giovedì 3 giugno 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna 4-10 giugno 2021

Bologna, 3 giugno 2021 – Fino al permanere della
Regione Emilia-Romagna in fascia gialla tutti i musei dell'Istituzione sono aperti al pubblico in giorni e orari differenziati.

L'apertura è assicurata anche nel fine settimana, offrendo così maggiori possibilità al pubblico di tornare a visitare e di riappropriarsi del patrimonio museale cittadino in tutta la sua varietà, dall’archeologia all’arte antica, moderna e contemporanea, alla musica, alla storia, alla memoria fino al patrimonio industriale e alla cultura tecnica.

In ottemperanza al Decreto-Legge 18 maggio 2021, n. 65, per il sabato, la domenica e gli altri festivi la prenotazione non è più obbligatoria.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

I percorsi dedicati ai musei dell’Istituzione Bologna Musei, presenti sulla app MuseOn, da oggi sono disponibili anche in inglese. Uno strumento in più per accompagnare i visitatori stranieri alla scoperta delle opere iconiche delle collezioni permanenti.

La app è disponibile in versione iOS e Android.

L'accesso ai contenuti è reso possibile attraverso codici QR disponibili presso i singoli musei op- pure all'indirizzo http://bolognamusei.museon.it. Occorre semplicemente scaricare la app MuseOn dagli store dei dispositivi mobili e inquadrare il codice QR del percorso scelto.

I percorsi sono ad oggi disponibili gratuitamente.

IN EVIDENZA

Domenica 6 giugno

dalle ore 9.30: partenza dal Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

Nell’ambito della rassegna “Da Museo a Museo pedalando lungo il Navile”

“Il grano e i suoi mulini”

Una giornata dedicata al rapporto plurisecolare tra la campagna, fornitrice di frumento, e la città dove avveniva la trasformazione dei grani in farina: il Navile era spesso il luogo di scambio tra le due produzioni.

Programma della giornata:

ore 9.30: Museo del Patrimonio Industriale

Visita guidata dedicata alla storia e alla tecnologia dei mulini da grano, macchine che a Bologna, concentrate lungo il canale delle Moline, macinavano, nel XVIII secolo, per il fabbisogno cittadino circa 15.000 tonnellate di frumento all'anno

ore 10.30: pedalata con accompagnatore sulla Ciclovia del Navile sino al Museo della Civiltà Contadina con possibilità di noleggiare bici da adulto o bambino con il servizio “AnimaBike”

ore 13: pranzo libero o presso la Locanda Smeraldi nel suggestivo parco all'inglese della villa

ore 14.30: visita guidata alle sezioni del museo dedicate al frumento e alla cucina contadina, per scoprire la più importante delle colture, praticate nei poderi mezzadrili, della pianura bolognese. Il grano ogni anno occupava quasi la metà del seminativo e garantiva i consumi familiari di pane e pasta

ore 15.45: ritorno verso Bologna (in bici e in autonomia)

ore 16.30: eventuale partenza Navetta Anima (facoltativo, costo € 5,00)

ore 17.30: consegna delle biciclette noleggiate agli operatori di “Anima” presso il Museo del Patrimonio Industriale.

Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 di venerdì 4 giugno) a segreteria.museo@cittametropolitana.bo.it - tel. 051 891050.

La rassegna “Da Museo a Museo pedalando lungo il Navile” propone sei giornate in bicicletta alla scoperta di canali e musei lungo la Ciclovia del Navile.

Per secoli il Canale Navile è stato la più importante via di comunicazione e di commercio della città. Lungo 36 km, collegava Bologna a Malalbergo e da lì, lungo le Valli, il Po e altri canali si raggiungeva in appena 40 ore Venezia, capitale dei commerci internazionali.

Oggi lungo le sponde di questa via d'acqua, diventato un parco naturale ai margini della città, si sviluppa la Ciclovia del Navile, un percorso ciclo-pedonale che permette di trascorrere giornate all'aria aperta, incontrando bellezze naturalistiche, storiche e gioielli dell'archeologia industriale.

L'itinerario “Da Museo a Museo pedalando lungo il Navile” – realizzato dal Museo del Patrimonio Industriale, dal Museo della Civiltà Contadina e dalla cooperativa sociale Anima – intende valorizzare la Ciclovia con degli appuntamenti domenicali rivolti alle famiglie, per conoscere e ap- profondire storie, curiosità e vicende intorno al Navile.

In caso di maltempo l'attività verrà annullata e i partecipanti tempestivamente avvisati.

