giovedì 14 ottobre 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei
di Bologna 15 - 21 ottobre 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

Domenica 17 ottobre

ore 10: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La
motocicletta incontra l’automobile”

Apertura della mostra, realizzata con il contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e la Fondazione Aldini Valeriani.

In esposizione una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio 1950-1960, insieme a filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca completano. Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

PER I BAMBINI

sabato 16 ottobre

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “The best of”

“Mamamusica I” (III incontro)

Laboratorio musicale per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.

Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 19 a 36 mesi.

A cura di Luca Bernard (voce, contrabbasso) e Linda Tesauro (voce) con la partecipazione di Serena Pecoraro (voce, ukulele), Tommy Ruggero (voce, percussioni).

Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l'incanto di esprimersi attraverso la musica.

La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

• presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì ore 11- 13.30 / 14.30–18.30; venerdì ore 10–13 / 14.30–19; sabato, domenica, festivi ore 10-19)

• online (con una maggiorazione di € 1,00) sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it.

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante

Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Domenica al museo. Ci sto dentro”

Ripartono le “Domeniche al museo”, gli appuntamenti mensili per i bambini dai 5 agli 11 anni dedicati all’arte contemporanea. Visite animate a contatto con le opere della Collezione Permanente MAMbo, del Museo Morandi e delle mostre temporanee e attività di laboratorio per vivere un’esperienza divertente e formativa al museo.

Domenica 17 ottobre viene proposto “Ci sto dentro”.

Nelle installazioni l'ingrediente principale è lo spazio e tutto quello che succede al suo interno. Una visita alla collezione permanente dedicata a uno dei linguaggi più rivoluzionari e coinvolgenti dell'arte contemporanea. In laboratorio potremo sperimentare in modo creativo nuove soluzioni di interazione con l'ambiente e con chi lo abita, realizzando le nostre personalissime installazioni.

Prenotazione obbligatoria solo via e-mail a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: € 7,00 a partecipante Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 15 ottobre

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“Panamericana: viaggio musicale in America Latina”

Per “Good vibrations. Il ‘900 raccontato in parole e musica” Emiliano Visconti racconta “Panamericana”. Live Carlos Forero, voce e chitarra; Fernando Gonzales, percussioni e flauti.

Dalle vie solcate da Atahualpa Yupanqui fino alla pace terrificante in cui giace “il cadavere di Utopia”, esploreremo le “vene aperte” dell’America Latina di inizio Novecento: un continente martoriato dalla storia e dai colpi di stato, ma in cui la musica è sempre stata protagonista. In questo viaggio, Emiliano Visconti sarà affiancato da uno straordinario duo di musicisti colombiani che fin da piccoli hanno “mamado” quelle sonorità e che per questo sono in grado di tirarne fuori l’anima più vera e profonda.

“Good vibrations. Il ‘900 raccontato in parole e musica” è realizzato in collaborazione con Associazione Rapsodia: le buone vibrazioni tra musica e letteratura sulle tracce di “divinità” moderne che hanno animato la storia della popular music.

Alcuni tra i più noti scrittori della letteratura contemporanea raccontano la mitologia dell’Olimpo del Rock, narrando le proprie interconnessioni e ossessioni con un artista da loro amato.

Accanto a loro, i musicisti sono chiamati a reinterpretare le musiche che fanno parte del nostro immaginario collettivo, in un dialogo tra letteratura e musica ogni volta unico e sorprendente. È consigliato acquistare il biglietto in prevendita presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni di apertura oppure online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it. Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

sabato 16 ottobre

ore 10: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Fuori dai cori. Tre ‘quadri di tarsia’ di fra
Damiano Zambelli da Bergamo (1480 circa - 1549)” Visita guidata alla mostra con Francesco Zagnoni.

Prenotazione obbligatoria allo 051 236708 (martedì, mercoledì, giovedì ore 10–15; venerdì ore 14-18).

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 16: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Democrito Gandolfi | uno scultore bolognese in Europa”

Appuntamento di presentazione della monografia di Alessio Costarelli “Democrito Gandolfi” (TEMI ed. - 2020), in occasione della mostra “Bianca Calza. L’ultima dei Gandolfi” in corso fino al 7 novembre presso il Museo Civico di Medicina.

