giovedì 24 novembre 2022

SETTORE MUSEI CIVICI BOLOGNA

Iniziative, attività e mostre temporanee 25 novembre
- 1 dicembre 2022

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.

Si informa che dal 25 novembre al 1 dicembre alcune aree del Museo Morandi rimarranno non accessibili al pubblico per riallestimento.

IN EVIDENZA

sabato 26 novembre

ore 13-18.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Antologia della moto bolognese, 1920-1970”

Apertura della mostra, curata dal Museo del Patrimonio Industriale con il contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale.
Il Museo del Patrimonio Industriale aggiunge un nuovo momento espositivo al filone “Moto bolognesi”. A partire dalle collezioni permanenti del museo, il nuovo focus tematico si pone l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino agli anni Sessanta.
In esposizione 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del cinquantennio e una serie di materiali multimediali: sette contributi filmati provenienti dall’Istituto Luce, l’intera serie delle moto esposte nelle precedenti esposizioni e il filmato, prodotto dal museo, “Italiani in motocicletta”, basato sui cinegiornali dell’Istituto Luce (1930-1940).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingres- so gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

PER I BAMBINI sabato 26 novembre


ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

In occasione della rassegna “The Best of”

“Mamamusica IV” (II incontro)
Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 27 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica a cura di Luca Bernard (voce, contrabbasso) e Linda Tesauro (voce), con la partecipazione di Serena Pecoraro (voce, ukulele), Tommy Ruggiero (voce, percussioni).
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l'incanto di esprimersi attraverso la musica.
La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori:
- presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni e orari di apertura
- online su https://ticket.midaticket.it/rassegnathebestof/Events (con una maggiorazione di € 1,00)
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio allo 051 2757711 oppure a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it.
I biglietti non sono rimborsabili.
Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 10.30: In occasione della rassegna “The Best of”
“Bella storia! Narrare con il corpo”
Laboratorio per bambini da 4 a 6 anni e genitori. Con Leo Merati e Alice Ruggero (Associazione Q.B. QuantoBasta).
A partire dalla lettura de “La sedia” blu di Claude Boujon, dove Bruscolo e Botolo scoprono che una sedia si può trasformare in quello che preferiscono, un attore e una danzatrice giocano a trasformare le parole attraverso il corpo e il corpo attraverso le parole, coinvolgendo adulti e bambini in giochi d’immaginazione corporea.
La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori:
- presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni e orari di apertura
- online su https://ticket.midaticket.it/rassegnathebestof/Events (con una maggiorazione di € 1,00)
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio allo 051 2757711 oppure a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it.
I biglietti non sono rimborsabili.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 15.30: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“La preistoria tra le mani”


Laboratorio (preceduto da breve visita guidata) per ragazzi da 7 a 11 anni, a cura degli archeo
logi di ASTER.

Visita alla sezione preistorica per conoscere tutte le attività quotidiane svolte dai nostri antenati dall’età della Pietra alla scoperta dei metalli: si potranno toccare manufatti e utensili e provare anche la tessitura con il telaio verticale. In laboratorio poi, intrecciando fili di lana, si realizzerà un piccolo ricordo da portare con noi.
Prenotazione obbligatoria solo online: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdN5A A5W9fagxH0DHK1FW_es7W9nj1DlpWdKDkcC5036CDg/viewform.
Max 20 partecipanti.
Ingresso: € 5,00 a partecipante (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/archeologico

Domenica 27 novembre

ore 15: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei for kids”
Breve visita alla mostra con laboratorio per bambini da 7 a 11 anni. A cura di Aster | MondoMostre.
Prenotazione obbligatoria allo 02 91446110.
Ingresso: € 12,00 (comprensivo del biglietto della mostra)
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Leggere e sperimentare in Museo: ‘Il luna park della Scienza’”

Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Comprendere le leggi della fisica può essere un’esperienza affascinante e anche divertente! Lo si scoprirà leggendo alcuni brani del libro “Il luna park della Scienza” (Editoriale Scienza) e provando insieme gli esperimenti più curiosi.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 del venerdì precedente).
Il laboratorio verrà attivato solo al raggiungimento di almeno 5 partecipanti.
Ingresso: € 5,00 a partecipante (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

GLI ALTRI APPUNTAMENTI - Venerdì 25 novembre dalle ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 / Villa Aldini - via dell’Osservanza 35/37

“L'Olimpo sopra Bologna. Villa Aldini e la collina sacra
dell'Osservanza”
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 novembre tre giornate di studio dedicate a Villa Aldini e alla Rotonda della Madonna del Monte.

Queste giornate, nate sulla spinta del rinnovato interesse per questo sito carico di memoria, si prefiggono di esplorare, ricostruire e ripercorrere la lunga storia del colle dell’Osservanza e delle costruzioni che vi si sono succedute nel corso dei secoli, onde restituire alla cittadinanza la memoria di una realtà da sempre protagonista della vita felsinea.

