giovedì 19 marzo 2015

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 20 A GIOVEDI' 26
MARZO
Ogni  settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di
appuntamenti,  per  svelare  le  loro  collezioni  e  raccontare aspetti ed
episodi  inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze,  laboratori,  concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali  "strumenti"  di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di  storia,  dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai  prodotti  dell'attuale  distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme  dell'arte  moderna  e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.

Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 20 a giovedì 26 marzo.

IN EVIDENZA

giovedì 26 marzo

ore 17- 20: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Performing Gender. Performances"

Nel 2013 il progetto europeo "Performing Gender" ha lanciato una sfida a 17
artisti  provenienti da Paesi Bassi, Croazia, Spagna e Italia: creare nuove
opere  coreografiche  per  raccontare attraverso la danza e l'arte le tante
forme  d'identità  e  proporre  nuovi punti di vista sulla sessualità e sul
genere.  Nei due anni successivi, attraverso incontri, workshop e residenze
in  importanti  musei  d'arte contemporanea, gli artisti hanno costruito un
grande  affresco  civile sul tema delle differenze, interpretate come fonte
di  ricchezza per l'intera comunità europea e basi per un rinnovato dialogo
sociale.
Per  fare  tesoro  di  questa  esperienza  e  celebrarla  insieme  ai  suoi
protagonisti,  nell'ambito  di  "Performing  Gender"  il  MAMbo  ospita  le
performance  di  Riccardo  Buscarini  (IT),  Silvia Gribaudi (IT), Cristina
Henriquez  (ES),  Bruno  Isakovic  (HR),  Poliana Lima (ES), Cecilia Moisio
(NL), Giorgia Nardin (IT) e Connor Schumacher (NL).
Gli  artisti  ripropongono le performance create in occasione delle quattro
tappe  del  progetto:  Bologna, Madrid, Maastricht e Zagabria. Le creazioni
occuperanno contemporaneamente vari spazi del museo e saranno visibili come
parte della Collezione.
Ingresso: gratuito negli orari delle performance
Info: www.mambo-bologna.org


PER I BAMBINI

sabato 21 marzo

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In  occasione  di  The  Best  of. Laboratori musicali per bambini "A caccia
dell'orso" (IV di IV)

Ultimo  incontro  del  laboratorio  di danza educativa per bambini da 3 a 5
anni e genitori. Con Chiara Castaldini, a cura del Centro Mousiké.
Pronti a partire? Non servono valigie, solo fantasia, immaginazione, un po’
di voce e voglia di muoversi assieme. La meta? Trovare un orso!
Come  nel  libro  A  caccia  dell’orso  di  Helen  Rosen-Oxenbury, i bimbi,
accompagnati  dai  genitori,  attraverseranno  un  campo di erba frusciante
(svish  svush!),  un  fiume  freddo  e fondo (splash splosh!), una pozza di
fango limaccioso (squelch squalch!), un bosco buio e fitto (scric scroc!) e
una tempesta di neve che fischia (fiuuuu huuuuuu!).
È  consigliato  un  abbigliamento  comodo  e calzini antiscivolo sia per il
bambino che per il genitore.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si  richiede  conferma  o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la
data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

"La magia dell'acqua" laboratorio per ragazzi da 6 a 10 anni.

Curiosi  esperimenti  e  giochi  per scoprire le caratteristiche chimiche e
fisiche dell'acqua.
L'acqua  è  una  sostanza  "speciale"  dalle  proprietà  chimiche e fisiche
uniche,  grazie  alle  quali  la vita sulla Terra ha potuto svilupparsi. Il
laboratorio  propone  di  approfondire  la  conoscenza  di  questa sostanza
integrando   l'approccio   scientifico   con   una  serie  di  affascinanti
esperienze.
I  ragazzi,  trasformandosi  in  piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni
esperimenti   spettacolari   come   l'elettrolisi,  grazie  alla  quale  si
scopriranno gli elementi che compongono l'acqua e le loro caratteristiche.
Con  giochi e semplici prove si studierà come avvengono i passaggi di stato
e  si  approfondiranno  alcune speciali caratteristiche dell'acqua come: la
tensione   superficiale,   la   forza  di  coesione  delle  molecole  e  la
capillarità.
Lo studio di queste proprietà permetterà di evidenziare il ruolo essenziale
che  l'acqua  svolge  per  la  vita  sulla  Terra  e l'importanza della sua
salvaguardia.
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 21 marzo
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

Nell'ambito  del  ciclo  Dalla  storia  al  romanzo "Io, Claudio" di Robert
Graves
Terzo  incontro  del  ciclo "Dalla storia al romanzo", il gruppo di lettura
del Museo Civico Archeologico.
Sono  previsti  il  commento e la discussione del romanzo, alla presenza di
Federica Guidi, archeologa del museo, che risponderà a domande e curiosità.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

In  occasione  della  rassegna  Nell'anno  di...  i  musicisti raccontano i
musicisti
"I  lived  for  art: Elisabeth Schwarzkopf" con Ginevra Schiassi (soprano),
Stefano Malferrari (pianoforte).

