venerdì 26 novembre 2021

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei
di Bologna 26 novembre – 2 dicembre 2021

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:

codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044

intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".

Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La
motocicletta incontra l’automobile”: nuova moto da corsa Ducati

Da sabato 27 novembre nella mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, visibile al Museo del Patrimonio Industriale, la Ducati Grand Prix 125 Bialbero subentrerà alla celebre Gran Sport 125 “Marianna”.

Il cambiamento si inserisce nell’ambito della collaborazione con il Museo Ducati, che in mostra presenta uno scooter e 6 motociclette, di cui 5 inserite a rotazione mensile tra i più importanti esemplari da corsa del decennio, provenienti direttamente dalla collezione permanente del museo di Borgo Panigale.

La Ducati Grand Prix 125 Bialbero, nata nel 1956, è la moto che insieme ai primi esemplari della Gran Prix 125 Desmo ha inaugurato la stagione delle competizioni cittadine su pista e in circuito.

Di fatto, era una versione riveduta e corretta della Gran Sport Marianna destinata alle gare di Gran Fondo; la 125 Bialbero veniva quindi adattata alle gare in circuito, sostituendo la testa monoalbero tradizionale con una testa Bialbero non desmodromica, e modificando serbatoio e sella per renderli più adatti alle gare di velocità.

La Ducati 125 Bialbero può essere di fatto paragonata ad una GP “clienti”, dal momento che la Squadra corse Ducati preferiva allora affidare la più sofisticata 125 Desmo ai piloti ufficiali, più esperti. Le 125 Bialbero divennero molto popolari non solo nel Campionato italiano, ma anche in quello spagnolo e tedesco.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

PER I BAMBINI

sabato 27 novembre

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “The best of”

“Mamamusica II” (II incontro)

Laboratorio musicale per bambini da 19 a 36 mesi e genitori.

Alle ore 10 per bambini da 19 a 26 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 27 a 36 mesi.

A cura di Luca Bernard (voce, contrabbasso) e Linda Tesauro (voce) con la partecipazione di Serena Pecoraro (voce, ukulele), Tommy Ruggero (voce, percussioni).

Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l'incanto di esprimersi attraverso la musica.

La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita:

• presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì ore 11- 13.30 / 14.30–18.30; venerdì ore 10–13 / 14.30–19; sabato, domenica, festivi ore 10-19)

• online (con una maggiorazione di € 1,00) sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it.

I biglietti acquistati non sono rimborsabili.

Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante

Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Come si cambia”

Laboratorio per ragazzi da 12 a 16 anni, in occasione della Settimana dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

La mostra temporanea “A.M.A.R.E.” e alcune opere della collezione permanente saranno il punto di partenza per un laboratorio dedicato al delicato universo delle nostre emozioni. Pittura, collage e scrittura diventeranno gli strumenti per realizzare personali elaborati in grado di dare forma e colore alle sfumature del cambiamento che accompagna la crescita di ognuno di noi.

Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it entro le 13 del venerdì precedente. Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

Domenica 28 novembre

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Bononia sotto i nostri piedi”

Laboratorio per ragazzi da 7 a 11 anni, a cura di ASTER.

Esploriamo i reperti che ci raccontano la Bologna di epoca romana e costruiamo insieme un mosaico come quello che decorava i lussuosi ambienti delle domus bononiane.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare, entro le ore 18 del giorno precedente.

Le modalità di pagamento saranno inviate via mail all'atto della prenotazione.

Ingresso: € 7,00

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Leggere e sperimentare in Museo: ‘Il mio Pianeta – Robot’”

Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni.

Per scoprire l’affascinante mondo della robotica, leggeremo insieme alcuni brani del libro “Il mio Pianeta – Robot” realizzando prove ed esperimenti per capire come funzionano davvero i robot e come vengono utilizzati; si costruirà una semplice mano robotica e si illustrerà la storia dei robot.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 del venerdì precedente).

