GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 16 A GIOVEDI' 22
GENNAIO
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario diappuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed
episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 16 a giovedì 22
gennaio.
Si comunica che la mostra “Lawrence Carroll. Ghost house", allestita presso
il MAMbo, sarà chiusa al pubblico per lavori di manutenzione nella
giornata di martedì 20 gennaio. Riaprirà regolarmente da mercoledì 21
gennaio.
Durante la giornata rimangono invece aperti e visitabili il Museo Morandi e
la Collezione Permanente MAMbo.
Si svolge dal 23 al 25 gennaio 2015 la terza edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale nato nel 2013 dalla collaborazione tra Comune di
Bologna e BolognaFiere per affiancare con mostre, eventi e iniziative
culturali l’annuale edizione di Arte Fiera e proporre un’originale
esplorazione di musei e luoghi d’arte in città.
Dopo l’ampio successo di partecipazione delle prime due edizioni, ART CITY
Bologna ripropone la formula di un percorso espositivo articolato in un
“museo diffuso” che, partendo dalla fiera dedicata all’arte moderna e
contemporanea, attraversa il centro storico della città per espandersi
dinamicamente verso l’intero contesto urbano.
Di seguito gli appuntamenti della settimana dal 16 al 22 gennaio negli
spazi dell'Istituzione Bologna Musei.
Per il programma completo di ART CITY Bologna:
http://agenda.comune.bologna.it/cultura/artcity
sabato 17 gennaio
ore 18: Museo Medievale - via Manzoni 4 “Carlo Zauli. Le Zolle”
Inaugurazione della mostra dedicata a Carlo Zauli (Faenza, 1926-2002), una
delle grandi figure della scultura italiana del Novecento.
Nel progetto espositivo, realizzato in collaborazione con il Museo Carlo
Zauli di Faenza, le collezioni del Museo Civico Medievale entrano in
dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un nucleo sintetico, ma
esaustivo, di una delle tematiche fondanti della ricerca artistica dello
scultore romagnolo: la Terra.
Ingresso all'inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
martedì 20 gennaio
ore 17-20: Casa Morandi - via Fondazza 36 “Ada Duker. Imprevedibili nature morte”
Inaugurazione della mostra di Ada Duker, artista olandese che pone alla
base della propria indagine estetica la ricerca di composizioni ritmate da
linee e piani sovrapposti, nonché da geometrie costruite sull'alternarsi di
luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che
Giorgio Morandi abitualmente percorreva: da via Fondazza, dove il maestro
bolognese visse dal 1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua
abitazione lo conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista è andata in
cerca delle probabili sensazioni e intuizioni che Morandi traeva da quel
paesaggio urbano.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
ore 19-21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 Inaugurazione delle mostre.
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”
“AnnaMaria Tina. Popular Fiction”
“Rinviai la mia partenza”, il progetto espositivo appositamente ideato da
Eugenia Vanni per gli spazi del Museo della Musica, deriva da una
suggestione: in senso narrativo induce a pensare che l’autore si sia
trattenuto qualche giorno in più in un luogo grazie a piacevoli
circostanze. Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio
Pietro Gargini, ed interventi di natura pittorica trovano la loro
collocazione a fianco di opere conservate nel museo.
“Popular Fiction” è una installazione ambientale ideata da AnnaMaria Tina,
un rimando ironico ed esplicito al linguaggio televisivo, in cui l'arte si
confronta con l'intrattenimento.
Ingresso all'inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/musica
mercoledì 21 gennaio
ore 16.30-20: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza
Maggiore 6 e Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
“Sissi. Manifesto Anatomico”Inaugurazione delle mostre.
