giovedì 15 settembre 2022

SETTORE MUSEI CIVICI BOLOGNA



Iniziative, attività e mostre temporanee 16 - 22
settembre 2022
                                                                                             Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.                                                                                            IN EVIDENZA                                                                                    16 settembre ore 18: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 “2501. Animated Landscape”       

                            Inaugurazione della mostra dell’artista 2501, pseudonimo di Jacopo Ceccarelli. Una mostra a cura di Cinzia Ascari, prodotta dall’associazione Crudo. “Animated Landscape” è un progetto video che unisce Land Art, documentazione filmica e intrazione con il tessuto urbano, costituito da cinque azioni realizzate dal 2019 al 2021 in altrettanti territori specifici, scelti per le loro caratteristiche ambientali e antropologiche. L’esposizione è anche un’occasione per presentare al pubblico l’edizione limitata “Animated Landscape”, un libro nato dalla collaborazione con il fotografo milanese Guido Borso e prodotto da SpazioC21di Reggio Emilia dove, in occasione di Fotografia Europea 2022, l’artista ha realizzato la prima mostra sul progetto. Impaginato da Lo Studio Design di Reggio Emilia, contiene un testo critico di Fabiola Naldi, un’introduzione al progetto di Simone Pallotta e la trascrizione di una breve intervista telefonica al fotografo Paolo Pellegrin. In occasione dell’inaugurazione, alle ore 19 si potrà assistere alla presentazione del libro con interventi di Fabiola Naldi ed Eugenio Sidoli (SpazioC21). Stampato in 150 copie e racchiuso dentro a un contenitore dipinto a mano dall’artista, il volume è suddiviso in cinque capitoli, ognuno dei quali riporta un titolo numerico che indica le coordinate del luogo esatto in cui hanno preso vita le rispettive azioni: la prima in Puglia, in occasione di Verso Sud, festival di arte pubblica e performativa, due autoprodotte a Milano (a Bisceglie e al Gasometro Bovisa) e due realizzate per rassegna CONTACT/less al MAXXI L’Aquila. Dal punto di vista narrativo, 2501 ha inserito estratti di testi di Hakim Bay, filosofo, anarchico, saggista, poeta e scrittore statunitense, noto principalmente come autore del concetto delle Zone Temporaneamente Autonome (TAZ), una tattica sociopolitica che attraverso la creazione temporanea di spazi autogestiti vuole eludere le strutture e le istituzioni formali imposte dal 1 controllo sociale. La sala a piano terra, infine, ospiterà la proiezione dei cinque film in versione integrale. A seguire, alle ore 19.30, 2501 si esibirà nella performance “Animated Landscape N3”, dove l’artista mette in scena l’unica colonna sonora possibile per i cinque film che compongono il progetto “Animated Lanscape” attraverso l’interazione modulata in tempo reale di segni grafici e suoni. La performance è basata sul progetto La Macchina, costituito da apparati auto-costruiti dall’artista in collaborazione con Recipient.cc, che trasformano i segni in onde sonore. Ingresso all’inaugurazione e agli eventi: gratuito fino ad esaurimento posti                                            Info: www.museibologna.it/musica                                                                                                                                                       Martedi' 20 settembre ore 19: Museo della Musica - Strada
Maggiore 34 “Robot+Cyborg”                                                      Inaugurazione della mostra a cura di Giulietta Fara e Alessandro Cavazza per Future Film Festival. In esposizione i cel originali della collezione di Alessandro Cavazza: da Goldrake a Conan, da Gundam a Cyborg 009, un excursus unico attraverso i disegni e i cel originali dei più importanti studi d’animazione giapponesi. Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/musica                                                                                                                                                                         GLI ALTRI APPUNTAMENTI                                               venerdì 16 settembre ore 9.30-11: Centro Internazionale di Studi Umanistici Umberto Eco - via Marsala 26        Nell’ambito della rassegna “Attorno al Museo” e di Bologna Estate “Christian Boltanski, Arte e Memoria”                  Seconda giornata del convegno internazionale dedicato a Christian Boltanski. Organizzato dal Centro per gli studi umanistici "Umberto Eco", in collaborazione con l'Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e TraMe - Centro di Studi Semiotici sulla Memoria. Programma della giornata: - ore 9.30-11: Angela Vettese, IUAV Venezia: “Il soggetto nel lavoro di Christian Boltanski: tra individuo e collettività”; Lucia Corrain, Università di Bologna: “Per conservare la memoria e ricordare” - ore 12-13.30: Chiara Parisi, direttore Centre Pompidou Metz: “Un hommage d’un hommage”; Franck Krawczyk, compositore: “Boltanski et la musique” (in conversazione con Chiara Parisi). Il convegno sarà visibile dal vivo e online sulla piattaforma Teams. Per l’occasione il Museo per la Memoria di Ustica è aperto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Info e prenotazioni: www.cue.unibo.it.                                                                   