giovedì 17 novembre 2022

SETTORE MUSEI CIVICI BOLOGNA

Iniziative, attività e mostre temporanee 18 - 24
novembre 2022

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici. Si informa che il Museo Morandi rimarrà chiuso per lavori giovedì 24 novembre. Dal 25 novembre al 1 dicembre alcune aree rimarranno non accessibili al pubblico per riallestimento.

IN EVIDENZA

venerdì 18 novembre

ore 17.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese”
Inaugurazione della mostra, a cura di Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Ilaria Bianchi e Irene Graziani, realizzata in collaborazione con Museo di Palazzo Poggi | Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
La mostra si configura come il primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento. A partire dal nucleo di opere conservato al Museo Davia Bargellini, l’esposizione traccia un ampio panorama dell’officina ceroplastica a Bologna riunendo per la prima volta 18 opere, di cui 16 figure in cera e 2 terrecotte, di notevole fattura presenti in raccolte museali ed edifici di culto cittadini, potendo inoltre godere del prestito straordinario di pezzi appartenenti a collezioni private e dunque raramente visibili.
Ingresso: gratuito

giovedì 24 novembre

ore 18: Casa Morandi - via Fondazza 36

“L’ ’Epoca’ di Mario De Biasi. Morandi attraverso l'obiettivo”
Inaugurazione della mostra a cura di Lorenza Selleri e Silvia De Biasi.

A Casa Morandi si consolida la programmazione di eventi espositivi dedicati ad artisti che, con il proprio lavoro, a vario titolo e attraverso media diversi, hanno stabilito una relazione con Giorgio Morandi. A tal proposito giovedì 24 novembre alle ore 18 inaugura “L’ ‘Epoca’ di Mario De Biasi. Morandi attraverso l’obiettivo”, mostra fotografica che presenta una straordinaria serie di ritratti non posati dell’artista nel suo ambiente domestico, realizzati nel 1959 da Mario De Biasi, allora fotoreporter di “Epoca”.

L’esposizione, curata da Lorenza Selleri e Silvia De Biasi – figlia del fotografo e responsabile dell’Archivio paterno - rimarrà visibile fino al 5 febbraio 2023 negli spazi di quella che fu la dimora-studio del maestro bolognese. Oltre alle fotografie, sono esposti documenti e a materiali originali del tempo.

Ingresso: gratuito

PER I BAMBINI

sabato 19 novembre

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

In occasione della rassegna “The Best of”
“Mamamusica IV” (I incontro)
Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 27 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica a cura di Luca Bernard (voce, contrabbasso) e Linda Tesauro (voce), con la partecipazione di Serena Pecoraro (voce, ukulele), Tommy Ruggiero (voce, percussioni).
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l'incanto di esprimersi attraverso la musica.
La prenotazione e l’acquisto del biglietto sono obbligatori:
- presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni e orari di apertura
- online su https://ticket.midaticket.it/rassegnathebestof/Events (con una maggiorazione di € 1,00)
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio allo 051 2757711 oppure a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it.
I biglietti non sono rimborsabili.
Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante

Domenica 20 novembre


ore 15: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei for kids”
Breve visita alla mostra con laboratorio per bambini da 7 a 11 anni. A cura di Aster | MondoMostre.
Prenotazione obbligatoria allo 02 91446110.
Ingresso: € 12,00 (comprensivo del biglietto della mostra)

ore 15-19: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Speciale Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza”
In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza il Dipartimento educativo MAMbo propone un evento dedicato alle famiglie. Adulti, bambini e bambine, ragazzi e ragazze di tutte le età potranno divertirsi insieme ed esplorare in modo inedito la col- lezione permanente MAMbo. Grazie ad uno speciale kit e una mappa cartacea interattiva si potranno visitare le sale espositive in autonomia e creare un percorso personale e originale dove le opere d'arte e le poetiche degli artisti si intrecciano al vissuto dei visitatori. Al termine della visita i partecipanti potranno accedere agli spazi del Dipartimento educativo per contribuire ad una installazione collettiva dedicata ai diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Ingresso: gratuito (biglietto museo a partire dai 18 anni: € 6,00 intero / € 4,00 ridotto)

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

“La magia dell’acqua”

