GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 20 A GIOVEDI' 26
MARZO
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario diappuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed
episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 20 a giovedì 26 marzo.
IN EVIDENZA
giovedì 26 marzo
ore 17- 20: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 "Performing Gender. Performances"
Nel 2013 il progetto europeo "Performing Gender" ha lanciato una sfida a 17
artisti provenienti da Paesi Bassi, Croazia, Spagna e Italia: creare nuove
opere coreografiche per raccontare attraverso la danza e l'arte le tante
forme d'identità e proporre nuovi punti di vista sulla sessualità e sul
genere. Nei due anni successivi, attraverso incontri, workshop e residenze
in importanti musei d'arte contemporanea, gli artisti hanno costruito un
grande affresco civile sul tema delle differenze, interpretate come fonte
di ricchezza per l'intera comunità europea e basi per un rinnovato dialogo
sociale.
Per fare tesoro di questa esperienza e celebrarla insieme ai suoi
protagonisti, nell'ambito di "Performing Gender" il MAMbo ospita le
performance di Riccardo Buscarini (IT), Silvia Gribaudi (IT), Cristina
Henriquez (ES), Bruno Isakovic (HR), Poliana Lima (ES), Cecilia Moisio
(NL), Giorgia Nardin (IT) e Connor Schumacher (NL).
Gli artisti ripropongono le performance create in occasione delle quattro
tappe del progetto: Bologna, Madrid, Maastricht e Zagabria. Le creazioni
occuperanno contemporaneamente vari spazi del museo e saranno visibili come
parte della Collezione.
Ingresso: gratuito negli orari delle performance
Info: www.mambo-bologna.org
PER I BAMBINI
sabato 21 marzo
ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 In occasione di The Best of. Laboratori musicali per bambini "A caccia
dell'orso" (IV di IV)
Ultimo incontro del laboratorio di danza educativa per bambini da 3 a 5
anni e genitori. Con Chiara Castaldini, a cura del Centro Mousiké.
Pronti a partire? Non servono valigie, solo fantasia, immaginazione, un po’
di voce e voglia di muoversi assieme. La meta? Trovare un orso!
Come nel libro A caccia dell’orso di Helen Rosen-Oxenbury, i bimbi,
accompagnati dai genitori, attraverseranno un campo di erba frusciante
(svish svush!), un fiume freddo e fondo (splash splosh!), una pozza di
fango limaccioso (squelch squalch!), un bosco buio e fitto (scric scroc!) e
una tempesta di neve che fischia (fiuuuu huuuuuu!).
È consigliato un abbigliamento comodo e calzini antiscivolo sia per il
bambino che per il genitore.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la
data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"La magia dell'acqua" laboratorio per ragazzi da 6 a 10 anni.
Curiosi esperimenti e giochi per scoprire le caratteristiche chimiche e
fisiche dell'acqua.
L'acqua è una sostanza "speciale" dalle proprietà chimiche e fisiche
uniche, grazie alle quali la vita sulla Terra ha potuto svilupparsi. Il
laboratorio propone di approfondire la conoscenza di questa sostanza
integrando l'approccio scientifico con una serie di affascinanti
esperienze.
I ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni
esperimenti spettacolari come l'elettrolisi, grazie alla quale si
scopriranno gli elementi che compongono l'acqua e le loro caratteristiche.
Con giochi e semplici prove si studierà come avvengono i passaggi di stato
e si approfondiranno alcune speciali caratteristiche dell'acqua come: la
tensione superficiale, la forza di coesione delle molecole e la
capillarità.
Lo studio di queste proprietà permetterà di evidenziare il ruolo essenziale
che l'acqua svolge per la vita sulla Terra e l'importanza della sua
salvaguardia.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 21 marzo
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito del ciclo Dalla storia al romanzo "Io, Claudio" di Robert
Graves
Terzo incontro del ciclo "Dalla storia al romanzo", il gruppo di lettura
del Museo Civico Archeologico.
Sono previsti il commento e la discussione del romanzo, alla presenza di
Federica Guidi, archeologa del museo, che risponderà a domande e curiosità.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell'anno di... i musicisti raccontano i
musicisti
"I lived for art: Elisabeth Schwarzkopf" con Ginevra Schiassi (soprano),
Stefano Malferrari (pianoforte).
Elisabeth Schwarzkopf è stata uno dei più celebri e ammirati soprani del XX
secolo, non solo per la sua bellezza, ma soprattutto grazie agli splendidi
mezzi vocali e alla grande musicalità.
