giovedì 16 dicembre 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna 17 - 23 dicembre 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

"Indovina che futuro scelgo!": aperte le prenotazioni

Mercoledì 15 gennaio 2022 alle ore 18, presso la Fondazione MAST (Auditorium in Via Speranza 42), verrà presentato "Indovina che futuro scelgo!", la scelta della scuola superiore nel racconto teatrale di Marinella Manicardi.

Un evento realizzato da Museo del Patrimonio Industriale, Associazione Amici del Patrimonio Industriale, Fondazione Aldini Valeriani e ITS Maker, con la collaborazione di MAST, per promuovere il valore formativo e professionale degli studi a filiera industriale con un'attenzione particolare alle ragazze.

Marinella Manicardi accompagnerà i partecipanti attraverso i dubbi e i timori che tutti i genitori hanno, fornendo in maniera informale elementi di riflessione sul tema alle famiglie.

Seguirà un momento di approfondimento con Edoardo Soverini, Dirigente Scolastico IIS Belluzzi- Fioravanti e Valentina Marchesini, Direttore delle Risorse Umane e membro del CdA di Marchesini Group S.p.A, e le testimonianze di ragazze e ragazzi che hanno intrapreso un percorso tecnico.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.fabbrichiamoilfuturo.it.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale PER I BAMBINI

“Sto al MAMbo per le feste 2021/2022: aperte le prenotazioni”

Durante le Feste e le vacanze scolastiche (27, 29 dicembre 2021 e 3, 4, 5 gennaio 2022)tornano gli attesi laboratori in presenza dedicati a bambini dai 5 agli 11 anni. La collezione permanente e le mostre temporanee ospitate al MAMbo saranno lo spunto per nuove e divertenti attività! Informazioni e prenotazioni: mamboedu@comune.bologna.it entro venerdì 21 dicembre per le date del 27 e 29 dicembre, entro il 28 dicembre per le date del 3, 4 e 5 gennaio.

Ingresso: € 15,00 a partecipante

Info e programma dettagliato: www.mambobologna.org

sabato 18 dicembre

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “The best of”

“Mamamusica ensemble ‘disturbato’”

Laboratorio musicale per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.

Alle ore 10 per bambini da 0 a 24 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 25 a 36 mesi.

A cura di Luca Bernard (voce, contrabbasso) e Linda Tesauro (voce) con la partecipazione di Enrico Farnedi (tromba), Rocco Casino Papia (chitarre), Serena Pecoraro (voce, ukulele), Tommy Ruggero (voce, percussioni).

Il Mamamusica ensemble “disturbato” è un’esperienza performativa aperta a tutti: un vero e proprio bagno di suoni per piccole e grandi orecchie con musica del repertorio classico, jazz ed etnico-popolare, in cui immergersi e partecipare con il corpo e con la voce.

La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

• presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì ore 11- 13.30 / 14.30–18.30; venerdì ore 10–13 / 14.30–19; sabato, domenica, festivi ore 10-19)

• online (con una maggiorazione di € 1,00) sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it.

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 6,00 a partecipante

Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 19 dicembre

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Ori e gioielli degli egizi”

Laboratorio per ragazzi da 7 a 11 anni, a cura di ASTER.

Scopriamo come gli abili artigiani del passato fossero in grado di creare gioielli e accessori magnifici utilizzando metalli e pietre considerate preziose perché racchiudevano un potere e creiamo anche noi, con le nostre mani, un gioiello di ispirazione egiziana.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare, entro le ore 18 del giorno precedente.

Le modalità di pagamento saranno inviate via mail all'atto della prenotazione.

Ingresso: € 7,00

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Domenica al museo. Calma e gesso”

Con le “Domeniche al museo”, il MAMbo propone appuntamenti mensili per i bambini dai 5 agli 11 anni dedicati all’arte contemporanea. Visite animate a contatto con le opere della collezione permanente MAMbo, del Museo Morandi e delle mostre temporanee e attività di laboratorio per vivere un’esperienza divertente e formativa al museo.

Domenica 19 dicembre viene proposto “Calma e gesso”.

