giovedì 22 luglio 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna 23 - 29 luglio 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello
spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

martedì 27 luglio

ore 21: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “(s)Nodi. Festival di musiche inconsuete”

“Mondo Tango”

Con Orquesta de tango nomade: Paola Fernandez Dell’Erba, voce; Moreno Falciani, flauta, clarinete; Hernan Fassa, pianoforte; Marta Pistocchi, violino; Virgilio Monti, contrabbasso.

Mondo Tango nasce dalla raccolta del “tango nomade”, cioè tutti quei tanghi che non sono nati in Argentina ma in diverse città del mondo, da oriente a occidente, lungo tutto il ‘900.

Il risultato? Un repertorio inaspettato, meticcio, cantato in lingue diverse: polacco, francese, turco, greco, italiano, spagnolo, giapponese, inglese... Brani sorprendenti che, lontani dal folklore spicciolo, diventano gli affreschi delle metropoli di un vero e proprio “mondo tango” capace di disegnare un’epoca.

L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura

- sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it con una maggiorazione di € 1,00

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

PER I BAMBINI

Estate al Museo. I campi estivi dell’Istituzione
Bologna Musei “Un’estate da favola. C'era una volta... il futuro”

Anche per l’estate 2021 i campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei aspettano i bambini e i ragazzi da 6 a 11 anni nella suggestiva cornice “verde” di Villa delle Rose.

Fino al 30 luglio e dal 30 agosto al 10 settembre, dieci settimane dedicate alla sperimentazione di pratiche e attività “sensibili” per allenare la loro immaginazione narrativa nell'“arte di inventare storie”. La fonte di ispirazione di quest’anno è il celebre testo “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari.

Le attività sono articolate in un ricco programma che prevede laboratori dedicati all'arte e al patrimonio culturale, letture animate, proiezioni di film, esplorazioni naturali e gioco libero all'aperto. Inoltre, ogni settimana prevede uscite per attività in luoghi cittadini di interesse storico e culturale.

Le iscrizioni vengono raccolte online sul portale Scuole On-Line del Comune di Bologna. Info: www.museibologna.it

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 23 luglio

ore 18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“Aldo Giannotti. Satellite Events: Dan Perjovschi.
Black&White with Many Nuances”, talk on line

“Satellite Events”, il programma satellite della mostra “Safe and Sound”, consiste in una serie di azioni, performance e concerti curati da Aldo Giannotti. Gli artisti invitati presentano interventi legati alla nozione di sicurezza e protezione, temi centrali dell'esposizione. Venerdì 23 luglio alle ore 18, in diretta sulla pagina Facebook del MAMbo (https://www.facebook.com/MAMboMuseoArteModernaBologna), si terrà l'incontro on line Black&White with Many Nuances con Dan Perjovschi, Aldo Giannotti e Lorenzo Balbi.

Dan Perjovschi (Sibiu, Romania, 1961) è noto internazionalmente per le grandi installazioni murali composte da disegni e giochi di parole che si interrogano su importanti eventi socio-politici e sulle contraddizioni del sistema dell’arte contemporanea.

L’artista sarà in dialogo con Aldo Giannotti e Lorenzo Balbi, discutendo di alcuni aspetti che accomunano le loro ricerche, in particolare l’utilizzo del disegno come strumento critico capace di visualizzare idee, posizioni e nuove domande nello spazio pubblico e museale.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento
veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”

Visita animata alla mostra a cura di Angela Lezzi.

I Musei Civici d'Arte Antica, in collaborazione con “Senza titolo”, propongono un ciclo di visite animate dedicate alla mostra “Le plaisir de vivre”. Le attività saranno arricchite da letture goldoniane, trattati di moda e da video volti ad approfondire Il piacere di vivere del Settecento veneziano e bolognese.

Prenotazione obbligatoria entro le ore 13 di venerdì 23 luglio.

Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.museibologna.it/arteantica

ore 17 e ore 18: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

"...che mi fa sovvenir del mondo antico".
Archeologia e Divina Commedia

Visita guidata alla mostra a cura di ASTER.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it entro le ore 18.30 del giorno precedente l’attività indicando il numero di persone e un recapito telefonico.

Informazioni: tel. 331 6139089 (giovedì ore 10-12).

