giovedì 14 giugno 2018

Istituzione Bologna Musei

Gli appuntamenti dal 15 al 21 giugno
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. 
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili. 
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 15 a giovedì 21 giugno. 
Si informa che giovedì 21 giugno il Museo per la Memoria di Ustica rimarrà chiuso per motivi tecnici. 


IN EVIDENZA 

venerdì 15 giugno 

ore 18: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 
Nell'ambito di Bologna Estate 2018 
"MNEMOSYNE. Coralli di memoria nell'acqua torbida del tempo" 
All'interno della mostra "Ritratti di Famiglia" Archivio Zeta propone una visita guidata ispirata, un'azione scenica itinerante nella quale Mnemosyne - dea della memoria - conduce i visitatori in un percorso fatto di lampi, scintille e frammenti poetici, antropologici e storici per accostarsi con un altro punto di vista agli oggetti in mostra e ai protagonisti della genesi del Museo Civico Archeologico. 
Una costellazione di interventi recitati, sonori e musicali sul significato filosofico del guardare un'opera d'arte; un dialogo onirico tra due personaggi surreali: un eccentrico storico dell'arte ispirato alla figura di Aby Warburg e la dea greca Mnemosyne, madre delle Muse (e quindi letteralmente madre del museo, luogo sacro alle Muse) e personificazione della Memoria. Saranno queste due figure che si inseguiranno nelle sale del museo invitando i visitatori a seguirli. 
Alla base dell'idea drammaturgica c’è l'amore per il museo, da vivere e attraversare con un nuovo sguardo, esso stesso opera d'arte. A partire da un saggio che Georges Didi-Huberman ha dedicato proprio ad Aby Warburg e alla sua idea di costruzione di un "Atlante della Memoria" (Bilderatlas Mnemosyne) il cui scopo principale è la necessità di un orientamento, il tentativo è quello di mettere in relazione immagini insepolte, di tracciare rotte e disegnare mappe di senso: provare dunque a orientarsi nella memoria viva delle opere d’arte e a immergersi in un vasto oceano pieno di fossili viventi. Un'esperienza che inviterà ciascuno dei partecipanti a interrogarsi sull’atto del guardare e a costruire il proprio personale Atlante della Memoria. 
Max 40 partecipanti. 
"MNEMOSYNE. Coralli di memoria nell'acqua torbida del tempo" è uno spettacolo di e con Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni. Partitura sonora Patrizio Barontini. Tecnica Andrea Sangiovanni. Produzione Archivio Zeta 
Prenotazione obbligatoria su www.archiviozeta.eu oppure al 334 9553640. 
Ingresso: visita teatrale € 4,00 + ingresso mostra ridotto € 3,00. Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso € 4,00 
Info: www.museibologna.it/archeologico 

giovedì 21 giugno 

ore 19: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
"That's IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine" 
Inaugurazione della mostra. 
Il MAMbo apre la programmazione espositiva del suo spazio principale - la Sala delle Ciminiere - sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, con "That’s IT!", una mostra che presenta i lavori di 56 tra artisti e collettivi nati dal 1980 in avanti, esplorando differenti media e linguaggi. 
A seguire alle ore 22, all'interno di Biografilm Park (Parco del Cavaticcio), "Persona. Lorenzo Senni Live Set". 
Ingresso all'inaugurazione e al live set: gratuito 
Info: www.mambo-bologna.org 


PER I BAMBINI 

"Estate al museo 2018. I campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei" 

Dall'11 giugno al 14 settembre i campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei offrono a bambini e ragazzi un'opportunità unica di vivere un'esperienza a contatto con il ricco patrimonio culturale della nostra città. 
Due i moduli, distinti per fasce d'età: "L'arte è un diritto naturale. Un'estate 'a passo di lumaca'", per bambini da 5 a 11 anni (11 giugno-14 settembre); "That's Summer. Io sto con l'artista" per ragazzi da 11 a 16 anni (25-29 giugno e 27-31 agosto). 
Il tema della settimana dal 18 al 22 giugno è "Dolce far niente.... Diritto all'ozio". 
Una settimana dedicata al Diritto all'ozio, per lasciar vagabondare i nostri pensieri senza una meta precisa e scoprire quanto si può essere creativi persino grazie alla noia! 
Le opere di grandi artisti di ieri e di oggi ci permetteranno di "perdere" tempo in modo davvero inedito: il sogno ad occhi aperti, la cura nascosta nelle azioni quotidiane e l'inutile come occasione poetica: sono queste le tematiche che approfondiremo di giorno in giorno, anche attraverso visite speciali al Museo Civico Archeologico, al Museo Civico Medievale e alle Collezioni Comunali d'Arte. 
Per informazioni ed iscrizioni: 
Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 6496628 (martedì e giovedì, dalle ore 10 alle ore 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it. 
Info: www.museibologna.it 


