edizione di ART CITY Bologna (6 - 16 febbraio 2025), il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera (7 - 9 febbraio 2025), coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici Bologna sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi.
Per sottolineare l’identità di Bologna come grande città della cultura nelle giornate dell'arte moderna e contemporanea, un'ampia e articolata selezione di appuntamenti offre l'opportunità sia alla cittadinanza sia al pubblico in visita per la manifestazione fieristica, giunta alla sua 48° edizione, di conoscere e riscoprire musei, palazzi storici, spazi espositivi e altri luoghi significativi con una vera e propria immersione capace di rinnovare lo sguardo sul patrimonio artistico della città.
Nella prospettiva organica di una città da vivere come un grande museo diffuso e metropolitano, un ruolo centrale è svolto dal sistema museale civico che quest’anno, per la prima volta, partecipa ad ART CITY Bologna con tutte le sedi, proponendo una ricca offerta espositiva in dialogo tra cornice storica e ricerca artistica contemporanea, appuntamenti e speciali attività di mediazione rivolte a tipologie differenziate di pubblico.
Nell'ottica di favorire l’accessibilità e la più ampia partecipazione, anche per il 2025 sono confermati orari di apertura prolungati e modalità di ingresso agevolate nelle sedi del Settore Musei Civici Bologna.
Da giovedì 6 a domenica 9 febbraio i possessori di qualsiasi tipologia di biglietto Arte Fiera possono entrare gratuitamente nelle sedi museali civiche coinvolte nel programma della manifestazione: Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo internazionale e biblioteca della musica (collezione permanente e mostra Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte), Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento. Nelle stesse giornate l’ingresso al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e al Museo Morandi è gratuito per tutti, sia alle collezioni permanenti che alle mostre temporanee.
Per le sedi del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Museo Davia Bargellini, Museo per la Memoria di Ustica, Casa Morandi e Villa delle Rose (con la mostra temporanea CAROL RAMA. Unique Multiples) l’ingresso è già gratuito per tutti.
Negli stessi giorni, dal 6 al 9 febbraio, le sedi del MAMbo e del Museo Morandi osservano orari di apertura straordinari: giovedì 6, venerdì 7 e domenica 9 febbraio dalle ore 10.00 alle 20.00, sabato 8 febbraio apertura prolungata fino alle ore 23.00.
In occasione di ART CITY White Night, sabato 8 febbraio, le seguenti sedi prolungano l'apertura fino alle ore 22.00, con ingresso gratuito a partire dalle ore 18.00 per tutto il pubblico coinvolto nella festa dell'arte cittadina: Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini e la mostra temporanea Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte al Museo della Musica. Prorogano l’orario di apertura fino alle ore 22.00 anche Casa Morandi e Museo Davia Bargellini.
Le restanti sedi osservano orari di apertura ordinari.
Tutte le informazioni aggiornate (location, orari e modalità di ingresso alle sedi espositive) sono consultabili sul sito web www.artcity.bologna.it dotato delle schede dedicate a ogni progetto e di una mappa funzionale a una rapida ricerca degli eventi.
ORARI STRAORDINARI DI APERTURA SEDI AREA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
• MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14)
Giovedì 6 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
Venerdì 7 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
Sabato 8 febbraio 2025 ore 10.00 - 23.00
Domenica 9 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
• Ville delle Rose (via Saragozza 228/230)
Giovedì 6 febbraio 2025 ore 14.00 - 20.00
Venerdì 7 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
Sabato 8 febbraio 2025 ore 10.00 - 22.00
Domenica 9 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
• Casa Morandi (via Fondazza 36)
Giovedì 6 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
Venerdì 7 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
Sabato 8 febbraio 2025 ore 10.00 - 22.00
Domenica 9 febbraio 2025 ore 10.00 - 20.00
• Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22 - ex magazzini ATC)
Giovedì 6 febbraio 2025 ore 9.30 - 13.30
Venerdì 7 febbraio 2025 ore 9.30 - 13.30
Sabato 8 febbraio 2025 ore 10.00 - 18.30
Domenica 9 febbraio 2025 ore 10.00 - 18.30
ORARI STRAORDINARI DI APERTURA SABATO 8 FEBBRAIO 2025 PER ART CITY WHITE NIGHT
• Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4) ore 10.00 - 22.00
• Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6) ore 10.00 - 22.00
• Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) ore 10.00 - 22.00
• MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14) ore 10.00 - 23.00
• Villa delle Rose (via Saragozza 228/230) ore 10.00 - 22.00
• Casa Morandi (via Fondazza 36) ore 10.00 - 22.00
• Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) ore 10.00 - 22.00, solo la mostra temporanea Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte.
INGRESSO GRATUITO PER POSSESSORI DI QUALSIASI TIPOLOGIA DI BIGLIETTO ARTEFIERA
• Da giovedì 6 a domenica 9 febbraio 2025:
Museo Civico Archeologico (via dell'Archiginnasio 2)
Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4)
Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6)
Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) | collezione permanente e mostra Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte
Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123)
Museo civico del Risorgimento (Piazza Giosue Carducci 5)
INGRESSO GRATUITO STRAORDINARIO PER TUTTI
• Da giovedì 6 a domenica 9 febbraio 2025:
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14)
• Sabato 8 febbraio 2025, in occasione di ART CITY White Night, dalle ore 18.00 alle 22.00:
Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4)
Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6)
Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) | solo mostra Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte
INGRESSO GRATUITO ORDINARIO PER TUTTI
• Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44)
• Villa delle Rose (via Saragozza 228/230)
• Casa Morandi (via Fondazza 36)
• Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22 - ex magazzini ATC)
LE MOSTRE TEMPORANEE IN CORSO
Nino Migliori, i Miei Gioielli
A cura di Lorenzo Balbi
Fino al 10 febbraio 2025
Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2)
Il tema prescelto per l’edizione 2025 di do ut do, biennale di arte, architettura e design, è il desiderio. A farsi interprete di questo sentimento di anelito, di ricerca e di attesa è una mostra inedita dedicata a una produzione ancora poco conosciuta del poliedrico artista dell’immagine e delle forme e grande maestro della fotografia internazionale Nino Migliori: i gioielli.