Ingresso: gratuito Info: www.mambobologna.org/museousticawww.cue.unibo.it  ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4                        Nell’ambito di Bologna Estate “Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna” Visita guidata alla mostra a cura di Silvia Primerano. Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito                                                                                            Info: www.museibologna.it/arteantica                                        ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 “L’artista per la collettività. Incontro pubblico”      A conclusione del workshop “L’artista per la collettività” a cura di Giacomo Zaganelli, in collaborazione con il Dipartimento educativo MAMbo, un incontro aperto al pubblico nella sala conferenze del museo. Perché le collaborazioni con i territori, le imprese, le scuole e le istituzioni, oggi più che mai, sono fondamentali per definire nuovi paradigmi di scambio e condivisione, tra arte, società e cittadinanza attiva? Può essere definito un ruolo sociale dell’artista ed analizzata la sua capacità di generare valore aggiunto e, allo stesso tempo, di catalizzare risorse e interessi da parte di soggetti esterni al settore, contribuendo così ad aiutare le persone a lavorare nei confronti di un interesse comune? Queste le domande di partenza del percorso laboratoriale che ha offerto ai partecipanti l’occasione per approfondire ed investigare il potenziale offerto, oggi, dalla figura dell'artista che opera nei confronti della collettività e sul senso di utilità sociale del suo lavoro. La ricerca di Giacomo Zaganelli “L’artista per la collettività” è un progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti                             Info: www.mambo.bologna.org                                                                                                                                                                  sabato 17 settembre ore 14.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 “Ribelli per la Patria - Gli eroi dei Moti di Savigno” Rievocazione storica nella Certosa di Bologna insieme ai rievocatori di 8cento APS accompagnati da Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento. La rievocazione è dedicata al ricordo di uomini e donne che fecero parte del tentativo insurrezionale del 1843, che trovò il tragico epilogo a Bologna. Nel corso della visita si assisterà ad alcuni episodi del fallito tentativo rivoluzionario. 3 A cura di 8cento APS in collaborazione con Museo civico del Risorgimento e Bologna Servizi Cimiteriali. Ritrovo alle ore 14.15 presso l'ingresso principale della Certosa, via della Certosa 18 (cortile chiesa). Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it.                             L'evento fa parte della Rievocazione Storica 2022 di 8cento APS: “Giovine Italia, Giovine Europa. Idee, lotte, emancipazione” che ha ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura.   Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/risorgimento - www.8cento.org                                                                                                                              ore 15: “Il restauro in Certosa” Una passeggiata con i restauratori Lucia Vanghi ed Augusto Giuffredi. Negli ultimi venti anni si sono svolti numerosi cantieri di restauro e recupero dell'imponente catalogo di pitture e sculture della Certosa, ora Patrimonio dell'umanità UNESCO. Ma anche nel passato ci sono tracce e notizie di restauri e manutenzioni già all'inizio dell'Ottocento. Come e quando attuare un restauro invece che la manutenzione, e con quali modalità? Un percorso per capire e comprendere meglio le opere che l'Associazione Amici della Certosa cura attraverso il Laboratorio sperimentale di spolveratura.                                                                                    A cura dell'Associazione Amici della Certosa in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento. Ritrovo presso l’Info Point della Certosa (cortile chiesa), via della Certosa 18. Prenotazione obbligatoria a amicidellacertosa@gmail.com. Ingresso: offerta libera (gratuito per gli iscritti all'Associazione Amici della Certosa) Info: www.museibologna.it/risorgimento                                                                                                                ore 16.15: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 “MENS-A 2022” “MENS-A” è un evento internazionale sul Pensiero Ospitale, quel pensiero fecondo che si intreccia con diversi saperi e promuove una mente inclusiva, spaziando tra scienze umane, filosofia, storia, arte. Ogni idea di futuro prende avvio da un “tradere”.                   