Datate si', ma ancora arzille, affascinanti e mai demode' queste "signorine" degli anni passati, vecchie fidanzate degli amanti delle due ruote e, forse, mai dimenticate...Saranno 59 le moto storiche che potremo ammirare presso il Museo del Patrimonio Industriale, dal 15 novembre al 3 maggio 2009, - ingresso gratutito - grazie a questo terzo e conclusivo appuntamento con le "Moto Bolognesi del Dopoguerra - la motorizzazione popolare, 1946-1950". Prima, nel 2004, gli organizzatori avevano presentato le "Moto Bolognesi degli anni '20" e, nel 2007, le "Moto Bolognesi degli anni 1930-45", arrivando cosi' , con questa ultima edizione, a prendere in esame il periodo storico che vedra' il "boom" delle ditte bolognesi, circa 49, che si affermarono in quel tempo, anche a livello internazionale. Quelli della vecchia generazione ricorderanno, per esempio la B.M Bonvicini, o la DKW Cavani, o ancora nomi come A.C.S.A, Bertocchi, O.R.A.M e altri ancora. Per i piu' giovani sara' facile riconoscere marchi come Malaguti, Moto Morini e Ducati, aziende famose ancora presenti sul mercato motociclis
tico, con moto "strepitose" protagoniste nelle gare internazionali, come i bolidi della Ducati. Da notare che, mentre ai giorni nostri le moto in circolazione vengono in pratica realizzate nelle case-madri solo per un'8%, con il restante 92 % dei "pezzi" prodotti esternamente - in pratica solo progettate e assemblate -, allora, i "nostri" bravi costruttori, realizzavano integralmente le moto grazie ad "artigiani" espertessimi, in particolare nella meccanica di precisione, tanto che i meccanici bolognesi divennero un vero mito. Nell'esposizione saranno visibili: 53 motocicli, 4 motori, 1 triciclo furgoncino ed un side-car, conservati in maniera maniacale dai collezionisti, ed inoltre si potranno vedere oltre 300 immagini ( fotografie, cataloghi, depliant, targhe ed altro), provenienti da archivi pubblici e privati, piu' un filmato relativo alle riprese fotografiche di alcune gare svoltesi a Bologna ed in regione, effettuate da Nino Comaschi tra il 1937 e il 1950. Verra' infine pubblicato un volume bilingue - italiano/inglese - di 320 pagine, grazie all'accordo con Giorgio Nada Editore (Mi), con immagini, saggi, vicende sportive, biografie e tanto altro. Per informazioni visitate il sito www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale Paolo Loconte
tico, con moto "strepitose" protagoniste nelle gare internazionali, come i bolidi della Ducati. Da notare che, mentre ai giorni nostri le moto in circolazione vengono in pratica realizzate nelle case-madri solo per un'8%, con il restante 92 % dei "pezzi" prodotti esternamente - in pratica solo progettate e assemblate -, allora, i "nostri" bravi costruttori, realizzavano integralmente le moto grazie ad "artigiani" espertessimi, in particolare nella meccanica di precisione, tanto che i meccanici bolognesi divennero un vero mito. Nell'esposizione saranno visibili: 53 motocicli, 4 motori, 1 triciclo furgoncino ed un side-car, conservati in maniera maniacale dai collezionisti, ed inoltre si potranno vedere oltre 300 immagini ( fotografie, cataloghi, depliant, targhe ed altro), provenienti da archivi pubblici e privati, piu' un filmato relativo alle riprese fotografiche di alcune gare svoltesi a Bologna ed in regione, effettuate da Nino Comaschi tra il 1937 e il 1950. Verra' infine pubblicato un volume bilingue - italiano/inglese - di 320 pagine, grazie all'accordo con Giorgio Nada Editore (Mi), con immagini, saggi, vicende sportive, biografie e tanto altro. Per informazioni visitate il sito www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale Paolo Loconte
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