venerdì 17 luglio 2009

RIFLESSIONI ESTIVE...

Una cosa che non finisce di stupirmi sono gli adesivi gialli della Corsica -o Sardinia- Ferries appiccicati in bella mostra sul lunotto posteriore delle automobili. A giudicare dalla frequenza degli avvistamenti, è chiaro che nessun automobilista sente l’esigenza di staccare dalla propria auto gli adesivi in questione. Il fenomeno appare piuttosto singolare e la sua anomalia è confermata dai seguenti fattori: 1) gli Italiani sono molto gelosi delle proprie automobili e permettere a qualcuno di appiccicarvi un adesivo giallo in bella vista, è come lasciare che venga eseguito un tatuaggio a sfondo demoniaco nelle parti intime della figlia; 2) gli adesivi, essendo dei meri contrassegni identificativi apposti dal personale addetto durante le operazioni di imbarco, sono quasi sempre incollati storti. Perché allora gli Italiani continuano a lasciare quelle sgangherate etichette sui loro gioielli a quattro ruote? Che cosa li trattiene? Come mai sopportano questa ignobile deflorazione, peraltro perpetrata da perfetti sconosciuti? L'esigenza di affermazione del proprio io turistico, evidentemente, ha la meglio sul senso estetico e persino su quello – atavico - del possesso. L'adesivo, seppur sghembo, costituisce una prova inoppugnabile indirizzata ai vicini di casa, agli amici e a quelli che ti stanno dietro al semaforo: nonostante l’ufficio, i pannolini e le bollette, io c’ero.
· Ah la tecnologia, che meraviglia. Purché non si esageri, però. Prendiamo la fotografia, ad esempio. Una volta la mania del clic era frenata dal costo di rullini e stampe; ma adesso che il digitale annulla le spese, gli scatti – fatalmente - si moltiplicano e raggiungono cifre iperboliche, prima inimmaginabili. Almeno 500 per la festa di compleanno, fino a 1500 per la gitarella fuori porta. Non si tenta di selezionare particolari interessanti, o di scovare panorami suggestivi: oggi si fotografa tutto e tutti, indistintamente. “Tanto ho sette mega!” E così - in nome della gratuità e della memoria sconfinata – si immortalano dettagli insignificanti. Ovviamente, in un tempo libero scandito dai clic, il dialogo è azzerato. Sembra incredibile, ma gli scatti della macchina fotografica, ormai, sono diventati più fastidiosi di quelli del telefono. "Amore, andiamo al mare?" – propone lei. E non sa che, invece del mare, l’attende un oceano di clic. CarloMantovani

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