Le nature morte di Giorgio Morandi e di Jan Groover sembrano abitate da attori disciplinati e silenziosi, immobili da sempre. Lo spazio del quadro è il loro palcoscenico. Un percorso dedicato alla mostra temporanea “Laboratory of forms”, per giocare sulla relazione tra spazio, corpo, movimento e tempo e riflettere su come cambia il nostro sguardo sul mondo quando il mondo si ferma.

Prenotazione obbligatoria solo via e-mail a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: € 7,00 a partecipante

Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 17 dicembre

ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di
Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”

Visita guidata alla mostra con lectura Dantis Canto XI del Purgatorio a cura di Antonella Mampieri e Paolo Cova.

Prenotazione obbligatoria allo 051 2193930 (dal martedì al venerdì ore 9-14).

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

sabato 18 dicembre

ore 10: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La
donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”

Visita guidata alla mostra a cura di Paolo Cova.

Prenotazione obbligatoria allo 051 2193930 (dal martedì al venerdì, ore 9-14).

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Scopri la Fabbrica del Futuro”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella sezione dedicata alla Fabbrica del Futuro, uno spazio laboratoriale, multimediale e interattivo per conoscere le tecnologie e le tendenze dell'industria contemporanea.

L'attività prevede la visione di filmati, l'uso di postazioni interattive ed exhibit per provare l'emozione dell'interazione con le principali tecnologie “abilitanti” dalla simulazione alla robotica.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Domenica 19 dicembre

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Jan Groover. Laboratory of forms”

Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.

Prenotazione obbligatoria solo via e-mail a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Dettagli di un sogno”

Approfondimento per adulti.

La moto è un veicolo fatto da moltissimi pezzi, assemblati e pensati per dare corpo a un sogno di autonomia e libertà. I vari componenti, nella loro specificità, hanno contribuito alla formazione del mito delle due ruote. Attraverso le fotografie di particolari delle moto bolognesi in esposizione i visitatori potranno cercare il veicolo corrispondente, ascoltare e apprendere notizie e curiosità sui bolidi bolognesi.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Il dono nell'antico Egitto. Usanza antica che
rinsalda i legami”

Visita guidata a cura di ASTER.

L'usanza dello scambio di doni, così sentita in questo periodo natalizio, ha radici antiche, e nasce dalla necessità profonda di mantenere un rapporto, in particolare tra i vivi e i morti, o tra gli uomini e gli dei. Vediamo come il dono, e il suo significato, viene rappresentato nell'arte egizia e negli oggetti presenti in museo.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare, entro le ore 18 del giorno precedente la visita.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

martedì 21 dicembre

ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Roberto Martorelli”

Con Roberto Martorelli (storico dell’arte), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/ con un intervento dal titolo “dal titolo Antichi mestieri di strada bolognesi”.

“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.

Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.

Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

MOSTRE IN CORSO

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“FOTO/INDUSTRIA. Jan Groover. Laboratory of Forms”, fino al 2 gennaio 2022

Jan Groover si forma come pittrice, ispirandosi all’opera di artisti come Paul Cézanne, Giorgio Morandi e i minimalisti. Si dedica alla fotografia dall’inizio degli anni ‘70. Tra i grandi protagonisti della natura morta, suscita presto l’interesse di critica e pubblico con una serie di oggetti fotografati nella cucina della sua abitazione combinando una sensibilità compositiva che rimanda ai quadri rinascimentali con l’eco delle istanze politiche e sociali del femminismo.

Il suo lavoro, celebrato in una mostra personale al MoMA di New York nel 1987, prosegue fino al 2012 con una continua ricerca sulla forma degli oggetti e il loro inesauribile potenziale visivo. Questa mostra, proveniente dal Musée de l’Elysée di Losanna, dove è conservato l’intero archivio dell’artista, costituisce la sua prima retrospettiva in Italia e coglie l’occasione per avvicinare il suo lavoro a quello del maestro Giorgio Morandi.

La mostra è prodotta da Musée de l’Elysée, Losanna e curata da Tatyana Franck (Direttrice di Photo  lysée),  milie Delcambre Hirsch, Paul Frèches (Consulente scientifico) in collaborazione con Lorenzo Balbi (Direttore artistico MAMbo) e Francesco Zanot (Direttore artistico di Foto/Industria).