Programma di venerdì 25 novembre:

- “La collina sacra nel Medioevo” (Museo della Musica)
ore 10.30: saluti
ore 10.45: Alessandro Vanoli, “Culti e miti della collina: una prospettiva sull’Osservanza”
ore 11.15: Francesca Roversi Monaco, “La fondazione della Rotonda del Monte tra storia e leggenda”
ore 11.45: Paolo Cova, “Rotonda del Monte anno zero: i loca sancta gerosolimitani in Emilia” ore 12.15: Gianluca del Monaco, “Il Trecento bolognese nella Rotonda del Monte: la Madonna della Vittoria e la Madonna di Giovanni da Piacenza di Simone di Filippo”
ore 12.45: Giacomo Alberto Calogero, “Il cardinale Bessarione, Galasso ferrarese e un “mortorio” della Vergine intorno al 1455”
- “La collina profana” (Villa Aldini)
ore 15: visita alla Rotonda
ore 15.30: Francesca Lui, “Il palazzo di città e la villa “al Monte”. Le residenze di Antonio Aldini nella Bologna napoleonica”
ore 16: Silvia Medde, “Protagonisti e progetti della trasformazione del complesso del Monte d’inizio Ottocento in «museo d’arti viventi» per Antonio Aldini”
ore 16.30: Antonella Mampieri, “Un Olimpo per Napoleone. La vicenda del frontone di Villa Aldini: iconografia programmatica, modelli tra Antico e Moderno, tecniche esecutive 17.15 domande e riflessioni conclusive”
Un progetto a cura di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti. Coordinamento scientifico di Marcella Culatti in collaborazione con Elena Pirazzoli. Con la consulenza scientifica di Francesco Ceccarelli, Roberto Diolati, Manuela Faustini, Federica Legnani, Massimo Medica.
In collaborazione con Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo Civico Medievale, Fondazione Villa Ghigi, Comitato Villa Aldini. Con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento delle Arti, Dipartimento di Architettura e Comune di Bologna e con il sostegno del Ministero della Cultura.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/musica www.museibologna.it/arteantica

ore 18: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“Cabaret Songs. Parigi, Londra e Berlino fra le due Guerre: ironia, sensualità e resistenza da Schönberg a Weill”
Per “Ultimamusica. Musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli”, In.Nova Fert racconta “Cabaret Songs. Parigi, Londra e Berlino fra le due Guerre: ironia, sensualità e resistenza da Schönberg a Weill”. Live Duo Wind Elegy: Clara La Licata, soprano; Matilde Bianchi, pianoforte. Giacomo Tamburini, voce recitante.
Nel 1901 un giovane Arnold Schönberg compone i “Brettl-Lieder” per l’inaugurazione del primo Kabarett di Berlino, l’Überbrettl (Superpalcoscenico) di cui fu direttore (!). In.Nova Fert mette
rà in scena quel mondo di chansons, songs e lieder satirici, ironici, a volte noir ed erotici, assieme ai testi e alle storie di quei luoghi in cui la musica si fece portavoce di speranze, sarcasmo e resistenza nel difficile periodo della II Guerra Mondiale.

Il “secolo breve” a ben vedere non lo è stato poi così tanto, se al suo interno è riuscito a contenere espressioni artistiche lontane, diversissime tra loro e a volte addirittura contraddittorie, in ogni caso segnanti. E a distanza di vent’anni, il Novecento in musica si porge così ai nostri occhi, ma soprattutto alle nostre orecchie: un’epoca fremente, impetuosa, a tratti problematica e avvolta in una mitologia tutta da conoscere. “Ultimamusica. Musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli” propone dieci appuntamenti dedicati ai linguaggi, ai protagonisti, alle idee, alle curiosità e agli strumenti che contraddistinguono la “contemporanea“ di oggi e del secolo appena passato.

Biglietti e ingressi disponibili presso il bookshop del museo oppure online su https://ticket.midaticket.it/museodellamusica/Events (con una maggiorazione di € 1,00).
Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

sabato 26 novembre

dalle ore 10.30: Villa Aldini - via dell’Osservanza 35/37 / Museo Medievale - via Manzoni 4

“L'Olimpo sopra Bologna. Villa Aldini e la collina sacra dell'Osservanza”
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 novembre tre giornate di studio dedicate a Villa Aldini e alla Rotonda della Madonna del Monte.
Queste giornate, nate sulla spinta del rinnovato interesse per questo sito carico di memoria, si prefiggono di esplorare, ricostruire e ripercorrere la lunga storia del colle dell’Osservanza e delle costruzioni che vi si sono succedute nel corso dei secoli, onde restituire alla cittadinanza la memoria di una realtà da sempre protagonista della vita felsinea.
Programma di sabato 26 novembre:
- “Restauri e nuovi abbandoni” (Villa Aldini)
ore 10.30: saluti
ore 10.45: Daniele Pascale Guidotti Magnani e Valentina Gili, “La Madonna del Monte riscoperta. L’opera di Guido Zucchini e della Bologna Storico Artistica a Villa Aldini”
ore 11.15: Sofia Nannini, “L’altra villa: la casa di riposo per le madri e le vedove di guerra (1937–43)”
ore 11.45: Tarcisio Arrighi, “Il GVC per trent’anni a Villa Aldini”
ore 12.15: visita alla mostra Pasolini a Villa Aldini
- “Il Novecento” (Museo Medievale)
ore 15: saluti
ore 15.15: Enrico Tabellini, “La città come palcoscenico: le Feste Musicali a Villa Aldini”
ore 15.45: Roberto Chiesi, “L’immagine di Villa Aldini in Salò”
ore 16.15: Roberto Diolaiti, “Il Parco di Villa Aldini: panorama superbo per i viaggiatori del pas- sato e cornice verde straordinaria per avvicinare alla natura e al paesaggio i cittadini del futuro”
ore 16.45: Jadranka Bentini, “1831-2021 Quasi due secoli di storia per salvare Villa Aldini: dal primo Comitato costituitosi nel 1831 al nostro Comitato del 2021”

ore 17.15: conclusione e riflessioni finali sul futuro di Villa Aldini
Un progetto a cura di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti. Coordinamento scientifico di Marcella Culatti in collaborazione con Elena Pirazzoli. Con la consulenza scientifica di Francesco Ceccarelli, Roberto Diolati, Manuela Faustini, Federica Legnani, Massimo Medica.

