giovedì 8 settembre 2022

SETTORE MUSEI CIVICI BOLOGNA

Iniziative, attività e mostre temporanee 9 - 15
settembre 2022

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.IN EVIDENZA

martedì 13 settembreIN EVIDENZA
martedì 13 settembre
ore 21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Nell'ambito della rassegna “(s)Nodi: festival di musiche inconsuete” e di Bologna Estate
“Yarákä”
Con Virginia Pavone, voce, percussioni; Gianni Sciambarruto, chitarra, berimbau; Simone Carri
-
no, percussioni, cajon.
Yaràkä nasce nel 2015, quando il chitarrista Gianni Sciambarruto, affascinato dalla varietà cul
-
turale brasiliana, decide di riunire una formazione acustica composta da musicisti provenienti
da percorsi differenti. Il risultato del loro lavoro di ricerca e recupero di brani legati alle ritua
-
lità popolari del mondo è un impasto sonoro davvero unico, capace di coniugare sonorità suda
-
mericane con la riscoperta del dialetto e della tradizione musicale tarantina, in un perfetto
connubio tra radici culturali e contemporaneità.
L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.
È possibile acquistare i biglietti in prevendita:
- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura
- sul sito
www.museibologna.it/musica
oppure direttamente sulla piattaforma
https://ticket.
-
midaticket.it/rassegnasnodi/Events
con una maggiorazione di € 1,00
I biglietti acquistati non sono rimborsabili.
Ingresso: € 10,00 / € 8,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card
Cultura)
Info:
www.museibologna.it/musica 21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Nell'ambito della rassegna “(s)Nodi: festival di musiche inconsuete” e di Bologna Estate
“Yarákä”
Con Virginia Pavone, voce, percussioni; Gianni Sciambarruto, chitarra, berimbau; Simone Carri
-
no, percussioni, cajon.
Yaràkä nasce nel 2015, quando il chitarrista Gianni Sciambarruto, affascinato dalla varietà cul
-
turale brasiliana, decide di riunire una formazione acustica composta da musicisti provenienti
da percorsi differenti. Il risultato del loro lavoro di ricerca e recupero di brani legati alle ritua
-
lità popolari del mondo è un impasto sonoro davvero unico, capace di coniugare sonorità suda
-
mericane con la riscoperta del dialetto e della tradizione musicale tarantina, in un perfetto
connubio tra radici culturali e contemporaneità.
L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.
È possibile acquistare i biglietti in prevendita:
- presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura
- sul sito
www.museibologna.it/musica
oppure direttamente sulla piattaforma
https://ticket.
-
midaticket.it/rassegnasnodi/Events
con una maggiorazione di € 1,00
I biglietti acquistati non sono rimborsabili.
Ingresso: € 10,00 / € 8,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card
Cultura)
Info:
www.museibologna.it/musica

venerdì 9 settembre

ore 20 e ore 21.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate

“Amore Disperato. Tosca: da Puccini a Dalla”
Una visita guidata animata tra racconti e musica dal vivo per scoprire, con gli occhi di Lucio Dalla e il genio di Giacomo Puccini, l'amore disperato di Tosca. La Certosa, ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO, sarà la perfetta scenografia per questa passeggiata.
A cura di Associazione Dolci Accenti - Educazione e Divulgazione Musicale.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria a info@dolciaccenti.com oppure a telefono e WhatsApp: 328 3320115 / 348 2497168.
Per evitare contanti è preferibile pagare il biglietto con bonifico (almeno 2 giorni prima dello spettacolo) all’Associazione Dolci Accenti - IBAN: IT14U0538702402000003010408, oppure richiedere il link per pagare con PayPal o con carta di credito/debito.
L’appuntamento si tiene anche in caso di maltempo.
È consigliato portare un cuscino o un plaid.
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

sabato 10 settembre

dalle ore 16: Parco Nicholas Green (area vicino agli orti di via Nicolò dell'Abate)

“La Battaglia della Montagnola”

