giovedì 27 aprile 2023

SETTORE MUSEI CIVICI BOLOGNA

Iniziative, attività e mostre temporanee

28 aprile – 4 maggio 2023

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici. 

IN EVIDENZA

Da martedì 2 maggio il Museo Civico Archeologico osserverà i seguenti nuovi orari:

dal 2 maggio all'11 giugno:

lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 9-19

sabato, domenica e festivi: ore 10-19

chiuso: martedì

dal 12 giugno a fine settembre:

- lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-19

chiuso: martedì

Info: www.museibologna.it/archeologico

PER I BAMBINI

sabato 29 aprile

ore 11: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

“Verdi passeggiate | Piccole esplorazioni in Certosa”

Un percorso esplorativo rivolto a bambini e ragazzi da 5 a 11 anni per scoprire insieme la Certosa, ora Patrimonio dell'umanità Unesco. Durante la passeggiata verranno proposti piccoli esercizi di osservazione rivolti alla natura, all'arte e alla poesia. Con l'aiuto di una mappa speciale attraverseremo lo spazio cercando di cogliere le piccole magie del luogo, e al termine dell'attività i bambini comporranno una cartolina personale che ritrae uno scorcio della città.

A cura del Museo civico del Risorgimento nell'ambito di "Musei e cultura dell'accessibilità", progetto del Settore Musei Civici Bologna.

Ritrovo all'Info Point storico-artistico (ingresso principale - cortile chiesa), via della Certosa 18.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento


Domenica 30 aprile

ore 15: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei for kids”

Breve visita alla mostra con laboratorio per bambini da 7 a 11 anni. A cura di Aster | MondoMostre.

Prenotazione obbligatoria allo 02 91446110.

Ingresso: € 12,00 (comprensivo del biglietto della mostra)

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Elsa Morandi e l’Uovoverde”

Laboratorio con Sarah Mazzetti per bambini da 7 a 11 anni.

La lettura del fumetto “Elsa, Morandi e l’Uovoverde” (Canicola 2023), sarà il punto di partenza per una visita guidata molto speciale al Museo Morandi, alla scoperta delle opere del Maestro bolognese che hanno ispirato il libro. Sarà con noi l’autrice Sarah Mazzetti.

A cura del Dipartimento educativo MAMbo in collaborazione con “Senza titolo” e Canicola APS.

Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it entro le ore 13 del venerdì precedente.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 4 maggio

ore 16.30-18: Museo Morandi - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di “SOUNDS BOOK”

“In 4 tempi”

Un incontro al museo per famiglie con bambini da 3 a 6 anni, dedicato al libro “In 4 tempi”, edito da L’Ippocampo, per riflettere insieme sul processo creativo dell’artista Giorgio Morandi e scoprirne i riti quotidiani.

Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it entro il giorno precedente.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 28 aprile

ore 14-19: Museo Morandi - via don Minzoni 14

“Laboratorio Aperto al Museo Morandi”

A seguito della conclusione della mostra “Giorgio Morandi. Opere dalla collezione Antonio e Matilde Catanese”, uno spazio del Museo Morandi diventa “Laboratorio Aperto”, a cura di Mariella Gnani, dedicato al restauro dell'opera di Giorgio Morandi, “Autoritratto”, 1914 (V.12).

L’intervento è stato preceduto da una fase preliminare in cui Laura Baratin e Giovanni Checcucci della Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino hanno effettuato dei rilievi tridimensionali per analizzare la morfologia della superficie nei minimi dettagli sia del recto che del verso.

Lo studio dei materiali costitutivi dell'opera, tramite tecniche di Fluorescenza a Raggi X e micro-Raman, è stato condotto da Vincenzo Palleschi, Stefano Legnaioli e Giulia Lorenzetti - ICCOM/CNR di Pisa, mentre l’analisi con tecnica FT-IR è stata eseguita da Patrizia Tomasin e Luca Nodari - ICMATE/CNR di Padova.

Il pubblico può assistere alle successive fasi dell’intervento di restauro a cura di Mariella Gnani tutti i venerdì fino al 12 maggio 2023.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

ore 17: Museo Medievale (Lapidario) - ingresso da via Porta di Castello 3

“Presentazione del volume ‘Arte e carità: il complesso storico e museale dei Frati Minori Cappuccini di Bologna’”

Presentazione del volume “Arte e carità: il complesso storico e museale dei Frati Minori Cappuccini di Bologna” di Donatella Biagi Maino, Bologna University Press, 2022, e conferenza a cura di Giuliana Benvenuti, Daniele Benati e Padre Prospero Rivi O. F. M. Sarà presente l’autrice.

L’Ordine dei Frati Minori Cappuccini a pochi anni dalla fondazione, sancita dal Breve del 1528, trovò sede stabile a Bologna, accolta per il favore del popolo dall’élite politica e intellettuale della città. Il nuovo Ordine, frutto della forte risposta di molti distaccatasi dall’Osservanza per l’esigenza di ritornare alla vita severa e caritatevole predicata da san Francesco, negli anni difficilissimi della riforma luterana, volle essere presente nella seconda città dello Stato Pontificio anche per la presenza in essa dell’Alma Mater Studiorum, con i cui rappresentanti sin dalla seconda metà del Cinquecento i frati cappuccini seppero intessere proficui rapporti di collaborazione, così come fu loro possibile, anzi necessario, rivolgersi ai pittori attivi in Bologna per dotare le chiese di pale d’altare e dipinti significativi del Verbo cattolico, pur nel rispetto della Regola di povertà.

Con grande intelligenza e cultura i frati commissionarono dipinti ai migliori artisti attivi dagli anni ottanta del secolo, i Carracci soprattutto, Ludovico che per loro eseguì più opere, e Annibale; quindi a Guido Reni, autore del dipinto per l’altare maggiore della chiesa di Monte Calvario, luogo dove erano stati eretti la chiesa e il convento che crebbe per dimensioni e importanza sino a divenire nel Settecento una sorta di piccolo borgo (distrutti entrambi in età napoleonica: il sito oggi ospita Villa Revedin).

Per i cappuccini sia a Bologna che nel resto della Provincia cappuccina, le Romagne, furono attivi il Guercino, con numerosi dipinti, e trascorrendo nel tempo Carlo Cignani, Ercole Graziani, i Gandolfi e molti altri, che operarono nei termini loro richiesti dai cappuccini che vollero che le immagini fossero in concordia con i motivi della loro predicazione.

Nel libro la storia del rapporto intessuto tra i cappuccini e la scuola pittorica bolognese è ripercorsa con l’attenzione a individuare le presenze di opere, illustrate da immagini di alta qualità, e le assenze di molte causate da soppressioni, napoleonica e del Regno d’Italia, e guerre, che nel tempo hanno costituito un insieme significativo per la storia dell’arte e la storia del culto, al fine di condurre la riflessione sull’evoluzione dell’arte e sul suo potere per la cristianità.