In collaborazione con Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo Civico Medievale, Fondazione Villa Ghigi, Comitato Villa Aldini. Con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento delle Arti, Dipartimento di Architettura e Comune di Bologna e con il sostegno del Ministero della Cultura.

Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/musica www.museibologna.it/arteantica

ore 11 e ore 15: Museo Medievale - via Manzoni 4

“Caccia al reperto con WunderBO”
WunderBO, il videogioco del Museo Civico Medievale e del Museo di Palazzo Poggi si è arricchito di 20 nuovi reperti da sbloccare dal vivo.


Sabato 5 novembre, alle ore 11 e alle ore 15, torna la straordinaria caccia al tesoro all'interno dei due musei, con tre guide d'eccezione: il naturalista Ulisse Aldrovandi, il collezionista di meraviglie Ferdinando Cospi e il fondatore dell’Istituto delle Scienze Luigi Ferdinando Marsili, impersonati dagli attori di Fantateatro.
I partecipanti diventeranno collezionisti per un giorno e grazie all'app “WunderBO” potranno creare la propria collezione di oggetti, andando alla ricerca di reperti meravigliosi e pieni di mistero, inquadrando il codice, sbloccando l'oggetto e portando a termine il gioco aggiudicandosi un premio.
Punto di ritrovo presso il Museo Civico Medievale, via Manzoni 4.
Per ragazzi e ragazze da 8 anni in su (con un adulto accompagnatore).
Prenotazione obbligatoria a info@fantateatro.it indicando nella mail: nome e cognome del genitore o di chi accompagna il bambino; indirizzo mail a cui confermare l'iscrizione; numero di cellulare; numero di partecipanti; nome e cognome, età del bambino; in quale orario si desidera partecipare (alle ore 11 o alle ore 15). In alternativa è possibile prenotare telefonicamente allo 051 0395670 dalle 9 alle 16 dal lunedì al venerdì.
Per partecipare è necessario essere dotati di smartphone e attivarne la fotocamera (è consigliato di scaricare prima l'app gratuita WunderBO dal sito www.wunderbo.it, selezionando il gioco WunderBO a sinistra nella schermata iniziale e di provare il gioco a casa).
In caso di impossibilità a partecipare è raccomandato disdire in anticipo la prenotazione per permettere ad altri di prendere parte alla visita-gioco.
Un evento organizzato dal Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna in collaborazione con Museo Civico Medievale, Museo di Palazzo Poggi | Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e Fantateatro (www.fantateatro.it).
Cos'è WunderBO: WunderBO è un progetto sperimentale nato nel 2019 per promuovere la città di Bologna e i suoi musei, disponibile gratuitamente come app in italiano e inglese in versione IOS e Android al link www.wunderbo.it.

WunderBO è stato realizzato da Melazeta.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingres- so gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“Un lampo a due dita. Gli scritti di Louis Armstrong”
Per “Jazz Insight. La storia del jazz vista ‘da dentro’”, narrazione musicale con Emiliano Pintori, pianoforte e la partecipazione di Stefano Zenni. Special guest Enrico Farnedi, tromba.
Il 1922 è l’anno in cui il ventunenne Louis Armstrong decide di raggiungere a Chicago Joe King Oliver, iniziando il percorso che lo porterà a rivoluzionare la musica del ‘900. Ma la presentazione del libro “Un lampo a due dita. Scritti scelti” (Quodlibet) a cura di Thomas Brothers ci farà scoprire che Satchmo fu anche un prolifico scrittore: lettere, memorie e diari in cui sfoggia uno stile personalissimo che trasforma il ritmo del racconto in vera e propria musica.
Giunge all’ottava edizione “Jazz Insight. La storia del jazz vista ‘da dentro’”, ovvero le narrazioni musicali sulla musica africano-americana. I suoi protagonisti e le vicende che ne hanno caratterizzato la storia sono legati agli anniversari più importanti dell’anno. Il tutto raccontato dalla prospettiva di un pianista jazz, Emiliano Pintori, di una selezione di materiale audiovisivo di rara fruizione, e delle interpretazioni dal vivo dei suoi speciali ospiti, per entrare passo passo nelle dinamiche e nei meccanismi della musica di questi grandi autori, imparando ad apprezzarla e ad evitare i falsi miti ed i luoghi comuni che spesso ne ostacolano la comprensione.
Biglietti e ingressi disponibili presso il bookshop del museo oppure online su https://ticket.midaticket.it/museodellamusica/Events (con una maggiorazione di € 1,00).
Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)
Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 27 novembre

ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo”
Visita guidata alla mostra.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

dalle ore 11: Villa Aldini - via dell’Osservanza 35/37

“L'Olimpo sopra Bologna. Villa Aldini e la collina sacra dell'Osservanza”

Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 novembre tre giornate di studio dedicate a Villa Aldini e alla Rotonda della Madonna del Monte.
Queste giornate, nate sulla spinta del rinnovato interesse per questo sito carico di memoria, si prefiggono di esplorare, ricostruire e ripercorrere la lunga storia del colle dell’Osservanza e 
delle costruzioni che vi si sono succedute nel corso dei secoli, onde restituire alla cittadinanza la memoria di una realtà da sempre protagonista della vita felsinea.