Con il progetto “Manifesto Anatomico”, appositamente ideato per ART CITY
Bologna, Sissi offre per la prima volta al pubblico un percorso organico di
lettura sui nuclei principali della sua ricerca artistica attraverso
un'articolazione che coinvolge quattro diverse sedi espositive: oltre alle
Collezioni Comunali d'Arte e al Museo Civico Archeologico, il Museo di
Palazzo Poggi e la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
Ingresso all'inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico
PER I BAMBINI
sabato 17 gennaio
ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
In occasione della mostra Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San
Petronio
“La bottega di Giovanni da Modena. Tavole, pennelli, colori e pergamene”
Per il ciclo “Il Sabato dei ragazzi”, laboratorio per ragazzi da 8 a 13
anni, a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
Domenica 18 gennaio
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“La Fata Elettricità” Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno
della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le
curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e
misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel
contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata
elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il museo ha pensato
di ripercorrere con piccole verifiche e giochi (come “la danza dei
forzati”, “il pendolino elettrico” e “la pila con le mani”) le tappe più
significative delle scoperte legate all'elettricità: dagli esperimenti di
Talete di Mileto sull’elettricità statica, fino alla costruzione delle
prime macchine elettrostatiche in grado di produrre scintille,
all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e agli esperimenti di Faraday
sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16
gennaio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 Nell'ambito del ciclo Al Museo per gioco
“Un assassino nel secchio: storia fantastica della situla della Certosa”
Visita animata per ragazzi da 8 a 11 anni, con Laura Bentini, Museo Civico
Archeologico di Bologna.
Nei panni di abili investigatori i ragazzi saranno alle prese con un
misterioso giallo che potranno svelare solo superando simpatiche e
divertenti prove. Scopriranno il mondo etrusco attraverso un gioco
accattivante che ha come protagonisti i personaggi della situla della
Certosa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757202, dalle ore 9 alle 15.
Ingresso: € 4,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto) fino ad
esaurimento posti (max 20 ragazzi)
Info: www.museibologna.it/archeologico
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 17 gennaio
ore 15.30: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
“L'incanto del Liberty bolognese. Protagonisti e opere tra '800 e '900”
Un percorso per immagini con Roberto Martorelli.
Oggi come allora la città felsinea è crocevia della cultura nazionale.
Negli anni a cavallo del XIX e XX secolo a Bologna operano molti artisti,
protagonisti della scena culturale italiana ed europea.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito del ciclo L’Antico Egitto in Italia. Storie di collezioni e di
musei
“Bologna e l’Egitto: una storia lunga cinque secoli”
Conferenza di Daniela Picchi, curatore della Sezione Egiziana, Museo Civico
Archeologico di Bologna.
Primo appuntamento del ciclo di incontri “L'Antico Egitto in Italia. Storie
di collezioni e di musei”.
Il Museo Archeologico di Bologna, che possiede la terza collezione egiziana
d’Italia, ha avviato negli ultimi anni una intensa attività di cooperazione
scientifico-culturale con importanti istituzioni internazionali allo scopo
di divulgare la conoscenza dell’antica civiltà egizia.
I risultati ottenuti in campo internazionale hanno fornito al museo un
modello progettuale da riproporre in ambito italiano tramite la
sottoscrizione di due convenzioni con la Fondazione Museo delle Antichità
Egizie di Torino, la seconda collezione al mondo per le antichità egiziane
dopo Il Cairo, e il Museo Egizio di Firenze, la seconda collezione italiana
del settore.
Le tre più importanti realtà italiane in ambito egittologico sono così
riunite in un network culturale: un 'gemellaggio' che sarà presentato
tramite il ciclo di conferenze e altre iniziative dedicate “L'Antico
Egitto in Italia. Storie di collezioni e di musei”.
I prossimi incontri si svolgeranno il 31 gennaio ed il 21 febbraio.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
Domenica 18 gennaio
ore 10.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Il presepe bolognese dell'Ottocento tra arte e artigianato”
Visita guidata alla mostra a cura di Antonella Mampieri, Museo Davia
Bargellini.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato
per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica.
Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
“Fabric of Britain: the wonder of embroidery”
Regia di Simon Winchcombe: documentario della BBC dedicato al Piviale
ricamato (XIII secolo) conservato nel museo; presentazione di Jeremy
Barnard (a cura dell’Associazione Culturale Italo-Britannica).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
MOSTRE
Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”18 gennaio - 6 aprile 2015
La mostra, dedicata a Carlo Zauli (Faenza, 1926-2002), una delle grandi
figure della scultura italiana del Novecento, presenta 14 opere
appartenenti alla tipologia delle Zolle e delle Arate, realizzate dai primi
anni Settanta fino al 1984.
