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martedì 21 giugno
ore 18.30: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Nell’ambito di Bologna Estate“Sean Scully. A Wound in a Dance with Love”
Inaugurazione della mostra a cura di Lorenzo Balbi, alla presenza dell’artista.
Il MAMbo presenta “A Wound in a Dance with Love”, ampia retrospettiva di Sean Scully (Dubli- no, 1945), artista tra i massimi esponenti della pittura contemporanea, che sarà visibile nella Sala delle Ciminiere.
Durante la serata, che coincide con la Festa della musica, nel foyer del museo si terrà un concerto del maestro chitarrista Lorenzo Biguzzi, promosso in collaborazione con la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro” e ideato per l’occasione.
Un talk pubblico con Sean Scully si terrà mercoledì 22 giugno alle ore 18 nella sala conferenze del museo.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org PER I BAMBINI
Estate al Museo 2022. I campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei “Specie di spazi”.Anche per l’estate 2022 i campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei accolgono le bambine e i bambini dai 6 agli 11 anni nella suggestiva cornice verde di Villa delle Rose. Fino al 29 luglio e dal 29 agosto al 9 settembre, dieci settimane dedicate, come ogni anno, all'esplorazione di un tema generale, declinato in diversi aspetti e sfumature, analizzato attraverso una molteplicità di discipline e linguaggi, in accordo con l'attività di ricerca e sperimentazione che caratterizza l'Istituzione. L'arte, intesa come strumento necessario ai processi educativi e pretesto per indagare il presente, è perno delle esplorazioni settimanali, volte a sviluppare senso critico e ad aprire nuovi orizzonti di progettazione per il futuro. Per il 2022 il tema scelto è “Specie di spazi”: il testo di George Perec sarà l'ispirazione fondamentale per indagare il concetto di "spazio", inteso e interpretato nelle sue molteplici accezioni. Per informazioni: GLI ALTRI APPUNTAMENTI venerdì 17 giugno ore 16: Museo della Musica - Strada Maggiore 34“Noi fummo i Gattopardi”: immagini musicali da Tomasi diLampedusa a Visconti Conferenza di Francesco Finocchiaro. Il ciclo 2022 delle “Conversazioni di Athena Musica” ospitate al Museo della Musica ha come tema il fenomeno degli adattamenti, analizzato da una duplice prospettiva: - in chiave teorica, nel senso di una riflessione sui processi semiotici di generazione di uno o più metatesti a partire da un prototesto;- in chiave storica, come ricostruzione e documentazione filologica di effettive pratiche di adattamento situate in specifici segmenti temporali e concernenti peculiari tipologie di testi e media. Info e prenotazioni: www.athenamusica.org Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti Info: www.museibologna.it/musica ore 17: Rotonda della Madonna del Monte a Villa Aldini - via dell'Osservanza 35/a |
Nell’ambito di Bologna Estate “Visita guidata alla Rotonda della Madonna del Monte a Villa Aldini”. Dopo alcuni anni di chiusura al pubblico, riprendono le visite guidate alla chiesa dedicata alla Madonna del Monte nel complesso di Villa Aldini, la quale conserva nelle nicchie al suo interno, un importante ciclo pittorico frammentario con le figure di Apostoli (fine del XII-inizi del XIII se- colo). La Rotonda della Madonna del Monte - il cui edificio a pianta centrale risale probabilmente alla fine del XII secolo - è solo un'esigua ma preziosa testimonianza di ciò che rimane di un monastero di fondazione benedettina la cui presenza è attestata in situ già agli inizi del XIII secolo e le cui originarie vicende si legano ad una carismatica figura: Domenico di Guzmán. Successivamente alle soppressioni napoleoniche (1798-1808), il monastero fu acquistato dall'allora Segretario di Stato del Regno d'Italia, l'avvocato Antonio Aldini, il quale qualche anno più tardi, dette inizio alla costruzione della sua villa: il monastero venne distrutto ad eccezione della Rotonda, inglobata nel nuovo edificio neoclassico e dalla cui facciata inizierà la visita guidata. Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/arteantica ore 17-19: Museo Archeologico (Sala del Risorgimento) – via dell’Archiginnasio 2 “Presentazione della mostra ‘Spina100. Dal mito alla scoperta. A un secolo dal ritrovamento della città etrusca di Spina nell’antico delta del Po’” In occasione delle GEA – Giornate Europee dell’Archeologia (17, 18, 19 giugno 2022), presentazione della mostra “Spina100. Dal mito alla scoperta. A un secolo dal ritrovamento della città etrusca di Spina nell’antico delta del Po”, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Una mostra archeologica che si inserisce all'interno delle celebrazioni nazionali organizzate in occasione del centenario dalla scoperta della città etrusca di Spina (1922-2022). Con l'inizio delle bonifiche del territorio vallivo comacchiese, nel 1922, in Valle Trebba, si scoprì la prima tomba della necropoli. Prese così avvio l’epopea archeologica che portò alla scoperta di oltre quattromila tombe e che culminò con il ritrovamento dell’abitato di Spina nel 1956, ad oggi ancora indagato. Il percorso espositivo è articolato secondo una sequenza di ambienti che accompagna il visitatore alla scoperta dell’antica città etrusca e del suo tesoro. Interverranno: Monica Miari, SABAP-Bo; Sara Campagnari, SABAP-Bo; Andrea Gaucci, Università |