Info: www.mambo-bologna.org

Nell’ambito di BilBolBul

“A.M.A.R.E.” di Amanda Vähämäki, Martina Sarritzu, Alice Socal, Roberta Scomparsa, Eliana Albertini, fino al 9 gennaio 2022

“A.M.A.R.E.” è un’antologia a cinque voci in cui amicizia e scoperta della sessualità sono fili rossi che legano i frammenti di adolescenza raccontati dalle autrici. Cinque storie di ragazze e ragazzi alle prese con il passaggio all’età adulta e le aspettative di una società ancora troppo vincolata da stereotipi di genere.

“A.M.A.R.E.” è il frutto del confronto tra cinque autrici di fumetto contemporaneo che appartengono a generazioni differenti e si sono riunite in un tavolo di lavoro virtuale di dialogo e coprogettazione. È un volume formato da cinque racconti dal profondo valore pedagogico, sociale e politico, nella prospettiva di una decostruzione degli stereotipi sociali, culturali e di rappresentazione del genere femminile che restituisca alle giovani lettrici e ai giovani lettori tutta la complessità dell’adolescenza tra scoperta del proprio corpo, relazioni amicali, sentimenti, sessualità.

Anna e Viola crescono insieme, legate da un’amicizia che mescola affetto e competizione, un connubio che le rende indispensabili l’una all’altra (Sarritzu). Con Amanda Vähämäki la soglia tra realtà e mondo fantastico è sottile, così come il confine tra maschile e femminile dei protagonisti che non si piegano a nessun preconcetto. La ribelle Beccaccia di Roberta Scomparsa, invece, vive l’adolescenza in modo solenne, quasi cavalleresco: moderna Don Chisciotte refrattaria a ogni tipo di autorità, difende la libertà d’espressione a colpi di tag e disegni illegali sui muri. Nella storia di Eliana Albertini seguiamo tre amiche a una festa in riva al mare, dove gelosia, esclusione e senso di inadeguatezza fanno prendere alla serata una piega inaspettata.

Sul finale entriamo nel mondo fluttuante di Alice Socal: un susseguirsi di frammenti di ricordi giovanili segnati dalla paura del futuro e dall’amore come antidoto palliativo alla solitudine. “A.M.A.R.E.” fa parte di “Dalla parte delle bambine”, un progetto a cura di Canicola associazione culturale teso alla promozione e alla diffusione di una cultura della non discriminazione a partire dall’educazione ai sentimenti già nella prima infanzia.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di BilBolBul

“ONE STEP INSIDE. Tommi Parrish”, fino al 9
gennaio 2022

I fumetti di Tommi Parrish parlano di sentimenti e relazioni. Va da sé, quindi, che il corpo è un elemento fondante in queste storie: con una formazione nel campo della scultura e un’attenzione chirurgica ai gesti dei personaggi, Parrish traccia sulla pagina corpi che raccontano l’eros e l’intimità più e meglio delle parole.

Dall’esordio “Perfect Hair,” una raccolta di racconti ad acquerello che seguono un gruppo di personaggi assolutamente ordinari alle prese con l’identità, il sesso, le ansie quotidiane, a “La bugia e come l'abbiamo raccontata”, il graphic novel accolto negli USA come uno dei più interessanti degli ultimi anni, Parrish ha affinato un modo di raccontare in cui tutto è funzione del disegno: vignette incompiute o semismontate, disegni lasciati a metà, un uso spettacolare del colore, spessori e trasparenze che attirano l’attenzione di chi legge verso i margini della storia, dove l’intimità accade, lasciando la focalizzazione del racconto aleggiare qua e là.

Anche i dialoghi, altro terreno in cui Parrish dimostra un enorme talento, sono costruiti sul non detto, ma contengono una sostanza poetica che fa emergere solo ciò che è davvero importante. Tutto, nelle storie di Parrish, appare naturale e al tempo stesso incredibilmente complesso, come l’amore.

La mostra è promossa in collaborazione con Museo internazionale e biblioteca della musica e Diabolo Edizioni.

Info: www.museibologna.it/musica

Museo Medievale – via Manzoni 4

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Risonanze”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Medievale accoglie un'ulteriore tappa espositiva di “Risonanze”, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea in dialogo con l'architettura e i suoi contesti, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica.

