giovedì 18 novembre 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna 19 - 25 novembre 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

venerdì 19 novembre

ore 14: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Faïence - Faenza. Dall’antico Egitto al
contemporaneo”

Apertura della mostra, realizzata dal Museo Civico Archeologico di Bologna e dal Museo Interna- zionale della Ceramica di Faenza in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna e la Bottega Gatti di Faenza, e curata da Daniela Picchi e Valentina Mazzotti.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

sabato 20 novembre

ore 14: Villa delle Rose - via Saragozza 228-230

“Elisa Caldana e Aki Nagasaka. Times of Crisis”

Apertura della mostra realizzata nell’ambito del Programma di Residenze ROSE, edizione 2021, e curata da Giulia Pezzoli.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose

PER I BAMBINI

sabato 20 novembre

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “The best of”

“Mamamusica II” (I incontro)

Laboratorio musicale per bambini da 19 a 36 mesi e genitori.

Alle ore 10 per bambini da 19 a 26 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 27 a 36 mesi.

A cura di Luca Bernard (voce, contrabbasso) e Linda Tesauro (voce) con la partecipazione di Serena Pecoraro (voce, ukulele), Tommy Ruggero (voce, percussioni).

Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l'incanto di esprimersi attraverso la musica.

La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

• presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì ore 11- 13.30 / 14.30–18.30; venerdì ore 10–13 / 14.30–19; sabato, domenica, festivi ore 10-19)

• online (con una maggiorazione di € 1,00) sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it.

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante

Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“La maschera del faraone”

Laboratorio per ragazzi da 7 a 11 anni, in occasione della mostra “Faïence - Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo” a cura di Dario Valli, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (MIC), con la collaborazione della Cooperativa Arcobaleno di Bentivoglio.

Dopo una breve visita alla collezione egiziana del museo, con compilazione della scheda-gioco da disegnare per appuntarsi i particolari decorativi e morfologici dei vari reperti attinenti al tema, sarà possibile creare in laboratorio la propria “maschera del Faraone”: dal disegno su carta, al ricalco su una sfoglia di terraglia sagomata, alla rifinitura con perle di vetro di Murano infisse nell’argilla morbida.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdFB47Jp79_7O-0xdBOFZR6mu1k5uPCsxf_nmnQGbLD2rpwag/viewform.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

Domenica 21 novembre

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Domenica al museo. TRAme e me”

Con le “Domeniche al museo”, il MAMbo propone appuntamenti mensili per i bambini dai 5 agli 11 anni dedicati all’arte contemporanea. Visite animate a contatto con le opere della collezione permanente MAMbo, del Museo Morandi e delle mostre temporanee e attività di laboratorio per vivere un’esperienza divertente e formativa al museo.

Domenica 21 novembre viene proposto “TRAme e me”.

Un arazzo misterioso, un vestito di gomma nera, diciassette morbidi tappeti rossi e un telaio grande quasi come una casa... Dopo una visita speciale alla sezione Officina d'Arte Italiana nella Collezione permanente, ci divertiremo a realizzare inedite composizioni dedicate alla tessitura, alla stoffa e al loro valore espressivo.

Prenotazione obbligatoria solo via e-mail a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: € 7,00 a partecipante

Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 19 novembre

ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”

Visita guidata alla mostra con Francesco Zagnoni, Senza Titolo srl.

Prenotazione obbligatoria allo 051 2193930 (dal martedì al venerdì, ore 9-14).

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“Storia di un’histoire a 50 anni dalla morte di Igor Stravinskij (1882/1971)”

Per “Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (e altri) secoli”, In.Nova Fert racconta “Storia di un’histoire”.

Nel 1918 Igor Stravinskij, il direttore Ansermet e lo scrittore Ramuz decidono di intraprendere una folle iniziativa: creare un’opera ambulante che girasse per le cittadine della Francia con una carrozza, un palco semovibile, qualche strumentista, due ballerini ed un attore. Nasce così “Histoire du Soldat”, la cui esecuzione intercalerà il racconto sia della storia dell’operetta che quello della sua improbabile realizzazione.

Il “secolo breve” a ben vedere non lo è stato poi così tanto, se al suo interno è riuscito a conte - nere espressioni artistiche lontane, diversissime tra loro e a volte addirittura contraddittorie, in ogni caso segnanti. E a distanza di vent’anni, il Novecento in musica si porge così ai nostri occhi, ma soprattutto alle nostre orecchie: un’epoca fremente, impetuosa, a tratti problematica e avvolta in una mitologia tutta da conoscere. “Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (e altri) secoli” propone sei appuntamenti dedicati ai linguaggi, ai protagonisti, alle idee, alle curiosità e agli strumenti che contraddistinguono la “contemporanea“ di oggi e del secolo appena passato.

