giovedì 20 maggio 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei
di Bologna 21 - 27 maggio 2021

Bologna, 20 maggio 2021 – Fino al permanere della Regione Emilia-Romagna in fascia gialla tutti i musei dell'Istituzione sono aperti al pubblico in giorni e orari differenziati.

L'apertura è assicurata anche nel fine settimana, offrendo così maggiori possibilità al pubblico di tornare a visitare e di riappropriarsi del patrimonio museale cittadino in tutta la sua varietà, dall’archeologia all’arte antica, moderna e contemporanea, alla musica, alla storia, alla memoria fino al patrimonio industriale e alla cultura tecnica.

In ottemperanza al Decreto-Legge 18 maggio 2021, n. 65, per il sabato, la Domenica e gli altri festivi la prenotazione non è più obbligatoria.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

sabato 22 maggio

ore 17-19: Piazza Carducci

Nell’ambito della rassegna “Fatta l'Italia! Bologna 1861-2021: rievocazione storica”

“Gran Ballo dell’Unità d’Italia”

L’associazione 8cento APS, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - Comitato di Bologna, promuove il “Gran Ballo dell’Unità d’Italia”, giunto alla 25^ edizione.

Partendo da “Il Gioco dell’Oca dell’Unità d’Italia”, concesso dal Museo civico del Risorgimento, la manifestazione percorrerà le tappe più significative della storia di Bologna e d’Italia dal 1801 al 1861 con episodi rievocativi, scene cantate, momenti danzati e messa in scena di personaggi e protagonisti del nostro Risorgimento.

Il “Gioco dell’Oca”, che prevede la tradizionale spirale di caselle, numerata in questa versione dal n.1 (corrispondente all’anno 1801) al n.61 (corrispondente al 1861, l’anno della nascita del Regno d’Italia), si svolgerà con il consueto lancio dei dadi che ogni volta permetterà di raggiungere nuove caselle.

Momento atteso sarà la rievocazione storica del Gioco del Pallone con la ricostruzione di alcuni momenti di gioco. Otto giocatori in abito storico e con in pugno l’antico bracciale di legno daranno vita ad una partita di pallone; l’episodio ricorderà anche il giorno dell’inaugurazione dello Sferisterio, impianto sportivo costruito proprio per la grande popolarità che questo gioco acquisì a Bologna. La straordinaria spettacolarità, unita al professionismo dei giocatori, permisero al Gioco del Pallone di diventare importante sport nazionale e Bologna divenne uno dei luoghi più importanti per disputare partite ed organizzare campionati.

Settanta danzatori e rievocatori di 8cento APS daranno vita al “Gran Ballo”, che quest’anno si svolge in collaborazione con Giovanni Dispenza, attore del Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena, il Battaglione Estense di San Possidonio, la Corale Quadrivium di Medicina, La Compagnia del Pallone Grosso di Monte San Savino.

È inoltre prevista la partecipazione di ragazze e signore seguite dal Servizio Educativo Territoriale appartenente al Servizio Sociale per la Disabilità del Comune di Bologna.

Nell’ambito del progetto PCTO con il Liceo Scientifico Righi e l’Istituto d’Istruzione Superiore Belluzzi-Fioravanti, saranno presenti alcuni studenti, coordinati dalle Prof.sse Daniela Faraone e Marianna Gallo.

La manifestazione, curata da Alessia Branchi, direttrice artistica di 8cento APS, prevede l’ingresso gratuito con durata di un’ora. In caso di maltempo la rievocazione sarà spostata a domenica 23 maggio, stessi orari.

Prenotazione obbligatoria a 8cento APS: info@8cento.org, tel. 051 373102, cell. 340 2719343 (anche WhatsApp).

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 27 maggio

ore 16: Museo Morandi – via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno
inciso, tratteggi e chiaroscuri”

Apertura della mostra a cura di Lorenza Selleri.

Partendo dalla domanda che spesso il pubblico si pone su che cosa sia un’acquaforte, il museo cerca di rispondere attraverso un focus dedicato. Sarà possibile, infatti, ammirare un’accurata scelta di fogli incisi da Morandi, appartenenti alla collezione del museo e non solo, ma accanto, si potranno anche vedere gli strumenti necessari per la realizzazione di un’acquaforte, una documentazione fotografica e alcune lettere.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)

Info: www.mambo-bologna.org

PER I BAMBINI

domenica 23 maggio

ore 16.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Destinazione spazio: con o senza aria?”

Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.

L'aria è una sostanza fondamentale per la vita sul nostro pianeta. Partendo dalle sue proprietà il laboratorio vuole approfondire, con esperimenti e filmati, le strategie messe in atto per poter esplorare ambienti privi d'aria.

Durante l'incontro i partecipanti avranno a disposizione un kit per realizzare, guidati dall'operatore, piccoli oggetti volanti di carta.

“Destinazione spazio” è un ciclo di laboratori gratuiti per ragazzi dagli 8 ai 12 anni che il Museo del Patrimonio Industriale propone, partendo dai telluri ottocenteschi che rappresentano i movimenti del Sole, della Terra e della Luna appartenenti alle sue collezioni storiche, per celebrare le recenti missioni spaziali e ripercorrere lo sviluppo tecnologico che le ha rese possibili. Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 di venerdì 21 maggio) allo 051 6356611.

