giovedì 11 aprile 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 12 al 18 aprile
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. 
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili. 
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 12 a giovedì 18 aprile


IN EVIDENZA 

mercoledì 17 aprile 

ore 17.30: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6 
"Riapertura del museo con la presentazione dei restauri" 
Al termine dei recenti lavori di ripristino del coperto di una porzione di Palazzo d'Accursio le Collezioni Comunali d'Arte riaprono in modo permanente, con l'intero percorso espositivo fruibile in via definitiva. 
Oltre agli interventi funzionali necessari, sarà possibile tornare ad ammirare le sale dopo la realizzazione di alcune migliorie rispetto al progetto preliminare, tra cui il restauro conservativo della Galleria Vidoniana nell'Appartamento del Legato. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


PER I BAMBINI 

"Sto al MAMbo per le feste. Le giornate d'Arte al Museo per bambini e ragazzi da 5 a 11 anni" 
Per le feste pasquali il Dipartimento educativo MAMbo (giovedì 18, venerdì 19 e martedì 23 aprile) propone tre giornate al museo rivolte a bambini e ragazzi, per esplorare l’immaginario di illustratori e artisti contemporanei in viaggio tra terra e cielo, verità e fantasia, realtà e surrealtà. 
I ragazzi entreranno nelle coinvolgenti installazioni dell'artista Mika Rottenberg per scoprire mondi nuovi in cui vigono regole assurde e leggi impossibili e visiteranno le mostre temporanee allestite in occasione di Bologna Children's Book Fair. 
Per informazioni: telefonare al numero 051 6496628 (dal lunedì al venerdì) oppure 051 6496611 (sabato e domenica). 
Info: www.mambo-bologna.org 

sabato 13 aprile 

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
In occasione della rassegna The Best of 
"Mamamusica ensemble in concerto"Concerto disturbato del Mamusica ensemble per bambini da 0 a 36 mesi. 
Alle ore 10 per bambini da 0 a 24 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 25 a 36 mesi. 
Il concerto “disturbato” del Mamamusica ensemble aperto a tutti: un vero e proprio bagno di suoni con musica del repertorio classico, jazz ed etnico-popolare, in cui immergersi e partecipare con il corpo e con la voce. 
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica. 
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente. 
Ingresso: € 6,00 a partecipante 
Info: www.museibologna.it/musica 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
ore 16: "Like teens spirit. Contemporanei si nasce"Laboratorio per ragazzi da 11 a 15 anni. 
Chi l'ha detto che l'arte è fatta di sola pittura? Attraverso l'incontro con alcune opere della collezione permanente, i ragazzi possono confrontarsi con i diversi linguaggi espressivi dell’arte contemporanea. Installazione, scrittura e insoliti materiali sono protagonisti di alcune esperienze laboratoriali per conoscere e sperimentare il significato di "contemporaneo" in arte e non solo. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a partecipante 
ore 16: "Il sabato dei nidi. I'm a Stoneman!" Laboratorio per bambini da 2 a 3 anni con un accompagnatore. 
C'era una volta un uomo estremamente dispettoso che un giorno, per punizione, venne trasformato in una grigia statua di pietra. Forse possiamo di aiutarlo a sciogliere l'incantesimo! A partire dall'opera "A moment of darkness" di Diego Tonus, i bambini conosceranno la sua storia, e in laboratorio si cimenteranno in magici giochi di luce e di ombra che gli permetteranno di realizzare sagome cui dar vita con segno e colore. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a partecipante (gratuito per un accompagnatore adulto) 
Info: www.mambo-bologna.org 

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 
"Viaggio nel mondo dei colori" Laboratorio per bambini da 4 a 6 anni. 
Esperimenti, giochi, effetti ottici e colori sono gli ingredienti di questo laboratorio dedicato al mondo dei colori. 
I più piccoli saranno chiamati a completare una missione: colorare Buzzy, un piccolo e timido robot, con colori nuovi che non sporcano. Questa sarà l'occasione per scoprire ed approfondire alcuni fenomeni legati alla luce, ai colori ed alle ombre. 
Il gioco delle "ombre colorate" consentirà di affrontare temi della riflessione ed assorbimento dei colori. Dopo un breve racconto accompagnato dal "Teatro delle ombre", il disco di Maxwell farà comprendere come la sintesi additiva possa avvenire direttamente nell’occhio. 
Questo esperimento sarà infine ripreso utilizzando trottole e dischi colorati che tutti i bimbi potranno provare ed eventualmente ricostruire o a casa o in classe. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 12 aprile). 
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto) 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 

ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
In occasione della rassegna The Best of 
"La voce giramondo" (III e ultimo incontro) laboratorio interculturale di esplorazione e gioco vocale in 3 incontri per bambini da 6 a 7 anni. 
Con Serena Pecoraro in collaborazione con Associazione La Musica interna. 
Un repertorio di canti in tante lingue diverse per favorire l’ascolto e la comprensione interculturale. Tre incontri in cui preparare la voce al canto, ascoltare il suono di strumenti noti e meno noti e imparare canzoni e musiche che vengono da lontano. Un viaggio ideale fra paesi vicini e lontani per conoscere e sperimentare le peculiarità dei vari modi di fare musica e i linguaggi musicali specifici delle diverse culture. E per scoprire che forse sono più vicine del previsto... 
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica. 
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio. 
Ingresso: € 5,00 a partecipante 
Info: www.museibologna.it/musica 