L'autore si confronta con Roberto Martorelli intorno ai contenuti del volume, che ricostruisce la vita e la carriera dello scultore Democrito Gandolfi (1796-1874), ultimo esponente di un'illustre stirpe di artisti bolognesi e protagonista di vicende biografiche quasi romanzesche che lo condussero ad operare nella maggior parte dei principali centri dell'arte nell'Europa di Primo Ottocento (Roma, Milano, Londra, Parigi). Attraverso le sue opere e la sua contrastante parabola artistica è possibile ricostruire quella che è stata una delle stagioni più prolifiche della storia della scultura italiana, momento imprescindibile di transizione tra i modi del classicismo e le tendenze romantiche, tra eredità canoviana e forme di un nuovo naturalismo.

Ritrovo alle ore 15.45 presso l'Ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18. Prenotazione obbligatoria allo 051 225583 oppure a museorisorgimento@comune.bologna.it. Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 17 ottobre

ore 11-17: Parco Nicholas Green - via della Certosa 32

“La Battaglia della Montagnola”

Una giornata all’aperto dedicata alla battaglia della Montagnola avvenuta l’8 agosto 1848.

Dalle ore 11 alle ore 17 sarà possibile passeggiare nel Parco Nicholas Green ed imbattersi in allestimenti ottocenteschi, addestramenti militari e in ricostruzioni di scene di vita quotidiana con costumi d’epoca.

Alle ore 15 è prevista l’attività per bambini “Carolina Pepoli e la Battaglia della Montagnola” con Manuela Ara, curata d Dry Art APS, Associazione partner del progetto.

Alle ore 16 messa in scena dell’episodio rievocativo della Battaglia della Montagnola.

La rievocazione prevede la partecipazione di 30 rievocatori appartenenti ai seguenti Gruppi Storici: Battaglione Estense; Associazione Napoleonica Italiana; Carosello Storico Tre Leoni; Primo Leggero.

Alla rievocazione prenderanno parte anche figuranti di 8cento APS e studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Belluzzi-Fioravanti, nell’ambito del progetto di alternanza Scuola-Lavoro.

L'appuntamento fa parte della rassegna “In Scena la Storia”, promossa dall’Associazione 8cento APS, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e l’Istituto per la Storia del Risorgi- mento Italiano - Comitato di Bologna.

Info: 8cento APS - info@8cento.org, tel. 051 373102 / cell. 340 2719343 (anche WhatsApp). Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Il Museo racconta...”

Visita guidata.

Le collezioni del museo sono il punto di partenza per ricostruire sei secoli di storia produttiva del nostro territorio dall'antica città dell'acqua e della seta fino al moderno distretto industriale: storie di uomini, imprese e invenzioni eccellenti.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 15 ottobre).

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Visita guidata alla collezione permanente MAMbo e alla sezione ‘Officina d'Arte Italiana Nuove creatività 1988-2018’”

Una visita guidata alla collezione permanente per avvicinarsi alla storia dell'arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l'attività dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo, e alla sezione Officina d'Arte Italiana. Nuove creatività 1988-2018, recentemente riallestita.

Prenotazione obbligatoria solo via e-mail a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

lunedì 18 ottobre

ore 15-17.30 e 17.30-18.15: Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6

Nell’ambito di “Cool-tour street”

“Palazzo d’Accursio o Comunale e Salaborsa”

Un’esplorazione del vasto complesso architettonico originato nel XIII sec. dal nucleo familiare del noto giurista Accursio e via via ampliato dalle progressive acquisizioni comunali che mutarono il destino di tutta l’area trasformandola nella sede municipale e dei diversi poteri locali che si susseguirono, generando così - sino al XVI sec. - altrettante fasi di costruzione, arricchimenti di opere artistiche, ampliamenti, quindi restauri importanti, sino all’attuale configurazione. Con Paola Foschi si ripercorreranno l'evoluzione del palazzo, delle funzioni istituzionali e di potere che vi hanno risieduto, passando anche per l’attigua Salaborsa, realizzata nel 1880 sulle preesistenze dell’orto botanico di Ulisse Aldrovandi.

Seguirà quindi l’itinerario dedicato agli aspetti storico-artistici condotto da Antonella Mampieri e Silvia Battistini (Musei Civici d’Arte Antica) e Elisabetta Berselli, con una selezione di Sale ai vari piani.