Programma di domenica 27 novembre:
- “Bosco vecchio/ ramificazioni da Dino Buzzati” (Villa Aldini)

ore 11: partenza dal grande cedro di Villa Aldini. Una lettura itinerante nel parco con Diana Dardi, Gianluca Guidotti, Giuseppe Losacco, Enrica Sangiovanni in occasione della Giornata nazionale degli alberi.
Un progetto a cura di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti. Coordinamento scientifico di Marcella Culatti in collaborazione con Elena Pirazzoli. Con la consulenza scientifica di Francesco Ceccarelli, Roberto Diolati, Manuela Faustini, Federica Legnani, Massimo Medica.

In collaborazione con Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo Civico Medievale, Fondazione Villa Ghigi, Comitato Villa Aldini. Con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento delle Arti, Dipartimento di Architettura e Comune di Bologna e con il sostegno del Ministero della Cultura.

Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/musica www.museibologna.it/arteantica

ore 16.45: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei”
Visita guidata alla mostra a cura di Aster | MondoMostre. Prenotazione obbligatoria allo 02 91446110.
Ingresso: € 19,60 (comprensivo di biglietto della mostra e radioguida) Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”

“I Blues di Ravel. Come il blues ha conquistato i compositori classici”
Per “Ultimamusica. Musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli”, “I Blues di Ravel. Come il blues ha conquistato i compositori classici” con Luca Bragalini. In collaborazione con Fondazione Entroterre.
La fascinazione dei compositori classici nei confronti della tradizione afroamericana del blues è una storia tutta da raccontare. Dall’Ungheria al Mississippi, dalla Francia ad Harlem, dalla Germania Nazista a New York andremo alla scoperta di compositori noti come Ravel e Gershwin e altri meno conosciuti come Erwin Schulhoff e Bohuslav Martinu (e altri ancora del tutto oscuri) che hanno reinterpretato il blues in modo inedito.
Il “secolo breve” a ben vedere non lo è stato poi così tanto, se al suo interno è riuscito a contenere espressioni artistiche lontane, diversissime tra loro e a volte addirittura contraddittorie, in ogni caso segnanti. E a distanza di vent’anni, il Novecento in musica si porge così ai nostri occhi, ma soprattutto alle nostre orecchie: un’epoca fremente, impetuosa, a tratti problematica e avvolta in una mitologia tutta da conoscere. “Ultimamusica. Musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli” propone dieci appuntamenti dedicati ai linguaggi, ai protagonisti, alle idee, alle curiosità e agli strumenti che contraddistinguono la “contemporanea“ di oggi e del secolo appena passato.

Per prenotare l’ingresso: https://www.eventbrite.com/cc/novecento-2022-1221729. Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/musica

lunedì 28 novembre

ore 9.30-10-30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“I lunedì al MAMbo con Asd Olitango. Attività di movimento creativo per over 65”
Asd Olitango, in collaborazione con il MAMbo e il Quartiere Porto-Saragozza, propone un’attività innovativa rivolta agli over 65 fragili/a rischio fragilità e ai loro familiari.
Lunedì 28 novembre 2022 sarà possibile partecipare gratuitamente all’ultimo appuntamento del ciclo di incontri dedicati al movimento finalizzato al miglioramento del benessere psico-fisico, all’interno del Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Gli operatori di Asd Olitango accompagneranno i partecipanti durante l’attività di movimento utilizzando in maniera integrata la Ginnastica dolce Movimento Espressivo, la DanzaMovimentoTerapia e il metodo Riabilitango®.
Viene proposta un’attività di movimento dolce, creativa, sulla musica, innovativa e piacevole, adatta anche a chi non è abituato a fare movimento. L’attività verrà svolta all’interno del foyer e di alcune sale del museo, a contatto con le opere esposte, dalle quali verrà tratta ispirazione per la realizzazione degli incontri stessi.
Prenotazione obbligatoria inviando un sms o contattando il 347 7988812 (Denise) o, in alternativa, inviando una email a info@olitango.it specificando nome e cognome.
Per partecipare agli incontri è necessario fare la tessera associativa Olitango comprensiva di copertura assicurativa (€ 18,00).
L’attività si inserisce all’interno del progetto “Movimento Espressivo e Riabilitango® al MAMbo e alla Casa di quartiere Tolmino: un percorso tra BenEssere e cultura per persone anziane fragili e caregiver” finanziato dal quartiere Porto-Saragozza, in collaborazione con MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

martedì 29 novembre

ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna

“La Storia #aportechiuse con Carlo Pelagalli”

Con Carlo Pelagalli (storico), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobolognacon un intervento dedicato all'Idronomastica delle acque di Bologna e del suo territorio.
“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.
Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.

Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 1 dicembre         ore 15-17: diretta su www.neuradio.it “STARTER - Fermenti Culturali”

Giovedì 1 dicembre dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo. La trasmissione, in streaming sul sito o tramite app per OS o Android, è concepita come un racconto settimanale di mostre, eventi, performance e novità relative al mondo culturale e artistico della città di Bologna e oltre. Conducono, dallo studio del MAMbo: Moreno Mari, Carlotta Chiodi, Claudio Musso e Caterina De Feo.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Centro Studi Amilcar Cabral - via San Mamolo 24

“Decolonizzare la città per decolonizzare l’immaginario: educazione pubblica come responsabi- lità comune”
In occasione della mostra “Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo” presso il Museo civico del Risorgimento, conferenza a cura di Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2) e Cristiana Fiamingo e Sefaf Siid Negash Idris.

Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Presentazione del volume di Manuela Gandini ‘Visioni. Avventure nell'arte contemporanea’”

Il volume raccoglie biografie, riflessioni, avventure di oltre 200 artisti contemporanei: ne rilegge vite, opere, amori, con lo sguardo personale ed empatico di chi riesce a portare l’arte nella vita quotidiana, donando perciò ai lettori una “visione”.
Dalle pagine affiorano momenti pubblici e privati, legati agli studi e alle frequentazioni personali di Manuela Gandini con gli artisti: il tormento di Pollock, un aperitivo a casa di Yoko Ono, una passeggiata nel Cretto di Burri con Bob Wilson; le vite di plastica immortalate da Elena Dorfman e Jamie Diamond, l’universo di stoffa di Maria Lai ma anche una limpida lettura dell’attualità mediata dal mezzo artistico.
In occasione della presentazione, l'autrice dialoga con Lorenzo Balbi, direttore MAMbo e Fabiola Naldi, docente, critica e curatrice.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org


MOSTRE IN CORSO

Casa Morandi - via Fondazza 36

“L’ ’Epoca’ di Mario De Biasi. Morandi attraverso l'obiettivo” 25 novembre 2022 – 5 febbraio 2023

A Casa Morandi si consolida la programmazione di eventi
espositivi dedicati ad artisti che, con il proprio lavoro, a vario titolo e attraverso media diversi, hanno stabilito una relazione con Giorgio Morandi.
“L’ ’Epoca’ di Mario De Biasi. Morandi attraverso l'obiettivo” presenta una straordinaria serie di ritratti fotografici non posati dell’artista nel suo ambiente domestico, realizzati nel 1959 da Mario De Biasi, allora fotoreporter di “Epoca”. L’esposizione, curata da Lorenza Selleri e Silvia De Biasi – figlia del fotografo e responsabile dell’Archivio paterno - rimane visibile fino al 5 febbraio 2023 negli spazi di quella che fu la dimora-studio del maestro bolognese.

È l’aprile del 1959 quando Mario De Biasi, inviato da Enzo Biagi, giovane direttore della rivista “Epoca”, si reca in via Fondazza 36 per realizzare un reportage su Giorgio Morandi. Noto per il carattere schivo e la ritrosia verso qualunque forma di esposizione della sua persona, l’artista accetta tuttavia di essere fotografato tra le mura di casa, nel salotto in cui si accoglievano gli ospiti, rigorosamente in giacca e cravatta.

Il servizio ci restituisce un Morandi non in posa, che non assume atteggiamenti innaturali o forzati, rientrando perfettamente in un genere che De Biasi aveva già sperimentato, quello dei ritratti di personaggi famosi colti nella loro quotidianità, per i quali aveva coniato la definizione: “ritratti in maniche di camicia”.

Assistiamo così a situazioni di domestica routine, tra libri da sfogliare come fonte di piacevole erudizione, l’immancabile sigaretta tra le dita e il caffè servito dalla sorella Maria Teresa, che riesce a strappare un raro sorriso al sempre composto e austero Morandi.
Anche De Biasi non ebbe purtroppo, come nessun altro fotografo, la possibilità di ritrarre l’artista al lavoro nello studio, nell’atto sicuramente più identitario, quello del dipingere, né gli fu permesso di includere nei suoi scatti il cavalletto, i pennelli, la tavolozza, i colori e gli oggetti protagonisti della ricerca artistica di Giorgio Morandi. Le fotografie però ci regalano un vivido spaccato di un ambiente della casa di via Fondazza, della disposizione degli arredi, delle suppellettili e dei quadri così come posizionati e vissuti all’epoca.

Accanto alle diciannove fotografie scattate a Bologna in casa di Morandi, il pubblico può vedere in mostra altri cinque ritratti realizzati da De Biasi a Milano, in cui il maestro bolognese è presente grazie alle proprie opere: tre di questi mostrano Lamberto Vitali nel suo appartamento, circondato da ben quattordici dipinti di Morandi, e altri due hanno come soggetto Elio Vittorini, intento a leggere e scrivere nel suo studio, dove s’intravede una “Natura morta” di Morandi, priva di cornice, data 1949.

Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“Antologia della moto bolognese, 1920-1970”

26 novembre 2022 - 28 maggio 2023

Il Museo del Patrimonio Industriale aggiunge un nuovo
momento espositivo al filone “Moto bolognesi”, che ha costituito uno dei principali interessi della sua attività di ricerca, con la mostra “Antologia della moto bolognese, 1920-1970” realizzata con il contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale.

A partire dalle collezioni permanenti del museo, in cui sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il nuovo focus tematico è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica in area bolognese dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino agli anni Sessanta, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

L'impegno nell'indagine condotta su fonti composite – documenti, memoria orale, immagini fotografiche e filmate, giornali e riviste specializzate del tempo – ha consentito la ricostruzione di un centinaio di biografie di aziende, la schedatura tecnica di modelli e pezzi analizzati e la formazione di un ricchissimo archivio fotografico realizzato grazie all'aiuto del mondo del collezionismo.

La mostra ripercorre cinquant’anni di produzione motociclistica bolognese che si è distinta, fin dagli esordi, per l’inventiva e le capacità di numerosi tecnici che si sono cimentati, con diversa fortuna, nella realizzazione di veicoli sempre molto curati, non solo dal punto di vista costruttivo, ma anche estetico, imponendosi inoltre ai più alti livelli, con le versioni da competizione, in ambito nazionale ed estero.