GLI ALTRI APPUNTAMENTI 

venerdì 12 aprile 

ore 12: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
"Tra innovazione, visione e ricerca di una dimensione sostenibile nei linguaggi della comunicazione" 
Il MAMbo è lieto di collaborare alla XIII edizione di Marconi Radio Days, rassegna dedicata a linguaggi e tecnologie della comunicazione. 
Michelangelo Pistoletto e Paolo Naldini (direttore Cittadellarte - Fondazione Pistoletto), introdotti da Lorenzo Balbi (direttore artistico MAMbo), dialogano pubblicamente nella sala conferenze del museo sui nuovi percorsi formativi che Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, in collaborazione con partner impegnati nel sociale, dedica ai temi della sostenibilità e della responsabilità negli ambiti della comunicazione e dell’arte. 
L’incontro, al quale parteciperanno imprenditori del territorio sensibili alle problematiche della formazione del cambiamento, sarà inoltre occasione per illustrare i futuri progetti di collaborazione tra Fondazione Pistoletto e Accademia di Belle Arti di Bologna. 
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.mambo-bologna.org 

ore 17: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 
"William Hogarth. Un ritratto in visita dal Museo di Belle Arti di Gand" 
Presentazione dell’opera a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza. 
Per l'occasione il museo effettua un'apertura straordinaria dalle 16 alle 18. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

sabato 13 aprile 

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 
Nell'ambito del ciclo Il filo del tempo. La produzione dei tessuti nell'antichità 
"Produzione e commercio dei tessuti nell'impero romano" Conferenza di Fabio Vicari, studioso di Storia Antica. 
La tessitura, a lungo considerata un'arte minore, rappresenta invece un'importante espressione artistica, portatrice di informazioni sui saperi tecnici, gli usi quotidiani, le mode, la cultura di un determinato periodo storico. 
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.museibologna.it/archeologico 

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie 
"Ricostruire l'antico. Come sono (ri)fatti gli strumenti antichi" 
Per il ciclo "Com'è fatto? La musica vista da dentro", incontro con Francesco Gibellini e Clara Fanticini - Antiqui Instromenti, Reggio Emilia. 
Francesco Gibellini si diploma con il massimo dei voti nella classe di tromba del Conservatorio di musica A. Boito di Parma. Nel 2011 consegue il Diploma Accademico di II livello di Tromba ad indirizzo solistico interpretativo presso lo stesso conservatorio, con valutazione 110 e lode, discutendo una tesi centrata sulla trattatistica specialistica della tromba naturale scritta tra il XVI e XVIII secolo. 
La sua passione per la musica antica lo ha portato ad approfondire la ricerca filologica per quanto riguarda all’esecuzioni musicali su strumenti antichi delle varie epoche in particolare si specializza in tromba naturale e cornetto per quanto riguarda il repertorio barocco, cornette e trombe dell’epoca per il repertorio ottocentesco, strumenti a tasto del medioevo. 
A fianco e conseguentemente all'approfondimento del repertorio barocco, la sua curiosità e duttilità lo hanno condotto alla costruzione di strumenti musicali medievali e rinascimentali secondo modelli storici rilevati nell'iconografia dell'epoca (dipinti, affreschi, sculture, disegni ecc.). Tra le sue opere troviamo vielle di varie forme, lire da braccio, organi portativi, clavisimbalum, salteri, arpe gotiche. 
È possibile prenotare i biglietti su www.museibologna.it/musica
Ingresso: € 5,00 
Info: www.museibologna.it/musica 

Domenica 14 aprile 

ore 10.30-13 e 15-17.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie 
"Musica da vedere… di domenica" Visite guidate "a domanda aperta" alle collezioni del museo con Giuseppe Ayroldi Sagarriga, Museo della Musica. 
Mozart sbagliava i compiti? La tastiera perfetta è insuonabile? Wagner era bolognese? Nell'orchestra di Respighi c'era un giradischi? 
Non lo sapete? Allora non potete perdere le speciali visite guidate domenicali "a rilascio prolungato" in cui lo staff del museo sarà a vostra disposizione per rispondere a queste domande e a tutte quelle che vi saltano in mente sulle collezioni esposte: un percorso guidato (ma non troppo) attraverso sei secoli di storia della musica parlando di libri, dipinti, strumenti a partire da Palazzo Sanguinetti, splendida sede del museo. 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/musica 

ore 11: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 
"La Fabbrica del Futuro. Nuovo spazio laboratoriale" 
È attivo presso il Museo del Patrimonio Industriale un nuovo spazio dedicato a "La Fabbrica del Futuro". 
Lo spazio che ha le caratteristiche di un laboratorio interattivo e multimediale documenta le linee di sviluppo che stanno modificando l’ambiente e l’assetto produttivo e organizzativo delle aziende del nostro territorio. 
Si tratta di un luogo di interconnessione che mette in comunicazione il livello fisico delle cose e il livello digitale delle informazioni. L’obiettivo del nuovo spazio è quello di riflettere su tutti i processi e allo stesso tempo offrire simulazioni e contenuti per attrarre nuove generazioni e renderle consapevoli del valore e delle potenzialità del settore industriale bolognese. 
Lo spazio è visitabile in autonomia negli orari di apertura del museo ad eccezione delle postazioni dedicate alla Realtà virtuale e alla Robotica che per la loro complessità richiedono la guida di un operatore specializzato che sarà a disposizione domenica 14 aprile alle ore 11 previa prenotazione allo 051 6356611. 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 