Laboratorio per ragazzi da 6 a 8 anni.
L'acqua è una sostanza “speciale” dalle proprietà chimiche e fisiche uniche, grazie alle quali la vita sulla Terra ha potuto svilupparsi. Il laboratorio propone di approfondire la conoscenza di questa sostanza integrando l'approccio scientifico con una serie di affascinanti esperienze. I ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti spettacolari come l'elettrolisi, grazie alla quale si scopriranno gli elementi che compongono l'acqua e le loro caratteristiche. Con giochi e semplici prove si studierà come avvengono i passaggi di stato e si approfondiranno alcune speciali caratteristiche dell'acqua come: la tensione superficiale, la forza di coesione delle molecole e la capillarità. Lo studio di queste proprietà permetterà di evidenziare il ruolo essenziale che l'acqua svolge per la vita sulla Terra e l'importanza della sua salvaguardia.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 del venerdì precedente).
Il laboratorio verrà attivato solo al raggiungimento di almeno 5 partecipanti.
Ingresso: € 5,00 a partecipante (gratuito per un accompagnatore adulto)

GLI ALTRI APPUNTAMENTI


venerdì 18 novembre

ore 16: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

Nell’ambito del ciclo “Conversazioni di Athena Musica”
“’Noi fummo i Gattopardi’: immagini musicali da Tomasi di Lampedusa a Visconti”
Conferenza di Francesco Finocchiaro.
Il ciclo 2022 delle “Conversazioni di Athena Musica” ospitate al Museo della Musica ha come tema il fenomeno degli adattamenti, analizzato da una duplice prospettiva:
- in chiave teorica, nel senso di una riflessione sui processi semiotici di generazione di uno o più metatesti a partire da un prototesto;
- in chiave storica, come ricostruzione e documentazione filologica di effettive pratiche di adattamento situate in specifici segmenti temporali e concernenti peculiari tipologie di testi e media.
Info e prenotazioni: www.athenamusica.org.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

ore 17.30: Mediateca “Giuseppe Guglielmi” - via Marsala 31

“Colonialismo, economia e mercato in Africa”
In occasione della mostra “Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo” presso il Museo civico del Risorgimento, conferenza a cura di Karin Pallaver, Otello Sangiorgi, Massimo Zaccaria. Modera Luca Villa, curatore della mostra.
L’incontro proporrà approfondimenti sulla circolazione delle armi nelle aree in cui si svolse il conflitto italo-turco, con riferimento non solo alla Libia ma anche al Mar Rosso, e sul tema dei valori e delle valute nell’incontro coloniale, partendo da alcuni degli oggetti esposti e conservati presso il Museo civico del Risorgimento. Sarà considerata l’importanza economica del commercio nel contesto dell’imperialismo del tardo Ottocento e del primo Novecento.
Ingresso: gratuito

ore 18: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”
“Belle epoque! Come circolava la musica all’inizio del ‘900?”
Per “Ultimamusica. Musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli”, In.Nova Fert racconta “Belle epoque! Come circolava la musica all’inizio del ‘900?”. In collaborazione con RadioEmiliaRomagna.
Prima dei mass media e dei social, il repertorio a 4 mani per pianoforte era la strategia di marketing preferita dai musicisti per “far girare” le proprie composizioni. Dalle arcaiche suggestioni delle “Sei epigrafi antiche” di Debussy al mondo fiabesco di Ma Mére l’Oye di Ravel, dalle chiassose “Pagine di Guerra” di Casella alle fiammeggianti sonorità di “Petrushka” di Stravinskij andremo nei salotti parigini alla scoperta delle hit di inizio ‘900.

Il “secolo breve” a ben vedere non lo è stato poi così tanto, se al suo interno è riuscito a contenere espressioni artistiche lontane, diversissime tra loro e a volte addirittura contraddittorie, in ogni caso segnanti. E a distanza di vent’anni, il Novecento in musica si porge così ai nostri occhi, ma soprattutto alle nostre orecchie: un’epoca fremente, impetuosa, a tratti problematica e avvolta in una mitologia tutta da conoscere. “Ultimamusica. Musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli” propone dieci appuntamenti dedicati ai linguaggi, ai protagonisti, alle idee, alle curiosità e agli strumenti che contraddistinguono la “contemporanea“ di oggi e del secolo appena passato.