Rievocazione storica con cento rievocatori in uniforme e figuranti in abiti civili che metteranno in scena la memorabile battaglia avvenuta a Bologna l’8 agosto 1848 in Montagnola, quando i cittadini bolognesi cacciarono dalla città le milizie Austriache. Gruppi storici presenti: Battaglione Estense, Associazione Napoleonica Italiana, Vivere il Risorgimento, Carosello Tre Leoni, Itinerari nel Tempo, Primo Leggero.
La manifestazione si svolgerà nel Parco Nicholas Green adiacente la Certosa, nell'area di parco vicino agli orti di via Nicolò dell'Abate.
Programma di sabato 10 settembre:
- dalle ore 16: visita dell'accampamento militare con tende storiche, ronde di guardia e vita delle truppe.
A cura di 8cento APS in collaborazione con Museo civico del Risorgimento. L'evento fa parte del- la Rievocazione Storica 2022 di 8cento APS: “Giovine Italia, Giovine Europa. Idee, lotte, emancipazione” che ha ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento www.8cento.org

Domenica 11 settembre

dalle ore 10: Parco Nicholas Green (area vicino agli orti di via Nicolò dell'Abate)


“La Battaglia della Montagnola”
Rievocazione storica con cento rievocatori in uniforme e figuranti in abiti civili che metteranno in scena la memorabile battaglia avvenuta a Bologna l’8 agosto 1848 in Montagnola, quando i cittadini bolognesi cacciarono dalla città le milizie Austriache. Gruppi storici presenti: Battaglione Estense, Associazione Napoleonica Italiana, Vivere il Risorgimento, Carosello Tre Leoni, Itinerari nel Tempo, Primo Leggero.
La manifestazione si svolgerà nel Parco Nicholas Green adiacente la Certosa, nell'area di parco vicino agli orti di via Nicolò dell'Abate.
Programma di Domenica 11 settembre:
- ore 10-11: addestramento militare, con dimostrazione delle tecniche di battaglia
- ore 15: "Chi bella vuole apparire rischia pure di morire. Appunti di cosmesi nell'800" con Manuela Capece
- ore 16: rievocazione della Battaglia della Montagnola con scene di battaglia e barricate che prevedono anche l’uso di fucileria a salve e macchine sceniche che simulano i cannoni realmente usati nel 1848. Durata della battaglia circa 40 minuti
- ore 17: disallestimento dell'accampamento militare.
A cura di 8cento APS in collaborazione con Museo civico del Risorgimento. L'evento fa parte del- la Rievocazione Storica 2022 di 8cento APS: “Giovine Italia, Giovine Europa. Idee, lotte, emancipazione” che ha ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento www.8cento.org

ore 15.30: ritrovo in zona centro storico (il punto esatto verrà comunicato in fase di prenotazione)

“Festeggiamo Ulisse Aldrovandi: un nuovo videogame e una festa a sorpresa per i suoi 500 anni!”

“WunderBO”, il videogioco per scoprire la città di Bologna, si arricchisce di una nuova sezione dedicata a Ulisse Aldrovandi, per il 500enario della nascita del celebre naturalista.
Per l’occasione il Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna organizza un trekking culturale sulle orme di Ulisse. Tre gruppi di partecipanti partiranno da punti diversi in centro città, per portare a termine un percorso di circa due chilometri, accompagnati dall’app e da tre guide.

I giocatori dovranno risolvere degli enigmi e trovare alcuni animali o simboli tratti dai disegni di Aldrovandi, collezionarli e completare il tour alla scoperta di sei luoghi strategici, attivando il GPS del proprio smartphone, scattando foto e sbloccando nuovi contenuti. Le sorprese non mancheranno!

Alla fine dell’avventura ci sarà un premio per tutti. I tre gruppi si ritroveranno quindi in uno dei sei luoghi protagonisti del gioco (solo allora si scoprirà quale) a festeggiare Ulisse, per un compleanno davvero speciale.

Iniziativa rivolta a ragazze e ragazzi (età minima consigliata 8 anni) con un adulto accompagnatore .

Iscrizione obbligatoria a info@fantateatro.it indicando: nome e cognome dei partecipanti; indirizzo mail a cui confermare l'iscrizione; numero di cellulare; numero di partecipanti; età del/dei bambino/i oppure telefonare allo 051 0395670 (ore 9-16, dal lunedì al venerdì).