Ingresso: gratuito (anche per un accompagnatore adulto)

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“Aldo Giannotti. Safe and Sound”

Il Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con “Senza titolo”, propone due visite con attività di laboratorio, una per bambini e una per adulti, alla mostra temporanea “Safe and Sound” per incontrare la ricerca artistica di Aldo Giannotti e sperimentarsi in prima persona a partire dalle sue opere basate dell'ironia e sul capovolgimento delle regole e delle consuetudini. Un percorso speciale arricchito da attività laboratoriali per esplorare la relazione tra linguaggio, spazio e corpo per scoprire come gli artisti ci offrano sempre strumenti per praticare una rivoluzione, semplice e straordinaria, personale e collettiva, individuale e sociale.

Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 21 maggio

ore 15-18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “Diverdeinverde “

“Il giardino interno di Palazzo Sanguinetti”

La manifestazione che apre i giardini privati e, spesso, segreti di Bologna giunge alla settima edizione ed è la chiave per scoprire un prezioso patrimonio nascosto e muoversi, con curiosità ed emozione, in una Bologna inconsueta e a tratti inedita.

Il Museo della Musica fa parte del circuito di “Diverdeinverde” con il giardino interno di Palazzo Sanguinetti, le cui decorazioni rappresentano per Bologna una delle più significative testimonianze degli anni napoleonici, sia per la schiera degli artisti coinvolti che per la varietà dei soggetti trattati, tanto da costituire un'esemplare antologia della decorazione neoclassica tra Settecento e Ottocento.

I più importanti pittori dell'epoca collaborarono all'impresa, sotto la direzione di Martinetti: Pelagio Pelagi, Serafino Barozzi, Vincenzo Martinelli, Antonio Basoli. Nel cortile interno in particolare gli splendidi alberi di banani svettano sullo sfondo dell'ottocentesco paesaggio ad affresco, magnifica prospettiva a trompe-l'oeil, opera di Luigi Busatti, mentre l'architettura illusoria è opera di Francesco Santini; del Santini, con la probabile collaborazione di Serafino Barozzi, sono inoltre gli ornati delle pareti dello scalone.

Info e prenotazione biglietti su www.diverdeinverde.fondazionevillaghigi.it/biglietti/.

Ingresso: con tessera nominale

ore 18.30: Nell’ambito della rassegna “##wunderkammer RELOADED - il museo delle meraviglie”

“Qual sorta di tabacco... Pietro degli Antonii: un Corelli prima di Corelli”

Lezione musicale con Fabrizio Longo (violino barocco e voce narrante) e Domenico Cerasani (tiorba e chitarra barocca).

Pietro degli Antonii: solo un “antico” o un Corelli
un po’ prima di Corelli?

Nel primo appuntamento della rassegna si andrà alla riscoperta dell’avventurosa vita e della sorprendente musica del grande cornettista e compositore tale da farsi udire dai primi Principi d’Europa, che in gioventù ebbe anche il merito di consigliare all’amico Arcangelo Corelli di trasferirsi a Roma per dar adito al suo genio.

Il Museo della Musica conserva sedici stampe e il ritratto di Pietro degli Antonii (Bologna 1639- 1720), alcune delle quali sono state condivise da Martini per la sua instancabile attività di collezionista, facendole riprodurre ai suoi copisti.

E nel tricentenario (+1) dalla sua scomparsa gli verrà quindi dedicato un pomeriggio di racconti musicali, letture di poesie e musica suonata con esecuzione di brani dalle sue opere I, IV e V, per violino e basso continuo.

Prenotazione obbligatoria online su www.museibologna.it/musica o su https://ticket.midaticket.it/rassegnawunderkammer/Events (con una maggiorazione di € 1,00) o presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura.

Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto over 65 / € 5,00 studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura

Info: www.museibologna.it/musica

ore 15.30-18.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri l'antica città dell'acqua e della seta”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella sezione dedicata all'antica città dell'acqua e della seta e illustreranno alcuni degli oggetti più significativi. Tra questi spicca il mulino da seta “alla bolognese”, presente con un modello in scala 1:2 funzionante, utilizzato per la torcitura del filo di seta e col quale si poteva ottenere il velo, prodotto che rese celebre Bologna per oltre quattro secoli, ampiamente commercializzato in tutta Europa e spesso riprodotto nell'iconografia occidentale.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento
veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”

Visita animata alla mostra a cura di Angela Lezzi.

I Musei Civici d'Arte Antica, in collaborazione con “Senza titolo”, propongono un ciclo di visite animate dedicate alla mostra “Le plaisir de vivre”. Le attività saranno arricchite da letture goldoniane, trattati di moda e da video volti ad approfondire Il piacere di vivere del Settecento veneziano e bolognese.

Prenotazione obbligatoria entro le ore 13 di venerdì 21 maggio.

Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.museibologna.it/arteantica

ore 17.45, 18.30, 19.15: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“Morandi incredibilmente vicino”

Nell'ambito della mostra “Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte” a cura di Giusi Vecchi, venerdì 21 maggio si terrà una visita guidata molto speciale che offrirà ai visitatori l'esclusiva opportunità di osservare da vicino, ovvero con un microscopio stereoscopico, ad un fattore di ingrandimento elevato, particolari delle tele di Giorgio Morandi, svelando così segreti e peculiarità della sua tecnica pittorica e dei suoi unici impasti cromatici. Sarà Mariella Gnani, restauratrice che da anni indaga l'opera dell'artista bolognese, coadiuvata dalle studentesse del laboratorio 4 della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università di Urbino, presieduta da Laura Baratin, a illustrare e approfondire aspetti della tecnica di Morandi totalmente inediti al pubblico.

Se nota è, infatti, la grande maestria del pittore nel definire e modulare con infinite sfumature e tonalità le forme degli oggetti sulla tela, ancora da scoprire sono i segreti di tanta abilità. Morandi incredibilmente vicino metterà un po' di luce su tutto questo.

Le immagini ingrandite saranno visibili su uno schermo.

La visita guidata speciale si svolge su prenotazione obbligatoria (allo 051 6496611 da martedì 18 maggio fino a venerdì 21 maggio alle ore 13).

Sono previste tre repliche: ore 17.45, 18.30, 19.15, con ingresso consentito a un massimo di 10 visitatori per replica.

Assistenza tecnica di Daniele Gobbin (REDFRAME S.a.s.).

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

sabato 22 maggio

ore 11-18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “Diverdeinverde “

“Il giardino interno di Palazzo Sanguinetti”

La manifestazione che apre i giardini privati e, spesso, segreti di Bologna giunge alla settima edizione ed è la chiave per scoprire un prezioso patrimonio nascosto e muoversi, con curiosità ed emozione, in una Bologna inconsueta e a tratti inedita.

Il Museo della Musica fa parte del circuito di “Diverdeinverde” con il giardino interno di Palazzo Sanguinetti, le cui decorazioni rappresentano per Bologna una delle più significative testimonianze degli anni napoleonici, sia per la schiera degli artisti coinvolti che per la varietà dei soggetti trattati, tanto da costituire un'esemplare antologia della decorazione neoclassica tra Settecento e Ottocento.

I più importanti pittori dell'epoca collaborarono all'impresa, sotto la direzione di Martinetti: Pelagio Pelagi, Serafino Barozzi, Vincenzo Martinelli, Antonio Basoli. Nel cortile interno in particolare gli splendidi alberi di banani svettano sullo sfondo dell'ottocentesco paesaggio ad affresco, magnifica prospettiva a trompe-l'oeil, opera di Luigi Busatti, mentre l'architettura illusoria è opera di Francesco Santini; del Santini, con la probabile collaborazione di Serafino Barozzi, sono inoltre gli ornati delle pareti dello scalone.

Info e prenotazione biglietti su www.diverdeinverde.fondazionevillaghigi.it/biglietti/.

Ingresso: con tessera nominale

Info: www.museibologna.it/musica

ore 15.30-18.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri la moderna industria del Novecento”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori tra gli oggetti, gli exhibit e le macchine per raccontare lo sviluppo del distretto industriale di Bologna, oggi centro di eccellenza nel settore meccanico, elettromeccanico e meccatronico.

Verranno ricordati i protagonisti di queste vicende: dall'ACMA, azienda capostipite del comparto packaging con la mitica figura di Bruto Carpigiani, sino alle più importanti imprese bolognesi della motoristica e dell’automazione meccanica.

Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

domenica 23 maggio

ore 11-18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “Diverdeinverde “

“Il giardino interno di Palazzo Sanguinetti”

La manifestazione che apre i giardini privati e, spesso, segreti di Bologna giunge alla settima edizione ed è la chiave per scoprire un prezioso patrimonio nascosto e muoversi, con curiosità ed emozione, in una Bologna inconsueta e a tratti inedita.

Il Museo della Musica fa parte del circuito di “Diverdeinverde” con il giardino interno di Palazzo Sanguinetti, le cui decorazioni rappresentano per Bologna una delle più significative testimonianze degli anni napoleonici, sia per la schiera degli artisti coinvolti che per la varietà dei sog- getti trattati, tanto da costituire un'esemplare antologia della decorazione neoclassica tra Settecento e Ottocento.

I più importanti pittori dell'epoca collaborarono all'impresa, sotto la direzione di Martinetti: Pelagio Pelagi, Serafino Barozzi, Vincenzo Martinelli, Antonio Basoli. Nel cortile interno in particolare gli splendidi alberi di banani svettano sullo sfondo dell'ottocentesco paesaggio ad affresco, magnifica prospettiva a trompe-l'oeil, opera di Luigi Busatti, mentre l'architettura illusoria è opera di Francesco Santini; del Santini, con la probabile collaborazione di Serafino Barozzi, sono inoltre gli ornati delle pareti dello scalone.

Info e prenotazione biglietti su www.diverdeinverde.fondazionevillaghigi.it/biglietti/.

Ingresso: con tessera nominale

Info: www.museibologna.it/musica

ore 16 e ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Una pietra è per sempre!”

Visita guidata a cura di Matteo Tirtei, archeologo di ASTER.

Un viaggio nel mondo delle stele etrusche di Bologna, ovvero i caratteristici monumenti che i più ricchi ed importanti Etruschi della nostra città utilizzavano per segnalare e nobilitare la propria tomba.