Biglietti e ingressi disponibili presso il bookshop del museo oppure online su https://ticket.midaticket.it/museodellamusica/Events (con una maggiorazione di € 1,00).
Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

sabato 19 novembre

ore 10.30: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo”
Visita guidata alla mostra.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito

ore 14: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

“Certosa segreta”
Una visita guidata insieme a Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento, per passeggiare nel silenzio del cimitero, ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Sale nascoste, chiostri poco esplorati, splendide opere d'arte scarsamente visibili dal passante distratto. Le sale del cimitero ed i suoi monumenti racconteranno amori proibiti, morti sospette, vite irreprensibili.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 intero / € 3,00 ridotto

ore 16: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese”
Visita guidata alla mostra a cura di Michele Arcangelo Fiorella, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Ingresso: gratuito

ore 17: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Archi-Tale (s). Conversazioni di architettura internazionale”
Il Gruppo Europa e rapporti con l'estero dell'Ordine degli Architetti di Bologna organizza “Archi-Tale (s). Conversazioni di architettura internazionale”, una serie di conferenze con architetti del panorama internazionale per aprire un dibattito e confronto con i colleghi Europei ed extra EU.
La rassegna prende avvio sabato 19 novembre alle ore 17 con l'incontro dedicato all'architetto Sebastián Irarrázaval, docente all'Università Cattolica del Cile, con il patrocinio del Consolato Onorario del Cile e in collaborazione con MAMbo.
Programma:
- ore 16.45: registrazione partecipanti
- ore 17: saluti del Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Bologna, arch. Marco Filippucci. Introduzione arch. Jacopo Gresleri, Consigliere Ordine degli Architetti PPC di Bologna, arch. Lorena Zuniga Aguilera, Console Onorario del Cie a Bologna
- ore 17.15: dibattito
- ore 18.45: conclusioni
Evento accreditato dall'Ordine degli Architetti (su iscrizione).
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

ore 17 e ore 18: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“Per immagini e parole: antichi miti fra pittura e poesia”
Per il ciclo “Lo splendido inganno: intorno alla mostra ‘I pittori di Pompei’”, incontro e spettacolo.
Alle ore 17 incontro con Antonio Ziosi, Università di Bologna.
Alle ore 18 “Lettere da Pompei”, letture da Ovidio, Virgilio e Seneca a cura di archiviozeta.
In occasione della straordinaria mostra “I pittori di Pompei” archiviozeta propone un’immersione nella letteratura latina che ha ispirato i soggetti di quegli affreschi. Le “Lettere da Pompei” sono messaggi dalle ceneri del tempo.
Ingresso all’incontro: gratuito fino ad esaurimento posti
Ingresso allo spettacolo: € 10,00 intero / € 5,00 ridotto (ragazzi under 18). Prenotazione obbli- gatoria su www.archiviozeta.eu.
Ingresso all’incontro: gratuito fino ad esaurimento posti

ore 17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

Nell’ambito della rassegna “#novecento i musicisti raccontano i musicisti”
“Gato”
Per “Jazz Insight. La storia del jazz vista ‘da dentro’”, narrazione musicale con Emiliano Pintori, pianoforte. Con Carlo Atti, sax tenore.
Dedicato a Leandro “Gato” Barbieri (1932-2016).
Dopo gli inizi a Buenos Aires, negli anni ‘60 “Gato” si trasferisce a Roma, dove le partecipazioni a colonne sonore (celebre quella per “Ultimo Tango a Parigi”) e incisioni pop orientate ad un

ascolto di consumo hanno talvolta contribuito a ridimensionarne la statura. In realtà, Barbieri è stato una voce unica, in grado di fondere l’urgenza espressiva del free jazz con una sensibilità latina, dalla carica emozionale feroce, in una sintesi originale e personale.

Giunge all’ottava edizione “Jazz Insight. La storia del jazz vista ‘da dentro’”, ovvero le narrazioni musicali sulla musica africano-americana. I suoi protagonisti e le vicende che ne hanno caratterizzato la storia sono legati agli anniversari più importanti dell’anno. Il tutto raccontato dalla prospettiva di un pianista jazz, Emiliano Pintori, di una selezione di materiale audiovisivo di rara fruizione, e delle interpretazioni dal vivo dei suoi speciali ospiti, per entrare passo passo nelle dinamiche e nei meccanismi della musica di questi grandi autori, imparando ad apprezzarla e ad evitare i falsi miti ed i luoghi comuni che spesso ne ostacolano la comprensione.