Così conoscere il futuro di ieri, può aiutarci a pensare il futuro di domani. Qualcosa da costruire incessantemente attraverso l’azione comune e solidale di una molteplicità di soggetti che producono non tanto un “valore aggiunto”, quanto piuttosto una realtà continuamente aumentata. 60 studiosi si confrontano a Bologna, Parma, Ravenna, Ferrara, Reggio Emilia, Vignola, Modena sul tema FUTURO, con incontri, recital, tavole rotonde.                                                                        Il 17 settembre alle ore 16.15 la sala conferenze MAMbo ospita gli interventi: “Gli spazi della memoria” di Maurizio Ferraris (Docente di Filosofia Teoretica - Unito); “Parole e immagini” di Luca Illetterati (Docente di Filosofia Teoretica - Unipd); Daniele Guastini (Docente di Estetica, Uni Sapienza Roma); “Immagini al futuro” di Sonia Cavicchioli (Docente di Storia dell’Arte Moderna – Unibo). Introduce e modera Lorenzo Balbi, Direttore MAMbo.                                                                Per informazioni: balsamobeatrice@gmail.com.            Ingresso: gratuito Info: www.mambo-bologna.org - www.mens-a.it                                                                                  ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6                                                                            Nell'ambito di “ViVi il Verde 2022” “Natura ed Artificio”   

Un percorso tra una storica dell'arte e un botanico alla scoperta di fiori e specie vegetali nei dipinti delle Collezioni Comunali d’Arte, a cura di Alice Festi. Percorso dedicato ai giardini del passato e alle loro diverse tipologie.                                Attraverso le rappresentazioni di elementi naturali presenti a Palazzo d’Accursio, si scopriranno gli spazi verdi che lo abbellivano, dall'orto botanico di Ulisse Aldrovandi, ai giardini seicenteschi di nobili e cardinali. Grazie alla collaborazione di un esperto di botanica, si conosceranno le diverse specie vegetali e floreali presenti in affreschi e nature morte, approfondendo storie, viaggi, interessi scientifici e mode che hanno animato il mondo delle piante e fiori coltivati. Prenotazione obbligatoria allo 051 2193998 (entro venerdì 16 settembre). Ingresso: gratuito                                                    Info: www.museibologna.it/arteantica                                                                                                                                                  Domenica 18 settembre ore 19: Cimitero della Certosa - via

della Certosa 18.                                                                   Nell’ambito di Bologna Estate “Il Rumore del Lutto - Teho Teardo in concerto in Certosa” C’è qualcosa di indicibile, ineffabile, nel suono, nella sua capacità di ridisegnare ciò che ci circonda, in certi casi fino ad alterare il nostro senso di percezione. In questa dimensione, che sarà ancora più accentuata nella suggestiva cornice della Certosa di Bologna, si muovono i brani che Teho Teardo propone dal vivo con le violoncelliste Laura Bisceglia e Flavia Massimo e la violista Ambra Chiara Michelangeli e che attingono principalmente agli ultimi suoi lavori, “Ellipses dans l’harmonie” e “Grief is the thing with feathers”. Il pubblico prima e dopo il concerto (ore 18.15 e ore 21.30) verrà suddiviso in gruppi e potrà partecipare ad una visita guidata alla Certosa con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.                                                Concerto a cura di Il Rumore del Lutto – Curami, promosso da Bologna Servizi Cimiteriali.                                            Prenotazione obbligatoria a irdlbiglietteria@gmail.com. Ingresso: € 15,00 Info: www.museibologna.it/risorgimento                                                                                                                                                            mercoledì 21 settembre ore 18-20: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 “Retrofuturo - Insert coin #2. Retro-palette”                                                           Il MAMbo ospita in sala conferenze un appuntamento del Future Film Festival. I colori della fantascienza di ieri, oggi e domani con Massimo Caiazzo, vice-presidente per l'Italia di IACC International Association of Colour Consultant e Giulietta Fara, direttrice artistica del Future Film Festival. Qual è la palette di colori della fantascienza retrò? Si può creare un catalogo di tinte per raccontare il cinema, quello che parla di futuro e che immagina le tecnologie di domani? Un dialogo tra uno dei massimi esperti di colore italiani e la direttrice del Future Film Festival, Giulietta Fara. Prenotazione obbligatoria al seguente link: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-retrofuturo-insert-coin-2-418747153007.                                                          