ore 11: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22 
"Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica" 
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it. 
Ingresso museo: gratuito 
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 
Info: www.mambo-bologna.org 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
ore 11-18: In occasione della mostra No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile "Miracolo ISP" Incontro a cura di Lu Cafausu. 
Dopo averla salvata da morte in discarica (con l'aiuto di Anna Scalfi), ISP ovvero l'Illustre Scultura Polimaterica, risorge a nuova vita attraverso la passione di chiunque voglia rivitalizzare, senza limiti di fantasia, anche aggiungendone altri, gli scarti di cui è fatta, donati da più di trenta artisti, molti dei quali già in Oreste (Giorgio Andreotta Calò, Alessandra Andrini, Stefano Arienti, Emanuela Ascari, Emilia Badalà, Sergio Breviario, Annalisa Cattani, Umberto Cavenago, Cuoghi Corsello, Francesca Grilli, Nazzareno Guglielmi, Arianna Fantin, Luca Francesconi, Andrés Galeano, Matteo Guidi, Lucia Leuci, Michele Lombardelli, Eva Marisaldi, Maurizio M ercuri, Margherita Morgantin, Stefano Pasquini, Alberta Pellacani, Nicola Pellegrini, Luigi Presicce, Fabrizio Rivola, Mili Romano, Marco Samoré, Luca Scarabelli, Daniela Spagna Musso, Undo.Net, Luca Vitone, ZimmerFrei). 
Felici di allungare la già sostanziosa lista vi aspettiamo fiduciosi. 
Ingresso: gratuito 
ore 16: "Mika Rottenberg" 
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra 
Info: www.mambo-bologna.org 

ore 15: Chiesa di San Girolamo alla Certosa - via della Certosa 18 
"Frammenti di storie. Memorie e opere d'arte dalla città al suo museo-cimitero" visita guidata con Antonella Mampieri, Musei Civici d'Arte Antica. 
Nella prima metà dell'800 furono raccolti alla Certosa molti monumenti e lapidi provenienti da chiese soppresse, che furono allestiti in alcune sale "museali" articolate per secoli e in alcuni chiostri, come quello della chiesa e quello del Cinquecento. 
Successivamente trasferiti nel museo civico o restituiti  alle chiese di provenienza, pochissimi rimangono in loco a documentare questo momento in cui il cimitero comunale fu anche museo. 
Questa visita si propone di presentarne alcuni, raccontando la loro storia. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 15.30 e replica ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4 
"Insolita visita al Museo Medievale" Con Paolo Maria Veronica e Roberto Malandrino, con la complicità di Eugenio Maria Bortolini. 
La poliedrica capacità di trasformismo di Malandrino & Veronica approda nelle sale del Museo Civico Medievale, le cui preziose collezioni si prestano ad un potenziale attrattivo enorme. 
L'energia creativa dei tre attori attraverserà alcune delle 22 sale in cui si articola il percorso espositivo, soffermandosi sulla storia scandita dagli oggetti esposti. Ogni sala andrà così a costituire una tappa di questa originale macchina nel tempo, come un piccolo mondo del passato così curioso e affascinante da meritare "irruzioni temporali" in cui una galleria di personaggi disparati prende vita per approfondire fatti e argomenti. 
Ecco, allora, potrà capitare che il celebre generale Luigi Ferdinando Marsili in persona faccia da guida con un interessante studio sulle origini della mafia nel Medioevo. Oppure che il pontefice Bonifacio VIII, la cui maestosa statua in lastre di rame dorate troneggia in posa ieratica nella sala 7, partecipi ad un improbabile talk show, mentre il Giambologna studia un gioco d'ombre per la statua monumentale del Nettuno destinato alla fontana della Piazza, di cui si può ammirare un celebre modello preparatorio in bronzo nella sala 15. 
E ancora frati, glossatori, alunni universitari, cavalieri "inscatolati" nelle loro armature rivivranno nelle sale raccontando a modo loro il proprio tempo con un unica grande avvertenza: tutto quello che diranno è vero. 
Ingresso: € 13,00 / € 5,00 fino a 12 anni / € 6,50 per possessori Card Musei Metropolitani Bologna (consigliato per tutte le età) 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 
"Invenzioni al femminile" ll tema proposto indaga il mondo delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche effettuate nel corso del Novecento da donne scienziate e ricercatrici. Il caso più noto è quello di Marie Curie: prima donna a ricevere un premio Nobel, per la fisica nel 1903 e nel 1911 per la chimica. 
Altre studiose invece si sono fatte valere nel campo dell'informatica come Ada Lovelace, la prima programmatrice di una macchina analitica, e Grace Murray Hopper, matematica e militare che realizza il primo compilatore della storia: un programma in grado di tradurre le istruzioni scritte nel linguaggio di programmazione in un altro linguaggio, il codice macchina. 
L'attrice e star di Hollywood Hedy Lamarr crea, durante la Seconda Guerra Mondiale, un sistema di comunicazione non intercettabile per guidare via radio i siluri. 
Infine, la chimica statunitense Stephanie Kowlek, alla ricerca di una fibra resistente ed elastica per rimpiazzare la gomma degli pneumatici, inventa il kevlar, materiale dotato di grande resistenza meccanica alla trazione, tanto che a parità di massa è 5 volte più resistente dell'acciaio. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 12 aprile). 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie 
"Di ballo in ballo. Musiche per danza nell’Intabolatura nova R.178" 
Per il ciclo "Ri-Creazioni III. Le collezioni museali raccontate", a cura di Associazione Athena Musica - Alma Mater Studiorum Università di Bologna, incontro con Vania dal Maso. 
Un prezioso volumetto, «operetta rarissima e di grande importanza per la storia musicale», racchiude varie sorte di balli in voga nella metà del Cinquecento, pavana, saltarello, pass’e mezo nuovo e pass’e mezo antico: un punto nodale nell’evoluzione delle forme di danza essendo la prima raccolta a stampa di danze per strumento a tastiera in Italia , preceduta da una collezione manoscritta della Biblioteca Marciana di Venezia databile intorno al 1520 e dai manoscritti di Castell'Arquato. 
È possibile prenotare i biglietti su www.museibologna.it/musica. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/musica 