Costi:

Ingresso Museo del Patrimonio Industriale (ridotto € 3,00; gratuito per i possessori di Card Cultura)

Ingresso Museo della Civiltà Contadina (ridotto € 2,00; gratuito per i possessori di Card Cultura) Il noleggio delle biciclette è a cura della cooperativa Anima ed è gratuito grazie al contributo del Comune di Bologna, nell'ambito di Bologna Estate.

Il costo della navetta per il ritorno (facoltativo) è di € 5,00 a partecipante

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale giovedì 10 giugno

ore 18-20: diretta su www.neuradio.it

“Appunti per una visita guidata al Museo Pasolini”
di e con Ascanio Celestini

Diretta radiofonica live dal MAMbo in onda su NEU Radio.

Il MAMbo è lieto di ospitare “Appunti per una visita guidata al Museo Pasolini”, progetto di Mismaonda nell'ambito di Bologna Estate, preliminare a uno spettacolo e un documentario che verranno.

Ascanio Celestini entrerà negli spazi espositivi per immaginare cosa dovrebbe contenere un ipotetico museo dedicato a Pier Paolo Pasolini.

L'obiettivo è ricostruire la storia di Pasolini e un pezzo di storia d'Italia attraverso la paziente raccolta di cimeli storici, artistici, sentimentali, per strutturare narrativamente l'ipotesi di museo pasoliniano, ponendo a chi lo ha incontrato, studiato, indagato ma anche al pubblico che lo conosce attraverso le sue opere, le stesse domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare, impegnarci ad acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperare da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in che modo dobbiamo esporlo?

La visita guidata sarà condotta da Ascanio Celestini attraverso i microfoni della web radio NEU Radio (www.neuradio.it) in diretta dallo studio del MAMbo. La narrazione di Ascanio, in versione speaker radiofonico e inviato speciale dalle sale espositive, potrà essere seguita dal pubblico attraverso il proprio smartphone o da altro device. Tutto il pubblico potrà interagire risponden- do alla domanda di Celestini: cosa dovremmo vedere nel Museo Pasolini?

Per informazioni sulle modalità di partecipazione: e-mail info@mismaonda.eu - SMS / WhatsApp 349 7619232.

Info: www.mambo-bologna.org

PER I BAMBINI

Estate al Museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei “Un’estate da favola. C'era una volta... il futuro”

Anche per l’estate 2021 i campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei aspettano i bambini e i ragazzi da 6 a 11 anni nella suggestiva cornice “verde” di Villa delle Rose.

Dal 7 giugno al 30 luglio e dal 30 agosto al 10 settembre, dieci settimane dedicate alla sperimentazione di pratiche e attività “sensibili” per allenare la loro immaginazione narrativa nell'“arte di inventare storie”. La fonte di ispirazione sarà quest’anno il celebre testo “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari.

Le attività saranno articolate in un ricco programma che prevede laboratori dedicati all'arte e al patrimonio culturale, letture animate, proiezioni di film, esplorazioni naturali e gioco libero all'aperto. Inoltre, ogni settimana prevede uscite per attività in luoghi cittadini di interesse storico e culturale, se la situazione pandemica lo consentirà.

Le iscrizioni vengono raccolte online sul portale Scuole On-Line del Comune di Bologna. Info: www.museibologna.it

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 4 giugno

ore 15.30-18.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri la moderna industria del Novecento”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori tra gli oggetti, gli exhibit e le macchine per raccontare lo sviluppo del distretto industriale di Bologna, oggi centro di eccellenza nel settore meccanico, elettromeccanico e meccatronico.

Verranno ricordati i protagonisti di queste vicende: dall'ACMA, azienda capostipite del comparto packaging con la mitica figura di Bruto Carpigiani, sino alle più importanti imprese bolognesi della motoristica e dell’automazione meccanica.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Arte a Bologna | 1860 - 1915”

Visita guidata con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.

Una passeggiata per ricordare artisti ed eventi della Bologna post unitaria, momento di tumultuose trasformazioni sociali ed economiche. Affreschi, marmi e bronzi della Certosa, saranno messi in relazione e confronto con le opere esposte nella mostra “LE CONNOISSEUR BULGNAIS. Collezionismo felsineo tra Otto e Novecento” presso la Galleria Fondantico di Bologna.

  Ritrovo presso l'Ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18. Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it. Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#wunderkammer RELOADED - il museo delle meraviglie”

“Ut Musica Pictura. La musica al tempo (e nei quadri) di Raffaello Sanzio”

Con Sensus: Arianna Lanci (voce), Marco Muzzati (recitazione, percussioni e salterio), Adriano Sangineto (strumenti raffaelleschi), Marianne Gubri (arpa rinascimentale e ricerche iconografiche).

