lunedì 25 febbraio 2008

UN TRIBUTO A RADIO DEEJAY E AD UN IMPORTANTE SPEAKER RADIOFONICO: MARCO BALDINI





"Il mattino ha l'oro in bocca", più che un vecchio proverbio popolare, è il titolo di una "commedia amara", diretta da Francesco Patierno, che, come dice il protagonista Elio Germano (bravissimo), "personalmente fa pensare ad un Pinocchio ambientato negli anni '80, dove ci sono un Gatto ed una Volpe, un Lucignolo, un babbo buono che interviene sempre nei momenti di maggiore difficoltà, ed altri personaggi che ricordano la fiaba di Collodi...".
Dal romanzo autobiografico di Marco Baldini, popolare conduttore radiofonico alter ego di Fiorello, questa avventura narra le vicissitudini di un giovane speaker radiofonico che, partito da una radio locale, Radio Fantasy a Firenze - città dove si divide tra i programmi ed una iniziale "possessione" che lo porta a scommettere grosse cifre alle corse dei cavalli, - viene convocato per un provino a Milano, presso Radio Deejay, dove dopo una partenza stentata, arriva al successo grazie ad un programma molto scanzonato e divertente, che lo vede anche protagonista assieme ad un Fiorello (Corrado Fortuna) alle prime "uscite", che nel film viene più o meno fatto passare per un autentico "animale", ma questo meriterebbe uno spazio a parte...
La sua ascesa professionale, a causa del demone del gioco che lo "possiede", si troverà a viaggiare parallelamente con la sua discesa all'inferno, a cagione dei debiti "accesi" con un potente strozzino (Umberto Orsini) della città meneghina, a cui dovrà riconsegnare quasi 300milioni delle vecchie lire.
Dopo varie peripezie, grazie all'aiuto dell'impiegata Snai (Laura Chiatti), del direttore di Radio Deejay (Dario Vergassola) e soprattutto grazie a"babbo Geppetto", che gli elargirà un importante assegno, frutto della vendita della sua cantina-rifugio, Marco si ritroverà a risalire la china.
Alcune note stonate nella partitura del film: una "spenta" Martina Stella, ben lontana dalla grinta profusa nell' "Ultimo Bacio" e in altre sue performance, forse a causa del ruolo marginale; Gianmarco Tognazzi, confinato nella regia di radio Deejay, ad occuparsi di piatti e mixer, senza quasi mai proferir parola... molto "sacrificato"...
Ed infine, se mi è concesso, un appunto al regista: non era forse il caso di approfondire più dettagliatamente l'universo dell'etere, calcando sul mondo delle radio private, le trasmissioni in diretta, i brani musicali famosi del periodo d'oro che va dagli anni '80/90, insomma, la RADIO?...
Appuntamento nelle sale cinematografiche nazionali con questo film dal 29 febbraio prossimo.
Buona visione...
Paolo Loconte

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