giovedì 21 aprile 2022

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei
di Bologna 22 - 28 aprile 2022

Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell'Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell'ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

Al fine di sostenere le attività dell'Istituzione Bologna Musei è possibile effettuare una donazione mediante bonifico bancario sul seguente conto corrente:
codice IBAN: IT 32 J 02008 02435 000102464044
intestato a: Istituzione Bologna Musei.

Il bonifico dovrà riportare la causale "Donazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio museale IBM".
Il ricavato della raccolta fondi sarà reimpiegato in attività di valorizzazione e tutela del patrimonio museale cittadino e nella diffusione della conoscenza del patrimonio stesso.

La donazione non rientra tra gli oneri deducibili previsti dall'art.10 del Tuir.

IN EVIDENZA

“Il contributo dell’Istituzione Bologna Musei per il 77° anniversario della Liberazione” L’Istituzione
Bologna Musei partecipa al programma ufficiale del 77° anniversario della Liberazione di Bologna e dell’Italia, utilizzando le tecnologie digitali come mezzo fondamentale per la conservazione, la condivisione e la trasmissione attiva della memoria.
Grazie alla collaborazione con la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, sul portale www.storiaememoriadibologna.it sono integralmente consultabili l’intera annata del 1945 e il primo semestre del 1946 dei quotidiani “Il Resto del Carlino”, “Corriere dell’Emilia” e
“Giornale dell’Emilia”. Il 19 aprile 1945 uscì l’ultimo numero de “Il Resto del Carlino” sotto il controllo della Repubblica Sociale Italiana. Cancellato lo storico nome per decisione del Comando alleato, per espressa volontà del Psychological Warfare Branch, l’ufficio dei comandi alleati creato per chiudere la stampa legata al regime fascista e occuparsi dell’opinione pubblica dei territori liberati, venne fondata una nuova testata che dal 22 aprile al 15 luglio 1945 uscì con il nome di “Corriere dell’Emilia” e il sottotitolo “Quotidiano della Valle Padana”. Il 17 luglio 1945, il PWB 
concesse autonomia alla redazione che si costituì in cooperativa e assunse il nome di “Giornale dell’Emilia. Quotidiano indipendente della Valle Padana”, pubblicato fino al 3 novembre 1953. In seguito ai risultati di un referendum tra i lettori, il 4 novembre il "Giornale dell'Emilia" riprese lo storico nome di “Il Resto del Carlino”.

Il progetto di digitalizzazione e valorizzazione si aggiunge alle risorse digitali già disponibili sullo stesso sito, con particolare riferimento alle precedenti annate 1939-1944 dello stesso quotidiano “Il Resto del Carlino” e alle decine di migliaia di documenti, testi, immagini e materiali multimediali che ricostruiscono, in modo dinamico e avvincente, la storia e la memoria di Bologna.

Gli eventi, i luoghi e le vicende dei protagonisti del biennio che vide la conclusione del secondo conflitto mondiale e la nascita della Repubblica Italiana sono ora anche inquadrati secondo il racconto che ne fece il principale giornale locale, e posti così in relazione con le più ampie vicende nazionali e mondiali, così come furono sentite, comunicate e vissute a Bologna.

Lo scenario dedicato alla Resistenza www.storiaememoriadibologna.it/la-lotta-di-liberazione-1943-45 offre le informazioni sui luoghi, i caduti, le battaglie, le brigate partigiane, i monumenti in ricordo ed in omaggio ai tanti protagonisti dell'insurrezione contro il nazifascismo.
Il sito web contiene le schede biografiche di ognuno dei 23.822 combattenti per la libertà di Bologna e Area metropolitana: donne e uomini che a vario titolo hanno partecipato alla lotta di Liberazione tra 1943 e 1945.