Ingresso: gratuito Info: www.mambo-bologna.org                                                                                                                                      ore 18.15: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate                                               “RESPIGHI E BOLOGNA: ricordi, arte e musica in Certosa” Le radici de “I Pini di Roma” affondano nel territorio bolognese. La famiglia all’interno della quale si sviluppa l’indole del compositore è fortemente inserita nel più elevato tessuto sociale della città, abitata da personalità d’eccezione come Vittorio Putti, direttore degli Istituti Ortopedici Rizzoli, o Enrico Panzacchi, poeta e sottosegretario alla Pubblica Istruzione, tanto per citarne alcuni. Una passeggiata fra sculture e monumenti per raccontare la società e i protagonisti della Bologna che ha dato i natali a uno dei più celebri compositori del Novecento. Alle parole delle esperte guide di Mirarte si accompagnerà un intervento musicale a cura del Teatro del Baraccano, con le musiche di Respighi introdotte dagli stessi interpreti. Visita guidata animata a cura di Mirarte in collaborazione con il Teatro del Baraccano. Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18. Acquisto biglietto sul sito www.vivaticket.it (€ 2,00 di commissioni per l'acquisto) oppure presso Bologna Welcome, Piazza Maggiore (€ 2,00 di commissioni per l'acquisto) oppure presso la Certosa la sera dell'evento (€ 0,00 di commissioni). Ingresso: € 18,00 intero / € 15,00 ridotto (Card Cultura, under 30, over 65) per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)                               Info: www.museibologna.it/risorgimento                                                                                                                                                     ore 21: Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate                                      “Nel buio della notte: visita insolita alla Certosa”                Torcia elettrica alla mano, seguiteci alla scoperta della Certosa sconosciuta, quella dei passaggi meno frequentati, dei chiostri più intimi e dei capolavori artistici più nascosti. Un’occasione per sentirsi esploratori privilegiati di questo enorme museo a cielo aperto - ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO - guidati dalle testimonianze di chi l’ha visitata per anni o solo per un giorno. Ricordati di portare una torcia o led acceso dello smartphone… ti servirà! Visita guidata a cura di Mirarte. Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.  Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it. Ingresso: € 13,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa) Info: www.museibologna.it/risorgimento                                                                                                                               giovedì 22 settembre ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 “                                        Pasolini e la marginalità dei luoghi. Gli artisti incontrano Pasolini: I luoghi e le storie” Il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini è l’occasione per ricostruire il complesso legame che lo scrittore e regista ha avuto con l’arte contemporanea. Critici, storici dell’arte e soprattutto artisti italiani e stranieri, ci aiuteranno a capire come la sua figura, i suoi film, i suoi libri, nonché il suo modo di indagare il mondo e le sue contraddizioni, la sua necessità di esplorare i luoghi e conoscere le persone che li abitano, continuino a svolgere un ruolo importante nella nostra cultura e nelle pratiche artistiche. Partecipano: Elisabetta Benassi, Marzia Migliora, Margherita Morgantin e Italo Zuffi. “Pasolini e la marginalità dei luoghi. Incontri con l'arte contemporanea” è curato da Lorenzo Balbi, Roberto Pinto, Anna Rosellini. Il progetto è organizzato in collaborazione con MAMbo nell’ambito di “La Soffitta per Pasolini nel centenario della nascita”. L'incontro è fruibile anche in streaming sulle pagine Facebook del MAMbo (https://www.facebook.com/MAMboMuseoArteModernaBologna) e de La Soffitta (https://www.facebook.com/damslab.lasoffitta).          Ingresso: gratuito                                                                                Info: www.mambo-bologna.org                                                                                                                                                            MOSTRE IN CORSO                                                                                                                                                                                   Museo della Musica - Strada Maggiore 34 “2501.                     