Elisabeth Schwarzkopf è stata uno dei più celebri e ammirati soprani del XX
secolo,  non solo per la sua bellezza, ma soprattutto grazie agli splendidi
mezzi vocali e alla grande musicalità.
Voce  dolce  e  limpida,  piena,  morbida,  estesa,  molto duttile e agile,
omogenea nei registri e sorretta da un’ottima preparazione tecnica. Soprano
prettamente  lirico,  si  è  però accostata anche a parti d’agilità, grazie
alla  buona  tecnica di coloratura, nonché ai ruoli più drammatici di Verdi
(Alice Ford, Violetta).
Come  attrice  possedeva  vivacità,  grazia,  fascino e senso della misura,
qualità che le resero congeniali i ruoli belcantistici sette-ottocenteschi,
ma  grazie  alla  straordinaria  versatilità si è fatta apprezzare anche in
ruoli di carattere ed elegiaci. Oltre alle sue esibizioni operistiche, è da
ricordare  il  suo  contributo  alla storia interpretativa del Lied tedesco
(Mozart,  Schubert, Wolf, Schumann, Mahler e altri), di cui fu anche ottima
insegnante.  Incise  i "Vier Letzte Lieder" di Strauss, appena dopo la loro
composizione.
Tra  i  pianisti con cui ha inciso: Edwin Fischer, Walter Gieseking, Gerald
Moore, Alfred Brendel, Glenn Gould.
Lo  spettacolo  sarà  preceduta  alle ore 16.30 da una degustazione di té a
cura  di  Il  Giardino  delle  Camelie.  Celebra-Tè: Cha Thaï Bopf (tè nero
tailandese in purezza).
Ingresso: € 4,00 fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 22 marzo

ore 10.30: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6

Nell'ambito  del ciclo Aspettando EXPO 2015 "Natura morta (ma non solo): il
cibo e le arti"
Visita  guidata  a  cura  di  Fabrizio  Lollini,  Università degli Studi di
Bologna.
Il  rapporto  tra  arti visive e cibo si esplica in molte forme; quella più
conosciuta,  ma  anche la più banale, forse, è quella della raffigurazione:
"tacuina  sanitatis",  nature  morte,  scene  di  mercato  e di bottega, ci
mostrano  immagini  alimentari,  in equilibrio tra la replicazione del dato
reale  e  il  filtro  dello  stile.  Ma  molto  si potrebbe dire sui valori
estetici  condivisi  tra  i  due  campi,  sulle  procedure di produzione, o
persino sui materiali.
La visita guidata sarà preceduta da una breve conferenza introduttiva.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore  10.30:  Museo  Medievale  - via Manzoni 4 e Basilica di San Petronio -
Piazza Maggiore
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”
Visita guidata alle due sedi espositive a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e
ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto mostre (€ 9,00)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Sul filo dell'acqua: la Bologna medievale tra chiuse, canali e chiaviche"
Una  visita  guidata  per approfondire - con plastici, modelli funzionanti,
exhibit  e  filmati - la storia di Bologna e dei suoi canali tra XV e XVIII
secolo.
Fin  dal  XII  secolo  Bologna  si  dotò  di un complesso sistema idraulico
artificiale  composto  da  chiuse  (sul  fiume Reno e sul torrente Savena),
canali  (tra  cui  quello  di  Reno,  di  Savena,  delle Moline e Navile) e
chiaviche,  condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua in molte
zone della città.
L’acqua  veniva  prevalentemente  utilizzata  come  fonte di energia per il
funzionamento  di  numerosi  opifici  tra cui i 15 mulini da grano lungo il
canale   delle   Moline  e  centinaia  di  mulini  da  seta.  Sarà  proprio
l’abbondanza  della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia raggiunta dai
mulini  da  seta  alla  bolognese,  a permettere ad una città non dotata di
significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare, di recitare
un  ruolo  da protagonista nel panorama della proto-industria europea e del
grande commercio internazionale per oltre quattro secoli.
A  valle  del sistema infine, un porto canale costruito nel 1548 su disegno
del  celebre  architetto  Jacopo  Barozzi,  detto  il  Vignola,  nei pressi
dell’attuale  via  Don  Minzoni,  ed  un  canale  navigabile, detto appunto
Navile,  permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e il grande
porto di Venezia.
Questo  sistema,  perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza
dal  governo  cittadino,  è  rimasto funzionale ai bisogni della città fino
alla fine del XIX secolo.
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
marzo).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Morandi - via Don Minzoni 14
Visita  guidata  al  Museo  Morandi, la Collezione e alla mostra "Morandi e
l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi"
Una visita guidata al museo per conoscere alcune delle più celebri opere di
Giorgio Morandi.
Il  nuovo  allestimento  "Morandi  e  l'antico: Vitale da Bologna, Barocci,
Rembrandt e Crespi" si focalizza sul rapporto di Morandi con l'arte antica,
scegliendo  di  introdurre  nel  percorso  espositivo  alcuni capolavori di
autori  del  passato,  da lui amati e studiati: Vitale da Bologna, Federico
Barocci, Giuseppe Maria Crespi e Rembrandt van Rijn.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  €  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"'Venite,  o  figli  dell'Arte'.  Un  viaggio nella musica del XVII e XVIII
secolo"
A cura del Coro Spore dell’Associazione culturale "Vuoti a rendere".
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