Nel progetto espositivo le collezioni del Museo Civico Medievale entrano in
dialogo con le opere di Zauli, che costituiscono un nucleo sintetico, ma
esaustivo, di una delle tematiche fondanti della ricerca artistica dello
scultore romagnolo: la Terra.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con la Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa 1375-1456), la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di
San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si tratta della prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita, ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti nella basilica, tra cui i grandi affreschi di significato
allegorico nella Cappella dei Dieci di Balia (1420), costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione presso il Museo Civico Medievale mette a confronto oltre
venti opere opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti su tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola da Tolentino” (Bologna, Compagnia dei Lombardi), “Madonna col
Bambino” (Modena, Museo Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca Nazionale), affreschi come la “Madonna col Bambino e due
angeli” (Carpi, chiesa di San Francesco), “La Vergine con il
Bambino” (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di ricostruirne il lungo periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo, come rivelano le due miniature all'interno degli “Statuti della
Società dei Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
L'attività di Giovanni è indagata inoltre nel dialogo fecondo con le novità
emergenti all'interno del cantiere di San Petronio, dove l'opera di
scultori forestieri (Alberto da Campione, Jacopo della Quercia) va
esplorando sistemi di rappresentazione di spazio e forma alternativi
rispetto alla proposta fiorentina della scienza prospettica.
Nella Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente predisposto - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa Brigida, della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati per l'occasione valorizzati attraverso un nuovo sistema di
illuminazione.
Il biglietto di ingresso intero alla sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte” 21 gennaio - 22 marzo 2015
Omaggio a Giorgio Morandi da parte di Ada Duker, artista olandese che pone
alla base della propria indagine estetica la ricerca di composizioni
ritmate da linee e piani sovrapposti, nonché da geometrie costruite
sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro bolognese abitualmente percorreva, avventurandosi con la sua
macchina fotografica in un percorso creativo che rende visibile
l'invisibile di una realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse dal 1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle probabili sensazioni e intuizioni che Morandi traeva da quel
paesaggio urbano. Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere mimetico della fotografia, superando un approccio puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari architettonici di Bologna e a restituirli distillati e
amplificati, dopo averli setacciati attraverso i filtri del proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del paesaggio che assumono il significato metafisico di imprevedibili
nature morte: inquadrature selettive isolano e valorizzano la qualità
estetica e semantica di colonne, capitelli e volte, rendendo visibile
all'osservatore disattento ciò che la sua capacità percettiva
distrattamente ignora, ma che pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico alternarsi dei piani, le sfumature dei colori, la composizione
ortogonale che il pilastro crea quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente e in modo inequivocabile ad alcuni tratti distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”21 gennaio - 22 febbraio 2015
“Rinviai la mia partenza”, il titolo del progetto espositivo appositamente
ideato da Eugenia Vanni per gli spazi del Museo della Musica, deriva da una
suggestione: in senso narrativo induce a pensare che l’autore si sia
trattenuto qualche giorno in più in un luogo grazie a piacevoli
circostanze. Indica un approdo momentaneo dell’artista nel museo e che
lascia per breve tempo tracce del suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è
composta dal legname grezzo (Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che
occorre per la realizzazione di un violino: i pezzi di legno, non ancora
lavorati, sono stati scelti dall’artista all’interno del laboratorio del
liutaio e poi lavorati come se fossero uno strumento finito. Ciò che di
solito avviene al termine del lavoro, è accaduto all’inizio, prima che il
legno potesse acquistare la forma dello strumento. In questo modo, sono
state valorizzate forme completamente casuali, che hanno acquistato una
natura visiva che non riguarda più l’artigianato ma l’arte.
Interventi di natura pittorica trovano la loro collocazione a fianco di
opere conservate nel museo: una serie di volti dipinti ad olio di sculture
e nature morte composte sia da pittura che da oggetti fisici esterni ad
essa.
Info: www.museibologna.it/musica
“AnnaMaria Tina. Popular Fiction”21 - 25 gennaio 2015
Una grande scritta luminosa segna l'ingresso a “Popular Fiction”, una
installazione ambientale ideata da AnnaMaria Tina e a cura di Leonardo
Regano per il Museo della Musica.
Un progetto in collaborazione con la Scuola Popolare di Musica Ivan Illich.
Fiction / Finzione come rimando ironico ed esplicito al linguaggio
televisivo, in cui l’arte si confronta con l’intrattenimento mentre la
pubblicità e la propaganda del mondo contemporaneo, unico e globale, sono
accostate ad una sempre più diffusa volontà di recupero delle tradizioni e
della cultura locale.