GLI ALTRI APPUNTAMENTI 


venerdì 15 giugno 

ore 17: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili - via Marsala 7 
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimonio civici e delle antiche Opere Pie 
"Visita guidata al Museo Davia Bargellini e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili" 
Visita guidata con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l. 
La rassegna “A zonzo per i musei”, realizzata dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all'interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d'Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell'ASP Città di Bologna. 
Le visite guidate si svolgono fino al 21 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese ad eccezione del mese di agosto, alle ore 17. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
Nell'ambito di Bologna Estate 2018 
"Right to the city. Diritto alla città" 
"Atlas of Transitions Biennale" inaugura le dieci giornate di "Right to the City. Diritto alla città" al MAMbo con la presentazione dell'opera d'arte collettiva "Punteggiatura" di Muna Mussie, nata in Eritrea e residente a Bologna.  L'artista ha concepito la creazione collettiva di un libro di stoffa, considerandolo come un vero e proprio luogo, un "tessuto sociale" costruito grazie al dialogo con donne di differenti provenienze, che vivono nel territorio bolognese.Una particolare visita guidata della collezione permanente condotta dall'attore Abraham Tesfai e la voce della cantante persiana Kimia Ghorbani introdurrano l'opera. Successivamente ci si sposterà all'Arena del Sole per l'apertura dell'installazione "Vedute Prossime" nel nuovo spazio Garage, dove anche l'opera di Muna Mussie sarà esposta fino al 24 giugno (dalle ore 18 alle 22). La giornata si chiuderà con il concerto di Kimia Ghorbani e le sue canzoni ispirate dal repertorio della poesia classica e contemporanea dell’Iran nel Chiostro dell’Arena del Sole alle ore 21. 
"Right to the city. Diritto alla città": dal 15 al 24 giugno, dieci giornate di eventi su arte, migrazioni, cittadinanze che tentano di mettere in discussione la città come spazio reale o immaginato, attraverso pratiche performative che attivano dinamiche collettive nel tessuto urbano tra residenti italiani, stranieri, migranti, richiedenti asilo, rifugiati. 
Ingresso: gratuito libero fino a esaurimento posti 
Info: www.mambo-bologna.org - www.emiliaromagnateatro.com 

sabato 16 giugno 

ore 17: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 
"Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra '700 e '800 nelle Collezioni Comunali d'Arte" 
Visita guidata alla mostra con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l. 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

Domenica 17 giugno 

ore 11: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22 
"Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica" 
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it. 
Ingresso museo: gratuito 
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna: visita guidata € 3,00 
Info: www.mambo-bologna.org 

ore 11 e ore 18.30: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 
Nell'ambito di Bologna Estate 2018 
"MNEMOSYNE. Coralli di memoria nell'acqua torbida del tempo" 
All'interno della mostra "Ritratti di Famiglia" Archivio Zeta propone una visita guidata ispirata, un'azione scenica itinerante nella quale Mnemosyne - dea della memoria - conduce i visitatori in un percorso fatto di lampi, scintille e frammenti poetici, antropologici e storici per accostarsi con un altro punto di vista agli oggetti in mostra e ai protagonisti della genesi del Museo Civico Archeologico. 
Una costellazione di interventi recitati, sonori e musicali sul significato filosofico del guardare un'opera d'arte; un dialogo onirico tra due personaggi surreali: un eccentrico storico dell'arte ispirato alla figura di Aby Warburg e la dea greca Mnemosyne, madre delle Muse (e quindi letteralmente madre del museo, luogo sacro alle Muse) e personificazione della Memoria. Saranno queste due figure che si inseguiranno nelle sale del museo invitando i visitatori a seguirli. 
Max 40 partecipanti. "MNEMOSYNE. Coralli di memoria nell'acqua torbida del tempo" è uno spettacolo di e con Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni. Partitura sonora Patrizio Barontini. Tecnica Andrea Sangiovanni. Produzione Archivio Zeta 
Prenotazione obbligatoria su www.archiviozeta.eu oppure al 334 9553640. 
Ingresso: visita teatrale € 4,00 + ingresso mostra ridotto € 3,00. Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso € 4,00 
Info: www.museibologna.it/archeologico 

