giovedì 11 novembre 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei
di Bologna 12 - 18 novembre 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

venerdì 12 novembre

ore 17.30: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”

Inaugurazione della mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia - in particolare con il Museo del Vetro di Murano - e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco.

Prenotazione obbligatoria allo 051 2193930 (venerdì dalle ore 14).

L’esposizione intende celebrare l’importante donazione della preziosa collezione Cappagli Serretti (117 vetri), recentemente acquisita, che va ad incrementare il già cospicuo patrimonio museale di vetri conservati nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini. Ingresso all'inaugurazione: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

sabato 13 novembre

ore 10: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura”

Apertura della mostra promossa da Elleboro editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, e realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico.

La mostra, che prende il titolo dalla guida letteraria “Bologna. Dicono di lei” pubblicata da Elleboro Editore, da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant. Ingresso: € 8,00 + prevendita € 1,00 / € 7,00 ridotto + prevendita € 1,00

Info e prenotazioni: www.bolognawelcome.com/it/esperienze/309449/Biglietto-mostra---Bologna--Dicono-di-Lei

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 14: Casa Morandi – via Fondazza 36

“BUONGIORNO SIGNOR MORANDI. Disegni di Giorgio Lodi”

Apertura della mostra curata da Carlo Zucchini.

Il Museo Morandi prosegue la programmazione di eventi espositivi di artisti il cui lavoro si pone in connessione con Giorgio Morandi con “BUONGIORNO SIGNOR MORANDI”, mostra di disegni di Giorgio Lodi e documenti provenienti dagli archivi del museo e di Carlo Zucchini.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

PER I BAMBINI

sabato 13 novembre

ore 10.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “The best of”

“Orso, Buco!” (III e ultimo incontro)

Laboratorio di movimento espressivo in 3 incontri per bambini da 3 a 5 anni.

“Orso si è perso e non trova più la sua tana... / Si mette in cammino... / E all’improvviso...” Cosa succederà ad Orso? Troverà la sua tana? Chi incontrerà lungo la strada?

Durante il laboratorio, che parte dalla lettura del libro per bambini Orso, buco! di Nicola Grossi, i partecipanti giocheranno con i personaggi ed entreranno nella loro avventura attraverso il movimento e l’ascolto musicale.

La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

• presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì ore 11- 13.30 / 14.30–18.30; venerdì ore 10–13 / 14.30–19; sabato, domenica, festivi ore 10-19)

• online (con una maggiorazione di € 1,00) sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it.

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante

Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 14 novembre

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“La magia dell’acqua”

Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.

L'acqua è una sostanza “speciale” dalle proprietà chimiche e fisiche uniche, grazie alle quali la vita sulla Terra ha potuto svilupparsi. Il laboratorio propone di approfondire la conoscenza di questa sostanza integrando l'approccio scientifico con una serie di affascinanti esperienze.

I ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti spettacolari come l'elettrolisi, grazie alla quale si scopriranno gli elementi che compongono l'acqua e le loro caratteristiche.

Con giochi e semplici prove si studierà come avvengono i passaggi di stato e si approfondiranno alcune speciali caratteristiche dell'acqua come: la tensione superficiale, la forza di coesione delle molecole e la capillarità.

Lo studio di queste proprietà permetterà di evidenziare il ruolo essenziale che l'acqua svolge per la vita sulla Terra e l'importanza della sua salvaguardia.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: € 5,00 a partecipante (gratuito per un accompagnatore adulto)

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“A spasso con dei e demoni nell’antico Egitto”

Laboratorio per ragazzi da 7 a 11 anni, a cura di ASTER.

Con maschere create dai bambini per l'occasione, si visiterà la sezione egiziana del museo, compiendo insieme all'operatore un viaggio tra divinità e demoni dell’antico Egitto. Un modo divertente e originale per entrare nel variegato mondo degli dei e conoscerne l’aspetto, gli attributi e il ruolo.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare.

Le modalità di pagamento saranno inviate via mail all'atto della prenotazione.

Ingresso: € 7,00

Info: www.museibologna.it/archeologico

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 12 novembre

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“Voces. Musiche per la fine del tempo a 50 anni dalla prima di ‘Vox Balaenae’ di George Crumb” Per “Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (e altri) secoli”, In.Nova Fert racconta “Voces”.