È consigliato acquistare il biglietto in prevendita presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni di apertura oppure online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it. Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Incontro: le autrici di A.M.A.R.E Eliana Albertini, Martina Sarritzu, Roberta Scomparsa dialogano con Fabiola Naldi”

In occasione della mostra “A.M.A.R.E.” venerdì 19 novembre nella sala conferenze MAMbo si terrà un incontro che vedrà protagoniste le autrici del volume A.M.A.R.E. edito da Canicola: Eliana Albertini, Martina Sarritzu, Roberta Scomparsa saranno in dialogo con Fabiola Naldi.

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

La mostra e l’incontro fanno parte del calendario Bologna Città delle Bambine e dei Bambini. Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna - Area Nuove Cittadinanze e Quartieri Pari Opportunità, tutela delle differenze, contrasto alla violenza di genere in collaborazione con il Dipartimento educativo MAMbo.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

sabato 20 novembre

ore 10: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Fuori dai cori. Tre ‘quadri di tarsia’ di fra Damiano Zambelli da Bergamo (1480 circa - 1549)” Visita guidata alla mostra con Francesco Zagnoni.

Prenotazione obbligatoria allo 051 236708 (martedì, mercoledì, giovedì ore 10–15; venerdì ore 14-18).

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Scopri la Fabbrica del Futuro”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella sezione dedicata alla Fabbrica del Futuro, uno spazio laboratoriale, multimediale e interattivo per conoscere le tecnologie e le prospettive future della produzione industriale.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 11 e ore 16: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Caccia al reperto: torna l’evento che ti fa scoprire le meraviglie dei musei!”

“WunderBO”, videogioco per andare alla scoperta delle meravigliose raccolte del Museo Civico Medievale e del Museo di Palazzo Poggi, si è arricchito di 20 nuovi reperti da sbloccare dal vivo. Sabato 20 novembre torna la straordinaria caccia al tesoro all'interno dei due musei, rivolta a ragazzi e ragazze da 8 anni in su (con un adulto accompagnatore), dopo il successo della prima edizione ad ottobre.

I ragazzi potranno diventare collezionisti per un giorno e, grazie all'app WunderBO, potranno creare la loro personale collezione di oggetti andando alla ricerca di reperti meravigliosi e pieni di mistero, inquadrando il codice, sbloccando l'oggetto e portando così a termine il gioco per aggiudicarsi un premio.

La caccia al tesoro sarà accompagnato da Fantateatro con tre guide d’eccezione: Ulisse Aldrovandi, Ferdinando Cospi e Luigi Ferdinando Marsili.

Tutti i partecipanti che porteranno a termine il gioco si aggiudicheranno la Card Cultura che dà diritto a un anno di ingressi gratuiti o ridotti a musei, mostre, teatri, cinema e concerti. Prenotazione obbligatoria a info@fantateatro.it indicando nella mail: nome e cognome del genitore o di chi accompagna il bambino; indirizzo mail a cui confermare l'iscrizione; numero di cellulare; numero di partecipanti; nome e cognome, età del bambino/a; in quale orario si desidera partecipare (alle ore 11 o alle ore 16).

In alternativa è possibile prenotare telefonicamente allo 051 0395670 dalle 9 alle 16 dal lunedì al venerdì.

In caso di impossibilità a partecipare si racomanda di disdire in anticipo la prenotazione per permettere ad altri di prendere parte alla visita-gioco.

Il punto di ritrovo è al Museo Civico Medievale, in via Manzoni 4.

Si consiglia di scaricare prima l'app gratuita “WunderBO” dal sito www.wunderbo.it e di provare il gioco a casa. È necessario essere dotati di smartphone e occorre attivare la fotocamera. L’evento è organizzato dal Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna in collaborazione con Museo Civico Medievale | Istituzione Bologna Musei, Museo di Palazzo Poggi | SMA – Sistema Museale di Ateneo e Fantateatro (www.fantateatro.it)

“WunderBO” è un progetto sperimentale nato nel 2019 per promuovere la città di Bologna e i suoi musei, disponibile gratuitamente come app in italiano e inglese in versione IOS e Android, ed è stato realizzato da Melazeta, studio di Modena attivo da anni nel settore videogiochi.

Il progetto è finanziato dal Progetto ROCK (ROCK Regeneration and Optimisation of Cultural heritage in creative and Knowledge cities ) Programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna attraverso INCREDIBOL! – L’INnovazione CREativa di BOLogna.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica - www.wunderbo.it

ore 14-16: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

“Lo sapevi che...?”

Lo sapete che il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, dall'Ottocento ad oggi, è sempre stata una meta per tanti viaggiatori?

I mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti invitano ad un breve percorso alla scoperta di storie, personaggi e curiosità legati al tema del viaggio. Martina, Roberta e Vittorio aspettano i visitatori presso l’infopoint storico-artistico dalle 14 alle 16.

Una mediatrice o un mediatore culturale fornirà le indicazioni necessarie per farsi strada tra i chiostri e non perdere la bussola... buona ricerca!

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“La faïence nell'antico Egitto”

Conferenza in occasione della mostra “Faïence - Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo” a cura di Daniela Picchi e Anna Maria Lega.

La parola "faenza" indica sia il toponimo della località, famosa in tutto il mondo per la produzione ceramica, sia un particolare tipo di ceramica. L'incontro offrirà l'occasione per approfondire usi e tecniche di produzione della faïence nell'antico Egitto.

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17-19: diretta su www.neuradio.it

“Doppio Misto”

Da sabato 20 novembre NEU RADIO lancia il primo appuntamento di “Doppio Misto”, un nuovo un ciclo di serate di sonorizzazione dei suo i spazi al MAMbo. Una doppia coppia di dj, tre dei quali residenti della radio insieme a un ospite esterno, si alterneranno ai piatti per costruire un dialogo attraversando generi, decadi e immaginari musicali, tracciando un percorso sonoro in divenire.

Tra rimandi e assonanze, “Doppio Misto” vedrà la formazione di un duplice ambiente: sonorità concepite per trovare posto nel White Cube antistante la sede dell'emittente, accogliendo il passaggio del pubblico in visita al museo, seguite da sonorità consone allo spazio caldo e attivo del bar Ex Forno del MAMbo, per una serata che si prolungherà fino a notte inoltrata.

Dalle 17 alle 19 la serata avrà quindi come epicentro lo studio radiofonico nel foyer del museo, con una diffusione della sonorizzazione in streaming sul sito www.neuradio.it.

La sonorizzazione si trasformerà dalle 19 fino a notte inoltrata, acquistando la forma di un dj set vero e proprio ospitato dal bar Ex-Forno del MAMbo.

Sabato 20 novembre djs Federico Ferrari, Gabriele Savioli, La Totta, guest dj Peccia. Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“Sophisticated Giant”

Per “Jazz Insight”, narrazione musicale con Emiliano Pintori, pianoforte e Francesco Martinelli. Special guest Piero Odorici, sax tenore.

Dedicato a Dexter Gordon (1923-1990).

La carriera di Gordon è un romanzo fatto di repentine ascese e improvvise cadute: dalle tenor battles con Wardell Gray al buio degli anni ’50, fino alla resurrezione dei ’60 e alla nomination per gli Oscar. Una vita difficile ma a lieto fine, raccontata dalla moglie Maxine nell’intensa bio- grafia che dà il titolo all’incontro e che sarà presentata dal musicologo Francesco Martinelli che ne ha curato la traduzione.

“Jazz Insight” (con tutti gli anniversari in versione +1), ovvero la musica africano-americana, i suoi protagonisti e le vicende che ne hanno caratterizzato la storia, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.

Il tutto come sempre raccontato dalla prospettiva di un pianista jazz, Emiliano Pintori, in compagnia dei suoi ospiti.

È consigliato acquistare il biglietto in prevendita presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni di apertura oppure online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it. Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 21 novembre

ore 10.30-12.30: Piazza Carducci

“Le ragazze dell'Unita' d'Italia”

Laboratori e rievocazioni storiche, nell'ambito di “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”, rassegna a cura di 8cento APS e Dry Art, in collaborazione con Museo civico del Risorgimento e Mercato del Novale, con il contributo del Comune di Bologna - Quartiere Santo Stefano.

Alle ore 10.30 spettacolo teatrale con laboratorio per bambini da 4 a 11 anni. Con Manuela Ara - Educatrice teatrale, a cura di Dry-Art.

Il racconto delle vite e delle gesta delle sue protagoniste, donne coraggiose e intraprendenti, ricordate più per il loro ruolo di compagne, mogli e madri che per il loro reale valore. Il personaggio immaginario di Isotta, una popolana dell'800, ha il compito di narrare le vicende di Anita e le sue compagne di lotta.

Alle ore 11.15, concerto della Banda Garibaldina. Musiche, canzoni e brani con suonatori garibaldini; rievocatori e rievocatrici sono a disposizione dei partecipanti per esperienze immersive con momenti didattici e possibilità di vedere da vicino oggetti storici ed il loro funzionamento. Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo per la Memoria di Ustica – via di Salicerto 3/22

“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”

Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.

Prenotazione obbligatoria solo via email a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museoustica

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“La moto diventa popolare”

Approfondimento per adulti.