Unitamente alla storia dello stanziamento dei cappuccini in Bologna attraverso i secoli e le vicende occorse alle loro chiese, di Monte Calvario sino al primo Ottocento e di San Giuseppe Sposo, l’attuale, sono illustrate le vicende che hanno condotto alla creazione del prezioso Museo voluto dai frati per garantire la conservazione di opere - dipinti, sculture, opere d’arte decorativa dal Quattrocento al Novecento - custodito entro le mura del convento e realizzato dall’architetto Leone Pancaldi, i cui progetti, inediti, sono in questa sede commentati.

A complemento della storia del museo sono illustrate le indagini diagnostiche condotte su due dipinti di grande importanza, il “Crocifisso” di Marco Zoppo che i cappuccini salvarono allorché si trasferirono nella chiesa di via Bellinzona e la “Madonna col Bambino” di Pietro Lianori.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 18: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

Nell'ambito di “La musica che gira intorno”

“Dischi da museo. Alla scoperta della collezione discografica del Museo della Musica”

Esperienza d’ascolto con Carlo Centemeri.

Il Museo della Musica ha una ricca ma misconosciuta collezione discografica. In attesa di terminarne l'inventariazione, abbiamo messo le oltre 7.500 lacche e vinili a disposizione di Carlo Centemeri, che ci guiderà all’ascolto delle incisioni originali di Stravinskij e Honegger che dirigono se stessi, di Chopin suonato da Cortot, del Parsifal di Furtwängler e ancora Toscanini con la New York Philarmonic Orchestra, il “giovanetto” (sic!) Yehudi Mehunin e Rachmaninov dal vivo, fino agli inediti master respighiani (con dedica alla moglie Elsa).

Per prenotare online l’ingresso:

https://www.eventbrite.com/cc/la-musica-che-gira-intorno-2023-1946259.

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/musica

sabato 29 aprile

ore 14: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

“20 cose da sapere sulla Certosa”

I capolavori, i chiostri e le gallerie più affascinanti, gli artisti e i personaggi celebri. Una passeggiata con Roberto Martorelli per scoprire le 20 cose che bisogna assolutamente conoscere del cimitero monumentale, ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO. A cura dell'Associazione Amici della Certosa in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento.

Ritrovo all'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria a prenotazionicertosa@gmail.com (necessario ricevere mail di avvenuta prenotazione).

Ingresso: € 8,00 (pagamento preferibile con soldi contati)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 14-18: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri la moderna Bologna del Novecento”

Gli operatori del museo accoglieranno i visitatori tra gli oggetti, gli exhibit e le macchine per raccontare lo sviluppo del distretto industriale di Bologna, oggi centro di eccellenza nel settore meccanico, elettromeccanico e meccatronico.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“Progettare il museo. Il Museo Civico Archeologico da Coriolano Monti ad oggi”

Incontro con Roberta Fusco, Rosa Anna Modarelli, Claudio Galli, Università di Bologna e Valentina Oliverio, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

Nell'ambito di “wunderkammer il museo delle meraviglie”

“Partenope eterna. Cantate napoletane per ninfe e sirene”

Per “Insolita - la musica che non ti aspetti”, concerto di Talenti Vulcanici: Naomi Rivieccio (soprano), Marcello Scandelli (violoncello), Rafael Arjona (liuto e chitarra), Federico Bagnasco (contrabbasso), Stefano Demicheli (clavicembalo e direzione).

L’ensemble Talenti Vulcanici, spin off della Fondazione Pietà de’ Turchini vincitore del XXXIX Premio Abbiati, presenta il nuovo progetto dedicato a Napoli, la città musicalissima per eccellenza nell’immaginario tra ‘600 e ‘700, grazie allo sviluppo del dramma per musica e del repertorio cantatistico.

Quest’ultimo assunse un ruolo preminente negli esigenti circuiti privati, affollati di dilettanti virtuosi e artisti mercenari chiamati ad allietare conversazioni e trattenimenti.

Per questo, da Mancini a Supriani, da Scarlatti (Alessandro) a Scarlatti (Domenico), non vi fu compositore che non annoverasse nel proprio catalogo un cospicuo numero di cantate dedicate a protettori munifici e potenti.

E tra i tipici temi napoletani, uno dei più affascinanti è quello delle sirene che affollano le acque della città, in cui le atmosfere marine evocate dai testi venivano sfumate nelle varie pulsioni umane, in un sofisticato gioco di “affetti” e “sorprese” declinati secondo percorsi sonori di grande incanto capaci di scuotere le menti degli ascoltatori.

Il concerto è preceduto alle ore 17.15 da “¼ d’ora accademico”: un esperto del museo mostrerà uno dei pezzi unici della collezione legato al programma del concerto che seguirà.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita: presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni e orari di apertura on line (con una maggiorazione di € 1,00) su Mida Ticket: https://ticket.midaticket.it/rassegnawunderkammer/Events.

I biglietti non sono rimborsabili.

Per gli aventi diritto, sarà possibile utilizzare i voucher degli eventi annullati telefonando alla

biglietteria del museo negli orari di apertura.

Ingresso: € 12,00 / € 8,00

Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 30 aprile

ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“La scuola bolognese: musica e pittura al tempo di Donato Creti”

Concerto dell'ensemble Bottega Sperimentale dedicato alla musica italiana tra XVII e XVIII secolo. Con Elisa Moretta, voce e viola da gamba; Gilberto Ceranto jr, violino e violoncello da spalla; Francesco Lussignoli, traversiere e Riccardo Mistroni, tiorba.

Per l'occasione Paolo Cova e Silvia Primerano condurranno il pubblico alla scoperta di alcuni gioielli pittorici conservati a nella Galleria Vidoniana delle Collezioni Comunali d’Arte, in particolare opere di Donato Creti già appartenenti alla Collezioni Collina Sbaraglia e oggi tesori del museo.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 16.45: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei”

Visita guidata alla mostra a cura di Aster | MondoMostre.

Prenotazione obbligatoria allo 02 91446110.

Ingresso: € 19,60 (comprensivo di biglietto della mostra e radioguida)

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“Antichi mestieri nella valle del Nilo”

Visita guidata a cura degli archeologi di ASTER.

Il papiro noto come "la satira dei mestieri"descrive tutte le possibili attività lavorative dell'antico Egitto, indicandone pregi e difetti: attraverso gli oggetti della collezione sarà possibile conoscere alcune delle professioni più diffuse nella Valle del Nilo, a partire da quella privilegiata di scriba, fortemente raccomandata dall'autore del papiro.

Max 25 partecipanti.

Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura € 3,00

Info: www.museibologna.it/archeologico

giovedì 4 maggio

ore 16-17: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 e in diretta su

www.neuradio.it

“Nuovo Forno del Pane On Air”

L'esperienza di residenza delle sei artiste e artisti selezionati tramite
l'avviso pubblico “Nuovo 
Forno del Pane Outdoor Edition” si apre e si racconta al pubblico tramite un nuovo format radiofonico sulla web radio NEU RADIO (www.neuradio.it) aperto anche a spettatori in presenza.

“Nuovo Forno del Pane On Air” va in onda all'interno della trasmissione “STARTER - fermenti culturali” che ogni giovedì, dagli studi del MAMbo, diffonde in diretta dalle 15 alle 17 notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, della musica e della cultura, tramite interviste agli operatori del settore.

Gli appuntamenti di “Nuovo Forno del Pane On Air” si strutturano come approfondimenti sulle ricerche di ciascun partecipante che è invitato a interagire con la redazione presentando il proprio lavoro e proponendo una serie di materiali inediti su cui sta lavorando. 

La collaborazione con NEU RADIO si inscrive in un più ampio obiettivo della residenza, mirato a facilitare momenti di condivisione tra artiste/artisti e pubblico, con lo scopo di mostrare le metodologie teoriche e pratiche che stanno alla base del lavoro portato avanti in questi mesi (a partire dall'insediamento negli spazi di lavoro che è avvenuto nel mese di febbraio 2023).

Giovedì 4 maggio in studio Giorgia Lolli e Lorenzo Modica.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Museo Medievale (Lapidario) - ingresso da via Porta di Castello 3

Nell'ambito del ciclo “Identità e autenticità culturale nelle collezioni museali italiane”

“L’arte asiatica nei musei europei / profilo di Eiko Kondo”

Conferenza di Giovanni Peternolli e Luca Villa.

Lo spunto del ciclo di conferenze “Identità e autenticità culturale nelle collezioni museali italiane” proviene dalla recente catalogazione della raccolta di oggetti extraeuropei posseduti da Pelagio Palagi, che rappresenta la prima collezione privata ad essere stata acquisita ed esposta nel contesto del Museo Civico di Bologna.

Nella raccolta si conservano manufatti provenienti da tre continenti diversi, che insieme rappresentano altrettanti paradigmi differenti attraverso cui sono state concepite idee sulla musealizzazione dei materiali extraeuropei: l’arte funeraria preispanica del Sud America, l’artigianato etnico riservato all’uso domestico delle popolazioni berbere della Cabilia (Algeria) e l’arte tradizionale e religiosa cinese e giapponese prodotta in maniera massificata per l’esportazione verso l’Europa.

I relatori sono chiamati a confrontarsi su alcuni dei temi che caratterizzano le riflessioni contemporanee sulla musealizzazione di oggetti extraeuropei, in ragione delle loro esperienze professionali e sulla base degli indirizzi che oggi caratterizzano le scelte espositive e le relazioni con i musei nei paesi d’origine dei manufatti conservati in Italia e in Europa.

Una particolare attenzione sarà dedicata a ripercorrere il viaggio dei manufatti all’interno dei musei, compiuto attraverso lo studio delle collezioni e le catalogazioni effettuate da pionieri della disciplina, come Laura Laurencich e Eiko Kondo, cartina di tornasole dello stato attuale delle conoscenze riguardo al patrimonio culturale di origine extraeuropea.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 18: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di “MORE Public LESS Program”

“Presentazione del volume ‘Spice Style Diary - Writing, my creative process’”

Presentazione del volume “Spice Style Diary - Writing, my creative process” di Diego Feverzani,

Edizioni ShowDesk, Roma 2022.

“MORE Public LESS Program” è il ciclo di incontri a cura di Fabiola Naldi che, a partire dalla presentazione di alcune importanti pubblicazioni indipendenti, intendono intervenire nel dibattito sul ruolo dello spazio, sia pubblico che privato, e sulla disciplina del Writing.

Durante gli incontri la curatrice Fabiola Naldi si confronterà con gli autori e altri ospiti, con l’intento di amplificare un discorso quanto mai complesso a partire dalle voci dei suoi attivi protagonisti che spesso svolgono il doppio ruolo di operatore e fruitore critico dello spazio pubblico.

Allo stesso tempo, e rivendicando il plus valore di queste discipline così controverse, il ciclo di appuntamenti vuole dare spazio a importanti pubblicazioni che raccontano e supportano una nuova “idea” di città. La necessità di continuare a conoscere le varie espressioni artistiche che supportano lo spazio urbano si affianca alla possibilità di restituire a pubblico partecipante agli incontri un’occasione importante per continuare a indagare le più recenti pratiche urbane e, allo stesso tempo, affermare l’evidenza storica di una pratica visuale indiscutibile e anche necessaria al linguaggio collettivo.

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE IN CORSO

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Home Movies 100”, fino al 30 aprile 2023

Il MAMbo e Home Movies collaborano nel celebrare il centenario della
nascita di Jonas Mekas, 
figura imprescindibile nella storia del cinema d’avanguardia, con un programma che comprende l’installazione-video “Home Movies 100”, fruibile nel foyer del museo, e alcune iniziative di finissage della mostra “Jonas Mekas. Under the Shadow of the Tree”, aperta in occasione di ART CITY Bologna e in corso al Padiglione de l’Esprit Nouveau di Bologna fino a domenica 26 marzo 2023.

I visitatori del MAMbo possono vedere liberamente su uno schermo posizionato negli spazi del foyer l’Almanacco di “Home Movies 100”, che consiste nella programmazione quotidiana di un film o frammento d’archivio girato in quello stesso giorno nel corso del secolo breve del cinema in formato ridotto. Un progetto innovativo per raccontare la storia collettiva e riconnetterla all’oggi, attraverso micro situazioni tratte da film di famiglia, amatoriali e d’artista.

Nella selezione dei 365 film sono inclusi i materiali d’archivio di alcuni cineasti sperimentali e artisti italiani degli anni ‘60 e ‘70, oltre a un contributo girato dallo stesso Jonas Mekas, il cantore degli home movies come forma d’arte, a cui è dedicato il progetto di Home Movies.

Nel 2007, infatti, Mekas realizzò il suo pionieristico 365 day project: per tutta la durata di quell’anno il filmmaker pubblicò in rete ogni giorno un breve video girato in quella stessa data.

Ispirato all’idea di un calendario filmato, Home Movies 100 è tuttavia concepito come un diario d’archivio, basandosi sulla ricerca e rielaborazione di immagini girate in pellicola piccolo formato a partire dagli anni ‘20 e fino agli anni ‘90. Ciascuno dei 365 frammenti di Home Movies è sonorizzato ad hoc. La sonorizzazione del mese di marzo è a cura di Guglielmo Pagnozzi.

“Home Movies 100” è un progetto di Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia ETS realizzato in collaborazione con Kiné società cooperativa. Con il contributo di MiC - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Emilia-Romagna - Emilia-Romagna Film Commission. Con il sostegno di Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop.

