venerdì 28 giugno 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 28 giugno al 4 luglio
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. 
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili. 
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 28 giugno a giovedì 4 luglio. 

IN EVIDENZA 

sabato 29 giugno 

dalle ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 / luoghi vari 
Nell’ambito della rassegna Bologna da quel momento fu libera. Bologna 1848-1859: rievocazione storica e di Bologna Estate 
“Battaglia dell’8 agosto 1848 (prima giornata)” 
Una grande rievocazione storica nel centro di Bologna, dedicata all'episodio più importante del Risorgimento bolognese, la giornata d'agosto in cui furono cacciati gli austriaci dalla città. 
A cura dell'Associazione 8cento in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento. 
Programma della giornata: 
- ore 11: Piazza Carducci / Museo del Risorgimento 
Primo episodio storico: rievocazione del proclama del Maresciallo Welden, in cui si stabiliscono le zone della città riservate alle armate austriache e partenza della Promenade alle ore 11.15 
- ore 12: Piazza Maggiore (Bar Vittorio Emanuele) 
Secondo episodio storico: rievocazione degli scontri in osteria tra soldati austriaci e cittadini bolognesi che testimoniano l’aumento delle tensioni in città 
- ore 13: Parco della Montagnola 
Arrivo della Promenade 
- ore 15: Via dell’Indipendenza 
Corteo storico con musiche risorgimentali suonate dal Corpo Bandistico Gaggese: rievocatori e figuranti sfileranno per Via dell’Indipendenza fino a Piazza del Nettuno 
- ore 15.45: Piazza del Nettuno 
Concerto della banda musicale, fino alle ore 16.15 
- ore 16.30-21.30: Parco della Montagnola 
Visita dell’accampamento militare con tende storiche, ronde di guardia e vita delle truppe. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

Domenica 30 giugno 

Parco della Montagnola / Piazza dell’8 Agosto 
Nell’ambito della rievocazione storica Bologna da quel momento fu libera. Bologna 1848-1859 e di Bologna Estate 
“Battaglia dell’8 agosto 1848 (seconda giornata)” 
Seconda giornata della grande rievocazione storica nel centro di Bologna, dedicata all'episodio più importante del Risorgimento bolognese, la giornata d'agosto in cui furono cacciati gli austriaci dalla città. A cura dell'Associazione 8cento in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento. 
Programma della giornata: 
ore 11: Parco della Montagnola 
Addestramento dei rievocatori, con dimostrazione delle tecniche di battaglia 
ore 16: Piazza dell’8 Agosto 
Rievocazione della Battaglia. Con 250 figuranti in abiti storici e uniformi, fucili a salve e macchine sceniche che rievocano i cannoni e barricate. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 


PER I BAMBINI 

“Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei” 
L'edizione 2019, rivolta ai bambini e alle bambine da 5 a 11 anni, ha come sede la cornice verde di Villa delle Rose. Dal 10 giugno al 13 settembre, le tredici settimane sono dedicate al tema delle grandi esplorazioni: natura, arte, viaggi terrestri e spaziali, civiltà e culture lontane. 
Ogni settimana prevede uscite per attività in musei e luoghi cittadini di interesse storico e culturale. Il tema della settimana dall'1 al 5 luglio è "Senza parole". 
Una settimana dedicata all'esplorazione dei linguaggi, per sperimentare diversi modi di raccontare e interpretare la realtà. Le opere di grandi compositori e artisti saranno il punto di partenza per un viaggio alla scoperta di parole misteriose e a volte dimenticate, nuovi alfabeti e modalità di comunicazione "extra verbale". La traduzione come rielaborazione e l'arte come linguaggio universale: sono queste le tematiche che approfondiremo di giorno in giorno anche grazie a visite al Museo della Musica e al MAMbo. 
Info e iscrizioni: 
Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 436818 (lunedì dalle 8.30 alle 12.30) oppure tel. 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 13) oppure mamboedu@comune.bologna.it


GLI ALTRI APPUNTAMENTI 

sabato 29 giugno 

ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
“Baci, estetica e figli dell'ira. Intorno alla Musikgesellschaft di Halle” 
Nell’ambito di “Conversazioni”, a cura di Associazione Athena Musica - Alma Mater Università di Bologna, conversazione con Antonio Serravezza. 
La civiltà della conversazione ha una storia nota, intrecciata alla vicenda moderna della Repubblica delle Lettere. Meno nota è invece l’espressione Repubblica Musicale, che della Repubblica delle Lettere è un’articolazione. L’espressione è presente in una pagina dell’autore del primo dizionario di musica della cultura europea, Sébastien de Brossard (1655-1730), maestro di cappella nelle cattedrali di Strasburgo e di Meaux, compositore di mottetti sacri, cantate e arie, lessicografo, bibliofilo, infaticabile erudito d’ancien régime. 
Nel 1703 Brossard pubblica a Parigi “il Dictionaire de musique”, solo in parte simile ai dizionari di musica delle nostre biblioteche: oltre al lessico (circa 500 termini), e oltre al supplemento d’una traduzione in francese dei termini musicali greci latini italiani e al catalogo di oltre 900 scrittori di musica d’ogni età, lingua e nazione, ospita uno scritto sulla corretta pronuncia dell’italiano, la lingua che tutti i musicisti «sur tout doivent d’autant plus cultiver, qu’elle fournit à la Republique Musicale d’excellentes Pièces». 
Nel giro di pochi decenni le cose cambieranno: l’ideale enciclopedico di Brossard è stato vanificato da una cultura che ha trasformato la musica in affare di stato e guerra di religione, come nota D’Alembert nel suo scritto “De la liberté de la musique” (1759). 
Come rilanciare oggigiorno l’ideale Repubblica Musicale di Sébastien de Brossard? 
Una via sensata è di rimettere la musica al centro del discorso - in breve, di ripensare il discorso musicale: Athena Musica parte dall’idea che la musica non sia pensabile senza i saperi che ne hanno definito nel tempo il lessico e i concetti, e che nel loro insieme definiscono la musica come sapere storico. Le “Conversazioni” di Athena Musica aspirano quindi a ricostruire le condizioni di possibilità del discorso musicale tra studiosi d’ogni disciplina e formazione estetico-filosofica che condividono l’interesse per la musica. 
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.museibologna.it/musica 

