di perdersi definitivamente. Sullo sfondo c'è una Roma caotica e inattesa, carica di sensazioni e sorprese, e intorno a loro amici in movimento continuo, e adulti sempre alla ricerca dei propri sogni. È l'energia che gli Sfiorati spargono per la città, eroi di una generazione che ha avuto tutto, senza mai afferrare niente davvero: per sorridere, ridere e riflettere, su una certa confusione dell'oggi.

Per sapere tutto sugli appuntamenti di Road to Biografilm basta andare su www.biografilm.it, dove potrete anche trovare le Biografilm Card 2012 ad un prezzo speciale: 16€ (invece di 44€) per la Biografilm Card Plus e 10€ (invece di 30€) per la Biografilm Card Student.

L’ottava edizione di Biografilm Festival International Celebration of Lives si svolgerà dall’8 al 18 giugno presso la Manifattura delle Arti di via Azzo Gardino a Bologna.

Multisala Odeon
La Multisala Odeon, sin dalla sua ristrutturazione nel 1982, ha come missione la programmazione di Cinema di Qualità destinato agli appassionati d’arte cinematografica, con i quali vuole intrattenere un rapporto costante da appassionato ad appassionato

PULSE DAY 1



Giovedi 1 Marzo

PULSE HEADQUARTER - Teatrino degli Illusi
Vicolo Quartirolo 7, Bologna

ore 17.00



Giovedi 1 marzo inizia "Pulse", il mini- festival che celebra i 10 anni del Link Eletronic Department. Una quattro giorni a base di dj set di livello mondiale, showcase delle più interessanti realtà cittadine e di eventi culturali a trecentosessanta gradi capaci di raccontare i lati più scintillanti della club culture.

Il cuore del festival sarà in pieno centro, nell'affascinante cornice incastonata fra stretti vicoli medievali del Teatrino degli Illusi. A partire da giovedì 1 marzo fino al termine del festival, Rame dei Pastaboys nella sua particolare identità d'artistica “d'ascolto” e alcune delle migliori crew cittadine (We Love Family That's Funk Feeling, Revolver, Wake Up!, Alive Lab ) sonorizzeranno tra funk, house, techno, dubstep e quant'altro gli aperitivi e le prime serate. Sempre giovedì andrà in scena uno degli eventi più particolarii del festival; la curiosissima “extravaganza” musical-teatrale piena di schegge citazioniste creata da Massimo Giacon, designer, architetto, fumettista e creativo a trecentosessanta gradi, qui alla guida del quartetto The Blass.
A partire dalle ore 17.00 è previsto un workshop introduttivo e di primissimo livello sul software PC/MAC Resolume Avenue: le funzionalità di base, interazione tra più layer, gli effetti, i livelli, il formato dei file, interazione con l'audio in real-time, lo shaping adattativo dei layer.


PROGRAMMA

DAY 1 : GIOVEDI’ 1 MARZO


WORKSHOP ore 17.00
Alivelab presenta : Video.X - a VJing workshop


DJ SET


enROLL aka RAME


Il side-project di Rame merita i tanti occhi puntati che, da mesi, osservano la genesi di questa sua nuova avventura. Infatti, il famigerato dj bolognese, continua sì a diffondere il verbo house in ogni dove (insieme ai suoi soci Pastaboys) ma, nel mentre, celandosi sotto moniker enROLL fonde il futuro dell'elettronica a 360° in set musicali eclettici o in mixtape home-made. Dub techno, indietronica, IDM, glitch-hop, breakbeats e soprattutto ambient vengono accuratamente miscelati con dovizia e stile.


Aeon


No More Trouble


CONCERTO ore 22.00 - ingresso libero
Massimo Giacon & The Blass


In contemporanea con BilBolBul, il Led X è lieto di invitare Massimo Giacon & the Blass durante la serata inaugurale di Pulse. L’artista veneto conosciuto per essere attivo in diversi campi artistici, per aver esposto in diversi musei d’arte contemporanea e per le sue collaborazione con XL di Repubblica, Black Velvet e Rizzoli - Lizard (i piu’ attenti lo conoscono anche per aver disegnato su Frigidaire, Linus e tante altre testate fumettistiche), si esibirà sul palco del Teatrino degli Illusi con la sua incredibile band. Massimo, che già aveva prodotto qualche particolare, ironico e surreale singolo come “Sophia,sophia”, giovedì 01 marzo, insieme ad una pin up (Micol Beltramini) e ad un accompagnamento basso (Diego Zucchi) - batteria (Fabio Bozzetto), si cimenterà in un apprezzabile e sgangherato gig, tra garage à la Cramps, Rocky Horror Picture Show e fustigate bondage.

martedì 28 febbraio 2012

Eventi Museo Civico Medievale



Mercoledì 29 febbraio, alle 17.30, al Museo Civico Medievale, Elisabetta
Pasquini, studiosa della musica del Settecento, terrà una conferenza sul
tema: "Padre Martini e la vita musicale bolognese nel Settecento",ultimo
appuntamento del ciclo "I mercoledì del Settecento".
"I Mercoledì del Settecento. Arte, storia e cultura a Bologna" sono un
ciclo di conferenze organizzate dai Musei Civici d’Arte Antica e Genus
Bononiae. Musei nella città, in occasione delle mostre “Le più belle
ceramiche. Capolavori di Colle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del
Settecento", in corso presso il Museo Civico Medievale fino al 4 marzo, e
La collezione dei dipinti della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Da Pasinelli a Gandolfi. Le tempere della Sampiera", in corso a Palazzo
Fava.
Gli argomenti trattati nei nove appuntamenti hanno spaziato dalle arti
figurative, alla letteratura, alla musica, in un orizzonte che privilegia
lo stile di vita del ceto aristocratico e borghese della città, con
un'attenzione particolare agli oggetti di vita quotidiana, come le
maioliche, le sculture, i dipinti decorativi.


L'ingresso alle conferenze è gratuito

lunedì 27 febbraio 2012

Eventi LAMINARIE



Impersonale > Progetto Chance/change > Urto
nell’ambito di Centocage - Bologna rende omaggio a John Cage (1912 - 1992)





Mercoledì 29 febbraio alle ore 21.30 (in replica giovedì 1 e venerdì 2 marzo sempre alle ore 21.30) DOM ospiterà il debutto di Impersonale, nuovo spettacolo di Laminarie che apre Change/chance, la rassegna dedicata a John Cage all'interno di Urto, il programma 2012 presso DOM La Cupola del Pilastro (via Panzini 1) a Bologna.
Lo spettacolo vede in scena Febo Del Zozzo con la danzatrice Simona Bertozzi e fa parte del cartellone Centocage–Bologna rende omaggio a John Cage (1912–1992).
Impersonale si basa sulla costruzione fisica di un ambiente intorno al movimento fisico della danzatrice. Come spesso accade nei lavori della compagnia, viene messo al centro dell’attenzione l’aspetto materico del teatro, in cui i movimenti dei corpi, delle luci, delle scene, delle corde, attraverso una dosata precisione manuale mutano continuamente la percezione visiva dello spettatore. In questo processo, gli strumenti da macchinista che solitamente lavorano dietro le quinte vengono in primo piano al posto dell’autore e della sua personalità, entrando direttamente in rapporto con il corpo della danzatrice.
Al centro della macchina teatrale viene messa quindi la relazione tra i due corpi in scena: quello dell’attore e quello della danzatrice. I due stabiliscono tra loro una relazione silenziosa e potente affidandosi alla casualità di operazioni arbitrarie che mutano continuamente e imprevedibilmente sia la coreografia sia la dinamica dello spettacolo.
Il vero interesse sta nel rischio, nell’uso del linguaggio teatrale non solo come strumento di conquista dello spettatore, ma anche come evenienza per indagare un altro senso delle relazioni sulla scena.” scrive il regista e scenografo Febo Del Zozzo e prosegue: “In questo modo si esce da sé per lasciare potenza alla scena, anche in modo rude, senza raffinatezze stucchevoli, rinunciando alla creazione di confezioni azzeccate, rifiutando di stare nelle cose secondo un programma stampato.”


Giovedì 1 marzo alle ore 20, lo spettacolo sarà preceduto dall'incontro pubblico La personalità è una cosa troppo fragile per poterci fondare un’arte. L’incontro è pensato come un invito a una discussione sul tema del vuoto a partire da letture tratte da Louis Jouvet, grande attore francese, e John Cage, autore di Silenzio. Le letture saranno introdotte dallo storico del teatro Gerardo Guccini e dal musicista Marco Dalpane. A seguire aperitivo e spettacolo.
L’ingresso all’incontro è gratuito. Il biglietto di ingresso allo spettacolo ha un costo di 7 euro. La prenotazione è consigliata dato il numero limitato dei posti al numero 051.6242160 o via mail info@laminarie.it


Con Febo Del Zozzo e Simona Bertozzi
regia e scene Febo Del Zozzo; drammaturgia Bruna Gambarelli
cura Federica Rocchi; tecnica Matteo Chesini; amministrazione e promozione: Viviana Mercurio; produzione Laminarie


Febo Del Zozzo, regista, attore e danzatore. E' fondatore, nel 1994 insieme a Bruna Gambarelli, della Compagnia Laminarie.


Simona Bertozzi, danzatrice, coreografa e performer, vive e lavora a Bologna. Dopo studi di ginnastica artistica e danza classica, ha approfondito la sua formazione in danza contemporanea in Italia, Francia, Spagna, Belgio.

Eventi Biografilm Festival



Biografilm Festival - International Celebration of Lives
Bologna, Manifattura delle Arti, 8-18 giugno 2012




Biografilm Festival, l’unico evento al mondo dedicato alle biografie e ai racconti di vita, è orgoglioso di annunciare che il Presidente della Giuria 2012 sarà Leonard Maltin, uno dei più riconosciuti e rispettati storici e critici cinematografici della storia contemporanea. Autore della bibbia del cinema per eccellenza, pubblicata ogni anno dal 1969 – Leonard Maltin’s Movie Guide – Maltin conduce da oltre 30 anni il noto show televisivo USA dedicato all’industria del cinema Entertainment Tonight, in cui riesce ad amalgamare energicamente frizzanti interviste alle celebrità, analisi dei dati al box office americano e preziose digressioni sulla Storia del Cinema.
Sono onorato di ricoprire il ruolo di Presidente della Giuria per Biografilm Festival 2012 dove sarò affiancato da mia moglie Alice e mia figlia Jessie – ha dichiarato Leonard Maltin da Los Angeles - Tutti noi non vediamo l’ora di conoscere e vivere questo meraviglioso Festival e di scoprire la splendida città di Bologna.”
A Leonard Maltin, e alla sua Giuria, spetterà l’arduo compito di scegliere i vincitori dell’ottava edizione di Biografilm Festival: fiction o documentari, lungometraggi o corti, con una chiara vocazione biografica o che abbiano come tema centrale l’opera e la vita di un personaggio. Il concorso presenterà al pubblico del festival le migliori produzioni cinematografiche internazionali a tema biografico, prodotte negli ultimi due anni e non ancora distribuite in Italia.
Delle 450 opere arrivate alla direzione artistica, solo 10 entreranno a far parte della Selezione Ufficiale e saranno in competizione per il Lancia Award | Biografilm Festival 2012 e il Best Life Award | Biografilm Festival 2012.