Attraversando stagioni diverse e spesso difficoltose – la fase pionieristica, le ristrettezze e le distruzioni del periodo bellico, la ripresa ed il miracolo economico – le piccole e medie case costruttrici della città e del territorio circostante hanno sempre esposto nelle “vetrine” delle fiere del settore, e quindi offerto sul mercato, una gamma di motocicli unica per quantità, varietà e bellezza. Solo pochi marchi sono riusciti a tradurre l’apprezzamento della critica e dei singoli appassionati in un vero e proprio successo commerciale, tuttavia l’industria bolognese delle due ruote, anche con l’apporto del settore della componentistica, ha lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo italiano.

Il percorso espositivo della mostra presenta 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del cinquantennio ed è arricchito da una serie di materiali multimediali: sette contributi filmati provenienti dall’Istituto Luce, l’intera serie delle moto esposte nelle precedenti esposizioni e il filmato, prodotto dal museo, “Italiani in motocicletta”, basato sui cinegiornali dell’Istituto Luce (1930-1940).

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale“                               A ciascuno il suo giorno”, fino al 12 febbraio 2023

La mostra, a cura di Raffaella Salato, porta al pubblico l'eredità della Longo S.p.A., una delle aziende che hanno fatto la storia dell'industria in Italia negli anni del boom economico e che dagli anni ’30 fino agli anni ‘70 del secolo scorso sono state un'eccellenza nel mondo.

L'esposizione, organizzata da Ascanio Balbo di Vinadio, collezionista e nipote di Giorgio Longo, (1909-1973), ultimo presidente della Longo S.p.A., si sviluppa in un duplice registro, artistico e storico, dal momento che presenta, da un lato, la serie di quadri realizzati appositamente per la mostra da Marco Angelini e, dall'altro, le foto e i documenti d'epoca, compiendo un percorso inedito nella storia della fabbrica, che per decenni ha prodotto e distribuito cancelleria, inchiostri e materiale per l'ufficio in Italia.

Vengono esposte, così, opere che rileggono la storia e la filosofia dell'azienda Longo S.p.A., dandone un'interpretazione personale con l'uso all'interno delle opere di prodotti originali della fabbrica di cancelleria. Allo stesso tempo il percorso espositivo si snoda attraverso testimonianze storiche che ci riportano ai tempi in cui l'azienda consolidava il suo ruolo nel panorama dell'industria nazionale e internazionale, un caso esemplare di quanto fosse vitale e di successo lo slancio produttivo dell'Italia a cavallo e dopo il secondo conflitto mondiale.

La mostra espone 14 tele di diversi formati, a tecnica mista, grazie all'utilizzo di prodotti origi- nali di cancelleria della Longo S.p.A., realizzati tra gli anni ’30 e gli anni ’70, in cui l'artista ne ripercorre idealmente la vicenda e la filosofia.
Gomme da cancellare, incluse quelle esagonali per eliminare i tratti di penna, pastelli a cera, cuscinetti di inchiostro per timbri, righelli e squadre, la carta-carbone che serviva a replicare in più copie i documenti sono al centro delle opere di Angelini e raccontano di un cambiamento epocale delle abitudini che ha investito la nostra società in tempi rapidissimi e che ha visto il digitale prendere il posto dell'analogico.

Il titolo della mostra sottolinea l'importanza dell'arte nel dare valore alla memoria, nel rileggere la storia per attribuirle significato, per consegnarla e renderla percepibile alle nuove generazioni, nonostante lo scorrere del tempo.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo”, fino al 10 dicembre 2022

La mostra contribuisce a riproporre all’attenzione del pubblico, nella ricorrenza del 110° anni- versario, uno dei momenti
storici di maggiore interesse della storia nazionale quale fu la guerra italo-turca del 1911-1912, primo conflitto militare “moderno” - per concezione, armi e mezzi impiegati - combattuto dal Regno d'Italia contro l'Impero ottomano per conquistare le regioni nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica.

L’eccezionalità dell’evento espositivo, curato da Luca Villa con la collaborazione di Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, consente di entrare in contatto con vicende belliche che determinarono l’espansione coloniale italiana fino alla fine della seconda guerra mondiale e permette di conoscere le traiettorie del collezionismo coloniale in Italia e in Europa, proponendosi di valorizzare con specifico riferimento la rilevanza del contributo operato da cittadini bolognesi.

Il contesto storico-culturale di questo importante episodio del colonialismo italiano post-unitario in Africa, viene ricostruito a partire da un’inedita prospettiva documentaria attraverso la presentazione di due nuclei collezionisti del Museo civico del Risorgimento raramente esposti in precedenza: le fotografie e gli oggetti, in larga parte di uso militare e di uso comune della popolazione libica, raccolti dai membri della 47° Ambulanza della Croce Rossa di Bologna al termine di battaglie sostenute con l’esercito turco-ottomano e le truppe di volontari che contrastarono l’avanzata italiana, e i materiali eterogenei che il “corrispondente-collezionista” Carlo Mazzetti, agente consolare bolognese vissuto per oltre cinquant’anni in Egitto, inviò a più riprese, tra il 1864 e il 1891, in donazione al Municipio della città natale, che si trovano in deposito presso il Museo Civico Medievale.

Per una più ampia comprensione delle vicende belliche, l’allestimento è arricchito da fondi fotografici acquisiti dal Museo civico del Risorgimento nei decenni successivi al conflitto ufficialmente concluso con il Trattato firmato a Losanna il 18 ottobre 1912, grazie a donazioni effettuate da cittadini che hanno così contribuito ad accrescerne il patrimonio documentale.