Ingresso: € 5,00 a partecipante (gratuito per un accompagnatore adulto)

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 26 novembre

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“CENTO3 incontra Bologna”

Il MAMbo è lieto di ospitare l'evento bolognese di presentazione dedicato a “CENTO3”: ultimo progetto di Achille Castiglioni disegnato nel 2001 insieme a Gianfranco Cavaglià, realizzato nel 2021 dal Team EGO.M in collaborazione con Fondazione Achille Castiglioni.

Dopo la prima tappa in Triennale Milano, il percorso “CENTO3 incontra” prosegue nella sala con- ferenze del MAMbo, raccontando il progetto CENTO3 attraverso un dialogo che ne ripercorre la storia progettuale e umana, per poi dedicare uno spazio interattivo a JUST DRAW: carta e strumenti da scrittura CENTO3 per conoscere e provare l’ergonomia della singolare forma trilobata, la leggerezza del grafene e le funzioni versatili ed innovative degli oggetti.

Per la particolare sensibilità del progetto CENTO3 alle nuove generazioni, è partner della serata anche il Liceo Malpighi, luogo di formazione ed educazione del Team EGO.M e realtà volta alla curiosità, alla scoperta del bello e alla conoscenza della realtà tramite l’esperienza: caratteristiche fondamentali per la realizzazione di questo progetto.

Intervengono: Carlo e Giovanna Castiglioni, Presidente e Vicepresidente di Fondazione Achille Castiglioni; Gianfranco Cavaglià, coprogettista e amico di Achille Castiglioni; il Team EGO.M, terzo partner esecutivo del progetto; Lorenzo Raggi, professore Liceo Malpighi e coordinatore Malpighi La.B.

Saluti introduttivi di Lorenzo Balbi, direttore MAMbo.

Prenotazione obbligatoria a questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cento3incontrabologna-211082502447.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

sabato 27 novembre

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Scopri le moto bolognesi degli anni Cinquanta”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960” per scoprire le motociclette dei più importanti marchi del decennio: da F.B Mondial a Moto Morini, da DEMM a Ducati.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 14-16: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

“Lo sapevi che...?”

Lo sapete che il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, dall'Ottocento ad oggi, è sempre stata una meta per tanti viaggiatori?

I mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti invitano ad un breve percorso alla scoperta di storie, personaggi e curiosità legati al tema del viaggio. Martina, Roberta e Vittorio aspettano i visitatori presso l’infopoint storico-artistico dalle 14 alle 16.

Una mediatrice o un mediatore culturale fornirà le indicazioni necessarie per farsi strada tra i chiostri e non perdere la bussola... buona ricerca! Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Risonanze”

Visita guidata alla mostra a cura di Ilaria Negretti.

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti allo 051 2193930 (dal martedì al venerdì ore 9-14).

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“Django”

Per “Jazz Insight”, narrazione musicale con Emiliano Pintori, pianoforte. Special guests Paolo Prosperini, chitarra e Filippo Cassanelli, contrabbasso.

Dedicato a Django Reinhardt (1910-1953).

Di origine Sinti, eccentrico e imprevedibile e quasi del tutto analfabeta, Reinhardt da ragazzo subì un tragico incidente che compromise l’uso di due dita della mano sinistra. Questo non gli impedirà di sviluppare una tecnica chitarristica unica, divenendo il protagonista delle notti dell’Hot Club de Francecon il leggendario Quintette di soli strumenti a corda, a fianco dell’amico fraterno Stéphane Grappelli.

“Jazz Insight” (con tutti gli anniversari in versione +1), ovvero la musica africano-americana, i suoi
protagonisti e le vicende che ne hanno caratterizzato la storia, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.

Il tutto come sempre raccontato dalla prospettiva di un pianista jazz, Emiliano Pintori, in compagnia dei suoi ospiti.

È consigliato acquistare il biglietto in prevendita presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni di apertura oppure online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it. Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

ore 17-18.30: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5 e Piazza Carducci

“La moda durante l'Ottocento”

Laboratorio - rievocazione , nell'ambito di “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”, rassegna a cura di 8cento APS e Dry Art, in collaborazione con Museo civico del Risorgimento e Mercato del Novale, con il contributo del Comune di Bologna - Quartiere Santo Stefano.

