giovedì 3 aprile 2025

JIMMY VILLOTTI. MOMENTI, MUSICA, VITA !

 Con la mostra fotografica " Jimmy Villotti. Momenti, musica,
vita ! "
Bologna Citta' Creativa della Musica Unesco rende omaggio allo straordinario artista che ha segnato profondamente la scena musicale bolognese e italiana e al quale e' stata dedicata a settembre scorso anche una delle stelle di marmo de La Strada del Jazz nella centralissima via Orefici. Dal 4 aprile, in Sala della Musica della Biblioteca Salaborsa, sara' esposta una raccolta di foto in maxi formato a firma di Piero Casadei, presentate come una sequenza di pagine di un diario condiviso tra Jimmy Villotti, Piero Casadei e altri amici legati all'anima della trattoria da Vito. L'allestimento, realizzato da RiccardoNegrelli co-curatore di Sala della musica, presenta stampe fotografiche valorizzate dalle cornici dell'illustratrice Paola Sapori. La mostra e' visitabile gratuitamente negli orari di apertura di Salaborsa. La mostra ripercorre alcune tappe della vita e della carriera artistica di Jimmy Villotti, chitarrista, compositore e figura di spicco della musica italiana che ha collaborato con Lucio Dalla, Francesco Guccini, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Gianni Morandi e Paolo Conte. Molti degli scatti provengono dal libro Ex Vito. Mezzo secolo di immagini della storica trattoria bolognese, curato da Piero Casadei insieme a Giulio Predieri e pubblicato da Calamaro Edizioni. Altri ritraggono Jimmy nel 1978, sul palco della discoteca Piro Piro, a Toscanella di Dozza, durante la rappresentazione di Opera Rock. Giulio Cesare, musica per un generale da palcoscenico.  
Sono immagini in bianco e nero, dove lo sguardo intenso e le espressioni uniche di Jimmy sembrano però sprigionare colori e sfumature piene di energia, ironia, irriverenza e vita vissuta intensamente. Immergendosi nel contesto, si possono percepire suoni, risate, chiacchiere sovrapposte, note e sano disordine creativo. Ma anche l’intimità della sua raffinata chitarra, la sua concentrazione nel vivere le corde come un esperto equilibrista. Sono foto senza tempo, che fanno emergere diversi aspetti legati al personaggio pubblico e alla persona, creando una connessione con quanti lo ricordano meglio e con chi può lasciarsi incuriosire dalla magia della sua personalità. La mostra è guidata dal sottofondo dell’album Jimmy Villotti, uscito nel 2024, mentre le didascalie richiamano il delicato battito d’ali di Farfalle. Pensieri e aforismi, il volume pubblicato postumo da Pendragon con alcuni scritti dell’artista connotati da rara saggezza, genialità e sincera umanità.                                                                                                                                                                                           Jimmy Villotti - Marco Villotti, in arte Jimmy, nasce a Budrio nel 1944. Studia chitarra e pianoforte, avviando l'attività musicale fin dal 1963, quando entra nei Meteors, incidendo e suonando per Gianni Morandi. Negli anni '70 e '80 collabora con Fio Zanotti, Andrea Mingardi, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Claudio Lolli, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Stadio e Paolo Conte. Nel 1978 compone Opera Rock. Giulio Cesare, musica per un generale da palcoscenico. Produce inoltre gli Skiantos nell'album Pesissimo! e Flaco Biondini in Marginal Tango. La sua attività si concentra sempre più sul jazz, includendo ampie e ricercate contaminazioni, percepibili nei vari album pubblicati, da Jimtonic a Fragile del 2021. Scrive e pubblica diversi libri, da Diario à la cocque, Gli sbudellati. Tra la via Emilia e il jazz, fino a Onyricana. Organizza la rassegna musicale estiva Selva in Jazz, nella quale accoglie musicisti di fama internazionale, tra cui Phil Woods, Johnny Griffin, Steve Grossman, Giorgio Gaslini e molti altri. La sua anima si è librata, come una farfalla, il 6 dicembre 2023, regalando un ricordo indelebile in chiunque lo abbia conosciuto e ami la sua musica.                                                                                                                                                                                                                                                                Piero Casadei -  Nasce a Bologna nel 1945 e si appassiona alla fotografia alla fine degli anni ’60. Un’esperienza universitaria a Guernica e un viaggio a Istanbul lo avvicinano all'arte di immortalare attimi e atmosfere. All’inizio degli anni ’70 collabora con L’Unità e Il Resto del Carlino, affinando il suo sguardo nel mondo del fotogiornalismo. Nel 1971, a Vienna con Giampaolo Venturi, fotografa artisti come Dani Karavan, le cui opere verranno esposte alla Biennale di Venezia. Con l’apertura del quotidiano Il Foglio, assume la direzione del reparto fotografico. Parallelamente, si avvicina sempre più al mondo del teatro, collaborando con compagnie e realtà stabili. Il sodalizio con Maurizio Scaparro segna l’inizio di una lunga carriera nella fotografia teatrale. Dalla fine degli anni ’70, si dedica principalmente alla fotografia in studio, lavorando con aziende di diversi settori, dall’arredamento all’automotive. Il suo lavoro, che spazia dagli artisti agli oggetti di design, si distingue per la capacità di trasformare ogni scatto in un racconto visivo unico.

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