Biglietti e ingressi disponibili presso il bookshop del museo oppure online su https://ticket.midaticket.it/museodellamusica/Events (con una maggiorazione di € 1,00).
Ingresso: € 6,00 / € 5,00 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)

Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 20 novembre

ore 11: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Le cornici del Museo Davia Bargellini di Bologna”
Visita guidata con presentazione del libro a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Francesco Zagnoni.
“Le cornici del Museo Davia Bargellini di Bologna” è un tentativo di ripercorrere la storia della cornice bolognese tra i secoli XVI e XVIII, partendo da una delle raccolte più importanti ed omogenee della città: quella riunita dai Bargellini ed in seguito dai loro successori Davia all'interno del loro palazzo di Strada Maggiore. L'analisi si sviluppa dalla "albana" cinquecentesca, passando attraverso le cornici a cassetta del primo Seicento, per giungere ai mirabolanti esempi del pieno Barocco, del quale le grandi cornici decorate con girasoli ospitate nel museo rappresentano un esito spettacolare.
L'indagine storico-artistica si fonda principalmente sugli inventari contenuti nell'archivio della famiglia Bargellini e propone costanti confronti, non solo con gli esemplari contenuti in altre quadrerie bolognesi, ma anche con il prodotto di altre arti decorative: dal mobilio al decoro architettonico ai tessuti.
Ingresso: gratuito

ore 16: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Non sono dove mi cercate. Porpora Marcasciano, il movimento, dall'underground al queer al MIT”
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mamboedu@comune.bologna.it entro le ore 13 del ve- nerdì precedente.

Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto) Info: www.mambo-bologna.org

ore 16.45: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei”
Visita guidata alla mostra a cura di Aster | MondoMostre. Prenotazione obbligatoria allo 02 91446110.
Ingresso: € 19,60 (comprensivo di biglietto della mostra e radioguida) Info: www.museibologna.it/archeologico

lunedì 21 novembre

ore 9.30-10-30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“I lunedì al MAMbo con Asd Olitango. Attività di movimento creativo per over 65”
Asd Olitango, in collaborazione con il MAMbo e il Quartiere Porto-Saragozza, propone un’attività innovativa rivolta agli over 65 fragili/a rischio fragilità e ai loro familiari.
Dopo la positiva esperienza del mese di luglio, ogni lunedì fino al 28 novembre 2022, sarà possibile partecipare gratuitamente a un ciclo di incontri dedicati al movimento finalizzato al miglioramento del benessere psico-fisico, all’interno del Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Gli operatori di Asd Olitango accompagneranno i partecipanti durante l’attività di movimento utilizzando in maniera integrata la Ginnastica dolce Movimento Espressivo, la DanzaMovimentoTerapia e il metodo Riabilitango®.
Viene proposta un’attività di movimento dolce, creativa, sulla musica, innovativa e piacevole, adatta anche a chi non è abituato a fare movimento. L’attività verrà svolta all’interno del foyer e di alcune sale del museo, a contatto con le opere esposte, dalle quali verrà tratta ispirazione per la realizzazione degli incontri stessi.
Prenotazione obbligatoria inviando un sms o contattando il 347 7988812 (Denise) o, in alternativa, inviando una email a info@olitango.it specificando nome e cognome.
Per partecipare agli incontri è necessario fare la tessera associativa Olitango comprensiva di copertura assicurativa (€ 18,00).
L’attività si inserisce all’interno del progetto “Movimento Espressivo e Riabilitango® al MAMbo e alla Casa di quartiere Tolmino: un percorso tra BenEssere e cultura per persone anziane fragili e caregiver” finanziato dal quartiere Porto-Saragozza, in collaborazione con MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Ingresso: gratuito

mercoledì 23 novembre

ore 17.30: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Presentazione del volume ‘Meri Gorni’”
Il libro “Meri Gorni” (postmedia books), a cura di Elisabetta Longari, raccoglie alcuni contributi

che studiosi specialisti in diversi ambiti dedicano alla lettura della complessa e variegata opera di Meri Gorni, che si muove tra letteratura e arti visive.
Il suo luogo prediletto è la carta, dove l’autrice scrive, disegna e applica fotografie, scattate o trovate. Ha frequentato continuativamente nel corso del tempo il video come linguaggio per andare a comporre una sorta di vocabolario, condensando in un flusso di immagini il significato di ogni parola. Sempre più spesso di recente i suoi cicli di lavoro escono dalla forma prediletta del libro per squadernarsi nello spazio tridimensionale dell’ambiente, dando luogo a installazioni di grande impatto ma aliene da ogni inclinazione alla spettacolarità. L’opera di Meri Gorni in tutte le sue forme costruisce nidi per il pensiero, teatri mentali, ambienti intimi e silenziosi adatti alla lettura e alla scrittura, sue grandi passioni che costituiscono una vita parallela, anzi, seguendo l’indicazione di Borges, la vita vera.