Domenica 30 giugno 

ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 
"Bologna da quel momento fu libera. Episodi, aspetti e memoria del 12 giugno 1859" 
Visita guidata alla mostra. 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

mercoledì 3 luglio 

ore 20: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 
“Quando il cibo viaggiava sul Navile” 
Per il ciclo "Un etto di Bologna", il museo propone una visita guidata dedicata alla produzione alimentare bolognese nei racconti di viaggio tra Sette e Ottocento. 
Bologna vanta una lunghissima tradizione in campo culinario: sono tante infatti le prelibatezze che hanno valso alla città l'appellativo di “grassa”, dalla mortadella ai tortellini, al tipico ragù. Con un percorso virtuale attraverso le testimonianze di viaggiatori stranieri che hanno descritto nei loro diari la città e i suoi prodotti più tipici, si ricostruiranno le ricette e le tecniche di produzione che hanno reso questi piatti famosi nel mondo. 
Alle ore 21 segue al Battiferro, a cura dell'Associazione Vitruvio, lo spettacolo “Il primo canale non si scorda mai” con la zdàura Onorina Pirazzoli. 
La zdàura di Bologna, Onorina Pirazzoli, interagisce con il pubblico e con rappresentanti del Comitato Salviamo il Navile per condividere alcuni aneddoti divertenti e curiosi di vita vissuta sulle sponde del Canale Navile. I racconti attingeranno alle sue esperienze personali e, cosa ancora più interessante, ai ricordi degli abitanti. Infatti la zdàura Onorina tirerà fuori anche delle lettere inviate dai bolognesi e chiamerà all’appello qualcuno tra il pubblico, per arricchire di particolari il suo racconto. 
Per lo spettacolo, prenotazione obbligatoria al 329 3659446 (Associazione Vitruvio). 
Ingresso visita guidata: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
"L'oblio della notte. Simboli e misteri in Certosa" 
Nulla è casuale nel cimitero: anche i più piccoli dettagli dei monumenti hanno un loro preciso significato. Una passeggiata tra chiostri, logge e sale: alla scoperta di simboli e allegorie, di teschi, leoni, grifoni, sfingi e serpenti attorcigliati. 
A cura di Associazione Culturale Didasco. 
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera). 
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

giovedì 4 luglio 

ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6 
“Visita guidata alle Collezioni Comunali d’Arte” 
A cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
“Dov’è Stefano Gobatti? Riscoperta e musica di un’icona dimenticata” 
Uno spettacolo itinerante, con un omaggio finale di musiche dal vivo, per rivivere l’avvincente biografia di Stefano Gobatti, autore nel 1873 dell’opera "I Goti". Scomoderemo alcune celebrità che ci racconteranno chi era questo compositore, il suo successo ed il suo oblio. A cura di Associazione Dolci Accenti in collaborazione con AICS Bologna. 
Prenotazione obbligatoria a segreteria@dolci-accenti.com
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 12,00 (€ 10,00 con tessera AICS) (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

ore 20: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
Nell’ambito di After eight. Giovedì sera al museo e di Bologna Estate 
“Visita guidata alla Collezione permanente MAMbo e al Museo Morandi” A cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
La visita parte con minimo 6 persone. 
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). 
Ingresso: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata 
ore 21: Nell'ambito di After eight. Giovedì sera al museo e di Bologna Estate 
"Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979" 
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
La visita parte con minimo 6 persone. 
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). 
Ingresso: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata 
Info: www.mambo-bologna.org 

MOSTRE 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 

"Julian Charrière. All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", fino all'8 settembre 2019 
Il MAMbo è lieto di presentare la prima personale in un'istituzione museale italiana di Julian Charrière (Morges, Svizzera, 1987), artista il cui lavoro mette in comunicazione i campi delle scienze ambientali e della storia della civiltà. 
"All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", curata da Lorenzo Balbi, è visibile nella Sala delle Ciminiere e presenta un'ampia selezione di opere tra fotografie, installazioni, sculture e video che toccano i temi della storia della scienza, dello sviluppo della cultura dei media, del romanticismo dell’esplorazione e della crisi ecologica contemporanea. 
Da sempre interessato ai processi che si nascondono dietro la produzione di conoscenza scientifica e ai differenti metodi utilizzati per arrivare a una scoperta, con i suoi lavori Charrière cerca di comprendere la storia, guardando al passato per tentare di immaginare come sarà il futuro. Come un archeologo, l'artista scruta nelle vicende trascorse per capire quelle che verranno, mentre riflette sul presente. I suoi progetti sono spesso frutto di un lavoro sul campo in località remote, che presentano profili geofisici forti - vulcani, ghiacciai, siti radioattivi - sempre rivolti verso paesaggi lontani in condizioni estreme. Dalle sue spedizioni intorno al globo, Julian Charrière riesce a far emergere non solo la pura e semplice bellezza della natura, ma anche la vulnerabilità e la frattura tra natura e civiltà. 
Nel palesare catastrofi ambientali causate dall’uomo, in luoghi come l'atollo di Bikini nelle Isole Marshall, l'ex sito di test nucleari di Semipalatinsk in Kazakistan, una monocoltura di palma da olio in Indonesia o, più recentemente, le profondità marine, Charrière non vuole mai unicamente sensibilizzare o esprimere un giudizio morale, quanto piuttosto rivelare le forze invisibili che plasmano il paesaggio, dai fenomeni geologici alla sete di risorse dell'era digitale, senza escludere, su un piano più immateriale, le proiezioni culturali con cui l'umanità cambia significato e percezione dei luoghi. In altre parole, per quanto ci affanniamo a saccheggiare la Terra delle sue risorse, a una velocità tale da costringere la scienza a parlare degli ultimi due secoli e mezzo come di un’era geologica a parte, l’Antropocene, il pianeta si riprenderà tutto e saremo dimenticati. 
Info: www.mambo-bologna.org 


"Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979", fino al 29 settembre 2019 
La Project Room del MAMbo prosegue la sua attività espositiva con "Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979", mostra dedicata all’evento musicale che radunò più di seimila persone al Palasport di Bologna il 2 aprile del 1979. 
"Bologna Rock" può essere considerato il simbolo di una stagione non esclusivamente musicale ma anche sociale, culturale, politica che ha lasciato il segno nella storia della città e dell'Italia tutta, su cui il focus espositivo, a cura di Oderso Rubini e Anna Persiani, vuole costruire un’indagine approfondita. 
Al di là del festival in sé, organizzato da Harpo's Bazaar, che registrò la partecipazione di gruppi punk, rock demenziale e new wave della scena bolognese dell'epoca, quali Skiantos, Wind Open, Luti Chroma, Gaznevada, Bieki, Naphta, Confusional Quartet, Rusk und Brusk, Frigos, Cheaters e del cantante blues statunitense Andy J. Forest con la band The Strumblers, la mostra si propone come una rilettura storica di questo momento in seguito percepito come epocale, una riappropriazione antropologica capace di evidenziare quegli elementi caratterizzanti che hanno contribuito alla nascita e alla crescita del ruolo socio-politico di Bologna tra il 1971 e il 1985 nella storia della cultura italiana e non solo. 
Tramite immagini, video, LP in vinile, documenti, fumetti, materiali visivi e grafici, strumentazioni dell'epoca e pubblicazioni indipendenti vengono messe in evidenza le connessioni e la ricchezza di contaminazioni che hanno caratterizzato una stagione di grande fermento: musica, video, arte, fumetti, grafica, comunicazione e politica si sono intersecate in una maniera istintiva, innovativa, forse casuale, determinando un processo creativo irripetibile con quelle modalità. 
Info: www.mambo-bologna.org 