La suggestiva corte vetrata accessibile dalla Sezione egizia del Museo Civico Archeologico accoglie un nucleo di teche posizionate su tavoli in marmo disegnati da Mario Cucinella, in cui viene esposta la preziosa collezione di gioielli realizzati dall’artista tra gli anni Settanta e Ottanta, insieme a 5 lightbox allestiti da In-Novo, di altrettante fotografie, che Migliori ha realizzato espressamente per l’occasione, per reinterpretare le sue creazioni attraverso lo strumento d’arte che gli è maggiormente congeniale: la fotografia. A queste opere si aggiunge una serie limitata di riproduzioni d’autore appositamente realizzata dalla Gioielleria Giulio Veronesi (Bologna - Cortina ), che reinterpretano gli originali dell’artista.
L’assegnazione delle opere retroilluminate e delle copie d’autore permetterà di raccogliere fondi a favore delle attività di assistenza e formazione della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli.
Il progetto espositivo Nino Migliori, i Miei Gioielli - ideato da Alessandra D’Innocenzo e curato da Lorenzo Balbi - è realizzato in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico e Fondazione Nino Migliori.
Info: www.museibologna.it/archeologico
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Alessandro Roma. Vestirsi paesaggio
Fino al 2 marzo 2025
Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4)
Da più di un decennio Alessandro Roma (Milano, 1977) sa la
ceramica come materia elettiva di riferimento, attraverso cui indagare gli aspetti al centro del suo interesse - la scomposizione della forma, la stratificazione del colore sulla superficie, il segno che interviene creando un dialogo tra interno ed esterno - che lo hanno portato verso un incontro totale tra segno, forma e colore.Le nove opere presentate nella mostra Vestirsi paesaggio, selezionate dalla produzione dell’ultimo anno, ridiscutono l’idea di pittura, scultura e produzione ceramica in una ricerca di continuo sconfinamento.
L’occasione espositiva ha orientato la ricerca dell’artista verso un dialogo con gli oggetti d’arte delle collezioni del Museo Civico Medievale, seguendo linee di sperimentazione che appartengono ai suoi percorsi consueti: il rapporto con l’artigianalità artistica, la fascinazione per le tecniche compositive, lo studio e il recupero di materiali e manualità che si vanno a perdere nella contemporaneità ipertecnologica e sempre più determinata dalle intelligenze artificiali, la perdita di saperi manuali.
La mostra Vestirsi paesaggio è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con CAR Gallery (Bologna).
Info: www.museibologna.it/medievale
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Contemporary Museum Watching. Alex Trusty Photographer
A cura di Luciano Bolzoni
Fino al 16 febbraio 2025
Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6)
La mostra Contemporary Museum Watching. Alex TrustyPhotographer, a cura di Luciano Bolzoni, raccoglie oltre 50 scatti - tratti da una selezione di circa 25.000 fotografie realizzate nell’arco di quasi dieci anni (2015-2024) in oltre 80 musei in tutto il mondo - che ritraggono gli spettatori in contemplazione davanti alle opere d’arte: dalla Pinacoteca di Brera di Milano alla Galleria Borghese di Roma, dai Musei Vaticani al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, passando per numerose istituzioni internazionali, quali la National Gallery di Londra, il MoMa - Museum of Modern Art di New York, il Musée d’Orsay di Parigi, il Musée Magritte di Bruxelles e il Museum Palace di Taiwan, per citarne alcuni.
Alex Trusty ha un occhio colto e curioso: non sorprende trovarlo a visitare musei e mostre, dove ad attrarlo è tutto ciò che succede di fronte, o intorno, a un’opera d’arte, e in particolare quello che, ai suoi occhi, è parte complementare dell’opera, ossia lo spettatore in contemplazione. Il fotografo, infatti, è sempre stato affascinato dalle reazioni soggettive di ciascun visitatore di fronte alle opere, siano esse famose o meno: ognuno è attirato dagli elementi più disparati ed è spesso impossibile comprendere quali, perché suggeriti anche da motivazioni intime e personali. Per questo Alex Trusty si aggira per le sale dei musei a caccia di scatti furtivi, praticando una sorta di art watchers watching, come lo definiva il grande Elliott Erwitt.
La tappa bolognese di Contemporary Museum Watching - iniziativa promossa da Associazione Culturale Phos Contemporary Photography Culture in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica - è stata resa possibile grazie al contributo di UniCredit, Main Sponsor dell’iniziativa. La mostra è accompagnata dal catalogo edito da artem.
Info: www.museibologna.it/collezionicomunali
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Christian Fogarolli. Corpo eterico
A cura di Pier Paolo Pancotto
Fino al 16 febbraio 2025
Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44)
Christian Fogarolli (Trento, 1983) ha concepito un progetto
espositivo che riflette sulle caratteristiche intellettuali ed emotive dell’individuo in relazione al proprio contesto sociale e culturale; nel caso specifico, la vita quotidiana di cui la cosiddetta “arte industriale” e le altre testimonianze custodite presso il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini sono la più viva espressione.
A cura di Pier Paolo Pancotto, il progetto Corpo eterico si compone di un nucleo di opere per lo più inedite o create per l’occasione che, sotto forma di un’unica, grande installazione multisensoriale, in un gioco di assonanze visive e semantiche, si distribuiscono lungo tutti gli ambienti della sede museale dialogando con i dipinti, le sculture e la varia tipologia di manufatti che costituiscono il ricco patrimonio del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini.
Si tratta di una decina di prove plastiche (in vetro, marmo, cera, metallo…), grafiche, fotografiche, luminose, sonore ed olfattive diverse per tecnica e tipologia ma unite tra loro da una comune fonte di ispirazione: l’istituzione museale e la sua raccolta. Il loro allestimento si integra a quello esistente compiendone un’originale rilettura, capace di mettere in evidenza aspetti particolari, talvolta, inediti o del tutto inattesi, dei materiali che lo compongono.
Le opere, poste in dialogo con quelle del museo, danno luogo a delle micro-narrazioni visive ed intellettuali ove le analogie iconografiche e iconologiche si alternano ai contrasti, la fantasia alla realtà, la poesia all’ironia.
La mostra è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d'Arte Antica, in collaborazione con Galerie Mazzoli (Modena/Berlino) | Galerie Alberta Pane (Parigi/Venezia) | Casati (Bologna) e con il supporto di Giovanni Pasqualini.
