giovedì 11 luglio 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 12 al 18 luglio
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili. 
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 12 a giovedì 18 luglio. 


IN EVIDENZA 

venerdì 12 luglio 

ore 21.30: Piazza Maggiore 

Nell’ambito della rassegna Pillole dai musei e di Bologna Estate 
“Il ritorno di Apollo. Canova e Bologna” 
Un racconto di 10 minuti sul palco di Piazza Maggiore, che precede il film della rassegna “Sotto le stelle del Cinema” a cura di Fondazione Cineteca. 
Con Antonella Mampieri, Musei Civici d’Arte Antica. 
174 anni sotto mentite spoglie fino all’attribuzione definitiva: è il periodo di tempo trascorso da quando si persero le tracce, nel 1839, dell’Apollino, opera giovanile di Antonio Canova, riscoperta in anni recenti da Antonella Mampieri nelle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna, dove la statua in marmo è in realtà sempre stata ma attribuita al bolognese Cincinnato Baruzzi, allievo prediletto del grande maestro. La scultura, che appartiene alla produzione più alta di Canova, era stata particolarmente amata da colui che l’aveva creata e ricordata nelle sue memorie autografe come opera di grande valore. Un breve racconto visivo ci aiuta a conoscere meglio questo capolavoro che si può ammirare nella magnifica Sala Boschereccia delle Collezioni Comunali d’Arte. 
A seguire il film "La signora della porta accanto" (Francia/1981) di François Truffaut (106'). 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it 


PER I BAMBINI 

“Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna
Musei” 
L'edizione 2019, rivolta ai bambini e alle bambine da 5 a 11 anni, ha come sede la cornice verde di Villa delle Rose. Dal 10 giugno al 13 settembre, le tredici settimane sono dedicate al tema delle grandi esplorazioni: natura, arte, viaggi terrestri e spaziali, civiltà e culture lontane. Ogni settimana prevede uscite per attività in musei e luoghi cittadini di interesse storico e culturale. 
Il tema della settimana dal 15 al 19 luglio è "Ci vuole un fiore". 
Una settimana dedicata all'esplorazione della natura, per immergerci nel verde e scoprire i micro mondi racchiusi in una foglia o tra le rughe di una corteccia. Artisti, scienziati e viaggiatori di ieri e di oggi saranno la nostra "bussola", suggerendoci originali sentieri da percorrere tra alberi, siepi, prati, giardini e profumi. L'equilibrio lento e silenzioso, proprio della natura, e l'interazione delicata delle regole segrete alla base di ogni ecosistema: sono queste le tematiche che approfondiremo di giorno in giorno, anche attraverso visite alle Collezioni Comunali d'Arte e al Parco Talon. 
Info e iscrizioni: 
Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 436818 (lunedì ore 8.30-12.30) oppure 051 6496628 (martedì e giovedì ore 9-13) oppure mamboedu@comune.bologna.it


GLI ALTRI APPUNTAMENTI 

venerdì 12 luglio 

ore 18.30: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2 

Nell'ambito di ZED Festival Internazionale Videodanza e di Bologna Estate 
"Collettivo QBR/Alain El Sakhawi" 
Il Collettivo QBR/Quei Bravi Ragazzi, formato dai danzatori Alain El Sakhawi, Valeria Zampardi e Fernando Roldan Ferrer, ha basato la sua ricerca sulla combinazione di diversi linguaggi di movimento con la grammatica del cinema. Una delle sfide è di realizzare dei cortometraggi di danza dove la danza non è il soggetto principale perchè dovrebbe emergere "naturalmente" dalla narrazione. 
Prenotazione obbligatoria su www.zedfestival.org/prenotazioni
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/archeologico 

sabato 13 luglio 

ore 18.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
“Paura nel buio. Storie oscure tra le tombe” 
Un percorso accessibile per stare insieme: perché nelle sale e nelle gallerie si celano racconti oscuri e misteriosi del passato. Storie di Bologna, di bolognesi e della Certosa. 
A cura di Cooperativa Sociale Accaparlante con Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” e Fondazione Gualandi a favore dei sordi. 
Prenotazione obbligatoria a calamaio@accaparlante.it
Ritrovo 30 minuti prima dell’inizio presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