Le motociclette esposte in museo diventano il punto di partenza per approfondire la storia della produzione motociclistica a Bologna degli anni Cinquanta e l'influenza che questi mezzi, ormai popolari, ha avuto sulle abitudini e lo stile di vita dei bolognesi.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Faïence - Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”

Visita guidata alla mostra a cura di ASTER.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito del Festival “In Corde 2021”

“Canto di Natale”

Liberamente ispirato a “A Christmas Carol” di Charles Dickens.

Un racconto con musiche dal vivo a cura di Freon Musica e Conservatorio "G. Frescobaldi" di Ferrara. Direzione artistica di Stefano Cardi.

Con Alioscia Viccaro, voce recitante; Rossana Borzacchelli, flauto; Minji Kim, contralto; Xi Yu, tenore; Federico De Salvador, Arianna Galeazzi, Bruno Iervasi, Giovanni Mazzanti, chitarre. Con la partecipazione delle classi prime della Scuola Primaria Mario Poledrelli di Ferrara.

“In Corde” torna sul Natale, dopo “Stille Nacht” nel 2018: in questa edizione 2021 i concerti ruotano attorno a “A Christmas Song”, “Canto di Natale” di Charles Dickens, in una riduzione e adattamento in italiano realizzato apposta per il festival.

Attorno al monologo che racconterà la storia del testo, musiche dell’epoca di Dickens ne seguiranno e amplificheranno le suggestioni insieme ai suoni immaginati nel racconto: vento, catene di fantasmi, canti natalizi e bimbi che giocano....

Protagonisti saranno la voce recitante di Alioscia Viccaro (che ha anche elaborato la riduzione del testo originale) e i giovani musicisti del Conservatorio "G. Frescobaldi" di Ferrara e Istituto Superiore di Studi Musicali "O. Vecchi - A. Tonelli".

Musiche di Corelli, Giuliani, Haendel, Neuland, Pratten, Schubert, Sor, Tradizionale. Prenotazione obbligatoria al seguente link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfh2_ryWybMt9mAm6O-AzYcePljusBrppIphO1ZhOLekIGDNQ/viewform.

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/musica

martedì 23 novembre

ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Andrea Spicciarelli”

Con Andrea Spicciarelli (storico), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/ con un intervento dedicato al 150° anniversario della fondazione del Fascio Operaio.

“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.

Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.

Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 24 novembre

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Presentazione e screening ‘Historia’ di Francesco Bertocco”

“Historia”, di Francesco Bertocco, è una libera indagine sulla storia della medicina cilena attraverso gli eventi storici più significativi del paese nel Secondo Novecento, riflettendo su cosa sia la pratica della cura in Cile, mettendo a confronto la medicina “ufficiale” e la medicina tradizionale, come queste vivono e coesistono all’interno della stessa società.

Il lavoro, un video in HD della durata di 25', interroga le relazioni tra ospedalizzazione e controllo sociale, scienza e la più ampia idea di cura.

Vengono così passati in rassegna alcuni eventi chiave che raccontano i passaggi più importanti della storia medica cilena e le complesse trasformazioni che questa ha dovuto subire nel corso della sua storia recente, tra scelte politiche, ideologiche e socioculturali: medicina tradizionale e medicina occidentale (ora medicina ufficiale), colonialismo e appropriazione dei sistemi di cura, identità culturale e rivendicazione etnica.

Il video è accompagnato da un libro (italiano/inglese) edito da Mousse Publishing, con testi di Rodolfo Andaur, Francesco Bertocco, Alessandro Castiglioni, Mariagrazia Muscatello, Iván Oyarzún Quezada, Richard Francisco Solis, Cecilia Vicuña, Lucrezia Calabrò Visconti.

“Historia”, vincitore della settima edizione del bando Italian Council (2019), è a cura di Viafarini con la collaborazione curatoriale di Mariagrazia Muscatello.

Il video (in versione integrale) e il volume vengono presentati al MAMbo mercoledì 24 novembre alle ore 18.

Intervengono: Francesco Bertocco, artista; Giulio Verago, Viafarini; Mariagrazia Muscatello, curatrice (in collegamento dal Cile). Introduce e modera Lorenzo Balbi, direttore MAMbo. Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 25 novembre

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it

“STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 25 novembre dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.

Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.

Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.

In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari. Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Souvenirs di guerra: due oggetti archeologici da Rodi a Bologna”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/102/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

MOSTRE IN CORSO

Villa delle Rose - via Saragozza 228-230

“Elisa Caldana e Aki Nagasaka. Times of Crisis” 20 novembre 2021 - 23 gennaio 2022

Il MAMbo prosegue la sua attività con artisti in residenza ed è lieto di presentare la mostra “Times of Crisis” di Elisa Caldana (Pordenone, 1986) e Aki Nagasaka (Osaka, 1980), prodotta nell'ambito dell'edizione 2021 del Programma di Residenze ROSE.