Con i contributi di: Manuela Gandini, Elisabetta Longari, Silvana Turzio, Sara Fontana, Cristina Casero, Mariapia Bobbioni, Luca Panaro. Fotografie di Meri Gorni e Sara Rizzo.

Alla presentazione intervengono Lorenzo Balbi, direttore MAMbo; Elisabetta Longari, storica dell’arte; Alessandra Sarchi, scrittrice; Meri Gorni.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

giovedì 24 novembre

ore 15-17: diretta su www.neuradio.it

“STARTER - Fermenti Culturali”
Giovedì 24 novembre dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo. La trasmissione, in streaming sul sito o tramite app per OS o Android, è concepita come un racconto settimanale di mostre, eventi, performance e novità relative al mondo culturale e ar- tistico della città di Bologna e oltre. Conducono, dallo studio del MAMbo: Moreno Mari, Carlotta Chiodi, Claudio Musso e Caterina De Feo.

Info: www.mambo-bologna.org

ore 18: online

“Giorgina Craufurd-Saffi dal mazzinianesimo inglese alla
costruzione della memoria di fine Risorgimento”
Conferenza online con Cora Benetti (Dottoranda, Università di Trieste).
Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it (entro le ore 9 del 10 novembre) indicando nome, cognome e numero telefonico. L’appuntamento si inserisce all’interno del ciclo di conferenze sul tema “L’altra metà della famiglia umana. Percorsi per un mazzinianesimo al femminile” organizzato dal Comitato di Bologna dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e dal Museo civico del Risorgimento, con il patrocinio dell’Associazione Mazziniana italiana e del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centocinquantesimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini.

Info: www.museibologna.it/risorgimento


MOSTRE IN CORSO

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

“Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese” 19
novembre 2022 – 12 marzo 2023

La mostra, curata da Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Ilaria Bianchi e Irene Graziani, si configura come primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento, secolo che conobbe il maggiore rilancio dell’arte antica e intrigante della ceroplastica già praticata nelle epoche classiche e medievali. Forma artistica scarsamente indagata dal circuito accademico per via dell’antico pregiudizio verso una materia metamorfica considerata priva di valore estetico e una tecnica in bilico tra arte e artigianato, proprio nel capoluogo emiliano, durante il XVIII secolo, la ritrattistica scultorea in cera ebbe un ruolo di primaria importanza godendo di fortuna e apprezzamento come rappresentazione congeniale ad una triplice funzione: la trattazione delle discipline scientifiche avviata nella rinomata scuola di anatomia umana dell’Università, la raffigurazione del potere e la devozione religiosa.

Promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi afferente al Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, l’esposizione intende far conoscere al pubblico e rivalutare in una giusta prospettiva l’indubbia qualità di quanto ancora sopravvive di una produzione che, secondo le fonti documentarie, fu assai ricca e vide impegnati abilissimi scultori.

A partire dal nucleo di opere conservato al Museo Davia Bargellini, il progetto espositivo traccia un ampio e dettagliato panorama dell’officina ceroplastica a Bologna riunendo per la prima vol- ta 18 opere, di cui 16 figure in cera e 2 terrecotte, di notevole fattura presenti in raccolte museali ed edifici di culto cittadini, potendo inoltre godere del prestito straordinario di pezzi appartenenti a collezioni private e dunque raramente visibili.

Accanto al “Ritratto del conte senatore Paolo Patrizio Zambeccari (1670-1756)” di Nicola Toselli esposto unicamente nella “Mostra del Settecento Bolognese” curata da Guido Zucchini nel 1935 a Palazzo d’Accursio, sono 3 i manufatti inediti visibili per la prima volta: la testa di Cristo in cera policroma, attualmente conservata presso il Museo provinciale dei Cappuccini di Bologna e attribuita a ceroplasta emiliano, e i due busti di “San Carlo Borromeo” e “San Filippo Neri” riferibili a Luigi Dardani, provenienti dal coretto della chiesa di Santa Maria di Galliera.