Domenica 14 luglio 

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don
Minzoni 14 
"Visita guidata al Museo Morandi" 
L'allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo anche accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei. Il percorso include anche una sezione specificamente dedicata all'Incisione. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 436818 (lunedì ore 8.30-12.30) oppure allo 051 6496628 (martedì e giovedì ore 9-13) oppure a mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito) 
Info: www.mambo-bologna.org 

mercoledì 17 luglio 

ore 9.30-16: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2 

“Cantiere aperto al Museo Archeologico per il restauro di una scultura funeraria a forma di leone” 
Durante il mese di luglio, ogni mercoledì, dalle 9.30 alle 16, i visitatori del Museo Archeologico possono vivere una delle esperienze più affascinanti in cui possa accadere di imbattersi tra le molteplici attività che ogni giorno animano il “dietro le quinte” di un museo: osservare i lavori in corso di un restauro aperto alla visione del pubblico. 
Oggetto dell’intervento conservativo è una scultura funeraria a tutto tondo in pietra arenaria che raffigura un leone accovacciato con le fauci spalancate, proveniente dalla necropoli etrusca dei Giardini Margherita di Bologna e databile alla fine del VI secolo a.C. 
Le operazioni di restauro sono eseguite all’interno di un box-laboratorio posizionato fra le teche della sezione egizia del museo, per permettere al pubblico di assistere “in diretta” al paziente lavoro. 
Al termine del restauro, la scultura verrà ricollocata permanentemente nella Sala X del museo. 
Ingresso: biglietto museo (€ 3,00) 
Info: www.museibologna.it/archeologico 

ore 20: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22 

In occasione della rassegna Attorno al Museo e di Bologna Estate 
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica” 
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24. 
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea. 
A cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
Prenotazione obbligatoria allo 051 436818 (lunedì ore 8.30-12.30) oppure allo 051 6496628 (martedì e giovedì ore 9-13) oppure a mamboedu@comune.bologna.it
A seguire, alle ore 21.30, nel Parco della Zucca, antistante al museo, la rassegna "Attorno al Museo", a cura dell'Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, propone lo spettacolo teatrale  “Volo IH 870” a cura di Silvia Grandi. 
Videoart performance di Igor Imhoff, Basmati Film (Saul Saguatti e Audrey Coïaniz), Alberta Pellacani. Composizione musicale di John De Leo. Musiche eseguite da John De Leo, voce, laringofono, giocattoli; Franco Ranieri, chitarra elettrica; Fabrizio Tarroni, chitarra semiacustica; Silvia Valtieri, pianoforte, fisarmonica; featuring Simone Pappalardo, elettronica. 
L’evento performativo “Volo IH 870” è uno spettacolo live multimediale di videoarte e musica che si snoda in tre parti distinte ma connesse tra loro, realizzate da altrettanti artisti per raccontare e reinterpretare in maniera autoriale e non documentativa ciò che successe il 27 giugno 1980. 
Con il patrocinio di: Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento delle arti visive, performative, mediali; Istituto Storico Parri. 
Ingresso museo: gratuito 
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 
Ingresso spettacolo: offerta libera 
Info: www.mambo-bologna.org - www.attornoalmuseo.it 