Per partecipare è necessario essere dotati di smartphone (è consigliato scaricare già l'app gratuita “WunderBO” dal sito www.wunderbo.it). Per iniziare il percorso occorrerà selezionare l’opzione “Aldrovandi Experience” e attivare GPS e fotocamera.
La visita-gioco si svolgerà in 3 gruppi da 30 persone ciascuno, per circa 2 ore. A seguire festa finale con premi e sorprese per i partecipanti.

In caso di impossibilità a partecipare raccomandiamo di disdire in anticipo la prenotazione per permettere ad altri di prendere parte all’esperienza.
L’evento è organizzato dal Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna in collaborazione con SMA – Sistema Museale di Ateneo, Fantateatro e Associazione Azalai e con Settore Musei Civici Bologna.

“WunderBO” è un progetto sperimentale nato nel 2018 per promuovere la città di Bologna e i suoi musei, disponibile gratuitamente come app in italiano e inglese in versione IOS e Android al link www.wunderbo.it.
Ingresso: gratuito

Info: www.culturabologna.it                                           mercoledì 14 settembre

ore 16.30 (presentazione libro) e ore 18.30
(concerto): Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Mito, storia & sogno di Farinelli”
Evento promosso da Musicaimmagine per L’Orecchio di Giano in collaborazione con il Centro Studi Farinelli.

Alle ore 16.30 presentazione del libro “Mito, Storia & Sogno di Farinelli” a cura di Luigi Verdi (ed. LIM, Lucca) e del nuovo progetto “VIRTVS Farinelli & Porpora from Naples to London”. Con la partecipazione di Patrick Barbier,
Francesca Boris, Stefano Alberto Canavesio, Sandro Cappelletto, Flavio Colusso, Isabella Fusiello, Juan José Gutiérrez Alonso, Francesca Ieva, Vincenzo Lucchese Salati, Luigi Verdi, Carlo Vitali.

Nel corso della presentazione verrà mostrata la copia di un dipinto che dovrebbe raffigurare Farinelli, presumibilmente parte della collezione di padre Martini fino alla sua restituzione agli eredi Farinelli nel 1850, ricomparso a un’asta 150 anni dopo.
A seguire, alle ore 18.30, “Arie per Farinelli”: concerto di Ensemble Seicentonovecento. Direttore al cembalo Flavio Colusso e Antonio Giovannini contraltista. Musiche di Riccardo Broschi, Colusso, Hasse, de Herrando, Porpora, L. Verdi.

Prenotazione consigliata al 328 6294500 – info@musicaimmagine.it. Ingresso presentazione: gratuito
Ingresso concerto: € 20,00

Info: www.museibologna.it/musica

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate


“Geniali, Ribelli e Immortali: le grandi personalità bolognesi del Novecento”
Dall’arte introspettiva di Giorgio Morandi al genio musicale di Lucio Dalla fino alla rivoluzionaria sensibilità cinematografica di Pasolini: un percorso trasversale all’Arte, che attraversa Cinema, Poesia, Musica e Scultura. Riscopriamo alcune figure fondamentali del panorama culturale nazionale ai cui pensieri l’attore Alessandro Tampieri darà voce tra i chiostri della Certosa, ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Visita guidata a cura di Mirarte in collaborazione con Rimacheride.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.
Ingresso: € 13,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 15 settembre