Info: www.storiaememoriadibologna.it

PER I BAMBINI

Domenica 24 aprile

ore 16: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Domenica al museo. Nell'atelier di Giorgio
Morandi”
Laboratorio per bambini da 5 a 11 anni.
Una valigia piena di oggetti ed effetti personali diventa il punto di partenza per scoprire, come veri investigatori, le abitudini, i segreti e la poetica di Giorgio Morandi. Un'attività dedicata al Maestro bolognese per conoscerlo attraverso racconti, fotografie, lettere e cimeli e immergersi nell’atmosfera del tempo, immaginare i gusti e le abitudini dell’artista e scoprire che nulla è più straordinario dell’ordinario.
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì prece- dente).
Ingresso: € 7,00 a bambino
Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 23 aprile

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri la Fabbrica del Futuro”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella sezione dedicata alla Fabbrica del Futuro, uno spazio laboratoriale, multimediale e interattivo per conoscere le tecnologie e le tendenze dell’industria contemporanea.
L'attività prevede la visione di filmati, l'uso di postazioni interattive ed exhibit per provare l'emozione dell'interazione con le principali tecnologie “abilitanti” dalla simulazione alla robotica.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 14-17.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

“Lo sapevi che...?”
Dalle 14 alle 17.30 una mediatrice o un mediatore culturale di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglierà i visitatori all'interno del cimitero per raccontare le storie custodite tra le mura della Certosa ma soprattutto per fornire le indicazioni necessarie per farsi strada tra i chiostri e non perdere il filo!
La moda dell’Ottocento sarà la protagonista dei racconti e scoprirete come abiti e stile cambino nel corso del tempo e come, molto spesso, storia e politica ne influenzino le linee e le forme.
Martina, Roberta e Vittorio aspettano i visitatori presso l’Infopoint storico-artistico. La visita si svolge ogni 20 minuti circa per consentire a più visitatori di poter partecipare in sicurezza ad intervalli tempo.
Ingresso: gratuito

ore 14.30: “La natura in cattedra”

In occasione della mostra “Rinascite. Incontro tra gli erbari seicenteschi del Museo civico di Medicina e i fiori dipinti di Fabio Chiodini”, in corso presso il Museo civico di Medicina, realizzata in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento di Bologna, una passeggiata a cura di Roberto Martorelli per scoprire alcuni personaggi che hanno fatto la storia della botanica bolognese nel corso del lungo Ottocento. Uomini che sono stati anche viaggiatori ed esploratori, lanciandosi in spedizioni avventurose tra l'Europa e l'Africa.
Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it.
Ritrovo alle ore 14.15 presso l’ingresso principale (cortile Chiesa).
Ingresso: € 4,00 intero / € 3,00 ridotto
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 24 aprile
ore 11: ritrovo presso Parco di Villa Spada - via Saragozza

“AudioLook – Una passeggiata nella storia |
Percorso ‘Partigiane Bolognesi’”
Istantanea Teatro, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento, propone “AudioLook”, una passeggiata culturale di circa un’ora nella storia della città di Bologna, che unisce lo sguardo all’ascolto.
Irma Bandiera e Francesca Edera de Giovanni si raccontano, accompagnando i partecipanti dal Monumento alle Cadute Partigiane del Parco di Villa Spada alle mura della Certosa, in un momento di raccoglimento e connessione con la memoria cittadina che potrà essere vissuto singolarmente, ascoltando la narrazione attraverso gli auricolari del proprio smartphone. Prenotazione obbligatoria a istantanea.teatro@gmail.com oppure al 351 5714158 (solo messaggi).
Ingresso: € 5,00 + € 1,00 per tessera associativa annuale
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“La moto diventa popolare”

Approfondimento per adulti.
Le motociclette esposte in museo diventano il punto di partenza per approfondire la storia del- la produzione motociclistica a Bologna degli anni Cinquanta e l’influenza che questi mezzi, ormai popolari, ha avuto sulle abitudini e lo stile di vita dei bolognesi.
Prenotazione obbligatoria a museopat@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Italo Zuffi. Fronte e retro”
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente).
Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“Liberti nella Bononia imperiale”