di Bologna; Caterina Cornelio, Direttore Museo Delta Antico di Comacchio; Laura Ruffoni, Responsabile Istituti culturali del Comune di Comacchio; Tiziano Trocchi, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Modera Cinzia Cavallari, SABAP-Bo. Per informazioni siriana.zucchini@beniculturali.it. Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti sabato 18 giugno ore 10-13: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 “Lo sapevi che...?” ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123 “Scopri la Fabbrica del Futuro” ore 16: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 “Tecniche artistiche in Certosa: La scultura”Una passeggiata con lo scultore Marco Marchesini alla scoperta delle modalità e degli strumenti utilizzati nel passato per realizzare opere semplici o grandiose: dalla piccola lapide con epigrafe incisa al grande gruppo in marmo. Marchesini nel corso della sua attività ha toccato ogni ambito della scultura, dalla medaglistica al ritratto fino al grande formato. In marmo, bronzo, |
cemento, terracotta. Per questa occasione porterà alcuni degli strumenti utilizzati per la lavorazione di marmi e pietre. Un percorso per capire e comprendere meglio le opere che l'Associazione Amici della Certosa cura attraverso il “Laboratorio sperimentale di spolveratura”. A cura di Associazione Amici della Certosa in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento. Ritrovo presso l'Info Point della Certosa, via della Certosa 18 (cortile chiesa). ore 21: Centro delle Donne di Bologna - via del Piombo 5 “Ukrainian feminist art during the war. 2014 – 2022' / L'arte femminista ucraina durante la guerra. 2014 - 2022” Incontro con Maria Proshkowska artist e Sergey Kantsedal. Modera: Alessandra Sarchi. Interpretariato a cura di Giuditta Deconcini. Durante la serata su un muro esterno dell'edificio verrà proiettato il video “On the blade” di Maria Proshkovska, a cura di Giulia Pezzoli e Sergey Kantsedal, prodotto grazie a un'edizione speciale dedicata del Programma di Residenze ROSE del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna. Ingresso: gratuito martedì 21 giugno ore 17.30, 20.15 e 21.15: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate“Il cielo nella città” Nel giorno del Solstizio d'estate, un viaggio alla scoperta di coincidenze astronomiche ed astrologiche curiose e sorprendenti che si trovano dentro e intorno a Bologna, raccolte e descritte da Marco Marchesini. Uno scultore curioso che le cerca, ma che sono così incredibili che lui stesso dubita di ciò che trova. L'artista vuole raccontarle per sapere cosa ne pensate, partendo dal corridoio dipinto realizzato in Certosa nel Seicento da Marco da Venezia. Per l'occasione Marchesini espone le sue dodici terracotte policrome dedicate alle costellazioni zodiacali. A cura di Marco Marchesini. Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18. Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it. Ingresso: € 4,00 intero / € 3,00 ridotto Info: www.museibologna.it/risorgimento ore 19: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 Nell’ambito della rassegna “Lavoropiù Overnight – Oltre il |
Apertura straordinaria del Museo del Risorgimento e visita guidata sul tema “Il giardino monumentale Carducci” con Otello Sangiorgi. Il grande complesso scultoreo realizzato da Leonardo Bistolfi tra 1908 e 1928 rivela non soltanto una lettura appassionata dell’opera carducciana, ma anche una profonda conoscenza dell’epopea risorgimentale. Un capolavoro di arte e natura interamente progettato da Bistolfi. Prenotazione consigliata a museorisorgimento@comune.bologna.it oppure allo 051 225583. “Lavoropiù Overnight – Oltre il Giardino” è la rassegna a cura di Laboratorio delle Idee: venti serate tra musica, conversazioni, teatro, street food e risate, che si svolge dal 21 giugno al 16 luglio in Piazza Carducci. Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti Info: www.museibologna.it/risorgimento mercoledì 22 giugno ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4 Nell’ambito di Bologna Estate“Jacopo Valentini. Concerning Dante - Autonomous cell” Visita guidata alla mostra a cura di Alice Festi, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscien- za. Ingresso: gratuito ore 17.30: “Grazie Graziano” Presentazione dell'Associazione Campanini. Un momento d'incontro per ricordare un grande professionista della cultura e dei musei a Bologna, ma non solo. Graziano Campanini è stato questo e tanto altro; per l'occasione al Museo Medievale, anche in ricordo dell'amicizia e dei tanti progetti realizzati insieme, viene presentato il progetto dell'associazione che porta il suo nome. Seguiranno la proiezione del video di Umberto Saraceni sul Compianto di Nicolò dell’Arca e la presentazione di “PIV”, libro di poesie dedicato a Graziano, stampato con caratteri di piombo da Anonima Impressori e illustrato da Gianni Cestari. Presenta l'associazione Angelo Fioritti. Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/arteantica ore 18: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 Nell’ambito di Bologna Estate ore 19: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 Nell’ambito della rassegna “Lavoropiù Overnight – Oltre il Giardino” e di Bologna Estate |