ore 16.30: Museo Medievale - via Manzoni 4 
"Medioevo svelato. Storie dell'Emilia-Romagna attraverso l'archeologia" 
Visita guidata alla mostra a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l. 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

mercoledì 20 giugno 

ore 18: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 
Nell'ambito di Bologna Estate 2018 
"Ritratti di famiglia allargata. Incontri e narrazioni in mostra" 
In occasione della mostra "RITRATTI DI FAMIGLIA. Personaggi, oggetti, storie del Museo Civico fra Bologna, l'Italia, l'Europa", visitabile fino al 19 agosto 2018, il museo propone un calendario di incontri insoliti che permettono di guardare all'archeologia da un diverso punto di vista. 
16 incontri a due voci di 45 minuti, dall'11 aprile al 1 agosto, tutti i mercoledì non festivi alle ore 18. 
Mercoledì 20 giugno incontro con Pierangelo Bellettini, già direttore Istituzione Biblioteche di Bologna, sul tema "Luigi Frati e i tre bisogni principali della città di Bologna nel 1859". 
Ingresso: biglietto museo ridotto (€ 3,00) + € 4,00 per la visita guidata fino a esaurimento posti. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito) 
Info: www.museibologna.it/archeologico 

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 2018 
"Perché non parli. Estasi e tormento nei capolavori della Certosa" 
Per oltre un secolo e mezzo i bolognesi hanno chiamato i migliori artisti per realizzare i propri monumenti. Un percorso tra delicate statue neoclassiche, impressionanti marmi veristi, voluttuosi bronzi liberty. 
A cura di Associazione Culturale Didasco. 
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera). 
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
Iniziativa rivolta ai soci dell'Associazione Culturale Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita. Quota associativa € 10,00 (prima visita in regalo). 
Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

ore 20.30: Piazza Nettuno / Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 
Nell'ambito della rassegna C'era una volta… e di Bologna Estate 2018 
"C'era una volta… Pelagio Palagi" 
La rassegna "C'era una volta…" propone tre percorsi artistico-culturali. 
Partendo da Piazza del Nettuno una promenade accompagnata da alcuni figuranti in costume storico dell'Associazione Culturale 8cento. A metà percorso il gruppo incontrerà il personaggio storico protagonista della serata che condurrà i partecipanti sul luogo dell'evento dove sono previsti spettacolo e visita guidata. 
Programma della serata: 
- ore 20.30: partenza da Piazza del Nettuno con la guida Paolo Cova 
- ore 20.45: incontro con Pelagio Palagi sullo scalone di Palazzo d'Accursio 
- ore 21: ingresso alle Collezioni Comunali d'Arte 
- ore 21.15: spettacolo, visita guidata e conclusione intorno alle ore 22.30 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

giovedì 21 giugno 

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
Nell'ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie 
"In itinere: In & Out. Musica barocca in Inghilterra tra il teatro della strada e il teatro d'Opera" 
In occasione della Festa della Musica 2018, concerto itinerante nelle sale del museo con ensemble vocale e strumentale La Musica Interna, diretto da Rosita Ippolito, Erica Scherl e Silvia Testoni con la partecipazione di Pedro Alcacèr Doria. 
Nata in Francia nel 1982, la Festa della Musica è diventata un autentico fenomeno sociale in cui musicisti dilettanti e professionisti invadono assieme strade, cortili, piazze, giardini e... musei! 
La Musica interna, ensemble bolognese composto da musicisti e cantanti professionisti e non, incarna alla perfezione questa visione: coadiuvate da gagliardi violini, traversiere, liuti e naturalmente dalle voci, le viole da gamba saranno le protagoniste del progetto che vuole illustrare la raffinatezza delle composizioni dedicate al concetto più nobile e antico di ensemble musicale, il Consort. 
Incorniciate dalla suite di Orlando Gibbons ispirata dalle grida dei venditori ambulanti, "The cries of London", verranno proposti vari brani dei più importanti compositori della scena musicale anglosassone del Seicento: arie e poesie di John Dowland, pavane e cantate del virtuoso violista Tobias Hume e un assaggio di arie del monumentale Henry Purcell. 
È possibile prenotare il biglietto sul sito www.museibologna.it/musica
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti 
Info: www.museibologna.it/musica 