Alle ore 17 conversazione con Manuela Capece, storica. L'evoluzione della moda dell'Ottocento attraverso i vari periodi con particolare attenzione agli accessori femminili e maschili. Prenotazione obbligatoria allo 340 2719343 oppure a info@8cento.org.

Alle ore 18 quadri danzanti con abiti del periodo napoleonico e risorgimentale. a cura di 8cento APS.

Con l'evoluzione della moda evolvono anche le dinamiche dei Balli di Società. L'evento offre l'opportunità di conoscere come i passi, le danze e le figure si sono modificati nell'arco del secolo, partendo dal periodo napoleonico fino ad arrivare al periodo dell'unificazione.

La conversazione delle ore 17 si svolge all'interno del museo.

L'appuntamento delle ore 18 si svolge in Piazza Carducci.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 28 novembre

ore 10.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

“Storie di Amore e Morte in Certosa”

La morte spesso non è la fine di una storia d’amore: questo prosegue nel cuore di chi è rimasto in vita. A raccontarci i loro sentimenti, le loro storie appassionate, i loro tradimenti e le loro speranze saranno proprio i nostri antenati che riposano alla Certosa.

George Gordon Byron, famoso poeta inglese, era solito curare, con la solitudine dei chiostri, la malinconia che nasceva dall’assenza della donna da lui amata, la mitica contessa Teresa Gamba Guiccioli.

Ci fu chi si uccise in Certosa, per amore di una famosa cantante che purtroppo era mancata poco tempo prima, e anche chi, piangendo sulla tomba dell’amato defunto, incontrò un nuovo amore. Un percorso per romantici nel meraviglioso Cimitero Monumentale di Bologna.

Visita guidata a cura di MirArte.

Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.

Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.

L’appuntamento si tiene anche in caso di maltempo.

Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 11-13: Piazza Carducci

“Carolina Pepoli e la Battaglia della Montagnola”

Laboratorio - rievocazione, nell'ambito di “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”, rassegna a cura di 8cento APS e Dry Art, in collaborazione con Museo civico del Risorgimento e Mercato del Novale, con il contributo del Comune di Bologna - Quartiere Santo Stefano.

Alle ore 11 spettacolo teatrale con laboratorio per bambini da 4 a 11 anni. Con Manuela Ara, educatrice teatrale. Organizzato da Dry-Art.

Attraverso letture a tema, stralci di lettere e di diari dell'epoca, Isotta presenta, con passione e trasporto, alcune figure femminili di questo spaccato di storia italiana e bolognese; in modo ironico e divertente, proponendo attività ludiche e coinvolgendo in azioni teatrali guidate.

Alle ore 12 rievocatori austriaci e popolani saranno a disposizione dei visitatori per esperienze immersive con momenti didattici e possibilità di vedere da vicino oggetti storici quali uniformi, costumi e armi ed il loro funzionamento.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Facce, volti, ritratti al Museo Civico Archeologico”

Visita guidata a cura di ASTER.

Il mondo antico ci ha restituito moltissimi volti, ma quanti di questi somigliavano veramente alla persona ritratta? Quanto c'è di ideale, e quanto di reale nei ritratti che ci vengono dal mondo antico? Lo scopriremo davanti alle tante immagini di sovrani, dignitari, condottieri, prigionieri, artigiani, uomini e donne del passato.

Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare, entro le ore 18 del giorno precedente la visita.

Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

martedì 30 novembre

ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Mirtide Gavelli”

Con Mirtide Gavelli (storica e curatrice del Museo civico del Risorgimento) in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/ con un intervento con un intervento dal titolo “Dante Alighieri e la Grande Guerra”. “La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.

Al termine di ogni diretta gli utenti possono dialogare con l’autore del contributo video nei commenti al video stesso. Testi, documenti e video di approfondimento sono segnalati da specifici post.

Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.

Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

 ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4

“Collezionare la tarsia di fra Damiano, dal Cinquecento al Novecento”

In occasione della mostra “Fuori dai cori. Tre “quadri di tarsia” di fra Damiano Zambelli da Bergamo (1480 circa - 1549)” in corso presso il Museo Davia Bargellini, conferenza di Lorenzo Mascheretti.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Nino Migliori. MUSEUM. Presentazione libro d’artista in copia unica”

Mercoledì 1 dicembre alle ore 18.30, presso la Sala Conferenze del MAMbo, il fotografo Nino Migliori, la presidente del Comitato do ut do Alessandra D’Innocenzo, la rilegatrice d’arte Sandra Varisco, lo storico dell’arte Ascanio Kurkumelis, il docente di storia dell’arte Gianluca Riccio e il direttore del MAMbo Lorenzo Balbi presentano il libro d’artista “MUSEUM” che raccoglie tutte le fotografie esposte nella mostra “Nino Migliori. Via Elio Bernardi, 6” allestita nella Sala Mostre del Museo Civico Archeologico di Bologna dal 1 al 31 luglio 2021.

Conclusa l’esposizione, le fotografie esposte sono state raccolte nel prezioso libro d’artista in copia unica, firmato e datato da Nino Migliori, composto da 12 volumi ognuno dei quali contiene 5 leporelli che proteggono e conservano 10 fotografie ciascuno: 60 leporelli per un totale di 596 foto. I 12 contenitori sono accompagnati da un fascicolo di 32 pagine stampato e rilegato ad arte su cartoncino identico ai leporelli, che contiene tutti i nomi e la loro collocazione, consentendo un rapido accesso ad ogni fotografia.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 2 dicembre

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it

“STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 2 dicembre dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.

Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.

Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.

In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Soldati bolognesi nella guerra italo-turca”

Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.

Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/103/Dates.

Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita

Info: www.museibologna.it/archeologico

MOSTRE IN CORSO

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 28 novembre 2021

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).

Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44

“Fuori dai cori. Tre ‘quadri di tarsia’ di fra Damiano Zambelli da Bergamo (1480 circa – 1549)”, fino al 5 dicembre 2021

Nell’ambito delle celebrazioni internazionali per l’ottavo centenario della morte di San Domenico, i Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con l’Ordine dei Predicatori, propongono una mostra sul “principe degli intarsiatori” fra Damiano Zambelli (Bergamo, 1480 circa - Bologna, 1549).

Del frate bergamasco, trasferitosi nel 1528 a Bologna, dove fu attivo nel convento di San Domenico per un ventennio, sono esposte due tarsie oggi in collezione privata, rappresentanti una “Flagellazione” e una “Crocifissione,” affiancate per la prima volta al commesso ligneo conservato al Museo Davia Bargellini, raffigurante a sua volta quest’ultimo soggetto.

L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Lorenzo Mascheretti e Massimo Medica, si giova della disponibilità della proprietà e del sostegno della Galleria Longari Arte Milano e prevede un focus, attraverso pannelli esplicativi, anche all’interno del coro della basilica di San Domenico a Bologna, dove il visitatore troverà approfonditi alcuni postergali che sono in dialogo con le tarsie presentate al museo. I tre mosaici di legname raffigurano infatti composizioni analoghe a quelle visibili nel coro della basilica bolognese, capolavoro di fra Damiano, eseguito con aiuti a partire dal 1541 e terminato un decennio più tardi, poco dopo la morte dell’artista.

La scelta di ambientare la mostra presso la sede del Museo Davia Bargellini è motivata – oltre che dalla citata presenza nella collezione permanente di una tarsia di fra Damiano, proveniente dalla collezione del marchese Virgilio Davia – dalla natura dei pezzi esposti, simbolo di una tecnica artistica posta all’«incrocio di tutte le arti» (André Chastel) e particolarmente diffusa nel corso del Quattrocento e del Cinquecento.

La carriera di fra Damiano coincise con la stagione più esuberante, seppur terminale, di quest’epoca. La sua produzione artistica non si limitò alla realizzazione tradizionale di arredi liturgici e mobili presbiteriali, ma “uscì dai cori” attraverso l’esecuzione di veri e propri “quadri di tarsia” destinati a un precoce collezionismo privato.