“Apertura straordinaria del museo e visita guidata” Apertura straordinaria del Museo del Risorgimento e visita guidata sul tema “Riscoprire l'Ottocento - le "reliquie laiche" dei patrioti” con Mirtide Gavelli. ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18 Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo” e di Bologna Estate“Certosa Criminale: storie di delitti e passioni - nuovo percorso” L'oscurità del cimitero vi accompagnerà alla scoperta di omicidi, vicende oscure e suicidi. Un nuovo percorso tra le gallerie ed i chiostri della Certosa - ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO - tra seducenti statue di marmo e bronzo, ascoltando le più efferate storie di delitti bolognesi, alla scoperta del lato oscuro della città. Visita guidata a cura di Mirarte. |
Un progetto a cura di MetROzero in collaborazione con IT.A.CÀ. Prenotazione obbligatoria a progettometrozero@gmail.com oppure al 338 9300148. giovedì 23 giugno ore 15-17: diretta su www.neuradio.it ore 17.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6 “La memoria del futuro. Mario Ramous un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta” Info: www.museibologna.it/arteantica ore 18: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14 “Workshop Treccani. Incontri sull'arte contemporanea” |
presenza presso il MAMbo (fino a esaurimento disponibilità) sia in streaming. Il quarto incontro incontro si svolge giovedì 23 giugno alle ore 18. Ospiti Vincenzo Trione e Renato Barilli. MOSTRE IN CORSO “LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa”, fino al 17 luglio 2022 Il Museo Archeologico ospita la prima grande mostra dedicata a Lucio Dalla, prima tappa di un importante percorso nazionale che la vedrà realizzata a Roma e, successivamente a Napoli e a Milano. La mostra è il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura. Un percorso attraverso il quale, partendo dall’infanzia, viene evidenziato come il rapporto con la musica di Lucio Dalla è sempre centrale ed è un elemento continuativo che lo seguirà per tutta la vita. Insieme ai documenti, tante foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti che ci raccontano la sua vita, l’arte e le sue passioni. Si evidenzia in particolare la sezione “Universo Dalla”, con decine di foto del Maestro insieme a tanti personaggi della cultura, i più importanti cantanti, i tantissimi collaboratori che lo accompagnarono puntualmente nel suo lavoro e, ancora, un’interessante enciclopedia di oltre 250 nomi di persone di ogni genere sociale, con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia che lo hanno seguito per tutta la vita con gioia e con il massimo della considerazione. |
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 “La memoria del futuro. Mario Ramous un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta”, fino al 4 settembre 2022 Poeta, latinista, italianista, critico d’arte e direttore editoriale: sono solo alcune delle forme e attività culturali che hanno contraddistinto la figura intellettuale di Mario Ramous (Milano, 18 maggio 1924 - Bologna, 8 luglio 1999) e che per la prima volta sono mostrate al pubblico nella mostra, organizzata dal Centro Studi Mario Ramous con la collaborazione di Scripta Maneant Editore. Il percorso espositivo, curato da Maura Pozzati e Michele Ramous Fabj e allestito in sei sale delle Collezioni Comunali d’Arte, si snoda in una continua scoperta di inediti, interessi poliedrici e instancabile ricerca di “perfezione” di Mario Ramous. Info: www.museibologna.it/arteantica - www.artcity.bologna.it Museo Medievale - via Manzoni 4 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 La mostra, a cura di Carlo Sala, è un progetto fotografico |
ripercorre lungo l’Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere dell’autore sono esposte lungo i tre piani della collezione permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici fiorentini che provocarono l’esilio del poeta. La ricerca si snoda attorno a tre luoghi simbolici, che sono interpretati come i varchi che conducono rispettivamente a Inferno, Purgatorio e Paradiso, dei veri e propri punti di contatto tra la narrazione della Commedia e la realtà del territorio italiano. Uno degli aspetti preminenti che la ricerca di Valentini vuole far emergere sul rapporto tra testo letterario e paesaggio è come l’influenza del primo verso quest’ultimo sia stata tale da condizionare la percezione dei luoghi. A contribuire a questo processo è stata l’ampia mole di figurazioni del testo che si sono succedute nei secoli, a cui il fotografo si è approcciato ritraendo con la tecnica dello still life alcuni lavori di Federico Zuccari, Alberto Martini e Robert Rauschenberg. Ogni opera autoriale