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 19-21: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5

Nell’ambito della rassegna “Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino”

“Apertura straordinaria del Museo del Risorgimento e visite guidate”

In occasione della rassegna “Lavoropiù -
Overnight – Oltre il Giardino” il museo osserva un’apertura straordinaria dalle ore 19 alle ore 21.

Inoltre propone due visite guidate tematiche alle ore 19 e alle ore 20 con Mirtide Gavelli:

ore 19: “Donne. Dalla dipendenza
all’indipendenza”

Visita guidata al Museo del Risorgimento. Le donne del Risorgimento prima del femminismo.

ore 20: “Tutti a scuola! Istruzione per grandi e piccini”

Visita guidata al Museo del Risorgimento. Scuola per tutti: dall’istruzione per pochi all’educazione popolare.

Per le visite guidate la prenotazione è obbligatoria entro le ore 13 del giorno precedente (o fino ad esaurimento dei posti disponibili) inviando una mail a museorisorgimento@comune.bologna.it oppure telefonando allo 051 225583 (lunedì-venerdì, ore 9-13.30) indicando nome cognome e numero di cellulare.

“Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino” è la rassegna a cura di Laboratorio delle Idee, con la direzione artistica di Emilio Marrese.

Dal 1° al 31 luglio Piazza Carducci, una delle piazze più suggestive del centro storico di Bologna, apre al pubblico con l’invito a trascorrere insieme le serate estive e sperimentare un format originale che intreccia musica, danza e stand up comedy oltre a lezioni e approfondimenti su temi e argomenti della nostra attualità.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Scrivere per cambiare”

La Certosa si fa palcoscenico della Storia con Gloria Gulino di Istantanea Teatro. La vita di Gualberta Alaide Beccari (1842-1906), una mente brillante al servizio di ideali moderni, ardente mazziniana, promotrice del movimento emancipazionista femminile, scrittrice e fondatrice del periodico “La Donna”. Una penna coraggiosa che non smette di raccontare qualcosa anche oggi. A cura di Istantanea Teatro.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria al 351 5714158 (solo messaggi) - istantanea.teatro@gmail.com. Pagamento il giorno dell’appuntamento esclusivamente con soldi contati, non verranno dati resti.

È consigliato portare un cuscino o un plaid.

L’appuntamento si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa) + € 1,00 di tessera associativa

Info: www.museibologna.it/risorgimento

sabato 24 luglio

ore 17: Casa Morandi – via Fondazza 36

“Visita guidata a Casa Morandi”

Visita guidata a Casa Morandi, la dimora-studio dove il maestro bolognese ha vissuto e lavorato dal 1910 al 1964, in via Fondazza, 36 a Bologna, a cura del Dipartimento educativo MAMbo. Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 di venerdì 23 luglio).

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

ore 18-21: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“Aldo Giannotti. Satellite Events: Stefano Giuriati – GO HOME”

“Satellite Events”, il programma satellite della mostra “Safe and Sound,” consiste in una serie di azioni, performance e concerti curati da Aldo Giannotti. Gli artisti invitati presentano interventi legati alla nozione di sicurezza e protezione, temi centrali dell'esposizione.

Sabato 24 luglio sarà visibile la performance “GO HOME” di Stefano Giuriati.

La performance “GO HOME” prende forma dall’immaginario della guerra fredda in cui, come sostiene l'artista, “il mondo era diviso in due blocchi e la sicurezza dei cittadini era assicurata dal potenziale bellico di due forze opposte”. Riprendendo la frase “Yankee Go Home”, usata come slogan politico contro il popolo americano e il sistema economico che rappresentava, l’artista amplia il raggio d’azione della richiesta, mettendo in scena uno scontro violento e goliardico tra pubblico e le dinamiche di sicurezza proprie dello spazio espositivo.

Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso € 3,00

Info: www.mambo-bologna.org

ore 19-21: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5

Nell’ambito della rassegna “Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino”

“Apertura straordinaria del Museo del Risorgimento”

In occasione della rassegna “Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino” il museo osserva un’apertura straordinaria dalle ore 19 alle ore 21.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

lunedì 26 luglio

ore 18 e ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“A spasso con Dante nella selva oscura della
Certosa”

Ci farà da guida il grande poeta, con lui ci addentreremo in Certosa, tessendo la trama dei legami e delle immagini che richiamano l’opera dantesca. Partendo dal piccolo libretto del bolognese Bernardo Gasparini, “Due notti alla Certosa di Bologna”, sorta di breve viaggio nella selva oscura della Certosa, lungo il nostro cammino ci imbatteremo in figure come Carducci che al poeta hanno dedicato importanti studi o Fabio Frassetto, l’antropologo che si impegnò nel districare un appassionante enigma: come era il vero volto di Dante?

Visita guidata a cura di Associazione Co.Me.Te.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria al 338 6516288.

Pagamento il giorno della visita esclusivamente con soldi contati, non verranno dati resti.

La visita si terrà anche in caso di maltempo.

Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

martedì 27 luglio

ore 19-21: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5

Nell’ambito della rassegna “Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino”

“Apertura straordinaria del Museo del Risorgimento e visite guidate”

In occasione della rassegna “Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino” il museo osserva un’apertura straordinaria dalle ore 19 alle ore 21.

Inoltre propone due visite guidate tematiche alle ore 19 e alle ore 20 con Andrea Spicciarelli: ore 19: “Parigi è in piena rivoluzione”

Visita guidata alla mostra presso il Museo del Risorgimento. Il 18 marzo di centocinquant'anni fa, dalle aspirazioni di rinnovamento sociale del proletariato parigino sorgeva la Comune di Parigi: «il più importante episodio di lotta della classe operaia prima della rivoluzione sovietica del 1917». Sono esposti documenti, cimeli ed illustrazioni riguardanti la partecipazione emiliana ai mesi dell'esperienza comunarda, in particolar modo di quei volontari garibaldini già distintisi nelle file dell'Armata dei Vosgi di Giuseppe Garibaldi, l'unico corpo dell'esercito francese che era riuscito a sconfiggere i tedeschi sul campo di battaglia. La mostra è collegata ai contenuti del portale Storia e Memoria di Bologna, dove si potranno consultare ulteriori notizie ed approfondire attraverso video e documenti.

ore 20: “L’Internazionale a Bologna: quando il
diavolo arrivò al Pontelungo”

Un tentato assalto al cielo fra Imola, Persiceto e il contado bolognese, raccontato a partire dal materiale esposto nella mostra “Parigi è in piena rivoluzione” realizzata a 150 anni dalla Comune di Parigi.

Per le visite guidate la prenotazione è obbligatoria entro le ore 13 del giorno precedente (o fino ad esaurimento dei posti disponibili) inviando una mail a museorisorgimento@comune.bologna.it oppure telefonando allo 051 225583 (lunedì-venerdì, ore 9-13.30) indicando nome cognome e numero di cellulare.

“Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino” è la rassegna a cura di Laboratorio delle Idee, con la direzione artistica di Emilio Marrese.

Dal 1° al 31 luglio Piazza Carducci, una delle piazze più suggestive del centro storico di Bologna, apre al pubblico con l’invito a trascorrere insieme le serate estive e sperimentare un format originale che intreccia musica, danza e stand up comedy oltre a lezioni e approfondimenti su temi e argomenti della nostra attualità.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento


mercoledì 28 luglio

ore 19-21: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5

Nell’ambito della rassegna “Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino”

“Apertura straordinaria del Museo del Risorgimento”

In occasione della rassegna “Lavoropiù - Overnight – Oltre il Giardino” il museo osserva un’apertura straordinaria dalle ore 19 alle ore 21.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 29 luglio

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Un ideale di bellezza "classica": l'Atena Lemnia di Fidia”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/68/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 18.30 e ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”

“Il teschio e la farfalla | simboli e misteri in Certosa”

Nulla è casuale in Certosa: anche i più piccoli dettagli di un monumento o di una statua hanno un significato. Delicate statue alate, allegorie vigorose e simboli arcani ci parlano delle virtù e del carattere delle persone a cui i monumenti sono dedicati. Anche le guide si faranno evanescenti per parlavi "da un altro tempo e da un altro luogo" di misteriosi significati. Seguiteci tra chiostri, logge e sale, alla scoperta di teschi, leoni, grifoni, sfingi e serpenti attorcigliati in percorso notturno tra arte, letteratura e mistero.