“Vox Balaena” è una suggestiva composizione di George Crumb del 1971 in cui i tre strumentisti devono suonare bendati e immersi in una soffusa luce blu. Con questa rara esecuzione si chiude il continuum di parole e musica in cui la voce narrante di Francesca Tisano interpreterà brani di autori che hanno indagato il rapporto fra uomo e natura: da Zanzotto a Valéry, da Calvino ad Ovidio e a Thoreau.

Il “secolo breve” a ben vedere non lo è stato poi così tanto, se al suo interno è riuscito a conte - nere espressioni artistiche lontane, diversissime tra loro e a volte addirittura contraddittorie, in ogni caso segnanti. E a distanza di vent’anni, il Novecento in musica si porge così ai nostri occhi, ma soprattutto alle nostre orecchie: un’epoca fremente, impetuosa, a tratti problematica e avvolta in una mitologia tutta da conoscere. “Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (e altri) secoli” propone sei appuntamenti dedicati ai linguaggi, ai protagonisti, alle idee, alle curiosità e agli strumenti che contraddistinguono la “contemporanea“ di oggi e del secolo appena passato.

È consigliato acquistare il biglietto in prevendita presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni di apertura oppure online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it. Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

sabato 13 novembre

ore 10: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”

Visita guidata alla mostra con Francesco Zagnoni, Senza Titolo srl.

Prenotazione obbligatoria allo 051 2193930 (dal martedì al venerdì, ore 9-14).

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Scopri la moderna Bologna del Novecento”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori tra gli oggetti, gli exibit e le macchine per raccontare lo sviluppo del distretto industriale di Bologna, oggi centro di eccellenza nel settore meccanico, elettromeccanico e meccatronico.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 14-16: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

“Lo sapevi che...?”

Lo sapete che il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, dall'Ottocento ad oggi, è sempre stata una meta per tanti viaggiatori?

I mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti invitano ad un breve percorso alla scoperta di storie, personaggi e curiosità legati al tema del viaggio. Martina, Roberta e Vittorio aspettano i visitatori presso l’infopoint storico-artistico dalle 14 alle 16.

Una mediatrice o un mediatore culturale fornirà le indicazioni necessarie per farsi strada tra i chiostri e non perdere la bussola... buona ricerca!

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

CHIARA PANCALDI
“The divine one”

Per “Jazz Insight”, narrazione musicale con Emiliano Pintori, pianoforte. Special guest Chiara Pancaldi, voce.

Dedicato a Sarah Vaughan (1924-1990).

Sassy, The Queen of Bebop, The Divine One... tanti appellativi per la cantante che ha stregato un pubblico vastissimo unendo le sue incredibili doti vocali a una profonda conoscenza della musica (era anche pianista), facendo convivere una potente carica interpretativa a momenti di estrema delicatezza, divenendo un modello ancora attuale, per quanto difficilmente raggiungibile.

“Jazz Insight” (con tutti gli anniversari in versione +1), ovvero la musica africano-americana, i suoi protagonisti e le vicende che ne hanno caratterizzato la storia, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.

EMILIANO PINTORI
Il tutto come sempre raccontato dalla prospettiva
di un pianista jazz, Emiliano Pintori, in compagnia dei suoi ospiti.

È consigliato acquistare il biglietto in prevendita presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni di apertura oppure online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it. Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

ore 19.30: “Le Muse del Jazz”

Presentazione del libro di Vanni Masala (Edizioni Curci, 2021), illustrazioni di Marilena Pasini. Con la partecipazione di Carla Marcotulli, voce e Sandro Gibellini, chitarra.

Chi è stata “The girl from Ipanema”? A chi si riferisce Bill Evans con “Debbie’s Watz”? A quale donna si è ispirato Duke Ellington per “Sophisticated Lady?”, chi era la “Naima” di Coltrane” o la “Lonely Woman” di Ornette Coleman? E la “Violette Nozieres” cantata da Demetrio Stratos? E chi fu in realtà la “Cousin Mary” di Coltrane?

Il Bologna Jazz Festival presenta in anteprima “Le Muse del Jazz”, un nuovo volume di Vanni Masala con illustrazioni di Marilena Pasini che descrive le donne che hanno dato il nome a composizioni diventate frequentati brani jazzistici.