fotografata da Valentini è una ‘cellula’ di quel complesso universo visivo in perenne mutazione, che forma l’immaginario dantesco e che appare come una cartina tornasole dell’evoluzione della società e del suo rapporto con aspetti cruciali quali la morale, la religione e il potere. La prima opera riletta visivamente da Valentini nella sua ricerca è il “Dante Istoriato” di Federico Zuccari (1539-1609), che nella seconda metà del Cinquecento realizzò una sorta di libro d’artista, dove le immagini diventano il centro della narrazione. La gamma cromatica adottata dal pittore in ogni cantica ne accentua il pathos visivo, come emerge nelle tavole dell’Inferno realizzate a matita. Nella sequenza iconografica del libro, Valentini colloca i disegni dell’artista urbinate tra le vedute laviche di Lanzarote e i fumi delle solfatare dei Campi Flegrei, creando una analogia visiva tra finzione e realtà. Il secondo contributo è quello di Alberto Martini (1876-1954), artista che ha sempre mantenuto un rapporto molto intenso con la Commedia. L’occasione fu il celebre concorso del 1900 per l’edizione Alinari, snodo cruciale per la figurazione del poema dantesco perché aprì a una pluralità di declinazioni autoriali moderne con il solo vincolo della riproducibilità tecnica (non a caso era promosso dalla ditta della celebre dinastia di fotografi), agendo così da elemento capace di proiettare ulteriormente il testo nella cultura di massa. Valentini ha lavorato alla Pinacoteca Martini di Oderzo, dove è conservato un corpus di 298 opere a tema dantesco realizzate dall’artista, la cui cifra stilistica si colloca tra simbolismo e surrealismo. La terza presenza autoriale è quella dell’artista statunitense Robert Rauschenberg (1925-2008) che sul finire degli anni Cinquanta perfezionò la tecnica del “transfer a solvente” lavorando sulle |
immagini fotografiche delle riviste del tempo, poi riprese a matita e acquerello. Nella tavola “Malebolge”, “transfer drawing” dedicato all’ottavo cerchio dell’Inferno, gli atleti che campeggiavano sulle pagine di “Sports Illustrated” diventano personaggi della Commedia: Virgilio ha le fattezze di un tennista, mentre i giganti sono tre lottatori sul podio. Illustrando la Commedia, Rauschenberg coglie il pretesto per parlare dell’attualità e, innestando sul poema temi di natura politica e sociale (tra i suoi personaggi figurano anche John Kennedy e Richard Nixon), sottolinea l’universalità del poema dantesco. Tra le varie nature morte realizzate da Valentini spicca anche la fotografia che ritrae la prima edizione de “La Divina Mimesis” di Pasolini, un tentativo incompiuto di riscrittura della Commedia uscito postumo nel 1975, che all’interno della mostra è una sorta di omaggio al grande scrittore di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. La mostra è promossa in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica, FMAV Fondazione Modena Arti Visive, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura con il supporto di Galleria Antonio Verolino (Modena), Podbielski Contemporary (Milano). Info: www.museibologna.it/arteantica - www.artcity.bologna.it La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti. L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia. Con la destinazione all'Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri - per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche. Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405- 1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca. La collezione Cappagli Serretti si distingue per l'altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gusto estetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un'ampia ed esaustiva panora- |
mica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile ap- prezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosas- sone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lat- timo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colora- ta produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi. Info: www.museibologna.it/arteantica Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, a cura di Elisa Del Prete e in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica. L’intervento è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è situato. La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo “FRESCO” realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche nel Senato cittadino. Da tempo l’artista indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e arte contempo- ranea, pittura accademica e “gesto” pittorico, in un percorso che mette al centro un ripensa- mento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il ciclo “FRESCO” a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas apposi- tamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di pittura “iris blue” celando talvolta gli elementi organici del paesaggio, talvolta le architetture nell'intento di far emergere la costruzione dei dipinti degli affreschi sottostanti. Una volta rimossi dagli affreschi, gli otto quadri sono diventati pitture astratte - o "assolute", come le definisce l'artista - su cui si è conservata la traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra "pittura assente" e "pittura presente". La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, “Zero” e “Zero1”, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo “Paesaggio con figure” di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposte nella Sala 1. “Zero” e “Zero1”, nel momento in cui lasceran- no il luogo originario del museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario. ‘Atti’ dello stesso componimento poetico, le opere di “FRESCO” costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti tramite un’azione di sovrapposizione in cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo. |