Visita guidata a cura di MirArte.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).

La visita si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 20: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22

Nell’ambito della rassegna “Attorno al Museo”

“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”

Una visita guidata a cura del Dipartimento educativo MAMbo.

Prenotazione obbligatoria a
mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). A seguire, alle ore 21.15, nel Parco della Zucca antistante il museo, si svolgerà, in collaborazione con Bologna Jazz Festival, il “Concerto per la Memoria” interpretato dal trombettista Enrico Rava, uno tra i nomi più noti del panorama jazzistico internazionale, accompagnato al pianoforte da Andrea Pozza
, attualmente tra i pianisti più richiesti a livello europeo.

Il duo presenterà melodie e brani tratti dalla migliore tradizione jazzistica: dagli standards più antichi come Cheek to Cheek a brani, particolarmente cari a Rava, tratti dal repertorio di Miles Davis e Chet Baker, a qualche incursione nella musica brasiliana di Jobim; il tutto elaborato in maniera originale dalle personalità dei due musicisti.

Prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti, sul sito https://attornoalmuseo.it/. Ingresso al museo e alla visita guidata: gratuito

Ingresso allo spettacolo: biglietto a pagamento

Info: www.mambo-bologna.org/museoustica

MOSTRE IN CORSO

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Aldo Giannotti. Safe and Sound”, fino al 5 settembre 2021

“Safe and Sound” di Aldo Giannotti, ideata per il MAMbo, è la prima mostra antologica dell’artista in un’istituzione italiana, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì.

Il progetto, vincitore della VIII edizione del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse prospettive.

Spaziando dall'aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale, fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha in questi campi, la mostra invita a riflettere sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a tali concetti. Regolamenti, leggi e codici di comportamento, applicati nei diversi ambiti sociali, sono i temi che Giannotti osserva per una personale riflessione sulla sicurezza.

Il visitatore viene accolto in uno spazio in cui è libero di esercitare potenziali alternative com- portamentali: l’invito è di sfidare e piegare il proprio senso delle regole e il proprio comportamento per favorire nuovi processi decisionali all'interno di strutture, come può essere quella museale, in cui i concetti di sicurezza e protezione sono profondamente radicati.

Sebbene il disegno sia al centro della pratica artistica di Giannotti, l’attivazione o la realizzazione delle azioni abbozzate nei disegni prendono spesso altre forme: installazioni, performance, opere video o riadattamenti di strutture spaziali.

“Safe and Sound” si configura, in parte, come intervento sulla struttura architettonica capace di ripensare lo spazio museale e il modo in cui i visitatori interagiscono con esso. I percorsi creati dagli interventi strutturali di Giannotti all'interno del museo tengono conto della specificità dell'edificio pur producendo un adattamento completamente personalizzato, che ha costretto la stessa istituzione a partecipare al rimodellamento delle norme, sia concettualmente che in pratica. La mostra non è dunque solo un intervento sulla struttura spaziale ma anche un modo per esplorare la rete di relazioni che definiscono un'esperienza museale in quanto tale.

La mostra lascia emergere una serie di interrogativi relativi a come può essere vissuto un museo e a quali interazioni si sviluppano al suo interno, in un’esperienza che non è mai “oggettivamente determinata”, ma viene sperimentata soggettivamente e influenzata in modo inevitabile dal ruolo ricoperto di volta in volta dai singoli attori: centrali in questo senso per Aldo Giannotti sono i guardasala, incarnazione del concetto di sicurezza, protagonisti della relazione più immediata con il pubblico, portavoce del “si può” e del “non si può” fare. Il personale di sala e un “manuale” di istruzioni su come rapportarsi ai visitatori ideato dal Aldo Giannotti, sono gli elementi costitutivi di “The Museum Score”, l’opera-performance premiata da Italian Council e destinata al MACRO di Roma.

Info: www.mambo-bologna.org

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“RE-COLLECTING. Contenere lo spazio”, fino al 19 settembre 2021

Prosegue con il secondo appuntamento, dedicato alla collezione permanente del MAMbo, “RE- COLLECTING”, ciclo di focus espositivi che approfondiscono temi legati alle collezioni permanenti di MAMbo e del Museo Morandi.