Alle ore 17.30 nella Sala Tribuni della plebe (Tassinari) incontro con Giovanni Minghetti sul tema “Il cercatore e il passante”, 2021, Bonomo Editore. A cura di Bonomo Editore.

Appuntamento alle ore 15 nel cortile di Palazzo d’Accursio.

Prenotazione obbligatoria a Ufficio Federazione Confcommercio ASCOM Bologna: tel. 051 6487558 - federazioni@ascom.bo.it.

“Cool-tour street” è un progetto dedicato alle strade di Bologna con cultura, arte, storia, me- moria e contemporaneità. L'ideazione e il progetto sono di Daniela Delvecchio, architetto. Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteanticawww.ascom.bo.it

mercoledì 20 ottobre

ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito della rassegna “Segni, inchiostro e colore nella civiltà cinese”

“Nero e altro: i pigmenti della pittura cinese”

Conferenza di Alessandro Guidi.

Nella pittura cinese tradizionale il colore ha giocato un ruolo meno importante rispetto alla pittura europea: molti artisti tuttavia hanno prestato grande attenzione alle sfumature ottenibili dai vari pigmenti. La conferenza illustra le caratteristiche, la fabbricazione e l’uso dei più importanti pigmenti cinesi vegetali e minerali, dall’inchiostro nero al rosso cinabro, al verde malachite, al giallo gommagutta.

La rassegna “Segni, inchiostro e colore nella civiltà cinese”, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, propone un ciclo di tre conferenze per raccontare come la civiltà cinese, sin dalle prime iscrizioni su ossa e gusci di tartaruga, abbia sempre dato una grande importanza al segno scritto e, in seguito, al tratto del pennello, sfruttando così la ricchezza e profondità semantica della sua scrittura. L’inchiostro di China e vari pigmenti colorati permisero agli artisti di esprimere, con quei segni e quei tratti, la realtà e il loro mondo interiore.

Prenotazione obbligatoria allo 051 2193916 o allo 051 2193930 (mercoledì e giovedì, ore 9-14). Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Proiezione di “Future Perfect” di Pamela Breida e talk con l’artista”

Proiezione del film “Future Perfect” di Pamela Breida in prima visione assoluta. A seguire interverrà l’artista in un dialogo con il curatore Carlo Sala.

L’appuntamento, promosso da FMAV Fondazione Modena Arti Visive e MAMbo, fa parte del progetto “The Quintessence”, tra i vincitori della settima edizione del bando Italian Council, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la valorizzazione dell’arte italiana.

In un futuro non meglio precisato, questo il tema alla base di “Future Perfect”, un misterioso centro di ricerca ospita analisi ed esperimenti legati allo spazio interstellare. Asteroidi e pietre provenienti da altre galassie vengono studiati assieme ad immagini di quasar e galassie lontane. Una pietra di apparente origine extraterrestre è conservata come una preziosa reliquia all'interno del centro di ricerca. Al fine di scoprirne l'origine, viene realizzata una missione al di fuori del sistema solare.

Il film, che entrerà a far parte della collezione Galleria Civica del Comune di Modena, gestita da FMAV, sarà inoltre disponibile in streaming sul sito web www.fmav.org dal 27 al 31 ottobre 2021.

Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti disponibili

Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 21 ottobre

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it

“STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 21 ottobre dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.

Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.

Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.

In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Elmi, spade e giavellotti: le armi dei Celti fra Italia e Europa”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/74/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Presentazione del volume Cosa vedi dalla tua finestra? #2. Da un progetto di Arianna Fantin a cura di Mili Romano"

Uno scambio di email e un sito internet, nel primo periodo di pandemia, da fine marzo a metà maggio 2020, sono all’origine di questa pubblicazione che è il racconto di una pluralità di sguardi e di emozioni testimoni dell’inizio di un periodo che ha cambiato la vita di tutti, il nostro modo di stare al mondo.

“Cosa vedi dalla tua finestra? #2” nasce dal periodo di emergenza sanitaria e di reclusione obbligata dalle misure per Covid19. È stato un invito ad amici, artisti, curatori e studenti delle scuole di Pianoro e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna a scrivere di sé e a riflettere sul pre- sente fermandolo nella memoria e dando voce al disorientamento e a paure del tutto nuove. Il progetto di arte partecipativa ha ripreso un’azione di scambio epistolare realizzata nel 2013 da Arianna Fantin per Cuore di pietra, la manifestazione di arte pubblica ideata e curata da Mili Romano.