ore 9-17: Centro Internazionale di Studi Umanistici Umberto Eco - via Marsala 26

Nell’ambito della rassegna “Attorno al Museo” e di Bologna Estate
“Christian Boltanski, Arte e Memoria”
Convegno internazionale dedicato a Christian Boltanski. Organizzato dal Centro per gli studi umanistici "Umberto Eco", in collaborazione con l'Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e TraMe - Centro di Studi Semiotici sulla Memoria.
Programma della giornata:
- ore 9: saluti inaugurali: Matteo Lepore, Sindaco di Bologna; Giuliana Benvenuti, Delegata del Magnifico Rettore per il Patrimonio Culturale; Costantino Marmo, Direttore del Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”; Daria Bonfietti, Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica; Maria Patrizia Violi, Università di Bologna; Francesco Mazzucchelli, Università di Bologna
- ore 9.30: Danilo Eccher, critico d’arte, Università di Torino: “Una memoria qualunque”; Bernard Blistène, ex Direttore Centre Pompidou, Paris
- ore 11.30-13: Federico Vercellone, Università di Torino: “Fioriture tardive”; Massimo Marino, critico teatrale: “Kantor e Boltanski”
- ore 15-16.30: Flavio Favelli e Nanni Menetti: “Gli eventi immortali”; Ugo Volli, Università di Torino: “Memoria, ironia, sentimento: trabocchetti del segno”
- ore 17-18.30: Annalisa Rimmaudo, Centre Pompidou Paris: “Des histoires que nous connaissons tous déjà”; Sua Eminenza Cardinale Matteo Maria Zuppi: “Arte, Bellezza e impegno civico”
Il convegno sarà visibile dal vivo e online sulla piattaforma Teams.
Il convegno prosegue nella giornata di venerdì 16 settembre.
Info e prenotazioni: www.cue.unibo.it.

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Ingresso: gratuito                                                                           Info: www.mambo-bologna.org/museoustica  www.cue.unibo.it

MOSTRE IN CORSO

Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“Jacopo Valentini. Concerning Dante - Autonomous cell”, fino al 18 settembre 2022

La mostra, a cura di Carlo Sala, è un progetto fotografico legato all’immaginario dantesco che ripercorre lungo l’Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere dell’autore sono esposte lungo i tre piani della collezione permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici fiorentini che provocarono l’esilio del poeta.

La ricerca si snoda attorno a tre luoghi simbolici, che sono interpretati come i varchi che conducono rispettivamente a Inferno, Purgatorio e Paradiso, dei veri e propri punti di contatto tra la narrazione della Commedia e la realtà del territorio italiano.
Il primo, le bocche vulcaniche dei Campi Flegrei, era per gli antichi romani l’antro di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti al di là del fiume dell’Ade, e Virgilio nell’Eneide vi colloca la discesa agli inferi. La Pietra di Bismantova è ritratta dall’artista a simboleggiare il Purgatorio, seguendo un esplicito richiamo del testo nel IV Canto. Il delta del Po è invece la figurazione del Paradiso: un luogo che non presenta un legame filologico con il libro, ma è stato adottato come un pretesto visivo capace di evocare le suggestioni del poema mediante il suo caratteristico paesaggio sospeso e atemporale.

Uno degli aspetti preminenti che la ricerca di Valentini vuole far emergere sul rapporto tra testo letterario e paesaggio è come l’influenza del primo verso quest’ultimo sia stata tale da condizionare la percezione dei luoghi. A contribuire a questo processo è stata l’ampia mole di figurazioni del testo che si sono succedute nei secoli, a cui il fotografo si è approcciato ritraendo con la tecnica dello still life alcuni lavori di Federico Zuccari, Alberto Martini e Robert Rauschenberg. Ogni opera autoriale fotografata da Valentini è una ‘cellula’ di quel complesso universo visivo in perenne mutazione, che forma l’immaginario dantesco e che appare come una cartina tornasole dell’evoluzione della società e del suo rapporto con aspetti cruciali quali la morale, la religione e il potere.

La prima opera riletta visivamente da Valentini nella sua ricerca è il “Dante Istoriato” di Federico Zuccari (1539-1609), che nella seconda metà del Cinquecento realizzò una sorta di libro d’artista, dove le immagini diventano il centro della narrazione. La gamma cromatica adottata dal pittore in ogni cantica ne accentua il pathos visivo, come emerge nelle tavole dell’Inferno realizzate a matita. Nella sequenza iconografica del libro, Valentini colloca i disegni dell’artista urbinate tra le vedute laviche di Lanzarote e i fumi delle solfatare dei Campi Flegrei, creando una analogia visiva tra finzione e realtà.