Leonard Maltin
Prima di lavorare in televisione, Maltin è diventato un nome di spicco nel panorama critico-cinematografico mondiale con la guida annuale Leonard Maltin's Movie Guide, vera e propria bibbia di catalogazione di tutti i film in uscita e pubblicata ogni anno dal 1969.
“La guida”, ormai un bestseller e disponibile anche come app per iPhone e iPad, è diventata uno strumento a dir poco indispensabile per tutti gli appassionati di cinema, definita “inestimabile” dal New York Times. Altri titoli includono: The Great American Broadcast: A Celebration of Radio's Golden Age, Of Mice and Magic: A History of American Animated Cartoons, The Great Movie Comedians, The Disney Films, The Art of the Cinematographer, Selected Short Subjects, e, come co-autore, The Little Rascals: The Life and Times of Our Gang.
Leonard Maltin insegna presso la Facoltà di Cinema della University of Southern California, e conduce lo show settimanale Maltin on Movies su Reelz Channel. Per tre anni, Maltin ha co-condotto lo show di cinema Hot Ticket, e per sei anni è stato il critico cinematografico del magazine Playboy.
I suoi articoli sono stati pubblicati sui quotidiani The New York Times, The Los Angeles Times, The London Times, e sui magazine Premiere, Satellite Direct, Smithsonian, TV Guide, Esquire, The Village Voice, e American Film. Maltin è anche tra i collaboratori del volume American National Biography edito da Oxford University Press.
Maltin ha fatto parte per nove anni del comitato di Facoltà della New School for Social Research presso l’Università di New York City, è stato Curatore Ospite presso il MOMA di New York nella sezione Film, e nel 1976 ha curato una rassegna in omaggio alla grande tradizione della commedia americana. Inoltre, è stato Presidente dell’Associazione dei Critici Cinematografici di Los Angeles nel 1995 e 1996, mentre nel 1997 è stato a capo del National Film Preservation Board, dove ha selezionato, ogni anno, 25 film destinati ad essere inclusi nel registro dei film della Library of Congress.
Nel 2006, Leonard Maltin è entrato a far parte del Board of Directors del National Film Preservation Foundation. Maltin ha ricevuto premi e citazioni da parte di numerose istituzioni: American Society of Cinematographers, Anthology Film Archives di New York, The Society of Cinephiles e il festival cinematografico Telluride Film Festival.
Tra la bibliografia di Maltin compaiono numerosi testi di critica televisiva, come "Fantasia: The Creation of a Disney Classic". Maltin è stato anche autore di diversi documentari tra i quali "The Making of The Quiet Man", "The Making of High Noon", "Cartoons for Big Kids", "The Lost Stooges", "Young Duke: The Making of a Movie Star", "Cliffhangers: Adventures from the Thrill Factory" e "Cartoon Madness: The Fantastic Max Fleischer Cartoons".
Maltin ha anche prodotto la serie Walt Disney Treasures distribuita da Warner Home Video nella collana “Night at the Movies”.
La fama di Leonard Maltin è stata riconosciuta ed omaggiata anche dalle serie tv: in un episodio di South Park (dal titolo “Barbara Who?”, prima stagione) mentre la celebre guida edita da Maltin è apparsa tra le mani del personaggio di Carmela (moglie di Tony Soprano), in un episodio dei I Soprano.

sabato 25 febbraio 2012

SAN GIACOMO FESTIVAL



CONCERTI 25-26 FEBBRAIO
Sabato 25 febbraio 2012 ore 18.00 *

ORATORIO S. CECILIA

Via Zamboni, 15 – Bologna

Soprano: PATRIZIA VACCARI

Arpa classica: MARIA CRISTINA CLEARY

Fortepiano: CARLO MAZZOLI

Musiche di J.B. Krumpholtz, A. Catalani, C. Uccelli, M. Malibran, J.B. Cramer



Domenica 26 febbraio 2012 ore 18.00 *

ORATORIO S. CECILIA

Via Zamboni, 15 – Bologna

VIOLINO

PIANOFORTE



Violino: LEONARDO CESINI

Pianoforte: AMEDEO SALVATO



Musiche di W.A. Mozart, J.S. Bach, N. Paganini, J. Brahms, H. Wieniawsky



Ingresso ad offerta fino ad esaurimento posti.
* Si può prenotare via e-mail seguendo le indicazioni sotto riportate:
1. Iscriversi alla newsletter (per coloro i quali non sono già iscritti)
2. Rispondere alla newsletter ricevuta relativa al concerto che si vuole prenotare indicando: nome e cognome, residenza, data e ora del concerto
NB: se 10 minuti prima dell’inizio dello spettacolo non saranno stati ritirati i biglietti gli stessi verranno assegnati ad altri spettatori


WWW.SANGIACOMOFESTIVAL.IT

Boris 3 - Evento Speciale Biografilm 2012


Domenica 26 febbraio alle 22.30 presso la Sala Bio del Cinema Odeon, Biografilm Festival - International Celebration Of Lives in collaborazione con Multisala Odeon, Fox International Channels Italy e Feltrinelli Le Nuvole presenta in anteprima sul grande schermo tre fantastici episodi di Boris 3, la serie culto della televisione italiana.
Per l’occasione, interverranno anche Francesco Pannofino (Renè Ferretti), Ninni Bruschetta (Duccio), Carlo de Ruggeri (Lorenzo, lo stagista) e l’autore della serie Giacomo Ciarrapico: insieme racconteranno al pubblico del festival tutti i retroscena della serie italiana più amata.
Sin dal suo esordio, Boris è stata accolta positivamente da stampa e pubblico, grazie alla sua capacità di raccontare per la prima volta, con ironia e leggerezza, il mondo della fiction italiana, un mondo fatto di compromessi, attori raccomandati, tempi produttivi serrati, dialoghi improbabili e corsa agli ascolti. Ambientata sul set di una fiction tv, Boris ha portato sul piccolo schermo una divertente e riuscita galleria di personaggi, dotati di sarcasmo e cinismo e maestri dell’arte d’arrangiarsi. Il ritratto, in fondo, di un paese che combatte quotidianamente con i propri difetti.
Abbandonata Villa Orchidea e la discutibile serie Occhi del Cuore, di cui è stato raccontato il dietro le quinte nelle prime due stagioni, René è alle prese con una nuova sfida: realizzare, il dramma ospedaliero Medical Dimension, che nelle intenzioni dovrà essere una serie all’americana, che faccia della qualità il suo punto di forza.
Partecipare è facile: basta andare su HYPERLINK "http://www.biografilm.it" www.biografilm.it, inserire il codice BRSSB26 e seguire le istruzioni che – nei limiti dei posti disponibili - offrono la possibilità di ottenere un ingresso a 4 € (invece di 8 €).
Per sapere tutto sugli appuntamenti di Road to Biografilm basta andare su www.biografilm.it, dove potrete anche trovare le Biografilm Card 2012 ad un prezzo speciale: 16€ (invece di 44€) per la Biografilm Card Plus e 10€ (invece di 30€)per la Biografilm Card Student.                                    

BORIS, la serie culto della televisione italiana prodotta da Wilder per Fox Channels Italy, torna per una terza stagione ricca di novità.
Sin dal suo esordio, Boris è stata accolta positivamente da stampa e pubblico, grazie alla sua capacità di raccontare per la prima volta, con ironia e leggerezza, il mondo della fiction italiana, un mondo fatto di compromessi, attori raccomandati, tempi produttivi serrati, dialoghi improbabili e corsa agli ascolti. Ambientata sul set di una fiction tv, Boris ha portato sul piccolo schermo una divertente e riuscita galleria di personaggi, dotati di sarcasmo e cinismo e maestri dell’arte d’arrangiarsi. Il ritratto, in fondo, di un paese che combatte quotidianamente con i propri difetti.
La serie, scritta da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, che firmano la direzione creativa, presenta novità nella regia, curata da Davide Marengo (Notturno Bus, Il Commissario Manara, Crimini 2), nelle nuove location e, soprattutto, nel progetto al quale lavora la scalcinata troupe capitanata da René Ferretti (Francesco Pannofino).
Abbandonata Villa Orchidea e la discutibile serie Occhi del Cuore, di cui è stato raccontato il dietro le quinte nelle prime due stagioni, René è alle prese con una nuova sfida: realizzare, il dramma ospedaliero Medical Dimension, che nelle intenzioni dovrà essere una serie all’americana, che faccia della qualità il suo punto di forza.

Nuovi attori affiancheranno Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti) in questa impresa: Valerio, l’attore maledetto del cinema italiano interpretato da Marco Giallini, e Fabiana, talentuosa esordiente interpretata da Angelica Leo, che con il suo atteggiamento pacato e corretto desta grandi sospetti e diffidenza sul set…
Insieme a loro ritroveremo i personaggi delle prime due stagioni con il loro carico di tic, nevrosi e umorismo politicamente scorretto: Alessandro/Seppia (Alessandro Tiberi), Arianna (Caterina Guzzanti), Duccio (Ninni Bruschetta), Biascica (Paolo Calabresi), Lopez (Antonio Catania), Sergio (Alberto Di Stasio), Lorenzo (Carlo de Ruggeri), Alfredo (Luca Amorosino) e il dottor Cane (Arnaldo Ninchi) - più una serie di guest star che faranno irruzione sul set sconvolgendone i già precari equilibri (Filippo Timi, Laura Morante, Massimiliano Bruno, Paolo Sorrentino e molti altri), a riconferma del grande apprezzamento per la serie anche da parte di tutto il mondo dello spettacolo.

FX è solo su SKY (canale 119)
www.fxtv.it

CASA CARDUCCI


Domenica 26 febbraio a Casa Carducci (piazza Carducci 5), si terranno due
visite guidate, alle 10,30 ed alle 11, 30 insieme a Matteo Rossini. Il
tema: Giosue Carducci fra Mazzini e Proudhon: i primi dieci anni a Bologna.