Dallo scambio rigorosamente cartaceo di allora, alle e-mail, nel web spazio di nuovo incontro, in un momento in cui lo spazio pubblico ci era negato. Riprendere la corrispondenza nel conte- sto di una pandemia che poi è diventata presente continuo fino ad oggi, ha assunto nuova importanza storico-sociale e, progressivamente, anche un valore di catartico e terapeutico sollievo.

All’invito a scrivere hanno risposto, dall’Italia e dall’estero, non solo coloro che avevano già partecipato nel 2013, ma moltissime altre persone.

Il 21 ottobre alle ore 18 presso la Sala conferenze del MAMbo ci sarà finalmente una presentazione in presenza e un momento d’incontro molto atteso. Alla presentazione parteciperanno, insieme all’autrice e a Lorenzo Balbi, Direttore del MAMbo, Cristina Francucci, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e Mili Romano, curatrice del progetto.

Ai momenti di lettura parteciperanno: Andrea Aiello, Alice Balasini, Miranda Benetti, Arianna Bassetto, Liubov Ermolaeva, Donatella Franchi, Rita Degli Esposti a cui si aggiungerà il contributo della Band Il parto delle nuvole pesanti con una lettera – canzone.

Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti disponibili

Info: www.mambo-bologna.org MOSTRE IN CORSO

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“FOTO/INDUSTRIA. Jan Groover. Laboratory of Forms”, fino al 2 gennaio 2022

Jan Groover si forma come pittrice, ispirandosi all’opera di artisti come Paul Cézanne, Giorgio Morandi e i minimalisti. Si dedica alla fotografia dall’inizio degli anni ‘70. Tra i grandi protagonisti della natura morta, suscita presto l’interesse di critica e pubblico con una serie di oggetti fotografati nella cucina della sua abitazione combinando una sensibilità compositiva che rimanda ai quadri rinascimentali con l’eco delle istanze politiche e sociali del femminismo.

Il suo lavoro, celebrato in una mostra personale al MoMA di New York nel 1987, prosegue fino al 2012 con una continua ricerca sulla forma degli oggetti e il loro inesauribile potenziale visivo. Questa mostra, proveniente dal Musée de l’Elysée di Losanna, dove è conservato l’intero archi- vio dell’artista, costituisce la sua prima retrospettiva in Italia e coglie l’occasione per avvicina- re il suo lavoro a quello del maestro Giorgio Morandi.

La mostra è prodotta da Musée de l’Elysée, Losanna e curata da Tatyana Franck (Direttrice di Photo  lysée),  milie Delcambre Hirsch, Paul Frèches (Consulente scientifico) in collaborazione con Lorenzo Balbi (Direttore artistico MAMbo) e Francesco Zanot (Direttore artistico di Foto/In- dustria).

Info: www.mambo-bologna.org

“Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna”, fino al 9 gennaio 2022

La Project Room del MAMbo ospita il progetto espositivo ideato da MoRE. a Museum of Refused and Unrealised Art Projects e a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi, che si realizza con il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione de Mitri di Modena.

“Hidden Displays 1975-2020” scaturisce da una ricerca sviluppata sul territorio con l’obiettivo di rintracciare e studiare le mostre e le opere d’arte immaginate o progettate, ma non realizzate in ambito bolognese dal 1975, anno della nascita della Galleria d’Arte Moderna di Bologna nella sede di Piazza Costituzione progettata da Leone Pancaldi, a oggi.

Attraverso il lungo lavoro di ricerca in archivio e il contatto diretto con i protagonisti del sistema dell’arte che gravita intorno a Bologna, sono emersi ricordi, esperienze, testimonianze e documenti di numerose occasioni rimaste nei cassetti degli artisti e dei curatori.

In mostra sono visibili una cinquantina di tracce di un racconto di fatto ancora ignoto: i documenti archivistici e i progetti artistici sono volutamente presentati in modo non lineare e non cronologico.

Dalla ricerca sono emerse numerose occasioni espositive rintracciate grazie a un lavoro di scavo svolto principalmente nell’archivio del MAMbo e in quelli privati della città.