ore 17.30: Museo Medievale - via Manzoni 4 
"Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer" 
Visita guidata alla mostra a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo e ASTER S.r.l. 
Da diversi anni i Musei Civici d'Arte Antica propongono l'iniziativa "Ospiti", in occasione della quale vengono mostrate temporaneamente al pubblico opere frutto di scambi attivati in occasione dell'esposizione di opere delle proprie collezioni presso altri musei italiani e stranieri. 
In questa occasione si tratta di oggetti che provengono da due musei tedeschi: un prezioso reliquiario a busto del capo di san Paolo dal Museo della Cattedrale di Münster e una scultura in legno rinascimentale raffigurante il "Cristo Salvatore" dal Maximilianmuseum di Ausburg. 
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 21: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 2018 
"ANIMENUDE - umani troppo umani - prima parte" 
Riflessioni sulla caducità della vita nei classici della letteratura italiana. Da Leopardi a Pirandello e Fo, storie di re, giullari, pastori e soldati, tutti troppo umani di fronte alla morte. Il nuovo spettacolo di Alessandro Tampieri, in un suggestivo percorso notturno fra arte e teatro. 
A cura di Rimachèride. 
Prenotazione obbligatoria al 338 9300148 oppure at.teatro@gmail.com
Ritrovo 30 minuti prima dell’inizio presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
Ingresso: € 10 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

ore 21: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 
Nell'ambito di Bologna Estate 2018 
"Ritratti di famiglia allargata. Concerto del Coro Athena" 
All'interno della mostra "RITRATTI DI FAMIGLIA" e degli incontri organizzati per condurre i visitatori in un affascinante viaggio attraverso i diversi campi del sapere e le tante storie che si intrecciano attorno a quelle del museo, trova spazio anche la musica. 
Il concerto del Coro Athena permetterà infatti di sottolineare in musica le diverse epoche e i diversi contesti protagonisti della mostra. 
Ingresso: biglietto museo ridotto (€ 3,00) fino a esaurimento posti. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito 
Info: www.museibologna.it/archeologico 


MOSTRE 

Museo Medievale - via Manzoni 4 
"Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer", fino al 30 settembre 2018 

Dal 1996 i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna promuovono il ciclo di iniziative "Ospiti", in cui vengono esposte temporaneamente opere che possono suscitare interesse da parte del pubblico per la singolarità della loro storia o di ciò che raffigurano, ma anche per la loro rarità, o per la ricerca di una loro corretta attribuzione o per un particolare legame con il patrimonio artistico o la storia dell’arte della città e del suo territorio. Spesso tali prestiti si configurano come veri e propri scambi, attivati in occasione di esposizioni presso altri istituti italiani e internazionali. Infatti l’importanza dell’opera prestata rende necessaria una sua momentanea sostituzione, permettendo così di ricevere ed esporre per un periodo di tempo limitato degli illustri “ospiti”, posti in dialogo con il patrimonio conservato nei Musei Civici d'Arte Antica. 
Nel contesto di questa attività di valorizzazione e di collaborazione culturale e scientifica con istituzioni museali internazionali, la mostra "Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer" presenta due oggetti di elevatissimo pregio che provengono da musei tedeschi: un prezioso busto reliquiario del capo di San Paolo del XV secolo dal Museo della Cattedrale di Münster e una scultura rinascimentale in legno raffigurante il Cristo Salvatore, opera di Gregor Erhart, dal Maximilianmuseum di Augusta (Augsburg). 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 
"Un Cimitero che si può chiamare Museo. Opere e artisti della Certosa di Bologna", fino al 15 luglio 2018 