Brevi ritratti, per descrivere un panorama di donne spesso sconosciute, dalle vite a volte straordinarie, che rischiano di essere dimenticate e che qui sono onorate come protagoniste. Mogli, amanti, principesse e spettri, schiave e giornaliste, scrittrici e ballerine, musiciste e uomini che amavano vestirsi da donna. Un panorama di storie, epopee e piccole vicende umane.

Un libro sulle donne e sulle composizioni, con un’introduzione scritta da una grande cantante, Ornella Vanoni.

E per la presentazione, il Bologna Jazz Festival presenta, oltre gli autori, due importanti musicisti che interpreteranno alcuni dei brani contenuti nel volume: la vocalist Carla Marcotulli e il chitarrista Sandro Gibellini.

Prenotazione obbligatoria a info@bolognajazzfestival.com.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/musica

ore 17.30-18.15 e ore 18.15-19: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Foto/Industria. MARCO COLONNA: SOLO”

Visita alla mostra di Jan Groover con
accompagnamento musicale.

Nell'ambito di Foto/Industria e della mostra di Jan Groover “Laboratory of Forms”, il MAMbo ospita “MARCO COLONNA: SOLO,” clarinetto basso e clarinetto, visita alla mostra on accompagnamento musicale, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.

Nato a Roma nel 1978, attivo come polistrumentista, compositore, improvvisatore e scrittore, Marco Colonna è uno dei nomi più in vista del jazz italiano odierno più versato alla sperimentazione. Ultimamente ha scelto di dedicarsi al clarinetto basso per esplorare tutte le sfumature di questo strumento anche suonando due o tre strumenti contemporaneamente. La ricerca sul suono di Marco Colonna avviene in solitudine, pensando, creando e liberandosi da qualsiasi maschera stilistica. Ma è anche il risultato di un processo che si basa sulla rimozione di ogni limite tecnico e fisico. Una ricerca che si fonda sull’idea di uno scontro tra immagini vissute diretta- mente o semplicemente viste, in contrasto con l’emotività personale.

Prenotazione obbligatoria al seguente link: https://platform.eventboost.com/e/marcocolonna-solo/29137/it_IT .

Fasce orarie prenotabili: ore 17.30-18.15 e 18.15-19.

Posti limitati - massimo 75 persone per fascia oraria.

Ingresso: gratuito

Durante l’evento l’ingresso alla mostra è possibili unicamente su prenotazione. Info: www.mambo-bologna.org

Domenica 14 novembre

ore 16.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Action Painting ‘BLUACUTO’ di Dim Sampaio”

Il foyer del MAMbo ospita l'Action Painting “BLUACUTO” di Dim Sampaio, evento realizzato in collaborazione tra Format Edizioni e il museo.

Partecipano alla performance Felice Del Gaudio, contrabbasso; Enrico Guerzoni, violoncello; Angela Malfitano, voce.

Lorenzo Balbi, direttore MAMbo, introduce e dialoga con Dim Sampaio.

L'artista, accompagnato dai musicisti, dà il via ad una performance producendo dal vivo la sua opera, una action painting in cui vengono dipinte quattro tavole 35x70. L’intervento musicale è completato da una voce narrante che arricchisce l’atmosfera con la lettura delle brevi frasi presenti nel libro di Sampaio, dal titolo “Bluacuto”. Nel libro il personaggio di Bluacuto “ci porta in una dimensione di viaggio dell’eroe dove, attraverso il suo percorso, ci si imbatte in situazioni oniriche, emergenti dal subconscio. Come in una capoeira, danza e combattimento” (dalla presentazione di Stefano Benni).

Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti

Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“’...che mi fa sovvenir del mondo antico’. Archeologia e Divina Commedia”

Visita guidata alla mostra a cura di ASTER.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

martedì 16 novembre

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Presentazione del libro d’artista di Sergio Sarra
‘TWENTY SIX FIGURES PAINTED ON BOARD”

Il volume accoglie una serie di foto scattate all’interno dello studio di Sergio Sarra, che mettono in luce e testimoniano i rapporti tra una limitata e omogenea serie di dipinti e la sua ambientazione nello spazio in cui sono stati eseguiti. L’impaginazione con la quale l’artista colloca questo corpus di lavori nelle stanze del proprio studio rappresenta una visione approfondita del suo processo creativo. È significativo per Sarra indagare questo ulteriore grado compositivo, che focalizza a più livelli il rapporto tra le opere e l’ambiente interno, gli oggetti e il paesaggio esterno.