Gli archivi degli artisti hanno restituito una numerosa serie di progetti che sono illustrati in mostra secondo modalità discusse volta per volta con gli artisti stessi: alcuni hanno scelto di esporre i materiali originariamente sviluppati per la progettazione dell’opera poi non realizzata (documenti digitali o materiali analogici); altri hanno invece interpretato il lavoro in modo diverso, trasformando la documentazione progettuale in una traccia evocativa e utile a restituirne l’idea e il senso originari.

 Info: www.mambo-bologna.org Casa Morandi – via Fondazza 36

“Where does your memory go? // Dove va la tua memoria?”, fino al 24 ottobre 2021

Casa Morandi ospita la personale di Stefano W. Pasquini a cura di Lorenzo Balbi.

Come suggerisce il titolo, il cuore del progetto è una riflessione condivisa, fra artista e spettatore, su quanto realmente rimane nella nostra memoria, delle cose e delle persone che incontriamo nella vita.

Allo stesso tempo ci s’interroga anche sull’aura di taluni oggetti e manufatti, più specificata- mente sul valore delle opere d’arte, capaci di raccontare l’identità di chi li ha posseduti, come nel caso di Giorgio Morandi, la cui esperienza di visita alla casa permette di coglierne con maggiore acume la personalità. Infatti, entrando a Casa Morandi e avvicinandoci fisicamente ai suoi oggetti quotidiani, abbiamo come la percezione di cominciare a conoscere e carpire talune sue piccole ossessioni, tuttavia, cosa sappiamo davvero di Giorgio Morandi? Quanto, della memoria di chi l’ha frequentato personalmente, è riuscito a sopravvivere?

Se da un lato, queste domande, poiché riferite a una personalità nodale alla comprensione dei linguaggi dell’arte d’inizio Novecento, traghettano l’osservatore in una narrazione dove la Storia assorbe il personale, dall’altro esse rimbalzano all’oggi e verso di noi, lasciando emergere quanto quei tratti individuali siano importanti alla costruzione dei grandi accadimenti. Per questo motivo chiedersi cosa sappiamo davvero delle persone a noi care e dove va la nostra memoria è importante tanto per la nostra individualità quanto per la collettività e la rappresentazione della società.

Attraverso una serie di opere, peculiari alla sua poetica, prevalentemente indirizzata ai temi del sociale e del collettivo, talvolta trattati con dissacrante ironia, solleciterà pertanto un tacito dialogo con lo spettatore indirizzato a porsi domande riguardo alla propria memoria. All’interno di Casa Morandi Pasquini ha installato alcune opere pittoriche di grandi dimensioni, per rammentare come la pittura, per quanto possa sembrare anacronistica, rimanga fondamentale per l’essere umano. Alcuni oggetti poi, della memoria familiare dell’artista, si trovano inseriti all’interno dello studio di Morandi in un contesto leggermente straniante e dal carattere quasi metafisico, con l’intenzione di instillare un dubbio verso la fedeltà stessa della nostra memoria.

In mostra una serie di opere pittoriche di grandi dimensioni, peculiari alla poetica dell’artista, prevalentemente indirizzata ai temi del sociale e del collettivo.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“’...che mi fa sovvenir del mondo antico’. Archeologia e Divina Commedia”, fino al 1 novembre 2021

Il primo progetto espositivo di “Agorà Archeologia”, a cura di Marinella Marchesi, è dedicato a Dante Alighieri nell'anno in cui ricorre la celebrazione dei 700 anni dalla morte.

Attraverso materiali di varie provenienze, tutti appartenenti al patrimonio del museo, il percorso analizza personaggi e tradizioni miti-storiche del mondo antico, riprese e rielaborate in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà della Divina Commedia.

La narrazione del viaggio che Dante intraprende il 25 marzo del 1300 attraverso i tre regni oltremondani è infatti un insieme perfetto di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e let- terari che provengono non solo dal mondo classico - quelli sicuramente più evidenti - ma anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.

La mostra si apre, perciò, con un rapido sguardo al complesso sistema dell’Aldilà egizio, nelle cui regioni si svolgeva il cammino dell’anima e al contempo il viaggio notturno del sole, molto probabilmente noto a Dante solo per via indiretta, forse anche attraverso le cosiddette “Visioni dell’Aldilà”, ben diffuse nel Medioevo.