“Times of Crisis” costituisce la restituzione pubblica di un processo artistico e di pensiero che le artiste hanno sviluppato durante un soggiorno a Bologna della durata di otto settimane, iniziato nella seconda metà di settembre 2021, come ospiti della Residenza per artisti Sandra Natali del MAMbo.

Come previsto dal bando di selezione, Elisa Caldana e Aki Nagasaka hanno lavorato a un progetto espositivo che, partendo da una ricerca iniziata nel 2018 a Tokyo durante la loro residenza al Tokyo Arts and Space, ha poi trovato luogo negli spazi espositivi unici della settecentesca Villa delle Rose, ampliando al contempo il raggio di azione al contesto cittadino bolognese. Precarietà, incertezza, un senso di crisi continuo che tocca ogni ambito, dalla politica all’ambiente, dall’economia alla situazione sanitaria, sono concetti che ogni essere umano sperimenta quotidianamente, e che appartengono in modo particolare alle ultime generazioni: è a partire da questa riflessione condivisa che le artiste, con le loro differenti sensibilità, hanno accostato racconti fondati su realtà e quotidianità complesse a immagini poetiche, disegni creati da illustratori Manga professionisti, per dar voce alla complessità della realtà sociale contemporanea.

Il punto di partenza, Tokyo, e quello di arrivo, Bologna, si incontrano e si specchiano l’uno nell’altro, perdono le proprie peculiarità per dar vita a un terzo luogo, non geografico ma derivato, lo spazio di “Times of Crisis”.

Sono le sale di Villa delle Rose, con le opere prodotte da Caldana e Nagasaka, e le strade della città, grazie a un serie di affissioni, a fare da sfondo alle storie ambientate in un Giappone solo apparentemente lontano, ma che in realtà ci riporta immediatamente alle realtà più difficili della contemporaneità mondiale.

Attraverso stampe, documenti, oggetti di recupero riassemblati in installazioni dal carattere essenziale, le due artiste permettono al visitatore di avvicinarsi ai racconti, immedesimarsi nei loro protagonisti e vivere con loro gli accadimenti che ne cambiano per sempre le vite. Grazie all’utilizzo di codici QR associati alle immagini esposte in mostra e affisse per le strade, l’osservatore potrà trasformarsi in ascoltatore di narrazioni ordinarie ma significative di un’epoca, la nostra, piena di ingiustizie e solitudini, ma anche di resistenza e speranza.

Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“’...che mi fa sovvenir del mondo antico’. Archeologia e Divina Commedia”, fino al 14 novembre 2021

Il primo progetto espositivo di “Agorà Archeologia”, a cura di Marinella Marchesi, è dedicato a Dante Alighieri nell'anno in cui ricorre la celebrazione dei 700 anni dalla morte.

Attraverso materiali di varie provenienze, tutti appartenenti al patrimonio del museo, il percorso analizza personaggi e tradizioni miti-storiche del mondo antico, riprese e rielaborate in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà della Divina Commedia.

La narrazione del viaggio che Dante intraprende il 25 marzo del 1300 attraverso i tre regni oltremondani è infatti un insieme perfetto di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e letterari che provengono non solo dal mondo classico - quelli sicuramente più evidenti - ma anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.

La mostra si apre, perciò, con un rapido sguardo al complesso sistema dell’Aldilà egizio, nelle cui regioni si svolgeva il cammino dell’anima e al contempo il viaggio notturno del sole, molto probabilmente noto a Dante solo per via indiretta, forse anche attraverso le cosiddette “Visioni dell’Aldilà”, ben diffuse nel Medioevo.

Seguono le immagini e le storie di coloro che precedettero Dante nel viaggio oltremondano: i protagonisti di catabasi, cioè di discese agli Inferi, e di incontri con le anime dei defunti che popolano la letteratura greca e latina e sulle cui tracce si incammina anche il sommo poeta, ricordandoli tutti nel corso della sua narrazione, secondo diverse modalità.

Strettamente connessi a questi, vi sono poi i custodi e i giudici infernali, le cui raffigurazioni, a partire dal mondo antico, hanno attraversato le espressioni artistiche di tutte le epoche. In prevalenza esseri ibridi e mostruosi tratti dalla mitologia classica, già presenti nell’Aldilà greco- romano, subiscono nell’Inferno dantesco una trasformazione in chiave demoniaca e simbolica. Una panoramica conclusiva è infine dedicata alle numerose divinità pagane che Dante reinterpreta attraverso lo sguardo del Cristianesimo, nella profonda convinzione che dietro ai miti classici si celassero verità interpretabili cristianamente: sono quelle divinità cui si appella affinché ispirino la stesura del suo poema - le Muse ed Apollo - e quelle che danno il nome ai pianeti associati a sette dei nove cieli in cui si articola il Paradiso.