Le numerose immagini scolpite a bassorilievo in questi monumenti permetteranno ai partecipanti di immergersi nel mondo antico, toccando con mano alcuni aspetti della vita etrusca e, soprattutto, della concezione che quel popolo aveva della morte e del lungo viaggio che attendeva le anime, una volta varcata la porta degli Inferi.

Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.museibologna.it/archeologico

lunedì 24 maggio

ore 8-18: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Fatta l'Italia! Bologna
1861-2021: rievocazione storica”

“Lenti passi nel tenebroso Palazzo di fate. In Certosa alla scoperta di Ottorino Respighi”

Dal 24 maggio al 6 giugno una “caccia al tesoro” nel Cimitero Monumentale della Certosa, dedicata alla figura di Ottorino Respighi, uno dei più noti compositori musicali del Novecento. Attraverso una mappa scaricabile, si potrà scoprire il mondo musicale e familiare dell'artista, parente di celebri scultori, critici d'arte, medici, uomini d'arme e della scrittrice Vittoria Guerrini, in arte Cristina Campo.

Nelle tappe del percorso saranno disponibili codici QR per approfondire con testi, documenti, video, scene rievocative e brani musicali.

Realizzato dal Museo civico del Risorgimento in occasione della “Settimana alla scoperta dei cimiteri europei”, in collaborazione con 8cento APS; nell'ambito del progetto “Respighi Project” del Teatro del Baraccano.

Accesso libero dalle 8 alle 18, orario continuato.

La mappa sarà scaricabile dal 24 maggio al 6 giugno dal sito del Museo civico del Risorgimento, attraverso i canali Facebook del Museo del Risorgimento, 8cento APS, Teatro del Baraccano ed Amici della Certosa, oppure recandosi presso l'Info Point della Certosa in orario di apertura (via della Certosa 18 - Cortile chiesa).

“Fatta l'Italia! Bologna 1861-2021: rievocazione storica” è la rassegna organizzata dall'associazione 8cento in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - Comitato di Bologna, in occasione dei 160 anni dell'Unità d'Italia. Un calendario di iniziative rivolte a rievocare gli avvenimenti e i personaggi che furono decisivi per arrivare all'unificazione italiana, secondo una prospettiva legata particolarmente al nostro territorio.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorigmento

martedì 25 maggio

ore 18.30: conferenza online sulla piattaforma Google Meet

Per il ciclo “La grande Storia dell’Arte ai Musei Civici d'Arte Antica di Bologna”

“Il Cinquecento alle Collezioni Comunali d'Arte”

Conferenza online a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.

Il ciclo “La grande Storia dell’Arte ai Musei Civici d'Arte Antica di Bologna” prevede brevi lezioni di 45 minuti, realizzate in remoto con materiali multimediali, durante le quali Paolo Cova racconta la storia dell'arte dal Medioevo al Barocco.

Prenotazione obbligatoria solo via email a giovanna.civita@comune.bologna.it.

Agli iscritti sarà inviato un link per il collegamento.

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Roberto Martorelli”

Con Roberto Martorelli (storico dell’arte), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/, con un intervento dedi- cato allo scultore Giacomo De Maria (1760-1838), il "Fidia bolognese". Appuntamento nell’ambito della “Settimana alla scoperta dei cimiteri europei”.

“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.

Al termine di ogni diretta gli utenti possono dialogare con l’autore del contributo video nei commenti al video stesso. Testi, documenti e video di approfondimento sono segnalati da specifici post.

Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.

Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.

Info: www.museibologna.it/risorigmento

mercoledì 26 maggio

ore 18: incontro online sulla piattaforma Google Meet

Nell'ambito della rassegna “...è arrivato Napoleone allo sparo dell’artiglieria ed al suono delle campane della città. Napoleone, l’Italia, Bologna”

“Dalla musica a Napoleone”

Conferenza online con Maria Chiara Mazzi.

Il secondo itinerario nel rapporto tra Napoleone e la Musica racconterà di quanto idee e suoni della Rivoluzione e delle battaglie abbiamo influenzato il mondo musicale. Basti pensare alla trasformazione degli strumenti militari in strumenti musicali, entrati a fine Settecento nelle sale da concerto e diventati parte integrante degli organici orchestrali e protagonisti di eleganti pagine di musica da camera. Oppure alla trasformazione delle bande militari in orchestre popolari, per proporre in piazza con funzione educativa la grande musica a coloro che non avrebbero mai potuto entrare in un teatro. O ancora alle nuove motivazioni didattiche che portano alla costituzione dei primi Licei Musicali, come quello di Bologna. O ancora, infine, all’influsso della cultura francese sul melodramma, non solo con la riproposizione di trame ‘imperiali’ ma anche con la diffusione di quel finale tragico che dalla Francia all’Europa sarà segno distintivo dell’opera romantica.

Prenotazione obbligatoria solo via email a museorisorgimento@comune.bologna.it (entro le ore 9 di mercoledì 26 maggio).

La rassegna “...è arrivato Napoleone allo sparo dell’artiglieria ed al suono delle campane della città. Napoleone, l’Italia, Bologna” propone un ciclo di incontri online, in occasione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte (1821-2021).