Info: www.mambo-bologna.org

“Yuri Ancarani. Atlantide 2017 – 2023”, fino al 7 maggio 2023

Il MAMbo trasforma ancora una volta lo spazio della Sala delle Ciminiere
per accogliere il nuovo 
progetto espositivo di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972): “Atlantide 2017 – 2023” a cura di Lorenzo

Balbi. Il progetto pensato per il MAMbo da Ancarani, artista visivo e regista, si pone come un’ “esplosione” del film “Atlantide”, presentato in anteprima nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e, a seguire, in numerosi festival internazionali: un viaggio all'interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione del film, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro una nuova formalizzazione.

In un'atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico può seguire una extra-narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra.

Il film “Atlantide” - una produzione Dugong Films con Rai Cinema in coproduzione con Luxbox e Unbranded Pictures - ha come protagonista Daniele, un giovane di Sant’Erasmo, un’isola della laguna di Venezia. Vive di espedienti, ed è emarginato anche dal gruppo dei suoi coetanei, i quali condividono un’intensa vita di svago, che si esprime nella religione del barchino: un culto incentrato sulla elaborazione di motori sempre più potenti, che trasformano i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Anche Daniele sogna un barchino da record, che lo porti in testa alla classifica. Ma tutto ciò che fa per realizzare il suo sogno e guadagnarsi il rispetto degli altri finisce per rivoltarglisi contro, tragicamente. Il degrado che intacca le relazioni, l’ambiente e le pratiche di una generazione alla deriva viene osservato attraverso gli occhi del paesaggio senza tempo di Venezia. Il punto di non ritorno è una balorda, residuale storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento, che esplode trascinando la città fantasma in un trip di naufragio psichedelico. 

Nel film, sebbene la narrazione ruoti intorno a Daniele e agli altri ragazzi, emerge come grande protagonista l’unicità della città lagunare. Così anche al MAMbo il fulcro è la Venezia-Atlantide ricreata dall’artista. Una città difficilmente definibile, soffocata dallo sfruttamento turistico, costantemente sotto minacce ambientali che interessano tutto il pianeta ma qui diventano particolarmente pregnanti. Un luogo i cui abitanti, ormai ridotti a meno di 50.000, vivono in bilico tra la necessità di lottare per non essere sommersi dalle acque lagunari e dalle ondate turistiche inarrestabili e la tentazione di abbandonare la lotta e lasciare la città al suo destino.

Al contempo, in un’ottica più ampia, la Venezia di Ancarani perde la sua connotazione geografica e urbana, diventa un simbolo, una rappresentazione ideale della decadenza del capitalismo, un luogo esemplare per raffigurare un problema globale. Alla fine del percorso ci si rende conto di come questi problemi, queste tematiche, non riguardino solo Venezia o i veneziani, ma ci coinvolgano tutti da vicino.

“Atlantide 2017 – 2023” si realizza con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea, grazie al main sponsor Gruppo Hera, in partnership con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e IWONDERFULL, in collaborazione con I Wonder Pictures, Dugong Films e Rai Cinema.

Si ringrazia Emilia-Romagna Film Commission per la collaborazione.

Info: www.mambo-bologna.org

“Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani”, fino al 14 maggio 2023

La programmazione della Project Room del MAMbo conferma la propria vocazione alla ricostruzione, al racconto e alla valorizzazione delle esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano-romagnolo con “Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani”, il nuovo progetto espositivo a cura di Sara De Chiara.

La mostra offre l’occasione di approfondire per la prima volta il rapporto di Pablo Echaurren (Roma, 1951) con il contesto bolognese, attraverso una selezione di opere realizzate tra il 1977 e il 1978, di pagine di Lotta Continua, di collage, fanzine e illustrazioni ispirate agli avvenimenti e alla poetica del Settantasette. Il percorso espositivo include un gruppo di “quadratini”, realizzati nella prima metà degli anni Settanta, la cui produzione è stata abbandonata proprio dopo gli avvenimenti di quell’anno così cruciale per Bologna. 

Oltre a questi, esulano dal biennio ’77-78 alcuni assemblage raccolti all’interno di scatole, appartenenti a una produzione recente (2020-22), incentrata sulle scoperte scientifiche legate all’uomo di Neanderthal, ma che tornano anche a riflettere sull’esperienza degli anni Settanta (quasi un passaggio di testimone tra indiani metropolitani e neanderthaliani metropolitani). 

Tutti i lavori proposti provengono dall’archivio dell’artista a Roma e alcuni sono esposti per la prima volta. 

In mostra è inoltre presentata una videointervista realizzata dalla Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck per la storia dell’arte nell’ambito del progetto Rome Contemporary, diretto dal Prof. Dr. Tristan Weddigen. Lo stesso ha dato vita nel 2021 a una collezione digitale di controcultura, rendendo accessibili online pubblicazioni rare sull'arte e la politica in Italia negli anni Sessanta e Settanta dall’archivio della Fondazione Echaurren Salaris, a cui si è attinto per la stampa dei materiali in mostra.

La mostra si realizza con il sostegno del Trust per l'Arte Contemporanea e in collaborazione con Fondazione Echaurren Salaris, Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck per la storia dell’arte e Ab Rogers Design.

Info: www.mambo-bologna.org

Casa Morandi - via Fondazza 36

In occasione di “BOOM! Crescere nei libri” e di “Bologna Children Book Fair”

“Sarah Mazzetti. Elsa, Morandi e l'Uovoverde”, fino al 30 aprile 2023

Una mostra in due sedi (Casa Morandi e Dipartimento educativo MAMbo), per esplorare l’opera originale dell’illustratrice Sarah Mazzetti, che attraverso uno stile unico in grado di fondere disegno, illustrazione, fumetto e fotografia, ricostruisce un frammento di vita del pittore e incisore Giorgio Morandi, uno dei più grandi artisti del Novecento.

A cura di Canicola APS. Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. In collaborazione con Casa Morandi, Dipartimento educativo MAMbo.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei”, fino al 1° maggio 2023

Curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre, l’esposizione è resa possibile da un accordo di collaborazione culturale e scientifica tra Comune di Bologna | Museo Civico Archeologico e Museo Archeologico Nazionale di Napoli che prevede il prestito eccezionale di oltre 100 opere di epoca romana appartenenti alla collezione del museo partenopeo, in cui è conservata la più grande pinacoteca dell’antichità al mondo.

Il progetto espositivo pone al centro le figure dei pictores, ovvero gli artisti e gli artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo e la condizione economica nella società del tempo, oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli. L’importantissimo patrimonio di immagini che questi autori ci hanno lasciato - splendidi affreschi dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni - restituisce infatti il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata e ci consente di comprendere meglio i meccanismi sottesi al sistema di produzione delle botteghe.