Il percorso espositivo si estende nella seconda sede del Museo di Palazzo Poggi dove si trova la “Camera della Notomia” dell’Istituto delle Scienze con la serie di otto statue in cera - di cui due nudi raffiguranti Adamo ed Eva, quattro Spellati e due scheletri - progettate ed eseguite tra il 1742 e il 1751 dal pittore, scultore e architetto Ercole Lelli su commissione del Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini, asceso al soglio pontificio nel 1740 con il nome di Benedetto XIV. L’impegno strettamente connesso al mondo della scienza medica del capostipite della scuola bolognese Ercole Lelli venne in seguito assunto dai celebri coniugi Giovanni Manzolini e Anna

Morandi, creatori di decine di preparazioni anatomiche in cera, anch’esse conservate nelle collezioni storiche dell’ateneo bolognese, che diedero un fondamentale contributo all’avanzamento delle conoscenze di anatomia e di fisiologia grazie alla rappresentazione di parti del corpo umano di raffinatezza e minuzia tecnica del tutto straordinari per l’epoca e ammirati in tutta Europa.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 23 novembre 2022

Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.
Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.

Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.

Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.

Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna. Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi www.artcity.bologna.it

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo”, fino al 10 dicembre 2022


La mostra contribuisce a riproporre all’attenzione del
pubblico, nella ricorrenza del 110° anniversario, uno dei momenti storici di maggiore interesse della storia nazionale quale fu la guerra italo-turca del 1911-1912, primo conflitto militare “moderno” - per concezione, armi e mezzi impiegati - combattuto dal Regno d'Italia contro l'Impero ottomano per conquistare le regioni nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica.

L’eccezionalità dell’evento espositivo, curato da Luca Villa con la collaborazione di Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, consente di entrare in contatto con vicende belliche che determinarono l’espansione coloniale italiana fino alla fine della seconda guerra mondiale e permette di conoscere le traiettorie del collezionismo coloniale in Italia e in Europa, proponendosi di valorizzare con specifico riferimento la rilevanza del contributo operato da cittadini bolognesi.

Il contesto storico-culturale di questo importante episodio del colonialismo italiano post-unitario in Africa, viene ricostruito a partire da un’inedita prospettiva documentaria attraverso la presentazione di due nuclei collezionisti del Museo civico del Risorgimento raramente esposti in precedenza: le fotografie e gli oggetti, in larga parte di uso militare e di uso comune della popolazione libica, raccolti dai membri della 47° Ambulanza della Croce Rossa di Bologna al termine di battaglie sostenute con l’esercito turco-ottomano e le truppe di volontari che contrastarono l’avanzata italiana, e i materiali eterogenei che il “corrispondente-collezionista” Carlo Mazzetti, agente consolare bolognese vissuto per oltre cinquant’anni in Egitto, inviò a più riprese, tra il 1864 e il 1891, in donazione al Municipio della città natale, che si trovano in deposito presso il Museo Civico Medievale.

Per una più ampia comprensione delle vicende belliche, l’allestimento è arricchito da fondi fotografici acquisiti dal Museo civico del Risorgimento nei decenni successivi al conflitto ufficialmente concluso con il Trattato firmato a Losanna il 18 ottobre 1912, grazie a donazioni effettuate da cittadini che hanno così contribuito ad accrescerne il patrimonio documentale.

La mostra presenta infine due esempi di documentario bellico (uno dei primi della nostra storia militare) provenienti dall’archivio della Cineteca di Bologna.

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“The Floating Collection”, fino all’8 gennaio 2023

Il MAMbo apre la stagione autunnale delle mostre con “The Floating Collection”, collettiva che nasce dal desiderio di studiare le ricchissime collezioni dei musei bolognesi - del Settore Musei Civici Bologna e di altri sistemi museali cittadini - tramite lo sguardo di sei artiste e artisti: Alex Ayed (Strasburgo, 1989), Rä di Martino (Roma, 1975), Cevdet Erek (Istanbul, 1974), David Jablonowski (Bochum, 1982), Miao Ying (Shanghai, 1985), Alexandra Pirici (Bucarest, 1982).

In preparazione della mostra, tramite visite, incontri di approfondimento con il personale museale e derive spontanee, numerose collezioni e luoghi significativi della città sono stati trasformati in risorse, in una “piattaforma di ricerca” in grado di aprire traiettorie di indagine socioculturale ed estetica.

La mostra, a cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, trae ispirazione dal dibattito e dai processi di decolonizzazione avviati nei musei etnografici e antropologici di tutto il mondo che, dagli anni Novanta, si sono impegnati in una revisione della storia dei propri patrimoni, sperimentando nuovi approcci di indagine sulle collezioni e di mediazione con il pubblico.