Nel 2020 ricorreva il cinquecentenario della morte dell'immenso pittore Raffaello Sanzio e all’ensemble bolognese Sensus ispira uno spettacolo originale che, nell’intento di riscoprire il cuore della cultura italiana, include musiche di compositori del Rinascimento italiano e testi di autori dell’epoca.

Ma la particolarità è soprattutto nell'utilizzo di strumenti musicali ricostruiti a partire da quelli riprodotti nelle opere del genio di Urbino (il “Parnaso”, la “Scuola di Atene”, la “Pala degli Oddi” fino ovviamente all’”Estasi di Santa Cecilia”, conservato alla Pinacoteca Nazionale di Bologna) dal liutaio Michele Sangineto, storico autore di accurate riproduzioni di strumenti rinascimentali, per i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Prenotazione obbligatoria online su www.museibologna.it/musica o su https://ticket.midaticket.it/rassegnawunderkammer/Events (con una maggiorazione di € 1,00) o presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura.

Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto over 65 / € 5,00 studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura

Info: www.museibologna.it/musica

sabato 5 giugno

ore 10.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

Foto: Michele Brusa
“La voce delle pietre”

Una caccia al tesoro per dare voce ai marmi del Cimitero Monumentale della Certosa.

Dall'Info Point della Certosa si partirà per un percorso da fare in autonomia. Lungo la passeggiata si potranno incontrare gli studenti del Liceo Leonardo Da Vinci di Bologna, pronti a descrivere storie ed opere della Certosa; o ancora si troveranno cartelli descrittivi che rimanderanno con codici QR a testi, immagini e video online.

Appuntamento a cura del Museo civico del Risorgimento, insieme al Liceo Leonardo Da Vinci di Bologna, frutto del progetto di Scuola Lavoro 2020/21.

Partenza presso l'Info Point all'Ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

È necessario disporre di smartphone con fotocamera/lettore di QR.

Ingresso: gratuito

ore 15: Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“AUDIO-LOOK | Una passeggiata nella storia | Donne di polso nel Lungo Ottocento”

Istantanea Teatro propone un nuovo modo di scoprire la Certosa. “Audio-look” è una passeggiata culturale tra le bellezze del cimitero, che unisce lo sguardo (look) con l’ascolto (audio), come durante la lettura di un libro illustrato. La prima tappa è in presenza: un’attrice vi introdurrà al percorso, per lasciarvi poi liberi di vagare (sempre se ne avete il coraggio!) tra le tombe e i monumenti, in una caccia al tesoro che è un viaggio nella storia e nella memoria. Nello zaino, solo il vostro smartphone e le vostre cuffiette. Per circa 1 ora vi immergerete individualmente tra le biografie illustri, ma poco conosciute, di alcune donne protagoniste del Lungo Ottocento Bolognese, che sarà vostro compito scoprire, proprio come durante una caccia al tesoro.

A cura di Istantanea Teatro.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria al 351 5714158 (solo messaggi) oppure istantanea.teatro@gmail.com. Pagamento il giorno dell’evento esclusivamente con soldi contati (non vengono dati resti). Ingresso: € 5,00 + € 1,00 per tessera associativa (per ogni ingresso pagante un euro sarà devoluto alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 15.30-18.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri la Fabbrica del Futuro”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella sezione dedi- cata alla Fabbrica del Futuro, uno spazio laboratoriale, multimediale e interattivo per conoscere le tecnologie e le tendenze dell’industria contemporanea. L’attività prevede la visione di filmati, l’uso di postazioni interattive ed exhibit per provare l'emozione dell’interazione con le principali tecnologie “abilitanti” dalla simulazione alla robotica.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Domenica 6 giugno

ore 15.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Certosa criminale | storie di delitti e di passioni (il meglio delle passate edizioni!)”

Per chi ha scoperto solo quest'anno le storie delittuose della Certosa Criminale, riproponiamo il meglio dei percorsi dal 2016 ad oggi! Dal famoso caso Murri, che fu il primo processo mediatico del Novecento, alla "Causa Longa" (durata "addirittura" 6 mesi !) della metà dell'Ottocento e al leggendario brigante Passatore. Una visita guidata tra teste tagliate, cuochi assassini e omicidi efferati!

Visita guidata a cura di MirArte.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).