Seguono le immagini e le storie di coloro che precedettero Dante nel viaggio oltremondano: i protagonisti di catabasi, cioè di discese agli Inferi, e di incontri con le anime dei defunti che popolano la letteratura greca e latina e sulle cui tracce si incammina anche il sommo poeta, ricordandoli tutti nel corso della sua narrazione, secondo diverse modalità.

Strettamente connessi a questi, vi sono poi i custodi e i giudici infernali, le cui raffigurazioni, a partire dal mondo antico, hanno attraversato le espressioni artistiche di tutte le epoche. In prevalenza esseri ibridi e mostruosi tratti dalla mitologia classica, già presenti nell’Aldilà greco- romano, subiscono nell’Inferno dantesco una trasformazione in chiave demoniaca e simbolica. Una panoramica conclusiva è infine dedicata alle numerose divinità pagane che Dante reinterpreta attraverso lo sguardo del Cristianesimo, nella profonda convinzione che dietro ai miti classici si celassero verità interpretabili cristianamente: sono quelle divinità cui si appella affinché ispirino la stesura del suo poema - le Muse ed Apollo - e quelle che danno il nome ai pianeti associati a sette dei nove cieli in cui si articola il Paradiso.

Info: www.museibologna.it/archeologico

“Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”, fino al 31 dicembre 2023

Un'ospite di eccezionale rilievo ha trovato dimora presso il Museo Archeologico grazie al progetto espositivo “Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”.

L'iniziativa è resa possibile dalla generosa collaborazione con cui il Museo Egizio di Torino ha concesso in prestito uno dei suoi capolavori più rappresentativi: una statua colossale di Sekhmet, materializzazione terrestre della temibile divinità egizia con testa di leonessa e corpo di donna.

Divinità dalla natura ambivalente, al contempo di potenza devastatrice e dispensatrice di prosperità, Sekhmet, ovvero “la Potente”, venne raffigurata in varie centinaia di statue per volere di Amenhotep III, uno dei faraoni più noti della XVIII dinastia (1388-1351 a.C.), allo scopo di adornare il recinto del suo “Tempio dei Milioni di Anni” a Tebe Ovest.

Alcuni studiosi ipotizzano che il gigantesco gruppo scultoreo fosse composto da due gruppi di 365 statue, una in posizione stante e una assisa per ogni giorno dell’anno, così da creare una vera e propria “litania di pietra”, con la quale il faraone voleva pacificare Sekhmet tramite un rituale quotidiano.

Nella collezione egizia del Museo Archeologico di Bologna è presente il busto di una di queste sculture che - grazie al confronto con la Sekhmet seduta in trono proveniente dal Museo Egizio di Torino - può così riacquistare, almeno idealmente, la propria integrità creando una proficua occasione di confronto e ricerca scientifica.

Dall’alto dei suoi 2,13 metri di altezza, Sekhmet accoglie il pubblico e lo introduce alla visita della collezione egizia, continuando a svolgere quella funzione protettrice per la quale era stata commissionata da Amenhotep III.

La colossale statua di Sekhmet, collocata nell’atrio, è visibile negli orari di apertura del museo. Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Maurizio Donzelli. In nuce”, fino al 7 novembre 2021

La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), promossa in collaborazione con Galleria Massimo Minini di Brescia, e curata da Ilaria Bignotti e Massimo Medica, si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli “Arazzi” ai “Mirrors”, dai “Disegni del Quasi” ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica dei “Notturni”, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ancora inediti.

Il titolo della mostra, “In nuce”, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.

Lasciandosi trasportare dalle suggestioni e dalle meraviglie dei tesori del museo bolognese e dai racconti che essi restituiscono sala dopo sala, Donzelli traccia ipotesi di un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le forme, gli ornamenti, le iconografie stratificate, nascoste e latenti, dall’antichità alla contemporaneità.

Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo, che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratificata del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica Museo della Musica – Strada Maggiore 34

“Josquin Desprez il principe dei musici”, fino al 12 novembre 2021

La mostra, realizzata nell’ambito del progetto “Josquin 1521 – 2021” e curata da Carlo Vitali, storico della musica, espone una serie di manoscritti e cinquecentine in occasione del 500° anniversario della morte del compositore franco-fiammingo Josquin Desprez.