Info: www.museibologna.it/daviabargellini
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Facile ironia. L'ironia nell'arte italiana tra XX e XXI secolo
A cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni
6 febbraio - 7 settembre 2025
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | Sala delle Ciminiere (via Don Giovanni Minzoni 14)
La dimensione ironica carica di potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, la vertigine del paradosso di Gino De Dominicis. L’ironia si intreccia con la sfera politica con Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, la sperimentazione linguistica del nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. Con Maurizio Cattelan,
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Paola Pivi copia Have you seen me before, 2008 |
Dal 6 febbraio al 7 settembre 2025, in occasione del 50esimo anniversario della fondazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna presenta la grande mostra collettiva Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, con la curatela di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni.
Pensata per gli spazi della Sala delle Ciminiere, con più di 100 opere e documenti d'archivio di oltre 70 artisti, l’esposizione attraversa un arco di tempo di circa settant’anni - dagli anni Cinquanta a oggi - proponendosi di ripercorrere la storia dell’arte italiana tramite il tema dell’ironia.
Già nel mondo antico con la figura di Socrate, l’ironia è “l’arte di fare domande”: uno strumento del tutto unico, che permette all’essere umano di avere uno sguardo più lucido e disincantato sulla realtà, poiché in grado di svelarne anomalie e contraddizioni. Tramite giochi umoristici, parodie e battute di spirito l’ironia diventa anche antidoto, alternativa divertente e arguta per proteggere l'essere umano da ciò che lo affligge.
Ironico di per sé, il titolo della mostra richiama infatti l'apparente semplicità del fenomeno svelandone al contempo l’intrinseca complessità. Una contraddizione che diventa gioco a tutti gli effetti e che invita il pubblico a interrogarsi sulla natura del linguaggio, sui luoghi comuni che lo accompagnano e, allo stesso tempo, sul modo in cui questi influenzano la nostra osservazione e interpretazione del mondo che ci circonda.
Artiste e artisti italiani di più generazioni hanno condiviso una strategia estetica ed esistenziale anti-tragica che abbraccia lo “scherzo cosmico” della realtà.
Questo contesto critico e immaginativo è raccontato in mostra dallo sviluppo di macro-aree tematiche, utili nell’illustrare le diverse declinazioni dell’ironia e la trans-storicità del fenomeno: il paradosso, il suo legame con il gioco, l’ironia come arma femminista di critica al patriarcato e all’ordine sociale italiano, la sua relazione con la mobilitazione politica, l’ironia come forma di critica istituzionale, come pratica di nonsense e infine come dark humor.
La mostra è accompagnata dall’omonimo catalogo edito da Società Editrice Allemandi.
L’esposizione ha come main sponsor Gruppo Hera ed è sostenuta dal Trust per l’Arte Contemporanea.
Info: www.museibologna.it/mambo
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Valeria Magli. MORBID
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Valeria Magli, Pupilla.Foto di Carla Cerati |
A cura di Caterina Molteni
Fino all’11 maggio 2025
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | Project Room (via Don Giovanni Minzoni 14)
MORBID è l’aggettivo scelto da Valeria Magli come titolo di un suo lavoro per descrivere la figura femminile. “Morbido” per assonanza in italiano, “morboso” per significato in traduzione dal tedesco, il termine cattura le caratteristiche contraddittorie attribuite alla donna nel corso dei secoli, in contrapposizione alla figura integra e “rigida” dell’uomo (associato, con ironia, dall’autrice a una banana).
Prendendo spunto da questa immagine sinuosa e delicata, ma al tempo stesso capace di generare forze maniacali e ossessive, MORBID esplora la ricerca artistica della danzatrice e coreografa Valeria Magli (Bologna, 1952. Vive e lavora a Milano), concentrando l’attenzione sul lavoro di ridefinizione della donna e del femminile promosso dall’autrice nel corso della sua carriera e restituito in mostra in un percorso cronologico e tematico dagli anni Settanta ai primi anni Duemila.
Centrale nella ricerca di Valeria Magli è la riflessione sulla femminilità nelle sue personificazioni. La signorina Richmond, Le Milleuna, Banana morbid, Banana lumière e Pupilla sono alcune delle protagoniste che si raccontano in mostra grazie a materiali d’archivio, costumi e oggetti di scena, fotografie e documentazioni video dell’epoca.
Attraverso una grammatica corporea che fa proprie le arti della danza classica, del tip-tap e della ginnastica artistica, Magli delinea una danza anti-spettacolare ma al tempo stesso seducente e ironica. Mentre oltreoceano danzatori e danzatrici sfidano la società dello spettacolo portando il gesto quotidiano sul palco in una ricerca minimale del movimento, Magli sperimenta i linguaggi dell’intrattenimento portandoli al limite. Cabaret, clownerie, music-hall e tip tap, vengono reinventati come strumenti critici, capaci di interrogare e sovvertire le convenzioni della rappresentazione.
Nella sua polisemia il titolo MORBID rimanda allo stesso tempo al dialogo costante di Magli con la poesia e le arti visive. Dalla fine degli anni Settanta, l’autrice intesse relazioni con figure prominenti della neoavanguardia letteraria, come Arrigo Lora Totino e Nanni Balestrini, rispondendo nel mondo della danza a quella visione della parola che si impone come fenomeno aperto e fisico. Di fronte a una visione “totale” della poesia, Magli opera un passaggio ulteriore, svincolando la parola dalla pagina scritta e mettendo in scena un dialogo propulsivo tra voce, corpo e movimento.
MORBID è frutto del progetto di ricerca di Caterina Molteni From Poetry to Performance and Vice Versa: When Body and Language Become Political. A comparative study of Valeria Magli, Yvonne Rainer, Cecilia Vicuña sostenuto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura nell’ambito del programma Italian Council (13 edizione, 2024).
La mostra è realizzata con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea.