Visita guidata a cura di ASTER.
Ben prima del Liber Paradisus, Bologna ha una grande tradizione di libertà dalla servitù. I partecipanti potranno conoscere i liberti della Bononia dei primi secoli dell'Impero, i loro nomi e le loro professioni nelle epigrafi del lapidario romano.
Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare, entro le ore 18 del giorno precedente la visita.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingres
so gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

lunedì 25 aprile

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Scopri il Museo”

I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori illustrando alcuni degli oggetti più significativi del museo: dal mulino da seta alla bolognese alle macchine automatiche, dalle moto degli anni 1950-1960 al laboratorio sulla fabbrica del futuro.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 10.30 / 11 / 15.30: ritrovo presso Parco di Villa Spada - via Saragozza

“AudioLook – Una passeggiata nella storia |
Percorso ‘Partigiane Bolognesi’”
Istantanea Teatro, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento, propone “AudioLook”, una passeggiata culturale di circa un’ora nella storia della città di Bologna, che unisce lo sguardo all’ascolto.
Irma Bandiera e Francesca Edera de Giovanni si raccontano, accompagnando i partecipanti dal Monumento alle Cadute Partigiane del Parco di Villa Spada alle mura della Certosa, in un momento di raccoglimento e connessione con la memoria cittadina che potrà essere vissuto singolarmente, ascoltando la narrazione attraverso gli auricolari del proprio smartphone. Prenotazione obbligatoria a istantanea.teatro@gmail.com oppure al 351 5714158 (solo messaggi).
Ingresso: € 5,00 + € 1,00 per tessera associativa annuale
Info: www.museibologna.it/risorgimento

martedì 26 aprile

ore 18.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

Nell’ambito di “Bologna Festival”

“Carteggi Musicali. Claude Debussy Ovunque lontano dal mondo”
Conversazione e letture a cura di Enzo Restagno.
Il ciclo “Carteggi Musicali”, come un preludio alla stagione di concerti di Bologna Festival, attraverso la lettura di scritti autografi, epistolari e testimonianze musicali mette in luce gli aspetti meno conosciuti della vita e del pensiero di grandi compositori o celebri interpreti del passato e del presente.
Ingresso: € 8,00 (da acquistare presso il museo a partire dalle 17.30)
Info: www.museibologna.it/musica

ore 20: pagina Facebook Associazione Amici della Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Manuela Capece”

Con Manuela Capece (storica e blogger di Fluttuando sulle linee), in diretta Facebook su Associazione Amici della Certosa di Bologna: www.facebook.com/AmiciCertosaBologna/ con un intervento su “Il Cimitero di Guerra Polacco di Bologna”. “Per la nostra e la vostra libertà” è il motto del Corpo d’Armata Polacco durante la Liberazione d’Italia. Dalla Linea Gustav a Bologna, alle cui porte avviene l’ultimo spargimento di sangue polacco, dopo quattordici mesi di combattimenti. Alle sei del mattino del 21 aprile 1945, gli uomini del Generale Anders entrano come primo reparto alleato, nel centro di Bologna, due ore prima dell’arrivo di americani e italiani. Questa storia è scritta sulle memorie di pietra delle quattro necropoli militari polacche italiane, di cui il Cimitero di Guerra Polacco di Bologna è il maggiore con i suoi 1.432 militari caduti sulla Linea Gotica e durante la Liberazione di Bologna. Il cimitero è stato costruito e consacrato nel 1946 ed è preziosa testimonianza del carattere partecipato della guerra che aveva coniugato le istanze degli italiani a quelle dei polacchi.
“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.
Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.
Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna
Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 27 aprile

ore 17.30: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Political Objects in the Age of Revolutions”