Sono pochissime le informazioni giunte a noi sugli autori di queste straordinarie opere e quasi nessun nome ci è noto. Grazie alle numerose testimonianze pittoriche conservate dopo l’eruzione avvenuta nel 79 d.C. e portate alla luce dalle grandi campagne di scavi borbonici nel Settecento, le cittadine vesuviane costituiscono un osservatorio privilegiato per comprendere meglio l’organizzazione interna e l’operato delle officine pittoriche.

A Bologna, per la prima volta, viene esposto un corpus di straordinari esempi di pittura romana provenienti da quelle domus celebri proprio per la bellezza delle loro decorazioni parietali, dalle quali spesso assumono anche il nome con cui sono conosciute. Capolavori - solo per citarne alcuni – dalle domus del Poeta Tragico, dell’Amore punito, e dalle Ville di Fannio Sinistore a Boscoreale, e dei Papiri a Ercolano.

Info: www.museibologna.it/archeologico - www.ipittoridipompei.it

Museo Medievale - via Manzoni 4

“Non siamo mai stati oggetti. Una ricerca visiva di Federico Landi”, fino al 14 maggio 2023

“Non siamo mai stati oggetti” è una ricerca visiva condotta dal fotografo Federico Landi a seguito della digitalizzazione di 127 manufatti che compongono la collezione Palagi del Museo Civico Medievale.

La ricerca si articola in tre azioni: l’esposizione di cinque oggetti della collezione all’interno di un allestimento ideato apposta per la mostra; per ognuno di questi, la creazione di un’immagine bicromatica ottenuta attraverso la post-produzione della corrispondente fotografia di still life prodotta durante la digitalizzazione; la raccolta di una serie di fotografie istantanee che ritraggono i vari luoghi che gli oggetti della collezione abitano.

Queste tre azioni, assieme, vogliono indagare il rapporto fra oggetto, contesto ed identità, proponendosi come un gioco di associazioni visive tra le diverse modalità di esistenza di questi manufatti. Per essere digitalizzato, ogni manufatto, in solitudine, è stato prelevato dalla teca che abita e posto dentro ad un box ad illuminazione controllata, su di un telo bianco, per mostrarsi nell’inquadratura della macchina fotografica in un luogo infinitamente bianco, senza confini né orizzonti. Un artificio visivo, questa è la posizione considerata favorevole per lo studio e l’identificazione dei beni della collezione. Ma ognuno di questi oggetti proviene da luoghi distanti, da tempi diversi, dall’America precolombiana fino alla Cina dell’800.

Ritrarli tutti quanti nelle medesime condizioni, in un “non-contesto”, non è sembrato sufficiente per la loro conoscenza, e così il fotografo ha deciso di seguire le tracce che gli oggetti hanno lasciato nel percorso per arrivare al lightbox e li ha ritrovati all’interno di vetrine, schedari, monitor, uffici disseminati per il territorio, database, scrivanie, sotterranei, su supporti fotografici, pellicole negative e bit di dati.

Queste tracce, raccolte in una serie di fotografie istantanee, viste assieme e lette globalmente, danno forma al contesto odierno di questi oggetti. Il leone delle nevi cinese, la ciotola in terra - cotta, la sfera bruciaprofumi veneto-saracena, il vaso berbero, il vaso zoomorfo chimù, non abitano soltanto le vetrine espositive del museo. Sono in realtà in pellegrinaggio fin dal giorno in cui sono stati ideati.

Hanno circolato e circolano di rappresentazione in rappresentazione, di scenario in scenario, di vibrazione in vibrazione, facendosi contaminare e contaminando tempi e spazi di cui ci è possibile tenere traccia solo parzialmente. La loro identità assume significati diversi a seconda delle formattazioni a cui è sottoposta e dei luoghi in cui risiede.

Cinque immagini di still life, realizzate per la digitalizzazione, sono quindi state manipolate, creando delle bicromie che si propongono come auree del reciproco rapporto di influenza tra questi manufatti e l’ambiente, diorami cromatici che accolgono le infinite vite, conosciute e sconosciute, di questi oggetti. Infine, contesto ed identità dei manufatti sono indagati attraverso la manipolazione delle vetrine espositive in cui sono quotidianamente esposti. Nelle bacheche del museo, i cinque oggetti soggetti delle bi-cromie sono esposti dentro ad un box bianco, dietro ad un plexiglass colorato, visibili soltanto attraverso un filtro che ne altera la percezione.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Antologia della moto bolognese, 1920-1970”, fino al 28 maggio 2023

Il Museo del Patrimonio Industriale aggiunge un nuovo momento espositivo al filone “Moto bolognesi”, che ha costituito uno dei principali interessi della sua attività di ricerca, con la mostra “Antologia della moto bolognese, 1920-1970” realizzata con il contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, in cui sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il nuovo focus tematico è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino agli anni Sessanta, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

L'impegno nell'indagine condotta su fonti composite – documenti, memoria orale, immagini fotografiche e filmate, giornali e riviste specializzate del tempo – ha consentito la ricostruzione di un centinaio di biografie di aziende, la schedatura tecnica di modelli e pezzi analizzati e la formazione di un ricchissimo archivio fotografico realizzato grazie all'aiuto del mondo del collezionismo.

La mostra ripercorre cinquant’anni di produzione motociclistica bolognese che si è distinta, fin dagli esordi, per l’inventiva e le capacità di numerosi tecnici che si sono cimentati, con diversa fortuna, nella realizzazione di veicoli sempre molto curati, non solo dal punto di vista costruttivo, ma anche estetico, imponendosi inoltre ai più alti livelli, con le versioni da competizione, in ambito nazionale ed estero.

Attraversando stagioni diverse e spesso difficoltose – la fase pionieristica, le ristrettezze e le distruzioni del periodo bellico, la ripresa ed il miracolo economico – le piccole e medie case costruttrici della città e del territorio circostante hanno sempre esposto nelle “vetrine” delle fiere del settore, e quindi offerto sul mercato, una gamma di motocicli unica per quantità, varietà e bellezza. Solo pochi marchi sono riusciti a tradurre l’apprezzamento della critica e dei singoli appassionati in un vero e proprio successo commerciale, tuttavia l’industria bolognese delle due ruote, anche con l’apporto del settore della componentistica, ha lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo italiano.

Il percorso espositivo della mostra presenta 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del cinquantennio ed è arricchito da una serie di materiali multimediali: sette contributi filmati provenienti dall’Istituto Luce, l’intera serie delle moto esposte nelle precedenti esposizioni e il filmato, prodotto dal museo, “Italiani in motocicletta”, basato sui cinegiornali dell’Istituto Luce (1930-1940).