Info: www.museibologna.it/mambo
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CAROL RAMA. Unique Multiples
A cura di Elena Re
Fino al 30 marzo 2025
Villa delle Rose (via Saragozza 228/230)
Appositamente ideata e realizzata per gli spazi espositivi di
Villa delle Rose, CAROL RAMA. Unique Multiples, a cura di Elena Re, intende mettere in luce l’importante corpus di multipli prodotto da Carol Rama tra il 1993 e il 2005 con Franco Masoero Edizioni d’Arte - Torino e proveniente dalla Collezione Franco Masoero e Alexandra Wetzel. In questa esperienza intensissima, durata molti anni, esplorando il multiplo l’artista ha ripercorso tutti i grandi temi che compongono il suo mondo, e la mostra intende attraversare questi stessi territori. La vita e le passioni di Carol Rama entrano dunque in scena. Da una sala all’altra, personaggi, seduzioni, feticci, idilli, si alternano e ricostruiscono una storia. Al tempo stesso, queste figure sono frutto di una potente alchimia nata dall’incontro tra sapienza tecnica e dimensione poetica. Da questa opera incisa emerge infatti la grande complicità con l’editore-stampatore, che ha lasciato all’artista tutto lo spazio per un’espressività scatenata, priva di regole. E dunque, Unique Multiples - multipli unici. Multipli pensati dall’artista con la stessa intensità dei pezzi unici. Per questo motivo, un medesimo soggetto talvolta viene proposto in mostra anche con un intervento pittorico realizzato a mano sul foglio stampato, oppure viene accostato a un esemplare di prova, per essere colto nella singolarità di ogni sua declinazione. L’arte moltiplicata esce così da ogni schema e diventa testimonianza della infinita libertà di Carol Rama.
CAROL RAMA. Unique Multiples a Villa delle Rose è prodotta da Settore Musei Civici Bologna | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, con il contributo di Jacobacci & Partners nell’ambito di Fuorisede, incubatore di progetti che l’azienda sostiene attraverso operazioni di mecenatismo culturale ispirate dalla sua corporate collection, creando un dialogo con istituzioni pubbliche e private.
Info: www.museibologna.it/mambo
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Silvia Bächli. before
A cura di Lorenzo Balbi
Fino al 30 marzo 2025
Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14)
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Veduta mostra-Foto Valentina Cafarotti |
Il progetto espositivo before si configura come un’interessante
convergenza tra il linguaggio astratto e poetico di Silvia Bächli (Baden, 1956), artista svizzera di fama internazionale nota per il suo lavoro con il disegno e le sue esplorazioni della linea, e le opere di Giorgio Morandi. Per l’occasione l’artista ha selezionato un nucleo di lavori dalla collezione permanente del Museo Morandi che dialogano con una serie di sue opere inedite, create appositamente per l’esposizione. Questo approccio, che intreccia passato e presente, pone in risalto i punti di contatto tra i due artisti, soprattutto nella comune ricerca dell’essenziale e nella capacità di evocare profondità emotive attraverso la semplicità delle forme e dei gesti.
Il titolo before rimanda a una dimensione temporale e processuale condivisa da entrambi gli artisti. Morandi, con i suoi pigmenti grezzi e le tracce a matita sul tavolo, preparava meticolosamente i suoi "attori" - bottiglie e oggetti quotidiani - prima di fissare una composizione definitiva. Allo stesso modo, Bächli dedica un lungo periodo al "prima" del suo lavoro: sposta, osserva e ricompone i suoi elementi nello spazio, cercando il giusto equilibrio prima di finalizzare un’opera. Questa fase preliminare, apparentemente invisibile, è fondamentale per il processo creativo di entrambi.
Durante una visita a Casa Morandi Silvia Bächli ebbe l’impressione che il mondo di pigmenti sgargianti e colorati nello studio di Morandi fosse molto lontano da quanto aveva visto e ammirato nelle opere del pittore sui libri e nei musei di tutto il mondo. Tuttavia, uno sguardo più attento ai suoi dipinti le ha rivelato una tavolozza sorprendentemente ricca. Tra i toni pallidi vicini al bianco e al grigio, emergono dettagli vividi: un verde su un bordo, un ocra luminoso, persino un blu nascosto in un’ombra marrone. Questa scoperta ha influenzato la selezione dei campi di colore per la sua mostra e per le opere prodotte per questa occasione, in cui queste ultime riflettono il sottile equilibrio tra tonalità vibranti e neutre, evocando la stessa delicatezza cromatica che caratterizza le nature morte di Morandi.
Un ulteriore punto di connessione personale tra Bächli e Morandi è il confronto con l’età: quest’anno, nel 2025, Bächli avrà la stessa età che Morandi aveva nel 1959 quando dipinse molte delle sue nature morte, un parallelo che sottolinea l’intensità temporale e umana del loro incontro artistico.
La mostra è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Museo Morandi, in collaborazione con Galleria Raffaella Cortese (Milano - Albisola).
Info: www.museibologna.it/morandi
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Alessandra Spranzi. Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto
A cura di Lorenzo Balbi
Fino al 16 marzo 2025
Casa Morandi (via Fondazza 36)
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Veduta d'allestimento-Foto Valentina Cafarotti |
quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto esplora le corrispondenze tra le atmosfere delle sue fotografie e quelle della casa e delle opere di Giorgio Morandi attraverso nove fotografie inedite tratte dalla serie Sul tavolo #80 (2014-2024).
Le opere, tutte dello stesso soggetto, indagano la ripetizione come metodo per approfondire il tempo e il senso dello sguardo. Spranzi descrive questo lavoro come un'indagine sull’essenza delle cose e delle immagini. Nella serie di immagini ogni stampa varia leggermente nel colore e nella luce, chiedendo allo spettatore di dedicare uno sguardo lento, dilatato e riflessivo. La ripetizione non è un esercizio formale, ma una ricerca che spinge verso una dimensione metafisica, dove ciò che conta è "il pensiero, o le forme che si salvano nella lontananza luminosa".
La sua attenzione per i dettagli e per le tracce del tempo crea una tensione sottile tra l’oggetto e la sua rappresentazione, aprendo spazi di silenzio e contemplazione. Nel caso della serie di fotografie presentate in mostra, l'uso della ripetizione evoca una forma di meditazione visiva che richiama le nature morte di Giorgio Morandi. Tuttavia, Spranzi si discosta dal maestro bolognese per la sua indagine sul processo stesso del vedere, sull'apparire delle cose come "metafisica" e "apparenze di realtà".