Museo Medievale - via Manzoni 4 

"Jean François Migno. La forza del colore", fino all'8 settembre 2019 
Il Museo Civico Medievale si apre al dialogo con la pittura contemporanea presentando la prima mostra personale in Italia dell'artista francese Jean François Migno, a cura di Graziano Campanini e Riccardo Betti. 
Il nucleo principale della mostra si trova racchiuso nella sala del Lapidario per poi espandersi all’interno di alcune sale del percorso espositivo, dove le tele di Migno punteggiano lo spazio come dispositivi che catturano lo sguardo dello spettatore in un gioco di frementi vibrazioni cromatiche. 
L'intera vicenda dell'artista, contrassegnata da una continua sperimentazione su diversi mezzi e materiali che rifiuta una piena e concreta definizione della sostanza in favore di un’astrazione dall’aspetto figurativo, viene ripercorsa attraverso una selezione di circa 40 lavori, comprensiva dei principali cicli della sua produzione, come "Palissade" realizzato negli anni Novanta e il più recente "Passages" degli anni Duemila. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


"Esercizi di stile. Objets indécis / Maybe-made, maybe not", fino al 14 luglio 2019 
Quinto appuntamento con "Esercizi di stile", un progetto nato nel 2016 dalla collaborazione tra l'Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, che offre ad alcuni studenti la possibilità di cimentarsi con gli spazi di una prestigiosa istituzione museale. 
Una riflessione museografica contemporanea sul ruolo e sulla funzione dei musei del XX e XXI secolo ha dato forma alla happening-exhibition "Ready-maybe" in cui gli studenti e i laureati del Biennio di Pittura - Arti Visive dell'Accademia Ilaria Minelli, Golzar Sanganian, Agata Torelli e Li Zhuwei, oltrepassano il diaframma della teca e con armi piumate, bachi annidati, atti architettonici e morsi pietrificati si relazionano al Musée de l'OHM. 
Il Musée de l'OHM di Chiara Pergola, situato nel Museo Medievale, è un ready-made divenuto opera attraverso il suo spostamento nello spazio espositivo. 
Ma è, inoltre, un museo. Se il ready-made ha scardinato nel primo Novecento le regole dello statuto dell'opera d'arte, definendo arte un oggetto d'uso quotidiano, un museo ready-made cambia nuovamente le condizioni sine qua non dello statuto dell'opera e del museo stesso. Così nell'esercizio di classificazione che il museo materializza avviene un doppio cortocircuito e attorno all'Opening Hour Museum, in una forma di indecisione o animismo oggettuale, si ritrovano a gravitare le opere e le azioni degli studenti dell'Accademia. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 

"Bologna da quel momento fu libera. Episodi, aspetti e memoria del 12 giugno 1859", fino al 14 luglio 2019 
Il percorso di Bologna e dei bolognesi nelle vicende del Risorgimento nazionale è scandito da alcune date e da alcuni eventi significativi: tra quelli di maggior rilievo si colloca la giornata del 12 giugno 1859 quando, in seguito alle sconfitte subite a Palestro e Magenta ad opera delle truppe franco-piemontesi, le truppe austriache a presidio di Bologna si ritirarono definitivamente oltre il Po provocando la fine del governo pontificio sulla città e il suo territorio dopo tre secoli e mezzo di potere temporale. Di lì a pochi mesi, in un rapido succedersi di avvenimenti, l’intera Emilia-Romagna si sarebbe unita alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II, futuro Re d’Italia, portando a compimento per Bologna il processo di Unificazione nazionale avviato alcuni decenni prima. 
La mostra "Bologna da quel momento fu libera", curata da Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, ripercorre episodi e aspetti di quel periodo memorabile, attraverso l'esposizione di reperti risorgimentali e documenti originali, normalmente non visibili al pubblico: la battaglia della Montagnola svoltasi l'8 agosto, il predominio degli Austriaci sulla città nel decennio 1849-1859, la giornata del 12 giugno e il rapido succedersi dei governi provvisori, il formarsi di un esercito e della Guardia Nazionale, la memoria celebrativa di quella data nel processo di formazione della coscienza e dell'identità nazionale. 
Tra i cimeli più preziosi esposti in mostra figura la bandiera tricolore che per prima sventolò sopra la porta principale del Palazzo Comunale, issata alle prime luci dell’alba del 12 giugno 1859 dopo l’abbassamento dell’insegna pontificia. 
Un altro simbolo dal forte potere evocativo di quella giornata è la bandiera utilizzata dagli studenti dell'Università di Bologna quando scesero in piazza inneggiando alla caduta del potere temporale dei papi, e nelle successive manifestazioni patriottiche nel 1859-1860. 
Non mancano poi militaria come due esemplari di uniformi della Guardia Nazionale entrambe del 1859, mentre la presenza degli austriaci a Bologna durante gli anni ‘50 del XIX secolo è documentata da un kepì da ussaro per truppa, immagini fotografiche e testimonianze artistiche come un olio su cartone di Silvio Faccioli che raffigura una guardia e un tamburino e un disegno con figurino militare. 
La mostra offre un'estensione multimediale dei contenuti informativi grazie all'uso di un codice QR presente nelle diverse vetrine con il quale, attraverso l'accesso al portale www.storiaememoriadibologna.it, è possibile consultare notizie e approfondimenti sui diversi oggetti esposti, in modo da apprezzarne pienamente la storia e il significato. 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 


Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 

"Ex Africa. Storie e identità di un'arte universale", fino all'8 settembre 2019 
Volti e corpi ieratici che a noi occidentali ricordano immediatamente le sculture di Modigliani e Brancusi, i dipinti di Nolde e Picasso. Ma anche visi mirabilmente torniti nel bronzo, di fidiana perfezione come solo i putti e i Cristo in fasce di Raffaello. Oggetti di potere e di culto che rimandano al metafisico, agli antichi riti, alle forze umane e soprannaturali. Ma anche figure in miniatura per pesare la polvere d’oro, cesellate come orologi del Seicento tedesco. E ancora, saliere in avorio, olifanti e cucchiai realizzati anticamente in Africa su commissione europea, per quelle che un tempo si chiamavano arti applicate. 
Per la varietà dei temi trattati, si tratta dell'esposizione sull'arte africana più ampia mai organizzata in Italia - con circa 270 pezzi esposti -, nella quale si spazia da testimonianze su culture antiche, vecchie di mille anni, fino alla produzione degli artisti contemporanei. 
In mostra sono documentati i diversi sguardi con i quali l'Occidente si è posto dinnanzi alle espressioni plastiche dell'Africa. 
La mostra, prodotta e organizzata da CMS.Cultura, è promossa da Comune di Bologna e Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico e curata da Ezio Bassani e Gigi Pezzoli, con il contributo di studiosi italiani e stranieri. 
Info: www.museibologna.it/archeologico - www.mostrafrica.it 


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 

"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 14 luglio 2019 
La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile". 
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese. 
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne. 
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili. 
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani). 
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco. 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 


L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea. 
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche. 
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi. 
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. 
Info: www.museibologna.it. 

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it. 