Animated Landscape” 17 settembre – 9 ottobre 2022           Una mostra dell’artista 2501, pseudonimo di Jacopo Ceccarelli, a cura di Cinzia Ascari, prodotta dall’associazione Crudo. “Animated Landscape” è un progetto video che unisce Land Art, documentazione filmica e interazione con il tessuto urbano, costituito da cinque azioni realizzate dal 2019 al 2021 in altrettanti territori specifici, scelti per le loro caratteristiche ambientali e antropologiche. L’artista è intervenuto sul paesaggio attraversandolo con interventi astratti ed effimeri – tratti, forme e composizioni geometriche – eseguiti con materiali che appartengono al territorio (la farina di scarto in Puglia) o che lo raccontano (le coperte termiche utilizzate dopo il terremoto de L’Aquila), mentre un drone in posizione zenitale registrava l’azione: data la distanza del punto di vista, la presenza umana risulta quasi impercettibile e i segni sembrano animarsi autonomamente all’interno delle geometrie imperfette dei luoghi. Le azioni ambientali sottolineano le caratteristiche fisiche e le geometrie nate dall'incrocio tra le architetture umane e quelle del territorio. La mostra restituisce i diversi punti di vista dell’azione di “Animated Landscape” attraverso materiali differenti, che s’inseriscono all’interno del percorso museale fino quasi a confondersi con gli elementi della collezione permanente: frame a colori delle visioni zenitali tratte dalle sequenze video dei cinque film, fotografie su pellicola in bianco e nero realizzate dal fotografo milanese Guido Borso, bozzetti e studi che hanno accompagnato lo sviluppo del libro d’artista. L’esposizione è accompagnata dall’edizione limitata “Animated Landscape”, un libro nato dalla collaborazione con Guido Borso e prodotto da SpazioC21 di Reggio Emilia dove, in occasione di Fotografia Europea 2022, l’artista ha realizzato la prima mostra sul progetto. “Animated Landscape” è un capitolo necessario che si inserisce all’interno del progetto “Nomadic Experiments”: un’opera in progress iniziata nel 2013 costituita da un archivio video online che raccoglie il personale archivio artistico di 2501 (nomadicexperiment.com). Info: www.museibologna.it/musica                                 “Robot+Cyborg” 21 settembre – 2 ottobre 2022                     Una mostra a cura di Giulietta Fara e Alessandro Cavazza per Future Film Festival. In esposizione i cel originali della collezione di Alessandro Cavazza: da Goldrake a Conan, da Gundam a Cyborg 009, un excursus unico attraverso i disegni e i cel originali dei più importanti studi d’animazione giapponesi. Per creare un anime, ovvero una animazione giapponese, si segue un procedimento classico per la produzione di animazione a disegni. Il procedimento è lo stesso usato dagli studios Disney o dagli animatori di Carosello in Italia. Una volta scelta la storia del film o della serie, si delinea lo story-board dove vengono riportate le varie scene e inseriti i dialoghi; vengono definiti i layout, dove si impostano la scena e i personaggi. Il character director si occupa dell’ambientazione, delle scenografie e dei fondali. Nel frattempo il character designer definisce le espressioni e l’aspetto dei personaggi. Le animazioni sono realizzate a matita dai disegnatori chiave, i key animators e dai loro assistenti. Una volta ottenuto il disegno finale, il douga, questo viene stampato sul cel o rodovetro e quindi dipinto a mano dal retro. Un singolo fotogramma può essere composto da più cel sovrapposti. La mostra esplora questo universo di produzione di cels, evidenziando le fasi di creazione dei fotogrammi animati ma anche la minuziosità di disegni e sfondi, personaggi e riferimenti.                                                              Info: www.museibologna.it/musica                                                                                                                                                          Museo Medievale - via Manzoni 4                                           “Vetri dal Rinascimento all’Ottocento.                                         La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte  Antica di Bologna”, fino al 25 settembre 2022                                La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti. L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia. Viene così assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche. Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca. La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica                                                                                                        Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022                             “Jacopo Valentini. Concerning Dante - Autonomous cell”, fino al 2 ottobre 2022                                                                                    La mostra, a cura di Carlo Sala, è un progetto fotografico legato all’immaginario dantesco che ripercorre lungo l’Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere dell’autore sono esposte lungo i tre piani della collezione permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici fiorentini che provocarono l’esilio del poeta. La ricerca si snoda attorno a tre luoghi simbolici, che sono interpretati come i varchi che conducono rispettivamente a Inferno, Purgatorio e Paradiso, dei veri e propri punti di contatto tra la narrazione della Commedia e la realtà del territorio italiano.    