mercoledì 17 aprile 

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Il Mercato della Musica 
"Perché un jazz club?" Pierfrancesco Pacoda incontra Giovanni Serrazanetti, direttore artistico della Cantina Bentivoglio. 
La direzione artistica, la gestione e il posizionamento nella programmazione cittadina di un locale jazz. 
"Il Mercato della Musica" è un ciclo di incontri organizzato dall'Ufficio Musica del Comune di Bologna in collaborazione con Bologna Welcome, con l'obiettivo di sviluppare l'imprenditorialità musicale e rafforzare le competenze gestionali e manageriali. 
L'intero percorso è un viaggio e una guida all'interno del mercato musicale, attraverso la comprensione delle figure professionali che popolano un ambiente tanto complesso e delle attività indispensabili per creare e gestire un progetto. 
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.museibologna.it/musica 

ore 17.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 
"Come ci si industria" 
Per ricordare la figura di Antonio Barresi, responsabile del servizio Progetti d’impresa prematuramente scomparso nel 2015, la Città Metropolitana di Bologna dedica un premio alla sua memoria in seno al progetto Incredibol. 
Oltre a un contributo in denaro destinato a due imprese creative del territorio, l’ente ha deciso di organizzare anche un momento di riflessione per non disperdere il capitale non solo umano ma anche professionale condividendo la parte che del suo lavoro Antonio Barresi amava di più: quella a supporto degli aspiranti imprenditori che si rivolgevano a Progetti d’impresa. 
Progetti d’impresa ha quindi dato il via a "L'eredità di Antonio Barresi - Quando un consiglio può cambiarti l’impresa", un appuntamento giunto alla sua terza edizione declinato ogni volta in un modo diverso a seconda delle caratteristiche delle imprese vincitrici. 
Dopo un incontro con le imprese eccellenti del territorio supportate da Barresi nell'arco della sua carriera e dopo un seminario formativo rivolto alle imprese creative, per questa edizione Progetti d'impresa entra al Museo del Patrimonio Industriale per una visita guidata confezionata ad hoc sulle caratteristiche di Wool Done e FactoryTelling, le imprese vincitrici del Premio Barresi-Incredibol. 
Per motivi organizzativi è necessario registrarsi: info 051 659 8505 (entro lunedì 15 aprile 2019). 
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 

giovedì 18 aprile 

ore 11: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 
Nell'ambito di Bologna Children's Book Fair e di BOOM! Crescere nei libri 
"Bologna a testa in su - Daisy Zuo" Visita guidata alla mostra con Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 15.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
"La Certosa di Bologna. Arte, storia, segreti" Una passeggiata con Miriam Forni per scoprire le opere più belle, le storie meno note, gli aneddoti più divertenti. Il cimitero è stato meta del turismo internazionale per tutto l'800: alla scoperta dei suoi capolavori d'arte, dei chiostri e delle sale magnifiche e suggestive. 
Visita guidata a cura di ConfGuide Bologna. 
Prenotazione obbligatoria al 366 7174987. 
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

ore 17.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
Presentazione del volume 'Global Tools 1973-1975. Quando l'Educazione coinciderà con la Vita' 
Il testo documenta e ripercorre l’omonima esperienza di radical design e del suo programma multidisciplinare di scuola «senza studenti né professori». 
Un percorso che inizia con la fondazione nel 1973, per opera di gruppi e figure appartenenti all'architettura radicale italiana (Archizoom, Superstudio, UFO, Mendini, La Pietra, Pettena, Dalisi, e Sottsass tra gli altri), all'arte povera e concettuale (tra cui Davide Mosconi e Franco Vaccari), e che si conclude nel 1975, dopo tre anni di intensa sperimentazione. 
Questo libro è allo stesso tempo un commentario e un imponente archivio visivo che unisce saggi di autori internazionali come Beatriz Colomina, Franco Raggi, Simon Sadler, Manola Antonioli e Alessandro Vicari, Alison J. Clarke, e Maurizio Lazzarato, alla riproduzione degli unici due bollettini Global Tools - ripubblicati per la prima volta nella loro interezza - e di molti altri documenti originali. 
Un volume unico e definitivo che ricontestualizza questa affascinante esperienza del secondo Novecento all’interno di una più complessa rete di riferimenti e connessioni. 
In occasione della sua recente uscita per Nero Editions di Roma, i curatori del volume Silvia Franceschini e Valerio Borgonuovo ne discutono insieme a Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMbo. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.mambo-bologna.org 


MOSTRE 

Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 

"Ex Africa. Storie e identità di un'arte universale", fino all'8 settembre 2019 
Volti e corpi ieratici che a noi occidentali ricordano immediatamente le sculture di Modigliani e Brancusi, i dipinti di Nolde e Picasso. Ma anche visi mirabilmente torniti nel bronzo, di fidiana perfezione come solo i putti e i Cristo in fasce di Raffaello. Oggetti di potere e di culto che rimandano al metafisico, agli antichi riti, alle forze umane e soprannaturali. Ma anche figure in miniatura per pesare la polvere d’oro, cesellate come orologi del Seicento tedesco. E ancora, saliere in avorio, olifanti e cucchiai realizzati anticamente in Africa su commissione europea, per quelle che un tempo si chiamavano arti applicate. 
Per la varietà dei temi trattati, si tratta dell'esposizione sull'arte africana più ampia mai organizzata in Italia - con circa 270 pezzi esposti -, nella quale si spazia da testimonianze su culture antiche, vecchie di mille anni, fino alla produzione degli artisti contemporanei. 
In mostra sono documentati i diversi sguardi con i quali l'Occidente si è posto dinnanzi alle espressioni plastiche dell'Africa. 
La mostra, prodotta e organizzata da CMS.Cultura, è promossa da Comune di Bologna e Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico e curata da Ezio Bassani e Gigi Pezzoli, con il contributo di studiosi italiani e stranieri. 
Info: www.museibologna.it/archeologico - www.mostrafrica.it 