Curato da Museo civico del Risorgimento e Comitato di Bologna - Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, in collaborazione con 8cento APS e con il patrocinio dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, il ciclo riunisce studiosi e studiose di vari ambiti disciplinari - storico, artistico e musicale - e si propone di ripercorrere questi diversi aspetti con un focus sulla città di Bologna, senza perdere di vista il più ampio quadro della stagione napoleonica a livello europeo.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 27 maggio

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it

“STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 27 maggio dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una nuova trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.

Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.

Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.

In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari. Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Cappella Farnese e Sale espositive del secondo piano di di Palazzo d’Accursio

“Virginia Zanetti. Be a poem”

Incontro con l’artista, visita alla mostra e presentazione del catalogo.

Uno speciale appuntamento per conoscere Virginia Zanetti, la sua poetica e la sua opera.

La mostra “Be a poem”, recentemente inaugurata in occasione di ART CITY Bologna, sarà ogget- to di un dialogo con l’artista e con il pubblico sul rapporto tra responsabilità individuale e avvenire storico e sul contributo dei linguaggi artistici contemporanei alla costruzione della memoria e dell’identità collettiva.

I partecipanti riceveranno in dono il catalogo della mostra.

Intervengono: Virginia Zanetti, artista; Luca Alessandrini, direttore Museo della Resistenza e Istituto Storico Parri; Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bolo- gna; Massimiliano Briarava, docente-regista, ITCS Salvemini, Casalecchio di Reno; Dania Menafra, grafica per l’arte; Francesca Castagna Ratti, gallerista.

Introduce e conduce Veronica Ceruti, direttrice Bologna Biblioteche.

Per info e prenotazioni per l’incontro è possibile chiamare lo 051 2193998 negli orari di apertura (martedì e giovedì ore 14-19, mercoledì e venerdì ore 10-19, sabato e domenica ore 10- 18.30) specificando il titolo dell’evento.

Chi desidera visitare anche la mostra di Virginia Zanetti il giorno dell'incontro può farlo dalle 16 alle 19 previa prenotazione tramite circuito Mida: https://ticket.midaticket.it/museicivicibologna/Events.

Ingresso all’incontro e alla mostra: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

MOSTRE IN CORSO

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Tono e composizione nella sue ultime nature morte”, fino al 23 maggio 2021

Prosegue al Museo Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi, che approfondisce temi legati alle collezioni.

Dopo la rassegna dedicata ai Fiori, è ora allestita “Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte” a cura di Giusi Vecchi, incentrata sul tema al quale Giorgio Morandi ha maggiormente legato la sua fama: la natura morta, declinata nei suoi aspetti tonali e compositivi.

I 10 lavori in mostra appartengono tutti all’ultima stagione della ricerca artistica morandiana, che va dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta, caratterizzata da una cospicua produzione e da una ricchezza creativa, che fa registrare un numero altissimo di nature morte (quasi settecento).

Questa fase matura vede affermarsi l’idea di serie e di variante. Gli oggetti protagonisti dei dipinti del periodo, pur essendo sempre gli stessi cui il maestro ricorre durante la sua vita (bottiglie, scatole, vasi etc.) risultano però investiti da un’atmosfera carica di una più limpida tensione psicologica, rappresentati talora nella loro suggestiva monumentalità oppure costretti in un'architettura in cui le forme si compenetrano e si rincalzano, serrandosi in blocchi compatti al centro della tela.

Sono inoltre visibili materiali e documenti che accompagnano il visitatore nel cuore dell’approccio compositivo morandiano, come la ricostruzione di una composizione con gli oggetti e modelli originali, vasi di vetro con colore in polvere, la tavolozza con pennelli e colori provenienti dall’atelier dell’artista, oltre a lettere, cartoline, riviste e fotografie normalmente conservate nell’archivio del Museo Morandi. Completa l’esposizione un video, realizzato grazie alla collaborazione di Lucia Luna Gallina, in cui la curatrice Giusi Vecchi racconta la stagione creativa di Morandi oggetto del focus espositivo.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“Gli eroi del quotidiano. Mimmo Paladino per
l’Arma dei Carabinieri”, fino al 30 maggio 2021

Il MAMbo ospita negli spazi del Dipartimento educativo la mostra itinerante “Gli eroi del quotidiano. Mimmo Paladino per l’Arma dei Carabinieri” che espone le tavole realizzate dall’artista per l’edizione 2020 del calendario dell’Arma, con testi della scrittrice Margaret Mazzantini.

La mostra è organizzata dal Comando Generale dei Carabinieri in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei.

Pubblicato dal 1928, con un’unica interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, il calendario dei Carabinieri è diventato un vero oggetto di culto per molti collezionisti e viene stampato con una tiratura che supera il milione di copie.

L’edizione 2020 racconta il quotidiano eroismo dei Carabinieri attraverso le tavole realizzate da Mimmo Paladino, con riferimenti ai maestri senesi, ai mosaici di Ravenna e all’arte rinascimentale. Le tavole dell’artista sono accompagnate da testi di Margaret Mazzantini che, attraverso una prosa incisiva, narra episodi di vita reale in cui emergono lo spirito solidale, l’umanità e la vicinanza dei Carabinieri alla gente comune.

Il fondo dorato della copertina 2020 celebra il centenario del prestigioso riconoscimento concesso alla Bandiera dell’Arma, insignita della Medaglia d’oro al valore militare il 5 giugno 1920 per il contributo fornito alla vittoria nella Grande Guerra.