INDIRIZZI E RECAPITI 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi 
via Don Minzoni 14 
tel. 051 6496611 
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22 

Casa Morandi 
via Fondazza 36 
tel. 051 6496611 
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari: 
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13 
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13 

Villa delle Rose 
via Saragozza 228/230 
tel. 051 436818 - 6496611 
aperto: in occasione di eventi espositivi 

Museo per la Memoria di Ustica 
via di Saliceto 3/22 
tel. 051 377680 
dal 28 giugno al 22 settembre aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 17-20 

Museo Civico Archeologico 
via dell’Archiginnasio 2 
tel. 051 2757211 
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico Medievale 
via Manzoni 4 
tel. 051 2193916 - 2193930 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Collezioni Comunali d’Arte 
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 
tel. 051 2193998 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini 
Strada Maggiore 44 
tel. 051 236708 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-14; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” 
via di Casaglia 3 
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale) 
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 
Accesso momentaneamente sospeso per sopralluoghi manutentivi straordinari 

Museo internazionale e biblioteca della musica 
Strada Maggiore 34 
tel. 051 2757711 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Patrimonio Industriale 
via della Beverara 123 
tel. 051 6356611 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo civico del Risorgimento 
Piazza Carducci 5 
tel. 051 347592 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14

martedì 25 giugno 2019

Evento ATTORNO AL MUSEO - PARCO DELLA ZUCCA


Attorno al Museo, il programma di iniziative culturali promosso dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica in occasione del XXXIX anniversario della strage. 

Attorno al Museo intreccia i diversi linguaggi dell'arte (teatro, arte contemporanea, musica, poesia) traendo spunto dall'installazione creata da Christian Boltanski per la città di Bologna in ricordo delle 81 vittime e proponendo progetti ideati da artisti di fama nazionale che coinvolgono le generazioni più giovani. 
La rassegna si terrà dal 27 giugno al 10 agosto 2019 nel Parco della Zucca, nell'area adiacente al Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22), e si svolge nell'ambito di Bologna Estate 2019. 

PROGRAMMA 

Giovedì 27 giugno ore 21.30 
DC Vero? 
Esito dei laboratori. Un poetico atto unico per 40 ragazzi e 10 restauratori novelli 
in scena le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico Copernico di Bologna e del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Palermo 
regia di Bruno Cappagli per La Baracca - Testoni Ragazzi di Bologna, con la collaborazione di Salvo Dolce per Teatro Libero di Palermo 
ambiente musicale a cura di Linda Tesauro per il Museo internazionale e biblioteca della musica | Istituzione Bologna Musei realizzato dagli studenti e dalle studentesse del Liceo Musicale “Lucio Dalla” di Bologna 
consulenza musicale e supervisione informatica di Davide Fasulo; consulenza alla composizione di Marco Pedrazzi; scene e oggetti di Fabio Galanti; luci di Luciano Cendou; video editing di Alex Bertacchi; costumi di Tanja Eick 
progetto realizzato in collaborazione con: Ministero per l’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Istituto storico Parri; Liceo Scientifico Copernico di Bologna; Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Palermo; Liceo “Laura Bassi” di Bologna; La Baracca - Testoni Ragazzi di Bologna; Teatro Libero di Palermo; Libera; Dipartimento educativo MAMbo e Museo internazionale e biblioteca della musica | Istituzione Bologna Musei; Accademia delle Belle Arti di Bologna 

Mercoledì 10 luglio ore 21.30 
La scatola nera 
Spettacolo teatrale 
drammaturgia e regia di Roberto Latini 
musiche e suono di Gianluca Misiti; luci e direzione tecnica di Max Mugnai; voci di Ilaria Drago, Roberto Latini 
produzione di Fortebraccio Teatro / Compagnia Lombardi Tiezzi 

Mercoledì 17 luglio ore 21.30 
Volo IH 870 
Performance di video e musica 
a cura di Silvia Grandi 
videoart performance di Igor Imhoff, Basmati Film (Saul Saguatti e Audrey Coïaniz), Alberta Pellacani
composizione musicale di John De Leo 
musiche eseguite da John De Leo, voce, laringofono, giocattoli; Franco Ranieri, chitarra elettrica; Fabrizio Tarroni, chitarra semiacustica; Silvia Valtieri, pianoforte, fisarmonica; featuring Simone Pappalardo, elettronica 

Mercoledì 24 luglio ore 21.30 
Allo stesso tempo 
Installazione e performance 
opera di Giuseppe De Mattia 
voci sul palco di Francesca Bono, Emidio Clementi 
suoni di Stefano Pilia 

Venerdì 26 luglio ore 21.30 
Unreported inbound Palermo 
Pocket opera per soprano, voci recitanti, ensemble ed elaborazione elettronica (2019) 
musica di Alessandro Melchiorre; testo di Daniele Del Giudice; regia di Elisabetta Brusa; soprano Joo Cho; voci recitanti di Cinzia Pietribiasi e Pierluigi Tedeschi; voci recitanti e suoni di Icarus Ensemble; direttore Juan Trigos; regia del suono di Giovanni Cospito 

Mercoledì 31 luglio ore 21.30 
Concerto per Ustica 
Concerto di Tower Jazz Composers Orchestra in collaborazione con Bologna Jazz Festival 
con il contributo di Regione Emilia-Romagna (L.R. n. 2/2018) 
direttori Alfonso Santimone, Piero Bittolo Bon 

Sabato 10 agosto ore 21.30 
La Notte di San Lorenzo 
Serata di poesia 
a cura di Niva Lorenzini 
con Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Jacopo Trebbi 
violino Renata Lacko

Attorno al Museo è promossa da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con Regione Emilia-Romagna, Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Comune di Bologna - Quartiere Navile, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, e fa parte di Bologna Estate, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna - Destinazione Turistica. 
Main media partner RAI, media partner RAI Radio 3, main sponsor Gruppo Unipol. 
Si ringrazia T-per, Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0. 
I progetti sono realizzati in collaborazione con Cronopios e Officina Immagine. 


ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it

lunedì 24 giugno 2019

EVENTI BE HERE - CONCERTO CISCO


Martedì 25 giugno alle 21.30, Indiani e Cowboy Tour arriva al festival “Andè bän int al canèl!", al Ponte della Bionda - in via dei Terraioli 13, nel Quartiere Navile - nell'ambito di Bologna Estate 2019
Il concerto vedrà impegnata insieme a Cisco tutta la band che ha lavorato al nuovo disco e sarà l'occasione per ascoltare, insieme ai nuovi brani, anche i vecchi cavalli di battaglia della storia trentennale dell'artista che lo ha visto protagonista della musica italiana, prima come membro dei Modena City Ramblers, e poi da solista. 
Sul palco insieme a Cisco: Simone Copellini alla tromba; Max Frignani alle chitarre; Bruno Bonarrigo al basso; Kaba Cavazzuti alla batteria. 

Ingresso gratuito 
bolognaestate.it

venerdì 21 giugno 2019

EVENTO I SUONI DEGLI ANGELI - EDIZIONE 2019


MOGOL
Domenica 23 giugno 2019 comincia la nona edizione della rassegna “I Suoni degli Angeli”, che l’associazione Il Giardino degli Angeli Onlus offre al territorio durante l’estate, al fine di raccogliere fondi a favore di progetti di
MONIA ANGELI/STEFANO NANNI
ricerca rivolti alla ricerca medica sulle malattie metaboliche. Per il debutto dell’edizione 2019 “I Suoni degli Angeli” propongono “Mogol racconta Mogol”, in cui il celeberrimo paroliere di Battisti
 racconterà aneddoti legati
alla sua collaborazione con i big della musica italiana, accompagnato da Monia Angeli alla voce e da Stefano Nanni al pianoforte.                                                                                                                                     Protagonista della seconda serata, martedì 25 giugno, sarà
SILVIA MEZZANOTTE
Silvia Mezzanotte con il suo spettacolo “Le mie Regine”. La storica voce dei Matia Bazar porterà in scena le grandi voci della musica italiana e internazionale con uno spettacolo che rivisita in chiave pop-rock grandi classici. Giovedì 27 giugno sarà la volta di Sergio

SERGIO SGRILLI
Sgrilli con le sue “Canzoni da spiaggia”. In questo spettacolo il comico toscano torna alle origini e alla musica italiana degli ultimi 50 anni con un esilarante campionario di racconti intervallati da canzoni. A chiudere la prima parte del cartellone sarà, Domenica 30 giugno, lo spettacolo “Classica
LUCA DOMENICALI-DANILO MAGGIO
for Dummies” della Microband. Luca Domenicali e Danilo Maggio proporranno la loro collaudata formula musicale che miscela gag comiche con le più celebri melodie della musica classica.