“Contenere lo spazio”, a cura di Sabrina Samorì, è una narrazione tridimensionale costruita attorno ai concetti di spazio vuoto e spazio pieno, spazio intimo e spazio pubblico.

In un gioco continuo di specchi, rimandi e confronti tra le opere della collezione permanente MAMbo, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo internazionale e biblioteca della musica, e attraverso il loro intreccio relazionale, si è voluto dare spazio a differenti piani di lettura per generare riflessioni.

Se da un lato il focus espositivo indaga lo spazio che ognuno di noi occupa nella quotidianità - come vuoto tra i corpi, ma anche come luogo dove i corpi possono esistere - dall’altro il termine “contenere” ha un forte rimando sia all’attuale concetto di contenimento (sociale e culturale) sia a quello di contenitore (casa, museo, supporto dell’opera).

La mostra è concepita come un album della memoria che mette insieme opere e pensieri, al fine di ricostruire visivamente la storia attuale: quella che stiamo vivendo e che ha profondamente segnato il nostro modo di vivere lo spazio, il tempo e le relazioni. Info: www.mambobologna.org

Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“NO DAMS! 50 anni di Corso di Laurea in
Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo”, fino al 25 luglio 2021

Fu in un Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna che, nei primi mesi del 1970, il Prof. Benedetto Marzullo, ordinario di Letteratura greca e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, illustrò il piano didattico del nuovo Corso di Laurea DAMS. Decisiva e vincente, pur fra molte polemiche e resistenze, fu l’idea di affidare gli insegnamenti ad un corpo docente che, accanto a figure provenienti dall’ambito accademico, coinvolgesse protagonisti del mondo delle arti e delle industrie culturali, in grado di riportare nella didattica la propria esperienza di lavoro e di ricerca.

Ma accanto ai docenti occorre assolutamente ricordare intere generazioni di studenti, impetuosa espressione di nuove forme di creatività, gioiosamente “anomali”, ma pure animati da forti ed originali curiosità intellettuali, straordinariamente appassionati, coinvolti e coinvolgenti, i quali, fin dai primi anni, e poi nel tempo, hanno contribuito in maniera determinante a segnare l’identità e i meriti del DAMS.

La mostra, promossa da Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna e curata da Claudio Marra e Anna Rosellini, intende ricordare i principali passaggi storici del Corso di Laurea, ma anche suggerire, già a partire dalla particolarità del progetto espositivo, come il DAMS continui ad essere, anche oggi, un luogo di innovazione didattica, di ricerca e di sperimentazione estetica. Documenti, disegni, fotografie, video raccontano, pur se in maniera sintetica, i capitoli di una storia unica, tanto nei riflessi interni al mondo universitario quanto nel rapporto, a volte conflittuale, ma sempre vivo e intenso, con la città: dagli esordi, a inizio decennio, fino agli eventi del ’77, dal drammatico intreccio dei cosiddetti “delitti del DAMS” ai collettivi degli anni Ottanta, dalla Pantera degli anni ’90 fino ai cambiamenti intervenuti dopo il Duemila.

La mostra fa parte di “DAMS50”, il cartellone che raccoglie oltre 30 eventi dedicati ai 50 anni del DAMS, rivolti agli studenti, agli ex studenti del corso di laurea, nonché ai cittadini e a tutti gli appassionati.

Info: www.museibologna.it/musica

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“NINO MIGLIORI. Via Elio Bernardi, 6. Ritratti
alla luce di un fiammifero”, fino al 31 luglio 2021

La mostra, a cura di Alessandra D’Innocenzo e promossa da DOUTDO e Fondazione Nino Migliori in collaborazione con Istituzione Bologna Musei e Fondazione Cineteca di Bologna, espone una serie di fotografie di Nino Migliori.

“I volti umani sono monumenti irripetibili che contengono storie, esperienze, emozioni, paure, amori, dolori e gioie. Nino Migliori ha fotografato seicento volti di donne e uomini, alla luce di un fiammifero, come ha fatto con molte sculture e bassorilievi. Ci sono volti che qualcuno riconoscerà o altri che rimarranno sconosciuti. Sono amici, o amici di amici, che sono andati a trovarlo dal 2016 ad oggi nel suo studio in via Elio Bernardi, 6 a Bologna.”