Il progetto espositivo, a cura di Vanna Romualdi, vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l'architettura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Arianna Bassetto, Martina Beghelli, Nikola Filipović, Suqin Xiong sono gli artisti selezionati per questa mostra collettiva che costituisce il secondo capitolo di restituzione pubblica del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell'anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, gli studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.

“Risonanze” è parte del progetto culturale Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica, Istituzione Villa Smeraldi | Museo della Civiltà Contadina, Città Metropolitana di Bologna.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte

Antica di Bologna”, fino al 18 aprile 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.

Con la destinazione all'Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manu- fatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.

Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.

La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

“BUONGIORNO SIGNOR MORANDI. Disegni di Giorgio Lodi”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Morandi prosegue la programmazione di eventi espositivi di artisti il cui lavoro si pone in connessione con Giorgio Morandi con “BUONGIORNO SIGNOR MORANDI”, mostra di disegni di Giorgio Lodi e documenti provenienti dagli archivi del museo e di Carlo Zucchini.

Il titolo prescelto è evocativo del dipinto di Gustave Courbet “Bonjour monsieur Courbet” e racchiude l’essenza del progetto: ricostruire, attraverso una selezione di ritratti, lettere, fotografie ed altri materiali, la costellazione di persone illustri - amici e conoscenti - che hanno frequentato Casa Morandi e incontrato l’artista.

Con un segno grafico abile e sicuro, Giorgio Lodi ci introduce in questa dimensione intima e domestica, presentando i ritratti di alcuni personaggi scelti in base alla loro fisionomia e tratti da foto riprodotte su libri e riviste.

Scorrendo i 15 ritratti in mostra, si va dallo stesso Morandi ai critici e storici dell’arte quali Francesco Arcangeli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Roberto Longhi, fino ad artisti, scrittori e poeti come Mario Luzi, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Nella Nobili, per arrivare a celebri regi- sti come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Valerio Zurlini o attrici quali Monica Vitti ed estimatori d’arte come Luigi Magnani e Lamberto Vitali.

Lettere scambiate tra Morandi e i suoi interlocutori, fotografie ed altri preziosi e talvolta inediti materiali, dialogano con i disegni che testimoniano la ricchezza delle relazioni intercorse tra il maestro e i personaggi ritratti da Lodi.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Artisti bolognesi del Presepe contemporaneo. Un omaggio a Francamaria Fiorini”, fino al 16 gennaio 2022

Come avviene da oramai quindici anni in occasione delle festività natalizie, i Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare, promuovono presso il Museo Davia Bargellini un evento espositivo dedicato all’arte presepiale tradizionale.

Inserita nel ciclo di mostre che nel corso degli anni ha posto a confronto scuole presepiali di aree regionali diverse, l'iniziativa di quest'anno si propone di documentare la ricchissima e secolare tradizione artistica ed iconografica bolognese, rivisitandone e attualizzandone l'interpretazione ricca di simbolismi attraverso la sensibilità di alcuni maestri e artisti contemporanei: Elisabetta Bertozzi, Leonardo Bozzetti, Giovanni Buonfiglioli, Mirta Carroli, Marco Dugo, Paolo Gualandi e Luigi Enzo Mattei.

La rassegna intende inoltre rendere un commosso omaggio alla scultrice Francamaria Fiorini improvvisamente scomparsa nel 2020, una delle più sensibili artiste nel ravvivo di temi e figure degli antichi presepi bolognesi foggiati in terracotta, rappresentati in mostra da due scarabattoli e da una Natività. Alla presepista di scuola felsinea si deve la realizzazione del primo e unico «presepe ortodosso» mai realizzato, che nel 2019 è stato presentato e donato al patriarca di Mosca Cirillo I.

Nella creazione, di cui in questa occasione viene esposto un bozzetto preparatorio, la forma tridimensionale della devozione popolare di Occidente incontra le regole canoniche ortodosse nella rappresentazione della Natività in un’unica autentica celebrazione e nel rispetto dei valori e delle differenze.