Presentazione del volume “Political Objects in the Age of Revolutions - Material Culture, National Identities, Political Practices” a cura di Enrico Francia, Carlotta Sorba, Roma, Viella, 2021, nell'ambito del ciclo di incontri “Intorno al Risorgimento”, a cura del Comitato di Bologna dell’Istituto nazionale per la storia del Risorgimento italiano.
Ne discutono Enrico Francia, Carlotta Sorba, Maria Pia Casalena.
Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it.
La conferenza si terrà anche in diretta sulla pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna (www.facebook.com/museorisorgimentobologna). In seguito sarà disponibile anche sul canale YouTube Storia e Memoria di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 28 aprile

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it “STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 28 aprile dalle ore 15 alle 17 va in onda
una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell'arte, musica e cultura.

Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.
Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.

In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.
In questa puntata tra gli ospiti si segnalano l’artista e performer ucraina Mariia Proshkovska – attualmente ospite della Residenza per artisti Sandra Natali, nell’ambito di un’edizione speciale del Programma di Residenza ROSE – e Sergey Kantsedal, anch'egli di origine ucraina, oggi direttore artistico e curatore dello spazio non-profit Associazione Barriera (Torino), e altri artisti e curatori loro connazionali.
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE IN CORSO
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Italo Zuffi. Fronte e retro”, fino al 15 maggio
2022

“Fronte e retro” è la mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969), a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri. Il progetto espositivo, che avrà un seguito a Palazzo De’ Toschi, sede delle iniziative dedicate all’arte contemporanea di Banca di Bologna, permette di presentare per la prima volta in modo esteso il lavoro di uno degli artisti italiani più importanti tra quelli nati alla fine degli anni Sessanta.

“Fronte e retro” è idealmente divisa in due momenti, in grado di richiamarsi e rilanciarsi reciprocamente: da una parte, al MAMbo, un percorso che permette di rileggere il lavoro dell’artista prendendo in considerazione uno spettro di opere che va dagli esordi, alla metà degli anni Novanta, fino al 2020. Dall’altra, a Palazzo De’ Toschi, una serie di nuove produzioni, di lavori realizzati per l’occasione e in reazione alle caratteristiche dello spazio, toccherà alcuni degli aspetti nodali della sua ricerca recente.

La mostra, nel suo insieme, ruota attorno ad alcuni nuclei tematici che da sempre sostengono il lavoro di Zuffi e si traducono in contrasti e opposizioni che possono agire sul corpo (talvolta quello dell’artista stesso) come sulla forma scultorea: tra le idee di costruzione e al contempo di distruzione/caduta; di lavoro e, insieme, di dispersione di energia; di mollezza e di rigidità; di fragilità e di competizione.

I lavori presentati al MAMbo – opere di scultura, fotografia, video e performance, linguaggi attorno a cui si è sviluppata nel tempo la poetica di Zuffi – ricostruiscono il percorso dell’artista attraverso accostamenti inediti e senza necessariamente seguire una progressione cronologica.

Le opere esposte, oltre cinquanta, generano nuove ipotesi di dialogo tra loro mettendo insieme le più note dell’artista ad alcune nuove o meno viste. Tra i lavori più conosciuti, ad esempio, due video degli inizi: “The Reminder”, l’immagine di un corpo che si tende e irrigidisce fino al limite delle sue possibilità, e “Perimetro”, all’interno del quale un corpo cerca di stabilire la sua relazione con lo spazio generando un senso di attesa e perpetua irrisoluzione.