Attraverso i tanti ritratti che Nino Migliori realizza nel corso del tempo è possibile riconoscere l’evoluzione del suo linguaggio e capire che i generi fotografici sono per lui un pretesto da cui partire per trovare e sperimentare nuove possibilità di visione e di narrazione.

Per Migliori la fotografia è un processo di scrittura per immagini del proprio pensiero, che permette di aprire nuovi interrogativi sulla percezione del reale. Sperimentare non è solo verificare la struttura e le possibilità di un linguaggio, ma significa confrontarsi anche con la tradizione poetica e iconografica del passato, per rileggere il presente.

Oltre alla luce, l’autore riprende sempre nelle sue ricerche il tempo, inteso come fattore che segna la realtà e permette alla fotografia di formarsi, la materia, corpo del reale e dell’immagine, e infine la memoria, come traccia stratificata in divenire. Tutto questo è considerato da Migliori in relazione all’evoluzione tecnologica dei sistemi di visione, non solo fotografici, che consentono diverse possibilità di lettura e di percezione della realtà.

Questi aspetti tornano in una forma nuova nel ciclo fotografico intitolato “Lumen” dedicato alla scultura, a cui si lega il lavoro dei ritratti a lume di fiammifero. Nella serie “Lumen”, Migliori fotografa in bianco e nero, a lume di candela, importanti opere della storia dell’arte italiana, dal Medioevo all’Ottocento, per riflettere sulla percezione dell’immagine dalla prospettiva di un tempo lontano. Dal racconto a lume di candela dell’inanimato, con il riferimento a un tempo storico precedente a quello della luce elettrica e della fotografia, passa a un ciclo in cui rivolge lo sguardo all’animato, al volto dell’uomo.

Dal 2016 al 2021 realizza i ritratti che sono presenti in mostra e nel catalogo che l’accompagna. In questo lavoro si evidenzia ancora una volta l’elemento gestuale, al di fuori del mezzo fotografico, il tempo, determinato dalla bruciatura del bastoncino di legno, la materia, quella del volto ritratto che riflette la luce in modo diverso rispetto alle superficie delle sculture in marmo o in terracotta.

Quelli di Migliori sono ritratti dell’interiorità, che si manifestano attraverso la luce e l’ombra, il bianco e il nero. Il fiammifero acceso, che tiene in mano e muove con velocità diverse intorno al volto del soggetto mentre lo ritrae, diventa l’unico riferimento al mondo esterno, al divenire delle cose.

Info: www.museibologna.it/archeologico

“’...che mi fa sovvenir del mondo antico’.
Archeologia e Divina Commedia”, fino al 1 novembre 2021

Il primo progetto espositivo di “Agorà Archeologia”, a cura di Marinella Marchesi, è dedicato a Dante Alighieri nell'anno in cui ricorre la celebrazione dei 700 anni dalla morte.

Attraverso materiali di varie provenienze, tutti appartenenti al patrimonio del museo, il percorso analizza personaggi e tradizioni miti-storiche del mondo antico, riprese e rielaborate in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà della Divina Commedia.

La narrazione del viaggio che Dante intraprende il 25 marzo del 1300 attraverso i tre regni oltremondani è infatti un insieme perfetto di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e letterari che provengono non solo dal mondo classico - quelli sicuramente più evidenti - ma anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.

La mostra si apre, perciò, con un rapido sguardo al complesso sistema dell’Aldilà egizio, nelle cui regioni si svolgeva il cammino dell’anima e al contempo il viaggio notturno del sole, molto probabilmente noto a Dante solo per via indiretta, forse anche attraverso le cosiddette “Visioni dell’Aldilà”, ben diffuse nel Medioevo.

Seguono le immagini e le storie di coloro che precedettero Dante nel viaggio oltremondano: i protagonisti di catabasi, cioè di discese agli Inferi, e di incontri con le anime dei defunti che popolano la letteratura greca e latina e sulle cui tracce si incammina anche il sommo poeta, ricordandoli tutti nel corso della sua narrazione, secondo diverse modalità.