Le piccole statue esposte sono versioni attualizzate delle figure del presepio, calate nella realtà petroniana delle botteghe artigiane da cui, tra il XVIII e il XIX secolo, uscirono figure di pastori e di adoranti mai viste prima e ambientazioni che ebbero poi amplissima diffusione. Magi e pastori portano nella scena presepiale situazioni umane dettate dall’odierna sensibilità, siano esse di accoglienza del “Bambinello” o di rifiuto: in un caso, come nell’altro, tali diversi o addirittura opposti modi di sentire “ci sono”, e si può conseguentemente dire, che tutto il mondo è nel presepio.

In effetti, le figure in mostra riprendono, rinnovandole, iconografie storiche tradizionali, come la Meraviglia, l’Adorazione, il Dormiglione e la Tradizione. Ne sono testimoni gli illustri modelli di mano di grandi plasticatori bolognesi ed emiliani dei secoli passati, che si conservano proprio nella collezione del Museo Davia Bargellini.

Info: www.museibologna.it/arteantica Villa delle Rose - via Saragozza 228-230

“Elisa Caldana e Aki Nagasaka. Times of Crisis”, fino al 23 gennaio 2022

Il MAMbo prosegue la sua attività con artisti in residenza ed è lieto di presentare la mostra “Times of Crisis” di Elisa Caldana (Pordenone, 1986) e Aki Nagasaka (Osaka, 1980), prodotta nell'ambito dell'edizione 2021 del Programma di Residenze ROSE.

“Times of Crisis” costituisce la restituzione pubblica di un processo artistico e di pensiero che le artiste hanno sviluppato durante un soggiorno a Bologna della durata di otto settimane, iniziato nella seconda metà di settembre 2021, come ospiti della Residenza per artisti Sandra Natali del MAMbo.

Come previsto dal bando di selezione, Elisa Caldana e Aki Nagasaka hanno lavorato a un progetto espositivo che, partendo da una ricerca iniziata nel 2018 a Tokyo durante la loro residenza al Tokyo Arts and Space, ha poi trovato luogo negli spazi espositivi unici della settecentesca Villa delle Rose, ampliando al contempo il raggio di azione al contesto cittadino bolognese. Precarietà, incertezza, un senso di crisi continuo che tocca ogni ambito, dalla politica all’ambiente, dall’economia alla situazione sanitaria, sono concetti che ogni essere umano sperimenta quotidianamente, e che appartengono in modo particolare alle ultime generazioni: è a partire da questa riflessione condivisa che le artiste, con le loro differenti sensibilità, hanno accostato racconti fondati su realtà e quotidianità complesse a immagini poetiche, disegni creati da illustratori Manga professionisti, per dar voce alla complessità della realtà sociale contemporanea.

Il punto di partenza, Tokyo, e quello di arrivo, Bologna, si incontrano e si specchiano l’uno nell’altro, perdono le proprie peculiarità per dar vita a un terzo luogo, non geografico ma derivato, lo spazio di “Times of Crisis”.

Sono le sale di Villa delle Rose, con le opere prodotte da Caldana e Nagasaka, e le strade della città, grazie a un serie di affissioni, a fare da sfondo alle storie ambientate in un Giappone solo apparentemente lontano, ma che in realtà ci riporta immediatamente alle realtà più difficili della contemporaneità mondiale.

Attraverso stampe, documenti, oggetti di recupero riassemblati in installazioni dal carattere essenziale, le due artiste permettono al visitatore di avvicinarsi ai racconti, immedesimarsi nei loro protagonisti e vivere con loro gli accadimenti che ne cambiano per sempre le vite. Grazie all’utilizzo di codici QR associati alle immagini esposte in mostra e affisse per le strade, l’osservatore potrà trasformarsi in ascoltatore di narrazioni ordinarie ma significative di un’epoca, la nostra, piena di ingiustizie e solitudini, ma anche di resistenza e speranza.

Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Faïence - Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”, fino al 30 gennaio 2022

Proseguela programmazione espositiva ideata dal Museo Civico Archeologico nell’ambito di “Agorà Archeologia. La piazza vicino alla piazza”, lo spazio polifunzionale pensato per l’incontro e il confronto, così come avviene nella vicina Piazza Maggiore.