Il primo, le bocche vulcaniche dei Campi Flegrei, era per gli antichi romani l’antro di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti al di là del fiume dell’Ade, e Virgilio nell’Eneide vi colloca la discesa agli inferi. La Pietra di Bismantova è ritratta dall’artista a simboleggiare il Purgatorio, seguendo un esplicito richiamo del testo nel IV Canto. Il delta del Po è invece la figurazione del Paradiso: un luogo che non presenta un legame filologico con il libro, ma è stato adottato come un pretesto visivo capace di evocare le suggestioni del poema mediante il suo caratteristico paesaggio sospeso e atemporale. Uno degli aspetti preminenti che la ricerca di Valentini vuole far emergere sul rapporto tra testo letterario e paesaggio è come l’influenza del primo verso quest’ultimo sia stata tale da condizionare la percezione dei luoghi. A contribuire a questo processo è stata l’ampia mole di figurazioni del testo che si sono succedute nei secoli, a cui il fotografo si è approcciato ritraendo con la tecnica dello still life alcuni lavori di Federico Zuccari, Alberto Martini e Robert Rauschenberg. Ogni opera autoriale fotografata da Valentini è una ‘cellula’ di quel complesso universo visivo in perenne mutazione, che forma l’immaginario dantesco e che appare come una cartina tornasole dell’evoluzione della società e del suo rapporto con aspetti cruciali quali la morale, la religione e il potere.             La prima opera riletta visivamente da Valentini nella sua ricerca è il “Dante Istoriato” di Federico Zuccari (1539-1609), che nella seconda metà del Cinquecento realizzò una sorta di libro d’artista, dove le immagini diventano il centro della narrazione. La gamma cromatica adottata dal pittore in ogni cantica ne accentua il pathos visivo, come emerge nelle tavole dell’Inferno realizzate a matita. Nella sequenza iconografica del libro, Valentini colloca i disegni dell’artista urbinate tra le vedute laviche di Lanzarote e i fumi delle solfatare dei Campi Flegrei, creando una analogia visiva tra finzione e realtà.          Il secondo contributo è quello di Alberto Martini (1876-1954), artista che ha sempre mantenuto un rapporto molto intenso con la Commedia. L’occasione fu il celebre concorso del 1900 per l’edizione Alinari, snodo cruciale per la figurazione del poema dantesco perché aprì a una pluralità di declinazioni autoriali moderne con il solo vincolo della riproducibilità tecnica (non a caso era promosso dalla ditta della celebre dinastia di fotografi), agendo così da elemento capace di proiettare ulteriormente il testo nella cultura di massa. Valentini ha lavorato alla Pinacoteca Martini di Oderzo, dove è conservato un corpus di 298 opere a tema dantesco realizzate dall’artista, la cui cifra stilistica si colloca tra simbolismo e surrealismo. La terza presenza autoriale è quella dell’artista statunitense Robert Rauschenberg (1925-2008) che sul finire degli anni Cinquanta perfezionò la tecnica del “transfer a solvente” lavorando sulle immagini fotografiche delle riviste del tempo, poi riprese a matita e acquerello. Nella tavola “Malebolge”, “transfer drawing” dedicato all’ottavo cerchio dell’Inferno, gli atleti che campeggiavano sulle pagine di “Sports Illustrated” diventano personaggi della Commedia: Virgilio ha le fattezze di un tennista, mentre i giganti sono tre lottatori sul podio. Illustrando la Commedia, Rauschenberg coglie il pretesto per parlare dell’attualità e, innestando sul poema temi di natura politica e sociale (tra i suoi personaggi figurano anche John Kennedy e Richard Nixon), sottolinea l’universalità del poema dantesco. Tra le varie nature morte realizzate da Valentini spicca anche la fotografia che ritrae la prima edizione de “La Divina Mimesis” di Pasolini, un tentativo incompiuto di riscrittura della Commedia uscito postumo nel 1975, che all’interno della mostra è una sorta di omaggio al grande scrittore di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. La mostra è promossa in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica, FMAV Fondazione Modena Arti Visive, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura con il supporto di Galleria Antonio Verolino (Modena), Podbielski Contemporary (Milano).                                          Info: www.museibologna.it/arteantica - www.artcity.bologna.it                                                                      Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022                                                        “Davide D'Elia. FRESCO”, fino al 25 settembre 2022           NOS Visual Arts Production presenta “FRESCO”, la prima mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, a cura di Elisa Del Prete e in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica. L’intervento è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è situato. La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo “FRESCO” realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche nel Senato cittadino. Da tempo l’artista indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e arte contemporanea, pittura accademica e “gesto” pittorico, in un percorso che mette al centro un