Museo della Musica - Strada Maggiore 34 

"Il viaggio a Reims. Memorie di uno spettacolo", fino al 5 maggio 2019 
Dopo una prima tappa allestita al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara dal 18 gennaio al 26 marzo 2019, il Museo della Musica di Bologna è lieto di accogliere nella Sala mostre temporanee il progetto espositivo "Il viaggio a Reims. Memorie di uno spettacolo" a cura di Giuseppina Benassati e Roberta Cristofori, promosso da Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Associazione Ferrara Musica e Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica. 
In proseguimento delle celebrazioni per il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini che hanno costellato l'intero 2018 di eventi organizzati in ogni parte del mondo, la mostra celebra quello che il giudizio storico della critica riconosce come uno dei maggiori spettacoli del Novecento: il dramma giocoso in un atto "Il viaggio a Reims" realizzato in prima rappresentazione all'Auditorium Pedrotti di Pesaro nel 1984 con la direzione di Claudio Abbado, la regia di Luca Ronconi e le scene di Gae Aulenti, poi riproposto al Teatro Comunale di Ferrara nel 1992 con lo stesso Abbado alla guida della Chamber Orchestra of Europe e di un cast di altissimo livello. 
"Il viaggio a Reims" è tra le opere del maestro Rossini ad essere "riscoperta" nel 1984 da Philip Gosset e Janet Johnson che, in occasione del Rossini Opera Festival, ne affidarono la messa in scena a Claudio Abbado, Luca Ronconi e Gae Aulenti, artefici di uno spettacolo straordinario rappresentato, dopo il successo di Pesaro, sui palcoscenici internazionali. Nel 1992 Ferrara, che vedeva il crescere della neonata manifestazione Ferrara Musica, colse al volo l’occasione e realizzò una ripresa memorabile per la trionfale sintassi teatrale. 
Il nucleo principale della mostra si compone di una selezione di immagini fotografiche, tra gigantografie e formati più piccoli, realizzate da Marco Caselli Nirmal durante la recita del 1992, che ritraggono i tre protagonisti dello spettacolo, insieme alle maestranze, agli orchestrali e a un cast che annoverava eccellenze quali Cecilia Gasdia, Ruggero Raimondi, Carlos Chausson, Lucia Valentini Terrani, Enzo Dara, Cheryl Studer, Frank Lopardo, William Matteuzzi e Lucio Gallo sino ad arrivare a Placido Domingo. 
Le istantanee colte durante le prove raccontano il lavoro dietro le quinte, gli allestimenti scenici, i confronti ed i dialoghi tra direttore e i cantanti, tra regista e autore degli allestimenti, geniali creatori e amici di lungo corso, mirando così alla documentazione del processo di creazione dello spettacolo e del lavoro quotidiano all’interno di un teatro durante la progettazione e realizzazione di esso. Notevoli i ritratti di Claudio Abbado - Marco Caselli Nirmal ne è stato fotografo per oltre vent’anni - e di Luca Ronconi, regista geniale, innovativo e profondo conoscitore del teatro e del suo funzionamento. 
Oltre all'esposizione di 5 bozzetti disegnati da Gae Aulenti per le scenografie, un video con ulteriore materiale fotografico e l'installazione del cavallo e della carrozza originali realizzati per la scenografia, già presentati a Ferrara, la tappa bolognese si arricchisce di una nuova sezione di immagini, opera dello stesso Caselli Nirmal, dedicate allo spettacolo andato in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 2001 sotto la direzione di Daniele Gatti. 
Info: www.museibologna.it/musica 


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 

"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 2 giugno 2019 
La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile". 
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese. 
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne. 
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili. 
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani). 
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco. 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 


Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 

"Bologna a testa in su - Daisy Zuo", fino al 5 maggio 2019 
L'illustratrice Zouchao Zuo - Daisy Zuo - è arrivata dalla Cina per scoprire Bologna. Scelta tra gli oltre 130 artisti che hanno partecipato al concorso indetto da Bologna Città della Musica Unesco e Collegio di Cina nel 2018, ha osservato la città nel suo fluire quotidiano, e ne ha disegnato luoghi noti o sconosciuti, scorci, vedute iconiche. Il risultato è un albo d'artista in bianco e nero, "Bologna a testa in su", che ha lo scopo di raccontare Bologna ai moltissimi turisti cinesi che ogni anno decidono di far visita alla città. 
Le illustrazioni originali, gli schizzi e gli appunti che Daisy Zuo ha realizzato per l'albo sono esposti nelle sale del Museo Davia Bargellini, dialogando con alcuni pezzi della collezione del museo e diventando così strumento per far scoprire al pubblico cinese e ai bolognesi curiosi uno degli spazi più affascinanti della città. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