M.BUBOLA-KHORAKHANE'
La rassegna riprenderà poi mercoledì 21 agosto con Massimo Bubola e i Khorakhanè in “Chilometri di nuvole… e altre storie”, uno spettacolo concerto in cui gli artisti offriranno le canzoni più note del loro repertorio riviste nella chiave di questa inedita
MIRADA DE TANGO QUARTET
collaborazione. Sabato 24 agosto sarà la volta di Mirada de tango quartet in un “Tributo ad Astor Piazzolla”. I brani proposti dal quartetto, fra cui si evidenziano “Libertango” e “Las cuatro estasciones porteñas”, sono eseguite dalla fisarmonica di Manuela Turrini, dal violino di Alessandro Bonetti, da Claudia D’Ippolito al pianoforte e Roberto Salario al contrabbasso. A chiudere questa nona edizione, martedì 27 agosto, sarà, come di consueto, uno spettacolo “Made in Castello”, offerto da Dal Fiume Group. Una serata fra musica e risate con il Quintetto Psichedelico, gli Skryer, il tenore Cristiano Cremonini, Cita dj e la comicità di Davide Dal Fiume.



Il Giardino degli Angeli si trova a Castel San Pietro Terme (BO), in via Tosi (zona stadio)

Gli spettacoli di giugno avranno inizio alle ore 21.15
Gli spettacoli di agosto avranno inizio alle ore 20.45
In caso di maltempo tutti gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Cassero, via Matteotti 1, Castel San Pietro Terme.
L’ingresso è a offerta libera.
Tutto il programma sarà sempre consultabile sul sito della rassegna: www.isuonidegliangeli.it

La rassegna è resa possibile grazie al grande lavoro dei volontari, al sostegno dell’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme e degli sponsor: Confartigianato Imprese Bologna Metropolitana, Carrozzeria Augusta, Sos Graphics, Rizomedia agenzia di comunicazione, Studio Carati TM Consulting, Dal Fiume Group, Zenzero Blu, We Rock, Berardi bullonerie, Erboristeria Durga, il Palazzo di Varignana, Cantine Sgarzi Luigi, MEF, Domos by S&L e il Gruppo Hera.

giovedì 20 giugno 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 21 al 27 giugno
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. 
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili. 
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 21 a giovedì 27 giugno. 
Ultimi giorni di apertura della mostra "'Il disegnatore è libero", visitabile al Museo della Musica fino a domenica 23 giugno. L’esposizione è dedicata al lavoro grafico e pittorico del cantautore Ivan Graziani. 


IN EVIDENZA 

giovedì 27 giugno 

ore 10-24: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22 
In occasione della rassegna Attorno al Museo e di Bologna Estate 
"Apertura straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica" 
In occasione del XXXIX anniversario della strage, il Museo per la Memoria di Ustica è visitabile dalle 10 alle 24. 
Alle ore 20, visita guidata al museo a cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it. 
Alle ore 21.30, nel Parco della Zucca, antistante al museo, il ciclo di spettacoli "Attorno al Museo" si apre con "DC VERO?", un poetico atto unico per 40 ragazzi e 10 restauratori novelli; in scena le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico Copernico di Bologna e del Liceo Scientifico Galilei di Palermo. 
Ingresso museo: gratuito 
Visita guidata: gratuita 
Ingresso spettacolo: offerta libera 
Info: www.mambo-bologna.org - www.attornoalmuseo.it 


PER I BAMBINI 

“Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei” 
L'edizione 2019, rivolta ai bambini e alle bambine da 5 a 11 anni, ha come sede la cornice verde di Villa delle Rose. Dal 10 giugno al 13 settembre, le tredici settimane sono dedicate al tema delle grandi esplorazioni: natura, arte, viaggi terrestri e spaziali, civiltà e culture lontane. Ogni settimana prevede uscite per attività in musei e luoghi cittadini di interesse storico e culturale. 
I temi della settimana dal 24 al 28 giugno sono: 
- per bambini da 5 a 11 anni: "Dicono di me". 
Una settimana dedicata all'esplorazione delle proprie radici, per indagare e conoscere anche gli angoli più "remoti" della nostra identità. Le opere di grandi artisti e le imprese di illustri personaggici coinvolgeranno in un percorso a ritroso tra affetti, ricordi personali e storie  passate  che si intrecciano e si con-fondono. La memoria  come narrazione  e reinvenzione di sé e la costanteevoluzione delle tradizioni culturali: sono queste le tematiche che approfondiremo di giorno ingiorno anche attraverso visite al Museo civico del Risorgimento e alla mostra  "Ex Africa", ospitata presso il Museo Civico Archeologico. 
- per ragazzi da 11 a 16 anni: "Oggi guido io!" 
Una settimana per iniziare a muovere i primi passi nel campo della comunicazione culturale. A partire dalla mostra temporanea "All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere" di Julian Charrière e dalla collezione permanente MAMbo, i ragazzi potranno sperimentare diverse tecniche e modalità per una mediazione efficace del patrimonio storico artistico di un museo. Una settimana per imparare, sperimentare e infine mettersi in gioco nella progettazione e conduzione di una visita guidata collettiva. 
Info e iscrizioni: 
Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 436818 (lunedì dalle 8.30 alle 12.30) oppure tel. 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 13) oppure mamboedu@comune.bologna.it