La mostra si completa con i due video Metronomo (non farlo) (2023) e Making of Ein Tisch (2018).
La scelta di Casa Morandi come sede della mostra amplifica il dialogo tra l’opera di Alessandra Spranzi e l’universo morandiano. Qui, i temi del silenzio, della luce e della ripetizione si incontrano, creando un ponte tra due sensibilità artistiche che condividono un'attenzione profonda per l'essenza delle cose. La mostra promette di essere non solo un omaggio a Giorgio Morandi, ma anche una riflessione sulla capacità della fotografia di fermare il tempo e aprire varchi verso dimensioni immaginate.
La mostra è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Casa Morandi, in collaborazione con la galleria P420 (Bologna).
Info: www.museibologna.it/morandi
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Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte
A cura di Luca Beatrice
Prorogata fino al 2 marzo 2025
Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34)
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Luca Carboni-Foto Nino Saetti |
attraverso le opere che hanno accompagnato quattro decenni di una carriera musicale di successo. Rio Ari O è la mostra con cui Luca Carboni celebrerà la sua intensa attività: è infatti del 1984 l’album d’esordio canoro e autorale uscito sotto il titolo di …intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film.
Curata da Luca Beatrice, critico e curatore d’arte contemporanea prematuramente scomparso lo scorso 21 gennaio, l'esposizione - ideata e prodotta da Elastica in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica - celebra la sinergia tra musica e arte visiva, mostrando un percorso creativo inedito e parallelo, ma spesso intrecciato a quello musicale, dato che molti album di Carboni si sono accompagnati ad una produzione fatta di disegni, schizzi e dipinti che raccontano il processo creativo dietro ogni brano, concerto o tour.
In quattro stanze più una wunderkammer di ingresso, Bologna Città Creativa della Musica UNESCO festeggia così uno dei suoi artisti più rappresentativi e poliedrici rispetto ai linguaggi con cui ha espresso la propria poetica.
Sono oltre una cinquantina le opere pittoriche esposte, tutte realizzate a partire dalla metà degli anni ‘80. "Nella pittura - dice lo stesso Carboni - mi ispirano le donne, i colori piatti delle bandiere, i cartelli stradali, i portici e le chiese. Nella produzione di solito mi piace mescolare la tempera, i colori acrilici, le bombolette spray per la pittura di strada, il tutto applicato sempre su diversi tipi di supporto, a volte la tela classica ma anche legni di recupero, compensati vari e altri materiali come il ferro, il cartone, la carta da pacchi e da regalo".
Ma non finiscono qui i piani del racconto: nello spazio mostre i visitatori trovano esposti oggetti, copertine di dischi, testi inediti, appunti, memorie che partono proprio dal quel 1984 che ha segnato la data di inizio della carriera di Carboni. L’intento è quello di raccontare la storia nascosta, più che la dimensione pubblica dell’autore di Mare, mare e di tanti altri successi. La mostra è una sorta di dietro le quinte dove i blocknotes, gli appunti, i disegni e i quadri sono stati un percorso parallelo ma non disgiunto con i successi musicali.
Non può, ovviamente, mancare la musica nella mostra di uno dei cantanti che hanno segnato maggiormente la storia della canzone italiana. Per questo, la sala finale del percorso espositivo sorprenderà il visitatore con un sound design che include canzoni, inediti, audio rubati in studio, il tutto accompagnato da immagini e video clip, in un allestimento dall’atmosfera pop.
In concomitanza con la mostra al Museo della Musica, il centralissimo Portico del Pavaglione, in via dell’Archiginnasio, accoglie una sorta di ghost track gli gli autoritratti di Carboni stampati su larga scala e appesi alle chiavi di ferro degli archi del portico.
Il catalogo, edito da SEM, è stampato in 400 copie, tutte firmate dall’artista e in vendita al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e nelle principali librerie di Bologna (prezzo di copertina, 80 euro). Sono disponibili, inoltre, ma solo nel bookshop del Museo, altre 100 copie impreziosite da una serigrafia firmata da Luca Carboni (libro + serigrafia al costo di 140 euro).
L’iniziativa ha il sostegno della Regione Emilia-Romagna, il patrocinio del Comune di Bologna ed è realizzata con il contributo di EmilBanca, Gruppo Hera, Macron, Manifattura Ceccarelli, a cui si aggiunge il contributo di Michele Casadei Massari, chef bolognese di stanza a New York che in partnership con Appennino Food Group e La Fenice Catering & Banqueting, si è occupato del food & beverage per la serata del vernissage. Sponsor tecnico EFFE 3 Design.
Radio Capital è radio ufficiale della mostra.
Info: www.museibologna.it/musica
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Memorie del Lavoro e Spazi Industriali
A cura di Eloisa Betti e Andrea Bacci
Fino al 4 maggio 2025
Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123)
La nuova area dedicata al progetto Memorie del Lavoro e Spazi
Industriali documenta le connessioni tra gli spazi e le architetture della produzione industriale a Bologna e l’identità operaia della città attraverso una selezione di fotografie storiche, provenienti dagli archivi di FIOM CGIL Bologna e del Museo del Patrimonio Industriale, e una mappa che consentono di ricostruire i luoghi bolognesi della produzione industriale e di rappresentare le forme di organizzazione dell’attivismo operaio negli anni Settanta e Ottanta.
Le immagini mostrano, da una parte, l’impatto delle trasformazioni urbanistiche indotte dal rapidissimo processo di industrializzazione del territorio a partire dagli anni del boom economico e, dall’altra, le azioni di mobilitazione di massa di lavoratrici e lavoratori - presidi, assemblee, scioperi, manifestazioni contro la chiusura delle fabbriche, cortei, picchetti – innescate dalla profonda crisi industriale dei primi anni Settanta.
Una postazione è dedicata al sito web del progetto Bologna metalmeccanic@ che ospita percorsi di public history su 10 fabbriche dell’area metropolitana bolognese (Arco, Cogne, Sasib, Giordani, Casaralta, Minganti, Sabiem, Calzoni, Cevolani, Curtisa). I percorsi sono arricchiti da fonti archivistiche, iconografiche, orali e multimediali che consentono vari livelli di fruizione dei contenuti storico-culturali.