Info: www.museibologna.it/archeologico

“Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura”, fino al 30 gennaio 2022

Apertura della mostra promossa da Elleboro editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, e realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico.

La mostra, che prende il titolo dalla guida letteraria “Bologna. Dicono di lei” pubblicata da Elleboro Editore, da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant.

Bologna racconta di sé, anzi, dicono di lei, e sarebbe un vero peccato non ascoltare. E non che sia difficile, grazie alla nuova iniziativa di Elleboro Editore, una mostra letteraria dal titolo “Bologna. Dicono di lei”.

La mostra prende il titolo dall’omonima guida letteraria pubblicata da Elleboro Editore, e da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant.

Bologna in ogni caso prende l’animo, seduce, e ispira ormai da secoli e secoli diari di viaggio, corrispondenze, romanzi e poesie, che la mostra letteraria sa rendere vivi e pulsanti, catapultandoli ai giorni nostri con un percorso multimediale, immersivo, tra installazioni audio, videoproiezioni e memorabilia.

La Sala Mostre del museo diviene luogo simbolo della Bologna capace di rapire l’immaginario di Goethe, Stendhal, Madame de Staël, Leopardi, Dickens, Pasolini, Hemingway, Piovene, Lord Byron, Huxley e di tanti altri nomi celebri, che a partire dall’epoca del Grand Tour sono stati vitti- me di incanto, subendo tutto il fascino delle due torri, dei portici, di piazza Maggiore e dintorni, nei luoghi della bohème e della Resistenza, degli sconvolgimenti socio-politici, con il PCI, la rivolta giovanile, la strage alla stazione.

E il riverbero delle parole, delle citazioni tratte dalle opere delle grandi firme ammaliate da Bologna brillano di nuova luce, perché lette e interpretate da Samuele Bersani, Alessandro Haber, Neri Marcorè, Veronica Pivetti, Carla Signoris, voci che si diffondono per le stanze della mostra, creando un’atmosfera evocativa delle impressioni, delle sensazioni e delle emozioni che immancabilmente scaturiscono da quelle righe e da quei versi che, anche grazie ai riflessi della complessa bellezza di Bologna, si sono ritagliate un posto che conta, eccome, sotto il cielo della grande letteratura.

“Bologna. Dicono di lei” è promossa da Elleboro Editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna. Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 28 novembre 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Fuori dai cori. Tre ‘quadri di tarsia’ di fra Damiano Zambelli da Bergamo (1480 circa – 1549)”, fino al 5 dicembre 2021

Nell’ambito delle celebrazioni internazionali per l’ottavo centenario della morte di San Domenico, i Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con l’Ordine dei Predicatori, propongono una mostra sul “principe degli intarsiatori” fra Damiano Zambelli (Bergamo, 1480 circa - Bologna, 1549).

Del frate bergamasco, trasferitosi nel 1528 a Bologna, dove fu attivo nel convento di San Domenico per un ventennio, sono esposte due tarsie oggi in collezione privata, rappresentanti una “Flagellazione” e una “Crocifissione,” affiancate per la prima volta al commesso ligneo conservato al Museo Davia Bargellini, raffigurante a sua volta quest’ultimo soggetto.

L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Lorenzo Mascheretti e Massimo Medica, si giova della disponibilità della proprietà e del sostegno della Galleria Longari Arte Milano e prevede un focus, attraverso pannelli esplicativi, anche all’interno del coro della basilica di San Domenico a Bologna, dove il visitatore troverà approfonditi alcuni postergali che sono in dialogo con le tarsie presentate al museo. I tre mosaici di legname raffigurano infatti composizioni analoghe a quelle visibili nel coro della basilica bolognese, capolavoro di fra Damiano, eseguito con aiuti a partire dal 1541 e terminato un decennio più tardi, poco dopo la morte dell’artista.

La scelta di ambientare la mostra presso la sede del Museo Davia Bargellini è motivata – oltre che dalla citata presenza nella collezione permanente di una tarsia di fra Damiano, proveniente dalla collezione del marchese Virgilio Davia – dalla natura dei pezzi esposti, simbolo di una tecnica artistica posta all’«incrocio di tutte le arti» (André Chastel) e particolarmente diffusa nel corso del Quattrocento e del Cinquecento.

La carriera di fra Damiano coincise con la stagione più esuberante, seppur terminale, di quest’epoca. La sua produzione artistica non si limitò alla realizzazione tradizionale di arredi liturgici e mobili presbiteriali, ma “uscì dai cori” attraverso l’esecuzione di veri e propri “quadri di tarsia” destinati a un precoce collezionismo privato.