La mostra vuole porsi come spunto di riflessione sulla ricchezza del patrimonio conservato nelle sale e nei chiostri della Certosa, sul numero impressionante di artisti che vi operarono e su come nasceva un'opera da un primo segno grafico fino all'esecuzione come affresco o scultura in stucco, marmo e bronzo. 
La Certosa di Bologna fu meta per tutto l'Ottocento del turismo internazionale. Tra le personalità che ne ammirarono grandiosità e bellezza vi fu lo statista e storico russo Alexander Turgenev (1784-1846), che confrontò il cimitero con il Camposanto di Pisa, definendo ambedue "musei". 
In mostra sono presenti una quarantina di opere oltre a una selezione di oggetti e documenti donati al Museo civico del Risorgimento dal 2009 ad oggi, insieme a un consistente nucleo di lavori inediti provenienti da due collezioni private. L'ultima donazione in ordine di tempo si deve alla Ditta Imbellone di Bologna, che ha consegnato il bozzetto del monumento Degli Esposti (1913 ca.) di Armando Minguzzi, mentre nella sezione dedicata ai documenti spicca una selezione dell'imponente fondo della ditta di marmisti Davide Venturi & Figlio, donata nel 2009 dagli eredi al museo. 
Tra gli architetti, scultori e pittori che hanno segnato il volto del cimitero si possono ammirare opere di Arrigo Armieri, Enrico Barberi, Alfonso Borghesani, Giacomo De Maria, Roberto Franzoni, Ercole Gasparini, Tullo Golfarelli, Luciano Minguzzi, Silverio Montaguti, Giovanni Putti, Pasquale Rizzoli, Giacomo Savini, Cesarino Vincenzi. Da segnalare come unica presenza non attiva in Certosa quella di Umberto Tirelli, scelto con una delle sue tipiche sculture umoristiche poiché dedicata a Ercole Drei che, diversamente, ha eseguito grandi opere monumentali collocate nei Chiostri VI, X e del 1500. 
Arricchisce l'esposizione una mostra fotografica realizzata dal gruppo Arti Visive dell'Associazione Amici della Certosa (Lorena Barchetti, Alessandro Chalambalakis, Nadia Carboni, Antonella Di Tillo, Miriam Girard, Sonia Meotti, Feliciano Musolesi, Paolo Vegetti), che dal 2009 si occupa di promuovere il sito monumentale come bene culturale di primaria importanza per la città di Bologna, collaborando con il Comune di Bologna e il Museo civico del Risorgimento e raccogliendo attivamente fondi per la realizzazione di progetti di tutela, restauro e manutenzione costante del luogo. 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 


MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
"Rosanna Chiessi. Pari&Dispari", fino al 16 settembre 2018 

Il MAMbo prosegue nella programmazione espositiva dello spazio Project Room, dedicato a una ricognizione di protagonisti e vicende tra le più significative per la storia artistica del territorio, presentando un focus dedicato a Rosanna Chiessi, a cura di Lorenzo Balbi e organizzato in collaborazione con l’Archivio Storico Pari&Dispari - Rosanna Chiessi e Comune di Reggio Emilia Biblioteca Panizzi. 
L’esposizione intende omaggiare, con rinnovata attenzione, una straordinaria protagonista dell’arte italiana ed internazionale, al cui nome si deve un impegno fondamentale per la conoscenza e la diffusione di alcune delle avanguardie più influenti del secondo Novecento: area concettuale italiana, poesia visiva, Azionismo Viennese, movimenti Fluxus e Gutai, arte performativa. Il progetto consente dunque di riscoprirne l’intensa avventura - per la prima volta in un contesto museale dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2016 - attraverso alcune delle testimonianze più rilevanti della sua attività che, negli anni Settanta, ha trasformato Reggio Emilia e Cavriago in crocevia di correnti artistiche di eccezionale rilievo. 
Nel suo restare sempre fedele alla dimensione di un’arte prodotta per ricerca e non per redditività di mercato, il profilo di Rosanna Chiessi si sottrae a tentativi di connotazione univoca per la vitale molteplicità di ruoli attraversati in quarant’anni di passione per l’arte contemporanea: gallerista, editrice, promotrice e animatrice pionieristica di eventi divenuti epocali, collezionista, mecenate e scopritrice di talenti. 
La mostra allestita al MAMbo è concepita come un ritratto biografico che prende forma dall’accostamento di materiali compositi e posti in dialogo fra loro per associazione, a raccontare le poetiche e i principali eventi da lei sostenuti e promossi. Si trovano così opere realizzate dagli artisti con cui Chiessi strinse i legami di amicizia e intesa più profondi, molte delle quali a lei dedicate fin nel titolo, come nel caso del ritratto di Anne Tardos “Sunset for Rosanna” con cui si apre il percorso espositivo; oggetti simbolo, come il grande tavolo di lavoro che campeggiava nella sua casa-studio di Cavriago e la doppia chiave ideata come logo di Pari&Dispari; reperti iconici di artisti carismatici come il giubbotto firmato di Joseph Beuys e un paio di scarpe di Shozo Shimamoto. 
E ancora fotografie, multipli, edizioni numerate e libri d’artista, provenienti da collezioni private e dal corpus documentale conservato dall’Archivio Storico Pari&Dispari - Rosanna Chiessi, che ne ha raccolto e sistematizzato l’eredità. Una costellazione di pezzi ancora oggi in grado di trasmettere le energie di un’eccezionale stagione di libertà in cui le forme del fare cultura furono rivoluzionate da una creatività dirompente. 
Info: www.mambo-bologna.org 


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 
"Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali", fino al 25 novembre 2018 