Una serie di 45 fotografie in bianco e nero, realizzate tra il 2019 e il 2024, svela le tracce del passato industriale negli ex stabilimenti rifunzionalizzati (o che stanno per essere demoliti) e le modalità della loro restituzione alla cittadinanza. Talvolta luoghi abbandonati in attesa di essere demoliti, altre volte spazi rigenerati come luoghi culturali o commerciali, talvolta cancellati da una nuova urbanizzazione, in altri casi divenute sedi di nuove attività produttiva, le fabbriche mutano nel tempo la loro funzione ma restano luoghi simbolici della memoria e dello sviluppo economico-sociale cittadino.
Infine, tre documentari inediti, realizzati con le testimonianze dirette delle maestranze che hanno collaborato alla ricostruzione del vissuto aziendale, raccontano le fabbriche dal punto di vista di coloro che vi hanno lavorato.
Il progetto Memorie del Lavoro e Spazi Industriali, a cura di Eloisa Betti e Andrea Bacci, è promosso da Settore Musei Civici Bologna | Museo del Patrimonio Industriale, in collaborazione con Clionet - Associazione di ricerca storica e promozione culturale e con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, FIOM CGIL Bologna e SPI-CGIL Bologna.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
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Fragmented Nations (on dropping bomb*shells)
A cura di Carmen Lorenzetti e Dušan Josip Smodej
6 - 16 febbraio 2025
Museo civico del Risorgimento (Piazza Giosue Carducci)
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Marco Brambilla |
bomb*shells) presenta la frammentazione come condizione geopolitica e realtà esistenziale. riflettendo sulla natura incerta e fragile del tempo presente attraverso sette opere video degli artisti Bojan Stojčić, Daniil Revkovskyi e Andrii Rachynskyi, Marco Brambilla, Rashid Masharawi, Sasha Kurmaz, Shabi Habib Allah e Younès Ben Slimane.
Giustapponendo display contemporaneo e storico, la mostra fa entrare in risonanza i manufatti conservati nella collezione permanente del Museo civico del Risorgimento, testimonianze delle aspirazioni alla costruzione dell’Unità d’Italia da cui mossero le guerre di Indipendenza del XIX secolo, con le precarietà del (dis)ordine globale del XXI secolo. Il dialogo tra passato e presente illumina così la natura ricorsiva dei conflitti e la fragilità delle identità nazionali.
Nel dicembre 2023, l'Istituto italiano per gli studi politici internazionali ha pubblicato un dossier intitolato Il mondo nel 2024: la grande frammentazione che, a distanza di un anno, in retrospettiva fornisce un quadro convincente e solido per questa esposizione. Il rapporto identifica i principali fattori di frammentazione nel mondo odierno: tensioni geopolitiche, conflitti crescenti, instabilità economica e rottura della cooperazione multilaterale. Guerre come quelle in Ucraina e Gaza illustrano come le divisioni radicali e le mutevoli alleanze stiano rimodellando l'ordine globale. Analogamente, l'ascesa del Sud del mondo e la sua sfida all'egemonia del Nord segnano un riallineamento fondamentale delle strutture di potere internazionali, con le vecchie potenze dominanti che cercano di estendere le loro sfere di influenza a scopo di deterrenza.
Le opere selezionate interrogano i temi cruciali delle relazioni geopolitiche, dei conflitti, delle migrazioni e delle tecnologie di sorveglianza invitando gli spettatori a riflettere sulla dissonanza tra le promesse di unificazione e le realtà della frammentazione. Mentre la storia e le narrazioni contemporanee si scontrano, le forze che plasmano sia la persistenza che la dissoluzione delle nazioni vengono sfidate.
La mostra è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con OOU Nomadic Gallery.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
GLI APPUNTAMENTI
Da mercoledì 5 febbraio
Ore 14.00 | Looking for questions!
Dipartimento educativo MAMbo (via Don Giovanni Minzoni 14)
In occasione della mostra Facile Ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo visibile nella Sala delle Ciminiere del MAMbo e di ART CITY Bologna 2025, il Dipartimento educativo MAMbo realizza un allestimento speciale nei suoi spazi laboratoriali.
Ogni anno il Dipartimento educativo sceglie un tema curatoriale come linea guida della propria progettualità. Quest'anno ha scelto di trasformarsi in "Dipartimento interrogativo", mettendo la pratica del fare domande al centro della propria ricerca e attività quotidiana.
Gli artisti e le artiste coinvolti nella mostra dedicata al tema dell'ironia e in ART CITY Bologna 2025, sono stati invitati a donare una domanda al Dipartimento che potesse aprire riflessioni sul fare arte, sulla contemporaneità e sull'abitare il mondo.
Le domande ricevute saranno allestite negli spazi di laboratorio da mercoledì 5 febbraio fino al 7 settembre 2025. Un punto di partenza prezioso per le progettazioni del Dipartimento educativo interrogativo, che contribuisce a rendere il museo un luogo attivo di dialogo e di dibattito aperto a tutti.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/mambo
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Giovedì 6 febbraio 2025
Ore 12.00 - 19.00 | Laboratorio di restauro aperto
Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14)
In occasione di ART CITY Bologna 2025 riprende l’attività “Laboratorio di restauro aperto” presso gli spazi del Museo Morandi.
L'iniziativa è promossa dalla Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino, a cura di Mariella Gnani e Laura Baratin.
Il "Laboratorio di restauro aperto" vede la collaborazione di studentesse e studenti del quarto anno coordinati dalla docente del corso Mariella Gnani.
Nella giornata di giovedì 6 febbraio 2025 partecipano Miriana Minciaroni, Leonardo, Bellanca, Mihaela Cornea e Roman Vanelli.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/morandi
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Venerdì 7 febbraio 2025
Ore 12.00 - 19.00 | Laboratorio di restauro aperto
Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14)
In occasione di ART CITY Bologna 2025 riprende l’attività “Laboratorio di restauro aperto” presso gli spazi del Museo Morandi.
L'iniziativa è promossa dalla Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino, a cura di Mariella Gnani e Laura Baratin.
Il "Laboratorio di restauro aperto" vede la collaborazione di studentesse e studenti del quarto anno coordinati dalla docente del corso Mariella Gnani.