ore 20: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara
123 
"Pane e pasta a Bologna" 
Per il ciclo "Un etto di Bologna", il museo propone una visita guidata sul tema “Pane e pasta a Bologna: dai mulini da grano alle moderne tecnologie”. 
Sin dal XV secolo a Bologna l'intera produzione della farina era concentrata nel Canale delle Moline. Pesanti macine giravano mosse da grandi ruote a pale piane che sfruttavano la forza dell'acqua proveniente dal Reno. La farina, disponibile per tutta la città, era così trasformabile principalmente in pane e pasta. Successivamente, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo i processi di meccanizzazione della produzione di questi alimenti ottimizzano e velocizzano i procedimenti ormai consolidati. Sarà però con la Ditta Zamboni&Troncon, fondata nel 1906, che si affermerà a Bologna la produzione di macchine automatiche per la lavorazione della pasta ripiena. In particolar modo la tortellinatrice, che otterrà la medaglia d'oro al "Premio Umberto I" nel 1912. Come dichiaravano i cataloghi di vendita, si trattava di una macchina dalla meccanica veramente "speciale" con automatismi di tale precisione da riprodurre l’agire delle mani. 
Alle ore 21 segue al Battiferro, a cura dell'Associazione Vitruvio, lo spettacolo “Il primo canale non si scorda mai” con la zdàura Onorina Pirazzoli. 
Per lo spettacolo, prenotazione obbligatoria al 329 3659446 (Associazione Vitruvio). 
Ingresso visita guidata: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 

Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
"Corrispondenze d'amorosi sensi. Storie di virtù e peccati" 
I monumenti custodiscono tante storie. Passeggiando tra portici e gallerie non scopriremo solo esperienze eroiche o sublimi, ma anche esistenze curiose, tragiche o burrascose. Ed il cimitero stesso è stato il palcoscenico per avventure galanti e licenziose. 
A cura di Associazione Culturale Didasco. 
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera). 
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa). 
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 

giovedì 18 luglio 

ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6 
“Visita guidata alle Collezioni Comunali d’Arte” 
A cura di Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza. 
Ingresso: gratuito 
Info: www.museibologna.it/arteantica 

ore 20: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via
Don Minzoni 14 
Nell'ambito di After eight. Giovedì sera al museo e di Bologna Estate 
“Visita guidata alla Manifattura delle Arti” A cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
La visita parte con minimo 6 persone. 
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). 
Ingresso: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata 
ore 21: Nell'ambito di After eight. Giovedì sera al museo e di Bologna Estate 
"Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979" 
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo. 
La visita parte con minimo 6 persone. 
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso). 
Ingresso: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata 
Info: www.mambo-bologna.org 

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate 
“Dov’è Stefano Gobatti? Riscoperta e musica di un’icona dimenticata” 
Uno spettacolo itinerante, con un omaggio finale di musiche dal vivo, per rivivere l’avvincente biografia di Stefano Gobatti, autore nel 1873 dell’opera "I Goti". Scomoderemo alcune celebrità che ci racconteranno chi era questo compositore, il suo successo ed il suo oblio. 
A cura di Associazione Dolci Accenti in collaborazione con AICS Bologna. 
Prenotazione obbligatoria al 392 7809101 oppure a segreteria@dolci-accenti.com
I possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso. 
L'evento si terrà anche in caso di maltempo. 
Ingresso: € 12,00 (€ 10,00 con tessera AICS) (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 