La Sala delle Ciminiere, invece, fa emergere alcuni degli aspetti più importanti della pratica scultorea dell’artista, attraverso una selezione di “Scomposizioni” e di “Osservatori trasportabili”, realizzati a cavallo tra anni Novanta e Duemila attorno all’idea di architettura, in diretto dialogo con gli spazi recuperati su progetto di Aldo Rossi, fino a una serie di cavalletti, oggetto emblematico della sua pratica, richiamo a un’idea di lavoro e di scultura che può mostrarsi nel suo svolgersi, senza necessariamente trovare una forma definitiva e “The Mystery Boy”, una serie di immagini in cui si vede un ragazzo, disteso sul pavimento, che sembra investire tutta l’energia e la concentrazione di cui è capace attorno a un’azione apparentemente inutile. Un’attenzione particolare è dedicata ai lavori che l’artista riunisce sotto il tema della competizione: Italo Zuffi esplora “dall’interno” i meccanismi del potere – soprattutto del sistema dell’arte contemporanea – così come si riflettono sia nelle istituzioni che li rappresentano e li sostengono, sia nella società in generale e li sovverte, li ridicolizza, li interpreta con azioni, performance e happening capaci di coinvolgere il pubblico e diventare opere/tracce in mostra. All’interno del percorso, inoltre, alcuni elementi (non del tutto configurabili come sculture) si completeranno attraverso le performance: si tratta, più che di oggetti di scena, di oggetti in attesa, o attorno ai quali si è già consumata l’energia di un’azione.

Le performance attiveranno lo spazio in più punti e si svilupperanno a comporre un calendario che toccherà giornate diverse durante tutta la durata della mostra.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La
motocicletta incontra l’automobile”, fino al 15 maggio 2022

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna presenta all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.

Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese - terra di motori per eccellenza - dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d'epoca.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 18 maggio 2022

Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.
Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.

Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa”, fino al 17 luglio 2022

Il Museo Archeologico ospita la prima grande
mostra dedicata a Lucio Dalla, prima tappa di un importante percorso nazionale che la vedrà realizzata a Roma e, successivamente a Napoli e a Milano.
Promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, l’esposizione è ideata e organizzata dalla società C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Roma e curata da Alessandro Nicosia di C.O.R. con la Fondazione Lucio Dalla.

La mostra è il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura.

Un percorso attraverso il quale, partendo dall’infanzia, viene evidenziato come il rapporto con la musica di Lucio Dalla è sempre centrale ed è un elemento continuativo che lo seguirà per tutta la vita.
Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: “Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali”, “Dalla ci racconta”, “Il clarinetto”, “Il museo Dalla”, “Dalla e la sua musica”, “Dalla e il cinema”, “Dalla e il teatro”, “Dalla e la televisione”, “Universo Dalla”, “Dalla e Roversi”, “Dalla e la sua Bologna”.

Insieme ai documenti, tante foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti che ci raccontano la sua vita, l’arte e le sue passioni. Si evidenzia in particolare la sezione “Universo Dalla”, con decine di foto del Maestro insieme a tanti personaggi della cultura, i più importanti cantanti, i tantissimi collaboratori che lo accompagnarono puntualmente nel suo lavoro e, ancora, un’interessante enciclopedia di oltre 250 nomi di persone di ogni genere sociale, con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia che lo hanno seguito per tutta la vita con gioia e con il massimo della considerazione.

Info: www.museibologna.it/archeologico - www.mostraluciodalla.it

Museo Medievale – via Manzoni 4

“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La
donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”, fino al 25 settembre 2022

La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.

L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 10

2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.
Con la destinazione all'Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patri- monio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.

Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.

La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica

L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Ricordiamo che in applicazione del Decreto Legge n. 24 del 24 marzo 2022 per accedere ai musei, alle biblioteche e alle mostre temporanee nelle sedi dell'Istituzione Bologna Musei non è più obbligatorio il possesso del green pass.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
chiusura per lavori il 21 e 22 aprile
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-19

Casa Morandi

via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): chiuso

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): chiuso

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: martedì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-19

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-19

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-18.30

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-19

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-18.30

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto giovedì ore 10-14; venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-18 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
lunedì 25 aprile (Festa della Liberazione): aperto ore 10-18

Contatti
Istituzione Bologna Musei
www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it


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