mercoledì 25 marzo
ore  17.30:  Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale - via
Nazario Sauro 20/2

“Si riesce sempre nuovi. Formarsi al Collegio”
Conferenza di Ornella Chillè, Gloria Malavasi, Barbara Valdinoci.
L'incontro  con  tre  dei  24 autori delle schede del catalogo della mostra
"Angelo  Venturoli.  Una eredità lunga 190 anni" (Museo Civico di Medicina,
dal  19 aprile al 14 giugno 2015) svelerà alcuni aspetti inediti della vita
dei giovani artisti all'interno del Collegio Artistico Venturoli.
L'iniziativa  fa  parte  del  programma  di  anteprima della mostra "Angelo
Venturoli  -  Una  eredità  lunga  190  anni"  a  cui  il  Museo civico del
Risorgimento di Bologna presta la propria collaborazione.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

Presentazione del volume “Ryan Mendoza. Tutto è mio”
L'autore  dialoga  con  Gianfranco  Maraniello,  direttore del MAMbo e Didi
Bozzini, che ha curato la traduzione del romanzo.
La  storia di un anno trascorso a Berlino da un famoso pittore. La mappa di
una  caccia  al  tesoro  che, grazie agli indizi nascosti tra le righe, può
condurre  alla  scoperta  del  suo  dipinto  più  prezioso.  Un manuale per
trasformare la propria gelosia in una disciplina di creazione artistica.
Il  romanzo di Ryan Mendoza è la somma di una serie di elementi che narrano
la  vicenda  singolare  di  un  artista, sospesa tra erotismo ed estetismo.
Ulcerato  dal  rimorso di avere abbandonato il padre morente in una casa di
riposo  in  Pennsylvania,  il  protagonista  si trasferisce a Berlino, dove
attende  la  visita  del  più  influente  critico d'arte al mondo. In cerca
d'ispirazione,  convince  la  moglie e alcuni giovani modelli a posare nudi
per lui, poi li spinge ad arditi giochi sessuali. L'atelier diventa così il
teatro  di  performances  sempre  più  disinibite.  Il  racconto  si dipana
seguendo  i ritmi paralleli della mente e della realtà, per dare origine ad
un  diario  intimo  di  sorprendente  verità.  Progressivamente, la vita di
coppia  si  fa  sempre  più tortuosa, l'arte sconfina nella pornografia, la
gelosia  si  muta  in desiderio e la ricerca di un'immagine coincide con la
pratica costante dell'eccesso.
Ryan  Mendoza  (New York, 1971) è un pittore americano di grande notorietà.
Vive  e  lavora  tra  Napoli  e Berlino. Le sue opere sono state esposte in
gallerie di tutto il mondo: da Milano a Londra, da Parigi a Tokyo.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 26 marzo
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost House” visita guidata alla mostra.
Lawrence   Carroll,   artista   statunitense   di  origine  australiana,  è
protagonista  di  una  mostra  al  MAMbo  che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost  House"  si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire  un  criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di  diversi  periodi  sono  messe  in  dialogo  tra  loro e con il contesto
espositivo.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  €  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