Oltre a creare l’occasione per riflettere sui fenomeni di collezionismo di tale tipologia di prodotti artistici a partire dal XVI secolo, riunire le tre tarsie offre il pretesto per un ragionamento sulle loro tecniche di produzione: l’eccezionale accostamento dei due pezzi gemelli raffiguranti la Crocifissione consente di meditare sulla pratica del riuso dei cartoni preparatori, assai diffusa all’interno delle botteghe coeve. Info: www.museibologna.it/arteantica

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“FOTO/INDUSTRIA. Jan Groover. Laboratory of Forms”, fino al 2 gennaio 2022

Jan Groover si forma come pittrice, ispirandosi all’opera di artisti come Paul Cézanne, Giorgio Morandi e i minimalisti. Si dedica alla fotografia dall’inizio degli anni ‘70. Tra i grandi protagonisti della natura morta, suscita presto l’interesse di critica e pubblico con una serie di oggetti fotografati nella cucina della sua abitazione combinando una sensibilità compositiva che rimanda ai quadri rinascimentali con l’eco delle istanze politiche e sociali del femminismo.

Il suo lavoro, celebrato in una mostra personale al MoMA di New York nel 1987, prosegue fino al 2012 con una continua ricerca sulla forma degli oggetti e il loro inesauribile potenziale visivo. Questa mostra, proveniente dal Musée de l’Elysée di Losanna, dove è conservato l’intero archivio dell’artista, costituisce la sua prima retrospettiva in Italia e coglie l’occasione per avvicinare il suo lavoro a quello del maestro Giorgio Morandi.

La mostra è prodotta da Musée de l’Elysée, Losanna e curata da Tatyana Franck (Direttrice di Photo  lysée),  milie Delcambre Hirsch, Paul Frèches (Consulente scientifico) in collaborazione con Lorenzo Balbi (Direttore artistico MAMbo) e Francesco Zanot (Direttore artistico di Foto/Industria).

Info: www.mambo-bologna.org

“Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna”, fino al 9 gennaio 2022

La Project Room del MAMbo ospita il progetto espositivo ideato da MoRE. a Museum of Refused and Unrealised Art Projects e a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi, che si realizza con il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione de Mitri di Modena.

“Hidden Displays 1975-2020” scaturisce da una ricerca sviluppata sul territorio con l’obiettivo di rintracciare e studiare le mostre e le opere d’arte immaginate o progettate, ma non realizzate in ambito bolognese dal 1975, anno della nascita della Galleria d’Arte Moderna di Bologna nella sede di Piazza Costituzione progettata da Leone Pancaldi, a oggi.

Attraverso il lungo lavoro di ricerca in archivio e il contatto diretto con i protagonisti del sistema dell’arte che gravita intorno a Bologna, sono emersi ricordi, esperienze, testimonianze e documenti di numerose occasioni rimaste nei cassetti degli artisti e dei curatori.

In mostra sono visibili una cinquantina di tracce di un racconto di fatto ancora ignoto: i documenti archivistici e i progetti artistici sono volutamente presentati in modo non lineare e non cronologico.

Dalla ricerca sono emerse numerose occasioni espositive rintracciate grazie a un lavoro di scavo svolto principalmente nell’archivio del MAMbo e in quelli privati della città.

Gli archivi degli artisti hanno restituito una numerosa serie di progetti che sono illustrati in mostra secondo modalità discusse volta per volta con gli artisti stessi: alcuni hanno scelto di esporre i materiali originariamente sviluppati per la progettazione dell’opera poi non realizzata (documenti digitali o materiali analogici); altri hanno invece interpretato il lavoro in modo diverso, trasformando la documentazione progettuale in una traccia evocativa e utile a restituirne l’idea e il senso originari.

Info: www.mambo-bologna.org

Nell’ambito di BilBolBul

“A.M.A.R.E.” di Amanda Vähämäki, Martina Sarritzu, Alice Socal, Roberta Scomparsa, Eliana Albertini, fino al 9 gennaio 2022

“A.M.A.R.E.” è un’antologia a cinque voci in cui amicizia e scoperta della sessualità sono fili rossi che legano i frammenti di adolescenza raccontati dalle autrici. Cinque storie di ragazze e ragazzi alle prese con il passaggio all’età adulta e le aspettative di una società ancora troppo vincolata da stereotipi di genere.