Voce dolce e limpida, piena, morbida, estesa, molto duttile e agile,
omogenea nei registri e sorretta da un’ottima preparazione tecnica. Soprano
prettamente lirico, si è però accostata anche a parti d’agilità, grazie
alla buona tecnica di coloratura, nonché ai ruoli più drammatici di Verdi
(Alice Ford, Violetta).
Come attrice possedeva vivacità, grazia, fascino e senso della misura,
qualità che le resero congeniali i ruoli belcantistici sette-ottocenteschi,
ma grazie alla straordinaria versatilità si è fatta apprezzare anche in
ruoli di carattere ed elegiaci. Oltre alle sue esibizioni operistiche, è da
ricordare il suo contributo alla storia interpretativa del Lied tedesco
(Mozart, Schubert, Wolf, Schumann, Mahler e altri), di cui fu anche ottima
insegnante. Incise i "Vier Letzte Lieder" di Strauss, appena dopo la loro
composizione.
Tra i pianisti con cui ha inciso: Edwin Fischer, Walter Gieseking, Gerald
Moore, Alfred Brendel, Glenn Gould.
Lo spettacolo sarà preceduta alle ore 16.30 da una degustazione di té a
cura di Il Giardino delle Camelie. Celebra-Tè: Cha Thaï Bopf (tè nero
tailandese in purezza).
Ingresso: € 4,00 fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
Domenica 22 marzo
ore 10.30: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
Nell'ambito del ciclo Aspettando EXPO 2015 "Natura morta (ma non solo): il
cibo e le arti"
Visita guidata a cura di Fabrizio Lollini, Università degli Studi di
Bologna.
Il rapporto tra arti visive e cibo si esplica in molte forme; quella più
conosciuta, ma anche la più banale, forse, è quella della raffigurazione:
"tacuina sanitatis", nature morte, scene di mercato e di bottega, ci
mostrano immagini alimentari, in equilibrio tra la replicazione del dato
reale e il filtro dello stile. Ma molto si potrebbe dire sui valori
estetici condivisi tra i due campi, sulle procedure di produzione, o
persino sui materiali.
La visita guidata sarà preceduta da una breve conferenza introduttiva.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4 e Basilica di San Petronio -
Piazza Maggiore
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”
Visita guidata alle due sedi espositive a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e
ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto mostre (€ 9,00)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Sul filo dell'acqua: la Bologna medievale tra chiuse, canali e chiaviche"
Una visita guidata per approfondire - con plastici, modelli funzionanti,
exhibit e filmati - la storia di Bologna e dei suoi canali tra XV e XVIII
secolo.
Fin dal XII secolo Bologna si dotò di un complesso sistema idraulico
artificiale composto da chiuse (sul fiume Reno e sul torrente Savena),
canali (tra cui quello di Reno, di Savena, delle Moline e Navile) e
chiaviche, condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua in molte
zone della città.
L’acqua veniva prevalentemente utilizzata come fonte di energia per il
funzionamento di numerosi opifici tra cui i 15 mulini da grano lungo il
canale delle Moline e centinaia di mulini da seta. Sarà proprio
l’abbondanza della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia raggiunta dai
mulini da seta alla bolognese, a permettere ad una città non dotata di
significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare, di recitare
un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria europea e del
grande commercio internazionale per oltre quattro secoli.
A valle del sistema infine, un porto canale costruito nel 1548 su disegno
del celebre architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, nei pressi
dell’attuale via Don Minzoni, ed un canale navigabile, detto appunto
Navile, permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e il grande
porto di Venezia.
Questo sistema, perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza
dal governo cittadino, è rimasto funzionale ai bisogni della città fino
alla fine del XIX secolo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
marzo).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Morandi - via Don Minzoni 14
Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione e alla mostra "Morandi e
l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi"
Una visita guidata al museo per conoscere alcune delle più celebri opere di
Giorgio Morandi.
Il nuovo allestimento "Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci,
Rembrandt e Crespi" si focalizza sul rapporto di Morandi con l'arte antica,
scegliendo di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di
autori del passato, da lui amati e studiati: Vitale da Bologna, Federico
Barocci, Giuseppe Maria Crespi e Rembrandt van Rijn.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"'Venite, o figli dell'Arte'. Un viaggio nella musica del XVII e XVIII
secolo"
A cura del Coro Spore dell’Associazione culturale "Vuoti a rendere".
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
mercoledì 25 marzo
ore 17.30: Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale - via
Nazario Sauro 20/2
“Si riesce sempre nuovi. Formarsi al Collegio”
Conferenza di Ornella Chillè, Gloria Malavasi, Barbara Valdinoci.