"William Hogarth. Un ritratto in visita dal Museo di Belle Arti di Gand", fino al 28 aprile 2019 
Un celebre protagonista della pittura europea del Settecento arriva per la prima volta a Bologna: si tratta del pittore e incisore inglese William Hogarth, di cui il Museo Davia Bargellini espone il dipinto "Ritratto di Signora in abito bianco e orecchini di perle", proveniente dal Museo di Belle Arti di Gand, in Belgio. 
L'eccezionale opportunità espositiva si inserisce nell'ambito della rassegna "Ospiti inattesi" promossa fin dal 1996 dai Musei Civici d'Arte Antica come attività di valorizzazione del patrimonio e sviluppo delle relazioni scientifiche con istituzioni museali italiane e internazionali, attraverso lo scambio di opere attivato in occasione di prestiti per esposizioni temporanee. 
Conosciuto e ammirato per la sua pittura dal realismo narrativo, sottilmente descrittivo e tagliente, dai contenuti moralizzanti e satirici, William Hogarth (1697-1764) assurse al rango di pittore della Corte inglese solo negli ultimi anni della sua vita. Tradotti a stampa in copiose tirature, i suoi dipinti criticano eventi politici, descrivono e denunciano abitudini sociali e vizi della società inglese del tempo. Sino a circa la metà del XIX secolo, una sorta di Hogarthomania contrassegnò il grande successo riscosso dall’opera del pittore, per molti versi rivoluzionaria. Rinomato ritrattista, Hogarth si dedicò inizialmente a un pubblico prevalentemente aristocratico, ma dal 1740 circa iniziò ad estendere il suo interesse verso una clientela appartenente all’emergente ricca borghesia commerciale, per la quale forgiò un nuovo lessico della ritrattistica inglese dell’epoca. 
Realizzato intorno al 1740, il "Ritratto di Signora in abito bianco e orecchini di perle" che il Museo Davia Bargellini espone in collaborazione con il Museo di Belle Arti di Gand, appartiene agli anni in cui Hogarth, dedicandosi al genere pittorico fra i più apprezzati dalla committenza inglese (la ritrattistica), sperimenta soluzioni innovative nell’intento di incontrare il favore dei suoi clienti, per lo più personaggi provenienti dalla classe borghese dei mercanti, dei professionisti, degli ecclesiastici. Un'etica nuova, fondata sui valori dell’onestà, della rettitudine, dell’operosità, deve rendersi esplicita attraverso la naturalezza delle espressioni, la schiettezza dell’adesione alla realtà, l’assenza di affettazioni retoriche, per raccontare l’ascesa e il successo di una borghesia ormai affermata sul fronte economico, ma ricca soprattutto di sentimenti e di moderna sensibilità umanitaria. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 

"No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile", fino al 5 maggio 2019 
Nello spazio espositivo della Project Room il MAMbo presenta "No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile", progetto espositivo a cura di Serena Carbone incentrato sull'esperienza artistico-relazionale di Progetto Oreste, nata nel 1997 e conclusasi nel 2001, con particolare attenzione alle vicende bolognesi. 
Oreste non era un collettivo, non era un sindacato ma, come spesso hanno ribadito i suoi ideatori, era "un insieme variabile di persone", di artisti che si sono scelti e trovati per un determinato tempo per condividere una certa maniera di vedere il mondo. 
Oreste ha agito da precursore, ha sperimentato e anticipato un modus operandi indipendente, alternativo a quello istituzionale, totalmente orizzontale e non gerarchico, ponendo l’accento sul processo e anticipando tendenze oggi date per scontate come la ricerca in spazi non profit e le residenze d'artista. 
Alla base del progetto vi erano le relazioni, il dialogo e le interconnessioni nella cornice di un "spazio" libero in cui stimolare l’incontro, la discussione, l’aggregazione, l’esplorazione di nuovi territori sentendosi parte di una comunità multiforme accomunata dal linguaggio condiviso dell'arte. 
In mostra vengono esposti testi, fotografie, libri, cataloghi, riviste, flyers, locandine, lettere, e-mail, per ricostruire il grande network che l’invisibile Oreste, in pochi anni, ha intrecciato con il mondo dell’arte. Particolare attenzione viene riservata ai momenti e alle relazioni bolognesi, come il convegno tenutosi al Link dal 31 ottobre al 2 novembre 1997, organizzato da Salvatore Falci, Eva Marisaldi, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Anteo Radovan, Cesare Viel e Luca Vitone. Bologna non fu una città scelta a caso, molti degli artisti che gravitavano intorno al progetto avevano frequentato l'Accademia di Belle Arti in città e qui continuavano a risiedere. Era il contesto ideale, in cui fin dagli anni Settanta la Galleria d’Arte Moderna aveva portato avanti le pratiche più innovative del contemporaneo e la vita culturale e artistica era animata dall'Accademia, dal DAMS, da importanti gallerie storiche e da spazi indipendenti autogestiti.
Nell’ambito dell’esposizione sono visibili anche diversi video di documentazione sulle residenze e la partecipazione alla Biennale e due installazioni. 
Info: www.mambo-bologna.org 

"Mika Rottenberg", fino al 19 maggio 2019 
Il MAMbo è lieto di presentare la prima personale in un’istituzione italiana di Mika Rottenberg, a cura di Lorenzo Balbi. 
L'artista di origine argentina, cresciuta in Israele e oggi di base a New York, tra le principali protagoniste della scena contemporanea mondiale, si appropria degli imponenti volumi della Sala delle Ciminiere e del foyer del museo per animare undici delle sue più recenti produzioni - oggetti scultorei e installazioni video - celebri per il loro registro narrativo sarcastico e bizzarro. 
Rottenberg utilizza i diversi linguaggi del film, dell'installazione architettonica e della scultura per esplorare le idee di classe, lavoro, genere e valore attraverso immaginifici dispositivi visivi che illuminano le connessioni e i processi nascosti dietro economie globali apparentemente non correlate fra loro. 
Intrecciando elementi di finzione con dati documentali, in racconti in cui geografie e narrative collassano in non-sense surreali, l’artista crea complesse allegorie sul sistema capitalistico che regola le condizioni umane e i processi di produzione massiva delle merci. 
La sua ricerca mette in evidenza temi come le disuguaglianze causate dall’attuale modello economico dominante e la fragilità del corpo umano, utilizzando la lente dell'umorismo, dell'assurdo e della confusione. 
Con un approccio fondamentalmente scultoreo, l'artista inizia spesso un progetto cercando in prevalenza interpreti femminili note per le loro caratteristiche fisiche insolite, come le bodybuilder, quindi costruisce set elaborati come "costumi" per gli artisti, che a loro volta diventano il teatro in cui il pubblico vive il video. 
Info: www.mambo-bologna.org 