“A.M.A.R.E.” è il frutto del confronto tra cinque autrici di fumetto contemporaneo che appartengono a generazioni differenti e si sono riunite in un tavolo di lavoro virtuale di dialogo e co- progettazione. È un volume formato da cinque racconti dal profondo valore pedagogico, sociale e politico, nella prospettiva di una decostruzione degli stereotipi sociali, culturali e di rappresentazione del genere femminile che restituisca alle giovani lettrici e ai giovani lettori tutta la complessità dell’adolescenza tra scoperta del proprio corpo, relazioni amicali, sentimenti, sessualità.

Anna e Viola crescono insieme, legate da un’amicizia che mescola affetto e competizione, un connubio che le rende indispensabili l’una all’altra (Sarritzu). Con Amanda Vähämäki la soglia tra realtà e mondo fantastico è sottile, così come il confine tra maschile e femminile dei protagonisti che non si piegano a nessun preconcetto. La ribelle Beccaccia di Roberta Scomparsa, invece, vive l’adolescenza in modo solenne, quasi cavalleresco: moderna Don Chisciotte refrattaria a ogni tipo di autorità, difende la libertà d’espressione a colpi di tag e disegni illegali sui muri. Nella storia di Eliana Albertini seguiamo tre amiche a una festa in riva al mare, dove gelosia, esclusione e senso di inadeguatezza fanno prendere alla serata una piega inaspettata.

Sul finale entriamo nel mondo fluttuante di Alice Socal: un susseguirsi di frammenti di ricordi giovanili segnati dalla paura del futuro e dall’amore come antidoto palliativo alla solitudine. “A.M.A.R.E.” fa parte di “Dalla parte delle bambine”, un progetto a cura di Canicola associazione culturale teso alla promozione e alla diffusione di una cultura della non discriminazione a partire dall’educazione ai sentimenti già nella prima infanzia.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo Medievale – via Manzoni 4

“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.

La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.

Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Info: www.museibologna.it/arteantica “Risonanze”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Medievale accoglie un'ulteriore tappa espositiva di “Risonanze”, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea in dialogo con l'architettura e i suoi contesti, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica.

Il progetto espositivo, a cura di Vanna Romualdi, vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l'architettura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Arianna Bassetto, Martina Beghelli, Nikola Filipović, Suqin Xiong sono gli artisti selezionati per questa mostra collettiva che costituisce il secondo capitolo di restituzione pubblica del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell'anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, gli studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.

“Risonanze” è parte del progetto culturale Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica, Istituzione Villa Smeraldi | Museo della Civiltà Contadina, Città Metropolitana di Bologna.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”, fino al 18 aprile 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.

Con la destinazione all'Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manu- fatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implementandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.

Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.

La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi – via Fondazza 36

“BUONGIORNO SIGNOR MORANDI. Disegni di Giorgio Lodi”, fino al 9 gennaio 2022

Il Museo Morandi prosegue la programmazione di eventi espositivi di artisti il cui lavoro si pone in connessione con Giorgio Morandi con “BUONGIORNO SIGNOR MORANDI”, mostra di disegni di Giorgio Lodi e documenti provenienti dagli archivi del museo e di Carlo Zucchini.

Il titolo prescelto è evocativo del dipinto di Gustave Courbet “Bonjour monsieur Courbet” e racchiude l’essenza del progetto: ricostruire, attraverso una selezione di ritratti, lettere, fotografie ed altri materiali, la costellazione di persone illustri - amici e conoscenti - che hanno frequentato Casa Morandi e incontrato l’artista.

Con un segno grafico abile e sicuro, Giorgio Lodi ci introduce in questa dimensione intima e domestica, presentando i ritratti di alcuni personaggi scelti in base alla loro fisionomia e tratti da foto riprodotte su libri e riviste.