Strettamente connessi a questi, vi sono poi i custodi e i giudici infernali, le cui raffigurazioni, a partire dal mondo antico, hanno attraversato le espressioni artistiche di tutte le epoche. In prevalenza esseri ibridi e mostruosi tratti dalla mitologia classica, già presenti nell’Aldilà greco- romano, subiscono nell’Inferno dantesco una trasformazione in chiave demoniaca e simbolica. Una panoramica conclusiva è infine dedicata alle numerose divinità pagane che Dante reinterpreta attraverso lo sguardo del Cristianesimo, nella profonda convinzione che dietro ai miti classici si celassero verità interpretabili cristianamente: sono quelle divinità cui si appella affinché ispirino la stesura del suo poema - le Muse ed Apollo - e quelle che danno il nome ai pianeti associati a sette dei nove cieli in cui si articola il Paradiso.

Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo civico del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Parigi è in piena rivoluzione. Mostra storico-
documentaria a 150 anni dalla Comune di Parigi”, fino al 1 agosto 2021

Il 18 marzo di centocinquant'anni fa, dalle aspirazioni di rinnovamento sociale del proletariato parigino, dalla reazione contro le tendenze monarchico-conservatrici del governo di Versailles retto da Adolphe Thiers, dall'indignazione patriottica verso la resa all'invasore prussiano, sorgeva la Comune di Parigi: «il più importante episodio di lotta della classe operaia prima della rivoluzione sovietica del 1917».

L'esposizione presenta documenti, cimeli ed illustrazioni riguardanti la partecipazione emiliana ai mesi dell'esperienza comunarda, in particolar modo di quei volontari garibaldini già distintisi nelle file dell'Armata dei Vosgi di Giuseppe Garibaldi, l'unico corpo dell'esercito francese che era riuscito a sconfiggere i tedeschi sul campo di battaglia.

Sul portale Storia e Memoria di Bologna si possono inoltre consultare ulteriori notizie ed approfondire attraverso video e documenti.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 29 agosto 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambobologna.org/museomorandi

 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Risonanze”, fino al 12 settembre 2021

Per la settima edizione di “Opentour”, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, le Collezioni Comunali d'Arte accolgono la mostra collettiva “Risonanze” con interventi di Elham M. Aghili, Khorshid Pouyan, Rui Wang, Kun Zhao e Yanxi Zhou.

Il progetto è uno dei tre momenti espositivi di “Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea”, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell’arte con- temporanea in dialogo con l’architettura e i suoi contesti, che vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l’architettura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. “Risonanze” costituisce l'esito progettuale realizzativo del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell'anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura in una prospettiva di continuità concettuale e visiva che vede il segno nelle sue diverse declinazioni linguistiche intimamente connesso al contesto ambientale/architettonico. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, i cinque studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.

Nella Cappella Farnese, con l’opera “La ferita dell’epoca”, Yanxi Zhou riflette sul ruolo del patrimonio culturale, materiale e immateriale, analizzandolo in relazione allo sviluppo della tecnologia e delle sue trasformazioni che hanno cambiato in maniera profonda la nostra vita e la percezione che abbiamo di noi stessi. Partendo da una serie di scatti fotografici, fatti in successione in quello stesso spazio, Zhou costruisce un’animazione video, in cui entra in dialogo con la dimensione simbolica delle opere presenti in Cappella relazionandole al tema affrontato. Nella Sala 3 del museo, con l’intervento “L’amore ha bisogno di distanza”, Rui Wang pone una delimitazione spaziale, una linea di luce di colore rosso e blu, tra lo spettatore e le opere della collezione, un dispositivo di sicurezza che sottolinea una partizione di spazio eletta a simbolo tra noi e il mondo, capace di generare assonanze con la dimensione di confinamento a cui siamo stati costretti.

Nella Sala 20, con l’opera “Carpe Diem”, anche Kun Zhao sceglie di inibire la libera percorribilità dello spazio espositivo, negando al pubblico la possibilità di avvicinarsi alle opere della collezione permanente. Con questo intervento l’artista invita i visitatori ad una riflessione sui concetti di protezione/proibizione in riferimento all’accessibilità del patrimonio culturale, che ci viene proposta negli spazi pubblici e privati.