L'incontro con tre dei 24 autori delle schede del catalogo della mostra
"Angelo Venturoli. Una eredità lunga 190 anni" (Museo Civico di Medicina,
dal 19 aprile al 14 giugno 2015) svelerà alcuni aspetti inediti della vita
dei giovani artisti all'interno del Collegio Artistico Venturoli.
L'iniziativa fa parte del programma di anteprima della mostra "Angelo
Venturoli - Una eredità lunga 190 anni" a cui il Museo civico del
Risorgimento di Bologna presta la propria collaborazione.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Presentazione del volume “Ryan Mendoza. Tutto è mio”
L'autore dialoga con Gianfranco Maraniello, direttore del MAMbo e Didi
Bozzini, che ha curato la traduzione del romanzo.
La storia di un anno trascorso a Berlino da un famoso pittore. La mappa di
una caccia al tesoro che, grazie agli indizi nascosti tra le righe, può
condurre alla scoperta del suo dipinto più prezioso. Un manuale per
trasformare la propria gelosia in una disciplina di creazione artistica.
Il romanzo di Ryan Mendoza è la somma di una serie di elementi che narrano
la vicenda singolare di un artista, sospesa tra erotismo ed estetismo.
Ulcerato dal rimorso di avere abbandonato il padre morente in una casa di
riposo in Pennsylvania, il protagonista si trasferisce a Berlino, dove
attende la visita del più influente critico d'arte al mondo. In cerca
d'ispirazione, convince la moglie e alcuni giovani modelli a posare nudi
per lui, poi li spinge ad arditi giochi sessuali. L'atelier diventa così il
teatro di performances sempre più disinibite. Il racconto si dipana
seguendo i ritmi paralleli della mente e della realtà, per dare origine ad
un diario intimo di sorprendente verità. Progressivamente, la vita di
coppia si fa sempre più tortuosa, l'arte sconfina nella pornografia, la
gelosia si muta in desiderio e la ricerca di un'immagine coincide con la
pratica costante dell'eccesso.
Ryan Mendoza (New York, 1971) è un pittore americano di grande notorietà.
Vive e lavora tra Napoli e Berlino. Le sue opere sono state esposte in
gallerie di tutto il mondo: da Milano a Londra, da Parigi a Tokyo.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 26 marzo
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost House” visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll, artista statunitense di origine australiana, è
protagonista di una mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost House" si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto
espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra. L'Emilia-Romagna tra fronte e retrovia", fino al 29 marzo
2015
La mostra, voluta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra, racconta in
modo semplice ma approfondito l'importante ruolo dell'Emilia-Romagna come
“cuore pulsante” delle retrovie italiane durante la Prima Guerra Mondiale.
Realizzata dall'Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri
Emilia-Romagna, in collaborazione con l'Istituzione Bologna MuseiI Museo
del Risorgimento e con la rete degli Istituti storici dell'Emilia-Romagna,
l'esposizione è articolata in 25 pannelli didascalici ed arricchita da
cimeli e documenti originali legati al territorio conservati presso il
museo, a documentare tra l'altro l'attività di rieducazione dei mutilati di
guerra e quella dell'Ufficio Notizie alle famiglie dei militari, che ebbero
proprio a Bologna il loro centro propulsivo.
L'esistenza di una vasta e ramificata rete assistenziale e sanitaria, che
fece dell'Emilia-Romagna una vera e propria "regione ospedale"; quella di
importanti istituzioni e presidi militari, di industrie grandi e piccole
convertite a fini bellici, dei campi di prigionia per i militari
austro-ungarici (e, al termine del conflitto, dei centri di raccolta per
gli ex prigionieri di guerra italiani); la presenza dei profughi friulani e
veneti; il ruolo delle associazioni di mutilati e di combattenti, vengono
documentati attraverso un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte
inedite.
Non viene poi dimenticato il peculiare contesto emiliano-romagnolo, da
sempre caratterizzato da una vivace dialettica politica: gli anni della
guerra, ad esempio, sono anche quelli in cui il sindaco Francesco Zanardi
faceva di Bologna un laboratorio del riformismo socialista, configurando i
prodromi di un più moderno welfare locale.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015
L'Istituzione Bologna Musei I Museo Civico Medievale, in collaborazione con
il Museo Carlo Zauli di Faenza e con la Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna, presenta la mostra “Carlo Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle
grandi figure della scultura italiana del Novecento.