La visita si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

martedì 8 giugno

ore 18: incontro online sulla piattaforma Google Meet

Nell'ambito della rassegna “...è arrivato Napoleone allo sparo dell’artiglieria ed al suono delle campane della città. Napoleone, l’Italia, Bologna”

“Battere il nemico con le gambe dell'Armée: Napoleone e la manovra di Ulm”

Conferenza online con Alberto Preti.

Dalla Montagnola ad Austerlitz: la rapida visita a Bologna del giugno 1805 è solo una breve parentesi nell’ambito dell’impegnativo e prolungato conflitto contro la Terza coalizione, che spinge l’imperatore ad abbandonare definitivamente i piani, a lungo elaborati, di invasione dell’Inghilterra, per concentrarsi sugli altrettanto storici nemici dell’Europa centro-orientale.

Il primo colpo lo assesta, pochi mesi più tardi, all’Austria, in una campagna nella quale la velocità di marcia, l’imprevedibilità degli spostamenti delle sue armate e l’audace iniziativa dei suoi giovani generali rivelano, innanzitutto nella manovra di Ulm, la superiorità militare della Grande Armée e del suo comandante.

Prenotazione obbligatoria solo via email a museorisorgimento@comune.bologna.it (entro le ore 9 di martedì 8 giugno), indicando nome, cognome e numero telefonico.

La rassegna “...è arrivato Napoleone allo sparo dell’artiglieria ed al suono delle campane della città. Napoleone, l’Italia, Bologna” propone un ciclo di incontri online, in occasione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte (1821-2021).

Curato da Museo civico del Risorgimento e Comitato di Bologna - Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, in collaborazione con 8cento APS e con il patrocinio dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, il ciclo riunisce studiosi e studiose di vari ambiti disciplinari - storico, artistico e musicale - e si propone di ripercorrere questi diversi aspetti con un focus sulla città di Bologna, senza perdere di vista il più ampio quadro della stagione napoleonica a livello europeo.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

da martedì 8 a domenica 13 giugno

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“La mappa del cuore di Lea Melandri in VR”

Ateliersi sperimenta il linguaggio della realtà virtuale proponendo una diversa modalità di fruizione – intima, individuale, immersiva – del suo spettacolo “La mappa del cuore di Lea Melandri”.

A metà degli anni ‘80 il settimanale “Ragazza In” fece la scelta dirompente di affidare a Lea Melandri, figura tra le più significative del femminismo italiano, una rubrica di corrispondenza in cui lei, anziché rispondere direttamente a chi scriveva, apriva un confronto con le giovani lettrici e i giovani lettori, creando – di fatto – un primo network sociale. Seguendo la “scandalosa inversione tra individuo e cultura” perseguita da Lea, Ateliersi conduce un viaggio emotivo attraverso quelle lettere intrecciando le urgenze e gli ardimenti sonori di allora con le risonanze presenti.

Da martedì 8 a domenica 13 giugno lo spettacolo in realtà virtuale sarà visibile al MAMbo, negli orari di apertura del museo.

Durata 60 minuti per uno spettatore alla volta.

Prenotazione obbligatoria scrivendo a prenotazioni@ateliersi.it oppure telefonando al 329 7788938 (da lunedì a venerdì negli orari d’ufficio).

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

mercoledì 9 giugno

ore 16: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna.
Calendario estivo”

“Al fó tótt un ’48!!! (E fu tutto un ’48)”

Tra i chiostri e le gallerie della Certosa andremo alla scoperta dei protagonisti delle lotte risorgimentali e dei moti patriottici, uomini e donne, in un racconto avvincente e appassionante per rendere al meglio il vero senso del modo di dire in dialetto “Al fó tótt un ’48!!!”.

Visita guidata a cura di Miriam Forni per Co.Me.Te.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria con WhatsApp o tel. al 366 7174987.

Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 10 giugno

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it

“STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 10 giugno dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una nuova trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.

Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.

Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.

In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 18.30 e ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Il lato oscuro di Bologna | storie di delitti e di passioni”

Una passeggiata nel cimitero di Bologna consente di ricordare eventi e persone legate a crimini, truffe, tradimenti. Anche la Certosa stessa fu teatro di eventi e frequentazioni a dir poco bizzarre. Le lapidi del cimitero, poi, sembrano ricordare solo esempi di virtù ed onestà, ma invece noi sappiamo che qualcuno ha qualcosa da nascondere... Lungo il percorso, infine, le guide daranno voce ai personaggi della storia che potranno così raccontare le proprie vicende.

Visita guidata a cura di MirArte.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).