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

“NO CRASH museum”, fino al 30 giugno 2023

Il Museo del Patrimonio Industriale ospita la prima presentazione dell’installazione “NO CRASH museum”, un nuovo format ideato per portare nei musei i temi del mondo del lavoro attraverso l’arte, la performance e i nuovi media e coinvolgere i visitatori nel dibattito intorno alla prevenzione degli infortuni e delle malattie nei luoghi di lavoro, la cui importanza è riconosciuta dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

L’installazione, prodotta dall’impresa creativa Imagem srl, è frutto di un progetto internazionale di video–danza nato nel 2020 e sviluppatosi con tre cortometraggi realizzati nell’ambito della campagna di sensibilizzazione Arte e/è Lavoro, una questione di accenti sui valori irrinunciabili di dignità e sicurezza, sulle morti bianche e sulla mancanza di diritti e di civiltà che queste vittime ci ricordano ogni giorno. Già presentati singolarmente, in occasione di eventi nazionali ed internazionali, i tre cortometraggi sono ora raccolti per la prima volta in un suggestivo ambiente immersivo all’interno del museo che resterà allestito fino al 30 giugno 2023.

Evento realizzato in collaborazione con: Fondazione Aldini Valeriani, BCC EmilBanca, Praxis Consulting, ManagerItalia Emilia-Romagna, Emilia Romagna Festival, Associazione Nazionale Italiana Cantanti, Art-Er Attratività Ricerca Territorio, Neu Radio.

Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Unesco City of Music, ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro, Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale, SIMC (Società Italiana Musica Contemporanea).

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Leggiadro Barocco. L'attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone”, fino al 2 settembre 2023

Le Collezioni Comunali d'Arte presentano la prima mostra monografica dedicata al pittore Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771), promossa dai Musei Civici d’Arte Antica e curata da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, per riscoprire una figura artistica significativa che operò sul versante classicista della scuola bolognese del Settecento. 

Nella cosmopolita Bologna del XVIII secolo, la scena artistica si presentava quanto mai vivace.

Tra i pittori più fecondi si distinse Giuseppe Marchesi, di temperamento irrequieto e di corporatura imponente, alla quale dovette il soprannome di Sansone. Allievo di artisti di spicco della generazione precedente, come Aureliano Milani e Marcantonio Franceschini, Marchesi si inserì nel solco della tradizione pittorica locale che trova nei Carracci e nei loro allievi – in particolare Guido Reni, Francesco Albani e Domenico Zampieri detto il Domenichino - il modello imprescindibile.

La mostra dossier pensata per le Collezioni Comunali d’Arte, che conservano nella raccolta permanente il dipinto di soggetto storico “Clemente VIII restituisce agli Anziani di Bologna le chiavi della città”, si incentra sul periodo iniziale della sua vicenda, elegante ed aggraziato: dall’emancipazione del suo rapporto con Marco Antonio Franceschini, che gli trasmise il suo moderato gusto arcadico, fino al 1725, punto di avvio convenzionale della carriera autonoma dell’artista.

Attorno a due freschi idilli pendant, ritrovati recentemente sul mercato antiquario ed esposti per la prima volta al pubblico da collezione privata - “Mosé e le figlie di Jethro” e “Salomone incensa gli idoli”, il cui successo è dimostrato dalla presenza di copie presso il Museo Diocesano di Imola - vengono riuniti altri esempi di pittura da “stanza” di tema sacro e profano, che documentano al meglio lo stile giovanile dell’artista nei primi venti anni di attività. Tra questi le “Quattro Stagioni” provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e l’”Ebbrezza di Noè”, oggi in collezione privata. Completano l’esposizione un ritratto in miniatura con “Ritratto di fanciulla” conservato al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini e due vivaci disegni dalle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il “Ratto delle Sabine” e il “Ratto di Elena”, progetti preparatori per un grande dipinto da realizzare nella sala d’onore della casa poi appartenuta ai mercanti Buratti, promotori delle arti e di vari artisti bolognesi. Solo il secondo, datato 1725, venne poi realizzato dal pittore e, come detto, apre la sua carriera documentata.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Fanno parte del Settore Musei Civici Bologna: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi

ore 10-19

chiuso: lunedì

lunedì 1° maggio: aperto ore 10-19

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

lunedì 1° maggio: chiuso

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto giovedì e venerdì ore 9.30-13.30; sabato e domenica ore 10-18.30

chiuso: lunedì, martedì e mercoledì

lunedì 1° maggio: chiuso

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

fino al 30 aprile 2023:

aperto lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 9-19; sabato, domenica e festivi ore 10-20

chiuso: martedì

dal 2 maggio all'11 giugno 2023:

lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 9-19

sabato, domenica e festivi: ore 10-19

chiuso: martedì

lunedì 1° maggio: chiuso

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi

ore 10-19

chiuso: lunedì

lunedì 1° maggio: chiuso

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi

ore 10-18.30

chiuso: lunedì

lunedì 1° maggio: chiuso

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore

10-18.30

chiuso: lunedì

lunedì 1° maggio: chiuso

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 10-13.30 / 14.30-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

lunedì 1° maggio: chiuso

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì

lunedì 1° maggio: chiuso

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto martedì e giovedì ore 9-13; venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18

chiuso: lunedì, mercoledì

lunedì 1° maggio: chiuso

Contatti 

Settore Musei Civici Bologna

www.museibologna.it

Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it



mercoledì 26 aprile 2023

BOLOGNA BIBLIOTECHE

 

26 aprile 2023

Gli appuntamenti da giovedì 27 aprile a mercoledì 3 maggio


Tutti gli appuntamenti nelle biblioteche sono consultabili a questo link:
https://www.bibliotechebologna.it/documents/appuntamenti-nelle-biblioteche


In particolare segnaliamo queste iniziative:

27 aprile | Biblioteca Salaborsa. Così si suonava in paradiso. Romanzo dei musicisti italiani, presentazione con Andrea Mingardi
https://www.bibliotechebologna.it/events/cosi-si-suonava-in-paradiso-romanzo-dei-musicisti-italiani

28 aprile | Biblioteca Salaborsa Ragazzi. Io sono, tu sei, noi siamo incontri, per bambine e bambini dai 3 ai 5 anni e per i loro genitori per valorizzare la diversità culturale e linguistica https://www.bibliotechebologna.it/events/io-sono-tu-sei-noi-siamo

29 aprile | Biblioteca Corticella - Luigi Fabbri. Camminata sul Navile con Mauro Tolomelli, passeggiata con racconti sul canale
https://www.bibliotechebologna.it/events/camminata-sul-navile-con-mauro-tolomelli-c5a751

dal 27 aprile | Capitreno Treno della Barca. Equi-Libri sui binari,
incontri, rassegne e tanti libri al Treno della Barca
https://pattoletturabo.comune.bologna.it/events/equi-libri-sui-binari


Mostre in corso:

Fino al 29 aprile: In viaggio con Merianin. Maria Sibylla Merian. Dal libro antico al libro d’artista
https://www.bibliotechebologna.it/events/in-viaggio-con-merianin