MOSTRE 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don
Minzoni 14 

"Julian Charrière. All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", fino all'8 settembre 2019 
Il MAMbo è lieto di presentare "All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", la prima personale in un'istituzione museale italiana di Julian Charrière (Morges, Svizzera, 1987), artista il cui lavoro mette in comunicazione i campi delle scienze ambientali e della storia della civiltà. 
"All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere", curata da Lorenzo Balbi, è visibile nella Sala delle Ciminiere e presenta un'ampia selezione di opere tra fotografie, installazioni, sculture e video che toccano i temi della storia della scienza, dello sviluppo della cultura dei media, del romanticismo dell’esplorazione e della crisi ecologica contemporanea. 
Da sempre interessato ai processi che si nascondono dietro la produzione di conoscenza scientifica e ai differenti metodi utilizzati per arrivare a una scoperta, con i suoi lavori Charrière cerca di comprendere la storia, guardando al passato per tentare di immaginare come sarà il futuro. Come un archeologo, l'artista scruta nelle vicende trascorse per capire quelle che verranno, mentre riflette sul presente. I suoi progetti sono spesso frutto di un lavoro sul campo in località remote, che presentano profili geofisici forti - vulcani, ghiacciai, siti radioattivi - sempre rivolti verso paesaggi lontani in condizioni estreme. Dalle sue spedizioni intorno al globo, Julian Charrière riesce a far emergere non solo la pura e semplice bellezza della natura, ma anche la vulnerabilità e la frattura tra natura e civiltà. 
Nel palesare catastrofi ambientali causate dall’uomo, in luoghi come l'atollo di Bikini nelle Isole Marshall, l'ex sito di test nucleari di Semipalatinsk in Kazakistan, una monocoltura di palma da olio in Indonesia o, più recentemente, le profondità marine, Charrière non vuole mai unicamente sensibilizzare o esprimere un giudizio morale, quanto piuttosto rivelare le forze invisibili che plasmano il paesaggio, dai fenomeni geologici alla sete di risorse dell'era digitale, senza escludere, su un piano più immateriale, le proiezioni culturali con cui l'umanità cambia significato e percezione dei luoghi. In altre parole, per quanto ci affanniamo a saccheggiare la Terra delle sue risorse, a una velocità tale da costringere la scienza a parlare degli ultimi due secoli e mezzo come di un’era geologica a parte, l’Antropocene, il pianeta si riprenderà tutto e saremo dimenticati. 
Info: www.mambo-bologna.org 


"Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979", fino al 29 settembre 2019 
La Project Room del MAMbo prosegue la sua attività espositiva con "Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979", mostra dedicata all’evento musicale che radunò più di seimila persone al Palasport di Bologna il 2 aprile del 1979. 
"Bologna Rock" può essere considerato il simbolo di una stagione non esclusivamente musicale ma anche sociale, culturale, politica che ha lasciato il segno nella storia della città e dell'Italia tutta, su cui il focus espositivo, a cura di Oderso Rubini e Anna Persiani, vuole costruire un’indagine approfondita. 
Al di là del festival in sé, organizzato da Harpo's Bazaar, che registrò la partecipazione di gruppi punk, rock demenziale e new wave della scena bolognese dell'epoca, quali Skiantos, Wind Open, Luti Chroma, Gaznevada, Bieki, Naphta, Confusional Quartet, Rusk und Brusk, Frigos, Cheaters e del cantante blues statunitense Andy J. Forest con la band The Strumblers, la mostra si propone come una rilettura storica di questo momento in seguito percepito come epocale, una riappropriazione antropologica capace di evidenziare quegli elementi caratterizzanti che hanno contribuito alla nascita e alla crescita del ruolo socio-politico di Bologna tra il 1971 e il 1985 nella storia della cultura italiana e non solo. 
Tramite immagini, video, LP in vinile, documenti, fumetti, materiali visivi e grafici, strumentazioni dell'epoca e pubblicazioni indipendenti vengono messe in evidenza le connessioni e la ricchezza di contaminazioni che hanno caratterizzato una stagione di grande fermento: musica, video, arte, fumetti, grafica, comunicazione e politica si sono intersecate in una maniera istintiva, innovativa, forse casuale, determinando un processo creativo irripetibile con quelle modalità. 
Info: www.mambo-bologna.org 


Museo Medievale - via Manzoni 4 


"Jean François Migno. La forza del colore", fino all'8 settembre 2019 
Il Museo Civico Medievale si apre al dialogo con la pittura contemporanea presentando la prima mostra personale in Italia dell'artista francese Jean François Migno, a cura di Graziano Campanini e Riccardo Betti.
Il nucleo principale della mostra si trova racchiuso nella sala del Lapidario per poi espandersi all’interno di alcune sale del percorso espositivo, dove le tele di Migno punteggiano lo spazio come dispositivi che catturano lo sguardo dello spettatore in un gioco di frementi vibrazioni cromatiche. 
L'intera vicenda dell'artista, contrassegnata da una continua sperimentazione su diversi mezzi e materiali che rifiuta una piena e concreta definizione della sostanza in favore di un’astrazione dall’aspetto figurativo, viene ripercorsa attraverso una selezione di circa 40 lavori, comprensiva dei principali cicli della sua produzione, come "Palissade" realizzato negli anni Novanta e il più recente "Passages" degli anni Duemila. 
Info: www.museibologna.it/arteantica 