La promessa di regalare al visitatore suggestioni uniche e originali del nostro territorio - racchiuse già nel titolo della mostra per immagini "Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali" - viene ampiamente mantenuta nel collage di emozioni in bianco e nero che il Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo (CER) ha ideato ed organizzato con la collaborazione di numerosi partner per valorizzare non solo una delle opere idrauliche più importanti del paese, ma per celebrare l’attività dell’uomo laborioso. 
L'esposizione consegna al nostro presente la rilevanza del Canale per le economie agroalimentari di parte dell’Emilia e di gran parte della Romagna. Al contempo essa ci fa compiere un salto all’indietro, in un universo composito fatto di essenzialità, cruda, reale, quasi documentaristica, rappresentato dal maestro di neorealismo di Castel Guelfo, nato in quella fetta di terra bagnata dal Sillaro spesso indicata come spartiacque di confine tra l’Emilia e la Romagna, che ha iniziato il “mestiere” di fotografo a Medicina. 
In mostra viene esposta una scelta significativa dei lavori di Enrico Pasquali degli anni '50-'60 e un video con una ricca serie di testimonianze orali e interviste a lavoratori, tecnici, progettisti e dirigenti, protagonisti dell’avviamento dei lavori del Canale Emiliano Romagnolo, recentemente realizzate da Sonia Lenzi, con la regia di Enza Negroni. 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 


"Moto Bolognesi C.M. Trent'anni memorabili 1929-1959", fino al 14 ottobre 2018 

L'esposizione è incentrata sul periodo d'oro per Bologna nel settore produttivo motociclistico: nei decenni 1920-’50 il territorio bolognese è infatti un centro di importanza nazionale in quest'ambito, grazie a una concentrazione senza eguali di piccole e medie aziende produttrici di moto finite (oltre 70 attive con alterne fortune in quegli anni) e un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo. 
In quegli stessi anni si situa l'avventurosa storia della C.M, non dissimile da quella di molte aziende bolognesi. 
La mostra presenta 15 motociclette degli anni 1930-'50, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, è visibile in tre proiezioni su schermo e a video. 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 


Museo della Musica - Strada Maggiore 34 
"Quando la musica si mostra. Una nota al museo", fino al 24 giugno 2018 

La mostra, curata da Olivia Spatola e organizzato in collaborazione con la galleria Fabbrica Eos di Milano, Musiche Metropolitane e Vittorio Corbisiero Management, presenta alcune opere di Francesco Tricarico. 
Il mondo visionario di Tricarico trova espressione in un intreccio complementare tra forme artistiche differenti: composizione musicale, scrittura e arte visiva. Per questa sua attitudine, il Museo della Musica appare come un luogo naturale in cui mettere in scena le sue opere. 
L’intento della mostra è infatti quello di far dialogare l’arte con la musica all’interno di uno stesso spazio che è al contempo sia fisico che metaforico: il concetto della musica in quanto segno espresso - scritto, di contenitore di significanti e di significati che suonano anche quando gli strumenti non sono sfiorati dalle dita del musicista. 
I lavori selezionati sono sette come il numero delle note musicali e le sale del museo in cui il percorso artistico si dispiega. Ed è così che le stanze abbandonano temporaneamente la loro consueta numerazione per diventare contrassegnate - attraverso i dipinti dell’artista - dai nomi delle note musicali: la “Stanza del Do”, la “Stanza del Re”, la “Stanza del Mi”, la “Stanza del Fa”, la “Stanza del Sol”, la “Stanza del La” e la “Stanza del Si”. Ma non solo. 
In questo caso, il segno - ovvero la relazione tra significante e significato - rappresentato dalla denominazione delle stanze, diventa anche simbolo: vale a dire una realtà altra, che va oltre e da ricomporre; l’espressione dell’inconscio collettivo da cui emergono processi di trasformazione tra ciò che è noto e ciò che non lo è, coinvolgendo lo spettatore. 
La “Stanza del Do” dunque - in questo gioco fra segno e simbolo - non è soltanto la sala in cui Tricarico omaggia la prima nota musicale, ma anche del Do-minus; la “Stanza del Re” del Re-gnare; la “Stanza del Mi” del Mi-stero; la “Stanza del Fa” del Fa-re; la “Stanza del Sol” del Sol-o; la “Stanza del La” del La-voro e la “Stanza del Si” del Si-lenzio, che chiude concretamente e allegoricamente la mostra. 
Info: www.museibologna.it/musica 


Casa Morandi - via Fondazza 36 
“Giancarlo Fabbi. Il silenzio della pittura”, fino al 1 luglio 2018 