Tredici brevi frasi dell'autore attraversano le pagine del libro, svelando i processi creativi alla base della sua personale visione dell’arte.

Il libro d’artista, realizzato con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, contiene un’appendice che documenta - attraverso un testo dell’artista e una serie di foto d’archivio inedite - l’installazione concepita nel 1987 da Sergio Sarra all’interno dell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, quale tesi di diploma della Scuola di Pittura e testimonia l’intensa esperienza artistica di quegli anni a Bologna.

Intervengono alla presentazione: Lorenzo Balbi, direttore MAMbo; Mirta D’Argenzio, critica e curatrice; Silvia Evangelisti, storica dell’arte; Giusella Finocchiaro, presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; Maura Pozzati, critica e curatrice; Ludovico Pratesi, critico e curatore; Sergio Sarra, artista.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

ore 19: Pop Up Cinema Medica - via Monte Grappa 9

“PINO. Proiezione film e incontro col regista Walter Fasano in conversazione con Lorenzo Balbi e Silvia Grandi”

MUBI, in collaborazione con MAMbo, DAMS50, Biografilm, presenta “PINO”, un film di Walter Fasano con le voci di Suzanne Vega, Alma Jodorowsky, Monica Guerritore e Michele Riondino, che sarà proiettato a Bologna martedì 16 novembre alle ore 19, nella cornice del Pop Up Cinema Medica. A seguire, il regista Walter Fasano – alunno del DAMS di Bologna – sarà in conversazione con Lorenzo Balbi, direttore MAMbo e Silvia Grandi, docente DAMS.

“PINO” è una riflessione su Pino Pascali, artista esponente dell'Arte Povera, tragicamente scomparso nel 1968. 50 anni dopo la sua prematura morte, la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare acquista la sua opera “Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo” e questo viaggio viene documentato dal fotografo Pino Musi assieme a filmati d’archivio dalla carriera di Pascali. Combinando fotografia e filmati d'archivio, “PINO” diventa non solo un omaggio all'artista, ma una vera e propria opera d’arte. Il film è stato presentato al Torino Film Festival nel Novembre 2020 e Bif&est di Bari nell’ottobre 2021, ed è disponibile su MUBI.

Prenotazione consigliata su www.eventbrite.it/e/registrazione-pino-incontro col-regista-walterfasano-208201565487.

Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti

Info: www.mambo-bologna.org

ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Roberto Martorelli”

Con Roberto Martorelli (storico dell’arte), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento- Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/ con un intervento dal titolo “Trine e merletti bolognesi, la storia della moda attraverso un percorso alla Certosa di Bologna”.

“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.

Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.

Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 17 novembre

ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4

Nell’ambito della rassegna “Segni, inchiostro e colore nella civiltà cinese”

“La pittura monocroma a inchiostro”

Conferenza di Giovanni Peternolli.

Le invenzioni della seta, della carta e dell’inchiostro hanno dato origine in Cina a una straordinaria produzione artistica. I grandi rotoli di paesaggio, la pittura chan e la lunga e gloriosa tradizione della pittura dei Letterati presentano capolavori che hanno pochi uguali nell’arte mondiale. L’evocazione dei più svariati aspetti della realtà grazie alle infinite sfumature del monocromo dà vita a un’esperienza estetica unica.

La rassegna “Segni, inchiostro e colore nella civiltà cinese”, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, propone un ciclo di tre conferenze per raccontare come la civiltà cinese, sin dalle prime iscrizioni su ossa e gusci di tartaruga, abbia sempre dato una grande importanza al segno scritto e, in seguito, al tratto del pennello, sfruttando così la ricchezza e profondità semantica della sua scrittura. L’inchiostro di China e vari pigmenti colorati permisero agli artisti di esprimere, con quei segni e quei tratti, la realtà e il loro mondo interiore.

Prenotazione obbligatoria allo 051 2193916 o allo 051 2193930 (mercoledì e giovedì, ore 9-14). Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Presentazione del libro di Pinuccia Bernardoni ‘Scolpire Geometrie’”

Alla presentazione del volume, che ripercorre la ricerca dell’artista e include testi di Leonardo Regano, Adachiara Zevi, Sivia Evangelisti, con con una intervista di Paola Naldi, intervengono, insieme a Pinuccia Bernardoni: Leonardo Regano, storico dell’arte e curatore del volume; Silvia Evangelisti, storica dell’arte; Danilo Montanari, editore; Paola Naldi, giornalista e storica dell’arte.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo.bologna.org

giovedì 18 novembre

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it

“STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 18 novembre dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.

Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.

 Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.

In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Tracce d'antico nelle medaglie: l'età classica”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/101/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

MOSTRE IN CORSO

Museo Medievale – via Manzoni 4

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La
donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”

13 novembre 2021 – 18 aprile 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.

Con la destinazione all'Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manu- fatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.

Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.

La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Civico Medievale aderisce alle
celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

 Info: www.museibologna.it/arteantica

“Risonanze”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Medievale accoglie un'ulteriore tappa espositiva di “Risonanze”, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea in dialogo con l'architettura e i suoi contesti, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica.

Il progetto espositivo, a cura di Vanna Romualdi, vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l'architettura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Arianna Bassetto, Martina Beghelli, Nikola Filipović, Suqin Xiong sono gli artisti selezionati per questa mostra collettiva che costituisce il secondo capitolo di restituzione pubblica del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell'anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, gli studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.

“Risonanze” è parte del progetto culturale Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica, Istituzione Villa Smeraldi | Museo della Civiltà Contadina, Città Metropolitana di Bologna.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

“BUONGIORNO SIGNOR MORANDI. Disegni di Giorgio Lodi” 13 novembre 2021 – 9 gennaio 2022

Il Museo Morandi prosegue la programmazione di eventi espositivi di artisti il cui lavoro si pone in connessione con Giorgio Morandi con “BUONGIORNO SIGNOR MORANDI”, mostra di disegni di Giorgio Lodi e documenti provenienti dagli archivi del museo e di Carlo Zucchini.

Il titolo prescelto è evocativo del dipinto di Gustave Courbet “Bonjour monsieur Courbet” e racchiude l’essenza del progetto: ricostruire, attraverso una selezione di ritratti, lettere, fotografie ed altri materiali, la costellazione di persone illustri - amici e conoscenti - che hanno frequentato Casa Morandi e incontrato l’artista.

Con un segno grafico abile e sicuro, Giorgio Lodi ci introduce in questa dimensione intima e domestica, presentando i ritratti di alcuni personaggi scelti in base alla loro fisionomia e tratti da foto riprodotte su libri e riviste.

Scorrendo i 15 ritratti in mostra, si va dallo stesso Morandi ai critici e storici dell’arte quali Francesco Arcangeli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Roberto Longhi, fino ad artisti, scrittori e poeti come Mario Luzi, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Nella Nobili, per arrivare a celebri registi come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Valerio Zurlini o attrici quali Monica Vitti ed estimatori d’arte come Luigi Magnani e Lamberto Vitali.

Lettere scambiate tra Morandi e i suoi interlocutori, fotografie ed altri preziosi e talvolta inediti materiali, dialogano con i disegni che testimoniano la ricchezza delle relazioni intercorse tra il maestro e i personaggi ritratti da Lodi.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“FOTO/INDUSTRIA. Jan Groover. Laboratory of Forms”, fino al 2 gennaio 2022

Jan Groover si forma come pittrice, ispirandosi all’opera di artisti come Paul Cézanne, Giorgio Morandi e i minimalisti. Si dedica alla fotografia dall’inizio degli anni ‘70. Tra i grandi protagonisti della natura morta, suscita presto l’interesse di critica e pubblico con una serie di oggetti fotografati nella cucina della sua abitazione combinando una sensibilità compositiva che rimanda ai quadri rinascimentali con l’eco delle istanze politiche e sociali del femminismo.

Il suo lavoro, celebrato in una mostra personale al MoMA di New York nel 1987, prosegue fino al 2012 con una continua ricerca sulla forma degli oggetti e il loro inesauribile potenziale visivo. Questa mostra, proveniente dal Musée de l’Elysée di Losanna, dove è conservato l’intero archivio dell’artista, costituisce la sua prima retrospettiva in Italia e coglie l’occasione per avvicinare il suo lavoro a quello del maestro Giorgio Morandi.

La mostra è prodotta da Musée de l’Elysée, Losanna e curata da Tatyana Franck (Direttrice di Photo  lysée),  milie Delcambre Hirsch, Paul Frèches (Consulente scientifico) in collaborazione con Lorenzo Balbi (Direttore artistico MAMbo) e Francesco Zanot (Direttore artistico di Foto/Industria).