Inscrivendosi in tale contesto, la mostra pone attenzione sui linguaggi delle arti visive proponendoli come strumenti in grado di rileggere le storie della città, riattivarle e reimmaginarle con gli occhi sgombri dalle strutture narrative e dagli approcci metodologici consueti. All’impostazione enciclopedica e catalogatoria che caratterizza il modello museale occidentale e moderno, la “collezione fluttuante” si contrappone muovendosi sui confini delle discipline senza delineare regole o letture unitarie ma ponendo domande, offrendo immaginari e tenendosi aperta a continue oscillazioni e variazioni.

Protagonisti del progetto non sono tanto gli oggetti delle collezioni dei musei bolognesi, quanto le idee e gli immaginari emersi da una loro riconsiderazione. Le artiste e gli artisti ci accompagnano così in una riflessione sulla museologia e sulle sue sovrastrutture, sulla storia socio-culturale del territorio, sulla natura evocativa di manufatti e altre curiositates, sulle potenzialità della creazione di mondi fittizi in grado di fare luce sul modo in cui a tutt’oggi organizziamo e valorizziamo le informazioni.

Soffermandosi sui metodi tramite cui le arti visive si rapportano allo studio della società, la mostra diventa anche un esempio della polifonia di stili, tecniche e approcci che caratterizzano le arti contemporanee più recenti.

“Non sono dove mi cercate. Porpora Marcasciano, il movimento, dall’underground al queer al MIT”, fino all’8 gennaio 2023

La mostra, a cura di Michele Bertolino, visibile nella Project Room del MAMbo, presenta una selezione di disegni inediti, che Marcasciano realizza dagli inizi degli anni Settanta, quando per la prima volta scende le scale dello Studio Uno Underground, un centro sociale, sede politica e galleria d’arte gestita da alcuni hippies nel suo paese natale, San Bartolomeo in Galdo (Benevento).

Prodotti tra il 1973-1977 e ancora dal 1981 alla metà del decennio, e dimenticati per diversi anni in soffitta, i disegni sono composizioni psichedeliche in cui gli immaginari di un’intera generazione prendono la forma di surreali paesaggi meccanici e formazioni stratificate in cui corpi alieni, mani e labbra, seni, vagine, falli e tubi si fondono l’uno nell’altro.

La stessa tecnica riflette la porosità del contesto in cui le opere sono state eseguite: la carta è spesso lavorata con il diluente, o acqua ragia, che permette di trasferire colori e immagini da quotidiani o fotografie e giocare con macchie e sfumature, facendo emergere favole e incastri. Le vicende del ‘77 italiano, i convulsi anni del Movimento Frocio che conquista il Cassero di Porta Saragozza nel 1982, l’affermarsi politico dell’esperienza trans con l’approvazione della legge 164, che consente alle persone trans di vedere riconosciuto il proprio genere elettivo, sono passaggi importanti, iscritti nel significato e nell’iconografia dei disegni di Marcasciano.

Tali fermenti e movimenti politici, di cui Bologna è uno dei principali laboratori, si lasciano intravedere nella Project Room del MAMbo, tramite una raccolta di materiali d’archivio. Ritagli di giornali, fotografie, libri, comunicati stampa, documenti politici, flyer e copertine di dischi sono riprodotti su pannelli semitrasparenti che riconfigurano l’architettura della sala.

Le stesse atmosfere vengono attualizzate nell’installazione sonora “Non siamo dove ci cercate” realizzata per l’occasione da ALMARE, in cui testimonianze, canzoni, registrazioni e materiali d’archivio ci proiettano nel mezzo di rumori e sogni tuttora attuali.
La mostra si realizza con la collaborazione di: MIT - Movimento Identità Trans, Divergenti - Festival internazionale di cinema trans, Archivio storico del MIT.

Si ringraziano inoltre: Centro di Documentazione “Aldo Mieli” e Centro di Documentazione “Fla- via Madaschi” Cassero LGBTI+ Center.
Info: www.mambo-bologna.org                                                                                           Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

“A ciascuno il suo giorno”, fino al 12 febbraio 2023

La mostra, a cura di Raffaella Salato, porta al pubblico l'eredità della Longo S.p.A., una delle aziende che hanno fatto la storia dell'industria in Italia negli anni del boom economico e che dagli anni ’30 fino agli anni ‘70 del secolo scorso sono state un'eccellenza nel mondo. L'esposizione, organizzata da Ascanio Balbo di Vinadio, collezionista e nipote di Giorgio Longo, (1909-1973), ultimo presidente della Longo S.p.A., si sviluppa in un duplice registro, artistico e storico, dal momento che presenta, da un lato, la serie di quadri realizzati appositamente per la mostra da Marco Angelini e, dall'altro, le foto e i documenti d'epoca, compiendo un percorso inedito nella storia della fabbrica, che per decenni ha prodotto e distribuito cancelleria, inchiostri e materiale per l'ufficio in Italia.