Il secondo contributo è quello di Alberto Martini (1876-1954), artista che ha sempre mantenuto un rapporto molto intenso con la Commedia. L’occasione fu il celebre concorso del 1900 per l’edizione Alinari, snodo cruciale per la figurazione del poema dantesco perché aprì a una pluralità di declinazioni autoriali moderne con il solo vincolo della riproducibilità tecnica (non a caso era promosso dalla ditta della celebre dinastia di fotografi), agendo così da elemento capace di proiettare ulteriormente il testo nella cultura di massa. Valentini ha lavorato alla Pinacoteca Martini di Oderzo, dove è conservato un corpus di 298 opere a tema dantesco realizzate dall’artista, la cui cifra stilistica si colloca tra simbolismo e surrealismo.
La terza presenza autoriale è quella dell’artista statunitense Robert Rauschenberg (1925-2008) che sul finire degli anni Cinquanta perfezionò la tecnica del “transfer a solvente” lavorando sulle immagini fotografiche delle riviste del tempo, poi riprese a matita e acquerello. Nella tavola “Malebolge”, “transfer drawing” dedicato all’ottavo cerchio dell’Inferno, gli atleti che campeggiavano sulle pagine di “Sports Illustrated” diventano personaggi della Commedia: Virgilio ha le fattezze di un tennista, mentre i giganti sono tre lottatori sul podio. Illustrando la Commedia, Rauschenberg coglie il pretesto per parlare dell’attualità e, innestando sul poema temi di natura politica e sociale (tra i suoi personaggi figurano anche John Kennedy e Richard Nixon), sottolinea l’universalità del poema dantesco.
Tra le varie nature morte realizzate da Valentini spicca anche la fotografia che ritrae la prima edizione de “La Divina Mimesis” di Pasolini, un tentativo incompiuto di riscrittura della Commedia uscito postumo nel 1975, che all’interno della mostra è una sorta di omaggio al grande scrittore di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.
La mostra è promossa in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica, FMAV Fondazione Modena Arti Visive, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura con il supporto di Galleria Antonio Verolino (Modena), Podbielski Contemporary (Milano).
Info: www.museibologna.it/arteantica www.artcity.bologna.it

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”, fino al 25 settembre 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.

Viene così assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.

Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.

La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“Davide D'Elia. FRESCO”, fino al 25 settembre 2022

NOS Visual Arts Production presenta “FRESCO”, la prima mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, a cura di Elisa Del Prete e in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica.
L’intervento è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è situato.

La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo “FRESCO” realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche nel Senato cittadino.

Da tempo l’artista indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e arte contemporanea, pittura accademica e “gesto” pittorico, in un percorso che mette al centro un ripensamento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il ciclo “FRESCO” a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas appositamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di pittura “iris blue” celando talvolta gli elementi organici del paesaggio, talvolta le architetture nell'intento di far emergere la costruzione dei dipinti degli affreschi sottostanti. Una volta rimossi dagli affreschi, gli otto quadri sono diventati pitture astratte - o "assolute", come le definisce l'artista - su cui si è conservata la traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra "pittura assente" e "pittura presente".

La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, “Zero” e “Zero1”, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo “Paesaggio con figure” di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposte nella Sala 1. “Zero” e “Zero1”, nel momento in cui lasceranno il luogo originario del museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario.
‘Atti’ dello stesso componimento poetico, le opere di “FRESCO” costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti tramite un’azione di sovrapposizione in cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo.
Proprio in tale ottica la visita propone un’esperienza di Realtà Virtuale (realizzata da Filippo Pagotto/EL CA BO), tramite cui il visitatore si fa testimone della simultaneità dell’opera ricongiungendo il ciclo alla sua fonte originaria.
Info: www.museibologna.it/arteantica www.artcity.bologna.it

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“NO, NEON, NO CRY”, fino al 4 ottobre 2022

La Project Room del MAMbo torna a giocare il suo ruolo di contenitore tematico che accoglie, ricostruisce, racconta e valorizza le esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano- romagnolo.
La mostra “NO, NEON, NO CRY”, a cura di Gino Gianuizzi, tenta una narrazione della complessa, sfaccettata, “disordinata” storia della galleria neon.