Oltre a creare l’occasione per riflettere sui fenomeni di collezionismo di tale tipologia di prodotti artistici a partire dal XVI secolo, riunire le tre tarsie offre il pretesto per un ragionamento sulle loro tecniche di produzione: l’eccezionale accostamento dei due pezzi gemelli raffiguranti la Crocifissione consente di meditare sulla pratica del riuso dei cartoni preparatori, assai diffusa all’interno delle botteghe coeve.

Info: www.museibologna.it/arteantica

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“FOTO/INDUSTRIA. Jan Groover. Laboratory of Forms”, fino al 2 gennaio 2022

Jan Groover si forma come pittrice, ispirandosi all’opera di artisti come Paul Cézanne, Giorgio Morandi e i minimalisti. Si dedica alla fotografia dall’inizio degli anni ‘70. Tra i grandi protagonisti della natura morta, suscita presto l’interesse di critica e pubblico con una serie di oggetti fotografati nella cucina della sua abitazione combinando una sensibilità compositiva che riman- da ai quadri rinascimentali con l’eco delle istanze politiche e sociali del femminismo.

Il suo lavoro, celebrato in una mostra personale al MoMA di New York nel 1987, prosegue fino al 2012 con una continua ricerca sulla forma degli oggetti e il loro inesauribile potenziale visivo. Questa mostra, proveniente dal Musée de l’Elysée di Losanna, dove è conservato l’intero archivio dell’artista, costituisce la sua prima retrospettiva in Italia e coglie l’occasione per avvicinare il suo lavoro a quello del maestro Giorgio Morandi.

La mostra è prodotta da Musée de l’Elysée, Losanna e curata da Tatyana Franck (Direttrice di Photo  lysée),  milie Delcambre Hirsch, Paul Frèches (Consulente scientifico) in collaborazione con Lorenzo Balbi (Direttore artistico MAMbo) e Francesco Zanot (Direttore artistico di Foto/Industria).

Info: www.mambo-bologna.org

“Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna”, fino al 9 gennaio 2022

La Project Room del MAMbo ospita il progetto espositivo ideato da MoRE. a Museum of Refused and Unrealised Art Projects e a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi, che si realizza con il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione de Mitri di Modena.

“Hidden Displays 1975-2020” scaturisce da una ricerca sviluppata sul territorio con l’obiettivo di rintracciare e studiare le mostre e le opere d’arte immaginate o progettate, ma non realizzate in ambito bolognese dal 1975, anno della nascita della Galleria d’Arte Moderna di Bologna nella sede di Piazza Costituzione progettata da Leone Pancaldi, a oggi.

Attraverso il lungo lavoro di ricerca in archivio e il contatto diretto con i protagonisti del sistema dell’arte che gravita intorno a Bologna, sono emersi ricordi, esperienze, testimonianze e documenti di numerose occasioni rimaste nei cassetti degli artisti e dei curatori.

In mostra sono visibili una cinquantina di tracce di un racconto di fatto ancora ignoto: i documenti archivistici e i progetti artistici sono volutamente presentati in modo non lineare e non cronologico.

Dalla ricerca sono emerse numerose occasioni espositive rintracciate grazie a un lavoro di scavo svolto principalmente nell’archivio del MAMbo e in quelli privati della città.

Gli archivi degli artisti hanno restituito una numerosa serie di progetti che sono illustrati in mostra secondo modalità discusse volta per volta con gli artisti stessi: alcuni hanno scelto di esporre i materiali originariamente sviluppati per la progettazione dell’opera poi non realizzata (documenti digitali o materiali analogici); altri hanno invece interpretato il lavoro in modo diverso, trasformando la documentazione progettuale in una traccia evocativa e utile a restituirne l’idea e il senso originari.

Info: www.mambo-bologna.org Nell’ambito di BilBolBul

“A.M.A.R.E.” di Amanda Vähämäki, Martina Sarritzu, Alice Socal, Roberta Scomparsa, Eliana Albertini, fino al 9 gennaio 2022

“A.M.A.R.E.” è un’antologia a cinque voci in cui amicizia e scoperta della sessualità sono fili rossi che legano i frammenti di adolescenza raccontati dalle autrici. Cinque storie di ragazze e ragazzi alle prese con il passaggio all’età adulta e le aspettative di una società ancora troppo vincolata da stereotipi di genere.