GLI ALTRI APPUNTAMENTI 

venerdì 21 giugno 

ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili - via Marsala 7 
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimoni civici e delle antiche Opere Pie 
"Visita guidata al Museo Medievale e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili" 
Visita guidata con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza. 
La rassegna "A zonzo per i musei", realizzata dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all'interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d'Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell'ASP Città di Bologna. 
Le visite guidate si svolgono fino al 20 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese ad eccezione del mese di agosto, alle ore 17. 
Ingresso: biglietto Museo Medievale (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie 
“Make the pleasure longer last. La viola da gamba e il suo lungo viaggio” 
Per il ciclo “Festa della Musica 19. Concerti itineranti nelle sale del museo”, concerto di Ensemble Aure Placide: Gianluigi Ghiringhelli, controtenore; Angelo Lombardo, Eleonora Ghiringhelli, Virginia Ghiringhelli, viole da gamba; Luca Ronzitti, clavicembalo. 
Fotografare dinamicamente la versatilità di uno strumento - la viola - che ha ispirato gli autori di tutta Europa: dalla Spagna, all’Italia, passando per Francia e Germania, per giungere in Inghilterra dove ha assunto il ruolo di strumento domestico per eccellenza: un lungo viaggio, una migrazione di oltre due secoli che ancora oggi offre frutti di assoluta bellezza. 
È possibile prenotare i biglietti su www.museibologna.it/musica
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.museibologna.it/musica 

ore 21: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 

Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
“Note dall'aldilà. Le radici della memoria” Due differenti appuntamenti nella stessa sera, a cura di Vitruvio 
Alle 21, accompagnati dall'attrice Francesca Tranchida e dalla musicologa Maria Chiara Mazzi, andiamo alla scoperta di una città di teatri, di musica, di opere e di guerre. 
Alle 21.30, seguendo il biologo storico ambientale Francesco Nigro, scopriremo che vive sono le piante che ornano i viali, mentre i monumenti ci raccontano altre storie. E capiterà d'incontrare l'attore Filippo Pagotto, capace d'incantarci con le sue storie. 
Prenotazione obbligatoria al 329 3659446 - associazione.vitruvio@gmail.com
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 12,00 (€ 8,00 per minori di anni 12) (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

sabato 22 giugno 

ore 16: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
“Il recupero delle antiche madonne. Una storia devozionale mai interrotta”, a cura di RestauriAmo 
Alla scoperta delle immagini votive staccate dalle Chiese di Bologna e raccolte all'interno del chiostro trecentesco di San Girolamo della Certosa. Il distacco degli affreschi: una storia pluricentenaria di tecnica e passione. Evoluzione, ripensamenti, metodi e problemi conservativi. 
Prenotazione obbligatoria a girottif.restauro@gmail.com
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie 
“Misura per misura. La musica nel teatro shakespeariano” 
Per il ciclo “Festa della Musica 19. Concerti itineranti nelle sale del museo”, concerto di Ensemble La Musica Interna. 
È possibile prenotare i biglietti su www.museibologna.it/musica
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.museibologna.it/musica 

Domenica 23 giugno 

ore 10.30-13 e 15-17.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie 
"Musica da vedere… di domenica" 
Visite guidate "a domanda aperta" alle collezioni del museo con Giuseppe Ayroldi Sagarriga, Museo della Musica. 
Mozart sbagliava i compiti? La tastiera perfetta è insuonabile? Wagner era bolognese? Nell'orchestra di Respighi c'era un giradischi? 
Non lo sapete? Allora non potete perdere le speciali visite guidate domenicali "a rilascio prolungato" in cui lo staff del museo sarà a vostra disposizione per rispondere a queste domande e a tutte quelle che vi saltano in mente sulle collezioni esposte: un percorso guidato (ma non troppo) attraverso sei secoli di storia della musica parlando di libri, dipinti, strumenti a partire da Palazzo Sanguinetti, splendida sede del museo. 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/musica 

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
"Julian Charrière. All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere" 
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 436818 (lunedì dalle 8.30 alle 12.30) oppure allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 13) oppure mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). 
Ingresso: € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata  + € 3,00 per l’ingresso in mostra 
Info: www.mambo-bologna.org 

martedì 25 giugno 

ore 16: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
“Alla conquista del mondo - esploratori e viaggiatori bolognesi” 
Il percorso organizzato da Miriam Forni individuerà personalità note - ma sopratutto poco note - che si sono lanciate in esplorazioni lunghissime e rischiose per il pianeta, spesso con mezzi di fortuna. Un viaggio avventuroso tra gli esploratori del passato. 
A cura di ConfGuide Bologna. 
Prenotazione obbligatoria al 3667174987. 
Ritrovo alle ore 15.45 presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

mercoledì 26 giugno 

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
“Belli e sublimi. Capolavori d'arte in Certosa” 
Sotto le logge e nelle gallerie del cimitero si ammirano le opere dei migliori artisti di Bologna, chiamati a dipingere, scolpire e modellare. Un percorso tra deliziose statue neoclassiche, straordinari marmi veristi, eleganti bronzi liberty. 
A cura di Associazione Culturale Didasco. 
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera). 
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

giovedì 27 giugno 

ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4 
“Jean Francois Migno. La forza del colore” 
Visita guidata alla mostra e al museo a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
ore 18 "Presentazione del volume 'Capolavori rubati' di Luca Nannipieri" 
La sala conferenze MAMbo ospita la presentazione del volume "Capolavori rubati" (Skira) di Luca Nannipieri. 
Ne parlano con l'autore: Lorenzo Balbi (direttore artistico MAMbo), Simone Menegoi (direttore Arte Fiera), Raimonda Zizzi Bongiovanni (Direttrice Museo e Centro Internazionale Alvar Aalto e promotrice dell'evento), Francesco Montanari (docente Università degli Studi "G. D'Annunzio" Chieti-Pescara), Stefano Bruno (avvocato penalista, vicepresidente dell'associazione Diritto Penale economia impresa). 
Introduce e modera Paola Sebellin (Factory System, organizzazione eventi). 
C'è sempre stata lotta attorno all'arte. Omicidi, furti, razzie, corruzioni, contrabbandi, soprusi, roghi, devastazioni, confische hanno contraddistinto la vita di molti capolavori. Da Caravaggio a Picasso, da de Chirico a Munch, da Renoir a Klimt, fino alle statue della classicità, sono molti gli episodi, alcuni celeberrimi, altri poco conosciuti, alcuni risolti, molti altri ancora sotto indagine, che ci portano nel cuore dell'illegalità, della criminalità, del mercato nero, della cupidigia, della volontà di potenza, che si nasconde dietro ogni ladrocinio. 
Partendo dalla rubrica che l'autore Luca Nannipieri tiene al "Caffè" di Rai Uno, vengono illustrati i casi più clamorosi di furti di opere d’arte, affrontando anche i traumi storici di saccheggi e spoliazioni coloniali e imperialiste. 
Attraverso la narrazione e la ricostruzione giudiziaria dei furti, il commento sullo stile artistico delle opere rubate, l'inquadramento storico, la disamina museografica sulla sicurezza e sulla protezione dei capolavori, il libro affronta il grande tema dell'arte nel suo rapporto con la complessità del male. 
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
ore 20: Nell'ambito di After eight. Giovedì sera al museo e di Bologna Estate 
"Julian Charrière. All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere" 
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
La visita parte con minimo 6 persone. 
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). 
Ingresso: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 
ore 21: Nell'ambito di After eight. Giovedì sera al museo e di Bologna Estate 
"Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979" 
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
La visita parte con minimo 6 persone. 
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). 
Ingresso: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata 
Info: www.mambo-bologna.org 

ore 21.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
“ANIMENUDE. Passeggiate teatrali in Certosa” a cura di Rimachèride, bookshop Libreria Trame.  
Riflessioni sulla caducità della vita nei classici della letteratura italiana. Storie di un’umanità che si ritrova nuda e fragile di fronte alla morte. Nel suggestivo palcoscenico della Certosa, il recital di Alessandro Tampieri, con un nuovo percorso notturno fra suggestioni di arte e teatro. 
Prenotazione obbligatoria al 338 9300148 - at.teatro@gmail.com
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 