Info: www.mambo-bologna.org

“Hidden Displays 1975-2020. Progetti non
realizzati a Bologna”, fino al 9 gennaio 2022

La Project Room del MAMbo ospita il progetto espositivo ideato da MoRE. a Museum of Refused and Unrealised Art Projects e a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi, che si realizza con il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione de Mitri di Modena.

“Hidden Displays 1975-2020” scaturisce da una ricerca sviluppata sul territorio con l’obiettivo di rintracciare e studiare le mostre e le opere d’arte immaginate o progettate, ma non realizzate in ambito bolognese dal 1975, anno della nascita della Galleria d’Arte Moderna di Bologna nella sede di Piazza Costituzione progettata da Leone Pancaldi, a oggi.

Attraverso il lungo lavoro di ricerca in archivio e il contatto diretto con i protagonisti del siste13ma dell’arte che gravita intorno a Bologna, sono emersi ricordi, esperienze, testimonianze e documenti di numerose occasioni rimaste nei cassetti degli artisti e dei curatori.

In mostra sono visibili una cinquantina di tracce di un racconto di fatto ancora ignoto: i documenti archivistici e i progetti artistici sono volutamente presentati in modo non lineare e non cronologico.

Dalla ricerca sono emerse numerose occasioni espositive rintracciate grazie a un lavoro di scavo svolto principalmente nell’archivio del MAMbo e in quelli privati della città.

Gli archivi degli artisti hanno restituito una numerosa serie di progetti che sono illustrati in mostra secondo modalità discusse volta per volta con gli artisti stessi: alcuni hanno scelto di esporre i materiali originariamente sviluppati per la progettazione dell’opera poi non realizzata (documenti digitali o materiali analogici); altri hanno invece interpretato il lavoro in modo diverso, trasformando la documentazione progettuale in una traccia evocativa e utile a restituirne l’idea e il senso originari.

Info: www.mambo-bologna.org

Nell’ambito di BilBolBul

“A.M.A.R.E.” di Amanda Vähämäki, Martina Sarritzu, Alice Socal, Roberta Scomparsa, Eliana Albertini, fino al 9 gennaio 2022

“A.M.A.R.E.” è un’antologia a cinque voci in cui amicizia e scoperta della sessualità sono fili rossi che legano i frammenti di adolescenza raccontati dalle autrici. Cinque storie di ragazze e ragazzi alle prese con il passaggio all’età adulta e le aspettative di una società ancora troppo vincolata da stereotipi di genere.

“A.M.A.R.E.” è il frutto del confronto tra cinque autrici di fumetto contemporaneo che appartengono a generazioni differenti e si sono riunite in un tavolo di lavoro virtuale di dialogo e coprogettazione. È un volume formato da cinque racconti dal profondo valore pedagogico, sociale e politico, nella prospettiva di una decostruzione degli stereotipi sociali, culturali e di rappresentazione del genere femminile che restituisca alle giovani lettrici e ai giovani lettori tutta la complessità dell’adolescenza tra scoperta del proprio corpo, relazioni amicali, sentimenti, sessualità.

Anna e Viola crescono insieme, legate da un’amicizia che mescola affetto e competizione, un connubio che le rende indispensabili l’una all’altra (Sarritzu). Con Amanda Vähämäki la soglia tra realtà e mondo fantastico è sottile, così come il confine tra maschile e femminile dei protagonisti che non si piegano a nessun preconcetto. La ribelle Beccaccia di Roberta Scomparsa, invece, vive l’adolescenza in modo solenne, quasi cavalleresco: moderna Don Chisciotte refrattaria a ogni tipo di autorità, difende la libertà d’espressione a colpi di tag e disegni illegali sui muri. Nella storia di Eliana Albertini seguiamo tre amiche a una festa in riva al mare, dove gelosia, esclusione e senso di inadeguatezza fanno prendere alla serata una piega inaspettata.

Sul finale entriamo nel mondo fluttuante di Alice Socal: un susseguirsi di frammenti di ricordi giovanili segnati dalla paura del futuro e dall’amore come antidoto palliativo alla solitudine.