“A.M.A.R.E.” è il frutto del confronto tra cinque autrici di fumetto contemporaneo che appartengono a generazioni differenti e si sono riunite in un tavolo di lavoro virtuale di dialogo e co- progettazione. È un volume formato da cinque racconti dal profondo valore pedagogico, sociale e politico, nella prospettiva di una decostruzione degli stereotipi sociali, culturali e di rappresentazione del genere femminile che restituisca alle giovani lettrici e ai giovani lettori tutta la complessità dell’adolescenza tra scoperta del proprio corpo, relazioni amicali, sentimenti, sessualità.

Anna e Viola crescono insieme, legate da un’amicizia che mescola affetto e competizione, un connubio che le rende indispensabili l’una all’altra (Sarritzu). Con Amanda Vähämäki la soglia tra realtà e mondo fantastico è sottile, così come il confine tra maschile e femminile dei protagonisti che non si piegano a nessun preconcetto. La ribelle Beccaccia di Roberta Scomparsa, invece, vive l’adolescenza in modo solenne, quasi cavalleresco: moderna Don Chisciotte refrattaria a ogni tipo di autorità, difende la libertà d’espressione a colpi di tag e disegni illegali sui muri. Nella storia di Eliana Albertini seguiamo tre amiche a una festa in riva al mare, dove gelosia, esclusione e senso di inadeguatezza fanno prendere alla serata una piega inaspettata.

Sul finale entriamo nel mondo fluttuante di Alice Socal: un susseguirsi di frammenti di ricordi giovanili segnati dalla paura del futuro e dall’amore come antidoto palliativo alla solitudine. “A.M.A.R.E.” fa parte di “Dalla parte delle bambine”, un progetto a cura di Canicola associazione culturale teso alla promozione e alla diffusione di una cultura della non discriminazione a partire dall’educazione ai sentimenti già nella prima infanzia.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo Medievale – via Manzoni 4

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Risonanze”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Medievale accoglie un'ulteriore tappa espositiva di “Risonanze”, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea in dialogo con l'architettura e i suoi contesti, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica.

Il progetto espositivo, a cura di Vanna Romualdi, vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l'architettura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Arianna Bassetto, Martina Beghelli, Nikola Filipović, Suqin Xiong sono gli artisti selezionati per questa mostra collettiva che costituisce il secondo capitolo di restituzione pubblica del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell'anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, gli studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.

“Risonanze” è parte del progetto culturale Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica, Istituzione Villa Smeraldi | Museo della Civiltà Contadina, Città Metropolitana di Bologna.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte

Antica di Bologna”, fino al 18 aprile 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.

Con la destinazione all'Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patri- monio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.

Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ric- che raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.

La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

“BUONGIORNO SIGNOR MORANDI. Disegni di Giorgio Lodi”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Morandi prosegue la programmazione di eventi espositivi di artisti il cui lavoro si pone in connessione con Giorgio Morandi con “BUONGIORNO SIGNOR MORANDI”, mostra di disegni di Giorgio Lodi e documenti provenienti dagli archivi del museo e di Carlo Zucchini.

Il titolo prescelto è evocativo del dipinto di Gustave Courbet “Bonjour monsieur Courbet” e racchiude l’essenza del progetto: ricostruire, attraverso una selezione di ritratti, lettere, fotografie ed altri materiali, la costellazione di persone illustri - amici e conoscenti - che hanno frequentato Casa Morandi e incontrato l’artista.

Con un segno grafico abile e sicuro, Giorgio Lodi ci introduce in questa dimensione intima e domestica, presentando i ritratti di alcuni personaggi scelti in base alla loro fisionomia e tratti da foto riprodotte su libri e riviste.

Scorrendo i 15 ritratti in mostra, si va dallo stesso Morandi ai critici e storici dell’arte quali Francesco Arcangeli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Roberto Longhi, fino ad artisti, scrittori e poeti come Mario Luzi, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Nella Nobili, per arrivare a celebri registi come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Valerio Zurlini o attrici quali Monica Vitti ed estimatori d’arte come Luigi Magnani e Lamberto Vitali.

Lettere scambiate tra Morandi e i suoi interlocutori, fotografie ed altri preziosi e talvolta inediti materiali, dialogano con i disegni che testimoniano la ricchezza delle relazioni intercorse tra il maestro e i personaggi ritratti da Lodi.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, fino al 15 maggio 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna è lieto di presentare all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area me- tropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo 20 Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che per accedere ai musei, alle biblioteche, ai concerti e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass. Queste prescrizioni sono valide anche per assistere a manifestazioni culturali, incluse quelle all'aperto.

La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass in formato digitale o cartaceo insieme a un documento di riconoscimento valido. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l'app nazionale VerificaC19, ma non registrati.

Il green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.

Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it. INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22 tel. 051 377680

aperto sabato e domenica ore 10-18

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto sabato e domenica ore 10-18.30

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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