Vengono esposte, così, opere che rileggono la storia e la filosofia dell'azienda Longo S.p.A., dandone un'interpretazione personale con l'uso all'interno delle opere di prodotti originali della fabbrica di cancelleria. Allo stesso tempo il percorso espositivo si snoda attraverso testimonianze storiche che ci riportano ai tempi in cui l'azienda consolidava il suo ruolo nel panorama dell'industria nazionale e internazionale, un caso esemplare di quanto fosse vitale e di successo lo slancio produttivo dell'Italia a cavallo e dopo il secondo conflitto mondiale.

La mostra espone 14 tele di diversi formati, a tecnica mista, grazie all'utilizzo di prodotti originali di cancelleria della Longo S.p.A., realizzati tra gli anni ’30 e gli anni ’70, in cui l'artista ne ripercorre idealmente la vicenda e la filosofia.
Gomme da cancellare, incluse quelle esagonali per eliminare i tratti di penna, pastelli a cera, cuscinetti di inchiostro per timbri, righelli e squadre, la carta-carbone che serviva a replicare in più copie i documenti sono al centro delle opere di Angelini e raccontano di un cambiamento epocale delle abitudini che ha investito la nostra società in tempi rapidissimi e che ha visto il digitale prendere il posto dell'analogico.

Il titolo della mostra sottolinea l'importanza dell'arte nel dare valore alla memoria, nel rileggere la storia per attribuirle significato, per consegnarla e renderla percepibile alle nuove generazioni,

nonostante lo scorrere del tempo.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“I pittori di Pompei”, fino al 19 marzo 2023

Curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre,
l’esposizione è resa possibile da un accordo di collaborazione culturale e scientifica tra Comune di Bologna | Museo Civico Archeologico e Museo Archeologico Nazionale di Napoli che prevede il prestito eccezionale di oltre 100 opere di epoca romana appartenenti alla collezione del museo partenopeo, in cui è conservata la più grande pinacoteca dell’antichità al mondo.

Il progetto espositivo pone al centro le figure dei pictores, ovvero gli artisti e gli artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo e la condizione economica nella società del tempo, oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli. L’importantissimo patrimonio di immagini che questi autori ci hanno lasciato - splendidi affreschi dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni - restituisce infatti il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata e ci consente di comprendere meglio i meccanismi sottesi al sistema di produzione delle botteghe. Sono pochissime le informazioni giunte a noi sugli autori di queste straordinarie opere e quasi nessun nome ci è noto. Grazie alle numerose testimonianze pittoriche conservate dopo l’eruzione avvenuta nel 79 d.C. e portate alla luce dalle grandi campagne di scavi borbonici nel Settecento, le cittadine vesuviane costituiscono un osservatorio privilegiato per comprendere meglio l’organizzazione interna e l’operato delle officine pittoriche.

A Bologna, per la prima volta, viene esposto un corpus di straordinari esempi di pittura romana provenienti da quelle domus celebri proprio per la bellezza delle loro decorazioni parietali, dal- le quali spesso assumono anche il nome con cui sono conosciute. Capolavori - solo per citarne alcuni – dalle domus del Poeta Tragico, dell’Amore punito, e dalle Ville di Fannio Sinistore a Boscoreale, e dei Papiri a Ercolano.

Info: www.museibologna.it/archeologico www.ipittoridipompei.it

Fanno parte del Settore Musei Civici Bologna: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Mu- seo Morandi e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo del Patrimonio Indu- striale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, oltreché lo spazio espositivo di Villa delle Rose.

INDIRIZZI E RECAPITI


MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Casa Morandi

via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperta in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto giovedì e venerdì ore 9.30-13.30; sabato e domenica ore 10-18.30

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 9-19; sabato, domenica e festivi ore 10-20 chiuso: martedì

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì


Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30- 19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto giovedì e venerdì ore 9-13; sabato e domenica ore 10-18.30 chiuso: lunedì, martedì, mercoledì

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto martedì e giovedì ore 9-13; venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18 chiuso: lunedì, mercoledì

Contatti
Settore Musei Civici Bologna www.museibologna.it Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna


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