"#grandeguERra.  L'Emilia-Romagna  tra fronte e retrovia", fino al 29 marzo
2015

La  mostra,  voluta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
in  occasione  del  centesimo anniversario della Grande Guerra, racconta in
modo  semplice  ma approfondito l'importante ruolo dell'Emilia-Romagna come
“cuore pulsante” delle retrovie italiane durante la Prima Guerra Mondiale.
Realizzata  dall'Istituto  per  la  storia  e  le  memorie  del  '900 Parri
Emilia-Romagna,  in  collaborazione  con l'Istituzione Bologna MuseiI Museo
del  Risorgimento e con la rete degli Istituti storici dell'Emilia-Romagna,
l'esposizione  è  articolata  in  25  pannelli didascalici ed arricchita da
cimeli  e  documenti  originali  legati  al territorio conservati presso il
museo, a documentare tra l'altro l'attività di rieducazione dei mutilati di
guerra e quella dell'Ufficio Notizie alle famiglie dei militari, che ebbero
proprio a Bologna il loro centro propulsivo.
L'esistenza  di  una vasta e ramificata rete assistenziale e sanitaria, che
fece  dell'Emilia-Romagna  una vera e propria "regione ospedale"; quella di
importanti  istituzioni  e  presidi militari, di industrie grandi e piccole
convertite   a  fini  bellici,  dei  campi  di  prigionia  per  i  militari
austro-ungarici  (e,  al  termine del conflitto, dei centri di raccolta per
gli ex prigionieri di guerra italiani); la presenza dei profughi friulani e
veneti;  il  ruolo delle associazioni di mutilati e di combattenti, vengono
documentati  attraverso  un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte
inedite.
Non  viene  poi  dimenticato  il  peculiare contesto emiliano-romagnolo, da
sempre  caratterizzato  da  una  vivace dialettica politica: gli anni della
guerra,  ad  esempio, sono anche quelli in cui il sindaco Francesco Zanardi
faceva  di Bologna un laboratorio del riformismo socialista, configurando i
prodromi di un più moderno welfare locale.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Medievale - via Manzoni 4

“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015

L'Istituzione Bologna Musei I Museo Civico Medievale, in collaborazione con
il  Museo  Carlo Zauli di Faenza e con la Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna,  presenta la mostra “Carlo Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle
grandi figure della scultura italiana del Novecento.
In  questo  inedito  progetto  espositivo,  le  collezioni del Museo Civico
Medievale  entrano  in  dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un
nucleo  sintetico,  ma  esaustivo,  di  una  delle tematiche fondanti della
ricerca  artistica  dello  scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più
naturale,   ovvero   l'elemento   primigenio  e  costituente  della  “zolla
d’argilla”.
Realizzate  dai  primi  anni  Settanta  fino  al  1984, le opere sono state
selezionate  dal  curatore  della  mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida
matericità  che  ben  si  accosta  alla  stratificazione  dei materiali che
compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono  agli  inizi  degli  anni  Settanta  lavori  come “L'oro della
zolla”,  “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli,
parallelamente  alle  sperimentazioni  inglesi  della  Land Art, dibatte il
difficile  rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice
della  terra  e  la  necessità  da parte dell’uomo di ritrovare con essa un
rapporto  fondato  su  valori  primigeni ed archetipi. Per esprimere questa
tensione,  violenta  e  quasi  erotica,  l'artista utilizza la materia, “la
terra”  della  propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno,
l’argilla.
Con  il  mutare  della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime
l’incrudirsi  del  rapporto  tra  Uomo  e Natura, denunciandone il distacco
attraverso  nuove  opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”,
in  cui  l’evidente  rapporto  con  il  suolo  è  espresso attraverso forme
geometriche  primigenie,  monolitiche,  dalle  linee nette e taglienti, che
nulla  concedono  alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei
lavori  degli  anni  Settanta  e  che  paiono  rappresentare vere e proprie
porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni  da  Modena.  Un  pittore  all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015