La seconda mostra dossier “Faïence – Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”, a cura di Daniela Picchi e Valentina Mazzotti, muove dall’indagine sull’ambivalenza semantica della parola ‘faenza’.

Mutuato dal toponimo della città romagnola, famosa da secoli in tutto il mondo per la produzione delle maioliche, il vocabolo è stato infatti traslato per pura convenzione a indicare anche un genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno. Tali impasti possono essere a base argillosa (faenza) o silicea (faenza silicea) e avere un rivestimento vetroso trasparente (vetrina) o opaco (smalto). Le varianti degli impasti e dei rivestimenti hanno determinato nel corso dei secoli una grande pluralità di prodotti, di sviluppi tecnologici e di aree di diffusione.

Da un confronto scientifico con il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, istituzione museale che conserva la raccolta di arte ceramica più grande al mondo, - e in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna e la Bottega Gatti di Faenza - il focus tematico esplora le possibilità espressive delle due diverse interpretazioni attraverso un percorso esemplificativo e diacronico articolato in cinque sezioni che, partendo dalle faenze silicee dell’antico Egitto, definite faïence negli studi di settore, percorre gli sviluppi che di questo materiale ne fece il mondo islamico fino agli esiti rinascimentali in maiolica (faenza smaltata) e all’arte contemporanea di ambito faentino.

Info: www.museibologna.it/archeologico

“Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura”, fino al 30 gennaio 2022

Apertura della mostra promossa da Elleboro editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, e realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico.

La mostra, che prende il titolo dalla guida letteraria “Bologna. Dicono di lei” pubblicata da Elleboro Editore, da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant. Bologna racconta di sé, anzi, dicono di lei, e sarebbe un vero peccato non ascoltare. E non che sia difficile, grazie alla nuova iniziativa di Elleboro Editore, una mostra letteraria dal titolo “Bologna. Dicono di lei”.

La mostra prende il titolo dall’omonima guida letteraria pubblicata da Elleboro Editore, e da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant.

Bologna in ogni caso prende l’animo, seduce, e ispira ormai da secoli e secoli diari di viaggio, corrispondenze, romanzi e poesie, che la mostra letteraria sa rendere vivi e pulsanti, catapultandoli ai giorni nostri con un percorso multimediale, immersivo, tra installazioni audio, video- proiezioni e memorabilia.

La Sala Mostre del museo diviene luogo simbolo della Bologna capace di rapire l’immaginario di Goethe, Stendhal, Madame de Staël, Leopardi, Dickens, Pasolini, Hemingway, Piovene, Lord Byron, Huxley e di tanti altri nomi celebri, che a partire dall’epoca del Grand Tour sono stati vittime di incanto, subendo tutto il fascino delle due torri, dei portici, di piazza Maggiore e dintorni, nei luoghi della bohème e della Resistenza, degli sconvolgimenti socio-politici, con il PCI, la rivolta giovanile, la strage alla stazione.

E il riverbero delle parole, delle citazioni tratte dalle opere delle grandi firme ammaliate da Bologna brillano di nuova luce, perché lette e interpretate da Samuele Bersani, Alessandro Haber, Neri Marcorè, Veronica Pivetti, Carla Signoris, voci che si diffondono per le stanze della mostra, creando un’atmosfera evocativa delle impressioni, delle sensazioni e delle emozioni che immancabilmente scaturiscono da quelle righe e da quei versi che, anche grazie ai riflessi della complessa bellezza di Bologna, si sono ritagliate un posto che conta, eccome, sotto il cielo della grande letteratura.

“Bologna. Dicono di lei” è promossa da Elleboro Editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna.

Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La
motocicletta incontra l’automobile”, fino al 15 maggio 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna è lieto di presentare all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 22 maggio 2022

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area me- tropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che per accedere ai musei, alle biblioteche e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass.

La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l'app nazionale VerificaC19, ma non registrati.

Il green pass non è richiesto per le persone di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale.

Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36 tel. 051 6496611 

aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

in occasione della mostra “Elisa Caldana e Aki Nagasaka. Times of Crisis”, aperta sabato ore 14- 18; domenica ore 11-17

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto sabato e domenica ore 10-18

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto sabato e domenica ore 10-18.30

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

Nessun commento:

Posta un commento