Scorrendo i 15 ritratti in mostra, si va dallo stesso Morandi ai critici e storici dell’arte quali Francesco Arcangeli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Roberto Longhi, fino ad artisti, scrittori e poeti come Mario Luzi, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Nella Nobili, per arrivare a celebri regi- sti come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Valerio Zurlini o attrici quali Monica Vitti ed estimatori d’arte come Luigi Magnani e Lamberto Vitali.

Lettere scambiate tra Morandi e i suoi interlocutori, fotografie ed altri preziosi e talvolta inediti materiali, dialogano con i disegni che testimoniano la ricchezza delle relazioni intercorse tra il maestro e i personaggi ritratti da Lodi.

Ingresso: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Villa delle Rose - via Saragozza 228-230

“Elisa Caldana e Aki Nagasaka. Times of Crisis”, fino al 23 gennaio 2022

Il MAMbo prosegue la sua attività con artisti in residenza ed è lieto di presentare la mostra “Times of Crisis” di Elisa Caldana (Pordenone, 1986) e Aki Nagasaka (Osaka, 1980), prodotta nell'ambito dell'edizione 2021 del Programma di Residenze ROSE.

“Times of Crisis” costituisce la restituzione pubblica di un processo artistico e di pensiero che le artiste hanno sviluppato durante un soggiorno a Bologna della durata di otto settimane, iniziato nella seconda metà di settembre 2021, come ospiti della Residenza per artisti Sandra Natali del MAMbo.

Come previsto dal bando di selezione, Elisa Caldana e Aki Nagasaka hanno lavorato a un progetto espositivo che, partendo da una ricerca iniziata nel 2018 a Tokyo durante la loro residenza al Tokyo Arts and Space, ha poi trovato luogo negli spazi espositivi unici della settecentesca Villa delle Rose, ampliando al contempo il raggio di azione al contesto cittadino bolognese. Precarietà, incertezza, un senso di crisi continuo che tocca ogni ambito, dalla politica all’ambiente, dall’economia alla situazione sanitaria, sono concetti che ogni essere umano sperimenta quotidianamente, e che appartengono in modo particolare alle ultime generazioni: è a partire da questa riflessione condivisa che le artiste, con le loro differenti sensibilità, hanno accostato racconti fondati su realtà e quotidianità complesse a immagini poetiche, disegni creati da illustratori Manga professionisti, per dar voce alla complessità della realtà sociale contemporanea.

Il punto di partenza, Tokyo, e quello di arrivo, Bologna, si incontrano e si specchiano l’uno nell’altro, perdono le proprie peculiarità per dar vita a un terzo luogo, non geografico ma derivato, lo spazio di “Times of Crisis”.

Sono le sale di Villa delle Rose, con le opere prodotte da Caldana e Nagasaka, e le strade della città, grazie a un serie di affissioni, a fare da sfondo alle storie ambientate in un Giappone solo apparentemente lontano, ma che in realtà ci riporta immediatamente alle realtà più difficili della contemporaneità mondiale.

Attraverso stampe, documenti, oggetti di recupero riassemblati in installazioni dal carattere essenziale, le due artiste permettono al visitatore di avvicinarsi ai racconti, immedesimarsi nei loro protagonisti e vivere con loro gli accadimenti che ne cambiano per sempre le vite. Grazie all’utilizzo di codici QR associati alle immagini esposte in mostra e affisse per le strade, l’osservatore potrà trasformarsi in ascoltatore di narrazioni ordinarie ma significative di un’epoca, la nostra, piena di ingiustizie e solitudini, ma anche di resistenza e speranza.

Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Faïence - Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”, fino al 30 gennaio 2022

Prosegue la programmazione espositiva ideata dal Museo Civico Archeologico nell’ambito di “Agorà Archeologia. La piazza vicino alla piazza”, lo spazio polifunzionale pensato per l’incontro e il confronto, così come avviene nella vicina Piazza Maggiore.

La seconda mostra dossier “Faïence – Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”, a cura di Daniela Picchi e Valentina Mazzotti, muove dall’indagine sull’ambivalenza semantica della parola ‘faenza’.