giungendo il ciclo alla sua fonte originaria. Info: www.museibologna.it/arteantica - www.artcity.bologna.it MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022“NO, NEON, NO CRY”, fino al 4 ottobre 2022 La Project Room del MAMbo torna a giocare il suo ruolo di contenitore tematico che accoglie, ricostruisce, racconta e valorizza le esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano- romagnolo. Nata nel 1981 senza un programma, senza strategia, senza budget e senza obiettivi predeterminati, neon è stata un laboratorio permanente, una comunità per artisti, critici e curatori e un luogo di formazione per tutte le persone che vi hanno collaborato. Dal suo archivio risultano oltre trecento mostre all’attivo, alle quali si sono aggiunte nel tempo numerosissime attività collaterali, collaborazioni e iniziative esterne. Questa immensa mole di materiali ha posto una sfida al curatore, da sempre anima della galleria: come approcciarsi alla magmatica attività ultra quarantennale di neon per raccontarla attraverso una mostra, senza limitarsi al progetto strettamente documentale o, all’opposto, tentare un impossibile “best of” degli artisti e delle opere che vi hanno trovato accoglienza. La risposta di Gino Gianuizzi è il ricorso alla formula della wunderkammer: lo spazio della Project Room viene abitato da opere in proliferazione, da un accumulo visivo in cui inoltrarsi con circospezione tentando di decifrare i singoli lavori e di ricondurli agli artisti. Una sorta di organismo complesso, una comunità che continua a dialogare, discutere, mettere in dubbio e a rafforzarsi nella contaminazione. Sebbene sia volutamente escluso l’approccio sistematico e ancor di più il percorso cronologico, in mostra sono rintracciabili testimonianze dei diversi momenti che neon ha vissuto nel tempo, dagli inizi della sua attività - nel clima della Bologna post ’77 – ad oggi. Info: www.mambo-bologna.org - www.artcity.bologna.it Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123 “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, fino al 16 ottobre 2022 Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna presenta all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e |
della Fondazione Aldini Valeriani. Dai primi anni Duemila il progetto 'Moto bolognesi' costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l'attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico- industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall'affermarsi dell'industria serica nel XV secolo fino all'odierno distretto meccanico della motoristica e dell'automazione protagonista su scala mondiale. Museo Morandi - via Don Minzoni 14 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione. Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131). Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere con- cesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura |
morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle. Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alber- to Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi - www.artcity.bologna.it L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area me- tropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, econo- miche, scientifiche e produttive della società contemporanea. Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasver- sali alle varie sedi. Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose. INDIRIZZI E RECAPITI MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi via Don Minzoni 14 Casa Morandi via Fondazza 36 Villa delle Rose |
via Saragozza 228/230 tel. 051 436818 - 6496611 Museo per la Memoria di Ustica via di Saliceto 3/22 Museo Civico Archeologico via dell’Archiginnasio 2 Museo Civico Medievale via Manzoni 4 Collezioni Comunali d’Arte Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini Strada Maggiore 44 Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” via di Casaglia 3 |
Museo internazionale e biblioteca della musica |
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto giovedì ore 10-14; venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-18 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
Contatti
Istituzione Bologna Museiwww.museibologna.it Instagram: @bolognamusei
Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei
e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
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