Leggere il lavoro di Giorgio Morandi attraverso pochi semplici oggetti, un pennello, un bulino, un tubetto di colore: è quanto si propone Giancarlo Fabbi, autore dei dieci scatti fotografici che vengono esposti a Casa Morandi, con la curatela di Massimo Recalcati. 
Giancarlo Fabbi, modenese di nascita, inizia sin da giovane a utilizzare la fotografia da autodidatta, all'inizio per passione e poi sempre più per necessità, facendone una vera e propria ragione di vita. 
A partire dal 2014 il suo obiettivo si è concentrato su alcuni oggetti appartenuti a Giorgio Morandi, esposti in mostra insieme alle fotografie, che ha accostato per creare delle personali nature morte. 
Fabbi evita volutamente di utilizzare le componenti più celebri delle composizioni morandiane come le bottiglie, le conchiglie, i fiori per offrire una visione asciutta ed essenziale degli elementi primari e più umili riferibili alla pittura e all’incisione. 
La sua indagine fotografica, nella serie in mostra, viene condotta eccezionalmente a colori e in digitale, contrariamente agli altri suoi progetti tutti rigorosamente in bianco e nero, per i quali si avvale sempre dell’utilizzo dell'analogico e della luce naturale «per dare realtà a quello che si fa», come lui stesso dichiara. 
La serie di dieci fotografie vuole incoraggiare una meta-riflessione su alcuni aspetti fondamentali della pittura di Morandi: composizione e ricomposizione geometrica, insistenza su pochi temi, silenzio, solitudine, assenza di retorica e di qualsiasi narrazione. 
La scelta del colore dello sfondo che fa da quinta alle composizioni di Fabbi, un bianco luminoso da cui emergono gli oggetti nella loro fisicità come forme che si allineano, si intersecano o campeggiano al centro della foto in un voluto isolamento estetico, mette in risalto l'atteggiamento con cui il fotografo modenese intende la pratica artistica: esperienza sulla luce e sull’ombra, ricerca quasi mistica dell’essenziale, riduzione estrema delle immagini, intese come frammenti di realtà capaci di custodire momenti di eterna poesia, proprio come la pittura di Morandi. 
A conclusione dell’esposizione le dieci opere, grazie alla generosità dell’artista, saranno donate all’Istituzione Bologna Musei ed entreranno a far parte del patrimonio del Museo Morandi. 
Info: www.mambo-bologna.org 


Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 
“Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, fino al 15 luglio 2018 

Con la mostra “Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, il museo presenta un percorso di visita ridefinito in concomitanza con gli interventi di ripristino di una parte della copertura di Palazzo d’Accursio. 
Organizzata dai Musei Civici d’Arte Antica con la curatela di Silvia Battistini e Massimo Medica, l’esposizione consente di ammirare oltre 150 opere ordinate secondo numerosi accostamenti inediti, anche grazie alla presentazione di alcuni lavori solitamente conservati in deposito - è il caso dei pastelli e dei dipinti di Angelo Crescimbeni, Sebastiano Gamma e Coriolano Vighi - e di prestiti provenienti da altri musei civici come il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale e il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. 
La mostra si sofferma sulla ripresa ricorsiva di modelli delle epoche precedenti da parte degli artisti che operarono durante il XVIII e il XIX secolo, mettendo a confronto stili e iconografie di importanti autori non solo bolognesi. La sintesi che ne nacque gettò le fondamenta del gusto contemporaneo, creando i presupposti teorici ed estetici anche per le avanguardie del primo Novecento. 
A fronte della chiusura di sette sale in questa fase di cantierizzazione - la Galleria Vidoniana, le sale 8, 9 e 10 della Pinacoteca, la sala 11 nell’ala Rusconi, le sale 19 e 20 dedicate a Pelagio Palagi - il percorso espositivo della mostra si snoda attraverso la magnifica sala 17 (nota come Sala Urbana), le sale 14-16 (ala Rusconi),18 e 23-25. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2 
“Ritratti di famiglia. Personaggi, oggetti, storie del Museo Civico fra Bologna, l’Italia e l’Europa”, fino al 19 agosto 2018 