Info: www.mambo-bologna.org Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“RE-COLLECTING. Contenere lo spazio”, fino al 13 giugno 2021

Prosegue con il secondo appuntamento, dedicato alla collezione permanente del MAMbo, “RE- COLLECTING”, ciclo di focus espositivi che approfondiscono temi legati alle collezioni permanenti di MAMbo e del Museo Morandi.

“Contenere lo spazio”, a cura di Sabrina Samorì, è una narrazione tridimensionale costruita attorno ai concetti di spazio vuoto e spazio pieno, spazio intimo e spazio pubblico.

In un gioco continuo di specchi, rimandi e confronti tra le opere della collezione permanente MAMbo, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo internazionale e biblioteca della musica, e attraverso il loro intreccio relazionale, si è voluto dare spazio a differenti piani di lettura per generare riflessioni.

Se da un lato il focus espositivo indaga lo spazio che ognuno di noi occupa nella quotidianità - come vuoto tra i corpi, ma anche come luogo dove i corpi possono esistere - dall’altro il termine “contenere” ha un forte rimando sia all’attuale concetto di contenimento (sociale e culturale) sia a quello di contenitore (casa, museo, supporto dell’opera).

La mostra è concepita come un album della memoria che mette insieme opere e pensieri, al fine di ricostruire visivamente la storia attuale: quella che stiamo vivendo e che ha profondamente segnato il nostro modo di vivere lo spazio, il tempo e le relazioni.

Info: www.mambo-bologna.org

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Aldo Giannotti. Safe and Sound”, fino al 5 settembre 2021

“Safe and Sound” di Aldo Giannotti, ideata per il MAMbo, è la prima mostra antologica dell’artista in un’istituzione italiana, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì.

Il progetto, vincitore della VIII edizione del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse prospettive.

Spaziando dall'aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale, fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha in questi campi, la mostra invita a riflettere sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a tali concetti. Regolamenti, leggi e codici di comportamento, applicati nei diversi ambiti sociali, sono i temi che Giannotti osserva per una personale riflessione sulla sicurezza.

Il visitatore viene accolto in uno spazio in cui è libero di esercitare potenziali alternative comportamentali: l’invito è di sfidare e piegare il proprio senso delle regole e il proprio comportamento per favorire nuovi processi decisionali all'interno di strutture, come può essere quella museale, in cui i concetti di sicurezza e protezione sono profondamente radicati.

Sebbene il disegno sia al centro della pratica artistica di Giannotti, l’attivazione o la realizzazione delle azioni abbozzate nei disegni prendono spesso altre forme: installazioni, performance, opere video o riadattamenti di strutture spaziali.

“Safe and Sound” si configura, in parte, come intervento sulla struttura architettonica capace di ripensare lo spazio museale e il modo in cui i visitatori interagiscono con esso. I percorsi creati dagli interventi strutturali di Giannotti all'interno del museo tengono conto della specificità dell'edificio pur producendo un adattamento completamente personalizzato, che ha costretto la stessa istituzione a partecipare al rimodellamento delle norme, sia concettualmente che in pratica. La mostra non è dunque solo un intervento sulla struttura spaziale ma anche un modo per esplorare la rete di relazioni che definiscono un'esperienza museale in quanto tale.

La mostra lascia emergere una serie di interrogativi relativi a come può essere vissuto un museo e a quali interazioni si sviluppano al suo interno, in un’esperienza che non è mai “oggettivamente determinata”, ma viene sperimentata soggettivamente e influenzata in modo inevitabile dal ruolo ricoperto di volta in volta dai singoli attori: centrali in questo senso per Aldo Giannotti sono i guardasala, incarnazione del concetto di sicurezza, protagonisti della relazione più immediata con il pubblico, portavoce del “si può” e del “non si può” fare. Il personale di sala e un “manuale” di istruzioni su come rapportarsi ai visitatori ideato dal Aldo Giannotti, sono gli elementi costitutivi di “The Museum Score”, l’opera-performance premiata da Italian Council e destinata al MACRO di Roma.

Info: www.mambo-bologna.org

Villa delle Rose - via Saragozza 228/230

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Helen Dowling. Something for the Ivory”, fino al 6 giugno 2021

Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna è lieto di presentare la mostra “Something for the Ivory” di Helen Dowling (Guernsey, 1982), prodotta nell'ambito dell'edizione 2020/2021 del Programma di Residenze ROSE e prima personale dell'artista britannica in un’istituzione museale italiana.

Curato da Giulia Pezzoli, il progetto espositivo è allestito in relazione site specific con la splendida dimora settecentesca di Villa delle Rose.

La pratica multidisciplinare di Helen Dowling analizza le strutture del linguaggio digitale e video. Interessata all'opportunità offerta dal Programma di Residenza ROSE di realizzare un progetto inedito in stretta connessione con il patrimonio culturale della città di Bologna, l'artista si è proposta di sviluppare una riflessione che affonda le sue radici nell’analisi funzionale dei con- tenuti digitali e nell’osservazione e rappresentazione scientifica del corpo umano.