MOSTRE 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 

"Julian Charrière. All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", fino all'8 settembre 2019 
Il MAMbo è lieto di presentare "All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", la prima personale in un'istituzione museale italiana di Julian Charrière (Morges, Svizzera, 1987), artista il cui lavoro mette in comunicazione i campi delle scienze ambientali e della storia della civiltà. 
"All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", curata da Lorenzo Balbi, è visibile nella Sala delle Ciminiere e presenta un'ampia selezione di opere tra fotografie, installazioni, sculture e video che toccano i temi della storia della scienza, dello sviluppo della cultura dei media, del romanticismo dell’esplorazione e della crisi ecologica contemporanea. 
Da sempre interessato ai processi che si nascondono dietro la produzione di conoscenza scientifica e ai differenti metodi utilizzati per arrivare a una scoperta, con i suoi lavori Charrière cerca di comprendere la storia, guardando al passato per tentare di immaginare come sarà il futuro. Come un archeologo, l'artista scruta nelle vicende trascorse per capire quelle che verranno, mentre riflette sul presente. I suoi progetti sono spesso frutto di un lavoro sul campo in località remote, che presentano profili geofisici forti - vulcani, ghiacciai, siti radioattivi - sempre rivolti verso paesaggi lontani in condizioni estreme. Dalle sue spedizioni intorno al globo, Julian Charrière riesce a far emergere non solo la pura e semplice bellezza della natura, ma anche la vulnerabilità e la frattura tra natura e civiltà. 
Nel palesare catastrofi ambientali causate dall’uomo, in luoghi come l'atollo di Bikini nelle Isole Marshall, l'ex sito di test nucleari di Semipalatinsk in Kazakistan, una monocoltura di palma da olio in Indonesia o, più recentemente, le profondità marine, Charrière non vuole mai unicamente sensibilizzare o esprimere un giudizio morale, quanto piuttosto rivelare le forze invisibili che plasmano il paesaggio, dai fenomeni geologici alla sete di risorse dell'era digitale, senza escludere, su un piano più immateriale, le proiezioni culturali con cui l'umanità cambia significato e percezione dei luoghi. In altre parole, per quanto ci affanniamo a saccheggiare la Terra delle sue risorse, a una velocità tale da costringere la scienza a parlare degli ultimi due secoli e mezzo come di un’era geologica a parte, l’Antropocene, il pianeta si riprenderà tutto e saremo dimenticati. 
Info: www.mambo-bologna.org 


"Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979", fino al 29 settembre 2019 
La Project Room del MAMbo prosegue la sua attività espositiva con "Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979", mostra dedicata all’evento musicale che radunò più di seimila persone al Palasport di Bologna il 2 aprile del 1979. 
"Bologna Rock" può essere considerato il simbolo di una stagione non esclusivamente musicale ma anche sociale, culturale, politica che ha lasciato il segno nella storia della città e dell'Italia tutta, su cui il focus espositivo, a cura di Oderso Rubini e Anna Persiani, vuole costruire un’indagine approfondita. 
Al di là del festival in sé, organizzato da Harpo's Bazaar, che registrò la partecipazione di gruppi punk, rock demenziale e new wave della scena bolognese dell'epoca, quali Skiantos, Wind Open, Luti Chroma, Gaznevada, Bieki, Naphta, Confusional Quartet, Rusk und Brusk, Frigos, Cheaters e del cantante blues statunitense Andy J. Forest con la band The Strumblers, la mostra si propone come una rilettura storica di questo momento in seguito percepito come epocale, una riappropriazione antropologica capace di evidenziare quegli elementi caratterizzanti che hanno contribuito alla nascita e alla crescita del ruolo socio-politico di Bologna tra il 1971 e il 1985 nella storia della cultura italiana e non solo. 
Tramite immagini, video, LP in vinile, documenti, fumetti, materiali visivi e grafici, strumentazioni dell'epoca e pubblicazioni indipendenti vengono messe in evidenza le connessioni e la ricchezza di contaminazioni che hanno caratterizzato una stagione di grande fermento: musica, video, arte, fumetti, grafica, comunicazione e politica si sono intersecate in una maniera istintiva, innovativa, forse casuale, determinando un processo creativo irripetibile con quelle modalità. 
Info: www.mambo-bologna.org 


Museo della Musica - Strada Maggiore 34 


"'Il disegnatore è libero'. Le opere di Ivan Graziani in mostra", fino al 23 giugno 2019 
Il Museo della Musica ospita un'esposizione antologica del lavoro grafico e pittorico di Ivan Graziani, curata da Olivia Spatola e Manuela Valentini in collaborazione con Francesco Colafella. 
Ivan Graziani (Teramo, 1945 - Novafeltria, 1997), artista dal talento indiscusso e personaggio atipico decisamente "avanti" rispetto ai suoi contemporanei, rientra nell'olimpo dei cantautori italiani per la peculiarità di avere creato un raccordo tra la canzone d'autore e il rock, percorrendo una strada già ricca di capiscuola - Lucio Battisti, Eugenio Finardi, Edoardo Bennato, Lucio Dalla per citarne solo alcuni - ma implementandola della sua particolare visione. Tutto senza complessi di inferiorità verso i modelli anglosassoni e con l'orgoglio della tradizione (e della provincia) italiana. 
Pochi però sono a conoscenza del suo percorso nelle arti visive. Un personaggio dalla personalità così spiccata ed un talento così versatile non poteva esaurire la sua creatività in un'unica disciplina: infatti, insieme alla musica sua grande passione, sviluppò parallelamente quello che fu definito il suo "lato B" ovvero il percorso dell'Ivan Graziani disegnatore. 
Delle oltre trenta opere presentate in mostra - disegni, incisioni e grafiche provenienti dall'archivio della famiglia Graziani - molte sono inedite, tratte da quaderni di schizzi e appunti che l'artista aggiornava con regolarità. Una galleria di personaggi dal taglio cinematografico, impegnati in situazioni di vita quotidiana. Il tratto a china, a volte più rotondo e acquerellato con l'alcool, a volte più stilizzato e spigoloso, ha la costante di una visione grottesca e satirica. 
Info: www.museibologna.it/musica 


Museo Medievale - via Manzoni 4 

"Jean François Migno. La forza del colore", fino all'8 settembre 2019 
Il Museo Civico Medievale si apre al dialogo con la pittura contemporanea presentando la prima mostra personale in Italia dell'artista francese Jean François Migno, a cura di Graziano Campanini e Riccardo Betti.
Il nucleo principale della mostra si trova racchiuso nella sala del Lapidario per poi espandersi all’interno di alcune sale del percorso espositivo, dove le tele di Migno punteggiano lo spazio come dispositivi che catturano lo sguardo dello spettatore in un gioco di frementi vibrazioni cromatiche. 
L'intera vicenda dell'artista, contrassegnata da una continua sperimentazione su diversi mezzi e materiali che rifiuta una piena e concreta definizione della sostanza in favore di un’astrazione dall’aspetto figurativo, viene ripercorsa attraverso una selezione di circa 40 lavori, comprensiva dei principali cicli della sua produzione, come "Palissade" realizzato negli anni Novanta e il più recente "Passages" degli anni Duemila. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