In questo inedito progetto espositivo, le collezioni del Museo Civico
Medievale entrano in dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un
nucleo sintetico, ma esaustivo, di una delle tematiche fondanti della
ricerca artistica dello scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più
naturale, ovvero l'elemento primigenio e costituente della “zolla
d’argilla”.
Realizzate dai primi anni Settanta fino al 1984, le opere sono state
selezionate dal curatore della mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida
matericità che ben si accosta alla stratificazione dei materiali che
compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono agli inizi degli anni Settanta lavori come “L'oro della
zolla”, “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli,
parallelamente alle sperimentazioni inglesi della Land Art, dibatte il
difficile rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice
della terra e la necessità da parte dell’uomo di ritrovare con essa un
rapporto fondato su valori primigeni ed archetipi. Per esprimere questa
tensione, violenta e quasi erotica, l'artista utilizza la materia, “la
terra” della propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno,
l’argilla.
Con il mutare della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime
l’incrudirsi del rapporto tra Uomo e Natura, denunciandone il distacco
attraverso nuove opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”,
in cui l’evidente rapporto con il suolo è espresso attraverso forme
geometriche primigenie, monolitiche, dalle linee nette e taglienti, che
nulla concedono alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei
lavori degli anni Settanta e che paiono rappresentare vere e proprie
porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015
L'Istituzione Bologna Musei I Museo Civico Medievale, in collaborazione con
la Basilica di San Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della
pittura tardogotica in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto
come Giovanni da Modena (circa 1375-1456), la mostra “Giovanni da Modena.
Un pittore all'ombra di San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo
Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si tratta della prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita, ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti nella basilica, tra cui i grandi affreschi di significato
allegorico nella Cappella dei Dieci di Balia (1420), costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione presso il Museo Civico Medievale mette a confronto oltre
venti opere opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti su tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola da Tolentino” (Bologna, Compagnia dei Lombardi), “Madonna col
Bambino” (Modena, Museo Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca Nazionale), affreschi come la “Madonna col Bambino e due
angeli” (Carpi, chiesa di San Francesco), “La Vergine con il
Bambino” (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di ricostruirne il lungo periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo, come rivelano le due miniature all'interno degli “Statuti della
Società dei Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente predisposto - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa Brigida, della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati per l'occasione valorizzati attraverso un nuovo sistema di
illuminazione.
Il biglietto di ingresso intero alla sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015
Casa Morandi ospita l'omaggio a Giorgio Morandi da parte di Ada Duker,
artista olandese che pone alla base della propria indagine estetica la
ricerca di composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, nonché da
geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro bolognese abitualmente percorreva, avventurandosi con la sua
macchina fotografica in un percorso creativo che rende visibile
l'invisibile di una realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse dal 1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle probabili sensazioni e intuizioni che Morandi traeva da quel
paesaggio urbano. Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere mimetico della fotografia, superando un approccio puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari architettonici di Bologna e a restituirli distillati e
amplificati, dopo averli setacciati attraverso i filtri del proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del paesaggio che assumono il significato metafisico di imprevedibili
nature morte: inquadrature selettive isolano e valorizzano la qualità
estetica e semantica di colonne, capitelli e volte, rendendo visibile
all'osservatore disattento ciò che la sua capacità percettiva
distrattamente ignora, ma che pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico alternarsi dei piani, le sfumature dei colori, la composizione
ortogonale che il pilastro crea quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente e in modo inequivocabile ad alcuni tratti distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico
italiano del XX secolo tra industria, arte e storia”, fino al 26 aprile
2015
In occasione dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari è lieta di presentare una grande mostra dedicata all’attività
svolta dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento, con un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la
maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di proprietà della
Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi presso
l'Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo Studio Villani ha prodotto un irripetibile corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate, molte delle quali ancora oggi operanti con successo nei
mercati italiani ed esteri, ricreando la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015
Lawrence Carroll, uno dei maggiori rappresentanti della pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il Museo Morandi, la più ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi, tra i modelli dichiarati di Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost House” si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma anche nelle relazioni tra di essi, considerati collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il MAMbo dedica a Franco Guerzoni "Archeologie senza restauro", una
personale visibile fino al 19 aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente. La mostra si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le sue opere appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere, parti sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 17 maggio 2015
Fino al 17 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi
e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", un nuovo
allestimento che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo
di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del
passato, da lui amati e studiati, anche a testimonianza di quanto la
modernità della pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle sale del museo trovano posto, in dialogo con la collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra è un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
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