ripensamento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il ciclo “FRESCO” a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas appositamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di pittura “iris blue” celando talvolta gli elementi organici del paesaggio, talvolta le architetture nell'intento di far emergere la costruzione dei dipinti degli affreschi sottostanti. Una volta rimossi dagli affreschi, gli otto quadri sono diventati pitture astratte - o "assolute", come le definisce l'artista - su cui si è conservata la traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra "pittura assente" e "pittura presente". La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, “Zero” e “Zero1”, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo “Paesaggio con figure” di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposte nella Sala 1. “Zero” e “Zero1”, nel momento in cui lasceranno il luogo originario del museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario. ‘Atti’ dello stesso componimento poetico, le opere di “FRESCO” costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti tramite un’azione di sovrapposizione in 11 cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo. Proprio in tale ottica la visita propone un’esperienza di Realtà Virtuale (realizzata da Filippo Pagotto/EL CA BO), tramite cui il visitatore si fa testimone della simultaneità dell’opera ricongiungendo il ciclo alla sua fonte originaria. Info: www.museibologna.it/arteantica - www.artcity.bologna.it                                                           MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 Nell’ambito di Bologna Estate                             “Sean Scully. A Wound in a Dance with Love”, fino al 9 ottobre 2022                                                                                    L’esposizione, a cura di Lorenzo Balbi con main partner la Kerlin Gallery di Dublino, è basata sulla mostra “Sean Scully: Passenger – A Retrospective”, curata da Dávid Fehér e organizzata dal Museum of Fine Arts – Hungarian National Gallery di Budapest (14 ottobre 2020 – 30 maggio 2021), successivamente ospitata al Benaki Museum di Atene, e arriva a Bologna in una versione rinnovata e pensata per il MAMbo. L’artista è nuovamente protagonista di una personale a Bologna dopo 26 anni: nel 1996 fu proprio la Galleria d’Arte Moderna, da cui discende il MAMbo,a dedicargli una mostra nella sede di Villa delle Rose. Nell’arte di Scully confluiscono in eguale misura tanto un'estesa conoscenza delle opere di maestri antichi e contemporanei quanto una singolare sensibilità nel trarre suggestioni visive ed emozionali da dati di realtà. La mostra bolognese, con 68 lavori esposti (dipinti a olio, acrilici, acquerelli, disegni e una scultura monumentale), intende evidenziare la dialettica costante fra queste due componenti fondamentali del lavoro dell’artista, ripercorrendo una vicenda creativa lunga oltre cinquant’anni. Dalle prime sperimentazioni figurative degli anni ’60 e le opere minimaliste degli anni ’70 fino al lavoro attuale, “A Wound in a Dance with Love” documenta i più importanti sviluppi di una pratica sempre coerente con i propri presupposti eppure capace di variare significativamente nel corso del tempo, in relazione a esperienze emotive ed evoluzioni esistenziali come ad affetti e lutti. Info: www.mambo-bologna.org                                                                                                                               Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022                                       “NO, NEON, NO CRY”, fino al 23 ottobre 2022                             La Project Room del MAMbo torna a giocare il suo ruolo di contenitore tematico che accoglie, ricostruisce, racconta e valorizza le esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano-romagnolo. La mostra “NO, NEON, NO CRY”, a cura di Gino Gianuizzi, tenta una narrazione della complessa, sfaccettata, “disordinata” storia della galleria neon. Nata nel 1981 senza un programma, senza strategia, senza budget e senza obiettivi predeterminati, neon è stata un laboratorio permanente, una comunità per artisti, critici e curatori e un luogo di formazione per tutte le persone che vi hanno collaborato. Dal suo archivio risultano oltre trecento mostre all’attivo, alle quali si sono aggiunte nel tempo numerosissime attività collaterali, collaborazioni e iniziative esterne. Questa immensa mole di materiali ha posto una sfida al curatore, da sempre anima della galleria: come approcciarsi alla magmatica attività ultra quarantennale di neon per raccontarla attraverso una mostra, senza limitarsi al progetto strettamente documentale o, all’opposto, tentare un impossibile “best of” degli artisti e delle opere che vi hanno trovato accoglienza. La risposta di Gino Gianuizzi è il ricorso alla formula della wunderkammer: lo spazio della Project Room viene abitato da opere in proliferazione, da un accumulo visivo in cui inoltrarsi con circospezione tentando di decifrare i singoli lavori e di