mercoledì 12 marzo 2008

“BUCHI NEL CUORE", uno spettacolo teatrale dal contenuto "forte": la violenza sulle donne.




Spesso, sfogliando i quotidiani, capita di leggere notizie legate a vicende di terribili violenze che scaturiscono in ambito familiare, ed in particolar modo umiliazioni incredibili che alcune donne sono costrette a subire in qualche Paese del Nord-Africa o in zone remote del nostro pianeta.
Erroneamente siamo propensi a pensare che certe cose non appartengano alla nostra cultura, ma che facciano parte del tessuto sociale di origine islamica e/o di situazioni limite che possiamo trovare in alcuni nuclei familiari provenienti da chissà quali "tribù in cui la donna e' semplicemente considerata un essere "minore".
Mi viene in mente un "proverbio", non ricordo ora di quale stato medio-orientale, che dice più o meno così: "quando la sera rincasi dopo il lavoro, picchia tua moglie: tu non sai il perchè ma lei certamente sì ...".
Terribile, non trovate? Peccato che non ci sia il bisogno "geografico" di allontanarsi dai nostri confini per imbatterci in queste drammatiche vicende e soprattutto, aimè, "invisibili": la violenza sulle donne è un fenomeno molto diffuso anche sul nostro territorio.
"Invisibilita'" è la parola chiave che, come hanno detto alla conferenza stampa di presentazione dell'evento, il regista Pietro Floridia e l'interprete principale Angelica Zanardi"ha guidato il nostro tentativo di dare conto di questo fenomeno, che non viene recepito nella sua reale diffusione."
Continua ancora l' interprete: "per mettere in piedi questo spettacolo, è stato necessario intervistare diverse vittime di abusi familiari da parte dei mariti, donne ospitate presso strutture come le Case Protette di Roma e la Casa delle Donne di Bologna. La cosa incredibile è che le vittime arrivano nel tempo a diventare appunto "invisibili", annullate come esseri umani, e spesso non denunciano l'accaduto per vergogna o per non creare problematiche ai figli". Insomma, con i "Buchi nel Cuore", si è cercato di "fare teatro osservando il mondo", cercando di utilizzare gli strumenti teatrali per denunciare e "colpire" gli spettatori, per non lasciarli indifferenti di fronte a certe realtà.
Lo spettacolo è frutto di una coproduzione Crexida - Teatro dell'Argine all'ITC Teatro, e rientra nell'ambito delle attività di valorizzazione e promozione del teatro e della danza del Settore Cultura e Rapporti con l'Università del Comune di Bologna.
E' stato inoltre prodotto anche in collaborazione con la Provincia di Bologna e il Comune di San Lazzaro e andrà in scena da questa sera fino a domenica 16 marzo all' ITC Teatro di San Lazzaro di via Rimembranze 26, alle ore 21.00.
Da segnalare che verrà data la possibilità agli studenti delle scuole superiori cittadine di poter usufruire della formula "A Teatro con 1 euro".
Per info e prenotazioni telefonare allo 051-6270150 - email:info@itcteatro.it - http://www.itcteatro.it/
Paolo Loconte

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