venerdì 14 giugno 2013

MUSEO DELLA MUSICA


Inaugura  sabato  15  giugno  alle  18,   nella sala eventi del Museo della
Musica
  in  Strada  Maggiore  34,  la  mostra “Liberi intrecci. Dialogo tra
poesia,  arti visive e musica
”, si tratta di una mostra itinerante ideata e
curata  da  Massimo  Silvotti  e  teso  a  sperimentare  l'intersezione tra
scrittura poetica, arti visive e musica.
Celabrano  l'inaugurazione  due  momenti aperti al pubblico, in sala eventi
alle 18  l'incontro "Dialogo tra poesia e musica" con Guido Oldani, Massimo
Silvotti  e  gli  intermezzi musicali di Federica Torbidoni, poi, a seguire
alle  19.30,  nello  spazio  mostre   “Dialogo tra poesia e arti visive”con
Laura Bisotti, Giovanni Bardini, Massimo Silvotti
L'esposizione resterà allestita e aperta al pubblico fino al 22 giugno, dal
martedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.00 e sabato, Domenica e festivi dalle
10 alle 18.30. L'ingresso è gratuito.

Liberi intrecci
è  un  evento mostra itinerante, ideato e teorizzato da Massimo Silvotti; è
il  tentativo,  lo  sforzo sperimentale, di estendere le potenzialità della
poesia;  è comunicare una sfida di intersezione fra scrittura poetica, arti
visive e musica.
La poesia può fare a meno di immagini (mai di suoni), puntando sulla parola
e  sul discorso figurale, in senso retorico, ma tale assenza è nella poesia
stessa  un’eccezione  più  che  una  norma.  Ponendosi fuori da una sintesi
interna   fra   le  arti,  “Liberi  intrecci”  ricerca  compossibilità  che
allarghino gli orizzonti di senso e di sensibilità.
Ciò  che  affiora è un dialogo più vasto in cui ciascun specifico partecipa
del   proprio   disegno,   dei   propri  echi  concettuali,  scegliendo  di
assimilarsi,  donandosi,  ad  altre  arti,  senza tuttavia rinunciare ad un
proprio peculiare alfabeto.
Se  l’artista  è  colui  che  svolge  la  propria esistenza al servizio del
proprio  gravido  limite  umano,  “Liberi  intrecci” è certamente l’effetto
potenziato  di  questo limite, una sinestesia di intenti tra arti e artisti
differenti   che   concorrono   coraggiosamente  a  soddisfare  la  propria
impellente ricerca.
“Liberi  intrecci”  nasce come proposta itinerante, nel segno di una scelta
di  senso  in cui la metafora del viaggio (attraverso la contaminazione tra
le  arti,  e  tra  artisti  diversi  che via via si inseriscono offrendo un
proprio  originale  contributo),  si  configura  storicamente come percorso
fattuale.
Dopo  l’avvio  della  mostra  evento  al  Polo Museale di Palazzo Farnese a
Piacenza,  da  dove Silvotti è partito nell’autunno 2012, la tappa al Museo
della  Musica  di Bologna è un approdo del tutto naturale. Un luogo dove la
poesia riscopre e recupera la propria natura primigenia.
In  fondo  non possiamo ignorare che musica e poesia si costituiscano della
medesima  natura  originaria,  appartengano  agli stessi codici dell’anima,
conversino entrambe con le verità ancestrali.

la mostra
foto  poesia  di  Massimo Silvotti (metrica dell’anima) – collaborazione di
Davide Rovani (fotografo)
quadri ad olio di Massimo Silvotti (incolmabili fenditure)
quadri tecnica mista di Laura Bisotti (poesia eterea)
quadri – sculture di Giovanni Bardini (poesia materica)