La visita si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

MOSTRE IN CORSO

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno
inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 29 agosto 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere con- cesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla de- dizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambobologna.org/museomorandi

Museo Medievale – via Manzoni 4

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 3 ottobre 2021

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“Gli eroi del quotidiano. Mimmo Paladino per
l’Arma dei Carabinieri”, fino al 30 maggio 2021

Il MAMbo ospita negli spazi del Dipartimento educativo la mostra itinerante “Gli eroi del quotidiano. Mimmo Paladino per l’Arma dei Carabinieri” che espone le tavole realizzate dall’artista per l’edizione 2020 del calendario dell’Arma, con testi della scrittrice Margaret Mazzantini.

La mostra è organizzata dal Comando Generale dei Carabinieri in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei.

Pubblicato dal 1928, con un’unica interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, il calendario dei Carabinieri è diventato un vero oggetto di culto per molti collezionisti e viene stampato con una tiratura che supera il milione di copie.

L’edizione 2020 racconta il quotidiano eroismo dei Carabinieri attraverso le tavole realizzate da Mimmo Paladino, con riferimenti ai maestri senesi, ai mosaici di Ravenna e all’arte rinascimentale. Le tavole dell’artista sono accompagnate da testi di Margaret Mazzantini che, attraverso una prosa incisiva, narra episodi di vita reale in cui emergono lo spirito solidale, l’umanità e la vicinanza dei Carabinieri alla gente comune.

Il fondo dorato della copertina 2020 celebra il centenario del prestigioso riconoscimento concesso alla Bandiera dell’Arma, insignita della Medaglia d’oro al valore militare il 5 giugno 1920 per il contributo fornito alla vittoria nella Grande Guerra.

Info: www.mambo-bologna.org

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“RE-COLLECTING. Contenere lo spazio”, fino al 13 giugno 2021

Prosegue con il secondo appuntamento, dedicato alla collezione permanente del MAMbo, “RE- COLLECTING”, ciclo di focus espositivi che approfondiscono temi legati alle collezioni permanenti di MAMbo e del Museo Morandi.

“Contenere lo spazio”, a cura di Sabrina Samorì, è una narrazione tridimensionale costruita attorno ai concetti di spazio vuoto e spazio pieno, spazio intimo e spazio pubblico.

In un gioco continuo di specchi, rimandi e confronti tra le opere della collezione permanente MAMbo, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo internazionale e biblioteca della musica, e attraverso il loro intreccio relazionale, si è voluto dare spazio a differenti piani di lettura per generare riflessioni.

Se da un lato il focus espositivo indaga lo spazio che ognuno di noi occupa nella quotidianità - come vuoto tra i corpi, ma anche come luogo dove i corpi possono esistere - dall’altro il termine “contenere” ha un forte rimando sia all’attuale concetto di contenimento (sociale e culturale) sia a quello di contenitore (casa, museo, supporto dell’opera).

La mostra è concepita come un album della memoria che mette insieme opere e pensieri, al fine di ricostruire visivamente la storia attuale: quella che stiamo vivendo e che ha profonda- mente segnato il nostro modo di vivere lo spazio, il tempo e le relazioni.

Info: www.mambo-bologna.org

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Aldo Giannotti. Safe and Sound”, fino al 5 settembre 2021

“Safe and Sound” di Aldo Giannotti, ideata per il MAMbo, è la prima mostra antologica dell’artista in un’istituzione italiana, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì.

Il progetto, vincitore della VIII edizione del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse prospettive.

Spaziando dall'aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale, fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha in questi campi, la mostra invita a riflettere sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a tali concetti. Regolamenti, leggi e codici di comportamento, applicati nei diversi ambiti sociali, sono i temi che Giannotti osserva per una personale riflessione sulla sicurezza.

Il visitatore viene accolto in uno spazio in cui è libero di esercitare potenziali alternative com- portamentali: l’invito è di sfidare e piegare il proprio senso delle regole e il proprio comportamento per favorire nuovi processi decisionali all'interno di strutture, come può essere quella museale, in cui i concetti di sicurezza e protezione sono profondamente radicati.

Sebbene il disegno sia al centro della pratica artistica di Giannotti, l’attivazione o la realizza- zione delle azioni abbozzate nei disegni prendono spesso altre forme: installazioni, performance, opere video o riadattamenti di strutture spaziali.