"L'uomo sulla luna", fino al 28 aprile 2019 
In occasione dell'uscita de "L'uomo sulla luna", l'ultimo libro per bambini di Seymour Chwast, uno dei più grandi grafici americani, Corraini Edizioni presenta una selezione di libri, illustrazioni e manifesti contro la guerra realizzati dall’autore dagli anni ‘50 a oggi. 
La mostra è a cura di Corraini Edizioni in collaborazione con Dipartimento Educativo MAMbo. 
Orari di apertura: 31 marzo ore 18-20; 1 aprile ore 15-20; 2 e 3 aprile ore 10-19; 4 aprile h 10-22; orari di apertura ordinari: martedì e mercoledì ore 10-18.30; giovedì ore 10-22; venerdì, sabato e domenica ore 10-18.30 
Info: www.mambo-bologna.org 

"The Great New York Subway Map - La Grande Mappa della Metropolitana di New York", fino al 5 maggio 2019 
Dentro una carrozza della metropolitana di New York ricreata per l’occasione, le illustrazioni di Emiliano Ponzi creano un percorso circolare, omaggio al grande designer Massimo Vignelli, che di quella metropolitana ha disegnato la mappa. 
Ogni giorno la metropolitana di New York viene usata da quasi sei milioni di persone. Ma come si crea una mappa che possa aiutare tutti ad arrivare a destinazione? 
"La grande mappa della metropolitana di New York", scritto e illustrato da Emiliano Ponzi e pubblicato in collaborazione con il New York Transit Museum, racconta la storia affascinante della creazione della mappa da parte del grande designer italiano Massimo Vignelli, e introduce i giovani lettori all’idea del design come sistema per risolvere i problemi e lasciare un'impronta sul mondo. 
La mostra è a cura di Dipartimento Educativo MAMbo in collaborazione con MoMA, FATATRAC. 
Orari di apertura: 31 marzo ore 18-20; 1 aprile ore 15-20; 2 e 3 aprile ore 10-19; 4 aprile h 10-22; orari di apertura ordinari: martedì e mercoledì ore 10-18.30; giovedì ore 10-22; venerdì, sabato e domenica ore 10-18.30 
Info: www.mambo-bologna.org 

corrainiMAMbo artbookshop - via Don Minzoni 14 

"La grande battaglia", fino al 28 aprile 2019 
Una mostra che raccoglie le illustrazioni originali dell’ultimo libro di Andrea Antinori, "La grande battaglia" (Corraini Edizioni): una storia di pioggia, impermeabili gialli e grandi lotte. 
Orari di apertura: 31 marzo ore 18-20; 1 aprile ore 15-20; 2 e 3 aprile ore 10-19; 4 aprile h 10-22; orari di apertura ordinari: martedì e mercoledì ore 10-18.30; giovedì ore 10-22; venerdì, sabato e domenica ore 10-18.30 
Info: www.mambo-bologna.org 


MAST - via Speranza 42 


"Thomas Struth: Nature & Politics", fino al 22 aprile 2019 
Thomas Struth è divenuto celebre in tutto il mondo grazie alle sue fotografie di vedute urbane, ai ritratti individuali e di famiglia, alle immagini di grande formato scattate nei musei e alle fotografie della serie "Paradise". Negli ultimi anni ha affrontato e illustrato un tema nuovo: la scienza e la tecnologia. 
Molte delle sue fotografie a soggetto scientifico e tecnologico, spesso di grande formato e composte con minuziosa precisione, sembrano a prima vista ritrarre una gran confusione di oggetti, un caos. In "Measuring", "Stellarator Wendelstein", "Tokamak Asdex Upgrade", "Laser Lab" o "Grazing Incidence Spectrometer", per esempio, il nostro sguardo si perde in un groviglio di cavi, sbarre, giunzioni, coperture metalliche, rivestimenti plastici e dispenser di nastro adesivo. Per chi non è del mestiere, trovare un senso in questo bricolage appare praticamente impossibile. Ci limitiamo dunque a osservare con curiosità, ma anche con una certa cautela, nel tentativo di comprendere il significato di questi accostamenti. 
Con queste immagini, l'artista si muove in mondi il cui accesso ci è solitamente precluso e ci mostra una serie di sperimentazioni scientifiche e ipertecnologiche, di nuovi sviluppi, ricerche, misurazioni e interventi che in un momento imprecisato, nel presente o nel futuro, in modo diretto oppure mediato, faranno irruzione nella nostra vita e ne muteranno il corso. 
Con la consueta precisione e meticolosità e con la sua spiccata sensibilità estetica, Struth realizza grandiose immagini del mondo della ricerca contemporanea e dell’alta tecnologia. Attraverso le sue fotografie siamo in grado di percepire tutta la complessità, la portata, la forza dei processi, ma anche di intuire il potere, la politica della conoscenza e del commercio che essi celano. Col tempo impariamo a dare un nome alle singole parti di questi processi, ce ne appropriamo integrandoli nel nostro mondo noto, ma il nesso complessivo sfugge alla nostra comprensione e non ci resta altro che un grande stupore, a volte divertito, di fronte all’alterità straniante di questi “ingranaggi” ipertecnologici del presente e del futuro. 
La mostra è a cura di Urs Stahel e promossa da MAST. 
Info: www.mast.org 