gli artisti
Massimo  Silvotti,  poeta,  filosofo,  artista:  ha  scritto  e  pubblicato
numerose sillogi poetiche e saggi umanistico filosofici (“Liberi intrecci”,
“Incolmabili  fenditure”  - inedito, e i saggi “La Mezza Luna” e “L’Ulivo e
il  suo  respiro  –  ricerca  sulla  felicità”  -  inedito)  ed è risultato
vincitore  e  finalista in numerosi premi letterari e filosofici nazionali;
collabora  con  importanti  riviste  di cultura e letteratura (“Quaderni di
Arenaria”,  “Incroci”,  “Buddismo  e  società”) e figura nell’antologia del
Premio  Internazionale  di  Poesia  Mario  Luzi  2012;  ha ottenuto altresì
significativi  riconoscimenti  in ambito artistico, in Italia e all’estero,
esponendo  tra l’altro con sue 'personali' in importanti musei. Ideatore di
“Liberi  intrecci”  e  “Incolmabili fenditure”, è cofondatore del Manifesto
culturale  e  artistico  Areté,  sua  l’opera  teatrale  “Il  dono  segreto
dell’arte”.
Laura  Bisotti,  pittrice:  per  la  sua  attività  artistica  ha  ottenuto
importanti  premi  e  riconoscimenti  in  Italia e in Europa, dove ha vinto
anche  borse  di  studio;  in  particolare è risultata Vincitrice al Premio
Internazionale  Celeste  2010, nella sezione pittura, e al Premio “Il libro
nel XXI secolo”, a Varese; attualmente è finalista al Premio Internazionale
Laguna.
Giovanni  Bardini,  pittore, scultore, musicista: ha svolto numerose mostre
sia personali che collettive; collabora con la prestigiosa Fondazione D’Ars
di  Milano;  due  sue  opere sono state acquisite in prestigiose collezioni
museali  (“Le  Chateau  de  Max  Ernst”,  Vigoleno  e “Collezione Uroburo”,
Parma);  figura  nel  libro “La via italiana all’informale da Afro, Vedova,
Burri,  alle  ultime  tendenze”  (Giorgio  Mondadori  editore)  e nel libro
catalogo “Jean Cocteau a Vigoleno” (D’Ars edizioni).
Federica  Torbidoni,  musicista  di fama internazionale: già Primo flauto e
solista   nell’Orchestra  da  Camera  di  Ancona  dall’età  di  15  anni  e
successivamente  Primo  flauto  nell’Orchestre  Acadèmie  Internationale de
Pontarlier  (Francia). Svolge un’intensa attività concertistica in tutto il
mondo e ha suonato nei più prestigiosi teatri europei, tra gli altri: Roma,
Milano,  Stoccolma, Lisbona, Lione, Zagabria; ha inoltre collaborato con la
RAI e con la televisione portoghese.
Guido  Oldani,  poeta: è attualmente una delle voci poetiche internazionali
più  riconoscibili  e  ha  più  volte  rappresentato  l’Italia  in consessi
letterari internazionali. Ha pubblicato sulle principali riviste letterarie
del  secondo  Novecento  ed è autore delle raccolte “Stilnostro”, “Sapone”,
“La  betoniera”,  “Il  cielo  di  lardo”;  ha  scritto inoltre “Il Realismo
Terminale”  e  “La Faraona ripiena” (raccolta di saggi critici sul Realismo
terminale). È stato curatore dell'Annuario di Poesia Crocetti ed è presente
in   diverse   antologie,   tra  cui  “Il  pensiero  dominante”  (Garzanti,
2001),   “Tutto  l'amore  che  c'è”  (Einaudi,  2003)  e  “Almanacco  dello
specchio”  (Mondadori  2008).  È  l'ideatore  del  'Realismo  Terminale'  e
l'inventore  della  similitudine  rovesciata.  Con  Mursia ha inaugurato la
Collana  Argani,  che  dirige.  È  direttore  del  Festival  Internazionale
“Traghetti  di  Poesia” e fondatore del “Tribunale della poesia”, collabora
con  alcuni quotidiani tra cui “L'Avvenire” e “Affari Italiani”. Ha vinto i
premi  National Talent Gold 2012 - Fondazione Zanetto, Spoleto Festival Art
2012, Premio alla carriera Acqui Terme 2010.

Info:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore, 34
40125 Bologna
tel. 051 2757711
prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it
www.museomusicabologna.it

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