“Safe and Sound” si configura, in parte, come intervento sulla struttura architettonica capace di ripensare lo spazio museale e il modo in cui i visitatori interagiscono con esso. I percorsi creati dagli interventi strutturali di Giannotti all'interno del museo tengono conto della specificità dell'edificio pur producendo un adattamento completamente personalizzato, che ha costretto la stessa istituzione a partecipare al rimodellamento delle norme, sia concettualmente che in pratica. La mostra non è dunque solo un intervento sulla struttura spaziale ma anche un modo per esplorare la rete di relazioni che definiscono un'esperienza museale in quanto tale.

La mostra lascia emergere una serie di interrogativi relativi a come può essere vissuto un museo e a quali interazioni si sviluppano al suo interno, in un’esperienza che non è mai “oggettivamente determinata”, ma viene sperimentata soggettivamente e influenzata in modo inevitabile dal ruolo ricoperto di volta in volta dai singoli attori: centrali in questo senso per Aldo Giannotti sono i guardasala, incarnazione del concetto di sicurezza, protagonisti della relazione più immediata con il pubblico, portavoce del “si può” e del “non si può” fare. Il personale di sala e un “manuale” di istruzioni su come rapportarsi ai visitatori ideato dal Aldo Giannotti, sono gli elementi costitutivi di “The Museum Score”, l’opera-performance premiata da Italian Council e destinata al MACRO di Roma.

Info: www.mambo-bologna.org

Villa delle Rose - via Saragozza 228/230

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Helen Dowling. Something for the Ivory”, fino al 6 giugno 2021

Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna è lieto di presentare la mostra “Something for the Ivory” di Helen Dowling (Guernsey, 1982), prodotta nell'ambito dell'edizione 2020/2021 del Programma di Residenze ROSE e prima personale dell'artista britannica in un’istituzione museale italiana.

Curato da Giulia Pezzoli, il progetto espositivo è allestito in relazione site specific con la splendida dimora settecentesca di Villa delle Rose.

La pratica multidisciplinare di Helen Dowling analizza le strutture del linguaggio digitale e video. Interessata all'opportunità offerta dal Programma di Residenza ROSE di realizzare un progetto inedito in stretta connessione con il patrimonio culturale della città di Bologna, l'artista si è proposta di sviluppare una riflessione che affonda le sue radici nell’analisi funzionale dei contenuti digitali e nell’osservazione e rappresentazione scientifica del corpo umano.

Ispirato dall’esplorazione del vasto mondo del ‘purpose made stock footage', “Something for the Ivory”, progetto di ricerca già avviato nel 2017 con l’opera video omonima e di cui la mostra costituisce il secondo capitolo, riflette sulle implicazioni concettuali alla base della produzione e dell’uso di immagini e video di repertorio, creati e resi disponibili su piattaforme online per essere liberamente acquistabili e utilizzabili per i più svariati contenuti ed impieghi. Anch’essi dotati di un’autorialità, questi prodotti commerciali vengono considerati dall’artista non come inerti vettori di trasmissioni di idee e concetti, bensì come ‘interpretazioni multi-funzionali’ dell’immagine che rappresentano, come i potenziali incipit di infinite narrazioni. Durante il periodo di residenza a Bologna come ospite della Residenza per artisti Sandra Natali, la ricerca di Dowling si è orientata sul rapporto tra corpi e dinamiche produttive, mettendo in relazione il processo di creazione di 'filmati stock appositamente realizzati' con l'attività di Anna Morandi Manzolini (1714-1774), nota scultrice e al tempo rarissimo caso di anatomista donna, di cui l'artista ha potuto osservare l'originale collezione ceroplastica esposta presso il Museo di Palazzo Poggi afferente a SMA – Sistema Museale di Ateneo.

Il percorso espositivo si compone di cinque installazioni immersive, tra cui la nuova produzione video “Xylophone” concepita e realizzata durante il periodo di residenza a Bologna e che, nella concezione dell’artista, fa il paio con la precedente opera video “Holden” (2017). Le immagini digitali di questi due video, spesso scure e non facilmente decifrabili, dialogano con le superfici brillanti e l’illuminazione minimale delle opere installate nelle altre tre sale della Villa, immergendoci in atmosfere drammatiche e avvolgenti come quella del neon rosa di alright mother, you win o ironiche e fluttuanti come quelle delle stampe di “Hey buddy” o dei tessuti di “Gone away”.

Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose

Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“NO DAMS! 50 anni di Corso di Laurea in Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo”, fino al 20 giugno 2021

Fu in un Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna che, nei primi mesi del 1970, il Prof. Benedetto Marzullo, ordinario di Letteratura greca e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, illustrò il piano didattico del nuovo Corso di Laurea DAMS. Decisiva e vincente, pur fra molte polemiche e resistenze, fu l’idea di affidare gli inse- gnamenti ad un corpo docente che, accanto a figure provenienti dall’ambito accademico, coinvolgesse protagonisti del mondo delle arti e delle industrie culturali, in grado di riportare nella didattica la propria esperienza di lavoro e di ricerca.