Nella giornata di venerdì 7 febbraio 2025 partecipano Antonio Cianciotta, Mihaela Cornea e Elena Dameno.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/morandi
Ore 17.00 - 19.00 | Inaugurazione mostra Fragmented Nations (on dropping bomb*shells)
Museo civico del Risorgimento (Piazza Giosue Carducci 5)
La mostra, a cura di Carmen Lorenzetti e Dušan Josip Smodej, propone una riflessione sulla natura incerta e fragile del tempo presente attraverso sette opere video degli artisti Bojan Stojčić, Daniil Revkovskyi e Andrii Rachynskyi, Marco Brambilla, Rashid Masharawi, Sasha Kurmaz, Shabi Habib Allah e Younès Ben Slimane.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
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Sabato 8 febbraio 2025
Ore 11.30 | Talk tra i fotografi Alex Trusty e Renzo Chiesa
Cappella Farnese (Palazzo d'Accursio, Piazza Maggiore 6)
Alex Trusty, fotografo e manager romano, autore delle opere esposte nella mostra Contemporary Museum Watching in corso alle Collezioni Comunali d’Arte fino al 16 febbraio 2025, incontra il fotografo Renzo Chiesa, ritrattista da oltre 50 anni che ha lavorato nell’ambito musicale ed editoriale, ed è l’autore, fra l’altro, dello scatto di Lucio Dalla nell’iconica copertina dell’omonimo disco.
Prendendo spunto dal tema della mostra fotografica in corso - che tratta del rapporto tra opere d’arte nei musei e visitatori in contemplazione - i due fotografi si confronteranno su fotografia, arte, musei e musica.
Moderano Silvia Battistini, direttrice dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna e Luciano Bolzoni, curatore della mostra Contemporary Museum Watching.
Ingresso: libero
A seguire visita guidata alla mostra Contemporary Museum Watching con Alex Trusty (gratuita per i partecipanti all'incontro)
Info: www.museibologna.it/collezionicomunali
Ore 12.00 - 19.00 | Laboratorio di restauro aperto
Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14)
In occasione di ART CITY Bologna 2025 riprende l’attività “Laboratorio di restauro aperto” presso gli spazi del Museo Morandi.
L'iniziativa è promossa dalla Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino, a cura di Mariella Gnani e Laura Baratin.
Il "Laboratorio di restauro aperto" vede la collaborazione di studentesse e studenti del quarto anno coordinati dalla docente del corso Mariella Gnani.
Nella giornata di giovedì 7 febbraio 2025 partecipano Roman Vanelli, Ludovica Lazzarini, Elisa Rizzato e Enejda Çaça.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/morandi
Ore 16.00 | Visita guidata alla mostra Memorie del Lavoro e Spazi Industriali
Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123)
Visita guidata alla mostra Memorie del Lavoro e Spazi Industriali e proiezione del documentario Noi siamo la Minganti.
Ingresso: intero € 5 | ridotto € 3 | gratuito per possessori di Card Cultura | gratuito per possessori di qualsiasi tipologia di biglietto Arte Fiera
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Ore 16.00 - 20.00 | Attività speciale di mediazione alla mostra CAROL RAMA. Unique Multiples
Villa delle Rose (via Saragozza 228/230)
Speciale servizio di mediazione culturale a disposizione del pubblico per approfondire la mostra temporanea CAROL RAMA. Unique Multiples.
I mediatori sono riconoscibili con la spilletta con il simbolo "Chiedimi".
La mediazione culturale si rivolge a tutte le persone in visita al museo, singole, in piccoli gruppi o con la famiglia, incoraggia un approccio diretto, più libero e personalizzato con il patrimonio del museo e risponde ai bisogni di un pubblico differenziato per età, esigenze
e interessi.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/mambo
Ore 16.00 - 21.30 | Attività speciale di mediazione nelle sale
Collezioni Comunali d'Arte (Palazzo d'Accursio, Piazza Maggiore 6)
Acquistando il biglietto del museo è possibile, gratuitamente e senza prenotazione, usufruire di un servizio di mediazione museale, in italiano e in inglese.
I mediatori sono riconoscibili con la spilletta con il simbolo "Chiedimi".
Ingresso: intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito per possessori di Card Cultura | gratuito per possessori di qualsiasi tipologia di biglietto Arte Fiera / gratuito per tutti dalle ore 18.0
0Info: www.museibologna.it/collezionicomunali
Ore 16.00 - 22.00 | Attività speciale di mediazione nelle sale
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14)
Speciale servizio di mediazione culturale a disposizione del pubblico per approfondire le mostre temporanee Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo nella Sala delle Ciminiere MAMbo e Silvia Bächli. before al Museo Morandi.
I mediatori sono riconoscibili con la spilletta con il simbolo "Chiedimi".
La mediazione culturale si rivolge a tutte le persone in visita al museo, singole, in piccoli gruppi o con la famiglia, incoraggia un approccio diretto, più libero e personalizzato con il patrimonio del museo e risponde ai bisogni di un pubblico differenziato per età, esigenze
e interessi.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/mambo
Ore 16.00 - 22.00 | Attività speciale di mediazione nelle sale
Casa Morandi (via Fondazza 36)
Speciale servizio di mediazione culturale a disposizione del pubblico per approfondire la mostra temporanea di Alessandra Spranzi Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto.
I mediatori sono riconoscibili con la spilletta con il simbolo "Chiedimi".
La mediazione culturale si rivolge a tutte le persone in visita al museo, singole, in piccoli gruppi o con la famiglia, incoraggia un approccio diretto, più libero e personalizzato con il patrimonio del museo e risponde ai bisogni di un pubblico differenziato per età, esigenze e interessi.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/morandi
Ore 18.00 | Metafisico bestiale. Ricordando Luca Beatrice
Piazza coperta Biblioteca Salaborsa (Piazza del Nettuno 3)
Incontro straordinario con Luca Carboni, inserito nel percorso della mostra Rio Ari O Luca Carboni 40 anni tra musica e arte, prorogata fino al 2 marzo 2025 al Museo internazionale e biblioteca della musica.
L’iniziativa è anche l’occasione per rendere omaggio a Luca Beatrice, improvvisamente scomparso nei giorni scorsi. Curatore d’arte, aveva firmato anche la curatela dell’esposizione di dipinti, disegni, schizzi che hanno attraversato i 40 anni di carriera artistica e creativa del musicista bolognese.