È un racconto corale quello composto da “Ritratti di famiglia”: non una contemplazione del passato alla ricerca delle proprie radici ma piuttosto un’espressione viva e attuale dell’identità del museo e della natura complessa del patrimonio storico conservato. 
Lungo un’ideale linea cronologica che va dal 1522, anno di nascita del naturalista e filosofo Ulisse Aldrovandi, uno dei massimi rappresentanti del collezionismo di indirizzo naturalistico enciclopedico, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, direttore del museo che compì fondamentali ricerche sulla civiltà etrusca, sono disposti oltre 350 oggetti di differente tipologia, selezionati per il grande valore storico e il legame con le principali figure che hanno contribuito alla formazione e allo studio dei nuclei collezionistici del museo, uno dei più prestigiosi in ambito europeo. 
Diciotto sono i personaggi convocati in questa ideale galleria del tempo, dei veri e propri “ritratti di famiglia”, a cui si affiancano le vicende degli oggetti archeologici, della costituzione e ordinamento delle raccolte del museo, della storia di Bologna e dei suoi istituti culturali. Conducendo il visitatore lungo il percorso di sviluppo del modo di guardare all’antico, dal Seicento fino alla nascita della scienza archeologica e delle moderne strutture di valorizzazione e di tutela nel Novecento, si scopre che una narrazione apparentemente settoriale permette inaspettate aperture verso le vicende storico-politiche, culturali, sociali. Un racconto a più voci che proietta la città in un panorama italiano ed europeo già a partire dal XVI secolo. 
Diciotto sono anche le sezioni della mostra: una per ciascuno dei personaggi rievocati, le cui fattezze sono tratteggiate dalla matita e dall’ingegno di Elena Maria Canè, restauratrice del museo, in ritratti riprodotti su grandi pannelli scenografici che scandiscono il percorso espositivo. 
Info: www.museibologna.it/archeologico 


Museo Medievale - via Manzoni 4 
“Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia”, fino al 17 giugno 2018 

La mostra indaga le trasformazioni causate dall’affermazione dei nuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi in questo territorio e nelle sue città, attraverso un viaggio nel tempo di quasi un millennio che racconta la delicata fase di passaggio dalla Tarda Antichità (IV-V secolo) al pieno Medioevo (inizi del Trecento). Una transizione che si riverbera in ogni aspetto della vita politica, economica, sociale e culturale, rappresentando un momento decisivo nella costruzione di nuovi assetti di potere e nuove identità. 
Curata da Sauro Gelichi e Luigi Malnati, la mostra è promossa da Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica nell’ambito del programma culturale 2200 anni lungo la Via Emilia che celebra la fondazione delle colonie romane di Reggio Emilia, Parma e Modena. 
Una selezione di oltre 300 reperti, recuperati dalle intense ricerche archeologiche condotte in regione negli ultimi 40 anni, racconta con nuove chiavi di lettura questo lungo e complesso percorso storico: dal missorium d’argento cesenate (piatto di uso simbolico-celebrativo) che testimonia la vita agiata di un possidente terriero nella tardantichità alle fibule di età gota rinvenute a Imola, dai reperti longobardi recuperati nella necropoli di Ponte del Rio di Spilamberto al servizio di vasellame in argento di età bizantina proveniente da Classe, dai bicchieri in legno rinvenuti a Parma al bacino in maiolica recuperato dalla facciata della chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna. 
Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni tematiche, parte da un’istantanea sulle città nell’alto Medioevo, profondamente ridimensionate rispetto alla vitalità dei secoli precedenti e contrapposte al dinamismo del nuovo emporio commerciale di Comacchio (Ferrara), per allargare lo sguardo alla riorganizzazione delle campagne, dove fioriscono castelli, villaggi, borghi franchi, pievi e monasteri, e terminare la narrazione con la ciclica rinascita delle città in età comunale. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea. 
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche. 
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi. 
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. 
Info: www.museibologna.it. 

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it. 


INDIRIZZI E RECAPITI 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi 
via Don Minzoni 14 
tel. 051 6496611 
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22 

Casa Morandi 
via Fondazza 36 
tel. 051 6496611 
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari: 
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13 
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13 

Villa delle Rose 
via Saragozza 228/230 
tel. 051 436818 - 6496611 
aperto: in occasione di eventi espositivi 

Museo per la Memoria di Ustica 
via di Saliceto 3/22 
tel. 051 377680 
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo Civico Archeologico 
via dell’Archiginnasio 2 
tel. 051 2757211 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico Medievale 
via Manzoni 4 
tel. 051 2193916 - 2193930 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Collezioni Comunali d’Arte 
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 
tel. 051 2193998 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini 
Strada Maggiore 44 
tel. 051 236708 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” 
via di Casaglia 3 
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale) 
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo internazionale e biblioteca della musica 
Strada Maggiore 34 
tel. 051 2757711 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Patrimonio Industriale 
via della Beverara 123 
tel. 051 6356611 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 

Museo civico del Risorgimento 
Piazza Carducci 5 
tel. 051 347592 
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

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