Operare a Bologna a partire dal 1860, nel rinnovato Ateneo, significò per
Carducci non solo l’avvio di un intenso letterario, ma anche aprirsi a
nuove idee politiche. L’incontro con il pensiero di Mazzini e soprattutto
la lettura degli storici francesi di orientamento repubblicano (Proudhon,
Quinet, Michelet), insieme all’acuta delusione nei confronti dell’azione
politica della classe dirigente – i governi della Destra – della neonata
nazione incapace di dare compimento al processo di unificazione (ancora
aperte le questioni di Roma e Venezia), sollecitano nello scrittore
atteggiamenti dichiaratamente antigovernativi, antimonarchici ed
anticlericali. Un’ esplorazione nell’archivio e nella biblioteca dello
scrittore alla ricerca di libri e carte che documentano questi
atteggiamenti.
Visite guidate gratuite

BIBLIOTECA DI BORGO PANIGALE:FESTA DEI LETTORI

Sabato 25 febbraio a partire dalle 16, la Biblioteca di Borgo Panigale in
via Legnano 2, invita alla "Festa dei lettori e dei gruppi di lettura"

La Biblioteca Borgo Panigale compie quasi un anno nella sua nuova sede e lo
celebra con un mese iniziative, dibattiti, corsi e laboratori dedicati ai
lettori, da 0 a 99 anni, mettendo l'accento sul ruolo della biblioteca come
risorsa della collettività. La biblioteca come bene comune che si apre al
territorio, ai suoi bisogni ed ai suoi stimoli offrendo spazi e cercando
sinergie.

Il programma:

Dalle 16.00  Baratto dei grandi e dei piccoli: scambio di libri, giochi e
figurine (se hai un libro che non tieni più e vuoi scambiarlo, portalo con te!).
I libri cercano sempre i loro lettori e noi vogliamo creare uno spazio
aperto di bookcrossing.
Mercatino dei capi del laboratorio sartoriale della sezione femminile del
Carcere Dozza

16.00  Saluto di Daniele Donati, Presidente Istituzione Biblioteche

16.30 "Fata cipolla e i suoi amici." Favole per bambini da 2 a 6 anni,
scritte e animate da Marco Gollini. A seguire laboratorio del minestrone
offerto da Associazione Produttori Agricoli Borgo Panigale. Su iscrizione

16.30 presentazione Laboratorio di scrittura autobiografica con Maria Luisa
Pozzi. Su iscrizione.

16.30 Libro vivente. A cura di Accaparlante

17.00  e 18,45  Per ABOut Dickens: tributo letterario e musicale ai personaggi
ed ai romanzi di Charles Dickens. A cura dell'associazione Libri e
dintorni.
Viaggeremo nella Londra di David Copperfield, nella Coktown di Tempi
difficili e nella Bologna di Impressioni d'Italia. Scopriremo alcuni
personaggi secondari intrisi di ironia, Mister Pip da Grandi speranze, il
direttore dell'ospizio dei poveri Mister Bumble da Oliver Twinst, le
incursioni contro gli asinelli di Betsy Trotwood, zia di David Copperfield.

17.30  "Gruppi di lettura: quali e quanti sono?" Spazio aperto ai gruppi di
lettura della città e della provincia di Bologna per conoscersi,
incontrarsi e confrontarsi. A cura del Gruppo di lettura di Borgo Panigale.

Info:
http://www.aamterranuova.it/article5089.htm
Biblioteca di Borgo Panigale: 051404930, e mail: biblbopa@comune.bologna.it

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE


Sabato 25 febbraio alle 15,30, il Museo del Patrimonio Industriale propone
l'attività gratuita “Esplorando il Sistema Solare” dedicata ai ragazzi
dagli 8 ai 12 anni.
Il Sistema Solare è costituito dagli oggetti celesti che ruotano attorno
alla nostra stella: il Sole. È composto da 8 pianeti (e le loro 165 lune
conosciute), dai 3 pianeti “nani” (Cerere, Plutone, Eris e le loro 4 lune
conosciute), qualche decina di migliaia di asteroidi, un numero imprecisato
ma sicuramente enorme di comete e da miliardi di corpi minori. Durante il
percorso – con l'aiuto di un moderno tellurio a movimentazione elettronica
– sarà possibile spiegare i moti del Sole, della Terra e della Luna e le
loro conseguenze.
In seguito, un'affascinante e divertente simulazione laboratoriale aiuterà
a comprendere le problematiche e l'insieme delle valutazioni
tecnico-scientifiche ed economiche che un team scientifico deve affrontare
per organizzare missioni spaziali.
Sfruttando un programma interattivo e sotto la guida di un operatore, i
partecipanti potranno scegliere quale pianeta o satellite esplorare; quale
razzo vettore utilizzare, quali scopi scientifici perseguire tra
rilevazioni fotografiche, analisi del territorio, intensità dei venti,
campo magnetico e altro ancora. Il tutto rispettando il budget assegnato.
Il laboratorio e l'ingresso al Museo sono gratuiti per i ragazzi e un
accompagnatore.
L’ingresso al Museo è – per tutti gli altri – a pagamento, secondo il
tariffario dell’Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna.


Domenica 26 febbraio alle 16, il Museo del Patrimonio Industriale propone
"La meccanizzazione del lavoro nelle campagne del bolognese tra Ottocento e
Novecento" , un incontro ad ingresso gratuito con Silvio Fronzoni,
direttore del Museo della Civiltà Contadina di S. Marino di Bentivoglio,
sulla meccanizzazione del lavoro tra 800 e 900.

Quando si è avviato nelle campagne bolognesi il processo di meccanizzazione
dell'agricoltura? Quali fasi ha attraversato, quali pratiche agricole ne
sono state oggetto per prime, venendone ben presto trasformate, e quali
invece ne sono rimaste escluse quasi sino ad oggi?
Quali le fonti di energia che lo hanno successivamente supportato e quale
la natura dei fattori e dei vincoli che ne hanno stimolato o ostacolato lo
sviluppo?
Queste sono solo alcune delle domande alle quali vuole rispondere la
conferenza attraverso una rassegna, supportata da immagini, degli sviluppi
che hanno fatto dell'Emilia-Romagna uno dei poli più importanti
dell'agricoltura industriale e, al tempo stesso, dell'industria della
meccanica agricola del nostro Paese.

L'ingresso al Museo è per l'occasione gratuito.

Info:
tel. 051.6356611; mail: museopat@comune.bologna.it
Il sito internet del museo è: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
È possibile raggiungere il Museo dal centro e dall'autostazione con
l'autobus n° 17 (festivi 11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita
n° 5 con possibilità di ampio parcheggio.

Eventi MUSEO ARCHEOLOGICO


Sabato 25 febbraio e Domenica 26 alle 16, al Museo civico archeologico di
via dell'Archiginnasio 2, due incontri per il ciclo "Stanno lavorando per
noi: giovani studiosi a confronto col pubblico ", pensato per diffondere i
risultati delle ricerche archeologiche di giovani e preparati archeologi.
Nell'appuntamento di sabato, "Nuovi studi sull'età del Bronzo nel
territorio bolognese" Martina Bazzocchi, Giorgia Cappelletti e Giacomo Vinci,                                    tre giovani studiosi di Protostoria, porteranno a conoscenza del grande
pubblico una delle fasi più complesse e interessanti per capire le origini
della nostra regione: il popolamento nella media e recente età del Bronzo,
tra il 1600 e il 1300 a.C. circa. Partiti da materiali conservati in
deposito al Museo Archeologico i tre studiosi hanno affrontato, non solo lo
studio dei singoli insediamenti, dai villaggi di altura alle terramare e ai
siti di pianura, ma anche i diversi approcci metodologici necessari per
affrontare materiali archeologici scavati nel corso dell’800 o materiali
provenienti da indagini moderne e recentissime
Domenica invece il tema è "Magia nera nella collezione romana del Muse".
Celia Sanchez Natalias svelerà come anche i Romani, in apparenza popolo del
pragmatismo, avevano le loro oscure credenze. Dove non arrivano fortuna,
forza, intelligenza e astuzia, può forse arrivare la magia nera, con
segrete e terribili maledizioni e oggetti creati appositamente. La giovane
studiosa spagnola ha esaminato con cura un importante reperto del Museo
che, dietro l’apparente aspetto di un normale documento epigrafico, cela in
realtà un potenziale magico davvero efficace agli occhi degli antichi
Romani.

L'ultimo incontro del ciclo è

sabato 4 marzo Felsina: la città e le necropoli con Giulia Morpurgo e
Silvia Romagnoli

L'ingresso alle conferenze è libero fino ad esaurimento posti.
Info: www.comune.bologna.it/museoarcheologico

venerdì 24 febbraio 2012

LA PRIMAVERA DI CA' SHIN

DONNAMADRETERRA

Piano piano arriva la Primavera, il sole riscalda le giornate, la Natura si risveglia e la terra esprime tutta la sua vitalità...ma la natura è Madrenatura e come madre è donna, per questo l'8 marzo, festa della donna, è per noi anche festa della terra. Per condividere questo momento speciale di rinascita e vitalità Cà Shin dedica un percorso fotografico alle donne, alla madri, alla terra con DONNAMADRETERRA.
La mostra con le fotografie di Francesca Cesari, che sarà inaugurata sabato 25 febbraio alle ore 19.00 con un aperitivo offerto da Cantina Manaresi, si sposa perfettamente con l'attenzione per la natura e la vita che Cà Shin dedica a tutte le sue attività e si sviluppa con la collaborazione di Casa Maternità – Associazione culturale Il Nido.
Crediamo che comprendere il profondo legame che unisce tutte le donne alla natura possa accendere una scintilla di consapevolezza del ruolo delle donne nel mondo. Un approccio con la natura più di corpo che di testa, più biologico che ideologico, può significare una maggiore responsabilità nei confronti della vita quotidiana, un'attenzione ai problemi ambientali, un istinto alla difesa della salute; aspirando ad un mondo migliore, dove le donne, le madri e la natura avranno sempre il ruolo fondamentale di forza trainante verso il cambiamento.