ricondurli agli artisti. Una sorta di organismo complesso, una comunità che continua a dialogare, discutere, mettere in dubbio e a rafforzarsi nella contaminazione. Sebbene sia volutamente escluso l’approccio sistematico e ancor di più il percorso cronologico, in mostra sono rintracciabili testimonianze dei diversi momenti che neon ha vissuto nel tempo, dagli inizi della sua attività - nel clima della Bologna post ’77 – ad oggi.                                                                         2NO, NEON, NO CRY” include lavori di 52 artiste e artisti, a testimoniare la ricchezza di relazioni costruite nel tempo da neon. Info: www.mambo-bologna.org - www.artcity.bologna.it                                                                                                         Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123 “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, fino al 16 ottobre 2022                            Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna presenta all’interno del proprio percorso espositivo la mostra          “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani. Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale. A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale. Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca. Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale                                                                                                                                         Museo Morandi - via Don Minzoni 14 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 “RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 23 ottobre 2022  Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione. Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica. Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131). Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose. Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle. Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna.    Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi - www.artcity.bologna.it                                                              Fanno parte del Settore Musei Civici Bologna: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.                                                                                     INDIRIZZI E RECAPITI                                                       MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi via Don Minzoni 14 tel. 051 6496611 aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19 chiuso: lunedì                             Casa Morandi via Fondazza 36 tel. 051 6496611 fino al 23 ottobre 2022: aperto sabato e domenica: ore 16-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì                              Villa delle Rose via Saragozza 228/230 tel. 051 436818 - 6496611 aperta in occasione di eventi espositivi                 Museo per la Memoria di Ustica via di Saliceto 3/22 tel. 051 377680 fino al 25 settembre 2022: aperto venerdì, sabato e domenica ore 17-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì                                                                                          Museo Civico Archeologico via dell’Archiginnasio 2 tel. 051 2757211 aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19 chiuso: martedì Museo Civico Medievale via Manzoni 4 tel. 051 2193916 – 2193930 aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi 15 ore 10-19 chiuso: lunedì                                                                              Collezioni Comunali d’Arte Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 tel. 051 2193998 aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30 chiuso: lunedì                                                                Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini Strada Maggiore 44 tel. 051 236708 aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30 chiuso: lunedì                                                          Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” via di Casaglia 3 tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)                                                                      Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie                                                                Museo internazionale e biblioteca della musica Strada Maggiore 34 tel. 051 2757711 aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19 chiuso: lunedì Museo del Patrimonio Industriale via della Beverara 123 tel. 051 6356611 aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì Museo civico del Risorgimento Piazza Carducci 5 tel. 051 2196520 aperto martedì e giovedì ore 9-13; venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18 chiuso: lunedì, mercoledì Contatti Settore Musei Civici Bologna www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei                                                     Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it                

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