L'Istituzione Bologna Musei I Museo Civico Medievale, in collaborazione con
la  Basilica di San Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della
pittura  tardogotica  in  Italia,  Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto
come  Giovanni  da Modena (circa 1375-1456), la mostra “Giovanni da Modena.
Un  pittore  all'ombra di San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo
Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si  tratta  della  prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita,  ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura  tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti  nella  basilica,  tra  cui  i  grandi  affreschi  di  significato
allegorico  nella  Cappella  dei  Dieci  di  Balia  (1420),  costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione  presso  il  Museo  Civico  Medievale mette a confronto oltre
venti  opere  opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti  su  tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola  da  Tolentino”  (Bologna,  Compagnia  dei  Lombardi),  “Madonna col
Bambino”  (Modena,  Museo  Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca  Nazionale),  affreschi  come  la  “Madonna  col  Bambino  e due
angeli”   (Carpi,   chiesa   di   San   Francesco),   “La  Vergine  con  il
Bambino”  (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di  ricostruirne  il  lungo  periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo,  come  rivelano  le  due miniature all'interno degli “Statuti della
Società  dei  Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua  presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta  del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella  Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente  predisposto  - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa  Brigida,  della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati   per   l'occasione   valorizzati  attraverso  un  nuovo  sistema  di
illuminazione.
Il  biglietto  di  ingresso  intero  alla  sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015

Casa  Morandi  ospita  l'omaggio  a  Giorgio Morandi da parte di Ada Duker,
artista  olandese  che  pone  alla  base della propria indagine estetica la
ricerca  di  composizioni  ritmate  da linee e piani sovrapposti, nonché da
geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro  bolognese  abitualmente  percorreva,  avventurandosi  con  la  sua
macchina   fotografica   in   un   percorso  creativo  che  rende  visibile
l'invisibile  di  una  realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse  dal  1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle  probabili  sensazioni  e  intuizioni  che  Morandi  traeva  da  quel
paesaggio  urbano.  Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere   mimetico   della  fotografia,  superando  un  approccio  puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari   architettonici  di  Bologna  e  a  restituirli  distillati  e
amplificati,  dopo  averli  setacciati  attraverso  i  filtri  del  proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del  paesaggio  che  assumono  il  significato  metafisico di imprevedibili
nature  morte:  inquadrature  selettive  isolano  e  valorizzano la qualità
estetica  e  semantica  di  colonne,  capitelli  e volte, rendendo visibile
all'osservatore   disattento   ciò   che   la   sua   capacità   percettiva
distrattamente  ignora,  ma  che  pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico  alternarsi  dei  piani,  le  sfumature dei colori, la composizione
ortogonale  che  il  pilastro  crea  quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente  e  in  modo  inequivocabile  ad  alcuni  tratti  distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo  Studio  Villani  di  Bologna.  Il  più  importante atelier fotografico
italiano  del  XX  secolo  tra industria, arte e storia”, fino al 26 aprile
2015

In  occasione  dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari  è  lieta  di  presentare  una  grande mostra dedicata all’attività
svolta  dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento,  con  un  patrimonio  di  oltre  670.000 fotografie, oggi per la
maggior  parte  conservate  a  Firenze  nell’archivio  di  proprietà  della
Fratelli   Alinari,   mentre  altri  corpus  si  trovano  custoditi  presso
l'Archivio  Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di  Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo  Studio  Villani  ha  prodotto  un  irripetibile  corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate,  molte  delle  quali  ancora  oggi  operanti  con successo nei
mercati  italiani  ed  esteri,  ricreando  la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015

Lawrence   Carroll,   uno   dei   maggiori   rappresentanti  della  pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una  mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre  trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta  a  oggi,  in  molti  casi  mai  esposte  in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il  Museo  Morandi,  la  più  ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi,  tra  i  modelli  dichiarati  di  Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost  House”  si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire  un  criterio  cronologico  ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi  sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma  anche  nelle  relazioni  tra  di  essi,  considerati  collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il  MAMbo  dedica  a  Franco  Guerzoni  "Archeologie  senza  restauro", una
personale  visibile  fino  al  19  aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente.  La  mostra  si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo  dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo  sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro  di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le  sue  opere  appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere,  parti  sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi  e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 17 maggio 2015

Fino  al 17 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi
e  l'antico:  Vitale  da  Bologna,  Barocci,  Rembrandt e Crespi", un nuovo
allestimento che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo
di  introdurre  nel  percorso  espositivo  alcuni  capolavori di autori del
passato,  da  lui  amati  e  studiati,  anche  a testimonianza di quanto la
modernità della pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle   sale  del  museo  trovano  posto,  in  dialogo  con  la  collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn  e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al  Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni  Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La  mostra  è  un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con  Soprintendenza  per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le   Province  di  Bologna,  Ferrara,  Forlì/Cesena,  Ravenna  e  Rimini  e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org


L'Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell'inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppo
culturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

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