Francesca Cesari è una fotografa freelance dal 1998 e lavora a Bologna. E' laureata in Arte Contemporanea e ha un Diploma del London College of Communication in Professional Photographic Practice. La sua ricerca artistica si concentra soprattutto sulle persone, fotografate a luce ambiente e in contesti domestici o naturali. I progetti che porta avanti riguardano principalmente l'intimità delle relazioni umane, percorrendo ambienti e spazi che diventano tempi e luoghi dove fermarsi e riflettere. La sua esplorazione dell'universo femminile ha portato ad una serie di ritratti in contesti naturali che riflettono l'istintiva connessione tra donna e natura, attraverso quella modalità spontanea e sensuale con cui le donne si affidano ad essa.
Domenica 26 febbraio dalle 10.00 alle 12.00 ci sarà “lo scambio dei semi” un'occasione da non perdere per chi crede nell’importanza di autoprodurre le piantine per il proprio orto-giardino e nel recupero della biodiversità del proprio territorio. Sarà possibile trovare varietà antiche di ortaggi, semi di cereali, semi di piante aromatiche e officinali, semi di erbe tintorie, ma anche talee e tanto altro: si scambieranno semi ma anche idee e suggerimenti per l’orto e il giardino, per prepararsi all'arrivo della primavera.
partecipazione gratuita

DONNAMADRETERRA: 25 febbraio > 25 marzo
Inaugurazione
25 febbraio alle ore 19,00
aperitivo offerto dalla Cantina Manaresi
A cura di VisuALI
via Cavaioni 1 Bologna . T 051 589419 . 051 589184 . info@le-ali.com . www.ca-shin.com

giovedì 23 febbraio 2012

Evento Locomotiv Club


sabato 25 febbraio 2012

LOCOMOTIV CLUB, UNHIP RECORDS e RADIO CITTÀ DEL CAPO
presentano MURATO!

MULATU ASTATKE
in concerto al Teatro Duse (Bologna)



BIGLIETTI ANCORA DISPONIBILI

Le prevendite sono disponibili alla BIGLIETTERIA del TEATRO DUSE (Via Cartoleria
42, apertura da martedì a sabato 15.00-19.00). Dalle 19:00 di sabato 25 febbraio i
biglietti saranno venduti sempre alla BIGLIETTERIA del TEATRO DUSE senza
l’aggiunta del costo dei diritti di prevendita.

Grande artista di culto, Mulatu Astatke arriva in Italia per due sole date, a Torino e a
Bologna. In questo tour si presenta con una formazione di 8 elementi composta da
musicisti di straordinario talento. Oltre al pianoforte Wurlitzer, il vibrafono e le percussioni
(congas, bongos, timbales) - suonati dallo stesso maestro Mulatu - ci saranno un bassista, un batterista, un percussionista, un tastierista, un violoncellista, un sassofonista/flautista
ed un un trombettista.
Per la prima volta a Bologna grazie al Locomotiv Club, il vibrafonista e multistrumentista è
da annoverare tra i più importanti musicisti africani di sempre. Negli anni ’60 ha creato il
movimento musicale denominato Ethio-Jazz, in cui si fondono tradizione etiope, influenze
latinoamericane ed improvvisazione jazzistica. Primo africano nella storia a diplomarsi alla
Berklee Music School di Boston, Mulatu vanta una carriera prestigiosa, impreziosita da
collaborazioni con Duke Ellington, Mongo Santamaria e molti altri. Mulatu ha vissuto tra
Addis Abeba e gli Stati Uniti, il suo status di culto si è rinnovato recentemente grazie
all’omaggio reso dal regista Jim Jarmusch nella colonna sonora del film “Broken Flowers”
del 2005 che contiene 7 sue composizioni; la francese “Buda Musique” ha ristampato
un'intera serie dedicata all’Ethio-Jazz ed a Mulatu; la Red Bull Music Academy lo ha
tributato nel 2008 con una storica serata a Londra; la sua musica è stata campionata da
artisti del calibro di Nas, Kanye West e Madlib; la Strut Records è riuscita a riportarlo negli
studi di registrazione (dopo oltre 20 anni) affiancato dal collettivo londinese degli
Heliocentrics, per il magico album “Inspiration Information” che è stato entusiasticamente
accolto anche in Italia mettendo d’accordo critica e pubblico. Ora Mulatu ci presenta il
nuovo album “Mulatu Steps Ahead”. I territori sono quelli del tanto caro Ethio-Jazz, nella
sue sfaccettature più fumose e dilatate. Il disco è stato registrato tra Boston e Londra, con
il contributo della Either Orchestra, degli Heliocentrics ed altri ospiti speciali. Mulatu
Astatke è un maestro che ha trovato finalmente un posto nella storia, accanto a giganti
come Duke Ellington e Sun Ra.
More info:
http://www.ethiojazz.com/

LOCATION:
TEATRO DUSE, Via Cartoleria 42 Bologna

ORARI:
Apertura porte 20:00
Inizio live ore 21:30 BIGLIETTI:
Sono disponibili tre ordini di posto:
 platea 30€ +diritti di prevendita
 prima galleria 25€ +diritti di prevendita
 seconda galleria 20€ +diritti di prevendita
Le prevendite sono disponibili alla BIGLIETTERIA del TEATRO DUSE (Via Cartoleria 42,
apertura da martedì a sabato 15.00-19.00). Dalle 19:00 di sabato 25 febbraio i biglietti
saranno venduti sempre alla BIGLIETTERIA del TEATRO DUSE senza il costo dei diritti di
prevendita.

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:
Locomotiv Club: www.locomotivclub.it - info@locomotivclub.it - 3480833345

CONVENZIONE PARCHEGGIO "STAVECO" (Viale Enrico Panzacchi 10):
Gli spettatori del teatro Duse avranno la possibilità di parcheggiare a partire da un'ora
prima dell'inizio dello spettacolo fino a fine spettacolo (rimarrà aperto fino all'01:00),
pagando la tariffa forfettaria di € 4. Tale agevolazione verrà concessa dietro esibizione del
biglietto del concerto, fatta salva la disponibilità di posti all'interno del parcheggio.

Patrocinato dal - In collaborazione col - Media partner


Giovanni Gandolfi
Ufficio stampa Locomotiv Club
www.locomotivclub.it
info@locomotivclub.it

" PLAYLIST"

VENERDI' 24 FEBBRAIO 2012, dalle 19.00

l’Associazione culturale Buscart presenta:

“PLAYLIST”

invasione sinestetica di Marco Felicioni

℅ SPAZIOBARNUM - via de’ pepoli 8/b - Bologna

ingresso gratuito con tessera dell’associazione



“PLAYLIST” di Marco Felicioni


C'è a chi piace davvero sporcarsi le mani con tutto quello di cui ha esperienza, finendo per confondere l'inizio di un progetto con la fine di un altro. Come se in fondo, più che voler rappresentare, fermare e fissare nel tempo un'idea fosse importante una sola cosa: raccontarla.”


Il momento è semplice: solo il fotografo e il performer. Il fotografo vede attraverso la camera, l'altro ascolta attraverso gli headphone. Nessuno può sentire la musica oltre a lui ma questo non gli impedisce di agire e reagire.


Playlist” è una raccolta di videoclip musicali in fotografia, il racconto di performance eseguite unicamente per la fotografia stessa: pochi scatti in condizioni ambientali rarefatti e atmosfere sfuggenti, in cui la musica è protagonista implicita. Video mancati. Occasioni sprecate. “Playlist” è un documentario che vive di sinestesia, la descrizione di un attimo desiderato ma mai esistito.


Marco Felicioni è fotografo, illustratore e sceneggiatore. Dal 2009 si concentra sulla fotografia, producendo mostre personali nel contesto underground bolognese, e lavorando per on-line store di moda quali YOOX, Emilio Pucci, D&G e Dolce&Gabbana.




www.spaziobarnum.it


www.dronio.com

"PERFORMAZIONI"



Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione di "PerformAzioni", il
primo International Workshop Festival a Bologna, che si svolgerà dal 20 al
31 marzo 2012 presso il LIV-Centro di ricerca e formazione nelle arti
performative diretto da Instabili Vaganti.
Il Festival è dedicato alla formazione nelle arti performative ed ha come
scopo quello di legare percorsi di specializzazione indirizzati ad attori,
danzatori, performer ed artisti provenienti da tutto il mondo, ad eventi ed
incontri rivolti ad un vasto pubblico. Il programma prevede 12 giorni di
workshop, laboratori, open class gratuite, incontri, dimostrazioni di
lavoro, mostre, installazioni, performance, con maestri riconosciuti a
livello internazionale per la propria metodologia di lavoro e ricerca
artistica nella scena contemporanea.
Tra i maestri e le compagnie di questa edizione ci saranno Anna Dora Dorno
e Nicola Pianzola di Instabili Vaganti, Anna Albertarelli e Roberto Passuti
di Gohatto project, la performer serba Nhandan Chirco, Shamal Amin e Nigar
Hasib del Lalish Theater Labor ensemble Curdo con base a Vienna.


È possibile iscriversi ai singoli workshop o partecipare all’intero
programma di formazione. Tutti i giovani artisti del territorio potranno
inoltre presentare un proprio studio, work in progress, frammento di
performance, durante la giornata di chiusura del festival.


Info:
laboratori@instabilivaganti.com
Tel. 0519911785 – 3491364945.
www.liv-bo.com
www.instabilivaganti.com
PAUL VAN DYK
-EVOLUTION WORLD TOUR 2012-

24 febbraio 2012, Ore 23.00, Link, Via Fantoni 21, Bologna

Paul Van Dyk per gli adepti, è una delle ultime superstar che meglio rappresentano il genere Trance. Venerdi'24 sarà al Link di Bologna, grazie alla collaborazione con AMNESIA - Milano, che ha scelto proprio Bologna come altra tappa del tour nazionale.
Oltre 20 anni di carriera. Oltre 3,5 milioni di album venduti. Votato due volte come migliore DJ del mondo. Una quantità di remix per nomi di grande fama. Milioni di fan alle sue performance, da Rio De Janeiro a Central Park NYC e in tutto il globo.
L’Evolution World Tour di Paul presenta il nuovo lavoro in uscita questo autunno, ma l’attesa potrebbe essere più lunga, come si vocifera nei corridoi del tranceverso. Evolution porta una nuova corrente nel sound di PvD, si parla infatti di BPM più lenti, sui 132/135, e della presenza di una traccia DnB, oltre alle virate Dub e chiari ritorni alle sue origini. Sempre guardando avanti.
Del resto, basta ammirare in rete qualche video delle altre date del tour per rendersi conto che, andando oltre le definizioni, sarà un grande show.