Mutuato dal toponimo della città romagnola, famosa da secoli in tutto il mondo per la produzione delle maioliche, il vocabolo è stato infatti traslato per pura convenzione a indicare anche un genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno. Tali impasti possono essere a base argillosa (faenza) o silicea (faenza silicea) e avere un rivestimento vetroso trasparente (vetrina) o opaco (smalto). Le varianti degli impasti e dei rivestimenti hanno determinato nel corso dei secoli una grande pluralità di prodotti, di sviluppi tecnologici e di aree di diffusione.

Da un confronto scientifico con il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, istituzione museale che conserva la raccolta di arte ceramica più grande al mondo, - e in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna e la Bottega Gatti di Faenza - il focus tematico esplora le possibilità espressive delle due diverse interpretazioni attraverso un percorso esemplificativo e diacronico articolato in cinque sezioni che, partendo dalle faenze silicee dell’antico Egitto, definite faïence negli studi di settore, percorre gli sviluppi che di questo materiale ne fece il mondo islamico fino agli esiti rinascimentali in maiolica (faenza smaltata) e all’arte contemporanea di ambito faentino.

 Info: www.museibologna.it/archeologico

“Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura”, fino al 30 gennaio 2022

Apertura della mostra promossa da Elleboro editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, e realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico.

La mostra, che prende il titolo dalla guida letteraria “Bologna. Dicono di lei” pubblicata da Elleboro Editore, da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant. Bologna racconta di sé, anzi, dicono di lei, e sarebbe un vero peccato non ascoltare. E non che sia difficile, grazie alla nuova iniziativa di Elleboro Editore, una mostra letteraria dal titolo “Bologna. Dicono di lei”.

La mostra prende il titolo dall’omonima guida letteraria pubblicata da Elleboro Editore, e da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant.

Bologna in ogni caso prende l’animo, seduce, e ispira ormai da secoli e secoli diari di viaggio, corrispondenze, romanzi e poesie, che la mostra letteraria sa rendere vivi e pulsanti, catapultandoli ai giorni nostri con un percorso multimediale, immersivo, tra installazioni audio, video- proiezioni e memorabilia.

La Sala Mostre del museo diviene luogo simbolo della Bologna capace di rapire l’immaginario di Goethe, Stendhal, Madame de Staël, Leopardi, Dickens, Pasolini, Hemingway, Piovene, Lord Byron, Huxley e di tanti altri nomi celebri, che a partire dall’epoca del Grand Tour sono stati vittime di incanto, subendo tutto il fascino delle due torri, dei portici, di piazza Maggiore e dintorni, nei luoghi della bohème e della Resistenza, degli sconvolgimenti socio-politici, con il PCI, la rivolta giovanile, la strage alla stazione.

E il riverbero delle parole, delle citazioni tratte dalle opere delle grandi firme ammaliate da Bologna brillano di nuova luce, perché lette e interpretate da Samuele Bersani, Alessandro Haber, Neri Marcorè, Veronica Pivetti, Carla Signoris, voci che si diffondono per le stanze della mostra, creando un’atmosfera evocativa delle impressioni, delle sensazioni e delle emozioni che immancabilmente scaturiscono da quelle righe e da quei versi che, anche grazie ai riflessi della complessa bellezza di Bologna, si sono ritagliate un posto che conta, eccome, sotto il cielo della grande letteratura.

“Bologna. Dicono di lei” è promossa da Elleboro Editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna.

Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, fino al 15 mag- gio 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna è lieto di presentare all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che per accedere ai musei, alle biblioteche, ai concerti e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass. Queste prescrizioni sono valide anche per assistere a manifestazioni culturali, incluse quelle all'aperto.

La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass in formato digitale o cartaceo insieme a un documento di riconoscimento valido. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l'app nazionale VerificaC19, ma non registrati.

Il green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.

Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

aperto sabato e domenica ore 10-18

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: martedì

 Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

19

aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3

tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)

Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19

chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto sabato e domenica ore 10-18.30

chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 2196520

aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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