Museo Medievale - via Manzoni 4 


"I volti del Buddha dal perduto Museo Indiano di Bologna", fino al 28 aprile 2019 
La mostra, a cura di Luca Villa, ricompone per la prima volta un'ampia parte delle raccolte appartenute al Museo Indiano di Bologna, oggi suddivise e conservate in tre diverse sedi: lo stesso Museo Civico Medievale, il Museo di Palazzo Poggi di Bologna e il Museo di Antropologia dell’Università di Padova. 
L'esposizione consente di riscoprire un rilevante patrimonio di oggetti e fotografie che illustrano l’archeologia e l’arte buddhista asiatica al tempo in cui il Museo Indiano, noto anche come Museo d’Indologia e Museo di Etnografia Indiana Orientale, rimase aperto dal 1907 al 1935. 
Il Museo Indiano, allestito nel Palazzo dell'Archiginnasio nelle sale oggi in uso alla Biblioteca, nacque per ospitare inizialmente la cospicua collezione di oggetti, fotografie e manoscritti acquisiti da Francesco Lorenzo Pullè (1850-1934), professore ordinario di Filologia Indoeuropea e Sanscrito dal 1899 alla Regia Università di Bologna, durante un viaggio compiuto nel 1902 in Vietnam, Ceylon, India e Pakistan in occasione della sua partecipazione al Congresso Internazionale degli Orientalisti ad Hanoi. 
Lo studioso aveva in animo di creare un museo che rappresentasse non solo l’area geografica a cui dedicava da molti anni le sue ricerche, ma l’intero continente asiatico. Tuttavia, il suo obiettivo poté dirsi raggiunto solo quando il Comune e l’Università di Bologna, enti che avevano partecipato alla creazione del Museo Indiano, si impegnarono a incrementare la collezione originale con acquisti e prestiti temporanei. 
 Al momento dell’apertura, nelle stanze riservate al museo il pubblico poteva osservare fotografie e oggetti raccolti durante le tappe del viaggio di Pullè attraverso l’India britannica, acquistati allo scopo di illustrare gli aspetti peculiari della religione e della tradizione artistica e artigianale del subcontinente indiano, per come si erano manifestati nel corso dei secoli precedenti e per come apparivano nel presente. 
L'allestimento, di cui abbiamo traccia grazie alla pianta del museo, conservata presso l'Archivio Storico Comunale di Bologna, comprendeva molte raffigurazioni di divinità del pantheon hindu e, rispetto ai musei dell'epoca, si distingueva per la presenza di una vasta raccolta di immagini che immortalavano le architetture templari dell'India, hindu, buddhiste e islamiche. 
La vicenda del Museo Indiano si concluse definitivamente nel 1935 e due anni più tardi si redasse l'atto con cui le raccolte furono suddivise tra Comune e Università, che ne rimangono ancor oggi custodi, e la famiglia Pullè. Quest’ultima pochi anni dopo cedette almeno una parte della collezione pervenuta al figlio del professore, Giorgio, all'Università di Padova, dove Pullè aveva insegnato a lungo prima di passare all'Alma Mater. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

"Lodi per ogni ora. I corali francescani provenienti dalla Basilica di San Francesco", fino al 2 giugno 2019 
La mostra, realizzata nell'ambito del Festival Francescano, presenta una nutrita selezione dei vari cicli liturgici, realizzati tra il XIII e il XV secolo per la basilica bolognese di San Francesco, che attualmente fanno parte della ricca collezione di codici miniati del Museo Civico Medievale di Bologna. Tra questi si segnala la serie di preziosi graduali francescani riccamente miniati dal cosiddetto Maestro della Bibbia di Gerona, protagonista assoluto della decorazione libraria bolognese della fine del Duecento. Prossimi a questa anche la serie poco più tarda degli antifonari, anch'essi ampiamente decorati, ispirandosi in parte alle più antiche esperienze del Giotto assisiate, evidentemente filtrate in città attraverso lo stesso ordine dei frati minori. A queste prime serie di corali ne seguirono altre nel corso del Quattrocento, quando i frati minori si affidarono a vari miniatori coordinati dal bolognese Giovanni di Antonio, per decorare intorno al 1440-50 alcuni dei loro libri liturgici, anch'essi presentati in occasione della mostra. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea. 
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche. 
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi. 
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. 
Info: www.museibologna.it

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it


INDIRIZZI E RECAPITI 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi 
via Don Minzoni 14 
tel. 051 6496611 
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22 

Casa Morandi 
via Fondazza 36 
tel. 051 6496611 
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari: 
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13 
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13 

Villa delle Rose 
via Saragozza 228/230 
tel. 051 436818 - 6496611 
aperto: in occasione di eventi espositivi 

Museo per la Memoria di Ustica 
via di Saliceto 3/22 
tel. 051 377680 
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo Civico Archeologico 
via dell’Archiginnasio 2 
tel. 051 2757211 
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico Medievale 
via Manzoni 4 
tel. 051 2193916 - 2193930 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Collezioni Comunali d’Arte 
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 
tel. 051 2193998 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 
Chiuso per riallestimento fino al 17 aprile 2019 

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini 
Strada Maggiore 44 
tel. 051 236708 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” 
via di Casaglia 3 
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale) 
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 
Accesso momentaneamente sospeso per sopralluoghi manutentivi straordinari 

Museo internazionale e biblioteca della musica 
Strada Maggiore 34 
tel. 051 2757711 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Patrimonio Industriale 
via della Beverara 123 
tel. 051 6356611 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo civico del Risorgimento 
Piazza Carducci 5 
tel. 051 347592 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14

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