A condurre l’incontro è la giornalista Simonetta Sciandivasci.
Per raccontare i legami di Beatrice con Bologna partecipano anche Francesca Parisini di Elastica, l’agenzia che ha ideato insieme a Luca Carboni e prodotto la mostra, e Jenny Servino, direttrice del Museo della Musica.
Ingresso: libero, fino a esaurimento posti disponibili
Info: www.museibologna.it/musica
Ore 19.00 e 21.00 | Visita guidata alla mostra di Alessandro Roma Vestirsi paesaggio
Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4)
Visita guidata con l’artista Alessandro Roma.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/medievale
Ore 21.45 | Happening di Luca Rossi RINASCIDENTRΩ
Musée de l’OHM c/o Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4)
Presso il Musée de l’OHM, all’interno della sala 2 del Museo Civico Medievale, Luca Rossi terrà una conferenza in assenza di pubblico, che tratterà i temi più urgenti che investono il nostro tempo evidenziando come l’arte possa essere uno strumento per affrontarli. Si parlerà del valore del Musée de l’OHM e degli oggetti intorno ad esso; infine si realizzeranno 10 palline di carta che resteranno in mostra nella pergula - la sezione espositiva del museo.
La pallina di carta, oggetto-simbolo che è anche all’origine della collezione di OHM, dimostra la capacità dell’arte di farci allenare nuovi occhi, ma anche le pericolose degenerazioni che il sistema dell’arte può provocare. Il video della conferenza stampa verrà diffuso su internet tramite i canali social di Luca Rossi e di OHM, mentre durante la ART CITY White Night le 10 palline verranno prelevate e portate simbolicamente in 10 luoghi significativi della città. Via Alessandro Manzoni 4, davanti al Museo Medievale, sarà il punto di ritrovo da cui partirà un corteo guidato da Luca Rossi in un’azione-performance itinerante che condurrà le palline all’interno degli spazi designati.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/medievale
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Domenica 9 febbraio 2025
Ore 12.00 - 19.00 | Laboratorio di restauro aperto
Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14)
In occasione di ART CITY Bologna 2025 riprende l’attività “Laboratorio di restauro aperto” presso gli spazi del Museo Morandi.
L'iniziativa è promossa dalla Scuola di Conservazione e Restauro dell'Università di Urbino, a cura di Mariella Gnani e Laura Baratin.
Il "Laboratorio di restauro aperto" vede la collaborazione di studentesse e studenti del quarto anno coordinati dalla docente del corso Mariella Gnani.
Nella giornata di giovedì 7 febbraio 2025 partecipa Ludovica Lazzarini.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/morandi
Ore 14.30 - 18.30 | Attività speciale di mediazione nelle sale
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14)
Volete familiarizzare con le collezioni del MAMbo e del Museo Morandi e non avete prenotato una visita guidata? È attivo un servizio gratuito di mediazione, in italiano e inglese, a rotazione in diverse sale dei due musei e all'interno delle mostre temporanee.
A chi domandare per usufruire del servizio? Ai mediatori museali specializzati sono riconoscibili dalla spilletta con il simbolo “Chiedimi”.
A chi si rivolge la mediazione culturale? A tutte le persone in visita al museo, singole, in piccoli gruppi o con la famiglia.
In cosa consiste? La mediazione incoraggia un approccio diretto, più libero e personalizzato con il patrimonio dei musei rispondendo ai bisogni di un pubblico differenziato per età, esigenze ed interessi. Ci si può rivolgere ai mediatori culturali per avere risposte o soddisfare curiosità.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/mambo
Ore 16.00 | Visita guidata alla mostra Memorie del Lavoro e Spazi Industriali
Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123)
Visita guidata alla mostra Memorie del Lavoro e Spazi Industriali e proiezione del documentario Quando c'era la Giordani.
Ingresso: intero € 5 | ridotto € 3 | gratuito per possessori di Card Cultura | gratuito per possessori di qualsiasi tipologia di biglietto Arte Fiera
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
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Sabato 15 gennaio 2025
Ore 14.30 - 18.30 | Attività speciale di mediazione nelle sale
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14)
Volete familiarizzare con le collezioni del MAMbo e del Museo Morandi e non avete prenotato una visita guidata? È attivo un servizio gratuito di mediazione, in italiano e inglese, a rotazione in diverse sale dei due musei e all'interno delle mostre temporanee.
A chi domandare per usufruire del servizio? Ai mediatori museali specializzati riconoscibili dalla spilletta con il simbolo “Chiedimi”.
A chi si rivolge la mediazione culturale? A tutte le persone in visita al museo, singole, in piccoli gruppi o con la famiglia.
In cosa consiste? La mediazione incoraggia un approccio diretto, più libero e personalizzato con il patrimonio dei musei rispondendo ai bisogni di un pubblico differenziato per età, esigenze ed interessi. Ci si può rivolgere ai mediatori culturali per avere risposte o soddisfare curiosità.
Ingresso con biglietto museo: intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito per possessori di Card Cultura
Info: www.museibologna.it/mambo
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Domenica 16 gennaio 2025
Ore 14.30 - 18.30 | Attività speciale di mediazione nelle sale
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14)
Volete familiarizzare con le collezioni del MAMbo e del Museo Morandi e non avete prenotato una visita guidata? È attivo un servizio gratuito di mediazione, in italiano e inglese, a rotazione in diverse sale dei due musei e all'interno delle mostre temporanee.
A chi domandare per usufruire del servizio? Ai mediatori museali specializzati sono riconoscibili dalla spilletta “Chiedimi”.
A chi si rivolge la mediazione culturale? A tutte le persone in visita al museo, singole, in piccoli gruppi o con la famiglia.
In cosa consiste? La mediazione incoraggia un approccio diretto, più libero e personalizzato con il patrimonio dei musei rispondendo ai bisogni di un pubblico differenziato per età, esigenze ed interessi. Ci si può rivolgere ai mediatori culturali per avere risposte o soddisfare curiosità.
Ingresso con biglietto museo: intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito per possessori di Card Cultura
Info: www.museibologna.it/mambo
Settore Musei Civici Bologna
Facebook: Musei Civici Bologna
Instagram: @bolognamusei
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