Opening set:


WILLIAM P (Art of trance)


Prezzi:
22 euro in prevendita
28 euro intero


Info e prevendite:


347.1606599 - 340.6455314 - 329.6726950


Punti vendita a Bologna:
Peacock Store, via zamboni 16e
Out of Time, via castiglione 12d
Disco d'oro, via galliera 23
Limited Edition, via degli Orti 16/C
Eventeria, via Goito 6/b


Punto vendita a Modena: 333.4284076
Punto vendita a Reggio Emilia: 348.7835484
Punto vendita a Ferrara : 338.2605767
per prevendite on line:
www.rndpromotion.com e www.panzatravel.it


SERVIZO NAVETTA GRATUITO DALLE 23.00 IN PIAZZA VIII AGOSTO
Corse ogni 40 min. circa


Link, via Fantoni 21 Bologna
Ingresso riservato agli associati Link Associated
costo tessera LINK 5 euro - validità 31.12.2012


info: www.link.bo.it

"MANI IN ALTO!"



Sono aperte le iscrizioni per il laboratorio sulla costruzione e animazione
dei burattini a guanto tenuto da Valentina Paolini dal 5 marzo al 30 aprile
presso il Teatrino a due Pollici, atelier/spazio in convenzione del Comune
di Bologna in piazza dei Colori 23/A.


Il corso si rivolge a tutti coloro che vogliono imparare la tecnica di base
del burattinaio e ha come scopo la realizzazione di un brevissimo
spettacolo di burattini.
Il corso si articolerà attraverso le seguenti fasi:
costruzione di un proprio personaggio con tecniche veloci come la carta
pesta o la pasta di legno, più semplici da acquisire rispetto all’intaglio
del legno;
redazione di un testo da mettere in scena;
costruzione dei vari personaggi e progettazione della baracca;
messa in scena finale.
Inoltre, per coloro che saranno interessati all'intaglio legno ci sarà la
possibilità di realizzare la scultura di una testa di burattino.


Valentina Paolini è laureata al Dams di Bologna. Ha svolto attività di
ricerca nel campo storico-artistico e ha coltivato la passione per il
teatro di figura e lo studio della fisarmonica. Svolge attività di
formazione sulla costruzione e animazione dei burattini rivolta sia ai
bambini che agli insegnanti.
Il Teatrino a due Pollici è un piccolo spazio per spettacoli, concerti e
incontri tematici, una bottega d’arte che organizza percorsi formativi
principalmente nell’ambito del teatro di figura e della musica ed è situato
nel Quartiere San Vitale.
La tecnica tradizionale dei burattini a guanto è tra le più praticate ai
nostri giorni. I burattini a guanto sono presenti quasi in ogni parte del
mondo, ma variano tantissimo a seconda dei materiali usati per la
costruzione, delle dimensioni delle teste, dei personaggi, del modo di
parlare, del ritmo dei movimenti, della maniera di indossarli e della forma
del teatrino, detto baracca.


Per info e iscrizioni:
teatrinoaduepollici@gmail.com
www.teatrinoaduepollici.webnode.com
+ 39 328 0379986

aBOut DICKENS



Venerdì 24 febbraio alle 20,30, nella Biblioteca di Borgo Panigale in via
Legnano 2, Enrico Accorsi presenta il libro "Il mio orto biologico" (Terra
nuova edizioni), con Alberto Veronesi di BorgoMondo. A cura
dell'associazione Libri e dintorni e del Gruppo di lettura di Borgo
Panigale.


Il libro è un manuale pratico dedicato a tutti coloro che desiderano
coltivare ortaggi senza ricorrere a concimi e pesticidi di sintesi. Primo
nel suo genere in Italia, Il mio orto biologico, va oltre le soluzioni a
basso impatto ambientale praticate dall'agricoltura biologica, riunendo
nello stesso volume anche i suggerimenti e i consigli offerti dalla
permacultura e dall'agricoltura sinergica.


L'iniziativa è inserita in aBOut Dickens e si apre con un tributo
letterario e musicale ai personaggi ed ai romanzi di Charles Dickens, che
in David Copperfield già dubita della salubrità del cibo di Londra e nel
Mistero di Edwin Drood propone coltivazione naturale, autoproduzione e cura
con le erbe.


Info:
http://www.aamterranuova.it/article5089.htm
Biblioteca di Borgo Panigale: 051404930, e mail: biblbopa@comune.bologna.it

mercoledì 22 febbraio 2012

...Anteprima...

Per Road To Biografilm in anteprima
Project Nim

Giovedì 23 febbraio alle 20.20 presso la Sala Bio del Cinema Odeon, Biografilm Festival - International Celebration Of Lives in collaborazione con Multisala Odeon, Feltrinelli Real Cinema e Sacher Distribuzione presenta Project Nim, il documentario che sarà pubblicato a settembre in dvd nella collana Feltrinelli Real Cinema.

Di James Marsh - Premio Oscar per Man On Wire - la straordinaria storia di Nim, lo scimpanzè divenuto negli anni ’70 oggetto di un esperimento passato alla Storia: può una scimmia imparare a comunicare col linguaggio dei segni se allevata da un essere umano? Seguendo il percorso del piccolo scimpanzè, attraverso la società e l'impatto sulle persone con cui viene a contatto, il film rappresenta una vera a biografia, asciutta, onesta ed emozionante, non solo di Nim ma di tutta l’umanità.

Partecipare all’anteprima è facile: basta andare su HYPERLINK "http://www.biografilm.it" www.biografilm.it, inserire il codice PN23SB e seguire le istruzioni che – nei limiti dei posti disponibili - offrono la possibilità di ottenere un ingresso a 4 € (invece di 8 €).
Per sapere tutto sugli appuntamenti di Road to Biografilm basta andare su www.biografilm.it, dove potrete anche trovare le Biografilm Card 2012 ad un prezzo speciale: 16€ (invece di 44€) per la Biografilm Card Plus e 10€ (invece di 30€)per la Biografilm Card Student.
CAST ARTISTICO

Prof. Herbert Terrace PROF.HERBERT TERRACE Stephanie LaFarge STEPHANIE LaFARGE Jenny Lee JENNY LEE Laura-Ann Petitto LAURA-ANN PETITTO Joyce Butler JOYCE BUTLER Bill Tynan BILL TYNAN Renee Falitz RENEE FALITZ Bob Ingersoll BOB INGERSOLL Dr. James Mahoney DR.JAMES MAHONEY Dr.William Lemmon BERN COHEN Stephanie LaFarge REAGAN LEONARD

CAST TECNICO

Regia JAMES MARSH Produttore SIMON CHINN Montaggio JINX GODFREY Produttori esecutivi JOHN BATTSEK ANDREW RUHEMANN Produttori esecutivi JAMIE LAURENSON NICK FRASER HUGO GRUMBAR Fotografia MICHAEL SIMMONDS Musiche Originali DICKON HINCHLIFFE Co-produttori GEORGE CHIGNELL MAUREEN A.RYAN Basato sul libro:

Nim Chimpsky: The Chimp Who Would be Human’ di Elizabeth Hess
Prodotto da Simon Chinn
Una produzione Red Box Films
in associazione con Passion Pictures,
HBO Documentary Films, BBC Films
e UK Film Counci


SINOSSI

Dal regista Premio Oscar per MAN ON WIRE arriva la storia di Nim, lo scimpanzè divenuto, nel 1970, oggetto di un esperimento passato alla storia: si voleva dimostrare come una scimmia potesse imparare a comunicare col linguaggio, se cresciuta come un essere umano.
Seguendo lo straordinario percorso di Nim attraverso la società degli uomini, l'impatto sulle persone con cui viene a contatto, il film è una biografia asciutta e mai sdolcinata di un'animale che si è tentato di far diventare uomo. Conoscendo Nim e la sua vera natura, conosciamo meglio anche la nostra: in maniera divertente, importante e profondamente emozionante.

IL PROGETTO NIM

Novembre 1973: un cucciolo di scimpanzé viene alla luce in una gabbia di un laboratorio per le ricerche sui primati dell’Oklahoma. Qualche giorno dopo, mentre la madre viene sedata con una freccia di anestetico, il cucciolo urlante viene portato via per essere trasferito tra le braccia della sua nuova “mamma” umana, una laureata in psicologia già madre di tre figli.
Ed è così che ha inizio il "Progetto Nim" a tutt’oggi l’esperimento più radicale nel suo genere, il cui obiettivo era dimostrare che se cresciuto e accudito come se fosse un bambino uno scimpanzé può imparare a comunicare attraverso il linguaggio. Con il patrocinio di un professore di psicologia della Columbia University, il progetto prevedeva di insegnare allo scimpanzé a usare il linguaggio dei segni generalmente utilizzato dai sordomuti sperando che riuscisse a immagazzinare un numero sufficiente di parole e nozioni grammaticali da permettergli di esprimere pensieri ed emozioni. In caso di successo, l’esperimento avrebbe avuto conseguenze straordinarie abbattendo per sempre la barriera che separa l’uomo dal suo parente più prossimo e ridefinendo il significato stesso dell’aggettivo “umano”.

In una delle prime immagini del film, vediamo il neonato Nim con un ciuccio in bocca incrociare lo sguardo della sua nuova madre, proprio come avevano fatto con lei in precedenza i suoi figli, stabilendo immediatamente un legame profondo. Subito dopo Nim viene vestito e trasferito nella nuova e grande casa “umana” nell’Upper West Side di Manhattan per iniziare una nuova vita.
Dopo qualche mese, Nim ha già imparato a usare con destrezza il linguaggio dei segni per esprimere i suoi desideri, ma al contempo è anche diventato abilissimo a fare a pezzi la casa apparentemente spinto dal desiderio di portare scompiglio e caos nei rapporti umani tra i suoi occupanti. Astuto, dispettoso e sempre più forte, Nim diventa presto troppo grande e ingombrante per la sua prima famiglia e di conseguenza viene adottato da una serie di studentesse che vivono con lui nella sontuosa tenuta di Delafield a Riverdale, un’enorme villa di proprietà della Columbia University.
Ma la natura animale di Nim continua ad avere il sopravvento e, pur essendo affettuoso e giocherellone, non può fare a meno di aggredire qualunque essere umano che appaia debole ai suoi occhi. Dopo qualche tempo i morsi diventano prassi comune e quando Nim raggiunge i cinque anni di età ed è ormai dotato di un vocabolario di più di 120 parole, la sua “scampagnata” nel mondo degli uomini giunge al termine. L’esperimento viene abbandonato e Nim viene ricondotto in Oklaoma, nel centro di ricerca dove era nato per imparare, dall’oggi al domani, a convivere con i suoi simili.
Ma grazie alla straordinaria capacità di comunicare acquisita durante l’esperimento, Nim stabilisce immediatamente rapporti di amicizia profondi e duraturi con alcuni componenti “umani” dello staff. Purtroppo il centro di ricerche è a corto di fondi e a pochi anni dal suo arrivo, Nim viene venduto a un altro laboratorio a nord di New York dove è condannato a vivere da solo in una gabbia.
La notizia della sua triste sorte arriva presto alle orecchie dei numerosi componenti della sua “famiglia” umana che decidono di adoperarsi per liberarlo grazie anche all’aiuto della stampa e di un avvocato indipendente. L’iniziativa però avrà un esito totalmente diverso da quello sperato: Nim verrà acquistato da un famoso attivista impegnato nella difesa dei diritti degli animali il quale lo trasferirà – davanti a giornalisti e telecamere- nella sua riserva privata in Texas che ospita già numerosi animali – ma non primati - e dove senza altri scimpanzé o esseri umani come amici, Nim sarà più isolato e solo che mai.
Ma per fortuna anche questa volta i suoi amici “umani” faranno di tutto per strapparlo a un triste destino.