La mostra presenta infine due esempi di documentario bellico (uno dei primi della nostra storia militare) provenienti dall’archivio della Cineteca di Bologna.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“The Floating Collection”, fino all’8 gennaio 2023

Il MAMbo apre la stagione autunnale delle mostre con “The
Floating Collection”, collettiva che nasce dal desiderio di studiare le ricchissime collezioni dei musei bolognesi - del Settore Musei Civici Bologna e di altri sistemi museali cittadini - tramite lo sguardo di sei artiste e artisti: Alex Ayed (Strasburgo, 1989), Rä di Martino (Roma, 1975), Cevdet Erek (Istanbul, 1974), David Jablonowski (Bochum, 1982), Miao Ying (Shanghai, 1985), Alexandra Pirici (Bucarest, 1982).

In preparazione della mostra, tramite visite, incontri di approfondimento con il personale museale e derive spontanee, numerose collezioni e luoghi significativi della città sono stati trasformati in risorse, in una “piattaforma di ricerca” in grado di aprire traiettorie di indagine socio-culturale ed estetica.

La mostra, a cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, trae ispirazione dal dibattito e dai processi di decolonizzazione avviati nei musei etnografici e antropologici di tutto il mondo che, dagli anni Novanta, si sono impegnati in una revisione della storia dei propri patrimoni, sperimentando nuovi approcci di indagine sulle collezioni e di mediazione con il pubblico.

Inscrivendosi in tale contesto, la mostra pone attenzione sui linguaggi delle arti visive proponendoli come strumenti in grado di rileggere le storie della città, riattivarle e reimmaginarle con gli occhi sgombri dalle strutture narrative e dagli approcci metodologici consueti. All’impostazione enciclopedica e catalogatoria che caratterizza il modello museale occidentale e moderno, la “collezione fluttuante” si contrappone muovendosi sui confini delle discipline senza delineare regole o letture unitarie ma ponendo domande, offrendo immaginari e tenendosi aperta a continue oscillazioni e variazioni.

Protagonisti del progetto non sono tanto gli oggetti delle collezioni dei musei bolognesi, quanto le idee e gli immaginari emersi da una loro riconsiderazione. Le artiste e gli artisti ci accompagnano così in una riflessione sulla museologia e sulle sue sovrastrutture, sulla storia socio-culturale del territorio, sulla natura evocativa di manufatti e altre curiositates, sulle potenzialità della creazione di mondi fittizi in grado di fare luce sul modo in cui a tutt’oggi organizziamo e valorizziamo le informazioni.

Soffermandosi sui metodi tramite cui le arti visive si rapportano allo studio della società, la mostra diventa anche un esempio della polifonia di stili, tecniche e approcci che caratterizzano le arti contemporanee più recenti.
Info: www.mambo-bologna.org

“Non sono dove mi cercate. Porpora Marcasciano, il movimento, dall’underground al queer al MIT”, fino all’8 gennaio 2023

La mostra, a cura di Michele Bertolino, visibile nella Project Room del MAMbo, presenta una selezione di disegni inediti, che Marcasciano realizza dagli inizi degli anni Settanta, quando per la prima volta scende le scale dello Studio Uno Underground, un centro sociale, sede politica e galleria d’arte gestita da alcuni hippies nel suo paese natale, San Bartolomeo in Galdo (Benevento).

Prodotti tra il 1973-1977 e ancora dal 1981 alla metà del decennio, e dimenticati per diversi anni in soffitta, i disegni sono composizioni psichedeliche in cui gli immaginari di un’intera generazione prendono la forma di surreali paesaggi meccanici e formazioni stratificate in cui corpi alieni, mani e labbra, seni, vagine, falli e tubi si fondono l’uno nell’altro.

La stessa tecnica riflette la porosità del contesto in cui le opere sono state eseguite: la carta è spesso lavorata con il diluente, o acqua ragia, che permette di trasferire colori e immagini da quotidiani o fotografie e giocare con macchie e sfumature, facendo emergere favole e incastri. Le vicende del ‘77 italiano, i convulsi anni del Movimento Frocio che conquista il Cassero di Porta Saragozza nel 1982, l’affermarsi politico dell’esperienza trans con l’approvazione della legge 164, che consente alle persone trans di vedere riconosciuto il proprio genere elettivo, sono passaggi importanti, iscritti nel significato e nell’iconografia dei disegni di Marcasciano.

Tali fermenti e movimenti politici, di cui Bologna è uno dei principali laboratori, si lasciano intravedere nella Project Room del MAMbo, tramite una raccolta di materiali d’archivio. Ritagli di giornali, fotografie, libri, comunicati stampa, documenti politici, flyer e copertine di dischi sono riprodotti su pannelli semitrasparenti che riconfigurano l’architettura della sala.

Le stesse atmosfere vengono attualizzate nell’installazione sonora “Non siamo dove ci cercate” realizzata per l’occasione da ALMARE, in cui testimonianze, canzoni, registrazioni e materiali d’archivio ci proiettano nel mezzo di rumori e sogni tuttora attuali.
La mostra si realizza con la collaborazione di: MIT - Movimento Identità Trans, Divergenti - Festival internazionale di cinema trans, Archivio storico del MIT.