"Esercizi di stile. Objets indécis / Maybe-made, maybe not", fino al 14 luglio 2019 
Quinto appuntamento con "Esercizi di stile", un progetto nato nel 2016 dalla collaborazione tra l'Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, che offre ad alcuni studenti la possibilità di cimentarsi con gli spazi di una prestigiosa istituzione museale. 
Una riflessione museografica contemporanea sul ruolo e sulla funzione dei musei del XX e XXI secolo ha dato forma alla happening-exhibition "Ready-maybe" in cui gli studenti e i laureati del Biennio di Pittura - Arti Visive dell'Accademia Ilaria Minelli, Golzar Sanganian, Agata Torelli e Li Zhuwei, oltrepassano il diaframma della teca e con armi piumate, bachi annidati, atti architettonici e morsi pietrificati si relazionano al Musée de l'OHM. 
Il Musée de l'OHM di Chiara Pergola, situato nel Museo Medievale, è un ready-made divenuto opera attraverso il suo spostamento nello spazio espositivo. 
Ma è, inoltre, un museo. Se il ready-made ha scardinato nel primo Novecento le regole dello statuto dell'opera d'arte, definendo arte un oggetto d'uso quotidiano, un museo ready-made cambia nuovamente le condizioni sine qua non dello statuto dell'opera e del museo stesso. Così nell'esercizio di classificazione che il museo materializza avviene un doppio cortocircuito e attorno all'Opening Hour Museum, in una forma di indecisione o animismo oggettuale, si ritrovano a gravitare le opere e le azioni degli studenti dell'Accademia.
Info: www.museibologna.it/arteantica 


Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 


"Bologna da quel momento fu libera. Episodi, aspetti e memoria del 12 giugno 1859", fino al 14 luglio 2019 
Il percorso di Bologna e dei bolognesi nelle vicende del Risorgimento nazionale è scandito da alcune date e da alcuni eventi significativi: tra quelli di maggior rilievo si colloca la giornata del 12 giugno 1859 quando, in seguito alle sconfitte subite a Palestro e Magenta ad opera delle truppe franco-piemontesi, le truppe austriache a presidio di Bologna si ritirarono definitivamente oltre il Po provocando la fine del governo pontificio sulla città e il suo territorio dopo tre secoli e mezzo di potere temporale. Di lì a pochi mesi, in un rapido succedersi di avvenimenti, l’intera Emilia-Romagna si sarebbe unita alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II, futuro Re d’Italia, portando a compimento per Bologna il processo di Unificazione nazionale avviato alcuni decenni prima. 
La mostra "Bologna da quel momento fu libera", curata da Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, ripercorre episodi e aspetti di quel periodo memorabile, attraverso l'esposizione di reperti risorgimentali e documenti originali, normalmente non visibili al pubblico: la battaglia della Montagnola svoltasi l'8 agosto, il predominio degli Austriaci sulla città nel decennio 1849-1859, la giornata del 12 giugno e il rapido succedersi dei governi provvisori, il formarsi di un esercito e della Guardia Nazionale, la memoria celebrativa di quella data nel processo di formazione della coscienza e dell'identità nazionale. 
Tra i cimeli più preziosi esposti in mostra figura la bandiera tricolore che per prima sventolò sopra la porta principale del Palazzo Comunale, issata alle prime luci dell’alba del 12 giugno 1859 dopo l’abbassamento dell’insegna pontificia. 
Un altro simbolo dal forte potere evocativo di quella giornata è la bandiera utilizzata dagli studenti dell'Università di Bologna quando scesero in piazza inneggiando alla caduta del potere temporale dei papi, e nelle successive manifestazioni patriottiche nel 1859-1860. 
Non mancano poi militaria come due esemplari di uniformi della Guardia Nazionale entrambe del 1859, mentre la presenza degli austriaci a Bologna durante gli anni ‘50 del XIX secolo è documentata da un kepì da ussaro per truppa, immagini fotografiche e testimonianze artistiche come un olio su cartone di Silvio Faccioli che raffigura una guardia e un tamburino e un disegno con figurino militare. 
La mostra offre un'estensione multimediale dei contenuti informativi grazie all'uso di un codice QR presente nelle diverse vetrine con il quale, attraverso l'accesso al portale www.storiaememoriadibologna.it, è possibile consultare notizie e approfondimenti sui diversi oggetti esposti, in modo da apprezzarne pienamente la storia e il significato. 
Info: www.museibologna.it/risorgimento 


Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 


"Ex Africa. Storie e identità di un'arte universale", fino all'8 settembre 2019 
Volti e corpi ieratici che a noi occidentali ricordano immediatamente le sculture di Modigliani e Brancusi, i dipinti di Nolde e Picasso. Ma anche visi mirabilmente torniti nel bronzo, di fidiana perfezione come solo i putti e i Cristo in fasce di Raffaello. Oggetti di potere e di culto che rimandano al metafisico, agli antichi riti, alle forze umane e soprannaturali. Ma anche figure in miniatura per pesare la polvere d’oro, cesellate come orologi del Seicento tedesco. E ancora, saliere in avorio, olifanti e cucchiai realizzati anticamente in Africa su commissione europea, per quelle che un tempo si chiamavano arti applicate. 
Per la varietà dei temi trattati, si tratta dell'esposizione sull'arte africana più ampia mai organizzata in Italia - con circa 270 pezzi esposti -, nella quale si spazia da testimonianze su culture antiche, vecchie di mille anni, fino alla produzione degli artisti contemporanei. 
In mostra sono documentati i diversi sguardi con i quali l'Occidente si è posto dinnanzi alle espressioni plastiche dell'Africa. 
La mostra, prodotta e organizzata da CMS.Cultura, è promossa da Comune di Bologna e Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico e curata da Ezio Bassani e Gigi Pezzoli, con il contributo di studiosi italiani e stranieri. 
Info: www.museibologna.it/archeologico - www.mostrafrica.it 


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 


"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 14 luglio 2019 
La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile". 
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese. 
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne. 
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili. 
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani). 
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco. 
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale 



L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea. 
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche. 
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi. 
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. 
Info: www.museibologna.it. 

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it


INDIRIZZI E RECAPITI 

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi 
via Don Minzoni 14 
tel. 051 6496611 
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22 

Casa Morandi 
via Fondazza 36 
tel. 051 6496611 
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari: 
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13 
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13 

Villa delle Rose 
via Saragozza 228/230 
tel. 051 436818 - 6496611 
aperto: in occasione di eventi espositivi 

Museo per la Memoria di Ustica 
via di Saliceto 3/22 
tel. 051 377680 
fino al 22 settembre aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 17-20. In occasione degli spettacoli della rassegna “Attorno al Museo”, apertura serale straordinaria dalle 20 alle 24 

Museo Civico Archeologico 
via dell’Archiginnasio 2 
tel. 051 2757211 
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico Medievale 
via Manzoni 4 
tel. 051 2193916 - 2193930 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Collezioni Comunali d’Arte 
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 
tel. 051 2193998 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini 
Strada Maggiore 44 
tel. 051 236708 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-14; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” 
via di Casaglia 3 
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale) 
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30 
Accesso momentaneamente sospeso per sopralluoghi manutentivi straordinari 

Museo internazionale e biblioteca della musica 
Strada Maggiore 34 
tel. 051 2757711 
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30 

Museo del Patrimonio Industriale 
via della Beverara 123 
tel. 051 6356611 
aperto: fino al 14 luglio martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30; dal 15 luglio al 14 settembre SOLO su prenotazione per gruppi telefonando (almeno 3 giorni prima) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 allo 051 6356611 

Museo civico del Risorgimento 
Piazza Carducci 5 
tel. 051 347592 
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14 
chiuso dal 15 luglio al 15 settembre

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