Fino al 29 aprile: Amarcord. Mi ricordo
https://www.bibliotechebologna.it/events/amarcord-mi-ricordo

Fino al 6 maggio: Questioni di luce. Mostra fotografica collettiva
https://www.bibliotechebologna.it/events/questioni-di-luce

Dal 2 al 31 maggio: L’Almanacco di Home Movies100 in Biblioteca
https://www.bibliotechebologna.it/events/l-almanacco-homemovies100-in-biblioteca

mercoledì 19 aprile 2023

BOLOGNA BIBLIOTECHE

Gli appuntamenti da giovedì 20 a mercoledì 26 aprile


Tutti gli appuntamenti nelle biblioteche sono consultabili a questo link:
https://www.bibliotechebologna.it/documents/appuntamenti-nelle-biblioteche

In particolare segnaliamo queste iniziative:
20 aprile | Biblioteca dell’Archiginnasio. Proust au fil du temps, presentazione del volume a cura di Annamaria Laserra
https://www.bibliotechebologna.it/events/proust

20 aprile | Biblioteca Salaborsa. Storielle per granchi e per scorpioni, presentazione con Luigi Lo Cascio e Alberto Bertoni
https://www.bibliotechebologna.it/events/storielle-per-granchi-e-per-scorpioni

21 aprile | Biblioteca Italiana delle Donne. Esperimenti di scrittura, laboratorio di scrittura
https://www.bibliotechebologna.it/events/esperimenti-di-scrittura

22 aprile | Biblioteca Luigi Spina. Tessitorie, stage di tessitura per bambine e bambini, ragazze e ragazzi
https://www.bibliotechebologna.it/events/tessistorie

22 aprile | Capitreno Treno della Barca. Voci oltre l’Identità, Gruppo di lettura su La più piccola di Fatima Daas (Fandango) con Wissal Houbabi
https://pattoletturabo.comune.bologna.it/events/voci-oltre-l-identita


Mostre in corso:

Fino al 22 aprile: Beauty and the World. Il nuovo albo illustrato di divulgazione
https://www.bibliotechebologna.it/events/beauty-world

Fino al 29 aprile: In viaggio con Merianin. Maria Sibylla Merian. Dal libro antico al libro d’artista
https://www.bibliotechebologna.it/events/in-viaggio-con-merianin

Fino al 29 aprile: Amarcord. Mi ricordo
https://www.bibliotechebologna.it/events/amarcord-mi-ricordo

Fino al 6 maggio: Questioni di luce. Mostra fotografica collettiva
https://www.bibliotechebologna.it/events/questioni-di-luce

Settore Musei Civici Bologna | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna

+ PUBLIC - PROGRAM

Ciclo di incontri a cura di Fabiola Naldi

Dal 20 aprile al 25 maggio 2023, ogni giovedì
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | Sala conferenze
Via Don Minzoni 14, Bologna

 Il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna è lieto di proporre
una serie di incontri che, a partire dalla presentazione di alcune importanti pubblicazioni indipendenti, intendono intervenire nel dibattito sul ruolo dello spazio, sia pubblico che privato, e sulla disciplina del Writing.
Il ciclo di appuntamenti, dal titolo more PUBLIC less PROGRAM, a cura di Fabiola Naldi, prenderà avvio domani, giovedì 20 aprile, e proseguirà per un totale di sei momenti a cadenza settimanale, fino al 25 maggioogni giovedì in sala conferenze MAMbo, con ingresso libero.

Le pubblicazioni e gli autori coinvolti sono i seguenti: Espressioni urbane. Muri sconciati, writing e street art, a cura di Pierpaolo Ascari e Pietro Rivasi, Mimesis, Milano 2021; Kill tha G Word - The italian years of P.H.A.S.E. 2, a cura di Maurizio D'Apollo, Edizioni indipendenti, Milano 2022; Spice Style Diary - Writing, my creative process di Diego Faverzani, Edizioni ShowDesk, Napoli 2022; Roma Subway Art, a cura di Mathieu Romeo e Lorenzo D'Ambra, Whole Train Press, Roma 2020; Lost in Strokes di Luca Barcellona, Lazy Dog, Milano 2022; All City Writers. The Graffiti Diaspora di Andrea Caputo, Kitchen 93, Londra 2012 (in fase di aggiornamento e ristampa).

more PUBLIC less PROGRAM si inserisce inoltre nel percorso di riflessione sull'arte pubblica intrapreso dal Comune di Bologna, con l'impegno della delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana Elena Di Gioia, che ha visto, tra l'altro, l'istituzione nel gennaio 2023 di una Commissione di esperti sul tema. In questa ottica, gli incontri con studiosi e operatori sono elementi fertili per rilanciare e rafforzare il confronto sul principio di responsabilità degli interventi nello spazio pubblico.

A partire dalle scritte spontanee e dalle tag, fino a giungere agli interventi più strutturati, indipendenti o commissionati, le questioni della responsabilità e dell'ordinaria manutenzione urbana sono riemerse prepotentemente, di recente, nel dibattito pubblico. Le differenti posizioni materiali o culturali in merito all'intervento urbano sono spesso riportate all'attenzione del fruitore, spettatore casuale o cittadino, attraverso la lente di temi quali il degrado, la sicurezza, il decoro, la responsabilità privata e pubblica e la testimonianza artistica.
A questo si aggiungono il frequente cortocircuito fra le molte realtà artistiche presenti sul territorio urbano e suburbano e il più comune vandalismo grafico, che si sovrappongono all'ambiguità del discorso sul decoro e sulla decorazione pubblica, generando confusione tra le posizioni e le possibili interpretazioni e portando su di un unico piano elementi e attitudini eterogenei e in parte contrapposti.
È da rilevare inoltre, ancora oggi, la difficoltà di codificare i molti interventi che proliferano nelle città: le tipologie di pratiche, come anche i materiali e i dispositivi utilizzati, sono giunti a un livello tale di sofisticazione da portare la controversia critica sulla riconoscibilità, l'autorialità e la "certificazione di esistenza” ai suoi massimi storici.
L'indifferenza teorica e storico-critica che il Writing o l'arte urbana subivano fino a dieci anni fa, ha ceduto il posto a un'ossessiva e pervasiva fascinazione, mappatura e strumentalizzazione di ogni tipo di pratica presente nel tessuto urbano.
Grazie anche ai tanti operatori culturali attivi in strada, inoltre, la percezione, l'occupazione e la condivisione di ciò che per lungo tempo veniva considerato spazio pubblico si sono totalmente modificate. La fisionomia della città, e alcune sue parti divenute "celebri" proprio per gli interventi sia legali che illegali, si è trasformata in virtù di quelle improvvise presenze che hanno reso la stessa città per alcuni aspetti più "preziosa". Sono molti i casi studio che hanno analizzato l'impatto materiale, culturale e simbolico di presenza e assenza (per cancellature, pulitura, speculazioni) di un intervento in un luogo preciso e le molteplici, conseguenti rivendicazioni da più soggetti.
È con queste complesse ed interconnesse tematiche che si ha a che fare quando si parla di "arte pubblica", relazionandosi con un insieme di processi non solo artistici, economici e valoriali che fanno di una parte della città un luogo in cui molte persone tornano. E non si parla in questo caso di monumenti, quindi di celebrazioni o commemorazioni di fatti o persone, ma di un'area anonima, a volte suburbana e periferica divenuta centrale e indiscutibile anche per la presenza di un intervento artistico.
Allo stesso tempo anche il concetto di "pubblico" si è modificato e in parte trasformato, non dimenticando che è pubblico tanto il fruitore dell'opera quanto lo spazio entro il quale avviene la fruizione della stessa. Un luogo pubblico indica generalmente uno spazio condiviso, comune e spesso di passaggio: alla luce dei molti e recenti esempi di arte urbana torna utile domandarsi che cosa sia ora lo spazio pubblico e come si muovono gli “attori” che lo abitano. In questa prospettiva la questione del decoro e dell'ornamento si sta concentrando sulla codifica e sull'istituzionalizzazione anche dell'arte urbana.