Ma accanto ai docenti occorre assolutamente ricordare intere generazioni di studenti, impetuosa espressione di nuove forme di creatività, gioiosamente “anomali”, ma pure animati da forti ed originali curiosità intellettuali, straordinariamente appassionati, coinvolti e coinvolgenti, i quali, fin dai primi anni, e poi nel tempo, hanno contribuito in maniera determinante a segnare l’identità e i meriti del DAMS.

La mostra, promossa da Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna e curata da Claudio Marra e Anna Rosellini, intende ricordare i principali passaggi storici del Corso di Laurea, ma anche suggerire, già a partire dalla particolarità del progetto espositivo, come il DAMS continui ad essere, anche oggi, un luogo di innovazione didattica, di ricerca e di sperimentazione estetica. Documenti, disegni, fotografie, video raccontano, pur se in maniera sintetica, i capitoli di una storia unica, tanto nei riflessi interni al mondo universitario quanto nel rapporto, a volte con- flittuale, ma sempre vivo e intenso, con la città: dagli esordi, a inizio decennio, fino agli eventi del ’77, dal drammatico intreccio dei cosiddetti “delitti del DAMS” ai collettivi degli anni Ot- tanta, dalla Pantera degli anni ’90 fino ai cambiamenti intervenuti dopo il Duemila.

La mostra fa parte di “DAMS50”, il cartellone che raccoglie oltre 30 eventi dedicati ai 50 anni del DAMS, rivolti agli studenti, agli ex studenti del corso di laurea, nonché ai cittadini e a tutti gli appassionati.

Info: www.museibologna.it/musica

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“1X2 FlavioFavelliNanniMenettiFabiolaNaldi”, fino al 20 giugno 2021

“1X2 FlavioFavelliNanniMenettiFabiolaNaldi” nasce dalla volontà di Flavio Favelli e Nanni Menetti di realizzare un progetto unico, irripetibile e condiviso. A partire dalla presentazione di due opere pittoriche apparentemente identiche (una di Flavio Favelli, l’altra di Nanni Menetti), il progetto vede la partecipazione curatoriale di Fabiola Naldi che ha chiesto ai due artisti di “pensare” a un processo artistico, sinestetico e ambientale del tutto inaspettato.

Le due opere, entrambe di 140 x 100 cm, realizzate con tecniche differenti ma dal risultato simile e poco distinguibili a un primo sguardo, sono esposte all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte, nella Sala Urbana, interamente vuota per accogliere la sola installazione verticale nei pressi della parete centrale.

Dalla “tradizionale” presenza espositiva entro i luoghi deputati, il progetto “1X2” si sposta inoltre sulle bacheche comunali di via dell’Indipendenza grazie alla collaborazione con CHEAP e alla costruzione visiva di eee studio (Emilio Macchia e Erica Preli).

L’immagine costruita per essere fruita come un poster di strada contiene pensieri e parole di Flavio Favelli, Nanni Menetti e Fabiola Naldi, ridefiniti dall’elaborazione, non solo grafica, di eee studio.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Vimercati – Morandi. Ripetizioni differenti”, fino al 18 luglio 2021

Nella riscoperta critica che negli ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è stata ricorrentemente avvicinata all'opera pittorica e incisoria di Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio espressivo.

L'analogo procedimento di interrogazione seriale di oggetti comuni prelevati dal dato di realtà e una condizione di schiva solitudine, ancorata ai margini del sistema dell'arte, ha suggerito un parallelismo nella postura, estetica e di ethos, di due artisti diversamente inattuali per riluttanza di adesione alle convenzioni del proprio tempo storico, e per questo profondamente contemporanei.

Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di accostamento, unica e speciale per capacità di risonanza interiore, nella mostra “Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti” allestita a Casa Morandi.

Il progetto espositivo è curato da Lorenzo Balbi e promosso con la preziosa collaborazione di Ar- chivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese.