“A.M.A.R.E.” fa parte di “Dalla parte delle bambine”, un progetto a cura di Canicola associazione culturale teso alla promozione e alla diffusione di una cultura della non discriminazione a partire dall’educazione ai sentimenti già nella prima infanzia.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo della Musica – Strada Maggiore 34

“Josquin Desprez il principe dei musici”, fino al 12 novembre 2021

La mostra, realizzata nell’ambito del progetto “Josquin 1521 – 2021” e curata da Carlo Vitali, storico della musica, espone una serie di manoscritti e cinquecentine in occasione del 500° anniversario della morte del compositore franco-fiammingo Josquin Desprez.

A cura di Bologna Festival in collaborazione con Museo della Musica. Progetto coordinato e condiviso con Ferrara Musica.

Il Museo della Musica possiede 21 unità bibliografiche antiche – manoscritti e stampe precedenti il 1850 – collegate a Josquin.

Dalle primissime pubblicazioni tipografiche del Cinquecento, alle antologie del Cinque-Seicento e alla riscoperta di metà Ottocento, la mostra offre una testimonianza sul durevole interesse di editori, musicisti pratici, collezionisti e studiosi intorno alla produzione del "princeps musicorum" franco-fiammingo.

Le opere selezionate sono esposte in sala 5 e in sala 6. Info: www.museibologna.it/musica

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“’...che mi fa sovvenir del mondo antico’. Archeologia e Divina Commedia”, fino al 14 novem- bre 2021

Il primo progetto espositivo di “Agorà Archeologia”, a cura di Marinella Marchesi, è dedicato a Dante Alighieri nell'anno in cui ricorre la celebrazione dei 700 anni dalla morte.

Attraverso materiali di varie provenienze, tutti appartenenti al patrimonio del museo, il percorso analizza personaggi e tradizioni miti-storiche del mondo antico, riprese e rielaborate in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà della Divina Commedia.

La narrazione del viaggio che Dante intraprende il 25 marzo del 1300 attraverso i tre regni oltremondani è infatti un insieme perfetto di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e letterari che provengono non solo dal mondo classico - quelli sicuramente più evidenti - ma anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.

La mostra si apre, perciò, con un rapido sguardo al complesso sistema dell’Aldilà egizio, nelle cui regioni si svolgeva il cammino dell’anima e al contempo il viaggio notturno del sole, molto probabilmente noto a Dante solo per via indiretta, forse anche attraverso le cosiddette “Visioni dell’Aldilà”, ben diffuse nel Medioevo.

Seguono le immagini e le storie di coloro che precedettero Dante nel viaggio oltremondano: i protagonisti di catabasi, cioè di discese agli Inferi, e di incontri con le anime dei defunti che popolano la letteratura greca e latina e sulle cui tracce si incammina anche il sommo poeta, ricordandoli tutti nel corso della sua narrazione, secondo diverse modalità.

Strettamente connessi a questi, vi sono poi i custodi e i giudici infernali, le cui raffigurazioni, a partire dal mondo antico, hanno attraversato le espressioni artistiche di tutte le epoche. In prevalenza esseri ibridi e mostruosi tratti dalla mitologia classica, già presenti nell’Aldilà greco- romano, subiscono nell’Inferno dantesco una trasformazione in chiave demoniaca e simbolica. Una panoramica conclusiva è infine dedicata alle numerose divinità pagane che Dante reinterpreta attraverso lo sguardo del Cristianesimo, nella profonda convinzione che dietro ai miti classici si celassero verità interpretabili cristianamente: sono quelle divinità cui si appella affinché ispirino la stesura del suo poema - le Muse ed Apollo - e quelle che danno il nome ai pianeti associati a sette dei nove cieli in cui si articola il Paradiso.

Info: www.museibologna.it/archeologico

“Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”, fino al 31 dicembre 2023

Un'ospite di eccezionale rilievo ha trovato dimora presso il Museo Archeologico grazie al progetto espositivo “Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città”.

L'iniziativa è resa possibile dalla generosa collaborazione con cui il Museo Egizio di Torino ha concesso in prestito uno dei suoi capolavori più rappresentativi: una statua colossale di Sekhmet, materializzazione terrestre della temibile divinità egizia con testa di leonessa e corpo di donna.

Divinità dalla natura ambivalente, al contempo di potenza devastatrice e dispensatrice di prosperità, Sekhmet, ovvero “la Potente”, venne raffigurata in varie centinaia di statue per volere di Amenhotep III, uno dei faraoni più noti della XVIII dinastia (1388-1351 a.C.), allo scopo di adornare il recinto del suo “Tempio dei Milioni di Anni” a Tebe Ovest.