Ispirato dall’esplorazione del vasto mondo del ‘purpose made stock footage', “Something for the Ivory”, progetto di ricerca già avviato nel 2017 con l’opera video omonima e di cui la mostra costituisce il secondo capitolo, riflette sulle implicazioni concettuali alla base della produzione e dell’uso di immagini e video di repertorio, creati e resi disponibili su piattaforme online per essere liberamente acquistabili e utilizzabili per i più svariati contenuti ed impieghi. Anch’essi dotati di un’autorialità, questi prodotti commerciali vengono considerati dall’artista non come inerti vettori di trasmissioni di idee e concetti, bensì come ‘interpretazioni multi-funzionali’ dell’immagine che rappresentano, come i potenziali incipit di infinite narrazioni. Durante il periodo di residenza a Bologna come ospite della Residenza per artisti Sandra Natali, la ricerca di Dowling si è orientata sul rapporto tra corpi e dinamiche produttive, mettendo in relazione il processo di creazione di 'filmati stock appositamente realizzati' con l'attività di Anna Morandi Manzolini (1714-1774), nota scultrice e al tempo rarissimo caso di anatomista donna, di cui l'artista ha potuto osservare l'originale collezione ceroplastica esposta presso il Museo di Palazzo Poggi afferente a SMA – Sistema Museale di Ateneo.

Il percorso espositivo si compone di cinque installazioni immersive, tra cui la nuova produzione video “Xylophone” concepita e realizzata durante il periodo di residenza a Bologna e che, nella concezione dell’artista, fa il paio con la precedente opera video “Holden” (2017). Le immagini digitali di questi due video, spesso scure e non facilmente decifrabili, dialogano con le superfici brillanti e l’illuminazione minimale delle opere installate nelle altre tre sale della Villa, immergendoci in atmosfere drammatiche e avvolgenti come quella del neon rosa di alright mother, you win o ironiche e fluttuanti come quelle delle stampe di “Hey buddy” o dei tessuti di “Gone away”.

Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose

Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“NO DAMS! 50 anni di Corso di Laurea in Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo”, fino al 20 giugno 2021

Fu in un Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna che, nei primi mesi del 1970, il Prof. Benedetto Marzullo, ordinario di Letteratura greca e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, illustrò il piano didattico del nuovo Corso di Laurea DAMS. Decisiva e vincente, pur fra molte polemiche e resistenze, fu l’idea di affidare gli insegnamenti ad un corpo docente che, accanto a figure provenienti dall’ambito accademico, coinvolgesse protagonisti del mondo delle arti e delle industrie culturali, in grado di riportare nella didattica la propria esperienza di lavoro e di ricerca.

Ma accanto ai docenti occorre assolutamente ricordare intere generazioni di studenti, impetuosa espressione di nuove forme di creatività, gioiosamente “anomali”, ma pure animati da forti ed originali curiosità intellettuali, straordinariamente appassionati, coinvolti e coinvolgenti, i quali, fin dai primi anni, e poi nel tempo, hanno contribuito in maniera determinante a segnare l’identità e i meriti del DAMS.

La mostra, promossa da Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna e curata da Claudio Marra e Anna Rosellini, intende ricordare i principali passaggi storici del Corso di Laurea, ma anche suggerire, già a partire dalla particolarità del progetto espositivo, come il DAMS continui ad essere, anche oggi, un luogo di innovazione didattica, di ricerca e di sperimentazione estetica. Documenti, disegni, fotografie, video raccontano, pur se in maniera sintetica, i capitoli di una storia unica, tanto nei riflessi interni al mondo universitario quanto nel rapporto, a volte conflittuale, ma sempre vivo e intenso, con la città: dagli esordi, a inizio decennio, fino agli eventi del ’77, dal drammatico intreccio dei cosiddetti “delitti del DAMS” ai collettivi degli anni Ottanta, dalla Pantera degli anni ’90 fino ai cambiamenti intervenuti dopo il Duemila.

La mostra fa parte di “DAMS50”, il cartellone che raccoglie oltre 30 eventi dedicati ai 50 anni del DAMS, rivolti agli studenti, agli ex studenti del corso di laurea, nonché ai cittadini e a tutti gli appassionati.

Info: www.museibologna.it/musica

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“1X2 FlavioFavelliNanniMenettiFabiolaNaldi”, fino al 20 giugno 2021

“1X2 FlavioFavelliNanniMenettiFabiolaNaldi” nasce dalla volontà di Flavio Favelli e Nanni Menetti di realizzare un progetto unico, irripetibile e condiviso. A partire dalla presentazione di due opere pittoriche apparentemente identiche (una di Flavio Favelli, l’altra di Nanni Menetti), il progetto vede la partecipazione curatoriale di Fabiola Naldi che ha chiesto ai due artisti di “pensare” a un processo artistico, sinestetico e ambientale del tutto inaspettato.

Le due opere, entrambe di 140 x 100 cm, realizzate con tecniche differenti ma dal risultato simile e poco distinguibili a un primo sguardo, sono esposte all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte, nella Sala Urbana, interamente vuota per accogliere la sola installazione verticale nei pressi della parete centrale.

Dalla “tradizionale” presenza espositiva entro i luoghi deputati, il progetto “1X2” si sposta inoltre sulle bacheche comunali di via dell’Indipendenza grazie alla collaborazione con CHEAP e alla costruzione visiva di eee studio (Emilio Macchia e Erica Preli).