Le 23 fotografie di Franco Vimercati esposte – 3 dalla serie “Senza titolo (Fiori)”, 6 dalla serie “Senza titolo (Vaso)” e la serie completa di 14 immagini del corpus “Senza titolo (Brocca)” – sono state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei soggetti prediletti da Morandi nella sua indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni esemplari originali.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo civico del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Parigi è in piena rivoluzione. Mostra storico-
documentaria a 150 anni dalla Comune di Parigi”, fino al 1 agosto 2021

Il 18 marzo di centocinquant'anni fa, dalle aspirazioni di rinnovamento sociale del proletariato parigino, dalla reazione contro le tendenze monarchico-conservatrici del governo di Versailles retto da Adolphe Thiers, dall'indignazione patriottica verso la resa all'invasore prussiano, sorgeva la Comune di Parigi: «il più importante episodio di lotta della classe operaia prima della rivoluzione sovietica del 1917».

L'esposizione presenta documenti, cimeli ed illustrazioni riguardanti la partecipazione emiliana ai mesi dell'esperienza comunarda, in particolar modo di quei volontari garibaldini già distintisi nelle file dell'Armata dei Vosgi di Giuseppe Garibaldi, l'unico corpo dell'esercito francese che era riuscito a sconfiggere i tedeschi sul campo di battaglia.

Sul portale Storia e Memoria di Bologna si possono inoltre consultare ulteriori notizie ed approfondire attraverso video e documenti.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”, fino al 12 settembre 2021

Promosso dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina costituisce l'apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario del Museo Davia Bargellini e l’omaggio al suo fondatore, Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini.

Affascinato dalle grandi raccolte museali di arti applicate e industriali che si andavano moltiplicando in Europa, Malaguzzi Valeri concepì l’idea di istituire un museo autonomo dedicato alle arti decorative, in cui fossero riunite, per scopi didattici e divulgativi, le più alte espressioni della locale tradizione artigianale di pregio.

Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo.

Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle collezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia. Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature, copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in fatto di moda nel XVIII secolo.

Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola. La presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon gusto e divertimento, specchio dei tempi di una società illuminata dagli ultimi splendori albicanti appena prima del definitivo tramonto.

La mostra si configura come occasione ideale per presentare in anteprima al pubblico 8 pregevoli manufatti, di varia tipologia e funzione, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli-Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna con la finalità di incrementare le collezioni del Museo Davia Bargellini e del Museo Civico Medievale. Realizzati da fornaci veneziane e muranesi, essi documentano in gran parte la diffusione nella prima metà del Settecento del cosiddetto cristallo “ad uso di Boemia”, un tipo di vetro con notevoli percentuali di ossido di piombo in aggiunta all’ossido di potassio, lavorabile a caldo secondo la tradizione muranese, da cui si ottiene una maggiore brillantezza.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Maurizio Donzelli. In nuce”, fino al 19 settembre 2021

La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), promossa in collaborazione con Galleria Massimo Minini di Brescia, e curata da Ilaria Bignotti e Massimo Medica, si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli “Arazzi” ai “Mirrors”, dai “Disegni del Quasi” ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica dei “Notturni”, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ancora inediti.

Il titolo della mostra, “In nuce”, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.

Lasciandosi trasportare dalle suggestioni e dalle meraviglie dei tesori del museo bolognese e dai racconti che essi restituiscono sala dopo sala, Donzelli traccia ipotesi di un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le forme, gli ornamenti, le iconografie stratificate, nascoste e latenti, dall’antichità alla contemporaneità.

Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo, che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratificata del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti.

 Info: www.museibologna.it/arteantica

 

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area me- tropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeolo- gico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Gal- leria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 16-20; sabato, domenica e festivi h 10-20 chiuso: lunedì

mercoledì 2 giugno aperto ore 10-20

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto: sabato e festivi h 16-19

chiuso: domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì mercoledì 2 giugno chiuso

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

In occasione della mostra “Helen Dowling. Something for the Ivory”, aperto sabato e domenica ore 11-16

mercoledì 2 giugno chiuso

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto: sabato, domenica e festivi h 12-19

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì mercoledì 2 giugno chiuso

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto: lunedì e mercoledì ore 10-13; giovedì e venerdì h 15-19; sabato, domenica e festivi h 10-19

chiuso: martedì

mercoledì 2 giugno aperto ore 10-19

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto: martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi h 10-19

chiuso: lunedì

mercoledì 2 giugno aperto ore 10-19

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto: martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi h 10-18.30

chiuso: lunedì

mercoledì 2 giugno aperto ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto: martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi h 10-18.30

chiuso: lunedì

mercoledì 2 giugno aperto ore 10-18.30

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; sabato, domenica e festivi ore 11-18.30

chiuso: lunedì

mercoledì 2 giugno aperto ore 11-18.30

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto: giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 15-19 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì

mercoledì 2 giugno chiuso

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 347592

aperto: venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

mercoledì 2 giugno chiuso

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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