A partire da questo contesto, gli incontri di more PUBLIC less PROGRAM, in cui la curatrice Fabiola Naldi si confronterà con gli autori e altri ospiti, vogliono amplificare un discorso quanto mai complesso a partire dalle voci dei suoi attivi protagonisti che spesso svolgono il doppio ruolo di operatore e fruitore critico dello spazio pubblico. Allo stesso tempo, e rivendicando il plus valore di queste discipline così controverse, il ciclo di appuntamenti vuole dare spazio a importanti pubblicazioni che raccontano e supportano una nuova "idea" di città. La necessità di continuare a conoscere le varie espressioni artistiche che supportano lo spazio urbano si affianca alla possibilità di restituire al pubblico partecipante agli incontri un'occasione importante per continuare a indagare le più recenti pratiche urbane e, allo stesso tempo, affermare l'evidenza storica di una pratica visuale indiscutibile e anche necessaria al linguaggio collettivo.
Il MAMbo, oltre ad ospitare gli incontri, si pone come luogo in cui il discorso attorno agli spazi pubblici si fa teoria, storia e dove poter documentare e archiviare un momento di analisi. A tal fine tutti gli incontri saranno registrati per poter dar vita successivamente a una pubblicazione scientifica.

Ogni appuntamento, oltre che al pubblico generico, è aperto alla partecipazione di studenti di differenti bienni dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, attraverso una certificazione rilasciata dalle istituzioni coinvolte per l'acquisizione di crediti formativi.

Il ciclo di incontri si realizza in collaborazione con NEU Radio (www.neuradio.it) e ZERO Bologna (zero.eu/it/bologna).

Fabiola Naldi è storica d'arte, critica e curatrice.
È professoressa presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna ed è docente a contratto all'Università di Bologna e allo IED di Firenze.
La sua attività di ricerca si è concentrata negli anni sulla storia e la teoria della Video Arte, sulle pratiche performative storiche e contemporanee e sull'arte urbana.
Dal 1998 al 2000 è stata responsabile della sezione arti visive per il festival di contaminazione artistica BresciaMusicArt.
Negli anni Duemila è ideatrice di ArtTV, un programma dedicato alla Video Arte sul canale musicale satellitare MATCH MUSIC. Nel 2016 è co-curatrice del programma Pomilio Blumm Prize per SKYARTE.
Dal 2008 al 2010 è responsabile della digitalizzazione dell'archivio video del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Dal 2017 al 2022 è membro del consiglio di amministrazione dell'Istituzione Bologna Musei. Nelle edizioni del 2009, 2011 e 2013 cura la Biennale del Muro Dipinto di Dozza (BO).
Dal 2012 al 2016 è curatrice insieme a Claudio Musso di Frontier. La linea dello stile, progetto speciale dedicato al Writing e la Street Art promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.
Dal gennaio 2023 è membro della Commissione per l'arte nello spazio pubblico del Comune di Bologna.
È stata corrispondente di riviste specializzate come ArtLab, Around Photografy e lo è tutt'oggi di Flash Art. È autrice di numerosi saggi, pubblicazioni, testi critici. Tra le pubblicazioni più recenti ricordiamo: Libero Spazio Libero. Martha Rosler, Giulia Niccolai, Lucy Orta, Claudia Losi, Claire Fontaine, Sete Edizioni, Faenza, 2022; Tracce di Blu, Postmedia, Milano, 2021; Frame-less / Senza Cornice. L'opera d'arte tra supporto, contesto e città, Danilo Montanari Editore, Ravenna 2018; 3 Body Configurations: Claude Cahun, Valie Export, Ottonella Mocellin, Cor-raini Edizioni, Mantova, 2020; Tell a Vision. Il video tra storia e critica,Edizioni LibriAparte, Bergamo, 2012; Fai il muro giusto/Do the right wall, Edizioni MAMbo, Bologna, 2010; I'll be your mirror. Travestimenti fotografici, Cooper & Castelvecchi, Roma, 2003.


more PUBLIC less PROGRAM - Calendario
Tutti gli incontri si tengono in sala conferenze MAMbo con ingresso libero


Giovedì 20 aprile 2023 h 18.00
Pierpaolo Ascari, Pietro Rivasi (a cura di), Espressioni urbane. Muri sconciati, writing e street art, Mimesis, Milano 2021
Info: https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857589398  

Giovedì 27 aprile 2023 h 18.00
Maurizio D’Apollo (a cura di), Kill tha G Word - The italian years of P.H.A.S.E. 2, Edizioni indipendenti, Milano 2022

Giovedì 4 maggio 2023 h 18.30
Diego Feverzani, Spice Style Diary - Writing, my creative process, Edizioni ShowDesk, Roma 2022
Info: https://www.hard2buff.it/prodotto/media/book-book/spice-style-diary

Giovedì 11 maggio 2023 h 18.00
Mathieu Romeo, Lorenzo D’Ambra (a cura di), Roma Subway Art, Whole Train Press, Roma 2020
Info: https://graffdream.bigcartel.com/product/roma-subway-art

Giovedì 18 maggio 2023 h 18.00
Luca Barcellona, Lost in Strokes, Lazy Dog, Milano 2022
Info: https://lazydog.eu/product/lost-in-strokes

Giovedì 25 maggio 2023 h 18.30
Andrea Caputo, All City Writers. The Graffiti Diaspora, Kitchen 93, Londra 2012 (in fase di aggiornamento e ristampa)
Info: https://www.andreacaputo.com;  https://www.andreacaputo.com/research/all-city-writers-the-graffiti-diaspora


Informazioni
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