La TV è scelta come allegoria di un mondo in cui si parla di massa e di
cultura “popular”, esempio di comunicazione che raggiunge tutti in maniera
indistinta
Al centro del suo intervento, AnnaMaria Tina pone la città intesa come
luogo contenitore di esperienze e di relazioni sociali. Bologna è assunta
come paradigma culturale del momento presente. L’assetto della città in
continua evoluzione, le urgenze sociali causate dall’allargarsi dei suoi
confini, il sorgere di nuove esigenze in una società in continuo e
accelerato cambiamento sono la cornice entro cui si iscrive il suo lavoro,
un dibattito sulla voglia di interazione, di riappropriazione e di
trasmissione di percorsi cognitivi personali e collettivi.
Info: www.museibologna.it/musica
Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
“Sissi. Manifesto Anatomico”
22 gennaio - 8 marzo 2015
Con il progetto “Manifesto Anatomico” appositamente ideato per ART CITY
Bologna, Sissi offre per la prima volta al pubblico un percorso organico di
lettura sui nuclei principali della sua ricerca artistica attraverso
un'articolazione che coinvolge quattro diverse sedi espositive: Museo di
Palazzo Poggi, Collezioni Comunali d'Arte (Sala dei Primitivi), Museo
Civico Archeologico (Gipsoteca) e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico
italiano del XX secolo tra industria, arte e storia”, fino al 28 febbraio
2015
In occasione dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari è lieta di presentare una grande mostra dedicata all’attività
svolta dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento, con un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la
maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di proprietà della
Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi presso
l'Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo Studio Villani ha prodotto un irripetibile corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate, molte delle quali ancora oggi operanti con successo nei
mercati italiani ed esteri, ricreando la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost house", fino al 6 aprile 2015
Lawrence Carroll, uno dei maggiori rappresentanti della pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il Museo Morandi, la più ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi, tra i modelli dichiarati di Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost House” si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma anche nelle relazioni tra di essi, considerati collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza Restauro", fino al 19 aprile 2015
Il MAMbo dedica a Franco Guerzoni "Archeologie senza restauro", una
personale visibile fino al 19 aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente. La mostra si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le sue opere appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere, parti sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 3 maggio 2015
"Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", è Il
nuovo allestimento che, nell’anno in cui ricorre il cinquantesimo
anniversario della morte di Giorgio Morandi, si focalizza sul suo rapporto
con l'arte antica scegliendo di introdurre nel percorso espositivo alcuni
capolavori di autori del passato, da lui amati e studiati, anche a
testimonianza di quanto la modernità della pittura di Morandi abbia tratto
origine dall’antico.
Nelle sale del museo trovano posto, in dialogo con la collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra è un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Il presepe bolognese dell'Ottocento tra arte e artigianato”, fino al 18
gennaio 2015
Si rinnova l'appuntamento al Museo Davia Bargellini con i presepi in
terracotta della tradizione bolognese, attraverso una mostra curata da
Antonella Mampieri, con la collaborazione del Centro Studi per la Cultura
Popolare.
La mostra è incentrata su gruppi presepiali e statuette prodotti a Bologna
nel corso dell’Ottocento e mette a confronto alcuni pezzi del museo con sei
presepi appartenenti ad un collezionista privato, di cui cinque
completamenti inediti. L’esposizione permette di ammirare circa una
trentina di opere, mentre nuovi allestimenti mostrano in una luce rinnovata
la collezione delle statuette del Museo Davia Bargellini.
Grazie alla varietà di queste opere, è possibile mettere a confronto due
filoni produttivi, che a partire dagli ultimi decenni del Settecento si
rivolsero ad ambiti di pubblico diversificato.
Una produzione di maggior prestigio era costituita da raffinate statuette
modellate dagli scultori che dominavano la scena alla fine del XVIII e nei
primi decenni del XIX secolo, come Filippo Scandellari, Giacomo Rossi,
Giacomo De Maria; queste piccole sculture erano destinate a soddisfare il
gusto di un pubblico informato delle novità artistiche cittadine e con
maggiori possibilità economiche.
Parallelamente esisteva un mercato alla portata di un pubblico popolare,
che acquistava figurette di dimensioni ridotte o gruppi presepiali composti
da numerosi personaggi, realizzati con stampi in modo seriale da artigiani
della terracotta, spesso rimasti anonimi e talvolta riconoscibili solo
grazie ai loro marchi.
Elemento unificante di queste differenti tipologie di presepi è
l’attenzione mostrata per gli attributi tradizionali dei personaggi
rappresentati e per l’aspetto religioso e devozionale.
Info: www.museibologna.it/arteantica
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
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