Mettendo insieme le testimonianze di tutti coloro che hanno attivamente partecipato a questa straordinaria avventura, film di repertorio finora inediti e immagini eccezionali, PROJECT NIM ci racconta la picaresca storia dello straordinario viaggio di uno scimpanzé e l’effetto indelebile che ha avuto su tutti coloro che ha incontrato sul suo cammino.
PROJECT NIM è la biografia asciutta e fedele di un animale che abbiamo tentato di trasformare in essere umano. E quello che abbiamo imparato sulla sua vera natura – e di conseguenza sulla nostra – è al contempo comico, illuminante e profondamente inquietante.

NOTE DI REGIA

Il tema affrontato da PROJECT NIM è alquanto insolito e non si prestava facilmente ad una trasposizione sul grande schermo. Per questo, consci della difficoltà dell’opera, ci siamo avvalsi dei criteri e delle tecniche generalmente impiegati per raccontare al cinema le biografie degli esseri umani anche se la vita che raccontiamo è quella di uno scimpanzé. Abbiamo seguito Nim dall’infanzia all’età adulta, passando per l’adolescenza, cercando di raccontare i suoi comportamenti e l’impatto che hanno avuto sulla vita degli esseri umani che ha incontrato. Pur essendoci numerose e intriganti similitudini tra i comportamenti dello scimpanzé e quelli degli uomini, l’elemento che realmente plasma e caratterizza la vita di Nim tra di noi – e che alla fine determinerà il suo infelice destino - sono proprio le differenze emerse tra le due specie.

Seguendo la crescita del piccolo Nim, osserverete con divertimento come molti dei suoi comportamenti siano in realtà sorprendentemente familiari: Nim ride, piange, reclama attenzione e affetto, è continuamente alla ricerca di emozioni e ha una tendenza edonistica all’uso delle droghe, è dotato di una memoria straordinaria e non dimentica mai le persone che incontra, anche quelle che ha visto una sola volta, può essere empatico, affettuoso ma anche dispettoso.

Ciò che appare comunque chiaro sin dall’inizio è che la sua natura forte e unica ad avere sempre la meglio. La sua prima “madre,” Stephanie LaFarge, è piuttosto scioccata “dall’animale selvaggio che c’è in lui” e che prende il sopravvento a mano a mano che cresce. Noterete che ogni volta che qualcuno si sente a disagio in sua presenza, lo guarda in maniera sbagliata o in qualche modo gli fa uno sgarro, Nim lo aggredisce facendogli del male. Tuttavia, una volta stabilito con chiarezza chi è il più forte, probabilmente si scuserà e cercherà di fare la pace.
Il paradosso e principale fonte di struggimento per gli esseri che hanno gravitato intorno a Nim era rendersi conto che Nim graffiava e mordeva anche coloro che gli piacevano veramente mentre la cosa più triste e dolorosa per lui era non riuscire a comportarsi diversamente: ed è stato proprio questo a condannarlo all’isolamento una volta cresciuto. Come dice in un momento del film il ricercatore James Mahoney: “Una volta che li chiudi in gabbia, la strada sarà tutta in discesa….” Le sconcertanti reazioni di Nim alla crescente reclusione sono le stesse di migliaia di altri scimpanzé, con caratteristiche individuali ben precise e distinte, costretti a vivere reclusi in condizioni simili o peggiori.

Un’altra premessa importante è riconoscere che la vita di Nim non è mai stata una vita vissuta secondo natura sotto tanti diversi punti di vista. In un modo o nell’altro ha sempre vissuto sotto stretta sorveglianza – e la cattività è una condizione assolutamente innaturale per qualunque animale, figuriamoci per un esemplare che è stato trattato come un essere umano per i primi 5 anni di vita, durante i quali ha interagito solo con esseri umani senza aver alcun contatto con esemplari della sua specie.
E mentre l’obiettivo preciso della ricerca scientifica era crescerlo come se fosse un bambino per potergli inculcare il linguaggio, la maniera in cui è stato condotto l’esperimento apre un enorme interrogativo sull’influenza rispettiva della natura e dell’educazione su una creatura senziente e intelligente, un dibattito che trova una risposta più che eloquente nella vita di Nim.

La storia di Nim ci pone necessariamente di fronte ad alcuni pesanti interrogativi. L’esperimento del linguaggio era già di per sé un esperimento radicale il cui obiettivo ultimo era scoprire cosa succede nella mente di uno scimpanzé e come questi veda il mondo. E se uno scimpanzé è veramente in grado di imparare un linguaggio, quale sarebbe il significato di tutto questo relativamente all’importanza del linguaggio umano e del suo ruolo nel processo evolutivo?

Nim è riuscito veramente ad apprendere un numero rilevante di segni. Ha anche imparato a stare a tavola e ad usare il bagno ma in ogni caso ha sempre usato quello che ha imparato solo per i suoi scopi sfruttando e superando in intelligenza i suoi istruttori. Sminuendo le capacità di comunicazione di Nim e liquidandole come pure e semplici richieste, il Professor Herb Terrace appare deluso perché sostiene che Nim usi i segni solo per ottenere ciò che vuole. Ma considerata la sua totale assenza di potere in questo mondo, chi potrebbe biasimarlo? E per quanto approfondito e scrupoloso fosse il progetto di ricerca su Nim, il film dimostra come molto spesso fosse Nim a studiare e a capire gli esseri umani e non viceversa.

E quante delle caratteristiche che riconosciamo in Nim riflettono si ritrovano in parte nel nostro patrimonio genetico? L’aggressività omicida, le gerarchie sociali, il bisogno di distrazioni e sensazioni edonistiche sono parte integrante anche della nostra specie? Gli esseri umani ritratti nel film offrono scientemente uno specchio a Nim per cercare di capirlo ma dobbiamo anche riflettere bene sullo specchio che lui offre a noi in cambio. Per questo motivo il film si è anche soffermato sull’analisi dei comportamenti puramente umani che Nim ha portato allo scoperto nei suoi amici, compagni e oppressori.

Spero che il film riesca veramente a trasmettere tutto questo, e a far emergere queste idee in maniera leggera regalando al pubblico il racconto della vita di Nim, mostrando ciò che ha fatto e ciò che è stato fatto a lui. Ci tengo a precisare, che il film non vuole essere una dissertazione dotta sulle teorie astratte o sulle questioni scientifiche relative all’esperimento iniziale e di conseguenza le testimonianze degli scienziati che vedrete nel film hanno lo stesso peso di quelle di tutti coloro che sono stati amici di Nim e che hanno potuto osservarlo da vicino.
Se c’è un eroe nel film, a parte lo scimpanzé protagonista, questo è Bob Ingersoll il fan dei Grateful Dead - fumatore di spinelli e disprezzato dagli scienziati. Bob non aveva bisogno dei segni per comunicare con Nim e non era affatto interessato al dibattito sulla sua capacità di apprendere il linguaggio. Bob non ha mai abbandonato Nim e quando si sono ritrovati dopo tanti anni di separazione, si fidava talmente di lui da infilargli una mano in bocca durante un gioco. E Nim lo ha morso solo per gioco, con delicatezza e gentilezza quando avrebbe potuto staccargli le dita se solo avesse voluto farlo. Come ricorda Bob, il segno preferito di Nim non era quello per chiedere o implorare ma era un segno che lui stesso aveva inventato e che aveva sempre utilizzato per indicare “gioco” che voleva dire giochiamo insieme.

Una volta completato il mio lavoro, ero piuttosto indeciso sull’opportunità di chiudere il film con la dichiarazione che sostiene che gli scimpanzé hanno la capacità, o meglio l’istinto, di perdonare. Non intendevo nuocere a Nim affibbiandogli un’altra fuorviante proiezione umana, ma poi mi sono reso conto che il film aveva evidenziato chiaramente diversi esempi della capacità di perdonare di Nim; inoltre la persona che rilascia la dichiarazione in questione è un ricercatore veterinario, il quale per sua stessa ammissione aveva causato sofferenze e dolore agli scimpanzé in nome della scienza ma che è comunque abbastanza qualificato da sapere ciò che dice. Giunti a questo punto della storia, è lui quello che ha più bisogno – e che merita – la benevolenza dell’animale.

– James Marsh, Gennaio 2011
INTERVISTA CON JAMES MARSH ED IL PRODUTTORE SIMON CHINN

Chi ha ispirato il film?
Simon Chinn: Mia moglie Lara! A giugno del 2008, si è imbattuta in un articolo sulla vita di Nim scritto da Elizabeth Hess (l’autrice del libro Nim Chimpsky: The Chimp Who Would Be Human) pubblicato da un quotidiano inglese e essendo giunta quasi alla fine della sua prima gravidanza, la cosa l’ha commossa parecchio. Ed io a mia volta sono stato molto colpito dalla sua reazione – soprattutto perché era la reazione di una donna in procinto di diventare madre per la prima volta. E’ una storia che ha toccato nel profondo tutti colori ai quali l’ho raccontata, ma penso soprattutto a tutti coloro che hanno dei figli. James Marsh ed io discutevamo da mesi di una storia che contenesse tutti gli elementi che cercavamo per realizzare un documentario successivo a MAN ON WIRE – e ci è sembrato che questa fosse la storia perfetta.

James Marsh: Simon mi ha fatto leggere la biografia di Nim scritta da Elizabeth Hess, alla fine dell’estate del 2008. All’epoca stavo girando un altro film ma non appena l’ho letta mi sono appassionato all’idea. L’argomento della storia era di per sé irresistibile – cosa succederebbe se allevassimo e educassimo un cucciolo di scimpanzé come se si trattasse di un bambino? Fino a che punto diventerebbe come noi? Nei suoi primi 5 anni di vita, Nim non ha mai visto né incontrato un altro scimpanzé e quindi, da questo punto di vista, si trattava di un esperimento purissimo che ha avuto dei risultati sorprendenti. Credo che chiunque sia interessato all’annoso dibattito sull’influenza della natura contrapposta all’educazione su una creatura vivente intelligente, sicuramente troverà in questo film qualche interessante risposta.

