al Cimitero della Futa dal 4 al 20 agosto ore 17.30
riprendono le repliche alla Futa, tutti i giorni dal 4 al 20 agosto ore 17.30
liberamente tratto dal romanzo di Thomas Mann
drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
partitura musicale Patrizio Barontini
Il 28 luglio ha debuttato al Cimitero militare germanico del passo della Futa la seconda parte del progetto triennale che abbiamo deciso di dedicare al capolavoro di Thomas Mann LA MONTAGNA INCANTATA.
Un lungo appassionato viaggio in questo straordinario romanzo che continua a parlarci, dall’inizio del secolo scorso, con dolorosa ironia, di malattia e guerra.
La Futa è da vent'anni la nostra montagna magica e per questo spettacolo diventa il Sanatorio internazionale Berghof dove vengono accolte le riflessioni di Hans Castorp e le inquietudini di tanti indimenticabili personaggi.
La prima e la seconda parte sono due spettacoli indipendenti di due ore ciascuno circa.
Chi non avesse ancora visto la prima parte può tranquillamente vedere la seconda. leggi qui il RIASSUNTO DELLA PRIMA PARTE
performance nell'ambito di Il Sole di Hiroshima
Cerimonia delle lanterne galleggianti
6 agosto 2023 ore 21 - Parco del Cavaticcio, Bologna
Bologna, 6 agosto 2023
Cerimonia delle lanterne galleggianti, teatro, cibo giapponese e solidarietà
Perché questa cerimonia
Ogni anno, il 6 agosto a Hiroshima, per commemorare le vittime dell’olocausto atomico del 1945 si celebra la cerimonia delle lanterne galleggianti (tōrōnagashi).
La cerimonia delle lanterne galleggianti, una preghiera collettiva sentita come particolarmente doverosa in questo momento, torna a Bologna anche nel 2023.
Nel giorno della celebrazione del ricordo delle vittime di Hiroshima ricordiamo anche le persone che oggi, come allora, affrontano lo sconforto e la desolazione della guerra. Altro tema di attenzione sarà la ripresa del territorio romagnolo colpito dalla recente alluvione.
Il 6 agosto al parco del Cavaticcio, Bologna si riunirà per illuminare la notte con mille lanterne: saranno luci di speranza.
La nostra performance sarà alle 21 nel Parco del Cavaticcio, Bologna – ingresso libero
una performance a cura di Gianluca Guidotti, Enrica Sangiovanni e Tatsunori Kano
con la partecipazione di Tatsunori Kano e Andrea Sangiovanni
voci recitanti Gianluca Guidotti, Enrica Sangiovanni e Tatsunori Kano
partitura musicale Patrizio Barontini
produzione archiviozeta e Nipponica
Uno strano robot, un essere alieno con maschera antigas cammina sulle acque dopo una esplosione. Le sue domande amletiche – esplodere o implodere – sono le stesse, drammatiche, che ci stiamo facendo in questi giorni in cui la guerra si è fatta quotidiana. Mentre il nostro Amleto atomico continua a interrogarsi si intuisce che è una visione che proviene da un lontano agosto giapponese. È un sogno sognato nel disastro della città di H ridotta ad uno strato di cenere, una smisurata preghiera, una luce che vibra contro la guerra. “Esplodere o implodere questo è il problema”, si chiedeva Calvino in una sua cosmicomica, continuando: “che sia più nobile intento espandere nello spazio la propria energia senza freno, o stritolarla in una densa concentrazione interiore e conservarla ingoiandola?”.
Un uomo è su un’isola, non può dire con certezza come vi sia arrivato né quando. L’isola, piccolissima, è reale e anche un luogo sognato. L’uomo sa di essere solo ma avverte uno sguardo su di sé, avverte la fragilità della vita, della pace. L’isola, bagnata dalle stesse acque che lambiscono Hiroshima, è stata testimone dello scoppio atomico del 6 agosto 1945. L’uomo sa che l’isola, come ogni altro luogo della terra, è testimone, custodisce una memoria e la custodirà oltre il tempo della sua vita. Il caos e la guerra possono frantumare la vita, ma l’uomo sente crescere in sé il desiderio di coltivare l’isola come luogo di pace.
Il Sole di Hiroshima 2023 è la prima tappa del progetto Percorsi di Pace. Da un’idea di Kano Tatsunori in collaborazione con nipponica, archiviozeta, Scuola di Pace di Monte Sole, Comune di Marzabotto.
vedi il programma completo della giornata del 6 agosto al Parco del Cavaticcio di Bologna
ph. Franco Guardascione
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