A cura di Bologna Festival in collaborazione con Museo della Musica. Progetto coordinato e con- diviso con Ferrara Musica.

Il Museo della Musica possiede 21 unità bibliografiche antiche – manoscritti e stampe precedenti il 1850 – collegate a Josquin.

Dalle primissime pubblicazioni tipografiche del Cinquecento, alle antologie del Cinque-Seicento e alla riscoperta di metà Ottocento, la mostra offre una testimonianza sul durevole interesse di editori, musicisti pratici, collezionisti e studiosi intorno alla produzione del "princeps musicorum" franco-fiammingo.

Le opere selezionate sono esposte in sala 5 e in sala 6. Info: www.museibologna.it/musica

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 28 novembre 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere con- cesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambobologna.org/museomorandi

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Fuori dai cori. Tre ‘quadri di tarsia’ di fra Damiano Zambelli da Bergamo (1480 circa – 1549)”, fino al 5 dicembre 2021

Nell’ambito delle celebrazioni internazionali per l’ottavo centenario della morte di San Domenico, i Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con l’Ordine dei Predicatori, propongono una mostra sul “principe degli intarsiatori” fra Damiano Zambelli (Bergamo, 1480 circa - Bolo- gna, 1549).

Del frate bergamasco, trasferitosi nel 1528 a Bologna, dove fu attivo nel convento di San Domenico per un ventennio, sono esposte due tarsie oggi in collezione privata, rappresentanti una “Flagellazione” e una “Crocifissione,” affiancate per la prima volta al commesso ligneo conservato al Museo Davia Bargellini, raffigurante a sua volta quest’ultimo soggetto.

L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Lorenzo Mascheretti e Massimo Medica, si giova della disponibilità della proprietà e del sostegno della Galleria Longari Arte Milano e prevede un focus, attraverso pannelli esplicativi, anche all’interno del coro della basilica di San Domenico a Bologna, dove il visitatore troverà approfonditi alcuni postergali che sono in dialogo con le tarsie presentate al museo. I tre mosaici di legname raffigurano infatti composizioni analoghe a quelle visibili nel coro della basilica bolognese, capolavoro di fra Damiano, eseguito con aiuti a partire dal 1541 e terminato un decennio più tardi, poco dopo la morte dell’artista.

La scelta di ambientare la mostra presso la sede del Museo Davia Bargellini è motivata – oltre che dalla citata presenza nella collezione permanente di una tarsia di fra Damiano, proveniente dalla collezione del marchese Virgilio Davia – dalla natura dei pezzi esposti, simbolo di una tecnica artistica posta all’«incrocio di tutte le arti» (André Chastel) e particolarmente diffusa nel corso del Quattrocento e del Cinquecento.

La carriera di fra Damiano coincise con la stagione più esuberante, seppur terminale, di quest’epoca. La sua produzione artistica non si limitò alla realizzazione tradizionale di arredi liturgici e mobili presbiteriali, ma “uscì dai cori” attraverso l’esecuzione di veri e propri “quadri di tarsia” destinati a un precoce collezionismo privato.

Oltre a creare l’occasione per riflettere sui fenomeni di collezionismo di tale tipologia di pro- dotti artistici a partire dal XVI secolo, riunire le tre tarsie offre il pretesto per un ragionamento sulle loro tecniche di produzione: l’eccezionale accostamento dei due pezzi gemelli raffiguranti la Crocifissione consente di meditare sulla pratica del riuso dei cartoni preparatori, assai diffusa all’interno delle botteghe coeve.

Info: www.museibologna.it/arteantica

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che per accedere ai musei, alle biblioteche, ai concerti e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass. Queste prescrizioni sono valide anche per assistere a manifestazioni culturali, incluse quelle all'aperto.

La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass in formato digitale o cartaceo insieme a un documento di riconoscimento valido. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l'app nazionale VerificaC19, ma non registrati.

Il green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.

Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it. INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

 Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato, domenica e festivi ore 16-20

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto sabato e domenica ore 10-18

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto sabato e domenica ore 10-18.30

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

Elisa Maria Cerra – tel. +39 051 6496653 - e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it Silvia Tonelli - tel. +39 051 6496620 - e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it

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