Si ringraziano inoltre: Centro di Documentazione “Aldo Mieli” e Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero LGBTI+ Center.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

SAN CARLO
“Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese”,
fino al 12 marzo 2023. La mostra, curata da Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Ilaria Bianchi e Irene Graziani, si configura come primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento, secolo che conobbe il maggiore rilancio dell’arte antica e intrigante della ceroplastica già praticata nelle epoche classiche e medievali. Forma artistica scarsamente indagata dal circuito accademico per via dell’antico pregiudizio verso una materia metamorfica considerata priva di valore estetico e una tecnica in bilico tra arte e artigianato, proprio nel capoluogo emiliano, durante il XVIII secolo, la ritrattistica scultorea in cera ebbe un ruolo di primaria importanza godendo di fortuna e apprezzamento come rappresentazione congeniale ad una triplice funzione: la trattazione delle discipline scientifiche avviata nella rinomata scuola di anatomia umana dell’Università, la raffigurazione del potere e la devozione religiosa.

Promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi afferente al Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, l’esposizione intende far conoscere al pubblico e rivalutare in una giusta prospettiva l’indubbia qualità di quanto ancora sopravvive di una produzione che, secondo le fonti documentarie, fu assai ricca e vide impegnati abilissimi scultori.

A partire dal nucleo di opere conservato al Museo Davia Bargellini, il progetto espositivo traccia un ampio e dettagliato panorama dell’officina ceroplastica a Bologna riunendo per la prima volta 18 opere, di cui 16 figure in cera e 2 terrecotte, di notevole fattura presenti in raccolte museali ed edifici di culto cittadini, potendo inoltre godere del prestito straordinario di pezzi appartenenti a collezioni private e dunque raramente visibili.

Accanto al “Ritratto del conte senatore Paolo Patrizio Zambeccari (1670-1756)” di Nicola Toselli esposto unicamente nella “Mostra del Settecento Bolognese” curata da Guido Zucchini nel 1935 a Palazzo d’Accursio, sono 3 i manufatti inediti visibili per la prima volta: la testa di Cristo in cera policroma, attualmente conservata presso il Museo provinciale dei Cappuccini di Bologna e attribuita a ceroplasta emiliano, e i due busti di “San Carlo Borromeo” e “San Filippo Neri” rife- ribili a Luigi Dardani, provenienti dal coretto della chiesa di Santa Maria di Galliera.

Il percorso espositivo si estende nella seconda sede del Museo di Palazzo Poggi dove si trova la “Camera della Notomia” dell’Istituto delle Scienze con la serie di otto statue in cera - di cui due nudi raffiguranti Adamo ed Eva, quattro Spellati e due scheletri - progettate ed eseguite tra il 1742 e il 1751 dal pittore, scultore e architetto Ercole Lelli su commissione del Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini, asceso al soglio pontificio nel 1740 con il nome di Benedetto XIV. L’impegno strettamente connesso al mondo della scienza medica del capostipite della scuola bolognese Ercole Lelli venne in seguito assunto dai celebri coniugi Giovanni Manzolini e Anna Morandi, creatori di decine di preparazioni anatomiche in cera, anch’esse conservate nelle collezioni storiche dell’ateneo bolognese, che diedero un fondamentale contributo all’avanzamento delle conoscenze di anatomia e di fisiologia grazie alla rappresentazione di parti del corpo umano di raffinatezza e minuzia tecnica del tutto straordinari per l’epoca e ammirati in tutta Europa.

Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei”, fino al 19 marzo 2023

Curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre,
l’esposizione è resa possibile da un accordo di collaborazione culturale e scientifica tra Comune di Bologna | Museo Civico Archeologico e Museo Archeologico Nazionale di Napoli che prevede il prestito eccezionale di oltre 100 opere di epoca romana appartenenti alla collezione del museo partenopeo, in cui è conservata la più grande pinacoteca dell’antichità al mondo.

Il progetto espositivo pone al centro le figure dei pictores, ovvero gli artisti e gli artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo e la condizione economica nella società del tempo, oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli. L’importantissimo patrimonio di immagini che questi autori ci hanno lasciato - splendidi affreschi dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni - restituisce infatti il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata e ci consente di comprendere meglio i meccanismi sottesi al sistema di produzione delle botteghe. Sono pochissime le informazioni giunte a noi sugli autori di queste straordinarie opere e quasi nessun nome ci è noto. Grazie alle numerose testimonianze pittoriche conservate dopo l’eruzione avvenuta nel 79 d.C. e portate alla luce dalle grandi campagne di scavi borbonici nel Settecento, le cittadine vesuviane costituiscono un osservatorio privilegiato per comprendere meglio l’organizzazione interna e l’operato delle officine pittoriche.

A Bologna, per la prima volta, viene esposto un corpus di straordinari esempi di pittura romana provenienti da quelle domus celebri proprio per la bellezza delle loro decorazioni parietali, dalle quali spesso assumono anche il nome con cui sono conosciute. Capolavori - solo per citarne alcuni – dalle domus del Poeta Tragico, dell’Amore punito, e dalle Ville di Fannio Sinistore a Boscoreale, e dei Papiri a Ercolano.

Info: www.museibologna.it/archeologico www.ipittoridipompei.it

Fanno parte del Settore Musei Civici Bologna: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto giovedì e venerdì ore 9.30-13.30; sabato e domenica ore 10-18.30chiuso: lunedì, martedì e mercoledì

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 9-19; sabato, domenica e festivi ore 10-20 chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30

chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto martedì e giovedì ore 9-13; venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18 chiuso: lunedì, mercoledì

Contatti
Settore Musei Civici Bologna 
www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna

e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it

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