Alcuni studiosi ipotizzano che il gigantesco gruppo scultoreo fosse composto da due gruppi di 365 statue, una in posizione stante e una assisa per ogni giorno dell’anno, così da creare una vera e propria “litania di pietra”, con la quale il faraone voleva pacificare Sekhmet tramite un rituale quotidiano.

Nella collezione egizia del Museo Archeologico di Bologna è presente il busto di una di queste sculture che - grazie al confronto con la Sekhmet seduta in trono proveniente dal Museo Egizio di Torino - può così riacquistare, almeno idealmente, la propria integrità creando una proficua occasione di confronto e ricerca scientifica.

Dall’alto dei suoi 2,13 metri di altezza, Sekhmet accoglie il pubblico e lo introduce alla visita della collezione egizia, continuando a svolgere quella funzione protettrice per la quale era stata commissionata da Amenhotep III.

La colossale statua di Sekhmet, collocata nell’atrio, è visibile negli orari di apertura del museo.

Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 28 novembre 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Fuori dai cori. Tre ‘quadri di tarsia’ di fra Damiano Zambelli da Bergamo (1480 circa – 1549)”, fino al 5 dicembre 2021

Nell’ambito delle celebrazioni internazionali per l’ottavo centenario della morte di San Domenico, i Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con l’Ordine dei Predicatori, propongono una mostra sul “principe degli intarsiatori” fra Damiano Zambelli (Bergamo, 1480 circa - Bologna, 1549).

Del frate bergamasco, trasferitosi nel 1528 a Bologna, dove fu attivo nel convento di San Domenico per un ventennio, sono esposte due tarsie oggi in collezione privata, rappresentanti una “Flagellazione” e una “Crocifissione,” affiancate per la prima volta al commesso ligneo conservato al Museo Davia Bargellini, raffigurante a sua volta quest’ultimo soggetto.

L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Lorenzo Mascheretti e Massimo Medica, si giova della disponibilità della proprietà e del sostegno della Galleria Longari Arte Milano e prevede un focus, attraverso pannelli esplicativi, anche all’interno del coro della basilica di San Domenico a Bologna, dove il visitatore troverà approfonditi alcuni postergali che sono in dialogo con le tarsie presentate al museo. I tre mosaici di legname raffigurano infatti composizioni analoghe a quelle visibili nel coro della basilica bolognese, capolavoro di fra Damiano, eseguito con aiuti a partire dal 1541 e terminato un decennio più tardi, poco dopo la morte dell’artista.

La scelta di ambientare la mostra presso la sede del Museo Davia Bargellini è motivata – oltre che dalla citata presenza nella collezione permanente di una tarsia di fra Damiano, proveniente dalla collezione del marchese Virgilio Davia – dalla natura dei pezzi esposti, simbolo di una tecnica artistica posta all’«incrocio di tutte le arti» (André Chastel) e particolarmente diffusa nel corso del Quattrocento e del Cinquecento.

La carriera di fra Damiano coincise con la stagione più esuberante, seppur terminale, di quest’epoca. La sua produzione artistica non si limitò alla realizzazione tradizionale di arredi liturgici e mobili presbiteriali, ma “uscì dai cori” attraverso l’esecuzione di veri e propri “quadri di tarsia” destinati a un precoce collezionismo privato.

Oltre a creare l’occasione per riflettere sui fenomeni di collezionismo di tale tipologia di prodotti artistici a partire dal XVI secolo, riunire le tre tarsie offre il pretesto per un ragionamento sulle loro tecniche di produzione: l’eccezionale accostamento dei due pezzi gemelli raffiguranti la Crocifissione consente di meditare sulla pratica del riuso dei cartoni preparatori, assai diffusa all’interno delle botteghe coeve.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La
motocicletta incontra l’automobile”, fino al 15 maggio 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna è lieto di presentare all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui 18 si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che per accedere ai musei, alle biblioteche, ai concerti e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass. Queste prescrizioni sono valide anche per assistere a manifestazioni culturali, incluse quelle all'aperto.

La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass in formato digitale o cartaceo insieme a un documento di riconoscimento valido. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l'app nazionale VerificaC19, ma non registrati.

Il green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate. Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto sabato e domenica ore 10-18

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi

ore 10-19 chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto sabato e domenica ore 10-18.30

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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