Dove avete girato il film?
James Marsh: Il film è costruito intorno a lunghe e approfondite interviste con tutti gli esseri umani che sono stati coinvolti nella vita di Nim e le interviste sono state rilasciate e filmate a New York. Inoltre, abbiamo girato alcune immagini degli esterni a New York dove viveva Nim. E per finire abbiamo creato e filmato alcune sequenze per inquadrare meglio gli eventi del film dopo aver montato la storia che sono state girate in un complesso di uffici abbandonato a Nyack, a nord di New York, in un ranch per cavalli in New Jersey e in una vecchia residenza fuori New York City.

Quanto c’è voluto per realizzare il film?
James Marsh: Abbiamo iniziato le prime ricerche nel marzo del 2009 e abbiamo completato il film prima del Sundance del gennaio 2011. Diciamo quasi due anni, il tempo generalmente necessario per realizzare un qualsiasi documentario. Il lavoro di montaggio per i documentari è generalmente lungo e faticoso.

Quali sono state le sequenze più difficili da girare o creare?
James Marsh: Quando abbiamo iniziato le ricerche avevamo a nostra disposizione tantissimi filmati di repertorio, la maggior parte dei quali inediti. Forse il momento più incredibile che abbiamo ritrovato tra i materiali di repertorio è stato quello che mostra il primo incontro di Nim con un altro scimpanzé, ripreso discretamente da una troupe.
Siamo riusciti a ritrovare tutti i giornalieri di quell’incontro epocale e profondo. La reazione di Nim davanti a un esemplare della sua stessa specie è decisamente notevole e direi anche scioccante.


Cosa vi ha sorpresi maggiormente durante la realizzazione del film?
Simon Chinn: la cosa che mi ha sorpreso di più è stata scoprire quanto siano straordinari gli scimpanzé. E’ chiaro che sono molto diversi dagli esseri umani in tante cose – e questa è una cosa che va sottolineata e che per certi versi è il punto centrale del nostro film. Ma, proprio come noi, gli scimpanzé sono degli individui con una personalità unica e distinta e con una serie molto complessa di necessità emotive. Nim ha avuto un impatto profondo e duraturo su tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del nostro film, e anche questa è stata una sorpresa. Siamo rimasti molto colpiti dall’emozione provata dalle persone mentre ci raccontavano episodi della vita di Nim che risalivano a 20 o 30 anni fa. E anche da come le loro vite sono cambiate in seguito all’incontro con Nim.

Quale è stata la parte più difficile nel realizzare il film?
Simon Chinn: Si tratta di una storia molto ricca e complessa che è stata raccontata nel corso di 26 anni e quindi mettere insieme i pezzi in sala montaggio è stata una vera impresa. Ma questo vale per tutti i documentari lunghi, anche se in questo caso è stato un po’ più difficile. James e l’addetto al montaggio, Jinx Godfrey, si sono sobbarcati questo onere e a mio avviso hanno fatto un lavoro eccellente. Ma naturalmente sono di parte!

Quando vi siete resi conto di avere tra le mani un bel film?
James Marsh: Questo resta ancora da vedere! Dobbiamo vedere il film davanti al pubblico per capire se funziona come volevamo. Questa è una delle cose più elettrizzanti e terrificanti al tempo stesso quando si presenta un film al Sundance. Come cineasta, credo che innanzitutto devi accontentare te stesso, nel senso che devi riuscire a realizzare un film che tu da spettatore vorresti vedere. E credo che da questo punto di vista abbiamo raggiunto il nostro obiettivo…. Per il resto si vedrà.

Cosa rende questo film diverso dagli altri che appartengono allo stesso genere?
Simon Chinn: PROJECT NIM è un documentario ma speriamo che il pubblico lo vedrà come se fosse un film. Come è successo con MAN ON WIRE, la nostra speranza è che la definizione “documentario” resti ai margini e che il pubblico vada in sala e si diverta, come con qualunque altro film - lungometraggio di finzione o documentario - immergendosi completamente nella storia e lasciandosi trasportare.

Che cosa volete che il pubblico porti a casa dopo aver visto il film?
Simon Chinn: Vorrei che ricordassero ciò che hanno trovato di interessante nel film. Il nostro obiettivo era semplicemente raccontare la storia dalla nostra prospettiva, nella maniera migliore e più vivace possibile, utilizzando i materiali a nostra disposizione. Il film non vuole trasmettere un messaggio preciso né promuovere alcuna causa ma contiene sicuramente un materiale ricchissimo e tante idee che sono parte integrante della storia. E’ una storia che non può non commuovere il pubblico, ma lo commuoverà in maniera e misura diversa e per ragioni differenti.

James Marsh: Non vogliamo rivelare troppo prima che il pubblico veda il film. La storia è ricca di sorprese – o direi quasi di shock – e vorrei che il pubblico li scoprisse da solo e reagisse a modo suo quando li vedrà sullo schermo. Non voglia anticipare nulla! Nel film raccontiamo tutta la storia di Nim e mentre il film comincia mostrando un’interessante interazione tra scimpanzé e esseri umani, basata sulla convivenza e la comunicazione, andando avanti cambia registro, ma lo fa in una maniera difficilmente prevedibile. E’ un bel viaggio per il nostro scimpanzé ma credo che lo sarà anche per il pubblico.
LE PERSONE INTERVISTATE NEL FILM

Il PROFESSOR HERBERT TERRACE è lo psicologo comportamentale della Columbia University che nel 1973 ha dato il via al “Progetto Nim” un innovativo e pionieristico progetto di ricerca sulle capacità degli animali di apprendere il linguaggio umano. Il Professor Terrace lavora ancora presso la Columbia University, in qualità di direttore del Laboratorio di Ricerca sui Primati dove studia l’evoluzione dell’intelligenza concentrandosi soprattutto sui processi cognitivi che non richiedono l’uso del linguaggio.

STEPHANIE LAFARGE è un-ex studentessa di psicologia, allieva del Professor Terrace che è stata la prima “madre” surrogata di Nim quando lo scimpanzé aveva solo due settimane.
Oggi Stephanie LaFarge è direttrice del servizio di consulenza dell’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (società americana per la prevenzione della crudeltà sugli animali). Offre anche servizi di consulenza psicologica ai tossicodipendenti, ha lavorato con i bambini affetti da malattie terminali e ha fatto per dieci anni la consulente per problemi sessuali a New York.

JENNY LEE è la figlia di Stephanie LaFarge che quando Nim si trasferì nella loro grande e affollata casa nell’Upper West Side di New York aveva dieci anni. Oggi Jenny Lee è un architetto paesaggista specializzata in giardini zoologici. Attualmente lavora per la Wildlife
Conservation Society, con sede presso lo Zoo del Bronx di New York.

LAURA-ANN PETITTO era la specializzanda in psicologia che si occupò di Nim dopo Stephanie LaFarge. In seguito è diventata coordinatrice e “Prima Insegnante” del Progetto Nim (occupandosi della supervisione e della formazione di tutti i partecipanti al progetto); ha vissuto con Nim a Delafield ed è stata la sua seconda madre “surrogata”. Oggi la dottoressa Petitto è una Neuroscienziata Cognitiva e Professore alla University of Toronto Nella sua trentennale attività di ricerca presso l’Università si è distinta e fatta apprezzare per le numerose scoperte relative all’elaborazione del linguaggio nel cervello umano, il cervello bilingue, il cervello che legge, la struttura, grammatica e organizzazione neuronale del Linguaggio Americano dei Segni e per aver individuato con precisione le strutture cerebrali deputate alla nascita del linguaggio nella nostra specie. Nel corso della sua carriera di ricercatrice ha vinto 25 premi e riconoscimenti internazionali tra cui il premio Guggenheim Award per le Scienze Neurologiche nel 1998; nel 2009 è stata nominata Fellow a vita dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS).

BILL TYNAN ha partecipato al Progetto Nim insieme ad una sua cara amica, Carol Stewart, nominata “Prima insegnante”. Tynan ha partecipato al progetto per completare gli studi universitari utilizzando questa ricerca indipendente come materia per la sua tesi di laurea. Intrigato dalla complessità del Progetto e affascinato dalla personalità e dalle potenzialità di Nim, Bill Tynan ha collaborato al progetto fino alla sua conclusione. Attualmente è analista finanziario per Country Curtains, una società di acquisti al dettaglio per corrispondenza di Lee, Massachusetts.

RENEE FALITZ è un’interprete professionista del linguaggio dei segni per i sordomuti trasferitasi a Delafield come esperta nel Linguaggio Americano dei Segni. Renee Falitz ha lavorato 15 anni come interprete per i sordomuti e poi è tornata alla scuola di specializzazione. Attualmente lavora come patologa del linguaggio/parola per il sistema scolastico della contea di Miami-Dade.
BOB INGERSOLL è il laureato in psicologia che lavorava all’Istituto di Ricerca sui Primati in Oklahoma dove ha conosciuto e stretto amicizia con Nim. Ingersoll resta uno strenuo sostenitore dei diritti e del benessere dei primati in cattività ed è attualmente vice presidente di Mindy’s Memory, una riserva di Newcastle, in Oklahoma che si occupa del recupero delle scimmie usate in progetti di ricerca.

Il DOTTOR JAMES MAHONEY era il veterinario del laboratorio di ricerca del LEMSIP presso la New York University e era responsabile della salute dei primati usati nei progetti di ricerca, tra cui Nim. Mahoney è considerato uno dei pochi esperti al mondo di medicina dei primati e, dopo la chiusura del LEMSIP nel 1995, ha collaborato con riserve per animali e altri centri simili in Europa, Africa e America per occuparsi dell’assistenza degli scimpanzé. Il dottor Mahoney ritiene che la ricerca comportamentale sugli animali sia nel - lungo termine - ancora più disumana della ricerca biomedica.

JOYCE BUTLER si era trasferita a Delafield per scrivere la tesi di laurea sul Progetto Nim diventando la coordinatrice del progetto dopo la partenza di Laura-Ann Petitto e conseguentemente anche terza “madre” surrogata di Nim, funzione che ha svolto fino alla chiusura del progetto. Joyce Butler ha completato poi il dottorato di ricerca in psicologia, specializzandosi anche parallelamente in linguaggio dei segni. Attualmente è direttrice dei corsi e dei programmi di studio per le scuole pubbliche di South Hadley nel Massachusetts.