Infine, nella Sala Boschereccia, l’intervento site specific “Hybrids” di Elham M. Aghili e Khorshid Pouyan ci introduce in un ambiente multisensoriale, in cui il suggestivo tappeto sonoro di Pouyan, rilevato nell’Orto Botanico di Bologna con uno strumento capace di tradurre in suoni le vibrazioni delle piante, si unisce ad un immersivo intreccio tessile, costruito da Aghili con fili di ferro e lane colorate, che restituisce all’osservatore un immaginario futuro tra il selvatico e l’addomesticato, abitato da una nuova generazione vegetale.                                             Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”, fino al 12 settembre 2021

Promosso dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina costituisce l'apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario del Museo Davia Bargellini e l’omaggio al suo fondatore, Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini.

Affascinato dalle grandi raccolte museali di arti applicate e industriali che si andavano moltiplicando in Europa, Malaguzzi Valeri concepì l’idea di istituire un museo autonomo dedicato alle arti decorative, in cui fossero riunite, per scopi didattici e divulgativi, le più alte espressioni della locale tradizione artigianale di pregio.

Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo.

Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle col- lezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia. Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature, copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in fatto di moda nel XVIII secolo.

Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola. La presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon gusto e divertimento, specchio dei tempi di una società illuminata dagli ultimi splendori albicanti appena prima del definitivo tramonto.

La mostra si configura come occasione ideale per presentare in anteprima al pubblico 8 pregevoli manufatti, di varia tipologia e funzione, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli-Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna con la finalità di incrementare le collezioni del Museo Davia Bargellini e del Museo Civico Medievale. Realizzati da fornaci veneziane e muranesi, essi documentano in gran parte la diffusione nella prima metà del Settecento del cosid- detto cristallo “ad uso di Boemia”, un tipo di vetro con notevoli percentuali di ossido di piombo in aggiunta all’ossido di potassio, lavorabile a caldo secondo la tradizione muranese, da cui si ottiene una maggiore brillantezza.

 Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna

“Maurizio Donzelli. In nuce”, fino al 19 settembre 2021

La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), promossa in collaborazione con Galleria Massimo Minini di Brescia, e curata da Ilaria Bignotti e Massimo Medica, si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli “Arazzi” ai “Mirrors”, dai “Disegni del Quasi” ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica dei “Notturni”, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ancora inediti.

Il titolo della mostra, “In nuce”, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.

Lasciandosi trasportare dalle suggestioni e dalle meraviglie dei tesori del museo bolognese e dai racconti che essi restituiscono sala dopo sala, Donzelli traccia ipotesi di un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le forme, gli ornamenti, le iconografie stratificate, nascoste e latenti, dall’antichità alla contemporaneità.

Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo, che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratificata del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 3 ottobre 2021

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021

“Vimercati – Morandi. Ripetizioni differenti”, fino al 26 settembre 2021

Nella riscoperta critica che negli ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è stata ricorrentemente avvicinata all'opera pittorica e incisoria di Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio espressivo.

L'analogo procedimento di interrogazione seriale di oggetti comuni prelevati dal dato di realtà e una condizione di schiva solitudine, ancorata ai margini del sistema dell'arte, ha suggerito un parallelismo nella postura, estetica e di ethos, di due artisti diversamente inattuali per riluttanza di adesione alle convenzioni del proprio tempo storico, e per questo profondamente contemporanei.

Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di accostamento, unica e speciale per capacità di risonanza interiore, nella mostra “Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti” allestita a Casa Morandi.

Il progetto espositivo è curato da Lorenzo Balbi e promosso con la preziosa collaborazione di Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese.

Le 23 fotografie di Franco Vimercati esposte – 3 dalla serie “Senza titolo (Fiori)”, 6 dalla serie “Senza titolo (Vaso)” e la serie completa di 14 immagini del corpus “Senza titolo (Brocca)” – sono state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei soggetti prediletti da Morandi nella sua indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni esemplari originali.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area me- tropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasver- sali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 15-20; venerdì ore 15-21; sabato, domenica e festivi ore 10-21

chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato, domenica e festivi ore 16-20

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto venerdì, sabato, domenica ore 17-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 10-13; giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123 tel. 051 6356611

aperto giovedì e venerdì, sabato, domenica e festivi ore 15-19

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì

fino al 15 settembre 2021:

aperto solo per gruppi su prenotazione (almeno 4 persone) telefonando allo 051 6356611

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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