"Esercizi di stile. Objets indécis / Maybe-made, maybe not", fino al 14 luglio 2019 
Quinto appuntamento con "Esercizi di stile", un progetto nato nel 2016 dalla collaborazione tra l'Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, che offre ad alcuni studenti la possibilità di cimentarsi con gli spazi di una prestigiosa istituzione museale. 
Una riflessione museografica contemporanea sul ruolo e sulla funzione dei musei del XX e XXI secolo ha dato forma alla happening-exhibition "Ready-maybe" in cui gli studenti e i laureati del Biennio di Pittura - Arti Visive dell'Accademia Ilaria Minelli, Golzar Sanganian, Agata Torelli e Li Zhuwei, oltrepassano il diaframma della teca e con armi piumate, bachi annidati, atti architettonici e morsi pietrificati si relazionano al Musée de l'OHM. 
Il Musée de l'OHM di Chiara Pergola, situato nel Museo Medievale, è un ready-made divenuto opera attraverso il suo spostamento nello spazio espositivo. 
Ma è, inoltre, un museo. Se il ready-made ha scardinato nel primo Novecento le regole dello statuto dell'opera d'arte, definendo arte un oggetto d'uso quotidiano, un museo ready-made cambia nuovamente le condizioni sine qua non dello statuto dell'opera e del museo stesso. Così nell'esercizio di classificazione che il museo materializza avviene un doppio cortocircuito e attorno all'Opening Hour Museum, in una forma di indecisione o animismo oggettuale, si ritrovano a gravitare le opere e le azioni degli studenti dell'Accademia.
Info: www.museibologna.it/arteantica 


Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 

"Bologna da quel momento fu libera. Episodi, aspetti e memoria del 12 giugno 1859", fino al 14 luglio 2019 
Il percorso di Bologna e dei bolognesi nelle vicende del Risorgimento nazionale è scandito da alcune date e da alcuni eventi significativi: tra quelli di maggior rilievo si colloca la giornata del 12 giugno 1859 quando, in seguito alle sconfitte subite a Palestro e Magenta ad opera delle truppe franco-piemontesi, le truppe austriache a presidio di Bologna si ritirarono definitivamente oltre il Po provocando la fine del governo pontificio sulla città e il suo territorio dopo tre secoli e mezzo di potere temporale. Di lì a pochi mesi, in un rapido succedersi di avvenimenti, l’intera Emilia-Romagna si sarebbe unita alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II, futuro Re d’Italia, portando a compimento per Bologna il processo di Unificazione nazionale avviato alcuni decenni prima. 
La mostra "Bologna da quel momento fu libera", curata da Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, ripercorre episodi e aspetti di quel periodo memorabile, attraverso l'esposizione di reperti risorgimentali e documenti originali, normalmente non visibili al pubblico: la battaglia della Montagnola svoltasi l'8 agosto, il predominio degli Austriaci sulla città nel decennio 1849-1859, la giornata del 12 giugno e il rapido succedersi dei governi provvisori, il formarsi di un esercito e della Guardia Nazionale, la memoria celebrativa di quella data nel processo di formazione della coscienza e dell'identità nazionale. 
Tra i cimeli più preziosi esposti in mostra figura la bandiera tricolore che per prima sventolò sopra la porta principale del Palazzo Comunale, issata alle prime luci dell’alba del 12 giugno 1859 dopo l’abbassamento dell’insegna pontificia. 
Un altro simbolo dal forte potere evocativo di quella giornata è la bandiera utilizzata dagli studenti dell'Università di Bologna quando scesero in piazza inneggiando alla caduta del potere temporale dei papi, e nelle successive manifestazioni patriottiche nel 1859-1860. 
Non mancano poi militaria come due esemplari di uniformi della Guardia Nazionale entrambe del 1859, mentre la presenza degli austriaci a Bologna durante gli anni ‘50 del XIX secolo è documentata da un kepì da ussaro per truppa, immagini fotografiche e testimonianze artistiche come un olio su cartone di Silvio Faccioli che raffigura una guardia e un tamburino e un disegno con figurino militare. 
La mostra offre un'estensione multimediale dei contenuti informativi grazie all'uso di un codice QR presente nelle diverse vetrine con il quale, attraverso l'accesso al portale www.storiaememoriadibologna.it, è possibile consultare notizie e approfondimenti sui diversi oggetti esposti, in modo da apprezzarne pienamente la storia e il significato. 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 


Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 

"Ex Africa. Storie e identità di un'arte universale", fino all'8 settembre 2019 
Volti e corpi ieratici che a noi occidentali ricordano immediatamente le sculture di Modigliani e Brancusi, i dipinti di Nolde e Picasso. Ma anche visi mirabilmente torniti nel bronzo, di fidiana perfezione come solo i putti e i Cristo in fasce di Raffaello. Oggetti di potere e di culto che rimandano al metafisico, agli antichi riti, alle forze umane e soprannaturali. Ma anche figure in miniatura per pesare la polvere d’oro, cesellate come orologi del Seicento tedesco. E ancora, saliere in avorio, olifanti e cucchiai realizzati anticamente in Africa su commissione europea, per quelle che un tempo si chiamavano arti applicate. 
Per la varietà dei temi trattati, si tratta dell'esposizione sull'arte africana più ampia mai organizzata in Italia - con circa 270 pezzi esposti -, nella quale si spazia da testimonianze su culture antiche, vecchie di mille anni, fino alla produzione degli artisti contemporanei. 
In mostra sono documentati i diversi sguardi con i quali l'Occidente si è posto dinnanzi alle espressioni plastiche dell'Africa. 
La mostra, prodotta e organizzata da CMS.Cultura, è promossa da Comune di Bologna e Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico e curata da Ezio Bassani e Gigi Pezzoli, con il contributo di studiosi italiani e stranieri. 
Info: www.museibologna.it/archeologico - www.mostrafrica.it 


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 

"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 14 luglio 2019 
La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile". 
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese. 
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne. 
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili. 
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani). 
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco. 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 



L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea. 
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche. 
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi. 
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. 
Info: www.museibologna.it

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it


INDIRIZZI E RECAPITI 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi 
via Don Minzoni 14 
tel. 051 6496611 
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22 

Casa Morandi 
via Fondazza 36 
tel. 051 6496611 
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari: 
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13 
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13 

Villa delle Rose 
via Saragozza 228/230 
tel. 051 436818 - 6496611 
aperto: in occasione di eventi espositivi 

Museo per la Memoria di Ustica 
via di Saliceto 3/22 
tel. 051 377680 
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo Civico Archeologico 
via dell’Archiginnasio 2 
tel. 051 2757211 
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico Medievale 
via Manzoni 4 
tel. 051 2193916 - 2193930 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Collezioni Comunali d’Arte 
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 
tel. 051 2193998 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini 
Strada Maggiore 44 
tel. 051 236708 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-14; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” 
via di Casaglia 3 
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale) 
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 
Accesso momentaneamente sospeso per sopralluoghi manutentivi straordinari 

Museo internazionale e biblioteca della musica 
Strada Maggiore 34 
tel. 051 2757711 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Patrimonio Industriale 
via della Beverara 123 
tel. 051 6356611 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo civico del Risorgimento 
Piazza Carducci 5 
tel. 051 347592 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14