I REALIZZATORI

JAMES MARSH, regista

Il lungometraggio più recente di James Marsh, RED RIDING 1980, è stato trasmesso da Channel 4 nel marzo del 2009. Interpretato da Paddy Considine, il film è l’adattamento dell’omonimo romanzo di David Peace e fa parte di una trilogia di film ispirati ai romanzi di Peace distribuiti nelle sale americane e europee nel 2010 con il titolo RED RIDING TRILOGY. Il film ha partecipato a numerosi festival cinematografici internazionali tra cui quelli di Telluride, New York e AFI.
Il suo documentario più recente, MAN ON WIRE, ha vinto 26 premi in tutto il mondo, compreso l’Oscar per il Miglior Documentario nel 2009, un BAFTA come Migliore Film Inglese, il premio Independent Spirit e il BIFA per il Miglior Documentario oltre al premio della Giuria e del Pubblico al Sundance. Il film raccontava in maniera romanzata la storia di un gruppo di trasgressivi artisti francesi che progettavano di tendere un cavo tra le Torri Gemelle di New York che sarebbe stato poi attraversato dall’acrobata Philippe Petit nel 1974. Il film è uscito nei cinema di tutto il mondo ed è stato uno dei documentari che hanno incassato di più degli ultimi 5 anni.
Il primo lungometraggio di Marsh, THE KING, ha partecipato nel 2005 al Festival di Cannes: storia di gelosia e vendetta ambientato nella “Bible Belt” americana, il film era interpretato da Gael Garcia Bernal e William Hurt. Il film era stato scritto in collaborazione con lo sceneggiatore candidato all’Oscar Milo Addica.
Il film precedente di Marsh era WISCONSIN DEATH TRIP, presentato in anteprima al Festival di Venezia e vincitore di numerosi premi tra cui un BAFTA e un RTS come Migliore Documentario. Concepito inizialmente per la televisione, il documentario è uscito poi nelle sale cinematografiche inglesi e americane ed è restato per due anni nel circuiti dei cinema d’essai.
Nato a Truro, James Marsh è cresciuto tra la Cornovaglia e Londra. Dal 1994, vive tra Londra, New York e Copenhagen.


SIMON CHINN, produttore

Simon Chinn ha ideato e prodotto MAN ON WIRE, diretto da James Marsh, vincitore di più di 20 premi internazionali tra cui l’Oscar per il Miglior Documentario Lungo, il BAFTA come Miglior Film Inglese, il premio della Giuria e del Pubblico al Sundance, il premio Independent Spirit e i premi del pubblico ai festival di Edimburgo e Los Angeles. Nel 2009, Chinn ha vinto anche un premio PGA come Produttore dell’Anno per i documentari lunghi. MAN ON WIRE è uscito nelle sale nel 2008 ed ha ottenuto un enorme successo soprattutto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti ed è stato venduto in 25 paesi. L’Observer lo ha definito uno dei migliori film inglesi degli ultimi 25 anni ed è stato il film ad aver ricevuto le migliori recensioni del sito web Rotten Tomatoes.
Nel 2005, Chinn ha fondato la società di produzione Red Box Films per produrre MAN ON WIRE (il nome della società era ispirato a Philippe Petit, che era solito custodire le idee relative a progetti futuri - compreso quello della passeggiata in quota tra le Torri Gemelle - in una scatola rossa nascosta sotto il letto) che ha attualmente in sviluppo una serie di progetti, tra cui documentari lunghi, lungometraggi e programmi televisivi. Nel 2008 la Red Box Films si è associate alla Passion Pictures per collaborare allo sviluppo di una serie di documentari, il primo dei quali è PROJECT NIM, ideato e prodotto da Chinn.
Prima di fondare la Red Box Films, Chinn era stato il co-produttore del pluripremiato film di Peter Kosminsky e trasmesso su Channel 4, THE GOVERNMENT INSPECTOR; inoltre era stato il coproduttore e cosceneggiatore di un documentario romanzato lungo per la BBC, SMALLPOX 2002. Tra gli altri suoi documentari ricordiamo: AMERICA BEYOND THE COLOUR LINE; CORRESPONDENT: THE PROMISED LAND; WAR IN EUROPE; INVADING IRAQ; SMITH, MUGABE AND THE UNION JACK; e THE REAL ALAN CLARK.

JINX GODFREY, montaggio

Jinx Godfrey ha una lunga esperienza come montatore di documentari e lungometraggi tra cui gli acclamati film di James Marsh WISCONSIN DEATH TRIP (vincitore del premio RTS come Migliore Documentario del 2000); THE KING (Un Certain Regard, Festival di Cannes 2005); l’adattamento cinematografico del romanzo di David Peace, ‘1980’ intitolato RED RIDING 1980 per Channel 4/Film Four (Festival di Telluride, New York e AFI) e MAN ON WIRE, vincitore di 26 premi in tutto il mondo, tra cui l’Oscar per il Miglior Documentario, un BAFTA per il Miglior Film Inglese e il premio Independent Spirit e il BIFA come Migliore Documentario, oltre al premio della Giuria e del Pubblico al Festival di Sundance. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo ed è stato uno dei documentari di maggior successo degli ultimi 5 anni. Di recente, Godfrey ha montato il film di Otto Bathurst ispirato alla vita di Margot Fonteyn, MARGOT, per la Mammoth Screen Ltd/BBC. Ricordiamo inoltre le collaborazioni con registi del calibro di Spike Lee, Errol Morris, Tony Kaye e Mike Figgis. Attualmente Godfrey sta seguendo il montaggio del prossimo thriller contemporaneo di David Hare PAGE EIGHT per BBC2/HeyDay Films.

MICHAEL SIMMONDS, Fotografia

Michael Simmonds si è specializzato in cinematografia alla New York’s School of Visual Arts. E’ stato il direttore della fotografia di MARATHON e SOUND BARRIER diretti da Amir Naderi, due film molto apprezzati per il loro particolare stile visivo diretti da una delle figure più influenti del cinema iraniano. Nel 2007 Simmonds è stato candidato al premio Independent Spirit per la fotografia di MAN PUSH CART di Ramin Bahrani (Presentato ai Festival di Venezia e Sundance) distribuito nelle sale di tutto il mondo nel 2006. Simmonds ha collaborato nuovamente con Bahrani per CHOP SHOP (Quinzaine des Réalisateurs, Cannes; Festival di Toronto 2007) e più di recente per SOLO TRAINWRECK: MY LIFE AS AN IDIOT, con Gretchen Mol e Sean William Scott, uscito nelle sale nel 2009.
Passando ai documentari, ricordiamo le collaborazioni con Christopher Quinn, Rachel Grady e Heidi Ewing, oltre all’acclamatissimo documentario lungo di Margaret Brown, THE ORDER OF MYTHS.

DICKON HINCHLIFFE, Musiche

Dickon Hinchliffe è uno dei membri fondatori della band inglese Tindersticks. Dal 1993 al 2005, i Tindersticks hanno pubblicato sei album di successo tra cui due colonne sonore con l’etichetta Island Records e Beggars Banquet. Hinchliffe ha iniziato a comporre colonne sonore per il cinema lavorando con la regista francese Claire Denis che aveva contattato i Tindersticks affinché scrivessero le colonne sonore dei suoi film NENETTE E BONI e TROUBLE EVERY DAY. Successivamente ha composto le colonne sonore per i film di Ira Sachs FORTY SHADES OF BLUE (vincitore del gran premio della giuria al Sundance Film Festival del 2005) e ARSENICO E VECCHI MERLETTI. Tra gli altri film dei quali ha composto le musiche ricordiamo LA FAMIGLIA OMICIDI, storia romantica candidata al Golden Globe; OGGI E’ GIA’ DOMANI, diretto da Joel Hopkins, e il film ambientato a New York COLD SOULS, diretto da Sophie Barthes, presentato al Sundance Film Festival nel 2009.
In seguito Hinchliffe ha composto la colonna Sonora dell’adattamento cinematografico diretto da James Marsh, del secondo capitolo della trilogia Red Riding, l’acclamatissimo RED RIDING 1980. Di recente Hinchliffe ha completato le musiche del vincitore del gran premio della giuria al Sundance 2010, UN GELIDO INVERNO. I brani dei Tindersticks e le composizioni di Hinchliffe hanno accompagnato diverse serie televisive tra cui THE SOPRANOS, THE BROTHERHOOD e THE SINS.

PROJECT NIM


CAST
(in ordine di apparizione)

Dott. Lemmon - Bern Cohen
Stephanie LaFarge - Reagan Leonard
Ragazza che usa il linguaggio dei segni - Anna May Marsh
WER LaFarge - Michael LePera MD
Renee Falitz - Sarah Sakaan
Ragazzo forzuto – Dennis Lauricella
Ragazzo forzuto – Robert J. Nesi


Regia di
James Marsh

Prodotto da
Simon Chinn

Montaggio
Jinx Godfrey

Produttori esecutivi
John Battsek
Andrew Ruhemann

Produttori esecutivi
Jamie Laurenson
Nick Fraser
Hugo Grumbar

Fotografia
Michael Simmonds

Colonna Sonora originale di
Dickon Hinchliffe

Co-Produttori
George Chignell
Maureen A. Ryan

Tratto dal libro
Nim Chimpsky: The Chimp Who Would be Human
di Elizabeth Hess

Scenografie
Markus Kirschner


Costumi
Kathryn Nixon

Trucco e acconciature
Vera Stromsted

Art Director
Gonzalo Cordoba

Arredatore
Jack Falanga

Animali forniti da William Berloni Theatrical Animals, Inc.
Comet addestrato da Tom Corcoran
Dusty addestrato da Debbie West


Filmati di repertorio:
Paul Beesley
Joyce Butler
CBC Television Archives
Columbia University
Getty Images
Knoxville Zoological Gardens Inc
Stephanie LaFarge
Bob Ingersoll
NBC News Archives
News Video Source
Pennsylvania State University
PM Magazine
Primate Planet Productions Ltd
Ronald Reagan Library
Sesame Workshop
Thought Equity Motion
WGBH Media Library and Archives
Additional Archive Research

Immagini di repertorio dall’archivo di Moyra Chestnutt
Con fotografie di Harry Benson
Daily News
Mary Da Ros
Renee Falitz
The Boston Globe
Bob Ingersoll
Susan Kuklin
Stephanie LaFarge
Alyse Moore
New York Media
Dr Laura-Ann Petitto
Professor Herbert Terrace
Bill Tynan


Multisala Odeon
La Multisala Odeon, sin dalla sua ristrutturazione nel 1982, ha come missione la programmazione di Cinema di Qualità destinato agli appassionati d’arte cinematografica, con i quali vuole intrattenere un rapporto costante da appassionato ad appassionato.
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