Nata nel 1981 senza un programma, senza strategia, senza budget e senza obiettivi predeterminati, neon è stata un laboratorio permanente, una comunità per artisti, critici e curatori e un luogo di formazione per tutte le persone che vi hanno collaborato. Dal suo archivio risultano oltre trecento mostre all’attivo, alle quali si sono aggiunte nel tempo numerosissime attività collaterali, collaborazioni e iniziative esterne.

Questa immensa mole di materiali ha posto una sfida al curatore, da sempre anima della galleria: come approcciarsi alla magmatica attività ultra quarantennale di neon per raccontarla attraverso una mostra, senza limitarsi al progetto strettamente documentale o, all’opposto, tentare un impossibile “best of” degli artisti e delle opere che vi hanno trovato accoglienza.

La risposta di Gino Gianuizzi è il ricorso alla formula della wunderkammer: lo spazio della Project Room viene abitato da opere in proliferazione, da un accumulo visivo in cui inoltrarsi con circospezione tentando di decifrare i singoli lavori e di ricondurli agli artisti. Una sorta di organismo complesso, una comunità che continua a dialogare, discutere, mettere in dubbio e a rafforzarsi nella contaminazione.

Sebbene sia volutamente escluso l’approccio sistematico e ancor di più il percorso cronologico, in mostra sono rintracciabili testimonianze dei diversi momenti che neon ha vissuto nel tempo, dagli inizi della sua attività - nel clima della Bologna post ’77 – ad oggi.
2NO, NEON, NO CRY” include lavori di 52 artiste e artisti, a testimoniare la ricchezza di relazio
ni costruite nel tempo da neon.

Info: www.mambo-bologna.org www.artcity.bologna.it

Nell’ambito di Bologna Estate
“Sean Scully. A Wound in a Dance with Love”, fino al 9 ottobre 2022

L’esposizione, a cura di Lorenzo Balbi con main partner la Kerlin Gallery di Dublino, è basata sulla mostra “Sean Scully: Passenger – A Retrospective”, curata da Dávid Fehér e organizzata dal Museum of Fine Arts – Hungarian National Gallery di Budapest (14 ottobre 2020 – 30 maggio 2021), successivamente ospitata al Benaki Museum di Atene, e arriva a Bologna in una versione rinnovata e pensata per il MAMbo. L’artista è nuovamente protagonista di una personale a Bologna dopo 26 anni: nel 1996 fu proprio la Galleria d’Arte Moderna, da cui discende il MAMbo,a dedicargli una mostra nella sede di Villa delle Rose.

Nell’arte di Scully confluiscono in eguale misura tanto un'estesa conoscenza delle opere di mae- stri antichi e contemporanei quanto una singolare sensibilità nel trarre suggestioni visive ed emozionali da dati di realtà. La mostra bolognese, con 68 lavori esposti (dipinti a olio, acrilici, acquerelli, disegni e una scultura monumentale), intende evidenziare la dialettica costante fra queste due componenti fondamentali del lavoro dell’artista, ripercorrendo una vicenda creativa lunga oltre cinquant’anni.

Dalle prime sperimentazioni figurative degli anni ’60 e le opere minimaliste degli anni ’70 fino al lavoro attuale, “A Wound in a Dance with Love” documenta i più importanti sviluppi di una pratica sempre coerente con i propri presupposti eppure capace di variare significativamente nel corso del tempo, in relazione a esperienze emotive ed evoluzioni esistenziali come ad affetti e lutti.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, fino al 16 ottobre 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna presenta all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 23 ottobre 2022

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.
Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi www.artcity.bologna.it

Fanno parte del Settore Musei Civici Bologna: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36
tel. 051 6496611
fino al 23 ottobre 2022:
aperto sabato e domenica: ore 16-20
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
fino al 25 settembre 2022:
aperto venerdì, sabato e domenica ore 17-20 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2 tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì - 
chiusura estiva fino al 14 settembre 2022; è possibile accedere al museo il venerdì mattina prenotando l'accesso entro le ore 13 del mercoledì precedente

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto giovedì ore 10-14; venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-18
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
martedì e giovedì ore 9-13; venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18

Contatti
Settore Musei Civici Bologna                    
www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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