L’immagine costruita per essere fruita come un poster di strada contiene pensieri e parole di Flavio Favelli, Nanni Menetti e Fabiola Naldi, ridefiniti dall’elaborazione, non solo grafica, di eee studio.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Vimercati – Morandi. Ripetizioni differenti”, fino al 18 luglio 2021

Nella riscoperta critica che negli ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è stata ricorrentemente avvicinata all'opera pittorica e incisoria di Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio espressivo.

L'analogo procedimento di interrogazione seriale di oggetti comuni prelevati dal dato di realtà e una condizione di schiva solitudine, ancorata ai margini del sistema dell'arte, ha suggerito un parallelismo nella postura, estetica e di ethos, di due artisti diversamente inattuali per riluttanza di adesione alle convenzioni del proprio tempo storico, e per questo profondamente con- temporanei.

Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di accostamento, unica e speciale per capacità di risonanza interiore, nella mostra “Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti” allestita a Casa Morandi.

Il progetto espositivo è curato da Lorenzo Balbi e promosso con la preziosa collaborazione di Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese.

Le 23 fotografie di Franco Vimercati esposte – 3 dalla serie “Senza titolo (Fiori)”, 6 dalla serie “Senza titolo (Vaso)” e la serie completa di 14 immagini del corpus “Senza titolo (Brocca)” – sono state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei soggetti prediletti da Morandi nella sua indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni esemplari originali.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo civico del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Parigi è in piena rivoluzione. Mostra storico-documentaria a 150 anni dalla Comune di Parigi”, fino al 1 agosto 2021

Il 18 marzo di centocinquant'anni fa, dalle aspirazioni di rinnovamento sociale del proletariato parigino, dalla reazione contro le tendenze monarchico-conservatrici del governo di Versailles retto da Adolphe Thiers, dall'indignazione patriottica verso la resa all'invasore prussiano, sorgeva la Comune di Parigi: «il più importante episodio di lotta della classe operaia prima della rivoluzione sovietica del 1917».

L'esposizione presenta documenti, cimeli ed illustrazioni riguardanti la partecipazione emiliana ai mesi dell'esperienza comunarda, in particolar modo di quei volontari garibaldini già distintisi nelle file dell'Armata dei Vosgi di Giuseppe Garibaldi, l'unico corpo dell'esercito francese che era riuscito a sconfiggere i tedeschi sul campo di battaglia.

Sul portale Storia e Memoria di Bologna si possono inoltre consultare ulteriori notizie ed approfondire attraverso video e documenti.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”, fino al 12 settembre 2021

Promosso dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina costituisce l'apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario del Museo Davia Bargellini e l’omaggio al suo fondatore, Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini.

Affascinato dalle grandi raccolte museali di arti applicate e industriali che si andavano moltiplicando in Europa, Malaguzzi Valeri concepì l’idea di istituire un museo autonomo dedicato alle arti decorative, in cui fossero riunite, per scopi didattici e divulgativi, le più alte espressioni della locale tradizione artigianale di pregio.

Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo.

Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle collezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia. Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature, copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in fatto di moda nel XVIII secolo.

Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola. La presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon gusto e divertimento, specchio dei tempi di una società illuminata dagli ultimi splendori albicanti appena prima del definitivo tramonto.

La mostra si configura come occasione ideale per presentare in anteprima al pubblico 8 pregevoli manufatti, di varia tipologia e funzione, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli-Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna con la finalità di incrementare le collezioni del Museo Davia Bargellini e del Museo Civico Medievale. Realizzati da fornaci veneziane e muranesi, essi documentano in gran parte la diffusione nella prima metà del Settecento del cosiddetto cristallo “ad uso di Boemia”, un tipo di vetro con notevoli percentuali di ossido di piombo in aggiunta all’ossido di potassio, lavorabile a caldo secondo la tradizione muranese, da cui si ottiene una maggiore brillantezza. Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Maurizio Donzelli. In nuce”, fino al 19 settembre 2021

La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), promossa in collaborazione con Galleria Massimo Minini di Brescia, e curata da Ilaria Bignotti e Massimo Medica, si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli “Arazzi” ai “Mirrors”, dai “Disegni del Quasi” ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica dei “Notturni”, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ancora inediti.

Il titolo della mostra, “In nuce”, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.

Lasciandosi trasportare dalle suggestioni e dalle meraviglie dei tesori del museo bolognese e dai racconti che essi restituiscono sala dopo sala, Donzelli traccia ipotesi di un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le forme, gli ornamenti, le iconografie stratificate, nascoste e latenti, dall’antichità alla contemporaneità.

Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo, che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratificata del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti.

Info: www.museibologna.it/arteantica

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 16-20; sabato, domenica e festivi h 10-20 chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto: sabato e festivi h 16-19

chiuso: domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto: sabato, domenica e festivi h 12-19

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto: lunedì e mercoledì ore 10-13; giovedì e venerdì h 15-19; sabato, domenica e festivi h 10-19

chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto: martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi h 10-19 chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto: martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi h 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto: martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi h 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; sabato, domenica e festivi ore 11-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123 tel. 051 6356611

aperto: giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 15-19 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 347592

aperto: venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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