venerdì 2 aprile 2010

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE



Questi gli appuntamenti che il Museo del Patrimonio Industriale propone per
il fine settimana di Pasqua e il lunedì di Pasquetta.

Sabato 3 aprile alle 15,30, "Conoscere l'aria", attività dedicata ai
ragazzi dai 6 ai 14 anni.
La Terra è circondata dall'atmosfera, una grande massa fluida che si
estende per centinaia di chilometri ed esercita con il suo peso una forza
su tutti i corpi presenti sul nostro pianeta.
L'atmosfera è composta da numerosi elementi, la cui combinazione consente
le condizioni di vita sulla Terra. L'ossigeno – ad esempio – rappresenta il
21% dell'aria ed è un gas comburente, che alimenta cioè la combustione.
Perché allora un incendio non si propaga all'infinito? Se l'anidride
carbonica è un gas tossico come mai è presente negli estintori? Perché non
bisogna sdraiarsi a terra in caso d'incendio?
Dopo aver trovato la risposta a questi perché attraverso semplici
esperimenti e giochi sulla chimica dell’aria, si passerà a scoprirne gli
usi “insoliti”. Nell'antichità un meccanismo nascosto consentiva di aprire
le porte del Tempio di Alessandria sfruttando il principio della
dilatazione dell’aria calda. Nel XX secolo si sfrutta la “portanza”
dell’aria per far volare aerei pesanti parecchie tonnellate e quella
eolica è una preziosa risorsa e un’importante fonte di energia alternativa.

Domenica 4 aprile alle 16.00 il Museo del Patrimonio Industriale propone la
visita guidata "Sul filo dell’acqua: la Bologna medievale tra chiuse, canali
e chiaviche
”.
Fin dal XII secolo Bologna si dotò di un complesso sistema idraulico
artificiale composto da chiuse, sul fiume Reno e sul torrente Savena,
canali, tra cui quello di Reno, di Savena, delle Moline e Navile, e
chiaviche, condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua in molte
zone della città. L’acqua veniva prevalentemente utilizzata come fonte di
energia per il funzionamento di numerosi opifici tra cui i 15 mulini da
grano lungo il canale delle Moline e centinaia di mulini da seta. Sarà
proprio l’abbondanza della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia
raggiunta dai mulini da seta alla bolognese, a permettere ad una città non
dotata di significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare,
di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria
europea e del grande commercio internazionale per oltre quattro secoli.
A valle del sistema infine, un porto canale costruito nel 1548 su disegno
del celebre architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, nei pressi
dell’attuale via Don Minzioni, ed un canale navigabile, detto appunto
Navile, permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e il grande
porto di Venezia.
Questo sistema, perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza
dal governo cittadino è rimasto funzionale ai bisogni della città fino alla
fine del XIX secolo.

Lunedì 5 aprile apertura straordinaria dalle ore 15 alle 18. Alle 15, 30 ,
il laboratorio dedicato ai ragazzi tra gli 8 e i 10 anni: "Professione
costruttore. Costruire ponti ed edifici, giocando".

Questa attività si svolge su prenotazione, per un massimo di 25
partecipanti. Sin dall'antichità gli uomini hanno costruito enormi
strutture architettoniche: gli Egiziani le piramidi, i Romani gli
acquedotti, gli uomini dell'isola di Pasqua hanno, invece, innalzato
gigantesche statue. Senza però utilizzare gru o altre macchine sofisticate.
Il segreto? Sta tutto nella fisica. “Professione costruttori” è un
laboratorio per far diventare i ragazzi esperti di forze e di statica.
Con oggetti riciclati dall'uso quotidiano, come i contenitori di succhi di
frutta, si proverà a erigere strane torri, costruibili solo se si trova il
baricentro degli edifici. Un concetto che sta alla base della “Torre
Jenga”, un edificio che sfida i ragazzi a mantenerlo in piedi nonostante la
gravità. Dalle torri alle piramidi – imparando la struttura portante dei
triangoli – i ragazzi sperimenteranno poi la possibilità di costruire un
“edificio” sotto cui possano rotolare delle palline da ping pong, avendo a
disposizione solo semplici materiali come un libro, delle cannucce, del fil
di ferro e due fogli di carta.
Infine, ormai divenuti esperti di fisica, i ragazzi potranno sfidarsi l'un
l'altro in un particolare “tiro alla fune” che moltiplica le forze.

L'ingresso al Museo la visita e le attività laboratorio sono gratuite.
Per informazioni: telefono 051.6356611
Il sito internet del Museo è: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5.

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